1. Intervento di Marcello Baroni della Regione Toscana, in occasione del Seminario del
Partenariato Internazionale del Programma Brasil Proximo Brasilia 13-14 Dicembre 2012
I concetti chiave di questa esposizione sono:
• fornire una breve descrizione delle attuali dinamiche internazionali del settore del turismo
con un riferimento al posizionamento del Brasile in queste;
• chiarire l’importanza che hanno gli aspetti di sostenibilità nel settore del turismo anche in
considerazione dei futuri impatti derivanti dalla gestione di grandi eventi sportivi.
Il settore del turismo internazionale è in continua crescita già da alcuni anni, nel 1995 gli arrivi
internazionali erano circa 528 milioni e nel 2011, si stima, siano quasi raddoppiati arrivando a 983
milioni. Recente la crisi economica di fine 2008 e 2009 ha temporaneamente rallentato il trend che
poi è ripreso già sul finire del 2009, nel 2011 la crescita è stata del 4,6%1.
La metà degli arrivi internazionali (504 milioni) sono in Europa, segue l’Asia (217 milioni), le
Americhe (156 milioni), il Medio Oriente (55 milioni ) e l’Africa (50 milioni). L’incremento degli
arrivi nel 2011, rispetto al 2010, è stato abbastanza uniforme nelle varie aree, non altrettanto si può
dire nei singoli Paesi all’interno delle aree.
Il caso delle Americhe è rappresentativo, Stati Uniti e Canada ricevono 78 milioni di turisti, circa la
metà degli arrivi totali, se aggiungiamo anche il Messico con oltre 23 milioni, si superano i due
terzi. Un grande Paese come il Brasile, pur con le sue enormi attrattività viene visitato “solo” da 5
milioni di turisti all’anno. Anche se il Brasile è tra i paesi dell’America del Sud quello in cui il
turista spende di più in assoluto ma esso non riesce ancora ad affermarsi come una destinazione
privilegiata dai turisti internazionali. Per un semplice raffronto si pensi che una piccola regione
dell’Italia come la Toscana, da cui provengo, riceve ogni anno oltre 6 milioni di turisti stranieri.
I fattori che giocano a sfavore sono riconducibile alla distanza e ai collegamenti aerei. Credo che a
questi si debbano aggiungere la scarsa informazione turistica, alcune analisi sottolineano che la
percezione che si ha all’estero del Brasile è fortemente catalizzata da poche mete, tra cui spicca su
tutte Rio de Janeiro.
Chiaramente si capisce dunque l’attesa legata al calendario degli eventi sportivi internazionali che
caratterizzano il futuro di questo paese, ricordiamo che a Luglio si svolgerà la giornata mondiale
della gioventù a cui si prevede parteciperanno oltre un milione di persone, i Mondiali di Calcio nel
2014 e le Olimpiadi nel 2016. Oltre a questo, è prevedibile, si potrà aggiungere la crescita del
turismo interno derivante dalla crescita economica in atto che porta beneficio a molti dei 190
milioni di abitanti.
Lo scenario futuro del turismo in questo paese appare essere sicuramente positivo e sarà
probabilmente uno dei fattori di sviluppo economico più importante. Al contempo questo richiederà
uno sforzo senza precedenti per l’infrastrutturazione del paese e per il mantenimento e la
salvaguardia delle risorse ambientali esistenti.
Questo ci introduce direttamente al successivo argomento che volevo trattare, ovvero l’importanza
che hanno gli aspetti di sostenibilità nel settore del turismo.
Si parla di sostenibilità perché il turismo ha un forte impatto: sull’ambiente, sul tessuto socio-
culturale e sull’economia2. Brevemente farò solo un accenno a questi argomenti, rimandando per un
approfondimento ad altro materiale. L’impatto sull’ambiente si manifesta sulle risorse naturali,
1 UNWTO 2012 “Tourism Highlights”
2 UNEP
2. Intervento di Marcello Baroni della Regione Toscana, in occasione del Seminario del
Partenariato Internazionale del Programma Brasil Proximo Brasilia 13-14 Dicembre 2012
sugli inquinanti, e inoltre si ha un impatto fisico sui territori. I turisti aggiungono consumi a quelli
dei residenti attraverso l'aumento dei prelievi idrici per scopi diversi, energetici, di materie prime,
inoltre aggiungono inquinamento sopra e sotto suolo. Inoltre si ha un impatto fisico principalmente
ricollegabile alla costruzione di infrastrutture, alle attività deforestazione, alle attività che si
svolgono in luoghi particolarmente sensibili come ecosistemi, aree marine e costiere. In particolare
spesso sono proprio gli ecosistemi a risentirne particolarmente, data la forte attrattività che
esercitano nei confronti dei turisti.
Per quanto riguarda l’impatto che ha il turismo sul tessuto socio culturale possiamo dire che questo
può incidere sugli stili di vita delle comunità locali, sul comportamento delle persone, sulla
moralità, sulla percezione che hanno di se rispetto agli altri i locali. Per quanto riguarda l’impatto
economico, il turismo oltre ad offrire opportunità e posti di lavoro. Il settore del turismo a livello
internazionale occupa circa il 10% della forza lavoro. Influenza il livello dei prezzi, in particolare
delle abitazioni, delle merci e dei servizi, inoltre spesso è una formidabile calamita per la
criminalità organizzata. Questi effetti possono essere più o meno accentuati, a seconda del luogo
geografico, delle popolazioni residenti e turistiche coinvolte, dalla qualità istituzionale del paese. In
riferimento alla pressione esercitata dai turisti sulle risorse naturali, solo per dare alcuni dati
conoscitivi relativi al mio paese, rileviamo come si manifesti un sensibile aumento dei rifiuti di
circa il 22%, un aumento dei consumi idrici che può variare dai 500 ai 1200 litri/giorno (dipende
dalle attività che si svolgono in quel centro turistico) rispetto a un consumo medio giornaliero di
circa 250 litri/giorno dei residente occidentali, i consumi energetici che si stima siano pari a circa 40
megajoule, il quadruplo di un residente. Per quanto riguarda l’aumento del carico di CO 2 nell'aria
dipende considerevolmente dai mezzi utilizzati dai turisti per arrivare e spostarsi.
Le istituzioni possono governare in modi diversi i flussi turistici, in generale la griglia di scelta
varia tra due estremi, lasciare completamente al mercato il compito di autoregolarsi e regolare
completamente e puntualmente il processo di sviluppo. Ritengo che un giusto grado di regolazione
del mercato, considerata la posta in gioco, appaia quantomeno utile. Questo impone che già nella
pianificazione delle infrastrutture si attui una politica sensibile alla sostenibilità degli interventi e
alla capacità di utilizzo che si prevede necessaria. Indicatori quali la capacità di carico dei sistemi
turistici, già in fase programmazione che fissi i limiti oltre il quale i cambiamenti risulteranno
inaccettabili, aiuta sicuramente le istituzioni preposte a prevedere gli impatti che si avranno e I
limiti da anteporre. La capacità di mitigare gli squilibri che necessariamente si andranno a creare, è
il secondo aspetto da considerare, le politiche di compensazione ambientale che il Brasile già da
alcuni anni prevede nella sua legislazione, andranno a dover essere ricalibrate qualora la scala degli
interventi lo richieda.
L'ultimo argomento che avevo previsto di trattare collegato alla sostenibilità nel turismo riguarda la
gestione dei grandi eventi sportivi. Confesso che non so molto di come procedono le opere in vista
dei Mondiali del 2014 e delle Olimpiadi del 2016, ma leggendo la stampa internazionale si ha
l’impressione che procedano abbastanza speditamente, pur con qualche comprensibile ritardo. La
sfida è grande, anche perché le Olimpiadi del 2016 seguiranno quelle che si sono svolte in Gran
Bretagna che sono state, almeno da un punto di vista organizzativo, esemplari. La sfida che il
Brasile ha davanti è riassumibile dicendo: farsi trovare pronti quando iniziano gli eventi, saper
gestire i flussi di persone che arrivano e partono, prevedere il riutilizzo di tutte le opere che sono
state fatte. Per quanto riguarda la fase che è in atto, appare evidente come sia necessario, in chiave
3. Intervento di Marcello Baroni della Regione Toscana, in occasione del Seminario del
Partenariato Internazionale del Programma Brasil Proximo Brasilia 13-14 Dicembre 2012
di sostenibilità porre particolare attenzione alla sostenibilità delle opere, non solo per quanto
riguarda la scelta dei materiali e la loro localizzazione, ma anche a riguardo al dimensionamento.
Sempre con riferimento alle ultime Olimpiadi, un recente articolo apparso sul quotidiano Financial
Times notava come le aspettative di pubblico si attestassero per la sola Londra a 300.000 presenze,
mentre in realtà ne sono giunti circa 100.000. Per quanto riguarda la gestione dei flussi di visitatori
durante gli eventi, le esperienze mostrano quanto poca attenzione si ponga al di là del loro arrivo e
partenza, per la verità, a Londra la pianificazione ha previsto abbastanza bene, nei limiti posti dalla
città, il movimento delle persone tra gli eventi e da qui possono venire utili spunti per la gestione.
Ringrazio per l'attenzione, per eventuali approfondimenti o richieste di chiarimenti è sufficiente
contattarmi all’indirizzo: marcello.baroni@regione.toscana.it; oppure scrivendomi a:
Marcello Baroni presso Regione Toscana, Settore Disciplina e Politiche di Promozione del
Turismo, Via di Novoli 26 50137 Firenze Italia