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Giornate Marianesi    15 Novembre 2008




     Un cuore da riabilitare:
         IL RUOLO DEL
TERAPISTA della RIABILITAZIONE




 Dott. FtR              Longoni Angelo
     Riabilitazione Cardio-Respiratoria “P.Giancola”
Giornate Marianesi    15 Novembre 2008




     Un cuore da riabilitare:
         IL RUOLO DEL
TERAPISTA della RIABILITAZIONE




 Dott. FtR              Longoni Angelo
     Riabilitazione Cardio-Respiratoria “P.Giancola”
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA

INSIEME DI INTERVENTI RICHIESTI PER
  ASSICURARE LE MIGLIORI CONDIZIONI
  FISICHE, PSICOLOGICHE E SOCIALI CHE
 CONSENTANO AI SOGGETTI AFFETTI DA
   MALATTIE CARDIACHE POSTACUTE O
       CRONICHE DI MANTENERE O
   RIASSUMERE LA PROPRIA POSIZIONE
                SOCIALE

                                    2
RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA

INSIEME DI INTERVENTI RICHIESTI PER
  ASSICURARE LE MIGLIORI CONDIZIONI
  FISICHE, PSICOLOGICHE E SOCIALI CHE
 CONSENTANO AI SOGGETTI AFFETTI DA
   MALATTIE CARDIACHE POSTACUTE O
       CRONICHE DI MANTENERE O
   RIASSUMERE LA PROPRIA POSIZIONE
                SOCIALE

                                    2
INDICAZIONI DELLA R.C.V.
• LA R.C.V. DEVE ESSERE PARTE INTEGRANTE
  DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE DI
  TUTTI I CARDIOPATICI
• I PROGRAMMI DEVONO ESSERE CONDOTTI DA
  PERSONALE DEDICATO E SPECIALIZZATO
• DEVE ESSERE PROMOSSO IL COINVOLGIMENTO
  DEI FAMILIARI
• I PROGRAMMI DEVONO SVOLGERSI IN
  STRUTTURE SPECIFICHE



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INDICAZIONI DELLA R.C.V.
• LA R.C.V. DEVE ESSERE PARTE INTEGRANTE
  DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE DI
  TUTTI I CARDIOPATICI
• I PROGRAMMI DEVONO ESSERE CONDOTTI DA
  PERSONALE DEDICATO E SPECIALIZZATO
• DEVE ESSERE PROMOSSO IL COINVOLGIMENTO
  DEI FAMILIARI
• I PROGRAMMI DEVONO SVOLGERSI IN
  STRUTTURE SPECIFICHE



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Fasi di intervento
Fase I (intervento):     Riabiltazione intensiva
                         - mobilizzazione precoce
Fase II (2-4 settimane): Riabilitazione intermedia
                           in centri Riabilitativi
                            - training fisico
Fase III (a lungo termine): Riabilitazione estensiva
                           - mantenimento dei
                            risultati
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Fasi di intervento
Fase I (intervento):     Riabiltazione intensiva
                         - mobilizzazione precoce
Fase II (2-4 settimane): Riabilitazione intermedia
                           in centri Riabilitativi
                            - training fisico
Fase III (a lungo termine): Riabilitazione estensiva
                           - mantenimento dei
                            risultati
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Nella fase intermedia:

• Mobilizzazione precoce attiva intesa
  come pronta e graduale ripresa delle
  attività fisiche quotidiane.


• Fisiokinesiterapia respiratoria tendente a:
   – favorire il recupero della capacità
     respiratoria ridotta dall’intervento CCH
   – prevenire le complicanze bronco-polmonari
     per la ridotta ventilazione

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Nella fase intermedia:

• Mobilizzazione precoce attiva intesa
  come pronta e graduale ripresa delle
  attività fisiche quotidiane.


• Fisiokinesiterapia respiratoria tendente a:
   – favorire il recupero della capacità
     respiratoria ridotta dall’intervento CCH
   – prevenire le complicanze bronco-polmonari
     per la ridotta ventilazione

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SCOPI DELLA MOBILIZZAZIONE PRECOCE

Ridurre gli effetti deleteri di un prolungato
allettamento, quali :
• complicanze trombo-emboliche
• ipotrofia muscolare con riduzione del 10-15 %
  della massa muscolare e diminuzione della forza
  contrattile
• ipotensione ortostatica con tachicardia per la
  non utilizzazione del riflesso posturale vaso
  motorio


                                                    8
SCOPI DELLA MOBILIZZAZIONE PRECOCE

Ridurre gli effetti deleteri di un prolungato
allettamento, quali :
• complicanze trombo-emboliche
• ipotrofia muscolare con riduzione del 10-15 %
  della massa muscolare e diminuzione della forza
  contrattile
• ipotensione ortostatica con tachicardia per la
  non utilizzazione del riflesso posturale vaso
  motorio


                                                    8
Fisioterapia respiratoria

• Esercizi di detersione delle vie aeree
  (tosse guidata) per prevenire le
  complicanze respiratorie
• Esercizi di rilassamento per eliminare le
  tensione dei muscoli accessori della
  respirazione


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Fisioterapia respiratoria

• Esercizi di detersione delle vie aeree
  (tosse guidata) per prevenire le
  complicanze respiratorie
• Esercizi di rilassamento per eliminare le
  tensione dei muscoli accessori della
  respirazione


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Esercizio fisico

- graduale e correlato alle condizioni cliniche
del paziente
- incrementato in monitoraggio Telemetrico
(aritmie,modificazioni ischemiche)
 preceduto e seguito dalla misurazione della
F.C. e P.A. ( un incremento superiore ai 20 battiti o
un incremento della P.A. maggiore di 20 mm di Hg sono
motivi d rivalutazione dell’esercizio).


                                                        11
Esercizio fisico

- graduale e correlato alle condizioni cliniche
del paziente
- incrementato in monitoraggio Telemetrico
(aritmie,modificazioni ischemiche)
 preceduto e seguito dalla misurazione della
F.C. e P.A. ( un incremento superiore ai 20 battiti o
un incremento della P.A. maggiore di 20 mm di Hg sono
motivi d rivalutazione dell’esercizio).


                                                        11
Metodologia
• Deve produrre un incremento
  dell’allenamento fisico
• Essere proporzionato al grado di
  tolleranza allo sforzo del paziente ed
  all’eventuale decondizionamento fisico
• Deve essere messa in relazione con la
  durata dell’esercizio ( periodi prolungati
  di attività a bassa intensità e viceversa)

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Metodologia
• Deve produrre un incremento
  dell’allenamento fisico
• Essere proporzionato al grado di
  tolleranza allo sforzo del paziente ed
  all’eventuale decondizionamento fisico
• Deve essere messa in relazione con la
  durata dell’esercizio ( periodi prolungati
  di attività a bassa intensità e viceversa)

                                           14
Fasi della seduta dell’Esercizio Fisico

• fase di riscaldamento (15’-20’ )
• fase di allenamento (20’ e secondo la tolleranza
  allo sforzo del paziente)

• fase di raffreddamento (5’)




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Fasi della seduta dell’Esercizio Fisico

• fase di riscaldamento (15’-20’ )
• fase di allenamento (20’ e secondo la tolleranza
  allo sforzo del paziente)

• fase di raffreddamento (5’)




                                                 15
Fase di riscaldamento
• Modalità:
  esecuzione di esercizi a bassa intensità,
  alternati ad esercizi di flessibilità,
  coordinazione e respirazione
• Scopo:
  - aumentare l’arco di movimento
  - prevenire contratture muscolari
  - ottenere una migliore esecuzione
     dell’esercizio stesso.
                                              16
Fase di riscaldamento
• Modalità:
  esecuzione di esercizi a bassa intensità,
  alternati ad esercizi di flessibilità,
  coordinazione e respirazione
• Scopo:
  - aumentare l’arco di movimento
  - prevenire contratture muscolari
  - ottenere una migliore esecuzione
     dell’esercizio stesso.
                                              16
Allenamento-Modalità di training
• Continous training:
  -a bassa/media intensità ( 40-60% dei
  watt, FC, VO2 per 30 min.)
• -ad alta intensità (60-80% dei watt, FC,
  VO2 per 20 min.)
  entrambi a carico fisso e tempo
  variabile o viceversa
• Interval training:
  -Con ripetute
  -A Circuito
                                         17
Allenamento-Modalità di training
• Continous training:
  -a bassa/media intensità ( 40-60% dei
  watt, FC, VO2 per 30 min.)
• -ad alta intensità (60-80% dei watt, FC,
  VO2 per 20 min.)
  entrambi a carico fisso e tempo
  variabile o viceversa
• Interval training:
  -Con ripetute
  -A Circuito
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Il training di resistenza (endurance)
• E’ la forma di esercizio che consente il
  massimo incremento della capacità
  aerobica:
 - al cicloergometro o tredmill




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Il training di resistenza (endurance)
• E’ la forma di esercizio che consente il
  massimo incremento della capacità
  aerobica:
 - al cicloergometro o tredmill




                                             19
Lavoro                       Riposo

               Interval Training


• Esercizio intermittente, eseguibile
  a corpo libero o con attrezzi
• Alternanza di periodi di lavoro, con
  intensità prestabilita, a periodi di riposo
  o di lavoro leggero
• Particolarmente adatto a pazienti con
  difficoltà di adattamento allo sforzo
                                            18
Lavoro                       Riposo

               Interval Training


• Esercizio intermittente, eseguibile
  a corpo libero o con attrezzi
• Alternanza di periodi di lavoro, con
  intensità prestabilita, a periodi di riposo
  o di lavoro leggero
• Particolarmente adatto a pazienti con
  difficoltà di adattamento allo sforzo
                                            18
Il circuit training
• Esercizio finalizzato ad aumentare
  la forza e la massa muscolare
• Migliora il metabolismo basale e migliora il
  trofismo muscolare e la coordinazione del
  movimento
•




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Il circuit training
• Esercizio finalizzato ad aumentare
  la forza e la massa muscolare
• Migliora il metabolismo basale e migliora il
  trofismo muscolare e la coordinazione del
  movimento
•




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Esercizio Fisico negli infartuati anziani


L’incremento dell’età è caratterizzato da:
 - ridotta tolleranza allo sforzo
 - rallentata attività fisica quotidiana
 - frequente concomitanza di patologie
   associate



                                             21
Esercizio Fisico negli infartuati anziani


L’incremento dell’età è caratterizzato da:
 - ridotta tolleranza allo sforzo
 - rallentata attività fisica quotidiana
 - frequente concomitanza di patologie
   associate



                                             21
Criteri generali negli anziani

• Effettuare il lavoro ad intensità ridotta
• aumentare la durata complessiva del
  programma
• selezionare esercizi che tengano conto delle
  modificazioni muscolo-scheletriche
• evitare esercizi che comportino brusche
  variazioni di postura
• abbreviare la seduta per la precoce comparsa
  della sensazione di fatica
                                                 22
Criteri generali negli anziani

• Effettuare il lavoro ad intensità ridotta
• aumentare la durata complessiva del
  programma
• selezionare esercizi che tengano conto delle
  modificazioni muscolo-scheletriche
• evitare esercizi che comportino brusche
  variazioni di postura
• abbreviare la seduta per la precoce comparsa
  della sensazione di fatica
                                                 22
Compliance
* La scarsa compliance è molto frequente,
  soprattutto nel proseguimento dei
 programmi a lungo termine
* Per ogni singolo individuo si rende
 necessaria la verifica delle motivazioni .



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Compliance
* La scarsa compliance è molto frequente,
  soprattutto nel proseguimento dei
 programmi a lungo termine
* Per ogni singolo individuo si rende
 necessaria la verifica delle motivazioni .



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In pratica

             25
In pratica

             25
1° giorno: esami




                   26
1° giorno: esami




                   26
Telemetria




             21
Telemetria




             21
2 Giorno:Accoglienza e
      approccio esplicativo al paziente
Adeguata informazione riguardante:

 - la conoscenza della
malattia che lo ha colpito
 - il significato della RC
 - gli obiettivi della RC:




                                          10
2 Giorno:Accoglienza e
      approccio esplicativo al paziente
Adeguata informazione riguardante:

 - la conoscenza della
malattia che lo ha colpito
 - il significato della RC
 - gli obiettivi della RC:




                                          10
2° giorno: Valutazione Fkt e..




                                 27
2° giorno: Valutazione Fkt e..




                                 27
Six minute walking test (test dei 6 minuti)

Test accessibile a pazienti molto
  compromessi emodinamicamente; la
  distanza percorribile in tale tempo dà
  indicazioni sui limiti del paziente
  nell’ambito dell’attività quotidiana.
Viene fatto all’ingresso e alla dimissione.



                                              29
Six minute walking test (test dei 6 minuti)

Test accessibile a pazienti molto
  compromessi emodinamicamente; la
  distanza percorribile in tale tempo dà
  indicazioni sui limiti del paziente
  nell’ambito dell’attività quotidiana.
Viene fatto all’ingresso e alla dimissione.



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Walking test
•Il circuito deve essere         PERCORSO
identico per ogni test
eseguito
•La superficie deve
essere piana
•Il corridoio deve essere
lungo dai 20 ai 50 metri
•Cronometro
•Saturimetro
•Scala di Borg
•Tabella per i dati

                                            30
Walking test
•Il circuito deve essere         PERCORSO
identico per ogni test
eseguito
•La superficie deve
essere piana
•Il corridoio deve essere
lungo dai 20 ai 50 metri
•Cronometro
•Saturimetro
•Scala di Borg
•Tabella per i dati

                                            30
fkt in camera




Pep
PEP               Coach   28
fkt in camera




Pep
PEP               Coach   28
Il paziente continua il lavoro




Il 1° giorno   Dopo 4 giorni Dopo 8 giorni

                                             31
Il paziente continua il lavoro




Il 1° giorno   Dopo 4 giorni Dopo 8 giorni

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Condizione clinica stabile




      Mobilizzazione




                             32
        Flessibilità
Palestra



Mobilizzazione




                 32
  Flessibilità
Inizio seduta




                33
Inizio seduta




                33
30
30
Fine seduta

      31
Fine seduta

      31
Pre-Dimissione
                            Azienda Ospedaliera S. Anna                                                            Azienda Ospedaliera S. Anna
                             Presidio di Cantu’-Mariano                                                             Presidio di Cantu’-Mariano
                            Struttura di Mariano Comense                                                           Struttura di Mariano Comense
                         Reparto di Riabilitazione Respiratoria                                                 Reparto di Riabilitazione Respiratoria




                     TEST DEL CAMMINO                                                                       TEST DEL CAMMINO
                 S. S.           Maria Maria                                                             S. S.            Maria Maria
      Cognome……………………….Nome………………………….                                                       Cognome……………………….Nome………………………….
      Età………………………………Data…………………………..
             In In Aria Ambiente
                 Aria Ambiente
                                                                                             Età………………………………Data…………………………..
                                                                                                      In In Aria Ambiente
                                                                                                         Aria Ambiente
      Modalità………………………………………………………….                                                        Modalità………………………………………………………….

                                                                   Borg         Borg         Tempo                SpO2                                    Borg         Borg
      Tempo      Metri     SpO2          FC          PA                                                 Metri                   FC          PA           Dispnea   arti inferiori
                                                                  Dispnea   arti inferiori

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                          90             79                        0,5
                                                                    0             0      0   0
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      4                                                                                      4

      5                                                                                      5

235   6       95 109
               220 96                    110                          44              00     6          300         87           86                            1               0
      recupero                                                                               recupero
      1                                                                                      1

      2                                                                                      2

      3                                                                                      3


      Totale metri percorsi………………..Numero soste………………………                                     Totale metri percorsi………………..Numero soste………………………
      SpO2 minima……………………….FC massima………………………..                                             SpO2 minima……………………….FC massima………………………..
      Commento...……………………………………………………………….                                                   Commento...……………………………………………………………….


                         Ingresso
      Il Fisioterapista……………………..Il Medico…………………………..                                                      Dimissione
                                                                                             Il Fisioterapista……………………..Il Medico…………………………..




                                                                                                                                   32
Pre-Dimissione
                            Azienda Ospedaliera S. Anna                                                            Azienda Ospedaliera S. Anna
                             Presidio di Cantu’-Mariano                                                             Presidio di Cantu’-Mariano
                            Struttura di Mariano Comense                                                           Struttura di Mariano Comense
                         Reparto di Riabilitazione Respiratoria                                                 Reparto di Riabilitazione Respiratoria




                     TEST DEL CAMMINO                                                                       TEST DEL CAMMINO
                 S. S.           Maria Maria                                                             S. S.            Maria Maria
      Cognome……………………….Nome………………………….                                                       Cognome……………………….Nome………………………….
      Età………………………………Data…………………………..
             In In Aria Ambiente
                 Aria Ambiente
                                                                                             Età………………………………Data…………………………..
                                                                                                      In In Aria Ambiente
                                                                                                         Aria Ambiente
      Modalità………………………………………………………….                                                        Modalità………………………………………………………….

                                                                   Borg         Borg         Tempo                SpO2                                    Borg         Borg
      Tempo      Metri     SpO2          FC          PA                                                 Metri                   FC          PA           Dispnea   arti inferiori
                                                                  Dispnea   arti inferiori

100   0     970          103
                          90             79                        0,5
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                                                                                                        0          90            79                            0              0
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            97           104                                          1                  0   1


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                                                                      1            0     0   3          190          86              89                             0               0
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      5                                                                                      5

235   6       95 109
               220 96                    110                          44              00     6          300         87           86                            1               0
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      1                                                                                      1

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      Totale metri percorsi………………..Numero soste………………………                                     Totale metri percorsi………………..Numero soste………………………
      SpO2 minima……………………….FC massima………………………..                                             SpO2 minima……………………….FC massima………………………..
      Commento...……………………………………………………………….                                                   Commento...……………………………………………………………….


                         Ingresso
      Il Fisioterapista……………………..Il Medico…………………………..                                                      Dimissione
                                                                                             Il Fisioterapista……………………..Il Medico…………………………..




                                                                                                                                   32
Come proseguire il programma (personalizzato) di
         attività fisica alla fine del ciclo riabilitativo
• Le informazioni necessarie sono:
  - tipo di attività fisica consigliata (aerobica):
    bicicletta o cyclette, ginnastica a corpo libero,
    cammino.

     - intensità:   carico di lavoro prescritto (sufficiente a non
       superare la F.C. indicata) controllo della frequenza al polso o con
     cardio-frequenzimetro utilizzo della percezione della fatica (scala di
     Borg)
 -    frequenza e durata: almeno 3 volte la settimana per
     30 m’
      (5’ di riscaldamento, 20’al carico prescritto e 5’ di raffreddamento)

                                                                              24
Come proseguire il programma (personalizzato) di
         attività fisica alla fine del ciclo riabilitativo
• Le informazioni necessarie sono:
  - tipo di attività fisica consigliata (aerobica):
    bicicletta o cyclette, ginnastica a corpo libero,
    cammino.

     - intensità:   carico di lavoro prescritto (sufficiente a non
       superare la F.C. indicata) controllo della frequenza al polso o con
     cardio-frequenzimetro utilizzo della percezione della fatica (scala di
     Borg)
 -    frequenza e durata: almeno 3 volte la settimana per
     30 m’
      (5’ di riscaldamento, 20’al carico prescritto e 5’ di raffreddamento)

                                                                              24
Arrivederci....




                  34
Arrivederci....




                  34
...al controllo




                  35
...al controllo




                  35
I fisioterapisti dell’unità di Mariano




                                    34
I fisioterapisti dell’unità di Mariano




      RINGRAZIANO                   34

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  • 1. Giornate Marianesi 15 Novembre 2008 Un cuore da riabilitare: IL RUOLO DEL TERAPISTA della RIABILITAZIONE Dott. FtR Longoni Angelo Riabilitazione Cardio-Respiratoria “P.Giancola”
  • 2. Giornate Marianesi 15 Novembre 2008 Un cuore da riabilitare: IL RUOLO DEL TERAPISTA della RIABILITAZIONE Dott. FtR Longoni Angelo Riabilitazione Cardio-Respiratoria “P.Giancola”
  • 3. RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA INSIEME DI INTERVENTI RICHIESTI PER ASSICURARE LE MIGLIORI CONDIZIONI FISICHE, PSICOLOGICHE E SOCIALI CHE CONSENTANO AI SOGGETTI AFFETTI DA MALATTIE CARDIACHE POSTACUTE O CRONICHE DI MANTENERE O RIASSUMERE LA PROPRIA POSIZIONE SOCIALE 2
  • 4. RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA INSIEME DI INTERVENTI RICHIESTI PER ASSICURARE LE MIGLIORI CONDIZIONI FISICHE, PSICOLOGICHE E SOCIALI CHE CONSENTANO AI SOGGETTI AFFETTI DA MALATTIE CARDIACHE POSTACUTE O CRONICHE DI MANTENERE O RIASSUMERE LA PROPRIA POSIZIONE SOCIALE 2
  • 5. INDICAZIONI DELLA R.C.V. • LA R.C.V. DEVE ESSERE PARTE INTEGRANTE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE DI TUTTI I CARDIOPATICI • I PROGRAMMI DEVONO ESSERE CONDOTTI DA PERSONALE DEDICATO E SPECIALIZZATO • DEVE ESSERE PROMOSSO IL COINVOLGIMENTO DEI FAMILIARI • I PROGRAMMI DEVONO SVOLGERSI IN STRUTTURE SPECIFICHE 3
  • 6. INDICAZIONI DELLA R.C.V. • LA R.C.V. DEVE ESSERE PARTE INTEGRANTE DEL TRATTAMENTO A LUNGO TERMINE DI TUTTI I CARDIOPATICI • I PROGRAMMI DEVONO ESSERE CONDOTTI DA PERSONALE DEDICATO E SPECIALIZZATO • DEVE ESSERE PROMOSSO IL COINVOLGIMENTO DEI FAMILIARI • I PROGRAMMI DEVONO SVOLGERSI IN STRUTTURE SPECIFICHE 3
  • 7. Fasi di intervento Fase I (intervento): Riabiltazione intensiva - mobilizzazione precoce Fase II (2-4 settimane): Riabilitazione intermedia in centri Riabilitativi - training fisico Fase III (a lungo termine): Riabilitazione estensiva - mantenimento dei risultati 5
  • 8. Fasi di intervento Fase I (intervento): Riabiltazione intensiva - mobilizzazione precoce Fase II (2-4 settimane): Riabilitazione intermedia in centri Riabilitativi - training fisico Fase III (a lungo termine): Riabilitazione estensiva - mantenimento dei risultati 5
  • 9. Nella fase intermedia: • Mobilizzazione precoce attiva intesa come pronta e graduale ripresa delle attività fisiche quotidiane. • Fisiokinesiterapia respiratoria tendente a: – favorire il recupero della capacità respiratoria ridotta dall’intervento CCH – prevenire le complicanze bronco-polmonari per la ridotta ventilazione 7
  • 10. Nella fase intermedia: • Mobilizzazione precoce attiva intesa come pronta e graduale ripresa delle attività fisiche quotidiane. • Fisiokinesiterapia respiratoria tendente a: – favorire il recupero della capacità respiratoria ridotta dall’intervento CCH – prevenire le complicanze bronco-polmonari per la ridotta ventilazione 7
  • 11. SCOPI DELLA MOBILIZZAZIONE PRECOCE Ridurre gli effetti deleteri di un prolungato allettamento, quali : • complicanze trombo-emboliche • ipotrofia muscolare con riduzione del 10-15 % della massa muscolare e diminuzione della forza contrattile • ipotensione ortostatica con tachicardia per la non utilizzazione del riflesso posturale vaso motorio 8
  • 12. SCOPI DELLA MOBILIZZAZIONE PRECOCE Ridurre gli effetti deleteri di un prolungato allettamento, quali : • complicanze trombo-emboliche • ipotrofia muscolare con riduzione del 10-15 % della massa muscolare e diminuzione della forza contrattile • ipotensione ortostatica con tachicardia per la non utilizzazione del riflesso posturale vaso motorio 8
  • 13. Fisioterapia respiratoria • Esercizi di detersione delle vie aeree (tosse guidata) per prevenire le complicanze respiratorie • Esercizi di rilassamento per eliminare le tensione dei muscoli accessori della respirazione 9
  • 14. Fisioterapia respiratoria • Esercizi di detersione delle vie aeree (tosse guidata) per prevenire le complicanze respiratorie • Esercizi di rilassamento per eliminare le tensione dei muscoli accessori della respirazione 9
  • 15. Esercizio fisico - graduale e correlato alle condizioni cliniche del paziente - incrementato in monitoraggio Telemetrico (aritmie,modificazioni ischemiche) preceduto e seguito dalla misurazione della F.C. e P.A. ( un incremento superiore ai 20 battiti o un incremento della P.A. maggiore di 20 mm di Hg sono motivi d rivalutazione dell’esercizio). 11
  • 16. Esercizio fisico - graduale e correlato alle condizioni cliniche del paziente - incrementato in monitoraggio Telemetrico (aritmie,modificazioni ischemiche) preceduto e seguito dalla misurazione della F.C. e P.A. ( un incremento superiore ai 20 battiti o un incremento della P.A. maggiore di 20 mm di Hg sono motivi d rivalutazione dell’esercizio). 11
  • 17. Metodologia • Deve produrre un incremento dell’allenamento fisico • Essere proporzionato al grado di tolleranza allo sforzo del paziente ed all’eventuale decondizionamento fisico • Deve essere messa in relazione con la durata dell’esercizio ( periodi prolungati di attività a bassa intensità e viceversa) 14
  • 18. Metodologia • Deve produrre un incremento dell’allenamento fisico • Essere proporzionato al grado di tolleranza allo sforzo del paziente ed all’eventuale decondizionamento fisico • Deve essere messa in relazione con la durata dell’esercizio ( periodi prolungati di attività a bassa intensità e viceversa) 14
  • 19. Fasi della seduta dell’Esercizio Fisico • fase di riscaldamento (15’-20’ ) • fase di allenamento (20’ e secondo la tolleranza allo sforzo del paziente) • fase di raffreddamento (5’) 15
  • 20. Fasi della seduta dell’Esercizio Fisico • fase di riscaldamento (15’-20’ ) • fase di allenamento (20’ e secondo la tolleranza allo sforzo del paziente) • fase di raffreddamento (5’) 15
  • 21. Fase di riscaldamento • Modalità: esecuzione di esercizi a bassa intensità, alternati ad esercizi di flessibilità, coordinazione e respirazione • Scopo: - aumentare l’arco di movimento - prevenire contratture muscolari - ottenere una migliore esecuzione dell’esercizio stesso. 16
  • 22. Fase di riscaldamento • Modalità: esecuzione di esercizi a bassa intensità, alternati ad esercizi di flessibilità, coordinazione e respirazione • Scopo: - aumentare l’arco di movimento - prevenire contratture muscolari - ottenere una migliore esecuzione dell’esercizio stesso. 16
  • 23. Allenamento-Modalità di training • Continous training: -a bassa/media intensità ( 40-60% dei watt, FC, VO2 per 30 min.) • -ad alta intensità (60-80% dei watt, FC, VO2 per 20 min.) entrambi a carico fisso e tempo variabile o viceversa • Interval training: -Con ripetute -A Circuito 17
  • 24. Allenamento-Modalità di training • Continous training: -a bassa/media intensità ( 40-60% dei watt, FC, VO2 per 30 min.) • -ad alta intensità (60-80% dei watt, FC, VO2 per 20 min.) entrambi a carico fisso e tempo variabile o viceversa • Interval training: -Con ripetute -A Circuito 17
  • 25. Il training di resistenza (endurance) • E’ la forma di esercizio che consente il massimo incremento della capacità aerobica: - al cicloergometro o tredmill 19
  • 26. Il training di resistenza (endurance) • E’ la forma di esercizio che consente il massimo incremento della capacità aerobica: - al cicloergometro o tredmill 19
  • 27. Lavoro Riposo Interval Training • Esercizio intermittente, eseguibile a corpo libero o con attrezzi • Alternanza di periodi di lavoro, con intensità prestabilita, a periodi di riposo o di lavoro leggero • Particolarmente adatto a pazienti con difficoltà di adattamento allo sforzo 18
  • 28. Lavoro Riposo Interval Training • Esercizio intermittente, eseguibile a corpo libero o con attrezzi • Alternanza di periodi di lavoro, con intensità prestabilita, a periodi di riposo o di lavoro leggero • Particolarmente adatto a pazienti con difficoltà di adattamento allo sforzo 18
  • 29. Il circuit training • Esercizio finalizzato ad aumentare la forza e la massa muscolare • Migliora il metabolismo basale e migliora il trofismo muscolare e la coordinazione del movimento • 20
  • 30. Il circuit training • Esercizio finalizzato ad aumentare la forza e la massa muscolare • Migliora il metabolismo basale e migliora il trofismo muscolare e la coordinazione del movimento • 20
  • 31. Esercizio Fisico negli infartuati anziani L’incremento dell’età è caratterizzato da: - ridotta tolleranza allo sforzo - rallentata attività fisica quotidiana - frequente concomitanza di patologie associate 21
  • 32. Esercizio Fisico negli infartuati anziani L’incremento dell’età è caratterizzato da: - ridotta tolleranza allo sforzo - rallentata attività fisica quotidiana - frequente concomitanza di patologie associate 21
  • 33. Criteri generali negli anziani • Effettuare il lavoro ad intensità ridotta • aumentare la durata complessiva del programma • selezionare esercizi che tengano conto delle modificazioni muscolo-scheletriche • evitare esercizi che comportino brusche variazioni di postura • abbreviare la seduta per la precoce comparsa della sensazione di fatica 22
  • 34. Criteri generali negli anziani • Effettuare il lavoro ad intensità ridotta • aumentare la durata complessiva del programma • selezionare esercizi che tengano conto delle modificazioni muscolo-scheletriche • evitare esercizi che comportino brusche variazioni di postura • abbreviare la seduta per la precoce comparsa della sensazione di fatica 22
  • 35. Compliance * La scarsa compliance è molto frequente, soprattutto nel proseguimento dei programmi a lungo termine * Per ogni singolo individuo si rende necessaria la verifica delle motivazioni . 23
  • 36. Compliance * La scarsa compliance è molto frequente, soprattutto nel proseguimento dei programmi a lungo termine * Per ogni singolo individuo si rende necessaria la verifica delle motivazioni . 23
  • 43. 2 Giorno:Accoglienza e approccio esplicativo al paziente Adeguata informazione riguardante: - la conoscenza della malattia che lo ha colpito - il significato della RC - gli obiettivi della RC: 10
  • 44. 2 Giorno:Accoglienza e approccio esplicativo al paziente Adeguata informazione riguardante: - la conoscenza della malattia che lo ha colpito - il significato della RC - gli obiettivi della RC: 10
  • 47. Six minute walking test (test dei 6 minuti) Test accessibile a pazienti molto compromessi emodinamicamente; la distanza percorribile in tale tempo dà indicazioni sui limiti del paziente nell’ambito dell’attività quotidiana. Viene fatto all’ingresso e alla dimissione. 29
  • 48. Six minute walking test (test dei 6 minuti) Test accessibile a pazienti molto compromessi emodinamicamente; la distanza percorribile in tale tempo dà indicazioni sui limiti del paziente nell’ambito dell’attività quotidiana. Viene fatto all’ingresso e alla dimissione. 29
  • 49. Walking test •Il circuito deve essere PERCORSO identico per ogni test eseguito •La superficie deve essere piana •Il corridoio deve essere lungo dai 20 ai 50 metri •Cronometro •Saturimetro •Scala di Borg •Tabella per i dati 30
  • 50. Walking test •Il circuito deve essere PERCORSO identico per ogni test eseguito •La superficie deve essere piana •Il corridoio deve essere lungo dai 20 ai 50 metri •Cronometro •Saturimetro •Scala di Borg •Tabella per i dati 30
  • 53. Il paziente continua il lavoro Il 1° giorno Dopo 4 giorni Dopo 8 giorni 31
  • 54. Il paziente continua il lavoro Il 1° giorno Dopo 4 giorni Dopo 8 giorni 31
  • 55. Condizione clinica stabile Mobilizzazione 32 Flessibilità
  • 56. Palestra Mobilizzazione 32 Flessibilità
  • 59. 30
  • 60. 30
  • 63. Pre-Dimissione Azienda Ospedaliera S. Anna Azienda Ospedaliera S. Anna Presidio di Cantu’-Mariano Presidio di Cantu’-Mariano Struttura di Mariano Comense Struttura di Mariano Comense Reparto di Riabilitazione Respiratoria Reparto di Riabilitazione Respiratoria TEST DEL CAMMINO TEST DEL CAMMINO S. S. Maria Maria S. S. Maria Maria Cognome……………………….Nome…………………………. Cognome……………………….Nome…………………………. Età………………………………Data………………………….. In In Aria Ambiente Aria Ambiente Età………………………………Data………………………….. In In Aria Ambiente Aria Ambiente Modalità…………………………………………………………. Modalità…………………………………………………………. Borg Borg Tempo SpO2 Borg Borg Tempo Metri SpO2 FC PA Metri FC PA Dispnea arti inferiori Dispnea arti inferiori 100 0 970 103 90 79 0,5 0 0 0 0 0 90 79 0 0 140 1 97 104 1 0 1 2 2 180 3 95 140 105 97 104 3 1 0 0 3 190 86 89 0 0 4 4 5 5 235 6 95 109 220 96 110 44 00 6 300 87 86 1 0 recupero recupero 1 1 2 2 3 3 Totale metri percorsi………………..Numero soste……………………… Totale metri percorsi………………..Numero soste……………………… SpO2 minima……………………….FC massima……………………….. SpO2 minima……………………….FC massima……………………….. Commento...………………………………………………………………. Commento...………………………………………………………………. Ingresso Il Fisioterapista……………………..Il Medico………………………….. Dimissione Il Fisioterapista……………………..Il Medico………………………….. 32
  • 64. Pre-Dimissione Azienda Ospedaliera S. Anna Azienda Ospedaliera S. Anna Presidio di Cantu’-Mariano Presidio di Cantu’-Mariano Struttura di Mariano Comense Struttura di Mariano Comense Reparto di Riabilitazione Respiratoria Reparto di Riabilitazione Respiratoria TEST DEL CAMMINO TEST DEL CAMMINO S. S. Maria Maria S. S. Maria Maria Cognome……………………….Nome…………………………. Cognome……………………….Nome…………………………. Età………………………………Data………………………….. In In Aria Ambiente Aria Ambiente Età………………………………Data………………………….. In In Aria Ambiente Aria Ambiente Modalità…………………………………………………………. Modalità…………………………………………………………. Borg Borg Tempo SpO2 Borg Borg Tempo Metri SpO2 FC PA Metri FC PA Dispnea arti inferiori Dispnea arti inferiori 100 0 970 103 90 79 0,5 0 0 0 0 0 90 79 0 0 140 1 97 104 1 0 1 2 2 180 3 95 140 105 97 104 3 1 0 0 3 190 86 89 0 0 4 4 5 5 235 6 95 109 220 96 110 44 00 6 300 87 86 1 0 recupero recupero 1 1 2 2 3 3 Totale metri percorsi………………..Numero soste……………………… Totale metri percorsi………………..Numero soste……………………… SpO2 minima……………………….FC massima……………………….. SpO2 minima……………………….FC massima……………………….. Commento...………………………………………………………………. Commento...………………………………………………………………. Ingresso Il Fisioterapista……………………..Il Medico………………………….. Dimissione Il Fisioterapista……………………..Il Medico………………………….. 32
  • 65. Come proseguire il programma (personalizzato) di attività fisica alla fine del ciclo riabilitativo • Le informazioni necessarie sono: - tipo di attività fisica consigliata (aerobica): bicicletta o cyclette, ginnastica a corpo libero, cammino. - intensità: carico di lavoro prescritto (sufficiente a non superare la F.C. indicata) controllo della frequenza al polso o con cardio-frequenzimetro utilizzo della percezione della fatica (scala di Borg) - frequenza e durata: almeno 3 volte la settimana per 30 m’ (5’ di riscaldamento, 20’al carico prescritto e 5’ di raffreddamento) 24
  • 66. Come proseguire il programma (personalizzato) di attività fisica alla fine del ciclo riabilitativo • Le informazioni necessarie sono: - tipo di attività fisica consigliata (aerobica): bicicletta o cyclette, ginnastica a corpo libero, cammino. - intensità: carico di lavoro prescritto (sufficiente a non superare la F.C. indicata) controllo della frequenza al polso o con cardio-frequenzimetro utilizzo della percezione della fatica (scala di Borg) - frequenza e durata: almeno 3 volte la settimana per 30 m’ (5’ di riscaldamento, 20’al carico prescritto e 5’ di raffreddamento) 24
  • 72. I fisioterapisti dell’unità di Mariano RINGRAZIANO 34