3. Gli animali pensano
Gli uomini pensano i pensieri. Ne sono consapevoli
Franco Tagliente SO-STARE
3
4. Uomo
Corpo fisico
Corpo vitale
Corpo emozionale
Corpo emotivo
Animale
Corpo fisico
Corpo vitale
Corpo emotivo
Vegetale
Corpo fisico
Corpo vitale
Minerale
Corpo fisico
Franco Tagliente SO-STARE
Coscienza
4
12. Dobbiamo essere noi ad incanalare i nostri
pensieri dove vogliamo e non l’inverso.
Non essere più come una scimmia che salta sul ramo,
ma come un bufalo legato al palo
Franco Tagliente SO-STARE
12
13. La capacità di osservazione
accresce la consapevolezza di noi
stessi e ci fa vedere
ciò che facciamo
mentre lo facciamo
qualunque cosa stiamo facendo
Franco Tagliente SO-STARE
13
14. La “consapevolezza di sé” ci permette
•di riconoscere le nostre emozioni ed i nostri difetti
•di conoscere i nostri punti di forza ed i nostri limiti
•di acquisire sicurezza nei nostri valori e nelle nostre capacità
•di scoprire cosa ci importa veramente
•di avere maggior fiducia in noi stessi
Franco Tagliente SO-STARE
14
15. La “consapevolezza di sé” accresce
il nostro livello di intelligenza emotiva
Franco Tagliente SO-STARE
15
17. Le parti razionali ed emotive del cervello
dipendono l’una dall’altra
Franco Tagliente SO-STARE
17
18. Quando il QE è alto si riescono a percepire
pienamente i sentimenti e si è in grado di
conoscere davvero se stessi
Franco Tagliente SO-STARE
18
19. Il QE ci fornisce la capacità critica in famiglia, sul lavoro, in amore;
la consapevolezza emotiva mette a fuoco il nostro mondo interiore
Il QE ci fornisce la capacità critica in famiglia, sul lavoro, in amore;
la consapevolezza emotiva mette a fuoco il nostro mondo interiore
Franco Tagliente SO-STARE
19
20. I pensieri soffocano le informazioni essenziali forniteci dalle emozioni.
Esiste una differenza fondamentale tra vivere i sentimenti e pensarli:
siamo esperti nel pensarli ma non nel viverli.
Franco Tagliente SO-STARE
20
21. Un QE alto ci fornisce la capacità
-di rimanere in contatto con se stessi accettando i sentimenti altrui,
-di tollerare situazioni spiacevoli senza metterci sulla difensiva e,
-seppure feriti, di non trasformare la sofferenza in ostilità.
Un QE alto genera:
-maggiore felicità interiore
-empatia
-compassione verso gli altri
-maggior rendimento professionale
-più salute
Franco Tagliente SO-STARE
21
22. Aspettarsi di poter affrontare la vita esclusivamente grazie al quoziente di
intelligenza (QI) è come sperare di prendere la patente
superando solo l’esame di teoria
Franco Tagliente SO-STARE
22
23. L’intelligenza ci aiuta a
riconoscere le varie
azioni possibili,
ma non ci spinge
ad agire;
le emozioni invece… sì
Franco Tagliente SO-STARE
23
24. Il nostro QI è immutabile, mentre la crescita
emotiva è un processo che dura per tutta la vita.
Il QE che si può sviluppare nel corso della vita
dipende da un’unica cosa, la motivazione
Franco Tagliente SO-STARE
24
25. Ogni uomo è dotato di:
capacità primarie (aspetti quantitativi: numero peso misura).
Queste capacità gli permettono di conoscere il mondo
capacità secondarie (aspetti qualitativi: piacere, simpatia, antipatia, gusto).
Queste capacità invece non gli permettono di conoscere nulla del mondo ma se stessi.
Franco Tagliente SO-STARE
25
26. Più è elevata la capacità di osservazione e di riflessione su ciò che ci
accade, mentre ci accade, qualunque cosa accada, più conosciamo
noi stessi.
Franco Tagliente SO-STARE
26
27. Una mente equilibrata
è necessaria per equilibrare
le menti non equilibrate degli altri
Franco Tagliente SO-STARE
27
28. I conflitti si trasformano in contrasti
quando abbiamo paura d’essere aggrediti
Franco Tagliente SO-STARE
28
29. E’ l’istinto di
sopravvivenza
che genera la
paura
della propria
incolumità fisica
e valoriale
(gli animali solo
di quella fisica).
E’ l’amigdala a
presiedere
le risposte
emotive alla
paura
Franco Tagliente SO-STARE
29
30. I conflitti organizzativi
dipendono dai conflitti
interpersonali
i quali dipendono dai conflitti
intrapersonali.
Quindi se vogliamo che non ci
siano conflitti/contrasti
organizzativi occorre
lavorare su se stessi.
Franco Tagliente SO-STARE
30
31. E’ dentro di noi che dobbiamo cercare la via in un labirinto che disegna il
nostro copione di vita di cui dobbiamo sciogliere i nodi
per comprendere il senso della nostra esistenza
Franco Tagliente SO-STARE
31
36. La risata simulata spinge il corpo a reagire esattamente come se la risata
fosse reale e, a seguito dell’effetto contagio, diventa reale.
Ridere provoca:
1) l’aumento dell’ossigenazione del sangue;
2) il ricambio della riserva d’aria presente nei polmoni;
3) la stimolazione della produzione di serotonina;
4) la stimolazione della produzione di endorfine;
5) la stimolazione della produzione di anticorpi;
6) l’aumento dell’irrorazione sanguigna degli organi interni (grazie al
massaggio prodotto dai movimenti diaframmatici);
7) l’aumento dell’irrorazione sanguigna dell’epidermide e dei muscoli
facciali;
8) il miglioramento del tono muscolare addominale;
9) il miglioramento dell’autostima;
10) l’aumento delle “energie psichiche”;
11) la neutralizzazione degli effetti dello stress;
12) la neutralizzazione degli effetti dell’ansia;
13) lo sviluppo di una maggiore predisposizione ai rapporti sociali.
Franco Tagliente SO-STARE
36
37. Se ci troviamo di fronte a un volto atteggiato ad
un sorriso, ecco che una catena di neuroni si
attiva nel nostro cervello mettendoci nella
condizione di imitare nel nostro corpo e nella
nostra mente l’emozione della felicità.
È come se il nostro cervello creasse dentro di
sé una copia di quella persona, allo scopo di
capire il suo pensiero e di entrare in piena
sintonia con lei.
La scoperta dei neuroni specchio è di portata
eccezionale. Lo studio dei neuroni specchio ci
dà la possibilità di capire cosa sia l’empatia e
cosa c’entri coi processi affettivi e di
apprendimento.
Franco Tagliente SO-STARE
37
38. Se vogliamo stare bene con noi stessi e con gli altri
portiamo il sorriso in ogni luogo
e ogni giorno facciamoci una bella risata
Franco Tagliente SO-STARE
38
39. Qual è la prima parola più pronunciata al mondo?
Franco Tagliente SO-STARE
39
40. La parola più pronunciata al mondo è
Franco Tagliente SO-STARE
40
47. Sono certo che potete comprendere e mettere in pratica quanto vi dirò.
La Grande Via che ho scoperto è sottile e profonda, ma chiunque sia disposto a impegnare il cuore e la
mente sarà in grado di capirla e di seguirla.
Dopo avere sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente.
Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza?
Mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiando. Ne gustate pienamente la fragranza e la
dolcezza.
Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla
bocca, sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del
mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.
Cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza? Mangiando un mandarino, non sapete
che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza.
Sbucciando il mandarino, non sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo
alla bocca, non sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la
dolcezza del mandarino, non sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.
Così facendo, non potete apprezzare la natura splendida e preziosa del mandarino.
Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non è reale.
Se il mandarino non è reale, neppure chi lo mangia è reale.
Ecco cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza.
Ecco dunque il segreto!
(Buddha)
Franco Tagliente SO-STARE
47
48. chi non lo è
L’armonico
Franco Tagliente SO-STARE
48