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L’IFMADVISOR RISPONDE ALLA DEMAGOGIA E POPULISMO DEL COMITATO 005

Rese note le irricevibili esternazioni del comitato 005, che hanno natura
prettamente demagogica ed esulano dai numeri reali (come solo la cattiva
politica sa fare) ci proponiamo di rispondere passo dopo passo alle
argomentazioni del comitato stesso:


L’Italia (E SOLO L'ITALIA) si sta finalmente (?!?!) dotando di una Tassa sulle
Transazioni Finanziarie (TTF). Ma la buona notizia è messa fortemente a rischio
dall’impianto normativo attualmente in discussione al Senato e dal dibattito
sviluppatosi in queste settimane che rischia di disattendere quelli che sono gli
obiettivi ispiratori della TTF.

Come organizzazioni promotrici della Campagna ZeroZeroCinque ci appelliamo al
Governo e ai parlamentari affinché il testo legislativo possa contemplare i
seguenti punti che riteniamo irrinunciabili per promuovere una tassa efficace nel
frenare la speculazione e una tassa equa nella destinazione d’uso delle risorse che
genera.

 •Contrastare l’high frequency trading tassando ogni singola operazione

Il commercio di titoli ad alta frequenza esaspera l’instabilit{ dei mercati
pertanto è importante assicurare che la tassa si applichi a ciascuna operazione e
non solo ai saldi di fine giornata. La tassa deve penalizzare in misura superiore
proprio quei comportamenti maggiormente speculativi ovvero il trading ad alta
frequenza.
FALSO! La tassa colpirà solamente i privati e coloro che compreranno i titoli per
il lungo termine. Basta leggere attentamente l’articolo 12 della legge di
stabilita’ per scoprire questa bugia! Gli High frequency emigreranno all’estero e
non pagheranno un’euro di imposizione, al pari di molti market makers e
Istituzionali. E in più crollerà la liquidità.
Ci troviamo di fronte ad una idea populistica e demagogica.
Tassare sotto qualunque forma i mercati finanziari significa togliere liquidità e
togliere partecipanti ai mercati stessi rendendoli così altamente instabili. Ed un
mercato instabile è un mercato illiquido e pericoloso, la cui volatilità aumenta a
dismisura, destabilizzando l'intero      sistema finanziario     nazionale!   Appare
incomprensibile la propaganda che vuole far credere alla gente che i responsabili
della crisi siano stati i piccoli investitori (volgarmente chiamati Trader): NON
SONO I PRIVATI I RESPONSABILI DI QUANTO ACCADUTO (IL COSIDDETTO PROLETARIATO
FINANZIARIO).     E’ora    di  smetterla   con   questa   menzogna.   L’associazione
IFMAdvisor, dati alla mano difficilmente confutabili, ha dimostrato ai tecnici del
Governo, che il gettito derivante dall’imposizione sui privati sarebbe
assolutamente irrilevante.
Sono assai più significativi invece gli effetti negativi sull’intero sistema
finanziario italiano, che non solo i Regolatori, ma anche ogni cittadino di buon
senso, dovrebbe vedere salvaguardato.
La verita’ e’ che LA TOBIN TAX E’ CONCETTUALMENTE SBAGLIATA E VA STRALCIATA: e se
ne sono accorti in Germania! Sarebbe invece auspicabile un buon accordo Rubik con
la Svizzera, accordo che fornirebbe un gettito decisamente superiore a quello
presunto derivante dall’applicaizone della Tobin, e che colpirebbe realmente gli
speculatori fiscali.
Qualcuno parla di ben 35 miliardi di euro! Ma evidentemente il comitato 005,
essendo un comitato “politico” , non e’ interessato a questo accordo!
Ma vi e’ di piu’: se la Tobin Tax venisse applicata solo in Italia e non
nell’intera europa (e dovrebbe essere applicata addirittura contemporaneeamente per
avere un qualche risultato!), alla fine causerebbe gettito negativo !! PERCHE’
L’ATTUALE INTROITO DELLO STATO DERIVANTE DA IRES, IVA, IRPEF, E CAPITAL GAIN DEI
SOGGETTI INTERESSATI CHE SARANNO COINVOLTI DA QUESTA ASSURDA IMPOSIZIONE, CALERA’
DRASTICAMENTE, BEN PIU’ DEI RIDICOLI EFFETTI POSITIVI CHE L’IMPOSIZIONE STESSA
dovrebbe avere (e qui si che il condizionale e’ d’obbligo!) GLI ISTITUZIONALI
FUGGIRANNO ALL’ESTERO, E PAESI COME GRAN BRETAGNA, STATI UNITI, SVIZZERA, e la
furba GERMANIA (col DIETROFRONT reso noto DAL MINISTRO DELLE FINANZE ), ASPETTANO I
NOSTRI CAPITALI A BRACCIA APERTE E GONGOLANO PENSANDO AGLI EFFETTI POSITIVI … PER
LORO !




•Tassare secondo il criterio di residenza delle controparti e di nazionalit{ del
titolo

Quando si applica la tassa in un solo paese è fondamentale farlo seguendo anche il
criterio di nazionalità del titolo (non si diventa proprietari del titolo se non si
paga l’imposta di bollo) così da stabilizzare il mercato interno, spostare gli
operatori più speculativi su altri mercati e limitare l’elusione della tassa
attraverso il cambio di residenza degli intermediari stessi.


FALSO! I fenomeni di disintermediazione già riportati da Bankitalia vedranno la
nascita di miriadi di contratti derivati non quotati (OTC) primi fra tutti i CFD.
Borsa Italiana subirà un drastico calo degli scambi, smetterà di fornire il gettito
semestrale di ben 50 milioni di euro allo Stato e licenzierà decine di dipendenti,
come del resto faranno banche e sim, e tantissime altre attivita’ correlate.
ANCORA UNA VOLTA L’ITALIA SI DISTINGUE PER ESSERE UN PAESE AUTOLESIONISTA FINO
ALL’INVEROSIMILE!


•Applicare la tassa alla più ampia base imponibile includendo tutti gli strumenti
derivati

Il mercato dei derivati non regolamentati (OTC) in Italia è passato, tra il 2000 e
il 2009, da 1.400 a oltre 10.000 miliardi di dollari. Una crescita del 642% in un
decennio. Nello stesso periodo il PIL è aumentato del 26%. A cosa è dovuta questa
crescita abnorme? Tutte operazioni di copertura di un rischio o lo sviluppo di un
gigantesco mercato speculativo? E’ possibile costruire meccanismi che differenzino
il trattamento di derivati usati per copertura assicurativa e derivati comprati e
venduti per movente puramente speculativo. Nel primo caso il derivato non è “nudo”:
c’è un’operazione su un’attivit{ sottostante e il derivato ne assicura il rischio.
Inoltre la posizione è tenuta in portafoglio per molto tempo ed aggiustata solo a
scadenze non particolarmente frequenti. Nel caso invece di “giocatori fai da te” o
di operazioni speculative realizzate da operatori istituzionali queste operazioni
sono di solito aperte e chiuse in brevi lassi di tempo. E’ possibile costruire
sistemi di tassazione differenziata che tengano conto della durata della posizione
aperta e della presenza o meno di sottostante.

FALSO! I derivati sono sottoscritti da imprese e poi ribaltati nel sistema bancario
come nel sistema delle riassicurazioni. Pensiamo a che ricaduta avrebbe una tassa
del genere su imprese e privati! Se un cittadino compra casa e fissa il tasso con
un derivato IRS Swap, la sua banca si coprirà sul mercato a sua volta con un altro
IRS Swap ed a fronte di un mutuo di 200.000 euro ad esempio avremo derivati per
600.000 se gli intermediari che cedono rischio sono solo 3. Si può dire che il
derivato in oggetto è di carta? Senza derivati non si possono coprire i rischi e
senza mercato liquido gli operatori andranno all'estero a coprire i loro rischi
determinando una fuga di capitali!
SI DEVONO LIMITARE LE DISTORSIONI DI UN MERCATO, NON UCCIDERE IL MERCATO STESSO.
SI PENSI SOLO AL GETTITO DERIVANTE DALL’IRES CHE GLI ISTITUZIONALI PAGANO ALLO
STATO GRAZIE AI PROFITTI SUI DERIVATI. UNA SOMMA CHE, DA SOLA FAREBBE CAPIRE A
CHIUNQUE CHE LA TOBIN TAX E’ ASSOLUTAMENTE UNA IDEA DEMAGOGICA E POPULISTA.
RENDETEVI CONTO DEGLI EFFETTI DEVASTANTI SUL PIL E DI CONSEGUENZA DELL’INUTILITA’
DELL’EVENTUALE MILIARDO (ASSOLUTAMENTE IPOTETICO E IRREALISTICO) RECUPERATO CON LA
TOBIN TAX RISPETTO ALLE TASSE PAGATE OGGI DAGLI ISTITUZIONALI.


•Contrastare il fenomeno del layering

Significa disincentivare le distorsioni che provocano sul mercato quegli operatori
che lanciano una grande quantità di ordini che poi non eseguono solo per
indirizzare nel senso voluto le scelte degli altri operatori. E’ possibile farlo
tassando di più chi ha un rapporto troppo elevato tra ordini impostati e ordini
eseguiti.

FALSO! Non è con le tasse che si regolamenta il mercato. Il mercato è un
termometro, un conto è regolarlo ma la tobin tax non lo regola: lo distruggerebbe.
Potremo forse dire che avendo rotto il mercato si saranno risolti tutti i problemi?

•Destinare il gettito al welfare, alla cooperazione allo sviluppo e   all’emergenza
climatica

 Ridistribuire le risorse a coloro che in Italia e nel mondo stanno soffrendo in
maniera più drammatica gli effetti di una crisi di cui non hanno alcuna
responsabilità diretta è una misura di giustizia sociale che non può essere
disattesa.

FALSO E UTOPICO! Non ci sarà nessun gettito ed anzi il gettito reale sarà
negativo! L’associazione IFMAdvisor è l’unica in Italia che, con numeri concreti
alla mano, attraverso simulazioni fatte con diversi Istituti finanziari, ha
prospettato diversi scenari possibili nel caso di applicazione di questa legge
populista e demagogica. Ed appare quanto meno singolare che si insista a sostenere
la tassa senza alcuna cognizione dei numeri e degli scenari concreti possibili, ma
solo per manipolare in modo assolutamente strumentale l’opinione pubblica. Non si
considera infatti il possibile aumento della disoccupazione (stimati in oltre 25
mila con l’indotto). Aumenteranno gli esodati ed il gettito IRES IRAP di banche sim
ed operatori crollerà. Chi risarcirà questi nuovi disperati, che andranno a fare
concorrenza a quelli che gia’ inondano gli uffici di collocamento ? I paladini
demagoghi del populismo? L’IGNORANZA DI CHI NON CONOSCE I MERCATI APPARE PROPRIO
SENZA CONFINI




Il Presidente IFMADVISOR                        Il Vice Presidente IFMADVISOR

Antonio Carnevale                               Biagio Milano

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IFMAdvisor risponde al Comitato 005

  • 1. L’IFMADVISOR RISPONDE ALLA DEMAGOGIA E POPULISMO DEL COMITATO 005 Rese note le irricevibili esternazioni del comitato 005, che hanno natura prettamente demagogica ed esulano dai numeri reali (come solo la cattiva politica sa fare) ci proponiamo di rispondere passo dopo passo alle argomentazioni del comitato stesso: L’Italia (E SOLO L'ITALIA) si sta finalmente (?!?!) dotando di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF). Ma la buona notizia è messa fortemente a rischio dall’impianto normativo attualmente in discussione al Senato e dal dibattito sviluppatosi in queste settimane che rischia di disattendere quelli che sono gli obiettivi ispiratori della TTF. Come organizzazioni promotrici della Campagna ZeroZeroCinque ci appelliamo al Governo e ai parlamentari affinché il testo legislativo possa contemplare i seguenti punti che riteniamo irrinunciabili per promuovere una tassa efficace nel frenare la speculazione e una tassa equa nella destinazione d’uso delle risorse che genera. •Contrastare l’high frequency trading tassando ogni singola operazione Il commercio di titoli ad alta frequenza esaspera l’instabilit{ dei mercati pertanto è importante assicurare che la tassa si applichi a ciascuna operazione e non solo ai saldi di fine giornata. La tassa deve penalizzare in misura superiore proprio quei comportamenti maggiormente speculativi ovvero il trading ad alta frequenza. FALSO! La tassa colpirà solamente i privati e coloro che compreranno i titoli per il lungo termine. Basta leggere attentamente l’articolo 12 della legge di stabilita’ per scoprire questa bugia! Gli High frequency emigreranno all’estero e non pagheranno un’euro di imposizione, al pari di molti market makers e Istituzionali. E in più crollerà la liquidità. Ci troviamo di fronte ad una idea populistica e demagogica. Tassare sotto qualunque forma i mercati finanziari significa togliere liquidità e togliere partecipanti ai mercati stessi rendendoli così altamente instabili. Ed un mercato instabile è un mercato illiquido e pericoloso, la cui volatilità aumenta a dismisura, destabilizzando l'intero sistema finanziario nazionale! Appare incomprensibile la propaganda che vuole far credere alla gente che i responsabili della crisi siano stati i piccoli investitori (volgarmente chiamati Trader): NON SONO I PRIVATI I RESPONSABILI DI QUANTO ACCADUTO (IL COSIDDETTO PROLETARIATO FINANZIARIO). E’ora di smetterla con questa menzogna. L’associazione IFMAdvisor, dati alla mano difficilmente confutabili, ha dimostrato ai tecnici del Governo, che il gettito derivante dall’imposizione sui privati sarebbe assolutamente irrilevante. Sono assai più significativi invece gli effetti negativi sull’intero sistema finanziario italiano, che non solo i Regolatori, ma anche ogni cittadino di buon senso, dovrebbe vedere salvaguardato. La verita’ e’ che LA TOBIN TAX E’ CONCETTUALMENTE SBAGLIATA E VA STRALCIATA: e se ne sono accorti in Germania! Sarebbe invece auspicabile un buon accordo Rubik con la Svizzera, accordo che fornirebbe un gettito decisamente superiore a quello presunto derivante dall’applicaizone della Tobin, e che colpirebbe realmente gli speculatori fiscali. Qualcuno parla di ben 35 miliardi di euro! Ma evidentemente il comitato 005, essendo un comitato “politico” , non e’ interessato a questo accordo! Ma vi e’ di piu’: se la Tobin Tax venisse applicata solo in Italia e non nell’intera europa (e dovrebbe essere applicata addirittura contemporaneeamente per avere un qualche risultato!), alla fine causerebbe gettito negativo !! PERCHE’
  • 2. L’ATTUALE INTROITO DELLO STATO DERIVANTE DA IRES, IVA, IRPEF, E CAPITAL GAIN DEI SOGGETTI INTERESSATI CHE SARANNO COINVOLTI DA QUESTA ASSURDA IMPOSIZIONE, CALERA’ DRASTICAMENTE, BEN PIU’ DEI RIDICOLI EFFETTI POSITIVI CHE L’IMPOSIZIONE STESSA dovrebbe avere (e qui si che il condizionale e’ d’obbligo!) GLI ISTITUZIONALI FUGGIRANNO ALL’ESTERO, E PAESI COME GRAN BRETAGNA, STATI UNITI, SVIZZERA, e la furba GERMANIA (col DIETROFRONT reso noto DAL MINISTRO DELLE FINANZE ), ASPETTANO I NOSTRI CAPITALI A BRACCIA APERTE E GONGOLANO PENSANDO AGLI EFFETTI POSITIVI … PER LORO ! •Tassare secondo il criterio di residenza delle controparti e di nazionalit{ del titolo Quando si applica la tassa in un solo paese è fondamentale farlo seguendo anche il criterio di nazionalità del titolo (non si diventa proprietari del titolo se non si paga l’imposta di bollo) così da stabilizzare il mercato interno, spostare gli operatori più speculativi su altri mercati e limitare l’elusione della tassa attraverso il cambio di residenza degli intermediari stessi. FALSO! I fenomeni di disintermediazione già riportati da Bankitalia vedranno la nascita di miriadi di contratti derivati non quotati (OTC) primi fra tutti i CFD. Borsa Italiana subirà un drastico calo degli scambi, smetterà di fornire il gettito semestrale di ben 50 milioni di euro allo Stato e licenzierà decine di dipendenti, come del resto faranno banche e sim, e tantissime altre attivita’ correlate. ANCORA UNA VOLTA L’ITALIA SI DISTINGUE PER ESSERE UN PAESE AUTOLESIONISTA FINO ALL’INVEROSIMILE! •Applicare la tassa alla più ampia base imponibile includendo tutti gli strumenti derivati Il mercato dei derivati non regolamentati (OTC) in Italia è passato, tra il 2000 e il 2009, da 1.400 a oltre 10.000 miliardi di dollari. Una crescita del 642% in un decennio. Nello stesso periodo il PIL è aumentato del 26%. A cosa è dovuta questa crescita abnorme? Tutte operazioni di copertura di un rischio o lo sviluppo di un gigantesco mercato speculativo? E’ possibile costruire meccanismi che differenzino il trattamento di derivati usati per copertura assicurativa e derivati comprati e venduti per movente puramente speculativo. Nel primo caso il derivato non è “nudo”: c’è un’operazione su un’attivit{ sottostante e il derivato ne assicura il rischio. Inoltre la posizione è tenuta in portafoglio per molto tempo ed aggiustata solo a scadenze non particolarmente frequenti. Nel caso invece di “giocatori fai da te” o di operazioni speculative realizzate da operatori istituzionali queste operazioni sono di solito aperte e chiuse in brevi lassi di tempo. E’ possibile costruire sistemi di tassazione differenziata che tengano conto della durata della posizione aperta e della presenza o meno di sottostante. FALSO! I derivati sono sottoscritti da imprese e poi ribaltati nel sistema bancario come nel sistema delle riassicurazioni. Pensiamo a che ricaduta avrebbe una tassa del genere su imprese e privati! Se un cittadino compra casa e fissa il tasso con un derivato IRS Swap, la sua banca si coprirà sul mercato a sua volta con un altro IRS Swap ed a fronte di un mutuo di 200.000 euro ad esempio avremo derivati per 600.000 se gli intermediari che cedono rischio sono solo 3. Si può dire che il derivato in oggetto è di carta? Senza derivati non si possono coprire i rischi e senza mercato liquido gli operatori andranno all'estero a coprire i loro rischi determinando una fuga di capitali!
  • 3. SI DEVONO LIMITARE LE DISTORSIONI DI UN MERCATO, NON UCCIDERE IL MERCATO STESSO. SI PENSI SOLO AL GETTITO DERIVANTE DALL’IRES CHE GLI ISTITUZIONALI PAGANO ALLO STATO GRAZIE AI PROFITTI SUI DERIVATI. UNA SOMMA CHE, DA SOLA FAREBBE CAPIRE A CHIUNQUE CHE LA TOBIN TAX E’ ASSOLUTAMENTE UNA IDEA DEMAGOGICA E POPULISTA. RENDETEVI CONTO DEGLI EFFETTI DEVASTANTI SUL PIL E DI CONSEGUENZA DELL’INUTILITA’ DELL’EVENTUALE MILIARDO (ASSOLUTAMENTE IPOTETICO E IRREALISTICO) RECUPERATO CON LA TOBIN TAX RISPETTO ALLE TASSE PAGATE OGGI DAGLI ISTITUZIONALI. •Contrastare il fenomeno del layering Significa disincentivare le distorsioni che provocano sul mercato quegli operatori che lanciano una grande quantità di ordini che poi non eseguono solo per indirizzare nel senso voluto le scelte degli altri operatori. E’ possibile farlo tassando di più chi ha un rapporto troppo elevato tra ordini impostati e ordini eseguiti. FALSO! Non è con le tasse che si regolamenta il mercato. Il mercato è un termometro, un conto è regolarlo ma la tobin tax non lo regola: lo distruggerebbe. Potremo forse dire che avendo rotto il mercato si saranno risolti tutti i problemi? •Destinare il gettito al welfare, alla cooperazione allo sviluppo e all’emergenza climatica Ridistribuire le risorse a coloro che in Italia e nel mondo stanno soffrendo in maniera più drammatica gli effetti di una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità diretta è una misura di giustizia sociale che non può essere disattesa. FALSO E UTOPICO! Non ci sarà nessun gettito ed anzi il gettito reale sarà negativo! L’associazione IFMAdvisor è l’unica in Italia che, con numeri concreti alla mano, attraverso simulazioni fatte con diversi Istituti finanziari, ha prospettato diversi scenari possibili nel caso di applicazione di questa legge populista e demagogica. Ed appare quanto meno singolare che si insista a sostenere la tassa senza alcuna cognizione dei numeri e degli scenari concreti possibili, ma solo per manipolare in modo assolutamente strumentale l’opinione pubblica. Non si considera infatti il possibile aumento della disoccupazione (stimati in oltre 25 mila con l’indotto). Aumenteranno gli esodati ed il gettito IRES IRAP di banche sim ed operatori crollerà. Chi risarcirà questi nuovi disperati, che andranno a fare concorrenza a quelli che gia’ inondano gli uffici di collocamento ? I paladini demagoghi del populismo? L’IGNORANZA DI CHI NON CONOSCE I MERCATI APPARE PROPRIO SENZA CONFINI Il Presidente IFMADVISOR Il Vice Presidente IFMADVISOR Antonio Carnevale Biagio Milano