SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 42
Baixar para ler offline
Percorso assistenziale del bambino
con bisogni complessi. Dalla
dimissione ospedaliera alla presa in
carico da parte dei servizi riabilitativi

IL BAMBINO CON PATOLOGIA NEURODEGENERATIVA : LA
DIMENSIONE DEL PROBLEMA
Dott.Giovanni Ciana
Centro Coordinamento Regionale Malattie Rare FVG
Udine,2 dicembre 2013
• Nell’età pediatrica,le malattie
neurodegenerative sono rare
• Esse comprendono un gruppo eterogeneo di
disordini che risultano nella progressiva
perdita di funzioni motore, sensitive e
percettive .
• Le cause sono sia sporadiche che genetiche e
includono infezioni, tossine, trauma,
malformazioni craniche e cerebrali, come pure
le malattie metaboliche ereditarie
• Queste ultime sono quelle che ci interessano.
• Le Malattie Metaboliche ereditarie sono
causate da una deficiente attività di un singolo
enzima o di una proteina di trasporto
• Esse sono progressive , possono interessare più
di un organo e possono causare una morbidità
e mortalità significative
• E’ verosimile che la malattia neuro metabolica
sia responsabile di una significativa
proporzione di malattie neurodegenerative
secondarie a una causa genetica .
• I dati riportati di prevalenza variano dall’1% al
13%
Prevalenza/incidenza di alcune tra le più
frequenti malattie neurodegenerative:
• Leucodistrofie in generale : incidenza di 1/7633 nati vivi
• Leucodistrofia metacromatica : incidenza 0,5-1/50000
• Adrenoleucodistrofia: X linked, incidenza 1/17000 neonati, compresi
maschi emizigoti e femmine eterozigoti, che spesso hanno
sintomatologia
• Ceroidolipofuscinosi: In Svezia incidenza 1/45000, in Europa
1/143000
• Malattia di Leigh: Incidenza 1:40000
• Leucodistrofia di Krabbe: incidenza 1/40000 neonati
• Leucodistrofia di Canavan: incidenza 1/6400-1/13500 negli Ebrei
Askenaziti, 1/100000 nati nella rimanente popolazione
• M. di Alexander: molto rara , si stima incidenza 1/100000
• M di Pelizaus-Merbacher: x linked,molto rara, prevalenza 1/400000
• Glutarico aciduria tipo I: Incidenza 1/50000 neonati
• Se diagnosticate precocemente alcune malattie neuro
metaboliche sono trattabili.
• Anche per quelle senza una terapia specifica, il
trovare una diagnosi può permettere un consiglio
genetico, la diagnosi prenatale e , quando appropriato
, lo screening allargato di un intero nucleo familiare .
• Tuttavia alcune volte la diagnosi pone delle vere sfide
poiché i bambini possono presentarsi con problemi
pediatrici non specifici , come una crescita stentata,
vomito ricorrente e ritardo dello sviluppo e lo stesso
disordine può avere differenti presentazioni.
• Questa presentazione si propone
di dare un approccio pratico ai
clinici nel caso di forte sospetto
diagnostico di queste malattie
Classificazione
• Ci sono molti modi nei quali le malattie
neuro metaboliche possono essere
classificate , includendo:
• fisiopatologia
• l’età di insorgenza
• la progressione della malattia ,se acuta
o cronica
Classificazione basata sulla fisiopatologia

•

Una buona classificazione è quella proposta da Saudubray et al. (2006)

•

Nel gruppo 1, la patologia insorge dall’ accumulo di metaboliti tossici
prossimali all’enzima difettoso o alla proteina di trasporto .
La presentazione acuta può essere precipitata da eventi stressanti come
febbre, malattie o specifici cibi . La maggior parte sono trattate con diete
speciali e rimozione delle tossine e un regime terapeutico di emergenza
durante la malattia.
Tipiche di questo gruppo sono le organico acidurie e i difetti del ciclo
dell’urea

•

•
Classificazione basata sulla fisiopatologia

• Nel gruppo 2 la patologia risulta in parte da una deficienza di
produzione di energia o di uso della stessa. Alcune di queste
malattie sono trattabili .
• Paradigmatiche di questo gruppo sono le mitocondropatie .Si
riferiscono a disordini ch interessano la catena respiratoria e la
fosforilazione ossidativa (OXPHOS), sistemi importanti nel
generare ATP..
Classificazione basata sulla fisiopatologia

•
•
•

Negli ultimi anni a questo gruppo 2 si sono aggiunte le sindromi da deficienza
di creatina.
I pazienti con questo difetto hanno deficienze di qualcuno dei 3 enzimi
interessati: guanidinacetato metiltransferasi(GAMT), arginina-glicinaaminidotransferasi (AGAT) e del trasportatore di creatina (CRTR)
Quadro clinico caratterizzato da ritardo dello sviluppo e del linguaggio ,
difficoltà comportamentali ed epilessia. Le deficienze a di GAMT e AGAT
causano una deficienza di creatina e perciò possono essere trattate con creatina
orale. I pazienti con deficienza di GAMT oltre a questo necessitano di
trattamento dietetico con restrizione di arginina e supplementazione di ornitina.
Classificazione basata sulla fisiopatologia

•

•
•
•

Il gruppo 3 comprende disordini che coinvolgono gli organelli cellulari (lisosomi
e perossisomi) I disordini in questo gruppo interrompono la sintesi o il
catabolismo di molecole complesse . Nuove terapie sono divenute disponibili per
parecchie di queste malattie del gruppo 3.
Ad esempio la terapia enzimatica sostitutiva (ERT) è disponibile per la malattia di
Gaucher, la malattia di Fabry le MPS tipo I, II e VI:
ATTENZIONE però: nessuna terapia enzimatica sostitutiva è in grado di
attraversare la barriera emato encefalica
La terapia con riduzione del substrato può migliorare il decorso dei pazienti con M
di Niemann Pick tipo C (questa terapia si è dimostrata in grado di superare la
barriera ematoencefalica).
Classificazione basata sulla fisiopatologia

•
•

•
•

Ancora , sempre nel gruppo 3 il trapianto con cellule staminali ematopoietiche può essere
impiegato per la M di Hurler (MPS I),la adrenoleucodistrofia X legata al sesso e la
sindrome di Malroteaux Lamy.
Alcuni pazienti con leucodistrofia di Krabbe sono stati trattati con il trapianto di midollo e
cellule staminali ematopoietiche, tuttavia i risultati non sono ancora certi e i criteri di
elezione stabiliti per il trattamento prevedono che il paziente sia stato diagnosticato nelle
fasi presintomatiche della malattia.
Infine, per la Leucodistrofia metacromatica (MLD), la forma più frequente di leucodistrofia,
non esiste alcun trattamento terapeutico, anche se alcuni soggetti sono stati trattati con
trapianto di midollo.
Sono in corso peraltro trials volti allo sviluppo di terapia sostitutiva , terapia genica e terapia
con i chaperones per queste malattie neuro metaboliche per adesso non curabili
Classificazione basata sulla progressione della
malattia ,acuta o cronica
• Le encefalopatie acute mettono usualmente in pericolo la vita
del paziente, con deterioramento rapidamente progressivo
variabile da poche ore a giorni.
• I pazienti con questo tipo di encefalopatia tendono a
presentarsi a una età precoce con sintomi non specifici e
solitamente appartengono al Gruppo 1 e 2.
•

Una pronta terapia assieme alla indagini di laboratorio è
importante poiché il ritardo nell’iniziare il trattamento può
portare a un danno neurologico permanente .

•
•

Le indagini di laboratorio usualmente includono:
AAcidi plasmatici e urinari, emogasanalisi, acido lattico,
ammoniemia, acilcarnitine plasmatiche e acidi organici urinari
.
Classificazione basata sulla progressione della
malattia ,acuta o cronica
• Le encefalopatie croniche invece possono mostrare una lenta
degenerazione lungo diversi anni , una degenerazione
intermittente o una degenerazione che è seguita poi da una fase
di plateau .
• Questi pazienti hanno una graduale insorgenza di spasticità,
atassia, distonia, demenza progressiva e, più tardivamente ,
difficoltà visive e uditive.
• I pazienti con questo tipo di encefalopatie appartengono
solitamente ai gruppi 2 o 3.
• Le indagini solitamente prevedono:
il dosaggio enzimatico su globuli bianchi , l’analisi specifica di
alcuni enzimi, l’isoelettroforesi della transferrina (es.sindrome
CDG) , gli acidi grassi a catena molto lunga (es. ALD) , il 7-deidrocolesterolo (s. di Smith-Leiml-Opitz) e i
glicosoaminoglicani urinari (MPS) .
Classificazione basata sulla età di insorgenza
della malattia
• Età di insorgenza
• E’ anche possibile e può essere di aiuto raggruppare
le malattie neuro metaboliche in neonatali, infanzia
precoce (1-12 mesi), infanzia tardiva(1-4 anni ),
seconda infanzia e adolescenza (5-15 anni) poiché
differenti malattie tendono a presentarsi in fasce di
età diverse .
• Questa divisione in gruppi può aiutare il clinico a
focalizzarsi sulle indagini rilevanti per i disordini più
comuni in quel gruppo di età.
APPROCCIO DIAGNOSTICO
• Il punto fondamentale dell’ approccio
diagnostico alle malattie neuro
metaboliche rimane peraltro ancora una
anamnesi dettagliata e un accurato esame
obiettivo seguite da appropriate indagini
cliniche, di laboratorio, e strumentali
APPROCCIO DIAGNOSTICO
Storia clinica
• Lo scenario comune associato con una malattia metabolica è quello
di di un bambino nel primo anno di vita o anche più grande che
inizialmente si sviluppa e cresce bene prima di sviluppare i sintomi.
• Nel neonato, questo periodo di normalità è dovuto alla placenta che
impedisce l’accumulo di metaboliti tossici in utero.
• Disordini del gruppo 1 e alcuni disordini del gruppo 2 , esempio
FAO, possono presentarsi in questo modo .
• Neonati che sviluppano convulsioni che sono difficili da controllare
in assenza di severa asfissia neonatale devono essere sottoposti a
indagini.
• Allo stesso tempo,ricordarsi che i pazienti possono nascere in
condizioni critiche che mimano una asfissia neonatale, come risultato
di un disordine metabolico che ha già dato segni in utero
APPROCCIO DIAGNOSTICO
•
•

Storia clinica
Per il bambino più grande ci può essere una storia di non spiegato ritardo
sviluppo psicomotorio o paralisi cerebrale.

• La regressione dello sviluppo psicomotorio è sempre molto
significativa e necessita assolutamente di indagini
•
•

•

I pazienti possono inoltre avere una storia di sintomi ricorrenti come
vomito,. acidosi o episodi simili allo stroke con graduale deterioramento , o
una storia di diventare malati critici in seguito a una malattia banale.
Ancora pazienti, con disordini del ciclo dell’urea hanno un storia di
alimentazione difficile e tendenza alla esclusione di cibi ad alto contenuto
proteico
Bisogna prendere una dettagliata storia familiare andando indietro di
parecchie generazioni.Importanti punti sono una storia di consanguineità,
un’idrope fetale non spiegato, un ritardo di sviluppo o morte nei fratelli.
APPROCCIO DIAGNOSTICO
•

Storia clinica
La maggior parte dei disordini metabolici sono autosomico recessivi , ma
una storia di maschi affetti potrebbe indicare un disordine legato all’X, es.
una adrenoleucodistrofia o un deficit di ornitin-carmabil transferasi

•

Ancora , disordini mitocondriali secondari a disordini del DNA
mitocondriale possono avere un pattern di membri affetti della famiglia
lungo la linea materna

•

Generalmente le malattie metaboliche non si presentano con UN sintomo
neurologico isolato, ma con un quadro più complesso (convulsioni, disturbi
del movimento, sintomi cerebellari , deterioramento del visus e dell’udito )
al quale spesso si associano anche caratteristiche non neurologiche ( ad
esempio tratti dismorfici , interessamento oculare, cardiologico o
gastrointestinale)

•

NB: La associazione di sintomi neurologici e non neurologici dovrebbe
fare sempre sorgere un alto sospetto di disordine metabolico sottostante
RITARDO DI SVILUPPO
•

Uno ritardo di sviluppo interessa il 3% della popolazione pediatrica ed è la
terza condizione neurologica più prevalente dopo la paralisi cerebrale e la
epilessia

•

Per quanto riguarda le malattie metaboliche , queste sono causa di ritardo di
sviluppo soltanto nell’ 1-5% dei pazienti

•

Sebbene un isolato ritardo di sviluppo è improbabile che sia dovuto a una
malattia metabolica, alcuni disordini metabolici, o le loro varianti più lievi ,
possono presentarsi in maniera predominante con un ritardo di sviluppo.

•

Es. alcune malattie lisosomiali, come la beta mannosidasi e il Sanfilippo A
e B, e i disordini congeniti della glicosilazione (CDG syndrome),anche se .
questi ultimi solitamente danno una presentazione multi sistemica

•

Altre malattie metaboliche in cui un ritardo di sviluppo può essere
predominante sono disturbi del ciclo dell’urea a insorgenza tardiva,
disordini di deficienza della creatina e lievi forme di NKH (iperglicinemia
non chetotica) .
EPILESSIA
• Le convulsioni sono una caratteristica di molte malattie
metaboliche.
• L’epilessia può insorgere come:
• - una manifestazione precoce predominante usualmente
nell’epoca neonatale e della prima infanzia (1-12 mesi)
• - come una caratteristica ricorrente durante periodi di
scompenso acuto
• - come una manifestazione tardiva di encefalopatie croniche
• NB: quei disordini che rispondono a un specifico trattamento
dovrebbero essere considerati per primi
• Inoltre si dovrebbe pensare a un disordine metabolico quando
c’è una storia di epilessia o di disordini neurologici nei fratelli
o quando le convulsioni hanno una semeiologia caratteristica,
come le convulsioni miocloniche, refrattarie alla terapia .
EPILESSIA
• Alcuni specifici reperti EEG possono aiutare
a fare un DD (es. burst suppression pattern in
acidosi lattiche e NKH o durante scompensi
acuti in UCD o organicoaciduria)
• Pazienti con ceroidolipofuscinosi tardiva
infantile hanno anche un EEG con un aspetto
specifico della malattia
• Convulsioni che precipitano a digiuno prima
dei pasti possono essere visti nella deficienza
del trasporto del glucosio tipo I (GLUT I) .
ANORMALITA’ DELLA FUNZIONE
MOTORIA
• Non è sorprendente che i disordini del
movimento sono un reperto frequente nelle
malattie neurodegenerative , poiché i
movimenti normali richiedono una interazione
neurochimica accurata fra le regioni del
cervello coinvolte nella funzione motoria.
Distonia
• Molte malattie neuro metaboliche hanno questa anormale
funzione motoria in gradi di diverse gravità
• La distonia generalizzata può essere vista nelle malattie
mitocondriali , o nelle fasi tardive dei difetti di escrezione di
creatina , nella malattia di Niemann Pick tipo C.
• La distonia focale isolata può essere vista nei disordini del
metabolismo della dopamina, come la distonia di Segawa.
• Pazienti con la deficienza del trasportatore di glucosio tipo 1
(GLUT 1) possono presentarsi con discinesia parossistica
indotta dall’esercizio che migliora con i riposo o la
somministrazione di glucosio.
• Di particolare menzione sono i pazienti con glutarico aciduria
tipo 1.
• Al’inizio hanno uno sviluppo normale con segni soltanto
sfumati come macrocefalia o lieve ipotonia, ma dopo gli
episodi in cui si scompensano nell’infanzia e tarda infanzia,
possono residuare severi disordini del movimento.
Spasticità:
• E’ un reperto comune nella neurologia pediatrica, non così
specifico per le malattie metaboliche
• Una malattia neuro metabolica dovrebbe essere sospettata
quando non c’è nessuna anamnesi di asfissia neonatale o la
spasticità si accompagna a un corteo misto di altre
caratteristiche neurologiche e non
• Cause di spasticità possono essere le malattie mitocondriali, i
deficit di biotinidasi e le leucodistrofie come la Krabbe e la
metacromatica.
• Alcune come la deficienza di arginasi o la iperammonemmia iperornitinemia-omocitrullinemia possono presentarsi con una
para paresi spastica isolata e sono trattabili
ATASSIA:
• L’atassia è un sintomo meno comune della distonia o spasticità. Può
essere episodica o cronica.
• L’atassia episodica idealmente dovrebbe essere indagata durante un
attacco.
• Le cause trattabili comprendono malattia delle urine a sciroppo
d’acero (MSUD), deficit di biotinidasi e disturbi del ciclo dell’urea a
tarda insorgenza.
• Pazienti con deficienza del trasportatore di glucosio tipo I (GLUT I)
possono anche presentarsi con atassia che peggiora prima dei pasti e
che si risolve con dieta chetogena o con un incremento di assunzione
di snack ricchi di carboidrati
• L’atassia cronica invece fa spesso parte di disordini metabolici che
per la maggior parte non sono trattabili.
• Esempio, sindrome di Leigh, malattia di Refsum , CDG syndrome,
gangliosidosi tipo II e Niemann Pick tipo C.
• Altre malattie invece sono trattabili:mitocondropatia da deficienza
primaria del coenzima q10, che posso trattare con coenzima q10.
AUTISMO:
• Cause genetiche di autismo sono responsabili
per meno del 10% dei pazienti
• Lo screening metabolico di routine
nell’autismo ha un rendimento molto basso e
la malattia metabolica si dimostra come fattore
causale in soltanto il 5% dei casi
• Tuttavia una malattia metabolica dovrebbe
essere sospettata se ci sono, oltre all’autismo,
altri sintomi neurologici e di interessamento
sistemico
AUTISMO:
• Es. pazienti con Smith-Leiml-Opitz possono
presentarsi con ritardo dello sviluppo, autismo ,
ritardo di crescita e varie malformazioni ; una
supplementazione di colesterolo può aiutare il
comportamento e lo sviluppo
• Anche la deficienza cerebrale di folati anche può
presentarsi con autismo, microcefalia, convulsioni e
atassia . Se trattati precocemente, questi pz.
rispondono all’acido folico
• Infine pazienti con deficit di biotinidasi possono
anche presentarsi con autismo isolato che risponde
alle supplementazioni con biotina
Esame obiettivo:
• Caratteristiche non neurologiche
contribuiscono al quadro complesso che può
essere visto in pazienti con malattia neuro
metaboliche e mi aiutano a sospettare la
diagnosi
• Questi reperti clinici tendono ad essere più
utili nella tarda infanzia e nel bambino più
grande , meno nel periodo neonatale quando
possono ancora non essersi manifestati. La
prossima tabella mostra i possibili reperti non
neurologici e i disordini associati con loro .
NEUROIMMAGINI
• Importantissima , è una parte essenziale del work up
diagnostico per i pazienti con sospetta malattia neuro
metabolica
• Sebbene massimamente utile quando mostra un
pattern distintivo che risulta patogenetico
(Tab.seguente) , la neuro immagine può aggiungersi
all’aspetto clinico e alle indagini biochimici per
restringere la lista delle diagnosi differenziali
• La RM può identificare un cambiamento strutturale e
di segnale, evidenziare alterazioni della sostanza
grigia e bianca e anormalità nella mielinizzazione
NEUROIMMAGINI
•
•

Esempio
Iperintensità simmetrica dei gangli basali o del tronco cerebrale nelle
malattie mitocondriali e nella L-2 idrossiglutarico aciduria

•

La atrofia cerebellare tipica nella deficienza primaria del coenzima q10 e
della CDG syndrome

•

Predominanza della sostanza grigia nella malattia di Tay Sachs e nella
ceroidolipofuscinosi (CLN)

•

Disordini causanti ipomielinizzazione includono deficit di piruvato
deidrogenasi, e malattia di Pelizaus Merbacher . Questa è una leucodistrofia
che presenta anormali movimenti oculari, nistagmo, atassia, spasticità e
ritardo dello sviluppo.

•

Anormalità della sostanza bianca sono comuni nelle malattie lisosomiali ,
nei disordini dei perossisomi e nelle mitocondropatie.
NEUROIMMAGINI
• La RM spettroscopica può infine ancora aiutarci: ,
analizzando i principali metaboliti del cervello .
• Esempio:
• -un basso picco della creatina e fosfocreatina nelle
sindromi da deficienza di creatina
• - un picco di lattato visto nelle malattie mitocondriali
• -elevati livelli di N-acetyl aspartato comparati con i
livelli di colina e creatina nella leucodistrofia di
Canavan
Alcuni esempi di risonanze patologiche
Alcuni esempi di risonanze patologiche
INDAGINI DIAGNOSTICHE
Quelle usuali di prima battuta:
• glicemia, emogasanalisi, acido lattico, ammoniemia quindi
AACidogramma plasmatico e urinario , acidi organici,
acilcarnitine (vedi tabella seguente)
• Queste analisi sono spesso seguite dalla ricerca di specifici
deficit enzimatici e dalla genetica molecolare
• Informare il laboratorista del sospetto clinico è SEMPRE una
cosa molto importante
• In Inghilterra il National metabolic biochemistry network o
MetBio.net.website è un utile presidio di aiuto per il clinico
che sospetta una malattia metabolica
• Esso elenca le indagini da considerare quando si investigano
differenti presentazioni cliniche che includono convulsioni,
ritardo dello sviluppo e dimorfismo
CONCLUSIONI
• La diagnosi di malattie neurometaboliche è impegnativa ,
poiché le caratteristiche neurologiche possono essere non
molto specifiche , specialmente nel periodo neonatale e
nella prima infanzia.
• Inoltre alcuni disordini neuro metabolici progrediscono
molto lentamente così possono mimare paralisi cerebrale
isolata o ritardo di sviluppo isolato
• Tuttavia –TAKE HOME MESSAGE- una sottostante
malattia metabolica dovrebbe essere sempre sospettata
quando c’è un quadro complesso formato da caratteristiche
neurologiche e non neurologiche
• I test di prima linea prima menzionati possono aiutare
restringere la diagnosi differenziale
Esame obiettivo
Anomalie neurologiche
e non

Neuroimmagini

Indagini di laboratorio

Malattia neurodegenerativa da sottostante malattia metabolica

Storia clinica

Ritardo sviluppo
psicomotorio

Epilessia

Anormalità della
funzione
motoria

Autismo

Mais conteúdo relacionado

Destaque (8)

Dna mitocondrial – herança materna
Dna mitocondrial – herança maternaDna mitocondrial – herança materna
Dna mitocondrial – herança materna
 
La multidisciplinarietà nelle mucopolisaccaridosi: supporto dell’imaging nel ...
La multidisciplinarietà nelle mucopolisaccaridosi: supporto dell’imaging nel ...La multidisciplinarietà nelle mucopolisaccaridosi: supporto dell’imaging nel ...
La multidisciplinarietà nelle mucopolisaccaridosi: supporto dell’imaging nel ...
 
Herencia mitocondrial
Herencia mitocondrialHerencia mitocondrial
Herencia mitocondrial
 
HERENCIA MATERNA O MITOCONDRIAL
HERENCIA MATERNA O MITOCONDRIALHERENCIA MATERNA O MITOCONDRIAL
HERENCIA MATERNA O MITOCONDRIAL
 
Doenças mitocondriais
Doenças mitocondriaisDoenças mitocondriais
Doenças mitocondriais
 
5 - Padrões de Herança
5 - Padrões de Herança5 - Padrões de Herança
5 - Padrões de Herança
 
Enfermedad de Alpers
Enfermedad de AlpersEnfermedad de Alpers
Enfermedad de Alpers
 
Herencia Mitocondrial y Síndrome de Leigh
Herencia Mitocondrial y Síndrome de LeighHerencia Mitocondrial y Síndrome de Leigh
Herencia Mitocondrial y Síndrome de Leigh
 

Semelhante a Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi.

Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...
Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...
Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...
MerqurioEditore_redazione
 
Bianchini v
Bianchini vBianchini v
Bianchini v
imartini
 
Presentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdf
Presentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdfPresentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdf
Presentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdf
AuroraDiMarco1
 
Appunti pediatria
Appunti pediatriaAppunti pediatria
Appunti pediatria
giosiele
 
Nutrigenetica, alimentazione e salute
Nutrigenetica, alimentazione e saluteNutrigenetica, alimentazione e salute
Nutrigenetica, alimentazione e salute
Gianna Ferretti
 
Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...
Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...
Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...
Roberto Conte
 
Malattie metaboliche e implantologia
Malattie metaboliche e implantologiaMalattie metaboliche e implantologia
Malattie metaboliche e implantologia
implantologiaitaliana
 

Semelhante a Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi. (20)

La clinica della Malattia di Gaucher: passato e presente
La clinica della Malattia di Gaucher: passato e presenteLa clinica della Malattia di Gaucher: passato e presente
La clinica della Malattia di Gaucher: passato e presente
 
Globesity
GlobesityGlobesity
Globesity
 
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla RagioneConvegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
Convegno Il Codice Lilla - Dssa Laura Dalla Ragione
 
Oikonomidou
OikonomidouOikonomidou
Oikonomidou
 
Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...
Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...
Valutazione del rischio di malnutrizione in una popolazione di anziani affett...
 
Celiachia: definizione, dati epidemiologici, nuovi approci terapeutici
Celiachia: definizione, dati epidemiologici, nuovi approci terapeuticiCeliachia: definizione, dati epidemiologici, nuovi approci terapeutici
Celiachia: definizione, dati epidemiologici, nuovi approci terapeutici
 
Anoressia E Bulimia
Anoressia E BulimiaAnoressia E Bulimia
Anoressia E Bulimia
 
Alimentazione E Diabete 1a Parte
Alimentazione E Diabete   1a ParteAlimentazione E Diabete   1a Parte
Alimentazione E Diabete 1a Parte
 
La Genetica del Benessere - Antonella Gigantesco
La Genetica del Benessere  - Antonella GigantescoLa Genetica del Benessere  - Antonella Gigantesco
La Genetica del Benessere - Antonella Gigantesco
 
Tammaro Gianfranco. Celiachia Diagnosi E Postdiagnosi
Tammaro Gianfranco. Celiachia Diagnosi E  PostdiagnosiTammaro Gianfranco. Celiachia Diagnosi E  Postdiagnosi
Tammaro Gianfranco. Celiachia Diagnosi E Postdiagnosi
 
Bianchini v
Bianchini vBianchini v
Bianchini v
 
Ginecologo Langella, di nuovo su diabete e gravidanza
Ginecologo Langella, di nuovo su diabete e gravidanza Ginecologo Langella, di nuovo su diabete e gravidanza
Ginecologo Langella, di nuovo su diabete e gravidanza
 
Presentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdf
Presentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdfPresentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdf
Presentazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee21.pdf
 
Appunti pediatria
Appunti pediatriaAppunti pediatria
Appunti pediatria
 
Nutrigenetica, alimentazione e salute
Nutrigenetica, alimentazione e saluteNutrigenetica, alimentazione e salute
Nutrigenetica, alimentazione e salute
 
Dismetabolismo nutrizione ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica
Dismetabolismo nutrizione ed ecosistema intestinale nella steatosi epaticaDismetabolismo nutrizione ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica
Dismetabolismo nutrizione ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica
 
Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...
Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...
Dismetabolismo, nutrizione, ed ecosistema intestinale nella steatosi epatica ...
 
Aip lmc E.Bossi_2019_05_11
Aip lmc E.Bossi_2019_05_11Aip lmc E.Bossi_2019_05_11
Aip lmc E.Bossi_2019_05_11
 
Malattie metaboliche e implantologia
Malattie metaboliche e implantologiaMalattie metaboliche e implantologia
Malattie metaboliche e implantologia
 
Casi clinici 1 - del Prof. Sasso
Casi clinici 1 - del Prof. SassoCasi clinici 1 - del Prof. Sasso
Casi clinici 1 - del Prof. Sasso
 

Mais de CentroMalattieRareFVG

Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatoriAffettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
CentroMalattieRareFVG
 

Mais de CentroMalattieRareFVG (20)

ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO
ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTOASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO
ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO
 
Corso avanzato ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI ...
Corso avanzato ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI ...Corso avanzato ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI ...
Corso avanzato ASPETTI EMATOLOGICI DELLA MALATTIA DI GAUCHER: DALLA DIAGNOSI ...
 
Percorsi di follow up udine 25-26.10.17
Percorsi di follow up  udine 25-26.10.17Percorsi di follow up  udine 25-26.10.17
Percorsi di follow up udine 25-26.10.17
 
Le 20 opzioni terapeutiche nella malattia di gaucher
Le 20 opzioni terapeutiche nella malattia di gaucherLe 20 opzioni terapeutiche nella malattia di gaucher
Le 20 opzioni terapeutiche nella malattia di gaucher
 
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVGMalattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
Malattie Neuromuscolari e SLA - la Rete Regionale FVG
 
Il Riordino della Rete Regionale delle Malattie Rare in Friuli Venezia Giulia
Il Riordino della Rete Regionale delle Malattie Rare in Friuli Venezia GiuliaIl Riordino della Rete Regionale delle Malattie Rare in Friuli Venezia Giulia
Il Riordino della Rete Regionale delle Malattie Rare in Friuli Venezia Giulia
 
La Rete e il Registro delle Malattie Rare nella Regione Friuli Venezia Giulia
La Rete e il Registro delle Malattie Rare nella Regione Friuli Venezia GiuliaLa Rete e il Registro delle Malattie Rare nella Regione Friuli Venezia Giulia
La Rete e il Registro delle Malattie Rare nella Regione Friuli Venezia Giulia
 
Fenotipi e storia naturale della malattia di Niemann-Pick tipo C
Fenotipi e storia naturale della malattia di Niemann-Pick tipo CFenotipi e storia naturale della malattia di Niemann-Pick tipo C
Fenotipi e storia naturale della malattia di Niemann-Pick tipo C
 
Dall'analisi molecolare ai quadri clinici delle Malattie Lisosomiali
Dall'analisi molecolare ai quadri clinici delle Malattie LisosomialiDall'analisi molecolare ai quadri clinici delle Malattie Lisosomiali
Dall'analisi molecolare ai quadri clinici delle Malattie Lisosomiali
 
Presa in carico per pazienti con sindrome di Williams
Presa in carico per pazienti con sindrome di WilliamsPresa in carico per pazienti con sindrome di Williams
Presa in carico per pazienti con sindrome di Williams
 
Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...
Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...
Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...
 
Un bisogno speciale
Un bisogno speciale Un bisogno speciale
Un bisogno speciale
 
Lattante ipotonico
Lattante ipotonicoLattante ipotonico
Lattante ipotonico
 
"Le malattie cardiache infiltrative, diagnosi differenziale"
"Le malattie cardiache infiltrative, diagnosi differenziale""Le malattie cardiache infiltrative, diagnosi differenziale"
"Le malattie cardiache infiltrative, diagnosi differenziale"
 
Aspetti biochimici e molecolari della malattia di Fabry
Aspetti biochimici e molecolari della malattia di FabryAspetti biochimici e molecolari della malattia di Fabry
Aspetti biochimici e molecolari della malattia di Fabry
 
Inquadratura soggettiva: Affettività e Sessualità attraverso Lo sguardo dei P...
Inquadratura soggettiva: Affettività e Sessualità attraverso Lo sguardo dei P...Inquadratura soggettiva: Affettività e Sessualità attraverso Lo sguardo dei P...
Inquadratura soggettiva: Affettività e Sessualità attraverso Lo sguardo dei P...
 
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...
L’esperienza affettiva-sessuale della persona con disabilità intellettiva in ...
 
Affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettive
Affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettiveAffettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettive
Affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettive
 
Assistenza sessuale: proposta di legge e panorama europeo
Assistenza sessuale: proposta di legge e panorama europeoAssistenza sessuale: proposta di legge e panorama europeo
Assistenza sessuale: proposta di legge e panorama europeo
 
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatoriAffettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
Affettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori
 

Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi.

  • 1. Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi. Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi IL BAMBINO CON PATOLOGIA NEURODEGENERATIVA : LA DIMENSIONE DEL PROBLEMA Dott.Giovanni Ciana Centro Coordinamento Regionale Malattie Rare FVG Udine,2 dicembre 2013
  • 2. • Nell’età pediatrica,le malattie neurodegenerative sono rare • Esse comprendono un gruppo eterogeneo di disordini che risultano nella progressiva perdita di funzioni motore, sensitive e percettive . • Le cause sono sia sporadiche che genetiche e includono infezioni, tossine, trauma, malformazioni craniche e cerebrali, come pure le malattie metaboliche ereditarie • Queste ultime sono quelle che ci interessano.
  • 3. • Le Malattie Metaboliche ereditarie sono causate da una deficiente attività di un singolo enzima o di una proteina di trasporto • Esse sono progressive , possono interessare più di un organo e possono causare una morbidità e mortalità significative • E’ verosimile che la malattia neuro metabolica sia responsabile di una significativa proporzione di malattie neurodegenerative secondarie a una causa genetica . • I dati riportati di prevalenza variano dall’1% al 13%
  • 4. Prevalenza/incidenza di alcune tra le più frequenti malattie neurodegenerative: • Leucodistrofie in generale : incidenza di 1/7633 nati vivi • Leucodistrofia metacromatica : incidenza 0,5-1/50000 • Adrenoleucodistrofia: X linked, incidenza 1/17000 neonati, compresi maschi emizigoti e femmine eterozigoti, che spesso hanno sintomatologia • Ceroidolipofuscinosi: In Svezia incidenza 1/45000, in Europa 1/143000 • Malattia di Leigh: Incidenza 1:40000 • Leucodistrofia di Krabbe: incidenza 1/40000 neonati • Leucodistrofia di Canavan: incidenza 1/6400-1/13500 negli Ebrei Askenaziti, 1/100000 nati nella rimanente popolazione • M. di Alexander: molto rara , si stima incidenza 1/100000 • M di Pelizaus-Merbacher: x linked,molto rara, prevalenza 1/400000 • Glutarico aciduria tipo I: Incidenza 1/50000 neonati
  • 5. • Se diagnosticate precocemente alcune malattie neuro metaboliche sono trattabili. • Anche per quelle senza una terapia specifica, il trovare una diagnosi può permettere un consiglio genetico, la diagnosi prenatale e , quando appropriato , lo screening allargato di un intero nucleo familiare . • Tuttavia alcune volte la diagnosi pone delle vere sfide poiché i bambini possono presentarsi con problemi pediatrici non specifici , come una crescita stentata, vomito ricorrente e ritardo dello sviluppo e lo stesso disordine può avere differenti presentazioni.
  • 6. • Questa presentazione si propone di dare un approccio pratico ai clinici nel caso di forte sospetto diagnostico di queste malattie
  • 7. Classificazione • Ci sono molti modi nei quali le malattie neuro metaboliche possono essere classificate , includendo: • fisiopatologia • l’età di insorgenza • la progressione della malattia ,se acuta o cronica
  • 8. Classificazione basata sulla fisiopatologia • Una buona classificazione è quella proposta da Saudubray et al. (2006) • Nel gruppo 1, la patologia insorge dall’ accumulo di metaboliti tossici prossimali all’enzima difettoso o alla proteina di trasporto . La presentazione acuta può essere precipitata da eventi stressanti come febbre, malattie o specifici cibi . La maggior parte sono trattate con diete speciali e rimozione delle tossine e un regime terapeutico di emergenza durante la malattia. Tipiche di questo gruppo sono le organico acidurie e i difetti del ciclo dell’urea • •
  • 9. Classificazione basata sulla fisiopatologia • Nel gruppo 2 la patologia risulta in parte da una deficienza di produzione di energia o di uso della stessa. Alcune di queste malattie sono trattabili . • Paradigmatiche di questo gruppo sono le mitocondropatie .Si riferiscono a disordini ch interessano la catena respiratoria e la fosforilazione ossidativa (OXPHOS), sistemi importanti nel generare ATP..
  • 10. Classificazione basata sulla fisiopatologia • • • Negli ultimi anni a questo gruppo 2 si sono aggiunte le sindromi da deficienza di creatina. I pazienti con questo difetto hanno deficienze di qualcuno dei 3 enzimi interessati: guanidinacetato metiltransferasi(GAMT), arginina-glicinaaminidotransferasi (AGAT) e del trasportatore di creatina (CRTR) Quadro clinico caratterizzato da ritardo dello sviluppo e del linguaggio , difficoltà comportamentali ed epilessia. Le deficienze a di GAMT e AGAT causano una deficienza di creatina e perciò possono essere trattate con creatina orale. I pazienti con deficienza di GAMT oltre a questo necessitano di trattamento dietetico con restrizione di arginina e supplementazione di ornitina.
  • 11. Classificazione basata sulla fisiopatologia • • • • Il gruppo 3 comprende disordini che coinvolgono gli organelli cellulari (lisosomi e perossisomi) I disordini in questo gruppo interrompono la sintesi o il catabolismo di molecole complesse . Nuove terapie sono divenute disponibili per parecchie di queste malattie del gruppo 3. Ad esempio la terapia enzimatica sostitutiva (ERT) è disponibile per la malattia di Gaucher, la malattia di Fabry le MPS tipo I, II e VI: ATTENZIONE però: nessuna terapia enzimatica sostitutiva è in grado di attraversare la barriera emato encefalica La terapia con riduzione del substrato può migliorare il decorso dei pazienti con M di Niemann Pick tipo C (questa terapia si è dimostrata in grado di superare la barriera ematoencefalica).
  • 12. Classificazione basata sulla fisiopatologia • • • • Ancora , sempre nel gruppo 3 il trapianto con cellule staminali ematopoietiche può essere impiegato per la M di Hurler (MPS I),la adrenoleucodistrofia X legata al sesso e la sindrome di Malroteaux Lamy. Alcuni pazienti con leucodistrofia di Krabbe sono stati trattati con il trapianto di midollo e cellule staminali ematopoietiche, tuttavia i risultati non sono ancora certi e i criteri di elezione stabiliti per il trattamento prevedono che il paziente sia stato diagnosticato nelle fasi presintomatiche della malattia. Infine, per la Leucodistrofia metacromatica (MLD), la forma più frequente di leucodistrofia, non esiste alcun trattamento terapeutico, anche se alcuni soggetti sono stati trattati con trapianto di midollo. Sono in corso peraltro trials volti allo sviluppo di terapia sostitutiva , terapia genica e terapia con i chaperones per queste malattie neuro metaboliche per adesso non curabili
  • 13. Classificazione basata sulla progressione della malattia ,acuta o cronica • Le encefalopatie acute mettono usualmente in pericolo la vita del paziente, con deterioramento rapidamente progressivo variabile da poche ore a giorni. • I pazienti con questo tipo di encefalopatia tendono a presentarsi a una età precoce con sintomi non specifici e solitamente appartengono al Gruppo 1 e 2. • Una pronta terapia assieme alla indagini di laboratorio è importante poiché il ritardo nell’iniziare il trattamento può portare a un danno neurologico permanente . • • Le indagini di laboratorio usualmente includono: AAcidi plasmatici e urinari, emogasanalisi, acido lattico, ammoniemia, acilcarnitine plasmatiche e acidi organici urinari .
  • 14. Classificazione basata sulla progressione della malattia ,acuta o cronica • Le encefalopatie croniche invece possono mostrare una lenta degenerazione lungo diversi anni , una degenerazione intermittente o una degenerazione che è seguita poi da una fase di plateau . • Questi pazienti hanno una graduale insorgenza di spasticità, atassia, distonia, demenza progressiva e, più tardivamente , difficoltà visive e uditive. • I pazienti con questo tipo di encefalopatie appartengono solitamente ai gruppi 2 o 3. • Le indagini solitamente prevedono: il dosaggio enzimatico su globuli bianchi , l’analisi specifica di alcuni enzimi, l’isoelettroforesi della transferrina (es.sindrome CDG) , gli acidi grassi a catena molto lunga (es. ALD) , il 7-deidrocolesterolo (s. di Smith-Leiml-Opitz) e i glicosoaminoglicani urinari (MPS) .
  • 15. Classificazione basata sulla età di insorgenza della malattia • Età di insorgenza • E’ anche possibile e può essere di aiuto raggruppare le malattie neuro metaboliche in neonatali, infanzia precoce (1-12 mesi), infanzia tardiva(1-4 anni ), seconda infanzia e adolescenza (5-15 anni) poiché differenti malattie tendono a presentarsi in fasce di età diverse . • Questa divisione in gruppi può aiutare il clinico a focalizzarsi sulle indagini rilevanti per i disordini più comuni in quel gruppo di età.
  • 16. APPROCCIO DIAGNOSTICO • Il punto fondamentale dell’ approccio diagnostico alle malattie neuro metaboliche rimane peraltro ancora una anamnesi dettagliata e un accurato esame obiettivo seguite da appropriate indagini cliniche, di laboratorio, e strumentali
  • 17. APPROCCIO DIAGNOSTICO Storia clinica • Lo scenario comune associato con una malattia metabolica è quello di di un bambino nel primo anno di vita o anche più grande che inizialmente si sviluppa e cresce bene prima di sviluppare i sintomi. • Nel neonato, questo periodo di normalità è dovuto alla placenta che impedisce l’accumulo di metaboliti tossici in utero. • Disordini del gruppo 1 e alcuni disordini del gruppo 2 , esempio FAO, possono presentarsi in questo modo . • Neonati che sviluppano convulsioni che sono difficili da controllare in assenza di severa asfissia neonatale devono essere sottoposti a indagini. • Allo stesso tempo,ricordarsi che i pazienti possono nascere in condizioni critiche che mimano una asfissia neonatale, come risultato di un disordine metabolico che ha già dato segni in utero
  • 18. APPROCCIO DIAGNOSTICO • • Storia clinica Per il bambino più grande ci può essere una storia di non spiegato ritardo sviluppo psicomotorio o paralisi cerebrale. • La regressione dello sviluppo psicomotorio è sempre molto significativa e necessita assolutamente di indagini • • • I pazienti possono inoltre avere una storia di sintomi ricorrenti come vomito,. acidosi o episodi simili allo stroke con graduale deterioramento , o una storia di diventare malati critici in seguito a una malattia banale. Ancora pazienti, con disordini del ciclo dell’urea hanno un storia di alimentazione difficile e tendenza alla esclusione di cibi ad alto contenuto proteico Bisogna prendere una dettagliata storia familiare andando indietro di parecchie generazioni.Importanti punti sono una storia di consanguineità, un’idrope fetale non spiegato, un ritardo di sviluppo o morte nei fratelli.
  • 19. APPROCCIO DIAGNOSTICO • Storia clinica La maggior parte dei disordini metabolici sono autosomico recessivi , ma una storia di maschi affetti potrebbe indicare un disordine legato all’X, es. una adrenoleucodistrofia o un deficit di ornitin-carmabil transferasi • Ancora , disordini mitocondriali secondari a disordini del DNA mitocondriale possono avere un pattern di membri affetti della famiglia lungo la linea materna • Generalmente le malattie metaboliche non si presentano con UN sintomo neurologico isolato, ma con un quadro più complesso (convulsioni, disturbi del movimento, sintomi cerebellari , deterioramento del visus e dell’udito ) al quale spesso si associano anche caratteristiche non neurologiche ( ad esempio tratti dismorfici , interessamento oculare, cardiologico o gastrointestinale) • NB: La associazione di sintomi neurologici e non neurologici dovrebbe fare sempre sorgere un alto sospetto di disordine metabolico sottostante
  • 20. RITARDO DI SVILUPPO • Uno ritardo di sviluppo interessa il 3% della popolazione pediatrica ed è la terza condizione neurologica più prevalente dopo la paralisi cerebrale e la epilessia • Per quanto riguarda le malattie metaboliche , queste sono causa di ritardo di sviluppo soltanto nell’ 1-5% dei pazienti • Sebbene un isolato ritardo di sviluppo è improbabile che sia dovuto a una malattia metabolica, alcuni disordini metabolici, o le loro varianti più lievi , possono presentarsi in maniera predominante con un ritardo di sviluppo. • Es. alcune malattie lisosomiali, come la beta mannosidasi e il Sanfilippo A e B, e i disordini congeniti della glicosilazione (CDG syndrome),anche se . questi ultimi solitamente danno una presentazione multi sistemica • Altre malattie metaboliche in cui un ritardo di sviluppo può essere predominante sono disturbi del ciclo dell’urea a insorgenza tardiva, disordini di deficienza della creatina e lievi forme di NKH (iperglicinemia non chetotica) .
  • 21. EPILESSIA • Le convulsioni sono una caratteristica di molte malattie metaboliche. • L’epilessia può insorgere come: • - una manifestazione precoce predominante usualmente nell’epoca neonatale e della prima infanzia (1-12 mesi) • - come una caratteristica ricorrente durante periodi di scompenso acuto • - come una manifestazione tardiva di encefalopatie croniche • NB: quei disordini che rispondono a un specifico trattamento dovrebbero essere considerati per primi • Inoltre si dovrebbe pensare a un disordine metabolico quando c’è una storia di epilessia o di disordini neurologici nei fratelli o quando le convulsioni hanno una semeiologia caratteristica, come le convulsioni miocloniche, refrattarie alla terapia .
  • 22. EPILESSIA • Alcuni specifici reperti EEG possono aiutare a fare un DD (es. burst suppression pattern in acidosi lattiche e NKH o durante scompensi acuti in UCD o organicoaciduria) • Pazienti con ceroidolipofuscinosi tardiva infantile hanno anche un EEG con un aspetto specifico della malattia • Convulsioni che precipitano a digiuno prima dei pasti possono essere visti nella deficienza del trasporto del glucosio tipo I (GLUT I) .
  • 23. ANORMALITA’ DELLA FUNZIONE MOTORIA • Non è sorprendente che i disordini del movimento sono un reperto frequente nelle malattie neurodegenerative , poiché i movimenti normali richiedono una interazione neurochimica accurata fra le regioni del cervello coinvolte nella funzione motoria.
  • 24. Distonia • Molte malattie neuro metaboliche hanno questa anormale funzione motoria in gradi di diverse gravità • La distonia generalizzata può essere vista nelle malattie mitocondriali , o nelle fasi tardive dei difetti di escrezione di creatina , nella malattia di Niemann Pick tipo C. • La distonia focale isolata può essere vista nei disordini del metabolismo della dopamina, come la distonia di Segawa. • Pazienti con la deficienza del trasportatore di glucosio tipo 1 (GLUT 1) possono presentarsi con discinesia parossistica indotta dall’esercizio che migliora con i riposo o la somministrazione di glucosio. • Di particolare menzione sono i pazienti con glutarico aciduria tipo 1. • Al’inizio hanno uno sviluppo normale con segni soltanto sfumati come macrocefalia o lieve ipotonia, ma dopo gli episodi in cui si scompensano nell’infanzia e tarda infanzia, possono residuare severi disordini del movimento.
  • 25. Spasticità: • E’ un reperto comune nella neurologia pediatrica, non così specifico per le malattie metaboliche • Una malattia neuro metabolica dovrebbe essere sospettata quando non c’è nessuna anamnesi di asfissia neonatale o la spasticità si accompagna a un corteo misto di altre caratteristiche neurologiche e non • Cause di spasticità possono essere le malattie mitocondriali, i deficit di biotinidasi e le leucodistrofie come la Krabbe e la metacromatica. • Alcune come la deficienza di arginasi o la iperammonemmia iperornitinemia-omocitrullinemia possono presentarsi con una para paresi spastica isolata e sono trattabili
  • 26. ATASSIA: • L’atassia è un sintomo meno comune della distonia o spasticità. Può essere episodica o cronica. • L’atassia episodica idealmente dovrebbe essere indagata durante un attacco. • Le cause trattabili comprendono malattia delle urine a sciroppo d’acero (MSUD), deficit di biotinidasi e disturbi del ciclo dell’urea a tarda insorgenza. • Pazienti con deficienza del trasportatore di glucosio tipo I (GLUT I) possono anche presentarsi con atassia che peggiora prima dei pasti e che si risolve con dieta chetogena o con un incremento di assunzione di snack ricchi di carboidrati • L’atassia cronica invece fa spesso parte di disordini metabolici che per la maggior parte non sono trattabili. • Esempio, sindrome di Leigh, malattia di Refsum , CDG syndrome, gangliosidosi tipo II e Niemann Pick tipo C. • Altre malattie invece sono trattabili:mitocondropatia da deficienza primaria del coenzima q10, che posso trattare con coenzima q10.
  • 27. AUTISMO: • Cause genetiche di autismo sono responsabili per meno del 10% dei pazienti • Lo screening metabolico di routine nell’autismo ha un rendimento molto basso e la malattia metabolica si dimostra come fattore causale in soltanto il 5% dei casi • Tuttavia una malattia metabolica dovrebbe essere sospettata se ci sono, oltre all’autismo, altri sintomi neurologici e di interessamento sistemico
  • 28. AUTISMO: • Es. pazienti con Smith-Leiml-Opitz possono presentarsi con ritardo dello sviluppo, autismo , ritardo di crescita e varie malformazioni ; una supplementazione di colesterolo può aiutare il comportamento e lo sviluppo • Anche la deficienza cerebrale di folati anche può presentarsi con autismo, microcefalia, convulsioni e atassia . Se trattati precocemente, questi pz. rispondono all’acido folico • Infine pazienti con deficit di biotinidasi possono anche presentarsi con autismo isolato che risponde alle supplementazioni con biotina
  • 29. Esame obiettivo: • Caratteristiche non neurologiche contribuiscono al quadro complesso che può essere visto in pazienti con malattia neuro metaboliche e mi aiutano a sospettare la diagnosi • Questi reperti clinici tendono ad essere più utili nella tarda infanzia e nel bambino più grande , meno nel periodo neonatale quando possono ancora non essersi manifestati. La prossima tabella mostra i possibili reperti non neurologici e i disordini associati con loro .
  • 30.
  • 31.
  • 32.
  • 33. NEUROIMMAGINI • Importantissima , è una parte essenziale del work up diagnostico per i pazienti con sospetta malattia neuro metabolica • Sebbene massimamente utile quando mostra un pattern distintivo che risulta patogenetico (Tab.seguente) , la neuro immagine può aggiungersi all’aspetto clinico e alle indagini biochimici per restringere la lista delle diagnosi differenziali • La RM può identificare un cambiamento strutturale e di segnale, evidenziare alterazioni della sostanza grigia e bianca e anormalità nella mielinizzazione
  • 34.
  • 35. NEUROIMMAGINI • • Esempio Iperintensità simmetrica dei gangli basali o del tronco cerebrale nelle malattie mitocondriali e nella L-2 idrossiglutarico aciduria • La atrofia cerebellare tipica nella deficienza primaria del coenzima q10 e della CDG syndrome • Predominanza della sostanza grigia nella malattia di Tay Sachs e nella ceroidolipofuscinosi (CLN) • Disordini causanti ipomielinizzazione includono deficit di piruvato deidrogenasi, e malattia di Pelizaus Merbacher . Questa è una leucodistrofia che presenta anormali movimenti oculari, nistagmo, atassia, spasticità e ritardo dello sviluppo. • Anormalità della sostanza bianca sono comuni nelle malattie lisosomiali , nei disordini dei perossisomi e nelle mitocondropatie.
  • 36. NEUROIMMAGINI • La RM spettroscopica può infine ancora aiutarci: , analizzando i principali metaboliti del cervello . • Esempio: • -un basso picco della creatina e fosfocreatina nelle sindromi da deficienza di creatina • - un picco di lattato visto nelle malattie mitocondriali • -elevati livelli di N-acetyl aspartato comparati con i livelli di colina e creatina nella leucodistrofia di Canavan
  • 37. Alcuni esempi di risonanze patologiche
  • 38. Alcuni esempi di risonanze patologiche
  • 39. INDAGINI DIAGNOSTICHE Quelle usuali di prima battuta: • glicemia, emogasanalisi, acido lattico, ammoniemia quindi AACidogramma plasmatico e urinario , acidi organici, acilcarnitine (vedi tabella seguente) • Queste analisi sono spesso seguite dalla ricerca di specifici deficit enzimatici e dalla genetica molecolare • Informare il laboratorista del sospetto clinico è SEMPRE una cosa molto importante • In Inghilterra il National metabolic biochemistry network o MetBio.net.website è un utile presidio di aiuto per il clinico che sospetta una malattia metabolica • Esso elenca le indagini da considerare quando si investigano differenti presentazioni cliniche che includono convulsioni, ritardo dello sviluppo e dimorfismo
  • 40.
  • 41. CONCLUSIONI • La diagnosi di malattie neurometaboliche è impegnativa , poiché le caratteristiche neurologiche possono essere non molto specifiche , specialmente nel periodo neonatale e nella prima infanzia. • Inoltre alcuni disordini neuro metabolici progrediscono molto lentamente così possono mimare paralisi cerebrale isolata o ritardo di sviluppo isolato • Tuttavia –TAKE HOME MESSAGE- una sottostante malattia metabolica dovrebbe essere sempre sospettata quando c’è un quadro complesso formato da caratteristiche neurologiche e non neurologiche • I test di prima linea prima menzionati possono aiutare restringere la diagnosi differenziale
  • 42. Esame obiettivo Anomalie neurologiche e non Neuroimmagini Indagini di laboratorio Malattia neurodegenerativa da sottostante malattia metabolica Storia clinica Ritardo sviluppo psicomotorio Epilessia Anormalità della funzione motoria Autismo