2. IL NEOREALISMO
Con la fine la Seconda Guerra Mondiale e,
soprattutto, con la Liberazione nazionale
avvenuta in seguito alla Resistenza, in Italia si
afferma il neorealismo.
Il neorealismo è una tendenza dell'arte, della
letteratura e soprattutto del cinema italiano
che si volge a rappresentare gli aspetti
quotidiani della realtà, anche i più crudi e
ingrati, con l'aderenza che ne darebbe un
resoconto di cronaca.
3. la legge del neorealismo
Io devo concentrare tutta la mia attenzione
sull'uomo d'oggi. Il fardello storico che io ho
sulle spalle non deve impedirmi di essere
tutto nel desiderio di liberare quest'uomo e
non altri dalla sua sofferenza servendomi dei
mezzi che ho a disposizione. Quest'uomo ha
un nome e un cognome, fa parte della
società in un mondo che mi riguarda senza
equivoci e io sento il suo fascino, lo devo
sentire così forte, che voglio parlare di lui,
proprio di lui e non attribuirgli un nome
finto, perché quel nome finto è pur sempre
un velo fra me e la realtà, è qualcosa che mi
ritarda, anche di poco, ma mi ritarda il
contatto integrale con la sua realtà e di
conseguenza la spinta a intervenire per
modificare questa realtà." (CESARE
ZAVATTINI)
4. IL NEOREALISMO
• Il neorealismo è, dunque, una poetica che
espresse una concezione della cultura quale
strumento capace di incidere sulle coscienze,
di rappresentare l'esperienza collettiva e le sue
contraddizioni di carattere politico e sociale.
• Il neorealismo è contrassegnato da uno stile per
lo più realista, animato da una visione del
mondo e dei fatti sociali popolare e spesso
echeggiante temi marxisti.
5.
6. IL NEOREALISMO
• Nel campo del cinema la tendenza neorealistica
presente nella società italiana del secondo
dopoguerra si affermò in modo particolarmente
brillante e deciso (tanto che i veri "narratori", a
giudizio anche di letterati, diventarono i cineasti).
• Il neorealismo come movimento unitario non
ebbe lunga durata, anche perché fortemente
ostacolato in Italia dove subì l'accusa di esibire i
“panni sporchi” e la vessazione della censura.
7. IL NEOREALISMO
Il neorealismo fu un'esplosione di libertà dopo
le costrizioni e le mistificazioni del fascismo,
una rottura col passato, una scoperta dell'Italia
reale e dei disastri della guerra;
sotto l'impulso innovatore di uno sguardo
fresco, senza artifici e pregiudizi, fu una
rivalutazione dell'uomo contemporaneo nel
suo esistere quotidiano nella vita, nella società
e nella storia.
8. i film del neorealismo
• 1945: Roma città aperta (R. Rossellini)
• 1946: Paisà (R. Rossellini)
• 1946: Sciuscià (V. De Sica)
• 1948: Ladri di biciclette (V. De Sica) [OSCAR]
• 1951: Miracolo a Milano (V. De Sica) [Palma d’
oro a Cannes]
• 1952: Umberto D. (V. De Sica)
• 1954: La strada (F. Fellini) [OSCAR]
9. le tematiche letterarie
• la vita della borghesia durante il fascismo (Moravia)
• i problemi del meridione (Alvaro, Carlo Levi, Bernari,
Vittorini, Silone, Iovine, Brancati)
• l'olocausto e i campi di concentramento (Primo Levi),
• l'antifascismo e la vita operaia (Pratolini),
• la resistenza (Calvino, Pavese, Fenoglio) ,
• la guerra e le condizioni di miseria dell'immediato dopogu
(Moravia),
10. il nostro lavoro di oggi
ROMANZO FILM
I Malavoglia (G.Verga) La terra trema (L. Visconti)
Gli indifferenti (A. Moravia) Gli indifferenti (F. Maselli)
Cristo si è fermato a Eboli(C.Levi) Cristo si è fermato a Eboli (F. Rosi)
Il bell’Antonio (V. Brancati) Il bell’Antonio (M. Bolognini)
La ciociara (A.Moravia) La ciociara (V. De Sica)
Una vita violenta (P.Pasolini) Accattone (P.Pasolini)
L’isola di Arturo (E. Morante) L’isola di Arturo (D. Damiani)
Il Gattopardo (G. Tomasi di Lampedusa) Il Gattopardo (L. Visconti)
La ragazza di Bube (C. Cassola) La ragazza di Bube (L. Comencini)
Il giorno della civetta (L. Sciascia) Il giorno della civetta (D.Damiani)
La tregua (P. Levi) La tregua (F.)Rosi
Il partigiano Johnny (B. Fenoglio) Il partigiano Johnny (G. Ghiesa)
13. dal testo al film
dall’antagonista intangibile (fato, malasorte) al nemico di
classe: i grossisti
film senza vera e propria sceneggiatura
attori non professionisti
voce narrante e uso di frasi sentenziose
ambientazione contemporanea: immobilismo sociale del
Meridione
16. dal testo al film
un dramma borghese concepito su pochi personaggi e
molti dialoghi in ambienti chiusi
sottaciuti pensieri mancanti
Michele da personaggio amletico a novello Oreste
17. CRISTO SI è FERMATO A EBOLI
Carlo Levi (1945) 1979
18.
19. dal testo al film
la questione meridionale
i contadini lucani esclusi e passivi, ieri (Unità nazionale)
come oggi (regime fascista)
l’eccezione degli ex emigranti
il rifiuto razionalistico del poeta-pittore verso riti, usanze
e superstizioni popolari
Cristo=progresso,civiltà
la Storia spesso e ingiustamente taglia fuori chi fa la storia
22. DAL TESTO AL FILM
feroce e ironica polemica antiborghese
il mondo delle apparenze, dell’ipocrisia, del maschilismo
l’intolleranza verso i “diversi”
il voyeurismo
l’ arte perduta del tacere; il mondo vuoto delle parole
la figura del padre (cfr. gerarca fascista)
25. dal testo al film
dalla crudezza dei dettagli della pagina scritta alla
potenza evocatrice di un gesto, di uno sguardo, dei silenzi
dalla lotta “corpo a corpo” a una scena di massa
la figura materna (VS madre borghese)
la guerra non mortifica la forza dei poveri, ma la tempra
la violenza e l’ingiustizia non vanno “mascherate”, ma
dichiarate con energia
26. il cinema di pasolini
Una vita violenta
1961
1956
31. dal testo al film
l’attenzione alla realtà vista da un “piccolo” uomo
la visione del mondo eroica e maschilista
il contrasto tra coraggio e paura
l’anticonformismo del padre VS devozione convenzionale
di Nunziata
34. dal testo al film
• la nobiltà borbonica ostile all’unificazione (Fabrizio)
• la necessità di venire a patto con i nuovi ceti (proprietari
terrieri) per conservare status quo
• la solitudine di chi non accetta il nuovo corso storico
• la malinconica magnificenza del ballo finale
37. dal testo al film
la storia privata dei personaggi si intreccia con quella
collettiva di un popolo
clima di graduale distensione dopo orrori della guerra
....
40. dal testo al film
la mafia è un potere che agisce nell’ombra (cfr. civetta)
boss impuniti
alibi avallati da inquirenti corrotti
l’eccezione del capitano Bellodi
la legge d’onore
...
41. la tregua
Sono diventato ebreo in
Auschwitz.
174 517
La coscienza di sentirmi
diverso mi è stata imposta.
1962 1997
42.
43. dal testo al film
descrizione dei sentimenti e della riconquistata libertà e dignità di uomo
che aveva perso dentro il lager
riflessioni sulla via e sulla morte
il sogno diventa “poesia”
collegamento a “Se questo è un uomo”