La presentazione della Prof.ssa Maria Colurcio, Professoressa ordinaria dell’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro, illustra il mondo del consumer behavior nella società post-moderna, focalizzando l’attenzione su alcuni dei fattori irrazionali e inconsapevoli che incidono sul processo decisionale.
4. Il processo decisionale
d’acquisto
Percezione del
del problema
Ricerca di
informazioni
Valutazione
dopo l’acquisto
Valutazione
delle alternative
Acquisto
Dismissione
Anelli di retroazione (feedback)
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7. LA PERCEZIONE
• Ogni individuo elabora un modello
di funzionamento del mondo e
prende decisioni sulla base di uno
schema mentale (mappa cognitiva)
influenzato dai seguenti fattori:
• Soggettività
• Categorizzazione
• Selettività
• Aspettativa
• Esperienza passata
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9. Fattori
cultural
i
Cultura
Subcultura
Classe sociale
I FATTORI CHE INFLUISCONO SULLE
DECISIONI D’ACQUISTO
Fattori sociali Fattori
personali
Fatt.
psicologici
Acquirente
Gruppi di
riferimento
Famiglia
Ruolo e
status
Età
stadio del
ciclo di vita
Occupazione
Cond.
economiche
Stile di vita
Personalità
Motivazione
Percezione
Apprendimen
to
Credenze
Attegg
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19. I RUOLI DEL
CONSUMATORE
I ruoli ricoperti dall’individuo: le scelte d’acquisto sono spesso
determinate dalla necessità di aderire a un ruolo particolare (quelli
familiari e le influenze dei gruppi di riferimento hanno speciale
rilevanza)
Iniziatore
Influenzatore
Decisore
Acquirente
Utilizzatore
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20. I FATTORI CHE INFLUISCONO SULLE
DECISIONI D’ACQUISTO
L’immagine di sé: il comportamento d’acquisto più
probabile è quello più congruente con l’immagine
che si ha di se stessi e che si desidera proiettare
all’esterno
• La cultura di appartenenza: nei diversi contesti
ambientali e culturali variano le motivazioni e gli
scopi in grado di influire sul processo decisionale
d’acquisto
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23. L’ACQUISTO
D’IMPULSO
Sono acquisti non pianificati, che
solitamente all’improvvisa comparsa di
uno stimolo.
avvengono in
seguito
Impulso puro
Impulso da ricordo
Impulso da
suggestione
Impulso pianificato
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24. QUAL È IL PROFILO DEL
CONSUMATORI MODERNO?
Come sono cambiati i consumi?
Quali nuovi fattori incidono sui processi di
consumo?
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25. COME SONO CAMBIATI I
CONSUMATORI?
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29. IL
CONSUMATORE
MODERNO
•Consumatore disposto a
spendere
• Grande richiesta di beni
• Poco informato
•La sua fonte informativa è la
comunicazione di massa
• Ha poco tempo
• Ha molti beni
•Controlla la quantità e la
tipologia di informazioni
•Decide quando fruire delle
informazioni
• E’ abituato alla gratuità
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34. Il comportamento
dell’acquirente industriale
Gli acquirenti industriali seguono una condotta più
formalizzata.
Principali differenze dell’acquirente industriale rispetto a chi
compra per consumo diretto:
• Ordini di maggior valore sia per impegno finanziario sia
di quantità
• Possibile reciprocità (le imprese possono acquistare
prodotti l’una dall’altra)
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35. Il comportamento
dell’acquirente industriale
• Minor numero di compratori (ci sono meno imprese
che consumatori)
• Meno persone coinvolte nel processo decisionale
• Minor numero di transazioni
• Tecniche di acquisto e negoziazione più complesse
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36. Ricerca del
fornitore
Il comportamento
dell’acquirente industriale
Il processo attraverso il quale l’acquirente industriale
giunge a prendere la sua decisione (processo
decisionale) si sviluppa attraverso le seguenti fasi:
Individuazione
del problema
Descrizione
generale del
problema
Individuazione
delle specifiche
di prodotto
Richiesta e
scelta del
fornitore
Emissione
dell’ordine
Valutazione dei
risultati
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37. Il comportamento
dell’acquirente industriale
Nelle organizzazione le decisioni difficilmente vengono
prese da un unico soggetto:
a) I guardiani (controllano il flusso di informazioni verso i
decisori es. le segretarie)
b) Gli influenti (persone a cui i decisori chiedono consiglio.
Posso essere interne o esterne all’organizzazione come
ad es. amici, mogli, figli)
c) Gli utenti (coloro che utilizzano il prodotto)
d) I decisori (coloro che prendono la decisione finale)
e) I compratori (coloro che concretamente procedono
all’acquisto)
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39. Il consumo come esperienza
Nella società contemporanea (postmoderna) il consumo
non è più vissuto come un atto meramente privato e
personale, ma sempre più come un accadimento sociale.
Nei processi d’acquisto divengono preponderanti elementi
irrazionali, legati alla sfera emotiva e affettiva
dell’individuo.
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40. Il consumo come esperienza
Le imprese
stimolando
socialmente
offrono beni e servizi
cliente emotivamente,
esperienziali,
fisicamente,
il
e spiritualmente, per soddisfare il suo
continuo bisogno di divertimento e piacere.
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41. Il consumo come esperienza
40
«Le strategie
incentrate sul
confezionarlo,
di marketing concepite con le 4P sono
prodotto e stabiliscono la necessità di
promuoverlo e
dov’è la C (il
dargli un
nel modello
prezzo,
delle 4P
distribuirlo. Ma
cliente)?»
Schmitt, 2007
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42. Che cos’è un’esperienza?
«Experiences occur as a result of encountering,
undergoing or living through things. Experiences provide
sensory, emotional, cognitive, behavioural and relational
values that replace functional values»
Schmitt, 1999
L’attenzione è sull’esperienza che il cliente vive
nell’acquisto e nell’uso del prodotto, e non sul prodotto e
sui suoi presunti benefici oggettivi.
Schmitt, 2007
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43. Che cos’è un’esperienza?
L’esperienza è composta da un:
- Nucleo centrale: funzionalità d’uso del prodotto e
performance che deve possedere per
essere apprezzato dal consumatore
- Contesto: stimoli sensoriali propri dell’interazione
impresa/prodotto – cliente.
(Carbone e Haeckel, 1994)
“Il più recente
consumatore”.
contenitore di valore per l’impresa e il
(Pine e Gilmore, 1999)
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44. L'esperienza è un evento memorabile e personale,
quindi unico, che coinvolge il consumatore a livello
fisico, emotivo, intellettuale e spirituale.
L'impresa deve diventare
REGISTA DI ESPERIENZE
Che cos’è un’esperienza?
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46. L’esempio pratico che meglio riassume questa evoluzione di mercato è il concetto del caffè. Una tazza di
caffè è rimasta invariata nel tempo fino all’arrivo sulla scena della catena Starbucks™. Oggi bere una tazza
di caffè è un’esperienza tutta nuova da quando si entra a quando si esce dal locale. Musica Trendy, sedute in
pelle, bevande fresche per un’esperienza che coinvolge tutti i 5 sensi. Trasformare un prodotto in una
esperienza rende il cliente più felice ed incentiva il business.
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47. Partecipazione
passiva
Assorbimento
Partecipazione
attiva
Immersione
Gli ambiti dell'esperienza
Le persone assorbono
passivamente gli
stimoli attraverso i
sensi
Gli individui si
immergono fisicamente
nell’evento ma restano
passivi
L’ospite assorbe
gli eventi
partecipando
attivamente
L’individui diviene
attore, capace di agire
sulla performance
effettiva
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Notas do Editor
Distinzione tra tipologie di clienti
B2b cliente azienda o compratore aziendale – acquista per conto della propria aziendea
B2c consumatore acquista per consumo proprio o della propria famiglia
Imprese possono avere entrambe le tipologie oppure una sola alla quale dedicarsi
Il processo attraverso il quale il consumatore giunge a prendere la sua decisione (processo decisionale) si sviluppa attraverso le seguenti fasi:
Poiché la mappa cognitiva di ognuno di noi (ossia la nostra percezione del mondo) è diversa da quella di chiunque altro, chi si occupa di marketing può trovare talvolta difficile capire quale sia il migliore approccio da adottare nei confronti di una determinata persona o gruppo di persone.
Atteggiamento
Motivazione o stimolo
Apprendimento
Percezione
Atteggiamento
Motivazione o stimolo
Apprendimento
Percezione
Atteggiamento
Motivazione o stimolo
Apprendimento
Percezione
Capacità ed esperienza
Atteggiamento
Motivazione o stimolo
Apprendimento
Percezione
L’iniziatore: è la persona che per prima ha l’idea o comunque suggerisce l’acquisto di un particolare prodotto
L’influenzatore: è la persona i cui consigli hanno qualche peso nella decisione finale
Il decisore: è la persona che determina, in tutto o in parte, la decisione d’acquisto finale
L’acquirente: è la persona che materialmente effettua l’acquisto
L’utilizzatore: è la persona, o le persone, che materialmente consuma o usa il prodotto o servizio
Ai partecipanti è stata mostrata l’immagine di una gallina di bell’aspetto, sana e in carne e quella di un’altra gallina scarna e dall’aspetto non sano. Al gruppo è stato detto che la gallina di bell’aspetto non era un animale geneticamente modificato, mentre l’altra gallina sì.Ai partecipanti è stata mostrata l’immagine di una gallina di bell’aspetto, sana e in carne e quella di un’altra gallina scarna e dall’aspetto non sano. Al gruppo è stato detto che la gallina di bell’aspetto non era un animale geneticamente modificato, mentre l’altra gallina sì.
d una metà è stato detto che le galline non geneticamente modificate erano più salutari ma meno appetitose e che quelle geneticamente modificate avevano un sapore migliore ma erano meno salutari. All’altra metà, invece, è stato detto l’esatto contrario. Il risultato dell’esperimento è piuttosto curioso ma anche emblematico: in generale, la maggior parte dei partecipanti ha preferito la gallina dall’aspetto più bello ma i motivi utilizzati per giustificare la scelta sono stati diversi. Il primo gruppo, infatti, ha dichiarato di preferire maggiormente la salute al sapore, mentre il secondo ha spiegato di preferire l’animale dal sapore migliore.
Uno dei dati più interessanti che è possibile estrapolare da questo studio riguarda proprio la giustificazione: nessuno ha cercato di motivare la propria decisione sulla base dell’aspetto fisico dell’animale e dell’emozione che le immagini presentate generavano. Tutti e due i gruppi hanno cercato di rispondere in maniera razionale, escludendo l’aspetto emotivo e fornendo addirittura giustificazioni opposte alla medesima decisione.
Per l’esperto si tratta, dunque, di una sorta di difesa personale in una società che sembra non apprezzare le decisioni prese in maniera non razionale e basate esclusivamente sulle emozioni. Per questo motivo si cerca sempre di giustificarele proprie scelte in maniera razionale e logica. Tuttavia, il professore ha spiegato che nella stragrande maggioranza dei casi gli individui in realtà non sono consapevoli del fatto che le loro risposte siano dettate soltanto dalla volontà di giustificare decisioni influenzate da fattori emotivi. Inoltre, le persone che sottovalutano l’influenza delle emozioni nel processo decisionale e che affermano di essere razionali sono quelle che «tendono più facilmente a cadere in questa trappola», come ha sottolineato Raj Raghunathan