1. Pescia li, 30/05/2012
Spet.Le
Prefetto di Pistoia
Piazza Duomo,10
51100 Pistoia
e p.c. Procura della repubblica di Pistoia
via 27 Aprile, 14
51100 Pistoia
Ogg.: realizzazione parcheggi in project financing nel centro di Pescia
Egregio sig. Prefetto,
siamo un gruppo di dipendenti dell’ASL 3 e di cittadini, Le scriviamo per interessarla su una problematica di
notevole interesse pubblico che sta animando la realtà di Pescia con il forte coinvolgimento di tutta la
comunità locale.
La realizzazione dei parcheggi nel centro cittadino (nella fattispecie nella zona ospedaliera e nella piazza
antistante il vecchio mercato dei fiori) con la finanza di progetto ha una storia che comincia nel 2005 con
l’avvio del procedimento attraverso delibere di Consiglio Comunale e di Giunta, si articola secondo con un
lungo procedimento secondo i passaggi previsti dalla normativa in materia con lo svolgimento delle gare e
l’aggiudicazione ad un privato delle opere di realizzazione e gestione dei parcheggi, termina negli ultimi
mesi con la firma dell’apposita convenzione e l’approvazione del progetto definitivo.
Naturalmente non la interessiamo sulla bontà della scelta politico-amministrativa di ricorrere a suddetto
strumento per la realizzazione di opere di interesse pubblico, che per quanto rivelatasi inopportuna e non
condivisibile, attiene alla sfera delle competenze di un’amministrazione comunale, e per questo sottoposta
al giudizio degli elettori che non a caso non hanno riconfermato la precedente amministrazione comunale.
Per quanto ci piacerebbe che qualcuno ci dicesse dove si riscontra in tutta questa operazione, dalla sua
genesi al suo epilogo, la preservazione e il soddisfacimento dell’interesse generale, poiché se il Comune
2. aveva bisogno di parcheggi,ricordiamo ai lor signori amministratori di prima e di ora che noi paghiamo già
gli oneri di urbanizzazione per garantirci questi servizi primari.
Al di là delle valutazioni politiche, ci lasciano interdetti alcuni passaggi avvenuti negli ultimi anni che si
riferiscono a scelte tecnico-amministrative che hanno ulteriormente snaturato il progetto uscito dal
procedimento di gara pubblica e hanno peggiorato le condizioni a tutto svantaggio dell’interesse generale.
Queste scelte a cui facciamo riferimento, e che andremo sommariamente ad evidenziare in seguito,
denotano secondo il nostro modesto giudizio dei profili di illegittimità amministrativa e di non conformità
alla più ampia normativa che abbraccia la materia nel suo complesso.
Riscontrando che su questi argomenti non ci siano sufficienti elementi di chiarezza , riteniamo utile e non
più rimandabile l’intervento di funzioni superiori che aiutino a dirimere una vicenda che rischia addirittura
di arrivare a compromettere l’ordine e la tranquillità di una comunità civile.
Il progetto di finanza andato in gara, prevedeva la realizzazione a cura del privato aggiudicatario , con una
spesa di circa nove milioni di euro, di quattro aree di sosta: oltre alle due sopra indicate (ospedale e
vecchio mercato dei fiori) ,si prevedeva la costruzione di due parcheggi nella zona della Porta Fiorentina e
Valchiusa. Naturalmente, come previsto dallo specifico strumento del progetto di finanza, a fronte degli
investimenti effettuati, il privato, tramite apposita convenzione, avrebbe avuto la gestione trentennale
delle aree , la possibilità di vendere in diritto di superficie alcuni posti auto e applicare delle tariffe di sosta
secondo un piano finanziario che garantisse nel contempo la fattibilità dell’intervento e la tutela di alcuni
principi cardine inseriti nella bozza di convenzione convenzione, ovvero nello specifico delle aree
ospedaliere la tutela dei dipendenti dell’ASL e delle fasce deboli dell’utenza identificati nei malati e parenti
stretti degli stessi.
Così stavano i termini della questione fino alla fine del 2009, quando ancora il piano finanziario non era
stato modificato e la convenzione non era stata firmata e già c’erano i presupposti per contestare tutta
l’operazione e pareva pressoché impossibile peggiorarne le caratteristiche.
Dopodichè, l’attuale amministrazione, con atto di giunta unilaterale, all’inizio del 2010, con delibera di
giunta, dava indirizzo agli uffici comunali di ricontrattare i termini economici e finanziari dell’intervento e, a
nostro avviso illegittimamente, dava quindi mandato di modificare il piano degli investimenti diminuendolo
di tre milioni di euro (dagli originali nove milioni agli attuali sei), togliendo dal programma degli interventi
un piano di parcheggio al vecchio mercato dei fiori e le aree a sosta di Valchiusa e della Porta Fiorentina,
modificando le modalità di realizzazione delle opere sulle area dell’ospedale (da strutture in cemento
armato a prefabbricate in acciaio), mantenendo però e per certi aspetti peggiorando i termini economici
previsti dalla convenzione a favore del privato inalterati (per esempio allungamento della durata della
gestione da 26 a 32 anni e ulteriori inasprimento delle tariffe).
Nella sostanza, un minor costo di tre milioni a carico del privato senza contrattare benefici tangibili in più
per la comunità, il tutto modificando un progetto che era andato in gara pubblica per un importo molto
rilevante senza prendere in considerazione la necessità di riaprire i termini di una nuova gara pubblica per
riespletare tutto il procedimento e dare la possibilità anche ad altre aziende private di presentare una
nuova offerta in presenza di condizioni radicalmente modificate rispetto alla gara originaria
A questi precisi dubbi in proposito, l’amministrazione comunale ha risposto che questo modo di
procedere era legittimo e a presidio del procedimento era stata acquisito un parere legale che tutelava il
Comune.
3. Peccato che successivamente sia venuto fuori che suddetto parere dell’Avvocato Chiti, non è stato
commissionato dal Comune ma è stato prodotto dal privato aggiudicatario della gara, che di certo avrà
avuto l’interesse a ricontrattare i termini contrattuali in senso ad esso più favorevole.
Questo passaggio ci appare di gravità inaudita e meriterebbe da solo i dovuti approfondimenti.
In seguito, a fine 2011, siamo arrivati alla firma della convenzione tra il Comune e l’azienda privata, senza
che nessuno si sia preoccupato di fare valere i principi originariamente inseriti tra le linee guida della
convenzione, ossia contrattare per gli operatori ospedalieri, i residenti e le fasce più deboli della
popolazione tariffe agevolate.
Successivamente c’è stata da parte della giunta Comunale l’approvazione del progetto definitivo in un
contesto in cui non è ben chiaro come l’amministrazione comunale abbia periziato la veridicità
dell’importo di sei milioni di euro come base di investimento per le realizzazioni (chi certifica per la parte
pubblica che queste somme sono congrue e saranno veramente impiegate) e in cui non si è tenuto
preventivamente conto delle esigenze operative e di sicurezza della strutture ospedaliera e dei diritti di
alcuni singoli cittadini che hanno attività e dimore private nell’area interessata.
Anche su quest’ultimo passaggio si profilano rischi di illegittimità amministrativa che possono avere
conseguenze in sede di legislazione civile e penale.
Ad oggi, i lavori sono cominciati e disponendo il privato delle aree oggetto della convenzione, esso può
decidere di cominciare il regime di sosta a pagamento entro pochi giorni senza che ancora nessuno sia
intervenuto fattivamente a dirimere il duro contenzioso che si profila con gli operatori Asl che alle tariffe
vigenti sarebbero costretti a spendere una media di cento euro il mese (previsioni in difetto) per fare
sostare i mezzi nelle aree interessate durante i turni di lavoro.
C’e’ gia stata una manifestazione pubblica degli stessi dipendenti mentre la società privata, Pe.par srl, ha
dichiarato pubblicamente che prima della firma della convenzione non è stata interessata da nessuno in
merito a problematiche che riguardavano le tariffe e complicazioni logistiche varie, questo nonostante
l’amministrazione comunale si fosse impegnato ormai da due anni con le organizzazioni sindacali a trovare
soluzioni accettabili per non penalizzare i dipendenti e alcune tipologie di utenti.
Alcuni Consiglieri Comunali hanno nel frattempo richiesto un Consiglio aperto per fare luce su tutta
questa complessa vicenda e risolvere quantomeno la problematica legate alle agevolazioni tariffarie per gli
operatori e gli utenti dell’ospedale, ma nessuno si è ancora degnato di convocare l’assemblea o
quantomeno di dare risposte alle centinaia di cittadini interessati.
Egregia Eccellenza, ormai su questa questione specifica vige il caos, la mancanza di trasparenza, il difetto
di comunicazione e il mancato rispetto delle fondamentali regole democratiche, e ci proponiamo già da ora,
nel caso persista questo stallo, a farci promotori di iniziative pubbliche di protesta che denuncino questi
soprusi che si abbattono sulla nostra testa di cittadini e lavoratori andando a incidere pesantemente sulle
nostre capacità reddituali in un momento di grande crisi economica e sociale.
In ragione di ciò, valutiamo che ci siano le condizioni per un suo interessamento e un suo intervento che
aiuti a dirimere la questione, sia sul piano della correttezza formale del procedimenti che hanno portato a
questo punto, sia sul piano della necessità di avviare una trattativa seria tra l’azienda Pe.Par, L’ASL3 e le
parti sociali che sia finalizzata a trovare soluzioni nell’interesse dei lavoratori e della comunità tutta.
4. In attesa di un suo urgente riscontro,Le porgiamo cordiali saluti!
In fede,