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VALUTAZIONE DELLO SPETTRO
AUTISTICO

Prof.Michele Zappella
Neuropsichiatra Infantile
Autismo infantile
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Caratterizzato da gravi alterazioni della:
1. relazione sociale
2. comunicazione
3. ripetitività&povertà di fantasia
4. inizio nei primi due anni e
mezzo
nucleo dell’Autismo
• Grave carenza nelle predisposizioni innate
alle attività sociali e comunicative
• spesso accompagnata da un’interesse
spiccato per stimoli fisici, soprattutto visivi
Autismo Infantile
• Si definisce anche con l’aiuto di scale
come:
• ICD 10, DSM IV, ABC, CARS, ecc.
• Importante valutare le capacità di relazione,
quelle esecutive, l’attenzione congiunta, il
gioco simbolico: nettamente al di sotto del
livello generale di abilità
Ha un’estensione molto vasta
• Per intelligenza: da ritardo grave a
intelligenza normale
• Per capacità linguistiche: da agnosia verbale
a linguaggio vicino alla norma
• Per la gravità dei parametri autistici
Classificazione DSM IV
• basata su dati statistici su sintomi + o • sulla premessa che l’Autismo sia ‘un’ tipo
di disturbo
• che i tre gruppi di sintomi siano definitivi
nel definirlo
Disturbi Pervasivi dello
Sviluppo(DSM IV R)
• Autismo
• Autismo Atipico(o Disturbi pervasivi dello
Sviluppo non altrimenti specificati)
• Disturbo Disintegrativo
• sindrome di Rett e sue Varianti
• Sindrome di Asperger
Autismo(per DSM IV)
•
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•

A. 6 o + voci, con almeno 2(1) e 1 da 2&3
(1) a) riduz. di: espressione, mimica, gesti
b) relazionarsi con coetanei/e
c) ricerca condividere gioia, interessi
d) reciprocità sociale&emotiva
AUTISMO(per DSM IV)
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2. a) mancanza linguaggio parl. senza gesti
b) di iniziare&sostenere conversazione
c) linguaggio stereotipato, ripetitivo
d) manca giochi finzione e imitazione
3. a) dedizione a pochi interessi ristretti
b) rituali rigidi; c) stereotipie
d) interesse eccessivo per parti oggetti
Test aggiuntivi
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Basati anch’essi su statistiche:
Autistic Behaviour Checklist(ABC)
CARS
ADI
ADOS
ECA, ecc
DSM IV: un progresso
• ha consentito un linguaggio comune,
semplice, chiaro
• ha eliminato psicopatologie errate
• ha messo in evidenza un gruppo di disturbi
con quadro clinico simile e ricorrenze
genetiche di vario tipo
Accoppiato con test
• aggiuntivi( 1 o +) consente una diagnosi di
disturbo dello spettro Autistico
Decorsi clinici iniziali
• Sintomi A sin dai primi mesi(60-70%)
• Regressione(30-40%)
Sintomatologia iniziale
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Evitante visivo, uditivo, corporeo
non parla o parla in 2,3a persona, ecolalico
non ha attenzione congiunta
non fa giochi simbolici
poca reciprocità
a volte ripetitivo, altre caotico e iperattivo
Sintomatologia iniziale
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possibile che:
sia iperacusico
ipertattile
con ipernausea
con scarsa sensibilità al dolore
non pianga con le lacrime
Sintomatologia iniziale
• Iperselettivo(s’incanta davanti a lavatrice)
• Ripetitivo(es. fa girare gli oggetti)
• Con macrocefalia
Prevalenza(DSM IV)
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Autismo
Autismo Atipico(PDD)
Disturbo Disintegrativo
Sindrome di Rett
Sindrome di Asperger

1:1000
1.5:1000
100 casi
1:10.000
4:1.000
Prevalenza in aumento
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negli anni settanta era di 4:10.000
Cause aumento: 1. più conosciuto
2. meglio diagnosticato
3. società che evidenzia incapacità sociale
4. tutti i disturbi mentali sono in
aumento(specie in età evolutiva)
• 5. effetto ‘periodo’?
Componente genetica elevata
• 80-90% concordanza nei gemelli
monozigoti
• 0-10 concordanza nei dizigoti
Diverse malattie genetiche
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Numerosi geni candidati(10)
Famiglie con mutazioni di:
ARX
Neuroligina 3
Neuroligina 4
Alterazione cromosoma 15
Rischio genetico
• Rischio del 2-6 % di aver altro A.o in fratria
• Inoltre, rischio di 1:10 di avere un altro
figlio con difficoltà sociali o di
comunicazione
• Il rischio di avere figli con ritardo mentale
non è maggiore del resto della popolazione
Rapporto maschi:femmine
• 4:1
Alta frequenza(6-15%) di A in:
• Malattie neurocutanee: sclerosi tuberosa,
Ipomelanosi di Ito, neurofibromatosi
• Sindromi cromosomiche: X Fragile,
S.Down, tetrasomia 15, altre
• Sindromi metaboliche: PKU
• Rosolia intrauterina, citomegalovirus, herp.
• S.Williams, S.Sotos, altre S.
Limiti del DSM IV
• nel non tener presente che:
• quanto descrive è un gruppo di sintomi
• questi possono essere diversamente
raggruppati in diverse malattie
Limiti del DSM IV
• Nel non vedere:
• i sintomi neurologici(tics, disprassie,
disturbi coordinazione motoria, della
sensibilità, disfasie)
• le diverse evoluzioni
• possibilità di sindromi tra D.Autistici e altri
D.dello Sviluppo(S.Tourette, ADHD)
Limiti del DMS IV
• Apre la porta a concludere che l’Autismo è
‘una’ condizione morbosa, inguaribile anche se lavorando intensamente e
precocemente si potrebbe guarire.
L’Autismo una sola condizione?
• Vecchia teoria che risale ai tempi di
Kanner.
• Come conseguenza la sindrome di Rett è
stata ignorata per 20 anni e le pt. tenute
nell’indiffenziato buglione dell’A
• . Idem con la Variante a Linguaggio
conservato del complesso Rett(PSV)
L’Autismo una sola condizione?
• Idea che impedisce di vedere sottogruppi a
evoluzione migliore e sindromi nelle quali il
comportamento autistico è confinato a
tempi limitati e ha poi una diversa
evoluzione sintomatologico.
Una sola condizione morbosa?
• L’alta incidenza di disturbi ‘minori’ nelle
fratrie: lo stesso succede in varie malattie
genetiche dove segni minori sono spesso
presenti in familiari
Una sola malattia?
• Il rapporto maschi-femmine(4:1) si spiega
con varie malattie genetiche:
,
A privi di anomalie fisiche e alla RMN
hanno un rapporto M-F di 23:1(Miles e
Hillman, 2002);
• PSV: tutte femmine
L’Autismo una sola malattia?
• Fa credere che:
‘un’ metodo sia il migliore per tutti i
soggetti(sia pure individualizzato),
• un lavoro intensivo possa di per sé portare
progressi importanti(senza considerare la
m.tia di base)
• Favorisce così il big business dell’A
Classificazione alternativa
• mettendo a confronto i dati del DSM IV
• con quelli dei sintomi e dell’evoluzione
clinica
• e sul modo di rispondere del bambinoa a
modi di base nelle relazioni e nella
comunicazione(affiliative&esplorative)
Disturbi dello spettro Autistico
•
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Autismo, autismo atipico
Sottogruppi Autismo
Sindrome dismaturativa
Disturbo disintegrativo(?)
Sindrome di Rett e sue varianti(*)
Sindrome di Asperger

• (*) unica vera malattia
Sindrome Dismaturativa
•
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•

quasi tutti maschi(28:1)
inizio normale
regressione autistica nel secondo anno
contemporanea comparsa di tic
con modi affiliativi migliora in visita
Sindrome Dismaturativa
•
•
•
•

Non dismorfie, esami lab neg.
rapido recupero con AERC
spesso inizialmente disuguale
scomparsa di sintomi A e Q.I. nella norma
per 6 anni
• spesso residua quadro ADHD + TS
• E’ una TS comorbida con DA reversibile
sottogruppi
• dell’Autismo: con regressione nel 2°anno e
miglioramenti da 5 a 10 anni
• del complesso Rett: nella variante parlante
con simili caratteristiche
La sindrome dismaturativa
• con regressione nel secondo anno e
successivo miglioramento, favorito da
alcuni interventi relazionali, fino a
scomparsa dell’autismo, recupero
intellettivo completo ed esito spesso in
S.Tourette+ADHD
Sindrome di Asperger
•
•
•
•
•
•

1. compromissione sociale(egocentrismo)
2. interessi ristretti
3. routine ripetitive
4. peculiarità del linguaggio
5. comunicazione non verbale
6. goffaggine motoria
Sindrome di Asperger
• evoluzione discreta(qualche amico, più
interessi, mantiene il lavoro): 25%
• fuori dalla sindrome: 12%
• fntro la quarta decade
Valutazione clinica
•
•
•
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•
•

Iniziare con complimenti al bambinoa
proporgli giochi adeguati
ogni tanto chiamarlo, avvicinarsi a lui
proporre scambi affettuoso-amichevoli
taglio garbato con i familiari
saper condurre la visita come in un gioco
Valutazione clinica
• Circonferenza cranica(1:4 hanno
macrocefalia): possibili Sotos,
Cole&Hughes, Ito, Cowden, Fra X
• Alcuni sono microcefalici
• Esame della cute
• Esame somatico generale
Valutazione clinica
•
•
•
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•
•

Valutare prassie orali e manuali
Goffaggine motoria(Bergés-Lézine)
Tono muscolare
Tic motori e vocali, semplici e complessi
Stereotipie
ADHD
Epilessia
Valutazione clinica
• Valutare comprensione del linguaggio per:
agnosia verbale,
sindrome da deficit programmaz.
fonologica, sindrome da deficit
programmaz. sintattica
• Valutare la reciprocità, come il b.o cambia
con modalità di avvicinamento(affettuose,
esplorative, ecc.)
Valutazione clinica
• Notare:
• le capacità esecutive
• il grado di attenzione ed emotività
congiunta
• gioco con le costruzioni, disegno
• gioco simbolico
• imitazione
Valutazione clinica
• Fare una o due scale: ICD10(o DSM IV) +
ABC o CARS, ECA ADI, ADOS, ecc
S. Dismaturativa
•
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•

Quasi tutti maschi(M:F 29:1)
TC nel 70% genitori
ADHD 45% dei genitori
Gemelli: MZ 1, DZ 2
Sviluppo iniziale normale
Regressione A nel secondo anno
accompagnata da tic motori e vocali(TS)
Valutazione clinica
• Vedere se uno o entrambi genitori hanno
DD(specie le madri) e in tal caso intervenire
• Idem per altri D psichici(stress) specie se
correlati alla malattia del figlioa
• notare struttura familiare, rapporti sociali
Anamnesi familiare
•
•
•
•
•

chiedere sulle tre generazioni se:
casi di persone solitarie
DOC e D d’Ansia
BPD
ritardi mentali
Visita affettuosa, familiare
• 1. Per: fare bambino e familiari contenti
• 2. valutare in condizioni favorevoli le sue
abilità
• 3. avere una visita somatica e neurologica
adeguata
• 4. Creare una relazione positiva con la
famiglia cui spesso si chiedono compiti
Usare i neuroni a specchio
•
•
•
•

La famiglia ti giudica da:
1. Come ti muovi(col viso, sguardo, corpo)
2. Cosa fai
3. Cosa dici
Diagnosi: primo passo verso
terapia
• La diagnosi non dev’essere un’etichetta
• È uno strumento per avviare un’educazione
e una cura del bambinoa
• Richiede attenzione anche verso la famiglia
Sofferenza psichica
• Tenerla presente, farsene carico, entrare in
sintonia se diviene manifesta
• Dare una valutazione di realtà e insieme
dare speranza
• Valutare la situazione sociale, discuterla,
provare alternative
• Evidenziare possibili disturbi psichiatrici
Esami di laboratorio
•
•
•
•

EEG(veglia e sonno)
aminoacidemia
cariotipo, X fragile
successivamente(a seconda dei casi): RMN,
TAC
Forme reversibili
• Da istituzionalizzazione precoce
gravemente deprivante
• Sindrome Dismaturativa
• Landau e Kleffner
Istituzionalizzazione deprivante
• Istituti molto deprivanti(oggi nell’est, un
tempo anche nell’ovest)
• Recupero maggiore quanto meno furono in
istituto, quanto prima in famiglia adeguata
• In alcuni casi recupero completo: in tal caso
rapido recupero
• utile logopedia
S. di Landau e Kleffner
• Rapida perdita del linguaggio e convulsioni
• EEG gravemente alterato(PO in bitemporale
e diffuse, prolungate, specie nel sonno)
• A volte convulsioni assenti
• Spesso in piccoli con associato quadro A
• si cura con VPT+steroidi
• alcuni casi guariscono
Sindromi epilettiche precoci
• Sindrome di West ‘forme tardive’
• Crisi parziali complesse precoci con
regressione A-simile(Deonna, 2004)
A revers. + residuo DLD o RM
• Alcuni casi perdono le caratteristiche A e
restano con residuo D del Linguaggio e/o
RM
La valutazione dei DsA
• dipende dallo sguardo e dall’agire del
professionista
• dai suoi criteri di valutazione
• dalla sua capacità&volontà di essere di
aiuto a un bambinoa e alla famiglia
Alcuni A non parlano
• Provare Comunicazione Aumentativa e
Alternativa(con immagini)
• non sempre interessa il b.o
• arricchita da comunicazione mimicogestuale
• ausilii
Integrazione scolastica
•
•
•
•

Percorso individualizzato:
adattare i materiali scolastici alle abilità:
per es. storia concreta con CD, audiovisivi
scartare materie inutili e far confluire il
ragazzo per alcune attività con altre
classi(es. computer)
Metodi particolari
• Valutarne i costi umani ed economici
• mettere in luce con i familiari che, se si
tratta di un DA, non consentono la
guarigione
• presentare e discutere i dati della letteratura
Terapie riabilitative
• Possono essere d’aiuto in certi casi
• es. quando c’è compromissione della
comprensione-espressione
linguistica(logopedia)
• quando c’è disprassia oro-manuale
• equilibrarle con la vita del soggetto e della
sua famiglia
Terapie educative
• Curare la qualità della vita sia del soggetto
con DA che della sua famiglia a tutte le età.
• Spesso utili vari sport(pattinaggio, nuoto,
cavallo, podismo, ecc.)
• in un giovane adulto lo sport può diventare
il centro delle sue attività
Terapie educative
• Il soggetto A è parte di un sistema di
relazioni: in famiglia, a scuola, nel tempo
libero
• Una struttura familiare equilibrata è di aiuto
per lui e per chi vive con lui
• Il centro della terapia può essere famiglia e
scuola quando è piccolo, la scuola dopo,
una casa famiglia o un buon istituto da
adulto
Le terapie non devono essere
esclusive
• L’autismo è un disturbo eterogeneo
• Per es. in alcuni casi è utile usare il Teacch
• In altri(molti) bisogna prendersi carico di
diverse difficoltà con differenti strategie e
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Terapie mediche ed educative
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Michele zappella

  • 1. VALUTAZIONE DELLO SPETTRO AUTISTICO Prof.Michele Zappella Neuropsichiatra Infantile
  • 2. Autismo infantile • • • • Caratterizzato da gravi alterazioni della: 1. relazione sociale 2. comunicazione 3. ripetitività&povertà di fantasia 4. inizio nei primi due anni e mezzo
  • 3. nucleo dell’Autismo • Grave carenza nelle predisposizioni innate alle attività sociali e comunicative • spesso accompagnata da un’interesse spiccato per stimoli fisici, soprattutto visivi
  • 4. Autismo Infantile • Si definisce anche con l’aiuto di scale come: • ICD 10, DSM IV, ABC, CARS, ecc. • Importante valutare le capacità di relazione, quelle esecutive, l’attenzione congiunta, il gioco simbolico: nettamente al di sotto del livello generale di abilità
  • 5. Ha un’estensione molto vasta • Per intelligenza: da ritardo grave a intelligenza normale • Per capacità linguistiche: da agnosia verbale a linguaggio vicino alla norma • Per la gravità dei parametri autistici
  • 6. Classificazione DSM IV • basata su dati statistici su sintomi + o • sulla premessa che l’Autismo sia ‘un’ tipo di disturbo • che i tre gruppi di sintomi siano definitivi nel definirlo
  • 7. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo(DSM IV R) • Autismo • Autismo Atipico(o Disturbi pervasivi dello Sviluppo non altrimenti specificati) • Disturbo Disintegrativo • sindrome di Rett e sue Varianti • Sindrome di Asperger
  • 8. Autismo(per DSM IV) • • • • • A. 6 o + voci, con almeno 2(1) e 1 da 2&3 (1) a) riduz. di: espressione, mimica, gesti b) relazionarsi con coetanei/e c) ricerca condividere gioia, interessi d) reciprocità sociale&emotiva
  • 9. AUTISMO(per DSM IV) • • • • • • • 2. a) mancanza linguaggio parl. senza gesti b) di iniziare&sostenere conversazione c) linguaggio stereotipato, ripetitivo d) manca giochi finzione e imitazione 3. a) dedizione a pochi interessi ristretti b) rituali rigidi; c) stereotipie d) interesse eccessivo per parti oggetti
  • 10. Test aggiuntivi • • • • • • Basati anch’essi su statistiche: Autistic Behaviour Checklist(ABC) CARS ADI ADOS ECA, ecc
  • 11. DSM IV: un progresso • ha consentito un linguaggio comune, semplice, chiaro • ha eliminato psicopatologie errate • ha messo in evidenza un gruppo di disturbi con quadro clinico simile e ricorrenze genetiche di vario tipo
  • 12. Accoppiato con test • aggiuntivi( 1 o +) consente una diagnosi di disturbo dello spettro Autistico
  • 13. Decorsi clinici iniziali • Sintomi A sin dai primi mesi(60-70%) • Regressione(30-40%)
  • 14. Sintomatologia iniziale • • • • • • Evitante visivo, uditivo, corporeo non parla o parla in 2,3a persona, ecolalico non ha attenzione congiunta non fa giochi simbolici poca reciprocità a volte ripetitivo, altre caotico e iperattivo
  • 15. Sintomatologia iniziale • • • • • • possibile che: sia iperacusico ipertattile con ipernausea con scarsa sensibilità al dolore non pianga con le lacrime
  • 16. Sintomatologia iniziale • Iperselettivo(s’incanta davanti a lavatrice) • Ripetitivo(es. fa girare gli oggetti) • Con macrocefalia
  • 17. Prevalenza(DSM IV) • • • • • Autismo Autismo Atipico(PDD) Disturbo Disintegrativo Sindrome di Rett Sindrome di Asperger 1:1000 1.5:1000 100 casi 1:10.000 4:1.000
  • 18. Prevalenza in aumento • • • • • negli anni settanta era di 4:10.000 Cause aumento: 1. più conosciuto 2. meglio diagnosticato 3. società che evidenzia incapacità sociale 4. tutti i disturbi mentali sono in aumento(specie in età evolutiva) • 5. effetto ‘periodo’?
  • 19. Componente genetica elevata • 80-90% concordanza nei gemelli monozigoti • 0-10 concordanza nei dizigoti
  • 20. Diverse malattie genetiche • • • • • • Numerosi geni candidati(10) Famiglie con mutazioni di: ARX Neuroligina 3 Neuroligina 4 Alterazione cromosoma 15
  • 21. Rischio genetico • Rischio del 2-6 % di aver altro A.o in fratria • Inoltre, rischio di 1:10 di avere un altro figlio con difficoltà sociali o di comunicazione • Il rischio di avere figli con ritardo mentale non è maggiore del resto della popolazione
  • 23. Alta frequenza(6-15%) di A in: • Malattie neurocutanee: sclerosi tuberosa, Ipomelanosi di Ito, neurofibromatosi • Sindromi cromosomiche: X Fragile, S.Down, tetrasomia 15, altre • Sindromi metaboliche: PKU • Rosolia intrauterina, citomegalovirus, herp. • S.Williams, S.Sotos, altre S.
  • 24. Limiti del DSM IV • nel non tener presente che: • quanto descrive è un gruppo di sintomi • questi possono essere diversamente raggruppati in diverse malattie
  • 25. Limiti del DSM IV • Nel non vedere: • i sintomi neurologici(tics, disprassie, disturbi coordinazione motoria, della sensibilità, disfasie) • le diverse evoluzioni • possibilità di sindromi tra D.Autistici e altri D.dello Sviluppo(S.Tourette, ADHD)
  • 26. Limiti del DMS IV • Apre la porta a concludere che l’Autismo è ‘una’ condizione morbosa, inguaribile anche se lavorando intensamente e precocemente si potrebbe guarire.
  • 27. L’Autismo una sola condizione? • Vecchia teoria che risale ai tempi di Kanner. • Come conseguenza la sindrome di Rett è stata ignorata per 20 anni e le pt. tenute nell’indiffenziato buglione dell’A • . Idem con la Variante a Linguaggio conservato del complesso Rett(PSV)
  • 28. L’Autismo una sola condizione? • Idea che impedisce di vedere sottogruppi a evoluzione migliore e sindromi nelle quali il comportamento autistico è confinato a tempi limitati e ha poi una diversa evoluzione sintomatologico.
  • 29. Una sola condizione morbosa? • L’alta incidenza di disturbi ‘minori’ nelle fratrie: lo stesso succede in varie malattie genetiche dove segni minori sono spesso presenti in familiari
  • 30. Una sola malattia? • Il rapporto maschi-femmine(4:1) si spiega con varie malattie genetiche: , A privi di anomalie fisiche e alla RMN hanno un rapporto M-F di 23:1(Miles e Hillman, 2002); • PSV: tutte femmine
  • 31. L’Autismo una sola malattia? • Fa credere che: ‘un’ metodo sia il migliore per tutti i soggetti(sia pure individualizzato), • un lavoro intensivo possa di per sé portare progressi importanti(senza considerare la m.tia di base) • Favorisce così il big business dell’A
  • 32. Classificazione alternativa • mettendo a confronto i dati del DSM IV • con quelli dei sintomi e dell’evoluzione clinica • e sul modo di rispondere del bambinoa a modi di base nelle relazioni e nella comunicazione(affiliative&esplorative)
  • 33. Disturbi dello spettro Autistico • • • • • • Autismo, autismo atipico Sottogruppi Autismo Sindrome dismaturativa Disturbo disintegrativo(?) Sindrome di Rett e sue varianti(*) Sindrome di Asperger • (*) unica vera malattia
  • 34. Sindrome Dismaturativa • • • • • quasi tutti maschi(28:1) inizio normale regressione autistica nel secondo anno contemporanea comparsa di tic con modi affiliativi migliora in visita
  • 35. Sindrome Dismaturativa • • • • Non dismorfie, esami lab neg. rapido recupero con AERC spesso inizialmente disuguale scomparsa di sintomi A e Q.I. nella norma per 6 anni • spesso residua quadro ADHD + TS • E’ una TS comorbida con DA reversibile
  • 36. sottogruppi • dell’Autismo: con regressione nel 2°anno e miglioramenti da 5 a 10 anni • del complesso Rett: nella variante parlante con simili caratteristiche
  • 37. La sindrome dismaturativa • con regressione nel secondo anno e successivo miglioramento, favorito da alcuni interventi relazionali, fino a scomparsa dell’autismo, recupero intellettivo completo ed esito spesso in S.Tourette+ADHD
  • 38. Sindrome di Asperger • • • • • • 1. compromissione sociale(egocentrismo) 2. interessi ristretti 3. routine ripetitive 4. peculiarità del linguaggio 5. comunicazione non verbale 6. goffaggine motoria
  • 39. Sindrome di Asperger • evoluzione discreta(qualche amico, più interessi, mantiene il lavoro): 25% • fuori dalla sindrome: 12% • fntro la quarta decade
  • 40. Valutazione clinica • • • • • • Iniziare con complimenti al bambinoa proporgli giochi adeguati ogni tanto chiamarlo, avvicinarsi a lui proporre scambi affettuoso-amichevoli taglio garbato con i familiari saper condurre la visita come in un gioco
  • 41. Valutazione clinica • Circonferenza cranica(1:4 hanno macrocefalia): possibili Sotos, Cole&Hughes, Ito, Cowden, Fra X • Alcuni sono microcefalici • Esame della cute • Esame somatico generale
  • 42. Valutazione clinica • • • • • • • Valutare prassie orali e manuali Goffaggine motoria(Bergés-Lézine) Tono muscolare Tic motori e vocali, semplici e complessi Stereotipie ADHD Epilessia
  • 43. Valutazione clinica • Valutare comprensione del linguaggio per: agnosia verbale, sindrome da deficit programmaz. fonologica, sindrome da deficit programmaz. sintattica • Valutare la reciprocità, come il b.o cambia con modalità di avvicinamento(affettuose, esplorative, ecc.)
  • 44. Valutazione clinica • Notare: • le capacità esecutive • il grado di attenzione ed emotività congiunta • gioco con le costruzioni, disegno • gioco simbolico • imitazione
  • 45. Valutazione clinica • Fare una o due scale: ICD10(o DSM IV) + ABC o CARS, ECA ADI, ADOS, ecc
  • 46. S. Dismaturativa • • • • • • • Quasi tutti maschi(M:F 29:1) TC nel 70% genitori ADHD 45% dei genitori Gemelli: MZ 1, DZ 2 Sviluppo iniziale normale Regressione A nel secondo anno accompagnata da tic motori e vocali(TS)
  • 47. Valutazione clinica • Vedere se uno o entrambi genitori hanno DD(specie le madri) e in tal caso intervenire • Idem per altri D psichici(stress) specie se correlati alla malattia del figlioa • notare struttura familiare, rapporti sociali
  • 48. Anamnesi familiare • • • • • chiedere sulle tre generazioni se: casi di persone solitarie DOC e D d’Ansia BPD ritardi mentali
  • 49. Visita affettuosa, familiare • 1. Per: fare bambino e familiari contenti • 2. valutare in condizioni favorevoli le sue abilità • 3. avere una visita somatica e neurologica adeguata • 4. Creare una relazione positiva con la famiglia cui spesso si chiedono compiti
  • 50. Usare i neuroni a specchio • • • • La famiglia ti giudica da: 1. Come ti muovi(col viso, sguardo, corpo) 2. Cosa fai 3. Cosa dici
  • 51. Diagnosi: primo passo verso terapia • La diagnosi non dev’essere un’etichetta • È uno strumento per avviare un’educazione e una cura del bambinoa • Richiede attenzione anche verso la famiglia
  • 52. Sofferenza psichica • Tenerla presente, farsene carico, entrare in sintonia se diviene manifesta • Dare una valutazione di realtà e insieme dare speranza • Valutare la situazione sociale, discuterla, provare alternative • Evidenziare possibili disturbi psichiatrici
  • 53. Esami di laboratorio • • • • EEG(veglia e sonno) aminoacidemia cariotipo, X fragile successivamente(a seconda dei casi): RMN, TAC
  • 54. Forme reversibili • Da istituzionalizzazione precoce gravemente deprivante • Sindrome Dismaturativa • Landau e Kleffner
  • 55. Istituzionalizzazione deprivante • Istituti molto deprivanti(oggi nell’est, un tempo anche nell’ovest) • Recupero maggiore quanto meno furono in istituto, quanto prima in famiglia adeguata • In alcuni casi recupero completo: in tal caso rapido recupero • utile logopedia
  • 56. S. di Landau e Kleffner • Rapida perdita del linguaggio e convulsioni • EEG gravemente alterato(PO in bitemporale e diffuse, prolungate, specie nel sonno) • A volte convulsioni assenti • Spesso in piccoli con associato quadro A • si cura con VPT+steroidi • alcuni casi guariscono
  • 57. Sindromi epilettiche precoci • Sindrome di West ‘forme tardive’ • Crisi parziali complesse precoci con regressione A-simile(Deonna, 2004)
  • 58. A revers. + residuo DLD o RM • Alcuni casi perdono le caratteristiche A e restano con residuo D del Linguaggio e/o RM
  • 59. La valutazione dei DsA • dipende dallo sguardo e dall’agire del professionista • dai suoi criteri di valutazione • dalla sua capacità&volontà di essere di aiuto a un bambinoa e alla famiglia
  • 60. Alcuni A non parlano • Provare Comunicazione Aumentativa e Alternativa(con immagini) • non sempre interessa il b.o • arricchita da comunicazione mimicogestuale • ausilii
  • 61. Integrazione scolastica • • • • Percorso individualizzato: adattare i materiali scolastici alle abilità: per es. storia concreta con CD, audiovisivi scartare materie inutili e far confluire il ragazzo per alcune attività con altre classi(es. computer)
  • 62. Metodi particolari • Valutarne i costi umani ed economici • mettere in luce con i familiari che, se si tratta di un DA, non consentono la guarigione • presentare e discutere i dati della letteratura
  • 63. Terapie riabilitative • Possono essere d’aiuto in certi casi • es. quando c’è compromissione della comprensione-espressione linguistica(logopedia) • quando c’è disprassia oro-manuale • equilibrarle con la vita del soggetto e della sua famiglia
  • 64. Terapie educative • Curare la qualità della vita sia del soggetto con DA che della sua famiglia a tutte le età. • Spesso utili vari sport(pattinaggio, nuoto, cavallo, podismo, ecc.) • in un giovane adulto lo sport può diventare il centro delle sue attività
  • 65. Terapie educative • Il soggetto A è parte di un sistema di relazioni: in famiglia, a scuola, nel tempo libero • Una struttura familiare equilibrata è di aiuto per lui e per chi vive con lui • Il centro della terapia può essere famiglia e scuola quando è piccolo, la scuola dopo, una casa famiglia o un buon istituto da adulto
  • 66. Le terapie non devono essere esclusive • L’autismo è un disturbo eterogeneo • Per es. in alcuni casi è utile usare il Teacch • In altri(molti) bisogna prendersi carico di diverse difficoltà con differenti strategie e strumenti
  • 67. Terapie mediche ed educative • Come la scelta del farmaco è specifica per i Disturbi di cui soffre un soggetto A • così l’intervento educativo è mirato agli strumenti più efficaci che abbiamo per aiutarlo