Approfondimento tecnico: Scolmatori - monitoraggio delle prestazioni
1. HOBAS®
Approfondimento tecnico
Scolmatori: monitoraggio delle prestazioni
Ottobre 2015
HOBAS Tubi S.r.l.
Via Eugenio Montale, 4/5 | 30030 Cazzago di Pianiga (VE) | Italy | T +39 041 5952282 | F +39 041 5951761 | info@hobas.com | www.hobas.it
2. Abstract
Il confronto tra la modellazione matematica e la realtà è la base della credibilità della metodologia e della
modellazione matematica in generale. Questo contributo illustra una metodologia di monitoraggio
complesso con particolare attenzione alla valutazione del funzionamento di un sistema fognario combinato con
dispositivo scolmatore (CSO) e alla valutazione del suo impatto sulle acque recipienti. Il monitoraggio stesso include
l’osservazione degli indicatori idrologici nel sistema fognario e il campionamento continuo durante gli eventi di pioggia
per le analisi chimiche. Inoltre, è inclusa la valutazione della qualità chimica dell’acqua, a breve e lungo termine, nel
corso idrico ricevente. I risultati ottenuti dal monitoraggio, unitamente alla modellazione matematica saranno di grande
utilità per lo sviluppo di soluzioni ancora più efficienti.
Il monitoraggio ripetuto serve come verifica della correttezza della soluzione implementata. La metodologia viene
presentata sull’esempio del sito di Debř. Le misurazioni sullo scolmatore CSO hanno mostrato una
pertinente corrispondenza della reale efficienza di separazione dei solidi sospesi con il modello matematico.
Il miglioramento dell’efficienza di separazione è stato riconfermato dopo la ricostruzione dello scolmatore CSO.
Lo scolmatore CSO HOBAS appena installato diminuisce infatti l’inquinamento nel corso idrico ricevente di circa
il 30-50% in media.
INTRODUZIONE
Il drenaggio urbano è uno dei problemi principali che influenza l’ambiente idrico in modo negativo nelle
aree urbane. Gli scarichi delle reti fognarie causano problemi nelle acque recipienti non solo dal punto di vista
qualitativo, per via dei vari inquinanti in ingresso, ma anche dal punto di vista quantitativo, per via
dell’improvviso aumento dello scarico nei piccoli ruscelli urbani che spesso supera di molto lo scarico naturale.
La combinazione di vari fattori porta ad profondo sconvolgimento e addirittura alla distruzione dell’ecosistema idrico,
pertanto il raggiungimento di un buono stato chimico ed ecologico dell’ambiente idrico, come richiesto dalla direttiva
del Parlamento e del Consiglio Europeo nr. 2000/60/ES, è abbastanza difficile. Per ridurre eventuali impatti negativi,
è necessaria una regolare manutenzione della rete fognaria, nonché la ricostruzione di parti inadeguate e
l’installazione di nuovi componenti che dovrebbero rispettare la capacità e la funzionalità idrologica. L’obiettivo
dello sviluppo di nuovi tipi di scolmatori (CSO) è non solo di ridurre al minimo gli investimenti e le spese operative,
ma anche di eliminare l’ingresso di inquinanti nelle acque recipienti, soprattutto nella forma di solidi sospesi,
durante gli eventi di pioggia. Lo scolmatore CSO HOBAS è stato progettato a tale scopo.
2
L’impatto di una rete fognaria mista
sulle acque recipienti: confronto tra uno
scolmatore a stramazzo su due lati
e lo scolmatore HOBAS (CSO chamber)
Tratto dall’articolo di
Pollert J. ml.*, Nábělková J.*, Chmátal P., Soukupová K.*, Nováková R.*, S. Scheiflinger**
*Università CTU di Praga, facoltà di ingegneria civile, dipartimento di ingegneria sanitaria e ecologica
** HOBAS Engineering GmbH, TechCenter, Austria
3. DESCRIZIONE DELLO SCOLMATORE CSO HOBAS
Lo scolmatore CSO HOBAS è, concettualmente, la combinazione di due corpi cilindrici paralleli (fig. 1) e collegati tra
loro da un’apertura longitudinale. Durante i fenomeni atmosferici di pioggia intensa lo scarico non può essere
eliminato in modo soddisfacente attraverso la sezione regolata; il livello dell’acqua nel fondo del corpo inferiore
pertanto cresce fino al livello della fessura di interconnessione e l’acqua traboccante e minimamente inquinata viene
drenata attraverso il tubo superiore, per defluire nel corso idrico ricevente.
Il principio di pre-purificazione meccanica si basa sulla presenza di un flusso verticale che è supportato da
questa fessura di traboccamento inferiore. Esso favorisce la sedimentazione dei solidi sospesi che si muovono vicino
alla parte inferiore per defluire a causa del rallentamento nella camera principale (in confronto alla soluzione tipica,
ad esempio, lo sfioro laterale, dove i solidi sospesi e i sedimenti accrescono e quindi principalmente sfiorano nel
corso idrico ricevente). La posizione, forma e dimensione della fessura sono definite dal calcolo e dalla precedente
modellazione matematica del carattere del flusso nello scolmatore CSO HOBAS. Dopo l’evento di pioggia, avviene il
risciacquo auto-agente. I corpi cilindrici hanno una parte interna con bassissima scabrezza, per consentire un migliore
deflusso dei sedimenti, così come ha confermato la ricerca precedente (Pollert, 2002B). Inoltre, lo scolmatore CSO
HOBAS contiene diverse innovazioni tecniche come, ad esempio: diaframma anteriore (protezione del corso idrico
ricevente contro le impurità di galleggiamento), barriera provvisoria e bypass. Per le caratteristiche dettagliate di
questo tipo di CSO si veda Pollert (2008).
Fig. 1 Scolmatore CSO HOBAS - sezione trasversale (a sinistra) e sezione longitudinale (a destra)
3
METODOLOGIA
L’essenza della metodologia di valutazione ampliata
dello scolmatore CSO non è solo una valutazione
standard quantitativa (valutazione della funzione
sullo sfioro in volume e frequenza), ma anche una
valutazione qualitativa. In realtà, il CSO dovrebbe non
solo separare l’acqua, ma anche pre-trattarla
meccanicamente. Questo porterebbe ad una riduzione
dell’inquinamento in ingresso nel corso idrico ricevente,
il che si traduce in effetti positivi sul miglioramento
del suo stato chimico. La valutazione ampliata prende
in considerazione questo fatto e analizza le
concentrazioni di inquinanti nelle acque di sfioro
rispetto alle acque di scarico nella rete fognaria.
La relazione tra le concentrazioni in ingresso e nel
traboccamento indica l’efficienza di separazione di
questi inquinanti.
Nel caso in cui sfiora acqua pulita, l’efficienza è del
100%. Se l’acqua traboccante è sporca come
l’acqua affluente, l’efficienza è pari a 0. È anche
possibile che accada che l’acqua di sfioro sia ancora
più sporca dell’acqua in ingresso. Pertanto,
l’efficienza sarà negativa; questo era il caso, ad
esempio, dello sfioratore originale (stramazzo
laterale prima della ricostruzione).
4. 4
Metodologia di valutazione dell’efficienza di separazione
La metodologia di monitoraggio si basa su un metodo classico di valutazione dello sfioratore di tipo quantitativo e,
soprattutto, qualitativo. Si tratta quindi di individuare la relazione tra l’acqua di sfioro e l’acqua che scorre nella rete
fognaria mista. La valutazione quantitativa si basa sul monitoraggio dello scarico in ingresso e di sfioro, e sul calcolo
del deflusso dalla loro differenza. La valutazione qualitativa viene invece effettuata sulla base di diverse concentrazioni di
solidi sospesi in ingresso e nello sfioro. L’apparecchio di monitoraggio in linea viene installato sia nel pozzo che nello
sfioro. Nel pozzo vengono continuamente registrati velocità, livello dell’acqua e concentrazione dei solidi sospesi
(rilevatore digitale di opacità sommergibile). Nello sfioro viene monitorato il livello dell’acqua, mentre un
autocampionatore provvede a raccogliere i campioni di acqua di sfioro per l’analisi chimica e batteriologica.
(campionamento fino a 24 campioni successivi).
Metodologia di valutazione basata su modellazione matematica
Il modello matematico del flusso base utilizzato era il modello k-ε, che soddisfa tutti i criteri necessari in termini di
velocità, stabilità e precisione del calcolo. Per la modellazione superficiale libera, è stata utilizzata una modellazione
multifase (modello VOF con discretizzazione HRIC) conforme con le maggiori esigenze di stabilità e precisione.
L’inquinamento delle acque reflue è stato simulato con la traiettoria delle particelle. Dapprima viene determinato
l’inquinamento nell’afflusso delle acque reflue e quindi, in base a questo, le particelle sono divise a seconda delle
diverse densità e diametri in una certa copertura percentuale. Esse vengono fatte entrare nell’oggetto e il loro
comportamento viene monitorato lì. Il rapporto tra numero di particelle in ingresso, nello sfioro o nel deflusso porta
all’efficienza di separazione finale dei solidi sospesi dello scolmatore. I risultati della modellazione matematica in
dettaglio si possono trovare in Pollert (2002A).
Metodologia di valutazione della qualità delle acque
1) Monitoraggio della qualità delle acque reflue durante
gli eventi di pioggia intensa
La qualità delle acque che sfiorano dallo scolmatore
durante gli eventi di pioggia intensa viene monitorata
al fine di valutare l’efficienza del sistema.
L’acqua di sfioro campionata dall’autocampionatore
viene analizzata sugli indicatori chimici di base (solidi
sospesi - SS, pH, conducibilità, richiesta di ossigeno
chimico - COD, ioni di ammonio e fosfati). Per il pH e
la conducibilità viene usata la misurazione
potenziometrica; per la concentrazione dei solidi
sospesi viene applicato il metodo gravimetrico e i
restanti indicatori vengono analizzati con il metodo
spettrometrico basato sui test in cuvetta HACH LANGE.
Come rappresentanti degli indicatori microbiologici,
sono stati analizzati batteri coliformi e E.coli
utilizzando il metodo Colilert.
2) Valutazione dello stato chimico del corso idrico
ricevente
Nel caso del corso idrico ricevente, dove le acque
reflue sono dirette dallo sfioratore monitorato, la qualità
dell’acqua viene monitorata con una prospettiva
di lungo termine. I campioni dei sedimenti dell’acqua e
del fondo sono prelevati per mezzo del campionamento
in situ durante intervalli di tempo accidentali con un
diverso periodo dopo gli eventi di pioggia che
provocano l’intervento dello scolmatore. Nell’acqua ci
sono indicatori chimici e microbiologici base monitorati
nell’intervallo simile delle acque reflue (si veda
sopra). I metalli pesanti Cd, Cr, Cu, Ni, Pb e Zn vengono
valutati nei sedimenti dell’acqua e del fondo. L’analisi
dei metalli viene eseguita sulla spettrometria di
assorbimento atomico; i campioni di acqua vengono
fissati prima dell’analisi con l’aggiunta di acido nitrico e i
campioni di sedimenti vengono congelati, liofilizzati
e digeriti dall’acido nitrico e dal perossido facendo uso
della digestione a microonde a pressione (per la
descrizione della metodologia, si veda Nábělková,
2011). Lo stato chimico viene valutato confrontando la
qualità dell’acqua con lo standard di qualità ambientale
(SQA) locale. Per la valutazione del sedimento, vengono
usati i criteri EPA: concentrazione di probabile effetto
(PEC) e concentrazione effetto soglia (TEC) (Jones, 1996).
5. 5
DESCRIZIONE DEI PUNTI MONITORATI
Lo scolmatore CSO HOBAS monitorato si trova nel villaggio di Debř nad Jizerou vicino a Mlada Boleslav, nella
Repubblica Ceca. Il relativo sfioro conduce nella zona di espansione del fiume Jizera, precisamente nel canale di
bonifica che fluisce nel Jizera dopo circa 200 m. Il monitoraggio dello scolmatore a Debř, fu avviato nel 2010 in
previsione del rifacimento dell’esistente scolmatore con sfioro su due lati, ormai inefficiente. Le prestazioni originarie
sono state misurate nell’arco di due campagne di tre mesi circa dall’anno 2010 al 2012. In base ai risultati ottenuti,
uno scolmatore CSO HOBAS opportunamente dimensionato è stato proposto ed installato nel novembre del 2012.
Durante il periodo tra maggio e agosto del 2013, è stato quindi eseguito il monitoraggio del nuovo scolmatore HOBAS.
Il canale di bonifica a valle dello scolmatore viene considerato come recipiente diretto delle acque reflue; il fiume
Jizera sotto il deflusso del canale di bonifica viene monitorato per un potenziale impatto a lungo termine dello
scolmatore HOBAS CSO, soprattutto per quanto riguarda la qualità dei sedimenti.
L’originale scolmatore a stramazzo laterale (fig. 2 a sinistra) è stato progettato come una costruzione con sfioro su
due lati in un cofferdam rettangolare in calcestruzzo. Purtroppo, questa soluzione non è risultata assolutamente
adeguata per l’obiettivo per cui era stata creata. Il flusso aveva tecnicamente un pendio pari a zero. Spesso era pieno di
rifiuti e le acque reflue traboccavano anche durante i periodi di magra. Durante gli eventi di pioggia, quando si sono
verificati regolari sfioramenti, non è stato possibile nessun tipo di pre-depurazione meccanica. Ecco perché si è
pensato ad una totale sostituzione.
Per la sostituzione del vecchio ed inefficiente scolmatore (fig. 2 a sinistra) è stato
scelto lo scolmatore prefabbricato HOBAS CSO (fig. 2 a destra). La ragione
principale che ha fatto ricadere la scelta sul prodotto HOBAS è stata quella di
abbattere le spese: il cofferdam attuale è stato usato per posizionare lo
scolmatore CSO HOBAS pre-assemblato. Rispetto al progetto originale,
il tubo di deflusso superiore è stato eliminato perché l’acqua sfiora
attraverso la fessura nella depressione e scorre sotto lo scolmatore verso
il corso idrico ricevente.
L’ingresso nello scolmatore viene fornito dal pozzetto di auto-accesso.
Fig. 2
CSO vecchio
(a sinistra) e
scolmatore
CSO HOBAS
ricostruito
(a destra)
6. 6
RISULTATI
Valutazione basata su modellazione matematica
L’efficienza di separazione dei solidi sospesi nelle acque reflue prima e dopo la ricostruzione dello scolmatore
CSO è stata determinata con la modellazione matematica per i vari scarichi. Per quanto riguarda lo stato
prima della ricostruzione, l’efficienza di separazione per flusso di scarico era buona Q < 10 L/s. Con l’aumento
dell’afflusso, le acque reflue traboccanti avevano una maggiore concentrazione di inquinanti rispetto a quelle in
ingresso nel CSO (efficienza negativa), il che ha influenzato negativamente la zona circostante sotto il CSO.
Dopo la ricostruzione l’efficienza complessiva è notevolmente migliorata per tutti gli scarichi. Con un aumento dello
scarico, l’efficienza diminuisce, ma è ancora piuttosto alta. Le particelle inquinanti più grandi e più pesanti vengono
separate in modo soddisfacente, senza giungere allo sfioro. Nel modello, la maggior parte di queste si depositavano
nel corpo cilindrico dello scolmatore. Questo comportamento è noto in questo tipo di CSO e con diminuzione dello
scarico la rimozione delle particelle è prevista.
Fig. 3 Confronto del traboccamento tra il vecchio stramazzo laterale (a sinistra)
e lo scolmatore ricostruito CSO HOBAS (a destra) dal modello matematico
Anche il volume di ritenzione dello scolmatore CSO è molto importante per la riduzione dello sfioro di inquinanti.
L’efficienza di separazione durante lo sfioro è data principalmente dalla diminuzione significativa della velocità,
per consentire la sedimentazione delle particelle.
Tabella 1 Confronto della velocità media nella depressione del CSO
Scarico 10 L/s 20 L/s 40 L/s
Velocità prima della ricostruzione 1,06 m/s 1,31 m/s 1,58 m/s
Velocità dopo la ricostruzione 0,03 m/s 0,05 m/s 0,07 m/s
Fig. 4 Confronto dell’efficienza in funzione dello scarico
7. 7
Valutazione del CSO di Debř
Valutazione del funzionamento del CSO durante gli eventi di pioggia intensa
Il sito di Debř è stato monitorato durante tre campagne di misurazione. In particolare, durante due di esse
effettuate prima del rifacimento tra il 2010 ed il 2012, si sono verificati numerosi eventi di sfioro. Lo scolmatore
sfiorava la maggior parte del tempo (per il 52% del tempo, lo scarico era superiore a 5 mm, impostazione per
l’autocampionamento). Durante questo periodo sono stati completamente registrati 5 eventi di sfioro. I risultati hanno
mostrato che l’efficienza di separazione dei solidi sospesi era pari a zero. All’inizio del traboccamento vi era addirittura
una concentrazione più elevata nell’acqua di sfioro che nell’acqua in ingresso (Pollert, 2012).
I principali problemi dello scolmatore originale, oltre a solidi sospesi, erano principalmente i batteri coliformi e i
valori COD aumentati (valutati secondo l’SQA). I metalli pesanti non sembravano essere problematici, in quanto non
vi era nessuna fonte rilevante nel bacino. Tuttavia la maggior parte dei parametri valutati ha confermato che il
manufatto originale non svolgeva le funzioni cui era destinato. La ricostruzione dello scolmatore, avvenuta nel
novembre del 2012 con l’installazione dello scolmatore CSO HOBAS, è stata progettata in base ai dati misurati
e alla modellazione matematica.
Durante la terza campagna di misurazione, si è monitorato lo stato dopo la ricostruzione (maggio-agosto 2013).
Si sono verificati 7 eventi di sfioro e sono stati registrati completamente i risultati di 3 di essi. È necessario sottolineare
che il monitoraggio è stato fatto durante il periodo delle precipitazioni più intense (inondazioni nel giugno del 2013).
La fig. 5 offre un confronto dell’efficienza di separazione dello scolmatore prima e dopo la ricostruzione. Considerando
che prima della ricostruzione (fig. 5 a sinistra) l’efficienza di separazione dei solidi sospesi è pari a zero, addirittura
ipoteticamente negativa (concentrazione più elevata di SS nello sfioro che nell’acqua in ingresso), dopo la
ricostruzione la situazione è notevolmente migliorata (fig. 5 a destra).
L’efficienza di separazione di SS è in media il 65%. I risultati hanno inoltre dimostrato una buona corrispondenza tra i
dati misurati e la modellazione matematica.
Il confronto tra le concentrazioni di SS nell’acqua di sfioro e le concentrazioni nell’acqua in ingresso è documentato
in base agli esempi degli eventi selezionati, si veda la fig. 6, sulla sinistra uno sfioro prima della ricostruzione e sulla
destra uno dopo l’installazione dello sfioratore CSO HOBAS. Il miglioramento della prestazione risulta evidente dal
grafico. Per quanto riguarda altri indicatori chimici nell’acqua di sfioro, si riconferma che la maggior parte degli
indicatori segue lo stesso andamento, in quanto i SS (valori più alti all’inizio dello sfioro con il primo scarico) e valori
di COD dipendono dall’ora di sfioro (alla mattina presto i valori sono inferiori).
Fig. 5 Efficienza del CSO di Debř in base alla modellazione matematica e alla realtà, sulla sinistra
il CSO prima della ricostruzione, sulla destra il CSO dopo la ricostruzione.
8. 8
Fig. 6 Concentrazioni degli scarichi e dei solidi sospesi durante gli sfiori selezionati a Debř prima della
ricostruzione del CSO (a sinistra) e dopo la ricostruzione del CSO (a destra)
Valutazione dell’impatto dello scolmatore CSO di Debř sul corso d’acqua ricevente
Lo scolmatore monitorato a Debř conduce nel canale di bonifica (AD) nell’area di inondazione del fiume Jizera.
Pertanto lo scolmatore viene ad essere l’unica fonte d’acqua del canale (ad eccezione delle precipitazioni dirette).
La qualità dell’acqua nel canale concorda con questo fatto sia prima che dopo la ricostruzione, come illustrato nella
tabella 2.
Tabella 2. Valori medi, minimi e massimi degli indicatori di qualità dell’acqua nel canale di bonifica sotto il CSO
di Debř prima e dopo la ricostruzione e valori NEK secondo il regolamento del governo. 23/2011 Coll.
Canale di bonifica
prima della ricostruzione
Canale di bonifica
dopo la ricostruzione
EQS Min Media Max Min Media Max
pH 6-9 7,1 7,5 7,8 6,6 7,0 7,5
cond. mS/m 1101 11,4 51,3 161,6 12,5 81,5 268
Cl- mg/L 150 9,1 42,6 128 8,4 10,6 12,7
N-NH4+ mg/L 0,23 1,87 39,72 172 2,47 16,32 44,3
N-NO3
- mg/L 5,4 0,9 1 1,1 0,55 0,61 0,68
P-PO4
3 - mg/L 0,1502 1,6 15 28,4 3,31 3,83 4,34
COD mg/L 26 84,6 431,7 699 6,69 98,0 236
SS g/L 0,02 0,23 0,53 1,04 0,04 0,15 0,25
b. colif.
KTJ/100
mL
4000 18,4 >2.4x106 >2.4x106 178.000 >2.4x106
E.coli
KTJ/100
mL
2500 4 >2.4x106 >2.4x106 101.400 >2.4x106
1 criterio utilizzato della norma ceca CSN 75 7221, classe III
2 criterio SQA utilizzato per il fosforo totale
9. 9
Confrontando le concentrazioni di metalli pesanti nei sedimenti del canale di bonifica e anche nel Jizera con le norme
ambientali (si veda la Tab. 3), si può affermare che a Debř i metalli studiati non pongano problemi eco-tossicologici.
I risultati presentati sono stati controllati prima della ricostruzione del CSO e si è scoperto che gli standard ambientali
non sono stati superati, se non in rari casi.
Tabella 3. Concentrazione dei metalli nei sedimenti del canale di bonifica sotto il CSO e nei sedimenti del Jizera a
valle del canale di bonifica a Debř e valori dei criteri eco-tossicologici.
Pb Cu Cr Ni Zn
mg/kg mg/kg mg/kg mg/kg mg/kg
TEC 34,2 28 56 39,6 159
PEC 396 77,7 159 38,5 1532
Jizera
(Debř)
MIN 19,6 14,9 13,0 14,0 85,9
MEDIA 26,1 21,1 17,0 16,9 115,5
MAX 32,7 28,7 22,1 20,3 138,3
Canale di
bonifica sotto
il CSO (Debř)
MIN 7,4 14,5 9,6 16,9 54,3
MEDIA 21,7 21,0 13,9 18,9 94,8
MAX 36,5 31,8 23,1 21,0 156,3
CONCLUSIONE
La misurazione eseguita nella rete fognaria mista di Debř ha riconfermato l’idoneità della combinazione tra il
monitoraggio di ricerca in situ e la modellazione matematica. La metodologia qui presentata sembra essere il modo
appropriato per l’identificazione del problematico CSO e la progettazione della soluzione più appropriata.
Lo scolmatore CSO HOBAS dopo la ricostruzione diminuisce del 30-50% circa i valori degli inquinanti, che sfiorano
nel corso d’acqua ricevente.
La qualità dell’acqua nel canale di bonifica, dove le acque reflue sfiorano dal CSO corrisponde, prima della
ricostruzione, alla qualità dell’acqua nella rete fognaria e il canale è l’elemento di riqualificazione paesaggistica.
L’installazione di uno scolmatore CSO HOBAS riduce al minimo il numero di sfiori e quindi diminuisce l’impatto
negativo sul corso d’acqua che segue il canale di bonifica.
Il modello matematico dimostra una compatibilità molto buona con le misurazioni di ricerca in situ nonostante il fatto
che i dati registrati mostrino un grande intervallo di valori. Considerando le grandi difficoltà nel misurare il modello
matematico, esso si dimostra uno strumento molto buono per la determinazione dei valori che non sono stati registrati
(ad es. scarico elevato). In futuro, la modellazione matematica potrebbe diventare il pilastro principale per la
progettazione di nuovi scolmatori, in modo da aiutare ad eliminare gli inquinanti dalle acque di sfioro e provvedere
al loro trasporto nell’impianto di depurazione delle acque reflue. La valutazione basata su modellazione matematica
potrebbe quindi essere verificata con un monitoraggio a breve termine. Con una soluzione intelligente sviluppata per
le misurazioni con l’aiuto della modellazione matematica, le spese possono essere tagliate e allo stesso tempo ci
sarebbe una diminuzione dell’inquinamento dell’acqua in ingresso nel
corso idrico ricevente. Lo scolmatore HOBAS CSO di Mlada Boleslav –Debř, qui presentato, è un buon esempio di
come sulla base del metodo descritto si è ottenuta un’elevata efficienza di separazione dei solidi sospesi.
10. 10
RICONOSCIMENTI
I risultati pubblicati sono stati ottenuti con il supporto dei progetti SGS13/173/OHK1/3T/11 e TACR č. TA02020169.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Jones D.S., Hull R.N. and Suter G.W. (1996). Toxicological benchmarks for screening contaminants of potential con-
cern for effects on sediment-associated biota. Lockheed Martin Energy Research Corporation Report ES/ER/TM-95/
R2.
Nábělková J. (2011). Heavy metals in small urban streams. habilitation thesis, CTU in Prague – in Czech Pollert J.,
Stránský D. a Fatka P. (2002B). Odpory proudění v kanalizačním potrubí s hladkým povrchem stěn. Stavební fakulta
ČVUT v Praze.
Pollert J. (2008). Trubní odlehčovací komora jako ekologicko-ekonomické řešení. Vodní hospodářství, roč. 2008, č. 2,
33-36.
Pollert J. (2012). Aplikovaný výzkum vybraných objektů stokových sítí: zvýšení kvantitativní a kvalitativní účinnosti.
Průběžná zpráva k projektu TAČR č. TA02020169.
Pollert J. and Stránský D. (2002A) Combination of Computational Techniques - Evaluation of CSO
Efficiency for Suspended Solids Separation. In: Sewer Processes and Networks, Paris, France, proceedings from
conference, GRAIE, , 231-238.
Stephens S.R., Alloway B.J., Carter J.E. and Parker A. (2001) Towards the characterization of heavy metals in dred-
ged canal sediments and an appreciation of „availability“: two examples from the UK.
In: Environmental Pollution 113, 395-401.