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Sintesi tecniche di vendita
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Sintesi tecniche di vendita

  1. Life is a learning journey – www.paolovallicelli.it Materiale didattico A cura di Paolo Vallicelli Il processo di vendita efficace: la “bussola” del venditore-consulente  Schema di sintesi  Approfondimenti Problema: Il cliente diventa sempre più informato, esigente e meno fedele. Se a questo si aggiunge la situazione di iper-competizione ed il livello di saturazione di molti settori, diventa indispensabile essere eccellenti nel proprio approccio al cliente. Soluzione: Pensare alla vendita ed in particolare al colloquio col cliente non come ad un fatto “casuale”, ma come un processo quasi scientifico identificabile in diverse fasi. Ognuno di noi nella interazione col cliente può riconoscere dei punti deboli intervenendo con azioni correttive. Siamo tutti venditori. Tutte le volte che entriamo in contatto col cliente siamo a chiamati a “vendere” il nostro servizio/prodotto, l’azienda, ma prima di tutto noi stessi. SCHEMA DI SINTESI LA NOSTRA “BUSSOLA”: le 5 fasi del colloquio col cliente  1. Approccio 2. Analisi del fabbisogno 3. Dimostrazione 4. Superamento delle obiezioni 5. Chiusura  Queste fasi rappresentano il processo decisionale del cliente. NB: se una delle fasi non viene ben sviluppata mette a rischio il proseguimento del processo ! APPROCCIO  I primi attimi col cliente sono fondamentali. E’ la fase di riscaldamento, dobbiamo mettere a suo agio l’altro: possiamo offrire un caffè, fare osservazioni non legate al prodotto/servizio. E’ la tipica fase dei convenevoli.  Non iniziate subito a parlare di voi o del vostro prodotto! E’ molto noioso. Attenzione al vostro atteggiamento ed al linguaggio del corpo. ANALISI DEL FABBISOGNO  Andreste da un medico che vi prescrive delle medicine senza farvi una visita? Probabilmente no, non vi fidereste. Proprio la fase dell’intervista o analisi del fabbisogno, vi aiuterà a creare il clima giusto per passare alle altre fasi della vendita lasciando un’impressione positiva nel cliente. Qui diventiamo dei veri e propri consulenti.  L’intervista è la fase dove il cliente parla per l’80% del tempo. E’ la fase dove voi ascoltate in maniera attiva cercando di controllare le vostre presunzioni. Nella realtà, molti di noi tengono dei veri e propri monologhi auto-centrati e poco efficaci.
  2. Life is a learning journey – www.paolovallicelli.it DIMOSTRAZIONE  Fate vedere (di-mostrare) come il vostro prodotto/servizio possa risolvere i problemi o permetta di raggiungere gli obiettivi emersi nell’analisi. E’ l’arte delle vendita: adattare la vostra offerta all’esigenza del cliente.  Non vanno tenute conferenze: selezionate gli argomenti. Il cliente compra se vede soddisfatto un SUO bisogno. SUPERAMENTO DELLE OBIEZIONI  Il superamento delle obiezioni viene trattato in ogni corso di vendita come il momento della verità, il punto di svolta che può portare verso la chiusura positiva del colloquio o verso il disastro. Solo gli stupidi non hanno mai obiezioni.  Definiamo obiezione: l’espressione di un problema, di un dubbio o di un timore del nostro cliente. Quindi un aspetto assolutamente naturale e fisiologico nel colloquio col cliente. CHIUSURA  Se abbiamo superato in maniera convincente anche le obiezioni è il momento decisivo: chiedere al cliente di passare all’azione. Ovvero decidere. Molti venditori hanno timore di rovinare tutto.  Se non chiudiamo noi, chiuderà qualcun altro. Non dobbiamo “forzare” o insistere, ma neanche essere troppo passivi o insicuri, altrimenti il cliente se ne accorgerà.
  3. Life is a learning journey – www.paolovallicelli.it APPROFONDIMENTI Il miglioramento costante 5 fasi da analizzare Identifica in quale fase sei più in difficoltà Quali azioni concrete puoi applicare per migliorare? Confrontati con i tuoi colleghi, chiedi loro di fare delle simulazioni di vendita. Senza il confronto costante con gli altri non si può migliorare. La bussola del venditore consulente: le azioni concrete Approccio Il nostro atteggiamento è fondamentale nelle relazioni. Prima del nostro servizio/prodotto passa chi siamo ed il nostro atteggiamento. Facciamo attenzione al cliente, ascoltiamo ed osserviamo: sappiamo che ogni persona è diversa dalle altre e quindi può necessitare di approcci anche diversi. Fai un importante Check : 1. Controllo della tua immagine:  Abbigliamento in ordine  Postura  Ordine sul posto di lavoro  Strumenti e supporti di lavoro 2. Controllo della propensione:  Stato emotivo momentaneo (ti senti stanco ?)  Simpatia verso il cliente 3. Controllo della comunicazione:  uso dei toni di voce (l’entusiasmo vende)  contatto visivo  sorridere
  4. Life is a learning journey – www.paolovallicelli.it Analisi del fabbisogno E’ la fase dove raccogliete informazioni su:  la situazione del cliente  i suoi obiettivi  i suoi problemi  i tempi di decisione  le propensioni di spesa Nella fase dell’analisi:  mostrate attenzione (annuire, mantenere un contatto visivo)  prendete nota  fate brevi riepiloghi  domandate per raccogliere informazioni Chi domanda comanda. Le domande sono identificabili in: Domande chiuse o di controllo  prevedono come risposta Sì o No oppure un’alternativa ben precisa. Vanno fatte verso la fine del colloquio. Es. “Preferisce il modello A o B?” oppure “Le va bene la prossima settimana per l’incontro ?” Domande aperte  iniziamo con: chi, cosa, come, quando, dove, perché. Aprono il dialogo, sono fondamentali in fase di analisi. Esempio di domanda motivazionale aperta: “Cosa cerca in un fornitore per la sua azienda?” La bussola del venditore consulente: le azioni concrete Dimostrazione Sulla base dell’analisi dobbiamo dimostrare al cliente come la nostra offerta si sovrapponga pienamente ai suoi personalissimi bisogni. Il cliente vuole sapere come la nostra offerta migliori in qualche aspetto la sua vita: risolva i suoi problemi o gli permetta di raggiungere un obiettivo. Esempio: “Proprio in merito a quello che lei mi ha detto prima (fase dell’analisi), il nostro prodotto le offre…” Cerchiamo di elencare soprattutto i Benefici: un’assicurazione permette la sicurezza della propria famiglia, una crema offre bellezza, un libro cultura ecc… Usiamo un linguaggio diretto, senza troppi termini tecnici. Ricordiamoci anche dei bisogni psicologici: sicurezza, orgoglio status. I bisogni non sono mai generici, il bravo venditore mostra come la sua offerta soddisfi proprio i bisogni del cliente.
  5. Life is a learning journey – www.paolovallicelli.it Superamento delle obiezioni Perché il cliente fa obiezioni? Alcune possibili motivazioni: - per sentirsi importante, al centro dell’attenzione - per far notare la sua competenza - perché obiettare fa parte della sua natura (chi acquista si trova in posizione di forza) - per avere maggiori informazioni - per ottenere condizioni più vantaggiose - come segnale di interesse per il prodotto stesso: quindi stiamo facendo un buon lavoro. Non abbiate “paura” dell’obiezione. Solo uno scarso interesse porta il cliente a non fare obiezioni. Come gestire le obiezioni: - non interrompiamo l’obiezione - manteniamo un contatto visivo col cliente - manteniamo una mimica faccia distesa - evitiamo espressioni con tono scocciato o sarcastico come: “Guardi è il centesimo cliente oggi che mi fa questa domanda !”. Meglio invece: “E’ un dubbio lecito, mi faccia spiegare…” oppure “Grazie per la domanda, mi permette di precisare meglio” oppure “Probabilmente mi sono spiegato male, ritorno quindi sul punto…”. Più sono competente tecnicamente più sono sicuro ed “inattaccabile”.
  6. Life is a learning journey – www.paolovallicelli.it Chiusura Come facilitare la chiusura? Combattiamo la paura del No. Decisi, non aggressivi o passivi. Ricapitoliamo tutti i vantaggi ed i benefici: “Quindi ricapitolando…” Evitiamo domande che focalizzano il cliente sul negativo: “Non la vendo molto convinta… cosa c’è che non va ?” Cosa dire in fase di chiusura: “Se decide oggi possiamo iniziare…” “Quale modello sceglie ?” (domanda che presuppone la scelta positiva) Un classico della chiusura: la doppia proposta alternativa; si offrono due diverse opzioni d’acquisto: “Preferisce quindi il modello A o il modello B?” --Per finire-- Aggiorniamoci costantemente: leggiamo le riviste tecniche, partecipiamo a corsi di formazione, confrontiamoci con i colleghi. Questo ci permette di comunicare in maniera più decisa e di essere “internamente” più tranquilli.
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