Anúncio

Movimento Ecumenico seconda parte / lezione 2

12 de Mar de 2013
Anúncio

Mais conteúdo relacionado

Similar a Movimento Ecumenico seconda parte / lezione 2(20)

Anúncio

Movimento Ecumenico seconda parte / lezione 2

  1. FACOLTÀ TEOLOGICA DI SICILIA Il Movimento Ecumenico IV lezione Prof. Antonino PILERI BRUNO A.A 2012-2013
  2.  Dimensione missionaria del Movimento Ecumenico  Inizio del Movimento ecumenico: contesto iniziale ed aperture  La Chiesa Cattolica in dialogo con il CEC
  3. Da dove nasce la missionarietà della Chiesa? Mandati missionari pre-pasquali Mt 10, 1.7.9-11.14 Mc 6, 7,7-13 Lc 9.1ss.
  4. Mt 10, 1.7.9-11.14 “Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità. [Disse loro] «strada facendo predicate che il regno dei cieli è vicino. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna e lì rimanete fino alla vostra partenza»”.
  5. Mc 6, 7-13 “Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». E partiti predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano ”.
  6. Lc 9,1-7 “Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». Allora essi partirono e passavano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni”.
  7. Da dove nasce la professione di fede? Mt 16, 13-23 Mc 8, 27-33 Lc 9, 18-22
  8. Mt 16, 13-18 “Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Risposero Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né sangue né carne te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa[…]»”.
  9. Mc 8, 27-30 “Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose severamente di non parlare di lui a nessuno”.
  10. Lc 9, 18-21 “Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno”.
  11. Movimento ecumenico nasce come movimento missionario Il movimento ecumenico venne a svilupparsi come conseguenza del movimento missionario. Nell’Europa Occidentale l’azione missionaria cercò di fare presa sulle popolazioni dei centri industriali. Nelle Americhe, in Africa, in Australia, in Asia si adoperò a mantenere viva la fede nelle schiere degli immigrati. I missionari furono i primi ad avvertire la tragedia delle divisioni tra le chiese.
  12. Conferenza missionaria mondiale di Edimburgo (1910) La Conferenza del 1910 rappresentò l’apice e al tempo stesso il risultato degli incontri precedenti. John R.Mott fu a capo della prima delle commissioni preparatorie e divenne capo della Commissione di continuazione. Egli aveva la capacità di intuire le potenzialità dei giovani; fu un viaggiatore infaticabile. Il rapporto steso a conclusione della Conferenza poté affermare: «l’ideale presente alla mente della grande maggioranza dei missionari è che sia finalità di tutta l’azione missionaria quella di impiantare presso ogni nazione non-cristiana una sola e indivisa chiesa di Cristo». Da Edimburgo venne anche l’avvio corrente che trovò la sua realizzazione nella conferenza mondiale di “Fede e Costituzione”.
  13. Inizio del Movimento Ecumenico L’inizio del Movimento Ecumenico, si compie sul fronte protestante e senza alcuna partecipazione della Chiesa Cattolica. Il fine di Söderblom era creare un movimento mondiale che ponesse i presupposti per l’unità di tutti i cristiani. Söderblom aveva osservato come durante la prima guerra mondiale i popoli cristiani si fossero battuti in battaglia: nacque in lui l’idea di fondare un concilio della pace formato dai rappresentanti delle chiese. Nel 1919 scrisse un memorandum per la Lega mondiale e per la fratellanza delle chiese. Nel 1920 il patriarca di Costantinopoli invitò con una lettera enciclica tutte le chiese a unirsi in una “Lega delle Chiese” seguendo l’esempio della “Lega dei Popoli”.
  14. La Chiesa Cattolica in dialogo con il C.E.C Di fronte al movimento ecumenico nascente ed alle richieste sempre più stringenti di prenderne parte la chiesa cattolica dichiarava la consapevolezza di essere la vera ed unica chiesa di Cristo e considerava necessario che le altre chiese coronassero il loro cammino verso l’unione con la vera Chiesa.
  15. La partecipazione dei cattolici alle assemblee internazionali del movimento ecumenico restava proibita sulla base dell’enciclica Mortalium Animos. Questa proibizione venne ancora ribadita in occasione dell’Assemblea di Amsterdam del 1948. Bisogna ricordare che l’anno seguente venne pubblicata l’istruzione del S. Officio Ecclesia Catholica (20/12/1949) nella quale, per la prima volta, il movimento ecumenico è riconosciuto come frutto dello Spirito. Da questo momento è possibie organizzare incontri interconfessionali sotto la sorveglianza del vescovo diocesano o della santa sede.
  16. Apertura ecumenica come fine del Vaticano II Il lungo travaglio degli anni precedenti trovò piena realizzazione nella stagione inaugurata dal Concilio Vaticano II. L’intenzione di “aggiornare” la Chiesa e “restaurare l’unità dei cristiani” fu l’intento che mosse Giovanni XXIII fin dal primo annuncio del Concilio del 25/12/1959.
  17. Fase preparatoria al Concilio Vaticano II Il Concilio fu preceduto da una fase “antepreparatoria” iniziata il 17/05/1959 con una vasta consultazione di vescovi, superiori degli ordini religiosi, facoltà ecclesiatiche e dei dicasteri della curia romana. Si noti bene che le risposte in ordine al tema dell’unità facevano riferimento alla prospettiva unionistica del “ritorno”.
  18. Istituzione del Segretariato per l’Unità dei Cristiani Conclusa questa prima consultazione, il motu proprio “Superno Dei nutu” istituiva il Segretariato per l’Unione dei Cristiani, con il fine di coordinare tutto ciò che potesse far riferimento al problema dell’unità dei Cristiani. La presidenza del nuovo Segretariato fu affidato al card. Agostino Bea.
  19. Nella fase preparatoria vennero compilati tre progetti che riguardavano il problema dei cristiani. Il primo, elaborato dalla commissione teologica, costituiva il cap. XI dello schema De Ecclesiae. Il secondo era stato elaborato dalla commissione per le Chiese Orientali e portava il titolo: De Unitate Ecclesiae: Ut omnes unum sint. Il terzo era stato preparato dal Segretariato per l’Unione, con il titolo: De unione favorenda inter Christianos.
  20. Esito dei progetti Di questi progetti soltanto il secondo giunse alla discussione in aula nel corso della I sessione (26-29 novembre1962). Alla luce dei suggerimenti dei padri conciliari, un secondo progetto, risultante dalla sintesi dei tre precedenti, venne redatto da una commissione mista, nella quale al fianco dei rappresentanti del Segretariato per l’Unione, elevato a commissione conciliare, sedevano membri della Commissione Teologica e di quella delle Chiese Orientali.
  21. Approvato dal Papa venne diffuso in aula nel corso della II sessione (18-27 novembre 1963). Il 20 novembre 1964 il decreto sull’ecumenismo (Unitatis Redintegratio) fu approvato con 2054 placet contro 64 non placet. Il giorno seguente in sessione pubblica riceveva l’adesione plebiscitaria di 2137 voti contro 11 e veniva promulgato insieme alla costituzione Lumen Gentium sulla Chiesa e al decreto Orientalium Ecclesiarum sulle chiese orientali cattoliche.
  22. Grazie! Prof. Antonino Pileri Bruno www.luxecclesiaeorientalis.org Prossima lezione 15 febbraio 2013
Anúncio