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Traumi particolari
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Traumi nel bambino
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Traumi nel bambino
Traumi nel bambino
Traumi nel bambino
Traumi nel bambino
tachipnea ( > 40 o > 60)
respiro russante
respirazione nasale
retrazioni costali
Segni di insufficienza respiratoria
Trattamento
Segni di shock
aumento della frequenza respiratoria
estremità fredde
aumento della frequenza cardiaca
ipotensione (PA max < 70 mmHg)
Nel bambino l’ipotensione compare più
tardivamente rispetto all’adulto
Valutazione
Blocca il capo
Manovre di immobilizzazione del
neonato traumatizzato
Inizia la
rotazione
Mantiene in
asse il capo
Lo posizionano
nel seggiolino
Posiziona la
schiena contro il
seggiolino
Posizionano il collare
Riempie gli
spazzi vuoti
Riempiti gli
spazzi vuoti…
Bloccano il corpo con del cerotto
Bloccano il capo
Lesioni scheletro - muscolari
Posizionamento del collare
Mantiene il
capo
Posizione la parte
anteriore del
collare
Chiude la parte
anteriore del
collare
Posizione la
parte posteriore
del collare
Chiude la parte
anteriore del
collare
Mantiene in asse
la testa
Posizionamento del collare
(bambino seduto)
Immobilizzano il
capo
Posizionano la
parte anteriore del
collare
Chiudono il collare
Inseriscono la parte
posteriore del
collare
Log-Roll su spinale
Si posizionano
per iniziare la
manovra
Posiziona le mani
spalle/bacino
Ruotano dopo
aver legato i piedi
Posizionano uno
spessore dietro la
schiena
Posizionano la
spinale
Appoggiano la
spinale sulla
schiena
Posizionano
le mani per la
rotazione
Iniziano la
rotazione
Finiscono la
rotazione
Posizionano
sull’asse
Posizionano la testa
sulla base del ferma-
capo
Riempiono gli
spazzi vuoti
Posizionano le
cinghie
Stringono le
cinghie
Posizionano i cuscini ferma-capo
Bloccano il capo
• Osservazione dei parametri vitali e comprenderne le
variazioni anatomiche e fisiologiche
• Le condizioni cliniche possono cambiare rapidamente
• Un intervento precoce può produrre un risultato
migliore
• L’equipaggiamento va rapportato all’età e al peso
(utilizzo del bambinometro)
• Il supporto alla famiglia è importante quanto il
trattamento medico
Punti chiave
• Osservazione dei parametri vitali e comprenderne le
variazioni anatomiche e fisiologiche
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migliore
• L’equipaggiamento va rapportato all’età e al peso
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• Il supporto alla famiglia è importante quanto il
trattamento medico
Punti chiave
Posizionano uno
spessore dietro la
schiena
Posizionano il
KED dietro la
schiena
Posizionano le
mani per la
rotazione
Mantiene in asse il
capo
Riempie gli spazzi
vuoti
Chiudono le
cinghie
Stringono le cinghie
garantendo l’espansione
toracica
Chiudono i bordi
del ferma capo
Bloccano il capo
Traumi nell’anziano
In un evento traumatico le persone
anziane riportano generalmente lesioni
più severe rispetto ad un giovane
Non sottovalutare mai
un anziano infortunato
Valutazione
Traumi in gravidanza
• aumento della ventilazione
• aumento della frequenza cardiaca
• aumento della volemia
• aumento della gittata cardiaca
• ipotensione dal 2° trimestre
• ipotensione supina
• rallentato svuotamento gastrico
Gravidanza
Modificazioni fisiologiche
La donna gravida può perdere sino
al 35% della massa ematica prima
che si manifestino i segni della
ipovolemia.
Importanti sanguinamenti interni
possono associarsi a mancanza di
segni esterni
Valutazione
• Somministrare immediatamente ossigeno
ad alti flussi (10-12 lt/min)
• Infondere precocemente liquidi per
mantenere una pressione arteriosa sistolica
di almeno 90-100 mmHg
• Trasportare sul fianco sinistro (se epoca
gravidanza > 20 sett.)
• Attenzione al vomito
Trattamento
Traumi penetranti
si intende una LESIONE della cute con
interessamento della muscolatura interna
La LESIONE della cute, può essere superficiale o
profonda.
Essendo però il trauma causato da un corpo esterno,
si possono avere anche danni agli organi interni.
Trauma penetrante
• Valutazione A – B – C – D – E
• Valutare l’origine del TRAUMA, può avere anche aspetti legali
Arma da Fuoco o da Taglio
Infortunio sul Lavoro
• Valutare la profondità e l’estensione del trauma
• Valutare la posizione dell’oggetto
COSA FARE
• Controllare l’emorragia
• Lavaggio e disinfezione della ferita
• Medicazione
• NON TOGLIERE L’OGGETTO
PENETRATO, se ancora conficcato nella
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Cosa osservo nei dintorni del traumatizzato ?
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Proiezione dell'infortunato all'esterno dell'abitacolo
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Caduta da oltre 3 metri di altezza
ITM DI LESIONE
Ferite penetranti a livello di testa, collo, torace, addome
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Indicatori di gravità
Nel Traumatizzato occorre preoccuparsi nell’ordine per escludere…
Airways presenza di corpi estranei
fratture delle mandibole e/o del massiccio maxillo-faciale
rottura della trachea o del laringe
frattura del rachide cervicale
Breathing pneumotorace ipertensivo
lembo valvolare con contusione polmonare
pnx aperto
emotorace massivo
Circulation pnx ipertensivo
tamponamento pericardico
shock emorragico: lesioni intra-toraciche, lesioni addominali, fratture del bacino e/o del femore NB:
con il 30% di perdita del volume ematico compaiono alterazioni del colorito e delle caratteristiche
della cute; con una perdita del volume ematico uguale o maggiore al 50% compaiono alterazioni
dello stato di coscienza
Disability lesioni craniche
insufficiente ossigenazione
shock
intossicazione da alcool e/o droghe
Exposure ipotermia, il paziente politraumatizzato è RAFFREDDATO per definizione, l'approccio terapeutico,
l'esposizione per poterlo visitare completamente e le visite dei consulenti causano un raffreddamento
"iatrogeno. Ciò comporta una riduzione nell'efficacia dei sistemi di compenso, ed un abbassamento
delle difese immunitarie del soggetto.
Indicatori di gravità
Trasferimento di energia cinetica al corpo
1. Collisione del veicolo
2. Collisione del corpo contro il veicolo
3. Collisione degli organi contro il corpo
TEORIA DEL TRIPLICE IMPATTO:
Incidenti di autoveicoli
DEFORMAZIONI ESTERNE DEL VEICOLO
indicano l’energia liberata
DEFORMAZIONI INTERNE DEL VEICOLO
indicano la sede di impatto del corpo
DEFORMAZIONI (LESIONI) DEL CORPO
indicano le lesioni subite
Incidenti di autoveicoli
Incidenti di autoveicoli
Incidenti di autoveicoli
Impatto frontale
Impatto posteriore
Impatto laterale
Impatto rotatorio
Cappottamento
Incidenti di motoveicoli
Investimento di pedone
Incidenti da traffico
Lesioni a testa, torace e
addome
IN BASSO E SOTTO
Il corpo continua il suo moto verso il
basso andando a urtare il piantone
dello sterzo, il pavimento del veicolo,
la pedaliera.
Indice di
sospetto
per
traumi
alla testa
Lesioni arti inf. bacino,
addome, torace
IN ALTO E SOPRA
Il corpo continua il suo moto
verso l’alto e al di sopra del
cruscotto. Spesso viene
colpito il parabrezza.
LE VELOCITA’ DEI
MEZZI SI SOMMANO
valutare sistemi di
protezione: Cinture – air
bag – poggiatesta –
seggiolini (lesioni da
contraccolpo)
Impatto frontale
• Trattare il bambino come un piccolo adulto
• Non usare l’equipaggiamento delle dimensioni
appropriate
• Quadri clinici subdoli
• Interpretare variazioni dei PV come anormali
• Non riconoscere i segni potenziali di un ira
circolatoria e neurologica
Errori comuni
Impatto posteriore o tamponamento
Rottura delle coste e
lesione della milza,
fegato e rene
Frattura del bacino Frattura della clavicola
La testa nell’impatto può
spostarsi bruscamente
di lato e causare lesioni
alla colonna cervicale.
Non di rado anche
lesioni polmonari.
DEFORMITA’ ESTERNE
lato dell’impatto entità
dell’intrusione
DEFORMITA’ INTERNE
i sistemi di protezione sono
poco efficaci in questo caso.
Deformazione di portiera e
sedili lesioni arti superiori e
spalle, rachide cervicale,
cranio, torace
Impatto laterale
DEFORMITA’ ESTERNE
su tutti i lati del veicolo
DEFORMITA’ INTERNE
lesioni gravi se gli occupanti
non facevano uso di sistemi di
protezione.
Il veicolo subisce gravi urti e in
varie angolazioni che si
ripercuoteranno sugli occupanti e i
loro organi interni.
Le lesioni derivano da tutti questi
urti. È impossibile prevedere che
tipo di lesione ne derivi, ma
saranno quasi sempre gravi
Cappottamento
Il rischio di eiezione dal veicolo
dipende dal mancato uso dei
sistemi di ritenzione (cinture,
seggiolini) e aumenta in
maniera esponenziale la
possibilità di lesioni gravi
(300% lesione rachide cervicale)
Doppio impatto: lesioni contro
il veicolo + lesioni contro
ostacoli o terreno
Le eiezioni dal veicolo, compreso il
motociclista, un pedone investito, o
una persona precipitata dall’alto
hanno tutti il rischio di lesione del
rachide cervicale del 300% in più
rispetto a chiunque abbia subito una
qualsiasi altra dinamica di trauma
Eiezione del veicolo
La causa principale di morte è il trauma
cranico
Le lesioni dipendono da:
impatto iniziale + impatti successivi
deformazioni della moto
distanza dal punto di impatto
deformazione degli oggetti contro cui ha
urtato
tipo di superficie urtata
Esistono 3 tipi di impatto con caratteristiche
in parte diverse da quelle degli autoveicoli.
1. impatto frontale
2. impatto laterale
3. eiezione o disarcionamento
Incidenti di motoveicoli
Causa un arresto brusco del moto
proiettando il motociclista in avanti e in
alto.
Possono derivare lesioni al capo, al torace
e all’addome. Se nell’urto i piedi
rimangono incastrati tra i pedali, ne può
derivare una frattura delle ossa lunghe
della gamba.
Viene proiettato in aria con notevole
velocità, fino a che non incontra un ostacolo
sul quale fermarsi.
Rimane incastrato tra moto e oggetto urtato.
Frattura di tibia, perone, lussazioni dell’anca.
La caduta laterale: schiacciamento arto
inferiore
Impatto frontale
Impatto laterale Disarcionamento
Impatto primario
(paraurti)
Lesioni arto
inferiore, bacino
Impatto secondario
(cofano, parabrezza)
Lesioni bacino,
addome, torace,
cranio, colonna
Impatto terziario
(terreno, oggetti)
Lesioni variabili
Nel bambino è frequente
il trascinamento e
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Investimento di pedone
Con traumatismi in successione
Investimento di pedone
Rapida decelerazione verticale
Il tipo di lesione dipende da tre
fattori:
altezza della caduta
caratteristiche della superficie
di impatto
parte corporea di primo
impatto
Lesioni dirette ed indirette
Più la vittima è pesante, più ha possibilità
di procurarsi lesioni (la velocità aumenta
nella caduta)
Più la superficie di impatto è morbida, più
si deformerà assorbendo energia attutendo
maggiormente l’urto.
Caduta
a piedi
uniti
Caduta dall’alto
Dirette, da primo impatto:
fratture piedi, gambe o capo e rachide cervicale
Indirette:
fratture vertebre tratto lombare, lesione degli organi
parenchimatosi addominali
Da impatto successivo:
trauma cranio-facciale, frattura polsi, arti superiori
NEL BAMBINO < DI 5 ANNI IL CAPO E’ LA
SEDE DI PRIMO IMPATTO
Caduta dall’alto
LESIONI PRIMARIE: causate dall’onda di pressione dell’esplosione
Organi bersaglio sono quelli contenenti gas (stomaco, intestino,
polmoni) e lesioni alle orecchie. In genere morte per emorragie interne
senza evidenti segni di lesioni. )
Lesioni da scoppio
LESIONI SECONDARIE: da materiali proiettati dall’esplosione
Vetri o detriti scagliati contro. Tipiche sono le fratture, le ferite
le ustioni e lacerazioni. Spesso anche ustioni gravi
LESIONI TERZIARIE: da proiezione brusca dell’infortunato
dipendono dalla distanza a cui il corpo è stato proiettato
dalla superficie di impatto
dalla parte del corpo di primo impatto
LE LESIONI PRIMARIE
SONO
LE PIÙ SEVERE E LE
PIÙ
MISCONOSCIUTE
Altri termini comunemente usati:
Neonato sotto il mese d’età
Lattante fino a 12 mesi
Bambino fino a 8 anni
PER IL TRATTAMENTO SI
RACCOMANDA L’USO DEL
BAMBINOMETRO SOTTO I 5 ANNI
I pazienti pediatrici sono definiti
per età inferiori a 18 anni
• Caduta da altezza > 6 m
• Passeggero deceduto
• Estricazione > 20 minuti
• Meccanismo rotatorio
• Eiezione dal veicolo o arrotamento
• Impatto auto – pedone/ciclista a vel. > 10 Km/h
• Motociclista caduto a vel. > 40 Km/h o separazione dal mezzo
• Alta velocità
deformazione veicolo ( > 60 cm )
strada extraurbana ( vel. > 40 Km/h )
intrusione > 40 cm.
deformazione o abbattimento ostacoli fissi
Indicatori di gravità
Età < 5 anni o > 55 anni
Patologie cardiorespiratorie
Cirrosi epatica, diabete mellito
Pazienti in terapia con anticoagulanti o con
patologie della coagulazione
Pazienti immunosoppressi
Altre condizioni per la centralizzazione
del paziente
Persona incarcerata all’interno
dell’autovettura
Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 88
Assenza di cinture di sicurezza
Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 90
Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 92
Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 93
Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova
Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova
Incarcerato
semisepolto
L’accesso al paziente è limitato e
l’intervento è lungo.
AUTOPROTEZIONE:
abbigliamento
collaborazione con altre Forze (VV.FF)
Il politraumatizzato incarcerato
Incarcerato reale (necessità di
rimuovere parte della vettura che
causa limitazione alla mobilità)
Incarcerato virtuale (capacità
motorie o sensitive limitate per
cause centrali, locali o sospetto di
lesioni rachide )
Classificazione
Il soccorritore deve scegliere tra due
alternative di liberazione opposte:
priorità alla rapidità
di fronte ad una grave compromissione delle
funzioni vitali (MANOVRA DI RAUTEK)
priorità al rachide in caso di indice di sospetto
per lesione della colonna in assenza di gravi
compromissioni delle funzioni vitali
Priorità
Pervietà vie aeree e immobilizzazione
rachide cervicale (l’incarcerato reale è
l’unica possibilità di intubazione naso-
tracheale)
O2 e ventilazione
Eventuale emostasi ed infusione venosa
Trattamento primario
Elementi importanti sono:
il sostegno psicologico al paziente
cosciente
la protezione termica
una analgesia ed una sedazione
corretta
Trattamento
La fase finale della estrinsecazione è
pericolosa quando vi è stata una
prolungata compressione degli arti
Prima della liberazione dovrà essere
accelerata la infusione (in caso di
shock si può ricorrere ai pantaloni
antishock se in uso)
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24 corso TSSA - Comportamento in caso di traumi particolari

  • 19. tachipnea ( > 40 o > 60) respiro russante respirazione nasale retrazioni costali Segni di insufficienza respiratoria Trattamento
  • 20. Segni di shock aumento della frequenza respiratoria estremità fredde aumento della frequenza cardiaca ipotensione (PA max < 70 mmHg) Nel bambino l’ipotensione compare più tardivamente rispetto all’adulto Valutazione
  • 21. Blocca il capo Manovre di immobilizzazione del neonato traumatizzato
  • 23. Lo posizionano nel seggiolino Posiziona la schiena contro il seggiolino
  • 25. Riempie gli spazzi vuoti Riempiti gli spazzi vuoti…
  • 26. Bloccano il corpo con del cerotto
  • 28. Lesioni scheletro - muscolari
  • 30. Mantiene il capo Posizione la parte anteriore del collare
  • 31. Chiude la parte anteriore del collare Posizione la parte posteriore del collare
  • 32. Chiude la parte anteriore del collare Mantiene in asse la testa
  • 35. Chiudono il collare Inseriscono la parte posteriore del collare
  • 37. Si posizionano per iniziare la manovra Posiziona le mani spalle/bacino
  • 38. Ruotano dopo aver legato i piedi Posizionano uno spessore dietro la schiena
  • 40. Posizionano le mani per la rotazione Iniziano la rotazione
  • 42. Posizionano la testa sulla base del ferma- capo Riempiono gli spazzi vuoti
  • 44. Posizionano i cuscini ferma-capo
  • 46. • Osservazione dei parametri vitali e comprenderne le variazioni anatomiche e fisiologiche • Le condizioni cliniche possono cambiare rapidamente • Un intervento precoce può produrre un risultato migliore • L’equipaggiamento va rapportato all’età e al peso (utilizzo del bambinometro) • Il supporto alla famiglia è importante quanto il trattamento medico Punti chiave
  • 47. • Osservazione dei parametri vitali e comprenderne le variazioni anatomiche e fisiologiche • Le condizioni cliniche possono cambiare rapidamente • Un intervento precoce può produrre un risultato migliore • L’equipaggiamento va rapportato all’età e al peso (utilizzo del bambinometro) • Il supporto alla famiglia è importante quanto il trattamento medico Punti chiave
  • 48. Posizionano uno spessore dietro la schiena Posizionano il KED dietro la schiena
  • 49. Posizionano le mani per la rotazione Mantiene in asse il capo
  • 51. Stringono le cinghie garantendo l’espansione toracica Chiudono i bordi del ferma capo
  • 54. In un evento traumatico le persone anziane riportano generalmente lesioni più severe rispetto ad un giovane Non sottovalutare mai un anziano infortunato Valutazione
  • 56. • aumento della ventilazione • aumento della frequenza cardiaca • aumento della volemia • aumento della gittata cardiaca • ipotensione dal 2° trimestre • ipotensione supina • rallentato svuotamento gastrico Gravidanza Modificazioni fisiologiche
  • 57. La donna gravida può perdere sino al 35% della massa ematica prima che si manifestino i segni della ipovolemia. Importanti sanguinamenti interni possono associarsi a mancanza di segni esterni Valutazione
  • 58. • Somministrare immediatamente ossigeno ad alti flussi (10-12 lt/min) • Infondere precocemente liquidi per mantenere una pressione arteriosa sistolica di almeno 90-100 mmHg • Trasportare sul fianco sinistro (se epoca gravidanza > 20 sett.) • Attenzione al vomito Trattamento
  • 60. si intende una LESIONE della cute con interessamento della muscolatura interna La LESIONE della cute, può essere superficiale o profonda. Essendo però il trauma causato da un corpo esterno, si possono avere anche danni agli organi interni. Trauma penetrante
  • 61. • Valutazione A – B – C – D – E • Valutare l’origine del TRAUMA, può avere anche aspetti legali Arma da Fuoco o da Taglio Infortunio sul Lavoro • Valutare la profondità e l’estensione del trauma • Valutare la posizione dell’oggetto COSA FARE • Controllare l’emorragia • Lavaggio e disinfezione della ferita • Medicazione • NON TOGLIERE L’OGGETTO PENETRATO, se ancora conficcato nella carne, ma fissarlo con bende e cerotti Valutazione
  • 63. Cosa osservo nei dintorni del traumatizzato ? Cosa osservo nel traumatizzato ? ITM SITUAZIONALI Grave riduzione dell'abitacolo di un veicolo Estricazione complessa per gravi danni a un veicolo Presenza di un altro paziente deceduto a bordo dello stesso mezzo Proiezione dell'infortunato all'esterno dell'abitacolo Motociclista/ciclista proiettato a grande distanza dal proprio mezzo Grave danno al casco Caduta da oltre 3 metri di altezza ITM DI LESIONE Ferite penetranti a livello di testa, collo, torace, addome Lesioni penetranti alla radice degli arti Lesioni da schiacciamento a livello di testa, collo, torace, addome Amputazione di arti Indicatori di gravità
  • 64. Nel Traumatizzato occorre preoccuparsi nell’ordine per escludere… Airways presenza di corpi estranei fratture delle mandibole e/o del massiccio maxillo-faciale rottura della trachea o del laringe frattura del rachide cervicale Breathing pneumotorace ipertensivo lembo valvolare con contusione polmonare pnx aperto emotorace massivo Circulation pnx ipertensivo tamponamento pericardico shock emorragico: lesioni intra-toraciche, lesioni addominali, fratture del bacino e/o del femore NB: con il 30% di perdita del volume ematico compaiono alterazioni del colorito e delle caratteristiche della cute; con una perdita del volume ematico uguale o maggiore al 50% compaiono alterazioni dello stato di coscienza Disability lesioni craniche insufficiente ossigenazione shock intossicazione da alcool e/o droghe Exposure ipotermia, il paziente politraumatizzato è RAFFREDDATO per definizione, l'approccio terapeutico, l'esposizione per poterlo visitare completamente e le visite dei consulenti causano un raffreddamento "iatrogeno. Ciò comporta una riduzione nell'efficacia dei sistemi di compenso, ed un abbassamento delle difese immunitarie del soggetto. Indicatori di gravità
  • 65. Trasferimento di energia cinetica al corpo 1. Collisione del veicolo 2. Collisione del corpo contro il veicolo 3. Collisione degli organi contro il corpo TEORIA DEL TRIPLICE IMPATTO: Incidenti di autoveicoli
  • 66. DEFORMAZIONI ESTERNE DEL VEICOLO indicano l’energia liberata DEFORMAZIONI INTERNE DEL VEICOLO indicano la sede di impatto del corpo DEFORMAZIONI (LESIONI) DEL CORPO indicano le lesioni subite Incidenti di autoveicoli
  • 68. Incidenti di autoveicoli Impatto frontale Impatto posteriore Impatto laterale Impatto rotatorio Cappottamento Incidenti di motoveicoli Investimento di pedone Incidenti da traffico
  • 69. Lesioni a testa, torace e addome IN BASSO E SOTTO Il corpo continua il suo moto verso il basso andando a urtare il piantone dello sterzo, il pavimento del veicolo, la pedaliera. Indice di sospetto per traumi alla testa Lesioni arti inf. bacino, addome, torace IN ALTO E SOPRA Il corpo continua il suo moto verso l’alto e al di sopra del cruscotto. Spesso viene colpito il parabrezza. LE VELOCITA’ DEI MEZZI SI SOMMANO valutare sistemi di protezione: Cinture – air bag – poggiatesta – seggiolini (lesioni da contraccolpo) Impatto frontale
  • 70. • Trattare il bambino come un piccolo adulto • Non usare l’equipaggiamento delle dimensioni appropriate • Quadri clinici subdoli • Interpretare variazioni dei PV come anormali • Non riconoscere i segni potenziali di un ira circolatoria e neurologica Errori comuni
  • 71. Impatto posteriore o tamponamento
  • 72. Rottura delle coste e lesione della milza, fegato e rene Frattura del bacino Frattura della clavicola La testa nell’impatto può spostarsi bruscamente di lato e causare lesioni alla colonna cervicale. Non di rado anche lesioni polmonari. DEFORMITA’ ESTERNE lato dell’impatto entità dell’intrusione DEFORMITA’ INTERNE i sistemi di protezione sono poco efficaci in questo caso. Deformazione di portiera e sedili lesioni arti superiori e spalle, rachide cervicale, cranio, torace Impatto laterale
  • 73. DEFORMITA’ ESTERNE su tutti i lati del veicolo DEFORMITA’ INTERNE lesioni gravi se gli occupanti non facevano uso di sistemi di protezione. Il veicolo subisce gravi urti e in varie angolazioni che si ripercuoteranno sugli occupanti e i loro organi interni. Le lesioni derivano da tutti questi urti. È impossibile prevedere che tipo di lesione ne derivi, ma saranno quasi sempre gravi Cappottamento
  • 74. Il rischio di eiezione dal veicolo dipende dal mancato uso dei sistemi di ritenzione (cinture, seggiolini) e aumenta in maniera esponenziale la possibilità di lesioni gravi (300% lesione rachide cervicale) Doppio impatto: lesioni contro il veicolo + lesioni contro ostacoli o terreno Le eiezioni dal veicolo, compreso il motociclista, un pedone investito, o una persona precipitata dall’alto hanno tutti il rischio di lesione del rachide cervicale del 300% in più rispetto a chiunque abbia subito una qualsiasi altra dinamica di trauma Eiezione del veicolo
  • 75. La causa principale di morte è il trauma cranico Le lesioni dipendono da: impatto iniziale + impatti successivi deformazioni della moto distanza dal punto di impatto deformazione degli oggetti contro cui ha urtato tipo di superficie urtata Esistono 3 tipi di impatto con caratteristiche in parte diverse da quelle degli autoveicoli. 1. impatto frontale 2. impatto laterale 3. eiezione o disarcionamento Incidenti di motoveicoli
  • 76. Causa un arresto brusco del moto proiettando il motociclista in avanti e in alto. Possono derivare lesioni al capo, al torace e all’addome. Se nell’urto i piedi rimangono incastrati tra i pedali, ne può derivare una frattura delle ossa lunghe della gamba. Viene proiettato in aria con notevole velocità, fino a che non incontra un ostacolo sul quale fermarsi. Rimane incastrato tra moto e oggetto urtato. Frattura di tibia, perone, lussazioni dell’anca. La caduta laterale: schiacciamento arto inferiore Impatto frontale Impatto laterale Disarcionamento
  • 77. Impatto primario (paraurti) Lesioni arto inferiore, bacino Impatto secondario (cofano, parabrezza) Lesioni bacino, addome, torace, cranio, colonna Impatto terziario (terreno, oggetti) Lesioni variabili Nel bambino è frequente il trascinamento e l’arrotamento Investimento di pedone
  • 78. Con traumatismi in successione Investimento di pedone
  • 79. Rapida decelerazione verticale Il tipo di lesione dipende da tre fattori: altezza della caduta caratteristiche della superficie di impatto parte corporea di primo impatto Lesioni dirette ed indirette Più la vittima è pesante, più ha possibilità di procurarsi lesioni (la velocità aumenta nella caduta) Più la superficie di impatto è morbida, più si deformerà assorbendo energia attutendo maggiormente l’urto. Caduta a piedi uniti Caduta dall’alto
  • 80. Dirette, da primo impatto: fratture piedi, gambe o capo e rachide cervicale Indirette: fratture vertebre tratto lombare, lesione degli organi parenchimatosi addominali Da impatto successivo: trauma cranio-facciale, frattura polsi, arti superiori NEL BAMBINO < DI 5 ANNI IL CAPO E’ LA SEDE DI PRIMO IMPATTO Caduta dall’alto
  • 81. LESIONI PRIMARIE: causate dall’onda di pressione dell’esplosione Organi bersaglio sono quelli contenenti gas (stomaco, intestino, polmoni) e lesioni alle orecchie. In genere morte per emorragie interne senza evidenti segni di lesioni. ) Lesioni da scoppio
  • 82. LESIONI SECONDARIE: da materiali proiettati dall’esplosione Vetri o detriti scagliati contro. Tipiche sono le fratture, le ferite le ustioni e lacerazioni. Spesso anche ustioni gravi LESIONI TERZIARIE: da proiezione brusca dell’infortunato dipendono dalla distanza a cui il corpo è stato proiettato dalla superficie di impatto dalla parte del corpo di primo impatto LE LESIONI PRIMARIE SONO LE PIÙ SEVERE E LE PIÙ MISCONOSCIUTE
  • 83.
  • 84. Altri termini comunemente usati: Neonato sotto il mese d’età Lattante fino a 12 mesi Bambino fino a 8 anni PER IL TRATTAMENTO SI RACCOMANDA L’USO DEL BAMBINOMETRO SOTTO I 5 ANNI I pazienti pediatrici sono definiti per età inferiori a 18 anni
  • 85. • Caduta da altezza > 6 m • Passeggero deceduto • Estricazione > 20 minuti • Meccanismo rotatorio • Eiezione dal veicolo o arrotamento • Impatto auto – pedone/ciclista a vel. > 10 Km/h • Motociclista caduto a vel. > 40 Km/h o separazione dal mezzo • Alta velocità deformazione veicolo ( > 60 cm ) strada extraurbana ( vel. > 40 Km/h ) intrusione > 40 cm. deformazione o abbattimento ostacoli fissi Indicatori di gravità
  • 86. Età < 5 anni o > 55 anni Patologie cardiorespiratorie Cirrosi epatica, diabete mellito Pazienti in terapia con anticoagulanti o con patologie della coagulazione Pazienti immunosoppressi Altre condizioni per la centralizzazione del paziente
  • 88. Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 88
  • 89. Assenza di cinture di sicurezza
  • 90. Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 90
  • 91.
  • 92. Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 92
  • 93. Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova 93
  • 94. Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova
  • 95. Realizzazione : Dott. Girella Fabio Inf. 118 - VDS – Gruppo di Fonte Nuova
  • 96.
  • 97.
  • 98.
  • 99.
  • 100.
  • 101.
  • 102.
  • 104. L’accesso al paziente è limitato e l’intervento è lungo. AUTOPROTEZIONE: abbigliamento collaborazione con altre Forze (VV.FF) Il politraumatizzato incarcerato
  • 105. Incarcerato reale (necessità di rimuovere parte della vettura che causa limitazione alla mobilità) Incarcerato virtuale (capacità motorie o sensitive limitate per cause centrali, locali o sospetto di lesioni rachide ) Classificazione
  • 106. Il soccorritore deve scegliere tra due alternative di liberazione opposte: priorità alla rapidità di fronte ad una grave compromissione delle funzioni vitali (MANOVRA DI RAUTEK) priorità al rachide in caso di indice di sospetto per lesione della colonna in assenza di gravi compromissioni delle funzioni vitali Priorità
  • 107. Pervietà vie aeree e immobilizzazione rachide cervicale (l’incarcerato reale è l’unica possibilità di intubazione naso- tracheale) O2 e ventilazione Eventuale emostasi ed infusione venosa Trattamento primario
  • 108. Elementi importanti sono: il sostegno psicologico al paziente cosciente la protezione termica una analgesia ed una sedazione corretta Trattamento
  • 109. La fase finale della estrinsecazione è pericolosa quando vi è stata una prolungata compressione degli arti Prima della liberazione dovrà essere accelerata la infusione (in caso di shock si può ricorrere ai pantaloni antishock se in uso) Estricazione
  • 110.
  • 111. Ansia Caos tra gli operatori Difficoltà nel riflettere e organizzare La rapidità dei quadri clinici sia come aggravamento che miglioramento Primo approccio al bambino