2. “… da vent’anni, sotto i nostri occhi, il mondo s’è trasformato: la pratica corrente della corrispondenza e del telefono, l’impiego universale della bicicletta, dell’automobile, del treno, del cinema e della radio, cambiano radicalmente, nostro malgrado, la formazione e il comportamento dei nostri fanciulli. Basta guardare durante l’estate, quest’esodo della popolazione verso i mari o le montagne, quelle migliaia di tende, quelle file ininterrotte di biciclette, motociclette, automobili, camions, per rendersi conto che qualche cosa di profondo è cambiato nella vita della nostra società. La scuola non può più essere oggi quella di ieri: non può formare il piccolo contadino rimanendo nel ristretto del suo ambiente come formava tempo fa i campagnoli confinati nel piccolo villaggio” (C. Freinet, Vence, ottobre 1949)