2. L’invenzione della Stampa I PRECURSORI
La stampa con l’aiuto dei caratteri mobili non fu una
peculiarità europea. In Cina e in Corea erano già al
corrente del procedimento. In questi paesi infatti,
pur non conoscendo poi il medesimo sviluppo che
ebbe in Europa, la stampa raggiunse l’apogeo già fra
i secoli XI e XIII. Non sembra tuttavia che gli
europei fossero a conoscenza degli esperimenti e
delle tecniche orientali.
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3. L’invenzione della Stampa IL LIBRO
Il libro moderno è il frutto di due rivoluzioni: la
prima, all’origine dell’era cristiana, introduce una
nuova forma di libro composto da quaderni, il codex
che sostituì man mano il rotolo detto volumen; la
seconda è proprio l’invenzione della stampa a
caratteri mobili del secolo XV.
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4. L’invenzione della Stampa L’INVENZIONE
Dal 1452 al 1453, Johann Gutebenger produce a
Magonza i primi esemplari di libri composti con
caratteri mobili di metallo e stampati su carta con
l’aiuto di un torchio a mano. La nuova invenzione si
diffuse rapidamente anche perché pare che i primi
tipografi fossero ambulanti.
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5. L’invenzione della Stampa CULTURA E TECNICA
Perfezionamento nella
Lavoro e tecnica
Fabbricazione lenta e lavorazione dei metalli e
costosa dei manoscritti della carta
Stampa
Cultura e società
Nuova spiritualità Aumento della richiesta
ansiosa e motivata alla di libri da parte di
lettura ambienti laici
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6. L’invenzione della Stampa LA DIFFUSIONE
Nel XV secolo la nuova invenzione si diffuse
soprattutto in Germania, Italia e a Parigi. All’epoca
degli incunaboli, cioè fino al 1500, sono ben 226 le
città dove si affermano le prime stamperie e le
botteghe europee hanno già stampato 35-40 mila
edizioni, di cui più di tre quarti il latino.
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7. L’avventura della Stampa LA PRODUZIONE
Nel XVI secolo la produzione si concentra nelle città
universitarie e nei grandi centri commerciali.
Venezia continua a dominare il mercato del libro
anche se lentamente la diffusione della tipografica
comincia a spostarsi verso l’Europa settentrionale.
In quelle regioni, l’invenzione di Gutemberg,
asseconda la diffusione della Riforma luterana.
FINE
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8. Esempi di stampe cinesi.
Come si può facilmente immaginare uno dei
possibili ostacoli alla diffusione della stampa
a caratteri mobili in Cina fu probabilmente
l’alto numero degli ideogrammi necessario
alla composizioni dei testi.
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9. Esempi di Codex.
Il codex era formato da fogli piegati a
formare quaderni uniti gli uni agli altri. Il
codex è favorito dalla diffusione della
pergamena rispetto al papiro (che rischiava
di rompersi se piegato e che era più caro,
inoltre il codex era più piccolo e
maneggevole).
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10. Esempi di Volumen.
Il papiro arrotolato, chiamato volumen che
significa appunto avvolgere, era costituito
da un unico lungo foglio fatto da striscioline
tagliate della pianta di papiro accostate e
sovrapposte fra loro. Anche la parola
volume, come già per la parola codice, verrà
poi usata come sinonimo di libro.
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11. Disegno di un carattere mobile
1) faccia della lettera 2) fusto 3) altezza 4)
larghezza 5) tacca 6) pancia 7) schiena 8)
piede 9) canale 10) faccia della lettera
Caratteri mobili.
l procedimento di stampa di Gutenberg
consisteva nell'allineare i singoli caratteri in
modo da formare una pagina, che veniva
cosparsa di inchiostro e pressata su un
foglio di carta o di pergamena.
L'innovazione stava nella possibilità di
riutilizzare i caratteri.
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12. Diffusione della stampa
fra 400 e 500.
I cerchi gialli indicano le
edizione prodotte.
Si ricorda che per
edizione si intende il
numero complessivo di
copie stampate con la
stessa composizione
tipografica
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13. Con il termine incunabolo si
definisce convenzionalmente un
documento stampato con la
tecnologia dei caratteri mobili e
realizzato tra la metà del XV
secolo e l'anno 1500. A volte è
detto anche quattrocentina.
Secondo alcuni
studiosi, soprattutto di area
anglosassone, la definizione di
incunabolo, che deriva dal latino e
significa "in culla", può essere
estesa anche ad edizioni realizzate
nei primi vent'anni del
Cinquecento, in quanto fino a quel
limite cronologico i libri
presentano delle caratteristiche
comuni con quelli stampati nel XV
secolo.
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