3. "Il libro appartiene a quella generazione di strumenti che, una
volta inventati, non possono essere migliorati.”
lodice
*UmbertoEco
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4. Un ebook (scritto anche e-book o eBook), in italiano libro
elettronico, è un libro in formato digitale a cui si può avere
accesso mediante computer e dispositivi mobili, come
smartphone, tablet PC e dispositivi appositamente ideati per la
lettura di testi lunghi in digitale, detti eReader (ebook reader).
/lodice
*Wikipedia
4 di 101
Ebook, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ebook&oldid=68193370 (in data 20 settembre 2014).
6. > Lean forward
> Lean back
> Secondaria
> in Mobilità
consideriamo/fruizione
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7. Protesi in avanti, scrivendo o studiando un libro alla
scrivania.
Elaboriamo e modifichiamo l’informazione.
SCRETTURA e/o VIDEOGIOCHI
LeanForward/fruizione
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8. Rilassata, appoggiati all’indietro.
Assorbiamo informazione, ma non la elaboriamo o
manipoliamo.
TELEVISIONE e/o CINEMA
LeanBack/fruizione
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9. O in Background, stiamo compiendo altre attività.
La nostra attenzione non è completamente assorbita.
TV, RADIO e/o PUBBLICITÀ
Secondaria/fruizione
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10. Quando appunto siamo in movimento, non è detto che
si tratti di un tipo di attenzione secondaria.
Movimento/fruizione
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11. Alcune delle caratteristiche che potrebbero costituire l’esser-libro
sono le pagine, la copertina, la rilegatura, la sequenza, la
narrazione, le illustrazioni, l’indice, la durabilità, la portabilità,
la forma, lo scopo, il significato, l’uso, la ricezione, il numero
ISBN, l’esser suscettibile di conservazione in uno scaffale, ecc.
Più un libro ha queste caratteristiche, più ha ‘libritudine’.
#bookness
Edward Hutchins, Define Books in the Electronic Age, http://www.artistbooks.com/editions/wiab.html.
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12. Il tasso di libritudine in un eBook sembra a prima vista
decisamente basso.
@roncaglia
#sembra
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13. Siamo davvero convinti che il nostro amore per i libri sia legato
principalmente alle sensazioni tattili offerte dalla carta o
all’odore della colla […] del libro intonso?
@roncaglia
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14. L’esistenza di buoni e comodi strumenti per la lettura di testi
elettronici è, da questa prospettiva un pre-requisito
indispensabile non solo per la diffusione commerciale dei libri
elettronici, ma per la stessa riflessione teorica sulle loro
caratteristiche.
Anche quella del libro a stampa è una tecnologia.
@roncaglia
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17. Anni 40 > Memex di Vannevar Bush
1964 > VERAC – Jukebox di libri
Anni 60, 1962 > Engelbart, perdita della linearità del libro
1965 > Ted Nelson, lettura ipertestuale
1967- 68 > Adries van Dam, il primo a parlare di eBook
Anni 70 > Alan Kay & Michael Hart
Alan Kay > studia le interfacce di lettura (Xerox) e nel 68
Dynabook (Kindle), lavora per Apple
Michael Hart > lavoro di digitalizzazione e codifica dei
testi. 1971 OCR, Optical Character Recognition
PROGETTO GUTENBERG
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18. > Biblioteca unica digitale
> Accesso via rete ai contenuti
> Accesso libero e gratuito per tutti
> Progetto collaborativo ampio (Wikipedia)
> L’importanza di un formato standard
progetto/gutenberg
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19. > Sviluppo informatica personale
> Diffusione reti telematiche
> Dispositivi informatici portatili
anni80-90/novità
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27. Amazon con Kindle ha spaccato il mercato, rendendolo non un
semplice eReader che legge un formato proprietario, ma
un’estensione di Amazon.
L’ingresso del Kindle/Amazon ha imposto a tutti gli altri
produttori di aprire i loro dispositivi alle diverse librerie per
poter esser sul mercato in competizione con lo store più fornito
del mondo.
#Kindlefirst
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31. Non si tratta quindi di ambire al libro, ma di offrire qualcosa
in più dell’esperienza cartacea…
#descrizionedellibro
#ricercadeitermini
#annotazioni
#sottolineature
#segnalibri
#formaeformati
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32. L’idea che per realizzare un libro elettronico basti
trascrivere al computer il testo di un libro di carta è
assolutamente ingenua.
#formaeformati
@roncaglia
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33. Il .txt è un formato assai povero…
per un eBook serve un formato che si basa su un
linguaggio di marcatura.
#formaeformati
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34. Pdf portable document format completamente dedicato alla resa
grafica studiato negli anni 90 dalla Adobe, per documenti destinati
alla stampa.
Txt formato adatto alla scrittura, molto portabile, pensiamo al
progetto Gutenberg.
#formaeformati
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35. Agli inizi del 2000 nasce ADE, Adobe Digital Edition
programma di visualizzazione specifico creato dalla
Adobe.
Anche la Mobipocket è nata nel 2000 per realizzare
software di lettura destinati a palmari e smartphone. Nel
2005 è stata acquistata da Amazon.
#formaeformati
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36. Per creare un eBook > si parte da un testo marcato, lo si
incapsula in un file complesso (eventualmente con altri file
metadati) e si applica alla fine una cifratura proprietaria,
che protegge l’ebook e contemporaneamente ha l’effetto
di renderlo leggibile solo con alcuni programmi o su altri
dispositivi.
#formaeformati
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37. È la protezione, dunque, e non la marcatura di partenza, a
rendere ‘chiuso’ un formato eBook.
#formaeformati
@roncaglia
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38. Anni 98-99 > nasce un gruppo di lavoro OeBF (Open eBook
forum) che sviluppa lo standard Open eBook Publication
Structure > genitore dell’ ePub.
#formaeformati
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40. l’inventore di CALIBRE, con cui posso creare eBook partendo da miei file
personali, e leggere quelli scaricati.
Rilasciato in licenza aperta.
#formaeformati
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everybody
loves
KovidGoyal
41. In ambiente digitale si parla di DRM (Digital rights
management), ovvero gestione dei diritti digitali, si tratta
di filtri applicati ai file che mi permettono di controllarne
l’utilizzo.
Si parla di DRM e social DRM.
#gestionediritti
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42. I DRM mi permettono di controllare il file secondo le
scelte dell’editore: proteggere il testo? Concederne il
prestito? Permettere il passaggio da un dispositivo
all’altro?
I DRM gestiscono l’utilizzo del file sul server
dell’editore.
I DRM sono una buccia protettiva che rendono il file
proprietario.
#DRM
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43. Cosa fanno?
> Limitano nel tempo o solo per certi utilizzi quel file
> Consentono un uso predefinito di quel file agli utenti finali
#DRM
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44. La legge italiana sul diritto d'autore (legge 22 aprile 1941 n. 633, in materia di
"Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio") permette ai
titolari di diritti d'autore e di diritti connessi di apporre sulle
opere dell'ingegno (brani musicali, film, software, ecc.) misure tecnologiche
di protezione efficaci.
Esse consistono in tecnologie, dispositivi o componenti che, nel normale corso del loro
funzionamento, sono destinati a impedire o limitare atti non autorizzati dal titolare dei diritti. Le
"misure tecnologiche di protezione" devono essere rimosse da chi le ha apposte solo in particolari
casi stabiliti dalla legge (ad esempio «per fini di sicurezza pubblica o per assicurare il corretto
svolgimento di un procedimento amministrativo, parlamentare o giudiziario»).
#leggeitaliana
Digital rights management, //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Digital_rights_management&oldid=66179945 (in data 14 giugno 2014).
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45. Il social DRM è un filtro di gestione del file alternativo al
DRM puro.
Funziona come un ex-libris: incorpora nell’oggetto
digitale alcune informazioni personali relative
all’acquirente attraverso un sistema di filigrane.
#socialDRM
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48. Adobe Digital Editions è un'applicazione della Adobe Systems, basata
sulla tecnologia Adobe Flash che permette la lettura e l'acquisto via
computer degli eBook, riviste e quotidiani digitali e altre pubblicazioni di
questo genere. Il software supporta file PDF, XHTML (attraverso il formato ePub)
e contenuti leggibili attraverso Flash.
Attraverso un sistema di digital rights management, dal maggio 2008,
Digital Editions permette la condivisione di documenti eBook in una rete
di più computer, attraverso l'autenticazione di un utente Adobe.
Le versioni di Adobe Digital Editions per i sistemi operativi Windows e Mac OS
sono state rese disponibili il 19 giugno 2007.
#ADE
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59. Il digital lending non è quello che la biblioteca effettua
prestando al suo utente il device con dei contenuti digitali
caricati.
Il digital lending piuttoso è il prestito del contenuto digitale,
che spesso per motivi di insegnamento all’utenza passa dal
prestito del device.
http://www.ifla.org/files/assets/hq/topics/e-lending/principles-for-library-elending-rev-aug-2013.pdf
#digitallending
IFLA – Principles for library eLending
59 di 101
60. Attraverso piattaforme che funzionano da aggregatori.
Il loro compito è sostanzialmente quello di raggiungere
accordi per il prestito tra biblioteche ed editori, trovare
formule e contratti che siano compatibili con il diritto d’autore.
#comeprestitodigitale?
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77. Altra grande piattaforma italiana per il prestito
#qualipiattaforme
digitale è Medialibrary.
Entrambe le piattaforme hanno vantaggi
e svantaggi.
eLib
> catalogo integrato
> no PID
Medialibrary
> no catalogo integrato
> PID
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78. In ogni caso, è loro compito contrattare con i grandi
distributori di contenuti digitali le permissioni per
concederli a prestito.
Quali sono? E quali modelli commerciali adottano?
Edigita, Bookrepublic, Gruppo Giunti, Gruppo Mondadori, Gruppo
De Agostini, Simplicissimum Book Farm, Il Narratore, Emons, Own
Air, Edicola
#cosafannolepiattaforme
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79. Ogni distributore aggrega a sua volta gli editori che hanno
deciso di adottare uno stesso tipo di licenza, e/o sfruttamento
commerciale dei contenuti.
DRM o social DRM, acquisto di download a pacchetto, etc…
(vediamo)
#cosafannoidistributori
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91. Utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche
di game design in contesti esterni ai giochi […] dando
un significato più epico alle azioni compiute.
#gamification
> Punti
> Livelli
> Premi
> BeniVirtuali
> Classifiche
91 di 101
95. #strategia
Provano i bibliotecari
I lettori forti, o comunque selezionati
Messa a punto del servizio
95 di 101
96. > Individuare una fascia nell’orario di apertura più adatta a
questo scopo (apertura serale, sabato mattina, etc…)
> Individuare uno spazio fisico in cui ci si possa fermare in
almeno 2 persone davanti ad un pc, per insegnare all’utente
> segnalare in modo chiaro dov’è lo spazio e in che orari si
trova qualcuno che spiega il servizio
> dotare di materiale informativo lo spazio
#puntoinformativo
96 di 101
97. È probabile che i reading corner non esistano, ancora
meno per un lettore digitale.
Lasciamo a disposizione dello spazio
confortevole, il lettore saprà cosa farsene.
#thereadingcorner
97 di 101
98. Inserire all’interno della programmazione di
alfabetizzazione annuale lezioni su
> digital reading
> ebook
> piattaforme in cui scaricare eBook
dall’utente dev’essere percepito come qualcosa
di naturale (dipende dalla vostra
programmazione)
#alfabetizzazione
98 di 101
99. > l’utente può chiedere, gli viene fornita
sempre una risposta
> il prestito digitale ha la stessa importanza
del prestito cartaceo
> trasmettete la passione della lettura
anche con il digitale
#alfabetizzazione
99 di 101
100. > La quarta rivoluzione : sei lezioni sul futuro del libro, Gino Roncaglia, Roma,
Laterza, 2010.
100 di 101
#approfondire
101. 101 di 101
That’s all folks!
valentina.tosi@chartacoop.it