2. Questo file contiene i materiali proposti
complessivamente in sei laboratori formativi.
Ogni docente troverà una parte del suo percorso
sul tema dell’autonomia
organizzativa e didattica.
3. Nella scuola «l’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di
qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere
oggetto di esplicita progettazione e verifica».
(Indicazioni Nazionali 2012)
L’accoglienza
4. PRESENTAZIONE DI SE’
(attraverso la tecnica dello spiazzamento cognitivo)
Rappresenta con una linea l’andamento
dei tuoi primi mesi di scuola e da’ un
nome a un punto alto e a un punto
basso.
5. PROBLEM SOLVING
Le attività della giornata sono finalizzate a trovare una posizione in merito alla seguente
affermazione:
“La realizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche ha
un chiaro risvolto culturale, favorendo innanzitutto la
definizione
di scuola come soggetto
attento ai bisogni dei ragazzi.
Quindi scuola non solo istituzione amministrativo-giuridica
(compito che non viene meno)
ma attore investito del ruolo educativo”.
(G. Cerini, Savona, 31.12.2017)
6. Le origini dell’autonomia organizzativa e didattica:
il d.p.r. 275/1999 nel contesto europeo e italiano
di fine millennio e i principali contenuti
(vedi mappa seguente).
PRESENTAZIONE DEL TEMA
7.
8. Progettazione
partecipata degli
ambienti di
apprendimento
Utilizzo strategico dell’
organico
dell’autonomia
Diverse strategie di
gestione della classe e
dell’attività didattica
Valutazione:
valutazione
apprendimenti,
RAV e PdM
Progettazione
del curricolo
Figure di
sistema
Flessibilità
organizzativa
Ricerca e
innovazione
Formazione
continua,
permanente e
strutturale
DAL 1999 AL 2017:
TEMI DEL DIBATTITO ATTUALE
9. Curricolo di
Istituto
Collegialità
docente
Valutazione
apprendimenti
INVALSI
Rapporto di
Autovalutazione
Cosa significa
libertà di
insegnamento
oggi?
Rito o base per
lo sviluppo?
DAI DIBATTITI
IN PLENARIA
Formazione
continua,
permanente e
strutturale
Ricerca e innovazione
Come restituire
dignità alla
professione
docente?
Proposte e pareri
dei genitori
Conoscenze e
competenze
Meglio un bagaglio
culturale pesante o
uno zaino leggero e
attrezzato?
Il ‘peso’ della
valutazione, anche
per l’insegnante
Tutoraggio,
Cooperative
learning
Valorizzazione
Come garantire i diritti
di tutti
all’apprendimento?
Eterogeneità delle
classi
Inclusione
Valorizzazione
delle eccellenze
Apprendimento
situato
Nozioni e
strumenti
Mancanza di tempo,
tempo lento, tempo
perso, tempo guadagnato
Processo e
prodotto
11. Gruppo 1:
la scuola
e il significato del sapere
per le nuove generazioni
Lettura di un brano di M. Recalcati: Lettera a un professore
(riduzione da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/29/lettera-un-
professore.html).
Domande-guida per il dibattito:
Chi sono gli insegnanti che non abbiamo mai dimenticato? Cosa è presente nella nostra professionalità – in
modo consapevole o no – del loro modo di essere insegnanti?
“Il vero nemico dell'insegnante è la tendenza al riciclo e alla riproduzione di un sapere sempre uguale a se
stesso”. Condividete? Come far nascere interesse negli alunni/studenti («Far nascere domande senza offrire
risposte già fatte…»)?
Quale ruolo hanno le relazioni?
Quali aspetti del DPR sull’autonomia possono essere utilizzati a sostegno di un progetto migliorativo?
12. Gruppo 2:
gli spazi scolastici
Lettura di un articolo di F. Lorenzoni: Forma chiama forma
(riduzione da: http://www.topipittori.it/it/topipittori/forma-chiama-forma)
Domande-guida per il dibattito:
Forma chiama forma: perché questo titolo? La forma scuola è significativa per
l’apprendimento?
Qual è la forma scuola – o quali sono le forme - più adatta/e per apprendere?
“La necessaria ristrutturazione di oltre un terzo degli edifici scolastici è un’occasione
da non perdere per ripensare all’educare oggi, a partire dagli spazi che abitiamo”.
Cosa si può fare concretamente per migliorare la situazione attuale? Proposte, anche
in relazioni alle vostre concrete situazioni, dove non è previsto alcun intervento sul
piano architettonico.
Quali aspetti del DPR sull’autonomia possono essere utilizzati a sostegno di un
progetto migliorativo?
13. Gruppo 3:
la valutazione
Lettura della lettera di una giovane docente al suo supervisore al tirocinio:
‘’Scrutini veloci’’.
(Riduzione da: http://enricaena.blogspot.it/2017/02/lo-scrutinio-piu-veloce.html)
Domande-guida per il dibattito:
- A cosa serve la valutazione (contestualizzare il ragionamento nei diversi ordini di
scuola)?
- “Scelgo, con la convinzione che sempre, in ogni piccola cosa, ciò che conta sia
partire dalla persona e alla persona tornare”. Cosa può tornare all’alunno della
valutazione? Come fare in modo che torni il più possibile qualcosa di utile per il
suo apprendimento e per la sua vita?
- Che cosa si può condividere operativamente con i colleghi a proposito di
valutazione?
- Qual è la cultura della valutazione presente oggi nelle scuole? Quali sono i suoi
elementi fondativi e/o più diffusi? Dove si può puntare e che cosa si può fare per
migliorare la cultura valutativa dei docenti?
- Quali aspetti del DPR sull’autonomia possono essere utilizzati a sostegno di un
progetto migliorativo?
14. Gruppo 4:
la gestione delle situazioni-problema
Lettura di un brano di A. Goussot: Pedagogia del fare insieme.
(Spunti e stralci da: http://www.superando.it/2016/05/04/alain-goussot-la-pedagogia-del-fare-insieme/)
Domande-guida per il dibattito:
Cosa significa ‘dignità pedagogica’ (“L’insegnante deve riappropriarsi della propria dignità pedagogica e non avere paura
della propria libertà nel pensare ogni giorno la pratica educativa”)?
Cosa intende l’autore, secondo voi, parlando di ‘dignità pedagogica’? In quali situazioni la dignità pedagogica rischia di
venire meno? In che cosa consiste la propria libertà nel pensare la pratica educativa, quali sono gli spazi disponibili e quali i
vincoli?
Vie possibili per la gestione dei ‘comportamenti problema’: come sgretolare le resistenze di questi alunni? Condividete le
considerazioni dell’autore in particolare sul loro coinvolgimento e sulla progettazione partecipata? Possono funzionare?
Sono sostenibili e realizzabili o utopie?
Cosa significa ‘dignità dell’alunno/studente’? Quali elementi di accessibilità dell’ambiente spesso non sono presenti nelle
nostre scuole in riferimento agli alunni-problema? Invito a ragionare non solo sull’accessibilità dell’ambiente in senso
architettonico e non solo in riferimento alla disabilità grave, ma a ogni forma di disagio, anche comportamentale.
L’autonomia può aiutare la scuola intesa come attore investito del ruolo educativo e inclusivo nei confronti dell’alunno-
problema? In che modo?
16. DEBRIEFING
(affidato alla riflessione individuale dei corsisti)
Il nostro laboratorio formativo
Risposte alla
domanda iniziale
La nostra giornata di formazione:
il curricolo implicito
Autonomia per una scuola investita del
ruolo educativo: aspetti significativi e
opportunità offerte dalla normativa.
- Funzione educativa degli spazi
- Per ogni compito il setting più
adeguato
- Il lavoro di gruppo e la costruzione
collettiva dei significati
- L’eterogeneità professionale come
ricchezza
- Diverse tipologie di mediazione
didattica, funzionali allo specifico
compito
Diversi livelli di gestione delle
opportunità offerte dall’autonomia;
l’autonomia per la gestione funzionale
della didattica.
17. Bibliografia
• R. Morzenti Pellegrini, L’autonomia scolastica. Tra
sussidiarietà, differenziazioni e pluralismi, Giappichelli,
Torino, 2011
• G. Cerini, M. Spinosi, Una mappa per la riforma, Tecnodid,
Napoli, 2016
• A. Carletti, A. Varani (a cura di), Didattica costruttivista,
Erickson, Trento, 2005
• D. Tamagnini. Si può fare, La Meridiana, Bari, 2016