Paolo Benetton - Agenzia delle Entrate Toponomastica, la numerazione civica e fabbricati costituiscono una parte rilevante del patrimonio informativo pubblico.

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DALL’ANSC ALL’ANNCSU
COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DI TORINO E PROVINCIA
Ing. Paolo BENETTON
BANCHE DATI GEOGRAFICHE DELLA TOPONOMASTICA,
NUMERAZIONE CIVICA E FABBRICATI
Dall’Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC)
all’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU)
Divisione Servizi – Direzione Centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare

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DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Perché nasce questo progetto ? Disponibilità di stradari comunali
A fine 2009, solo un numero molto limitato di Comuni rendeva
disponibile il proprio stradario sul proprio sito internet istituzionale e
ne assicurava il periodico aggiornamento

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Perché nasce questo progetto ? Utilizzo stradari nelle P.A.
Molte pubbliche amministrazioni e imprese, nel trattare gli indirizzi, non potendo
disporre di un archivio di riferimento certificato, utilizzavano generalmente uno
o più archivi interni, spesso non coerenti tra loro, funzionali ai singoli uffici
utilizzatori, soggetti a onerose attività di bonifica periodica, anche mediante
l’utilizzo di archivi di riferimento acquistati sul mercato

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DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Perché nasce questo progetto ? Utilizzo stradari da parte di Istat
Tra le attività preparatorie dei censimenti generali (agricoltura; industria e
servizi; popolazione abitazioni e edifici) rilevante importanza rivestono gli
adempimenti relativi alla definizione del:
 piano topografico: ripartizione del territorio comunale in località (centri,
nuclei abitati e località produttive) e sezioni di censimento;
 piano ecografico: informazioni sulle aree
di circolazione presenti nel territorio
comunale e su ciascun numero civico ad
esse appartenente;

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Perché nasce questo progetto ? Utilizzo stradari da parte di AdE
L’Agenzia delle Entrate per migliorare la qualità degli indirizzi catastali, inseriti ed
aggiornati in banca dati dai professionisti tramite gli atti di aggiornamento catastali, non
potendo disporre, se non in casi limitati, di stradari comunali di riferimento aveva già
da diversi anni effettuato periodiche azioni di bonifica anche mediante confronto con
stradari acquistati sul mercato. Tale attività aveva portato alla creazione di stradari di
riferimento utilizzati sia per uso interno e sia per la predisposizione dei documenti di
aggiornamento (Docfa), da parte dei professionisti.

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Perché nasce questo progetto ? Piano di e-gov 2009-2012

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Perché nasce questo progetto ? Utilizzo stradari da parte dei Comuni
Anche i Comuni, nonostante siano gli Enti preposti alla tenuta degli stradari, a volte
non utilizzano al loro interno un unico stradario, ma più stradari, non perfettamente
coerenti tra loro, gestiti in modo autonomo dai singoli uffici utilizzatori (Anagrafe,
Ufficio Tecnico, Ufficio tributi, Ufficio Toponomastica,…)

8. page 8ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Perché nasce questo progetto ? digitalizzazione degli archivi
La crescente digitalizzazione degli archivi e la conseguente necessità di
integrazione tra gli stessi aveva reso ancor più stringente la necessità di poter
disporre di dati toponomastici certificati e codificati

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Archivio Nazionale degli Stradari e dei numeri civici (ANSC)
In occasione del 15° censimento della popolazione e delle abitazioni, in data
21 giugno 2010, l’Agenzia e l’Istat hanno stipulato una convenzione per la
costituzione di un Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC),
da rendere disponibile alle Pubbliche Amministrazioni, ai cittadini ed alle
imprese
Convenzione Agenzia - Istat

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Riferimenti normativi – Regolamento Anagrafico (DPR 223/1989)
art. 41Adempimenti ecografici: ogni area di circolazione, situata nel territorio
comunale, deve avere una propria distinta denominazione … Costituisce area di
circolazione ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo, calle e simili)
del suolo pubblico o aperto al pubblico destinato alla viabilità……Nell'ambito del
territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree di
circolazione dello stesso tipo, anche se comprese in frazioni amministrative
diverse.
art. 42 Numerazione civica: le porte e gli altri accessi dall'area di circolazione
all'interno dei fabbricati di qualsiasi genere devono essere provvisti di appositi
numeri da indicarsi su targhe di materiale resistente….. La numerazione degli
accessi, sia esterni sia interni, deve essere effettuata in conformità alle norme
stabilite dall'Istituto centrale di statistica in occasione dell'ultimo censimento
generale della popolazione e alle successive eventuali determinazioni dell'Istituto
stesso.

11. page 11ASSISI 26/10/18
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Riferimenti normativi – Regolamento Anagrafico (DPR 223/1989)
art. 44 Comunicazioni da parte degli uffici topografico ed ecografico: Nei
comuni in cui gli adempimenti topografici ed ecografici sono esplicati da uffici
organicamente distinti da quello di anagrafe, gli uffici predetti devono comunicare a
quest'ultimo le disposizioni ed i provvedimenti, da essi presi, concernenti
l'onomastica delle aree di circolazione e la numerazione civica.
Art 45 Stradario: In ciascun comune l'ufficio preposto agli adempimenti ecografici
deve curare la compilazione e l'aggiornamento dello stradario secondo le
indicazioni fornite dall'Istituto centrale di statistica.
art. 47 Revisione dell'onomastica stradale e della numerazione civica: nel quadro
dei lavori preparatori ai censimenti generali della popolazione, i comuni devono
provvedere alla revisione dell'onomastica delle aree di circolazione e della
numerazione civica, al fine di adeguarle alla situazione di fatto esistente…È fatto
obbligo ai comuni di osservare le modalità tecniche stabilite nell'occasione
dall'Istituto centrale di statistica.

12. page 12ASSISI 26/10/18
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Modello organizzativo ANSC
• l’ISTAT, ai sensi del Regolamento Anagrafico,
definisce regole, i criteri di aggiornamento e di
standardizzazione dei dati contenuti nell’archivio,
nonché i livelli di qualità delle informazioni
• l’Agenzia delle Entrate gestisce l’archivio, tramite il
sistema informativo della Fiscalità che ne garantisce
la tenuta in sicurezza, l’accessibilità ai servizi e
l‘assistenza all’utenza, secondo gli standard di
qualità già adottati dall’Agenzia
• i Comuni provvedono al periodico aggiornamento
dell’archivio sulla base delle disposizioni contenute
nel Regolamento anagrafico (DPR 223/1989) e delle
direttive tecniche emanate dall’ISTAT e nel rispetto
delle regole di colloquio stabilite dall’Agenzia delle
Entrate
ANSC

13. page 13ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Infrastruttura utilizzata: Portale per i Comuni
• Il Portale è una infrastruttura di colloquio attivata alla fine del 2006 per consentire
la fruizione dei dati catastali ai Comuni e alle Comunità Montane, tramite una
connessione internet. Nel corso degli anni, ai servizi iniziali, ne sono stati affiancati
altri, che consentono ai Comuni una sempre maggiore facilità di fruizione dei dati
catastali.
• Nel 2009 avevano già aderito al Portale quasi 6.000 comuni, prima della stipula
della convenzione con l’Istat avevano aderito al Portale il 100% dei Comuni italiani
gestiti nel sistema nazionale catastale, con la sola esclusione di quelli delle Province
autonome di Trento e Bolzano
SISTEMA
INFORMATIVO
CATASTALE
HTML via internet
Sistema di interscambio in
cooperazione applicativa
Servizio Web via SPC
Portale per
i Comuni
Altre Pubbliche
Amministrazioni
Interscambio
dati su
richiesta
Interscambio
dati
automatico
Intermediazione
strutturale

14. page 14ASSISI 26/10/18
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Altri servizi del Portale per i Comuni
Servizi disponibili per tutti gli Enti
[su «Portale» e «Interscambio»]
Estrazioni ad una data scelta o incrementali dei dati di:
o Catasto Terreni
o Catasto Fabbricati
o Cartografia vettoriale
Servizi specifici per i Comuni
[su «Portale» e «Interscambio»]
• Fornitura dei dati di superficie delle unità immobiliari a destinazione
ordinaria (Provvedimento Direttore dell’Agenzia 29 marzo 2013)
• Servizio che consente ai Comuni di segnalare all’Agenzia errori relativi ai
dati di superficie
• Dati derivanti dalla voltura automatica ai fini della gestione dell’ICI/IMU
• Attività di cui all’art. 1, comma 336 della L. 311/2004 (immobili di
proprietà privata non dichiarati in catasto/situazioni di fatto non più
coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie)
• Accatastamenti e variazioni di cui all’art. 34-quinquies della legge
80/2006 (controllo delle dichiarazioni di aggiornamento catastale Docfa)
• Fabbricati mai dichiarati al catasto, individuati con le procedure di cui
all’art. 2, comma 36 del D.L. 262/2006 e all’art. 19 del D.L. 78/2010
• Dichiarazioni di ruralità (verifica dei requisiti)
• Atti telematici Pregeo (pubblicazione giornaliera)
• Servizi per la consultazione e certificazione dell’Archivio Nazionale degli
Stradari
Servizi specifici per i Comuni
[solo su «Portale»]

15. page 15ASSISI 26/10/18
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Primo impianto ANSC
L’impianto dell’ANSC, che contiene gli stradari di tutti i Comuni d’Italia, è stato
inizialmente effettuato sulla base degli odonimi contenuti negli indirizzi delle unità
immobiliari presenti nella banca dati catastale, integrati, per completezza, con fonti
esterne di mercato.
DB catastale ANSC

16. page 16ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Sinergie e vantaggi nella realizzazione dell’ANSC
1. definizione delle regole, verifica del rispetto dei criteri di aggiornamento e
standardizzazione dei dati contenuti nell’archivio, nonché dei livelli di qualità
delle informazioni da parte dell’Istat
2. utilizzo di un’infrastruttura tecnologica, costituita dal Portale per i Comuni,
realizzata dall’Agenzia delle Entrate, che già era già pienamente operativa ed
utilizzata dai Comuni
3. supporto informativo e formativo garantito dagli Uffici Provinciali dell’Agenzia
delle Entrate, che hanno tenuto specifici corsi ai Comuni prima dell’avvio delle
attività ed hanno fornito un costante supporto di primo livello ai Comuni durante
tutte le fasi dell’attività. Tali corsi sono stati integrati con corsi di e-learning.
4. capillarità dell’assistenza ai Comuni effettuata a livello provinciale in tutte le fasi
5. volano costituito dall’avvio del censimento
6. utilizzo di uno stradario informatizzato di base per gli odonimi, che costruito
sulla base degli indirizzi catastali e integrato con fonti di mercato, garantiva già
in fase di partenza una buona copertura su tutto il territorio nazionale agevolando
l’attività richiesta ai Comuni

17. page 17ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Responsabile della toponomastica
Per consentire al Comune di accedere alle funzioni di gestione dello
stradario presenti sul “Portale per i Comuni”, il Sindaco deve:
1. nominare il “Responsabile della toponomastica”;
2. incaricare il “Responsabile del servizio” (soggetto formalmente
incaricato dal Comune per l’abilitazione e la profilatura informatica di
tutti gli utenti del Comune che devono accedere al “Portale per i
Comuni”), ad inserire i riferimenti del “Responsabile della
toponomastica” sul “Portale per i Comuni”, garantendo il costante
aggiornamento degli stessi;
3. garantire la partecipazione del “Responsabile della Toponomastica” al
corso di formazione organizzato dall’Ufficio Provinciale – Territorio
4. incaricare il Responsabile della Toponomastica ad adempiere a quanto
richiesto dall’Istat nel rispetto dei tempi previsti

18. page 18ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Risultati raggiunti dopo un anno dalla stipula della convenzione
ANSC ANSC
RNC
7.585
509

19. page 19ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Attività propedeutiche al censimento 2011
ANSC7.585A settembre 2011, per i
7.585 Comuni, è stata
acquisita su ANSC la
certificazione della quasi
totalità delle strade
(99,6%) e i Comuni
interessati dall’attività di
certificazione, compresi
quelli tecnologicamente
meno evoluti, potevano
ora disporre di un proprio
archivio degli stradari
informatizzato e
certificato e di
un’applicazione gratuita
per manutenerlo

20. page 20ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Utilizzo dei dati durante il censimento 2011
509
7.585

21. page 21ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Attività post censuarie
Per favorire il completamento della certificazione dell’archivio, nel corso
dell’anno 2012 l’Agenzia ha acquisito dall’Istat gli stradari dei 509 Comuni,
forniti nell’ambito del progetto RNC e li ha utilizzati per certificare in
automatico gli elementi perfettamente uguali presenti in ANSC.
Nel corso del 2013 i Comuni capoluogo di provincia o con popolazione >
20.000 abitanti che hanno ritenuto di certificare il proprio stradario hanno
potuto completare l’attività richiesta trattando solo i toponimi non certificati
in automatico (circa 35%), pur avendo facoltà di modificare la totalità dei
toponimi.

22. page 22ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Archivio Nazionale degli Stradari – Verifiche post-censuarie
Completato il censimento, l’Istat ha effettuato l’analisi e l’incrocio dei seguenti archivi
contenenti dati toponomastici (stradari e numeri civici), forniti dai Comuni o comunque
utilizzati in occasione del 15° censimento, al fine di evidenziare eventuali
disallineamenti e con nota del 15/01/14 ha chiesto ai Comuni di integrare e validare i
dati forniti sul "Portale per i Comuni", aggiornandoli alla situazione di fatto esistente alla
data in cui effettuerà la validazione finale.
1. Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici (ANSC)
2. Rilevazione numeri civici (RNC) (solo per i 509 Comuni di maggiori dimensioni)
3. Sistema di gestione della rilevazione (SGR): indirizzi di individui e famiglie
rilevati in fase di censimento
4. Archivio degli edifici (EDI): indirizzi rilevati durante il censimento degli edifici
che ha riguardato l’intero territorio comunale per i Comuni ANSC e la parte
extraurbana per i Comuni RNC

23. page 23ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Verifiche post-censuarie
COMUNI
SGR
EDI
RNC
Archivio di indirizzi di
individui/famiglie in
popolazione
Archivio di indirizzi
reperiti da censimento
degli edifici
Rilevazione di controllo dei
Numeri Civici
(509 Comuni)
Catasto
indirizzi unità
immobiliari
Fonti esterne
stradari
Archivi
comunali
Delibere
Archivio
Nazionale degli
Stradari e dei
Numeri Civici
509
Comuni
7.585
Comuni
< 20.000
abitanti
Capoluoghi e >
20.000 abitanti
ANSC
Disallineamenti
Operazione di
linkage
SW di verifica e
aggiornamento
Operazione di
Aggiornamento e
consolidamento in corso
Completata al 100%
SW di
certificazione
Operazione di
Certificazione

24. page 24ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Verifiche post censuarie: consolidamento e validazione dell’ANSC
Per iniziare le attività i Comuni dovevano poter disporre dei dati del linkage forniti
dall'Istat e caricati dall'Agenzia sul Portale
L'avvio ed il termine delle attività doveva avvenire nel rispetto dei tempi indicati
nell'allegato 1 alla nota Istat, che prevedeva il completamento delle attività entro il
mese di luglio 2014

25. page 25ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Verifiche post censuarie: consolidamento e validazione dell’ANSC
Per lasciare più tempo ai Comuni di maggiori dimensioni, l’Istat ha fornito con il
primo lotto, i dati dei Comuni capoluogo di Provincia e dei Comuni di maggiori
dimensioni, e con i lotti successivi i dati dei piccoli Comuni, suddivisi su base
regionale.
La data di fine attività è stata fissata in modo stringente per cercare di completare
il consolidamento dell’ANSC, prima dell’avvio dell’ANPR a regime, inizialmente
previsto per il 1° gennaio 2015.

26. page 26ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Fasi dell’attività di consolidamento e validazione dell’ANSC
L’attività di «consolidamento», si compone delle seguenti fasi:
1. fornitura dei dati elaborati dall’Istat all’Agenzia delle Entrate,
per il successivo inserimento degli stessi sulla piattaforma
informatica denominata “Portale per i Comuni”;
2. formazione erogata dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni, in
merito all’utilizzo delle funzioni per la gestione della
toponomastica, presenti sul Portale per i Comuni;
3. lavorazione degli odonimi da parte dei Comuni e
successiva attestazione;
4. nulla osta Istat (indispensabile per consentire ai Comuni di
iniziare la lavorazione dei numeri civici)
5. lavorazione dei numeri civici da parte dei Comuni,
attribuendoli alla corretta sezione di censimento, e successiva
attestazione;

27. page 27ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Fasi dell’attività di consolidamento e validazione dell’ANSC
I Comuni si devono necessariamente esprimere sui
disallineamenti riscontrati dall’Istat, ma possono anche
modificare o integrare i toponimi ed i civici presenti, se
necessario, per registrare tutti gli accessi e rendere quindi i dati
presenti nell’Archivio conformi allo stato dei luoghi.
Il Comune può effettuare la lavorazione sia «on-line»,
compilando e navigando in apposite maschere (richiede una
connessione internet attiva durante la lavorazione) o può
utilizzare la modalità «off-line» che consiste nella
predisposizione di un file di segnalazione, mediante l’utilizzo di
applicazioni proprie, che deve rispettare un tracciato record
stabilito dall’Agenzia delle Entrate e dall’Istat

28. page 28ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Fasi dell’attività di consolidamento e validazione dell’ANSC: SNC
Nei modelli CP5 inviati dai comuni nel 2010-2011 il Comune
doveva indicare oltre ai numeri civici anche il numero di accessi
privi di numero civico (SNC)
Dal 2014, il Comune nei casi di temporanea impossibilità di
assegnazione di numeri civici definitivi nei tempi richiesti, dovrà
inserire tali accessi in ANSC riportando il numero civico
precedente a quello mancante nel campo ‘Numero civico’,
l’eventuale esponente nel campo “Esponente” e il valore 1 nel
campo ‘SNC’. Nel caso di più accessi senza numero civico in
successione, si riporterà la stessa informazione (ultimo numero
civico riscontrato e valori 1, 2, 3, …n) tante volte quanti sono gli
accessi consecutivi senza numero civico.
Ad esempio, dopo il numero civico 41A ci sono tre SNC:
civico esponente SNC
41 A 1
41 A 2
41 A 3

29. page 29ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Consolidamento e validazione dell’ANSC: monitoraggio attività
FASE DI CONSOLIDAMENTO
(ad esclusione dei Comuni delle Provincie di TN e BZ):
2014 2015 2016 2017 17/10/2018
Devono
completare
COMUNI TOTALI 7.759 7.759 7.759 7.759 7.759
COMUNI ABILITATI 7.759 7.759 7.759 7.759 7.759
COMUNI CHE HANNO INIZIATO ATTIVITÀ 7.019 7.490 7.641 7.665 7.685 74
COMUNI CHE HANNO EFFETTUATO L’ATTESTAZIONE
TOPONIMI
6.498 7.230 7.513 7.539 7.568 191
NULLA OSTA ISTAT 5.216 6.773 7.319 7.394 7.442 317 (126)
COMUNI CHE HANNO EFFETTUATO ATTESTAZIONE CIVICI 3.868 6.223 7.141 7.316 7.404 355
Il numero totale dei Comuni monitorati nella fase di consolidamento è "congelato" alla data del 15° Censimento
Nel Report non sono conteggiati i Comuni delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano che hanno fornito i dati ad Istat fuori linea

30. page 30ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Bonifica indirizzi catastali
L’Agenzia delle Entrate, già dal 2011, ha iniziato ad utilizzare i dati
dell’ANSC per verificare la qualità degli indirizzi catastali e ha avviato,
con processi di carattere automatico o manuale, la bonifica degli
odonimi catastali che non corrispondono perfettamente con quelli
certificati dai Comuni.
Le variazioni di toponomastica effettuate sono visibili nelle visure
catastali.
Dal 2016 è stata avviata anche la verifica e bonifica dei numeri civici
contenuti negli indirizzi catastali, sfruttando le funzioni del SIT.
All’attualità il 98% delle u.i.u. ha un indirizzo il cui odonimo risulta
certificato dal Comune, e il 46% ha anche un numero civico allineato
con quelli certificati dal Comune.

31. page 31ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Bonifica indirizzi catastali: il Sistema Integrato Territorio (SIT)

32. page 32ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
AVVIO AGGIORNAMENTO A REGIME
Completata la fase di conferimento, il Comune può disporre delle
funzioni per l’aggiornamento a regime dell’Archivio, alle quali sono
attualmente abilitati 6.979 Comuni.
In accordo con l’Istat, è stato recentemente modificato il flusso dei
nulla osta che saranno emessi a posteriori e non costituiranno più un
vincolo che impedisce al Comune di effettuare la lavorazione dei
civici. Sono inoltre state introdotte delle funzioni che facilitano
l’individuazione degli indirizzi che è necessario rilavorare al fine del
conferimento dei dati in ANNCSU.
E stato inoltre rilasciato un nuovo servizio che consente al Comune di
inviare delle segnalazioni finalizzate alla correzione degli indirizzi
catastali in forma puntuale tramite la compilazione di maschere web o
in forma massiva tramite l’upload di uno specifico file sul Portale
Verrà inoltre rilasciata a breve una funzione che consentirà la
visualizzazione di parte degli indirizzi dell’ANNCSU su ortofoto. Il
Comune potrà modificare il posizionamento proposto e posizionare gli
indirizzi che il sistema non riesce a posizionare automaticamente.

33. page 33ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
CORREZIONE INDIRIZZI CATASTALI
L’indirizzo proposto dal
Comune deve essere un
indirizzo (odononimo + civico)
già presente in ANNCSU.
Poiché al momento i dati dei
numeri civici sono strutturati in
catasto in modo semplificato
rispetto a quanto previsto
nell’ANNCSU, non potranno
per ora essere inviate
segnalazioni che riguardano
numeri civici per la cui
rappresentazione servono più
di 6 caratteri

34. page 34ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
CORREZIONE INDIRIZZI CATASTALI

35. page 35ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
AGGIORNAMENTO A REGIME: VISUALIZZAZIONE INDIRIZZI

36. page 36ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
AGGIORNAMENTO A REGIME: VISUALIZZAZIONE INDIRIZZI
E’ possibile sostituire la mappa con l’ortofoto e modificare il livello di
zoom.
Ogni accesso posizionato sul territorio è individuato da un marcatore
che può assumere diversi colori, come indicato nella legenda

37. page 37ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Dall’ANSC all’ANNCSU
L’Art. 3 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni
dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 («Decreto crescita») prevede l’emanazione
di un DPCM con il quale sono stabiliti:
• i tempi di realizzazione del censimento permanente
• i contenuti dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane
(ANNCSU)
• gli obblighi e modalità di conferimento degli indirizzari e stradari comunali
• le modalità di accesso all'ANNCSU
• i criteri per l'interoperabilità dell'ANNCSU con le altre banche dati di
rilevanza nazionale e regionale
Il DPCM sull’ANNCSU è stato emanato il 12/05/2016 e pubblicato nella G.U.
S.G. n. 167 del 19/07/2016
Per poter dare concreta attuazione al DPCM è necessario che vengano pubblicate
le specifiche tecniche previste dall’art. 11 del DPCM, che l’Agenzia ha già
definito congiuntamente con l’Istat, e condiviso con l’ANCI.
Le specifiche tecniche sono stata inviate ad agosto 2017 al Garante per la
protezione dei dati personali per il previsto parere.

38. page 38ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Dall’ANSC all’ANNCSU
I servizi dell’ANNCSU potranno essere rilasciati solo dopo che il Garante avrà
espresso il proprio parere.
I servizi di interrogazione
dell’Anncsu saranno resi
disponibili gradualmente, dando
priorità a quelli destinati ai
Comuni e a quelli in open data.
Consentiranno di interrogare i
dati dei singoli Comuni che
avranno completato il processo
di conferimento degli stradari
ed indirizzari nell’archivio
ANNCSU.
L’elenco dei Comuni che hanno
effettuato il conferimento dei
dati nell’ANNCSU sarà
pubblicato sui siti istituzionali
dell’Agenzia delle Entrate e
dell’Istat, nonché sul sito
internet dell’ANNCSU.

39. page 39ASSISI 26/10/18
DALL’ANSC ALL’ANNCSU
Grazie per
la cortese
attenzione