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La forza di vita o l’eterico 
Che cosa è la vita? 
Che cosa è la differenza tra una pianta e un sasso? 
Il sasso non può muoversi, la pianta cresce. 
Il sasso è completamente soggetto della forza 
di gravità. 
La pianta si alza in alto. Un ramo cresce contro 
la gravità. 
Nel sasso non c’è qualcosa di vivente, 
mentre nella pianta è presente qualcosa 
che vive. Questo elemento che vive si 
chiama forza di vita, etere o corpo eterico.
L’eterico 
Vi sono quattro eteri che vivono nel cosmo, 
nella Terra e in ogni essere vivente. 
Conosciamo i quattro elementi: fuoco, luce, 
acqua e terra. Di essi si parlava già nella 
filosofia greca, i presocratici, Platone ed 
Aristotele. 
Questa dottrina è profondamente vera. 
Anche le forze di vita si possono suddividere 
in quattro tipi: l’etere di fuoco, l’etere della 
luce, l’etere dell’acqua (l’etere chimico), e 
l’etere della terra (etere vitale). 
Gli eteri non sono l’elemento fisico e visibile, 
ma sono invisibile, senza peso e molto 
sottili.
La complementarietà della vita e la morte. 
L’etere si muove sempre tra i due poli di vita e 
morte. 
Questa è la legge degli eteri e della crescita. Nella 
vita c'è sempre anche la morte, ma in modo molto 
nascosto. 
Un esempio: nel corpo abbiamo nervi motori e 
sensori, entrambi lavorano in un equilibrio. I nervi 
sensibili sono un'espressione della morte, essi 
danno sensibilità e accoglienza. Accolgono struttura, 
equilibrio, morire. I nervi motori creano movimenti 
come una crescita. Quando facciamo una 
passeggiata, non vediamo la sensibilità dei nervi. Ma 
senza attività sensibile i movimenti diventerebbero 
come un rigoglio unilaterale. Questa condizione si 
potrebbe denominare con il termine sanscrito himsa 
che vuol dire violenza. Ahimsa invece significa non-violenza. 
Abbiamo sempre contemporaneamente 
volontà e sensibilità.
Ogni pianta mostra una forma e 
una struttura. Il rigoglio eccessivo 
è l'opposto della differenziazione. 
Quali forze plasmano la forma e la 
struttura? Che cosa è una forma? 
La forma è solo un risultato. 
Esprime la fine di un processo, un 
processo terminato.
Il fuoco fisico brucia sempre la materia. 
L’etere di fuoco non è dipendente dalla materia, è invisibile e il suo calore non 
brucia.
Come si esprime l'etere di fuoco? In qual modo 
sentiamo questo etere nell'anima? 
È un rinfrescamento del cuore, ad un lato possiamo 
sentire un centro nel cuore, all’altro lato sentiamo la 
periferia e tutti gli oggetti nell'ambiente. È un tipico 
sentimento dell'ordine.
La luce 
La luce vuole toccare ogni oggetto. Una pianta senza luce comincia a crescere con tanto 
rigoglio e perde la differenziazione. 
L’etere della luce 
È la forza interiore della luce. Vive nelle forme lunghe come le ariste. Differenzia le 
forme. Vive anche nelle sensazioni e nelle relazioni. I sentimenti profondi e le 
sensazioni sono un veicolo per l'etere della luce. L'uomo può mostrare una chiusura 
con i suoi sentimenti ed emozioni oppure, diversamente, può mostrare apertura con 
comunicazione e accoglienza.
Come è un sentimento dell'etere di luce? 
Gli oggetti del mondo ci vengono incontro. È un 
tipico sentimento della leggerezza. Le 
sensazioni e i sentimenti sono ben misurati. Ci 
sentiamo anche articolati, non è presente un 
ristagno. Anche un allungamento è tipico per 
l'etere di luce.
L’acqua collega gli elementi. Tutte le 
reazioni chimiche nel corpo 
richiedono acqua. Panta rei, tutto 
fluisce, diceva Eraclito. 
L’etere chimico 
Contrazione e crescita, movimento e 
contro-movimento sono espressioni 
archetipiche per l'etere chimico negli 
esseri viventi. È come la foglia.
Come è un sentimento tipico 
quando l'etere chimico è 
presente? 
Il fluire e la buona coordinazione 
sono espressioni dell'etere 
chimico. È come una 
concentrazione rotonda, come un 
piccolo cerchio argenteo. È come 
la rugiada che si raccoglie nella 
goccia.
La Terra 
L’elemento terra è un’immagine per tutto il solido, la materia, ciò che è diventato. 
L'etere vitale 
L’etere vitale nel corpo fisico crea un movimento più ampio di tutti gli altri eteri. Crea un 
centro e contemporaneamente apre la pianta per l'universalità. È come una fiamma. 
L'etere vitale nel cuore è come un ancoraggio. L'uomo muore, quando l'etere vitale 
abbandona il centro profondo del cuore.
Come è un sentimento tipico 
dell'etere vitale? 
È la liberazione totale. Nell'etere 
vitale si alza una fiamma. La forma 
fisica viene abbandonata verso un 
centro o un punto centrale e una 
fiamma porta subito la nuova forma. 
Questo etere è il più difficile e più 
profondo.
Come si può giudicare la forza eterica dell’olivo?

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Introduzione eteri

  • 1. La forza di vita o l’eterico Che cosa è la vita? Che cosa è la differenza tra una pianta e un sasso? Il sasso non può muoversi, la pianta cresce. Il sasso è completamente soggetto della forza di gravità. La pianta si alza in alto. Un ramo cresce contro la gravità. Nel sasso non c’è qualcosa di vivente, mentre nella pianta è presente qualcosa che vive. Questo elemento che vive si chiama forza di vita, etere o corpo eterico.
  • 2. L’eterico Vi sono quattro eteri che vivono nel cosmo, nella Terra e in ogni essere vivente. Conosciamo i quattro elementi: fuoco, luce, acqua e terra. Di essi si parlava già nella filosofia greca, i presocratici, Platone ed Aristotele. Questa dottrina è profondamente vera. Anche le forze di vita si possono suddividere in quattro tipi: l’etere di fuoco, l’etere della luce, l’etere dell’acqua (l’etere chimico), e l’etere della terra (etere vitale). Gli eteri non sono l’elemento fisico e visibile, ma sono invisibile, senza peso e molto sottili.
  • 3. La complementarietà della vita e la morte. L’etere si muove sempre tra i due poli di vita e morte. Questa è la legge degli eteri e della crescita. Nella vita c'è sempre anche la morte, ma in modo molto nascosto. Un esempio: nel corpo abbiamo nervi motori e sensori, entrambi lavorano in un equilibrio. I nervi sensibili sono un'espressione della morte, essi danno sensibilità e accoglienza. Accolgono struttura, equilibrio, morire. I nervi motori creano movimenti come una crescita. Quando facciamo una passeggiata, non vediamo la sensibilità dei nervi. Ma senza attività sensibile i movimenti diventerebbero come un rigoglio unilaterale. Questa condizione si potrebbe denominare con il termine sanscrito himsa che vuol dire violenza. Ahimsa invece significa non-violenza. Abbiamo sempre contemporaneamente volontà e sensibilità.
  • 4. Ogni pianta mostra una forma e una struttura. Il rigoglio eccessivo è l'opposto della differenziazione. Quali forze plasmano la forma e la struttura? Che cosa è una forma? La forma è solo un risultato. Esprime la fine di un processo, un processo terminato.
  • 5. Il fuoco fisico brucia sempre la materia. L’etere di fuoco non è dipendente dalla materia, è invisibile e il suo calore non brucia.
  • 6. Come si esprime l'etere di fuoco? In qual modo sentiamo questo etere nell'anima? È un rinfrescamento del cuore, ad un lato possiamo sentire un centro nel cuore, all’altro lato sentiamo la periferia e tutti gli oggetti nell'ambiente. È un tipico sentimento dell'ordine.
  • 7. La luce La luce vuole toccare ogni oggetto. Una pianta senza luce comincia a crescere con tanto rigoglio e perde la differenziazione. L’etere della luce È la forza interiore della luce. Vive nelle forme lunghe come le ariste. Differenzia le forme. Vive anche nelle sensazioni e nelle relazioni. I sentimenti profondi e le sensazioni sono un veicolo per l'etere della luce. L'uomo può mostrare una chiusura con i suoi sentimenti ed emozioni oppure, diversamente, può mostrare apertura con comunicazione e accoglienza.
  • 8. Come è un sentimento dell'etere di luce? Gli oggetti del mondo ci vengono incontro. È un tipico sentimento della leggerezza. Le sensazioni e i sentimenti sono ben misurati. Ci sentiamo anche articolati, non è presente un ristagno. Anche un allungamento è tipico per l'etere di luce.
  • 9. L’acqua collega gli elementi. Tutte le reazioni chimiche nel corpo richiedono acqua. Panta rei, tutto fluisce, diceva Eraclito. L’etere chimico Contrazione e crescita, movimento e contro-movimento sono espressioni archetipiche per l'etere chimico negli esseri viventi. È come la foglia.
  • 10. Come è un sentimento tipico quando l'etere chimico è presente? Il fluire e la buona coordinazione sono espressioni dell'etere chimico. È come una concentrazione rotonda, come un piccolo cerchio argenteo. È come la rugiada che si raccoglie nella goccia.
  • 11. La Terra L’elemento terra è un’immagine per tutto il solido, la materia, ciò che è diventato. L'etere vitale L’etere vitale nel corpo fisico crea un movimento più ampio di tutti gli altri eteri. Crea un centro e contemporaneamente apre la pianta per l'universalità. È come una fiamma. L'etere vitale nel cuore è come un ancoraggio. L'uomo muore, quando l'etere vitale abbandona il centro profondo del cuore.
  • 12. Come è un sentimento tipico dell'etere vitale? È la liberazione totale. Nell'etere vitale si alza una fiamma. La forma fisica viene abbandonata verso un centro o un punto centrale e una fiamma porta subito la nuova forma. Questo etere è il più difficile e più profondo.
  • 13. Come si può giudicare la forza eterica dell’olivo?