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                                               Piano di Sorveglianza e Controllo




                                                                INDICE

PREMESSA..................................................................................................................... 2

1.     NORMATIVA DI RIFERIMENTO ..................................................................... 3

2.     PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO ................................................ 6

     2.1       ELEMENTI DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO .......................................................6
     2.2       PERSONALE ..........................................................................................................................7
     2.3       NORME INTERNE DI SICUREZZA E IGIENE ............................................................................21
       2.3.1       Acque sotterranee .........................................................................................................26
       2.3.2       Percolato.......................................................................................................................27
       2.3.3       Acque di drenaggio superficiale ...................................................................................27
       2.3.4       Emissioni gassose .........................................................................................................28
       2.3.5       Qualità dell’aria e parametri meteoclimatici ...............................................................28
       2.3.6       Morfologia della discarica............................................................................................29




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PREMESSA

Il Piano di Sorveglianza e controllo si riferisce alla Piattaforma per il
trattamento, il recupero e lo stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non
pericolosi sita nel Comune di Minervino Murge in località Murgetta Grande che sarà
realizzata e gestita dalla Società DELTA PETROLI S.p.A.
La piattaforma si articola in un impianto per il di trattamento e la valorizzazione dei
rifiuti speciali non pericolosi ed una vasca di stoccaggio definitivo.


Il presente Piano è stato redatto secondo le prescrizioni impartite dal Decreto
Legislativo 13/01/2003, n. 36, pubblicato sulla G.U. n. 59 del 13/3/2003, che ha
recepito la direttiva 99/31/CE.


Si fa presente che le attività di seguito descritte per la sorveglianza e il controllo della
piattaforma vanno integrate con quanto riportato nell’elaborato A08, Manuale di
sicurezza.




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1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

E’ stato recentemente pubblicato sulla G.U. n. 59 del 13/3/2003 il Decreto
Legislativo 13/01/2003, n. 36 che recepisce la Direttiva 1999/31/CE del Consiglio
del 26 Aprile 1999 relativa alle modalità realizzative e gestionali degli stoccaggi
definitivi.
Il Decreto è costituito da 17 articoli e 2 allegati relativi:
                allegato 1: Criteri costruttivi e gestionali degli impianti di discarica
                allegato 2: Piani di Gestione operativa, di Ripristino Ambientale, di
                Gestione Post-operativa, di Sorveglianza e controllo, Finanziario

In particolare:

L’art. 8 del Decreto citato stabilisce i dati e le informazione necessarie per
richiedere la domanda di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di una
discarica. Tra i vari elementi richiesti i punti g), h), i), l), e m) recitano testualmente:
     g. il piano di gestione operativa della discarica, redatto secondo i criteri stabiliti
          dall’allegato 2, nel quale devono essere individuati i criteri e le misure
          tecniche adottate per la gestione della discarica e le modalità di chiusura della
          stessa;
     h. il piano di gestione post-operativa della discarica, redatto secondo i criteri
          stabiliti dall’allegato 2, nel quale sono definiti i programmi di sorveglianza e
          controllo successivi alla chiusura;
     i. il piano di sorveglianza e controllo, nel quale devono essere indicate tutte le
          misure necessarie per prevenire rischi d’incidenti causati dal funzionamento
          della discarica e per limitarne le conseguenze, sia in fase operativa che post-
          operativa, con particolare riferimento alle precauzioni adottate a tutela
          delle acque dall’inquinamento provocato da infiltrazioni di percolato nel
          terreno e alle altre misure di prevenzione e protezione contro qualsiasi
          danno all’ambiente; i parametri da monitorare, la frequenza dei




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          monitoraggi e la verifica delle attività di studio del sito da parte del
          richiedente sono indicati nella tabella 2, dell’allegato 2;
     l. il piano di ripristino ambientale del sito a chiusura della discarica, redatto
          secondo i criteri stabiliti dall’allegato 2, nel quale devono essere previste le
          modalità e gli obiettivi di recupero e sistemazione della discarica in relazione
          alla destinazione d’uso prevista dell’area stessa;
     m. il piano finanziario che preveda che tutti i costi derivanti dalla realizzazione
          dell'impianto e dall'esercizio della discarica, i costi connessi alla costituzione
          della garanzia finanziaria di cui all'articolo 14, i costi stimati di chiusura,
          nonché quelli di gestione post-operativa per un periodo di almeno trenta anni,
          siano coperti dal prezzo applicato dal gestore per lo smaltimento, tenuto conto
          della riduzione del rischio ambientale e dei costi di post-chiusura derivanti
          dalla adozione di procedure di registrazione ai sensi del regolamento (CE) n.
          761/2001.

L’art. 13 detta prescrizioni per quanto riguarda la gestione operativa e post-
operativa di una discarica imponendo il rispetto dei tempi, delle modalità, dei
criteri e delle prescrizioni stabiliti dall’autorizzazione e dai piani di gestione
operativa, post-operativa e di ripristino ambientale.
L’allegato 2 stabilisce le modalità di gestione e le procedure comuni di
sorveglianza e controllo durante la fase operativa e post-operativa di una
discarica, al fine di prevenire qualsiasi effetto negativo sull’ambiente ed individuare
le adeguate misure correttive.
Disciplina inoltre gli adempimenti a carico del gestore relativi alle procedure di
chiusura di una discarica e individua gli adempimenti durante la fase post-
operativa e per il ripristino ambientale del sito medesimo.
I piani di gestione operativa, di ripristino ambientale, di gestione post-operativa e di
sorveglianza e controllo sono lo strumento con il quale l’autorità responsabile per il
rilascio dell’autorizzazione verifica che:
• le operazioni condotte siano conformi all’autorizzazione;




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• la discarica non comporti nel tempo effetti negativi sull’ambiente;
• il sito sia sottoposto ad adeguati interventi di ripristino ambientale al termine delle
attività.
I piani di gestione operativa, di ripristino ambientale, di gestione post-operativa e di
sorveglianza e controllo, che rappresentano uno dei contenuti essenziali
dell’autorizzazione e devono essere approvati dall’Autorità procedente, definiscono
compiutamente le fasi di gestione operativa, di ripristino ambientale e di gestione
post-operativa della discarica affinché:
• i rifiuti siano ammessi allo smaltimento in conformità ai criteri stabiliti per ciascuna
categoria di discarica;
• i processi di stabilizzazione all’interno della discarica avvengano regolarmente;
• i sistemi di protezione ambientale siano operativi ed efficaci;
• le condizioni di autorizzazione della discarica siano rispettate;
• il monitoraggio delle matrici ambientali e delle emissioni sia condotto
periodicamente con l’obiettivo di determinare l’andamento dei parametri significativi
e di accertare l’eventuale superamento di soglie limite di accettabilità;
• il sito sia sottoposto ad interventi di ripristino ambientale.
Alle scadenze indicate nell’autorizzazione, e comunque con periodicità almeno
annuale, il gestore dovrà provvedere ad inviare all’autorità di controllo i risultati
complessivi dell’attività della discarica con riferimento ai seguenti dati:
• quantità e caratteristiche (codice di identificazione) dei rifiuti smaltiti;
• volumi dei materiali eventualmente utilizzati per la copertura giornaliera e finale
delle celle;
• volume finale disponibile;
•    produzione           di     percolato         (m3/anno)         e     sistemi        utilizzati       per       il
trattamento/smaltimento;
• quantità di gas prodotto ed estratto (Nm3/anno) ed eventuale recupero d’energia
(kWh/anno);
• risultati analitici del monitoraggio delle matrici ambientali e delle emissioni.




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2.PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO


2.1 Elementi del Piano di sorveglianza e controllo

Il Piano di sorveglianza e controllo prevede attività che devono essere svolte
durante le varie fasi di attività della piattaforma, realizzazione, gestione e post-
chiusura, nonché tutti i fattori ambientali da controllare, i parametri ed i sistemi di
prelevamento, trasporto e misura dei campioni, le frequenze di misura ed i sistemi di
restituzione dei dati.
Il Piano è finalizzato a garantire che:
a    tutte le sezioni impiantistiche assolvano alle funzioni per le quali sono progettate
     in tutte le condizioni operative previste;
b    vengano adottati tutti gli accorgimenti per ridurre i rischi per l'ambiente ed i
     disagi per la popolazione;
c    venga assicurato un tempestivo intervento in caso di imprevisti;
d    venga garantito l'addestramento costante del personale impiegato nella gestione;
e    venga garantito l'accesso ai principali dati di funzionamento nonché ai risultati
     delle campagne di monitoraggio.
Il controllo e la sorveglianza devono essere condotti avvalendosi di personale
qualificato , devono essere investigati, con le prescritte periodicità, i parametri
riportati come esemplificativi nelle tabelle 1 e 2 dell’allegato 2 del Decreto
Legislativo relativamente a:
•    acque sotterranee;
•    percolato;
•    acque di drenaggio superficiale;
•    gas di discarica;
•    qualità dell’aria;
•    parametri meteoclimatici;
•    stato del corpo della discarica.




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Attraverso le procedure standardizzate e descritte nel Piano di Gestione operativa (A
05) ed i compiti assegnati ai singoli addetti della Delta Petroli S.p.A.
•     verrà assicurato il controllo di tutte le sezioni impiantistiche affinché funzionino
    nelle condizioni operative previste,
•     verranno adottati tutti gli accorgimenti per ridurre i rischi per l’ambiente ed i
    disagi per la popolazione,
•     verrà assicurato un tempestivo intervento in caso di imprevisti,
•     verrà garantito l’accesso ai principali dati di funzionamento nonché ai risultati
    delle campagne di monitoraggio.

2.2 Personale

Programmi di qualificazione ed addestramento del personale

Come previsto dal Decreto legislativo 36/03, ai sensi dell'articolo 9, comma 1, lettera
b), la gestione operativa della discarica sarà affidata a personale tecnicamente
competente; in particolare la Società Delta Petroli S.p.A. assicura la formazione
professionale e tecnica del personale addetto all'impianto anche in relazione ai rischi
da esposizione agli agenti specifici in funzione del tipo di rifiuti smaltiti.

La Società si impegna altresì a richiedere ai fornitori di impianti un congruo periodo
di avviamento degli stessi, nonchè la formazione del personale e la fornitura dei
manuali di gestione.

In ogni caso il personale dovrà utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale
(Dpi) in funzione del rischio valutato.

Il personale al quale vengono affidati gli interventi di emergenza sarà
preliminarmente istruito ed informato sulle tecniche di intervento di emergenza ed
aver partecipato ad uno specifico programma di addestramento all'uso dei dispositivi
di protezione individuale (Dpi).




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Anche in ottemperanza al Decreto legislativo “recante attuazione delle direttive
comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
sul luogo di lavoro” e sue integrazioni e modifiche (D.Lgs. 626/94 e 242/96), il
personale seguirà corsi di formazione sulla gestione dei rifiuti e sulla sicurezza sul
lavoro (prevenzione infortuni, elettricisti, rumore, movimentazione, pronto soccorso,
emergenza, ecc.) ed il datore di lavoro effettua le prescritte valutazioni dei rischi.


Sicurezza ed igiene del lavoro

Per sicurezza ed igiene del lavoro si vuole intendere l'insieme di tutte quelle attività
atte alla rimozione delle cause che possono essere alla base di infortuni sul lavoro e
di malattie professionali.

Nella presente sezione si intendono indicare le principali norme di sicurezza e di
igiene del lavoro, che il gestore è tenuto a rispettare. Ci si soffermerà sulle norme
generali e su quelle specifiche interne per la sicurezza e l’igiene dei lavoratori.
Verranno indicate le norme di utilizzo dei mezzi aziendali e di comportamento degli
addetti nelle fasi di lavoro.

La Società Delta Petroli S.p.A. adempie agli obblighi previsti dalla normativa sulla
prevenzione degli infortuni, l'igiene sul lavoro, i rumori nonché sulla salute e sulla
sicurezza del lavoro secondo quanto prescritto dalla vigente normativa ed in
particolare:

• D. Lgs: 277/91 “Protezione dei lavoratori contro i rischi da esposizione ad agenti
    chimici, fisici, biologici, rumore, piombo e amianto”

• D. Lgs. 626/94 “Misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori
    negli ambienti di lavoro”

• D. Lgs: 242/96 recante modifiche e integrazioni al D. Lgs. 626/94

In base ai decreti legislativi riportati, il datore di lavoro, inteso come colui che ha la
responsabilità dell’impresa, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa, ha




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l’incombenza di esaminare i pericoli e i relativi rischi che gravano sui lavoratori,
valutandoli al fine di individuare ed attuare tutte le misure di prevenzione nonché di
protezione per salvaguardare la salute e la sicurezza di coloro che prestano la loro
opera secondo un regolare rapporto di lavoro subordinato.

La Società Delta Petroli S.p.A. si impegna a redigere il documento di valutazione
dei rischi secondo le modalità previste dai Decreti Legislativi 626/94 e 242/96;
scopo del documento è raccogliere in forma organica la documentazione
aziendale in materia di sicurezza, comprendente le valutazioni dei pericoli e dei
rischi relativi cui è esposto il Personale dell'impianto della Delta Petroli S.p.A.

Data la particolare natura delle attività svolte nell'impianto, assai differenti da quelle
effettuate nella maggior parte delle aziende manifatturiere o di trasformazione, è
opportuno pervenire all’elaborazione di una Check List; in essa si opera la seguente
suddivisione:

A. Pericoli di tipo fisico-meccanico; sotto questa voce sono raggruppati i pericoli
per la sicurezza dovuti a fattori di tipo fisico e/o meccanico, quali ad es. le cadute , le
scottature, i tagli, ecc.

B. Elementi di tipo operativo-organizzativo; sotto questa voce sono raggruppati gli
elementi relativi alla complessità delle mansioni e dell'uso delle attrezzature, al posto
di lavoro, ai videoterminali, alla movimentazione manuale carichi.

C. Pericoli dovuti a fattori igienico-ambientali; sotto questa voce si trovano i
pericoli generalmente considerati come fattori di rischio per la salute dei lavoratori,
come determinanti situazioni di rischio in funzione della prolungata esposizione.

D. Argomenti di carattere generale.

E. Impianti e strutture.

In seguito alla redazione del documento di valutazione dei rischi, saranno predisposti
adeguati provvedimenti atti a ridurre la probabilità di rischio per la sicurezza e la
salute dei lavoratori.




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Uno specialista in medicina del lavoro, oltre a constatare le effettive condizioni di
lavoro degli addetti, sottopone gli stessi a visite di controllo medico periodico al
fine di prevenire eventuali rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici o
biologici durante il lavoro.

Nel quadro degli adempimenti previsti dalla normativa vigente la Delta Petroli
S.p.A., insieme al Medico Competente, osserva le seguenti disposizioni:

• viene effettuato il controllo degli ambienti di lavoro, almeno due volte all’anno;

• insieme al responsabile del servizio di prevenzione e protezione e al medico
    competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la
    sicurezza, redige il documento di valutazione dei rischi che contiene:

                  ∗ i criteri adottati per la tutela dei lavoratori;

                  ∗ il programma del controllo dell’esposizione dei lavoratori;

• protocollo di sorveglianza sanitaria (per i dipendenti: visite mediche annuali; per
    gli addetti ai reparti laboratorio, piazzale e manutenzione: visite mediche
    trimestrali);

• vengono predisposte Riunioni Periodiche di Prevenzione e Protezione nelle
    quali vengono comunicati dal Medico i risultati degli accertamenti clinici e
    strumentali effettuati;

• vengono predisposti Programmi di Formazione e Informazione dei
    Lavoratori; in particolare i lavoratori vengono informati su:

              ∗ il significato degli accertamenti sanitari a cui sono sottoposti;

              ∗ il risultato degli accertamenti sanitari;

              ∗ la necessità di sottoporsi a controlli sanitari anche cessata l’attività, nel
                  caso di esposizione ad agenti a lungo termine.
Le norme di prevenzione sul lavoro




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Di seguito riportiamo le norme interne di sicurezza relative alle vigenti disposizioni
di Legge in materia di prevenzione infortuni.

La stessa Costituzione dopo aver riconosciuto (art. 1) il lavoro come fondamento
della Repubblica, all'art. 35 sancisce il diritto alla tutela del lavoro in tutte le sue
forme ed applicazioni, mentre all'art. 32 garantisce la tutela della salute come
fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività.

Si può definire diritto alla prevenzione quel complesso di norme che nell'ambito
della legislazione, riguardano la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle
malattie professionali.

Il diritto prevenzionistico italiano si fonda sull'articolo 2087 del Codice Civile, che
pone a carico dell'imprenditore il dovere della sicurezza, nel senso che lo stesso è
tenuto ad adottare, oltre alle misure tipiche previste dalla legislazione speciale, anche
tutte le altre cautele che sono necessarie a garantire l'integrità fisica e la personalità
morale dei lavoratori, aggiornando di continuo le misure di sicurezza richieste dalla
particolarità del proprio lavoro e provvedendo a colmare quindi le deficienze della
vigente disciplina antinfortunistica.

Di seguito riportiamo in forma schematica le diverse normative inerenti il tema
specifico.

Il D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547:

− costituisce il Regolamento Generale di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro;

− si applica a qualsiasi settore di attività, siano queste organizzate o meno in

    imprese private o pubbliche, nelle quali risultino occupati lavoratori che, anche
    senza retribuzione, ovvero al solo fine di apprendere un mestiere o arte, prestino la
    propria opera fuori dal proprio domicilio e sotto la direzione o alle dipendenze
    altrui;

le materie trattate sono divise in 12 titoli e 406 articoli e riguardano espressamente:




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− disposizioni di carattere generale disciplinanti il campo di applicazione ed i

    destinatari degli obblighi;

− la protezione degli ambienti di lavoro e le relative caratteristiche di sicurezza;

− norme per la protezione delle macchine;

− norme per la costruzione, l'installazione e la manutenzione delle macchine e degli

    impianti elettrici;

− mezzi personali di protezione e soccorso d'urgenza;

− sanzioni.

Il D.P.R. 27 aprile 1956 n. 302: contiene norme di prevenzione degli infortuni sul
lavoro integrative e quelle generali emanate con il D.P.R. n. 547/55.

Il D.P.R. 19 marzo 1956 n. 303 contiene:

− il Regolamento Generale di Igiene del Lavoro, al quale sono soggette tutte le

    attività cui sono addetti lavoratori subordinati, anche se gestito dallo Stato o Enti
    Pubblici;

− disposizioni riguardanti le caratteristiche igieniche degli ambienti di lavoro,

    prevedendone i limiti di altezza, cubatura, superficie, l'aerazione, la luminosità, la
    temperatura, l'umidità, la polverosità;

− norme relative alla custodia, il trasporto e l'impiego di materiali tossici o dannosi e

    la difesa dell'ambiente contro la diffusione di vapori, polveri e radiazioni;

− altre norme riguardati i servizi sanitari e l'obbligo delle visite mediche preventive

    e periodiche per particolari settori di attività.

Altre norme di prevenzione infortuni e igiene del lavoro sono contenute nei D.P.R.
n. 164, 320, 321, 322 del 1956 per i lavori nelle costruzioni, in sotterraneo, nei
cassoni ad aria compressa e nell'industria cinematografica. A tale complesso di
norme giuridiche dello Stato, occorre aggiungere l'elevatissima attività di organi




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ministeriali, di enti specializzati nei settori della consulenza, dei controlli e delle
omologazioni.

La Legge 23 dicembre 1978 n. 833, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale,
segna il nuovo corso della disciplina prevenzionistica italiana ai fini della sicurezza,
dell'igiene e delle condizioni di esercizio delle attività produttive in quanto introduce
il concetto di obbligatorietà di programmare il processo produttivo, in modo che
risulti rispondente alle esigenze della sicurezza del lavoro, in particolare per quanto
riguarda la dislocazione degli impianti e la determinazione dei rischi e dei mezzi per
diminuirli. La Legge di riforma prevede, sul piano organizzativo, l'attribuzione alle
unità sanitarie locali dei compiti già svolti dall'Ispettorato del Lavoro in materia di
igiene e prevenzione.

Inoltre, in sede centrale, viene istituito l'Istituto Superiore per la Prevenzione e la
Sicurezza del Lavoro, con compiti tecnico-scientifici e funzioni consultive, con
conseguente assorbimento delle funzioni già demandate all'ENPI e all'ANCC.
Successivamente sono stati istituiti i dipartimenti periferici dell'ISPESL per l'attività
omologativa, affidando allo stesso tempo alle USSL l'esercizio di altrettante funzioni
di omologazione di particolari installazioni e dispositivi.

Nell'agosto del 1991 è stato emanato il Decreto Legislativo n. 277, in attuazione
delle Direttive C.E.E. n. 80/605, 63/477, 86/642, a norma dell'art. 7 della L. 30
Giugno 1990 n. 12.

Il D.L. 277/91 apporta modifiche consistenti l'assetto legislativo, almeno per i tre
rischi normati (piombo, amianto e rumore), imponendo:

− obblighi ai costruttori di macchine e impianti anche per l'igiene del lavoro (prima

    erano previsti vincoli solo rispetto alla normativa antinfortunistica);

− la tutela dei lavoratori dipendenti;

− la definizione delle professionalità e del ruolo del medico competente;




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− la previsione di un eventuale allontanamento temporaneo, per motivi sanitari, del

    lavoratore dalla esposizione;

− il collegamento tra le misure a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

    con la salvaguardia della salute della popolazione e dell'ambiente esterno.

Un breve cenno merita il contributo delle parti sociali per quanto attiene ai problemi
della sicurezza e dell'ambiente di lavoro. Tale contributo fu recepito dal legislatore
con l'emanazione dell'art. 9 della Legge n. 300, 20 maggio 1970 (Statuto dei
Lavoratori) che recita: "i lavoratori, mediante loro rappresentanza, hanno diritto di
controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte
le norme idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica".

Il 27 Novembre 1994 è entrato in vigore il D. Lgs. 626/94 riguardante il
miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, che,
modificando ed integrando i D.P.R. 547/55 e 303/56, ha posto le basi del nuovo
“corpus” normativo della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tale decreto introduce una disciplina omogenea di tutela per tutti i lavoratori,
pubblici e privati, in conformità all’impostazione logica del diritto comunitario sulla
tutela della salute e sicurezza del lavoro.

Il decreto è articolato su dieci titoli, il primo dei quali, dando attuazione alla Direttiva
cosiddetta quadro, n. 89/391/CEE, codifica i principi alla base del diritto dei
lavoratori alla salute e alla sicurezza.

I titoli successivi fissano le prescrizioni specifiche per le materie trattate dalle prime
sette Direttive particolari: requisiti dei luoghi di lavoro (1° Direttiva, n.
89/654/CEE); uso delle attrezzature di lavoro (2° Direttiva, n. 89/655/CEE); uso dei
dispositivi di protezione individuale (3° Direttiva, n. 89/656/CEE); movimentazione
manuale dei carichi pesanti (4° Direttiva, n. 90/269/CEE); lavoro ai videoterminali
(5° Direttiva, n. 90/270/CEE); rischi di esposizione ad agenti cancerogeni (6°




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Direttiva, n. 90/394/CEE); rischi di esposizione ad agenti biologici (7° Direttiva, n.
90/679/CEE).
Disposizioni generali

La normativa si applica a tutti i settori ad attività pubblica e privata a cui sono addetti
lavoratori subordinati o ad essi equiparati.

La normativa definisce lavoratore la persona che presta il proprio lavoro alle
dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Misure generali di tutela (art. 3 D. Lgs. 626/94)

L’articolo in riferimento indica i principi generali di tutela che il datore di lavoro
deve seguire per l’azione di organizzazione della prevenzione e protezione dei
lavoratori in azienda.

Le misure generali sono:

− valutazione ed eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite;

− riduzione dei rischi alla fonte;

− programmazione della prevenzione;

− rispetto dei principi ergonomici nella progettazione di posti, attrezzature, metodi

    di lavoro;

− priorità nella scelta delle misure di protezione collettiva;

− limitazione degli esposti al rischio;

− controllo sanitario in funzione dei rischi;

− allontanamento dei lavoratori dall’esposizione al rischio per motivi sanitari;

− misure igieniche;

− misure di protezione individuale, qualora il rischio non è evitabile in altro modo;

− misure di emergenza per pronto soccorso, pericolo grave, evacuazione e

    antincendio;




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− manutenzione regolare (per ambienti, per macchine., impianti, dispositivi di

    sicurezza);

− informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori alla

    sicurezza nei luoghi di lavoro.
Obblighi del datore di lavoro, del dirigente, del preposto (art. 4 D. Lgs. 626/94)

In relazione alla natura della attività produttiva, il datore di lavoro ha l’obbligo, nella
scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,
nonché nella sistemazione dei locali di lavoro, della valutazione del rischio per la
sicurezza e la salute dei lavoratori.

In esito ai risultati della valutazione il datore di lavoro ha l’onere di elaborare un
documento contenente:

a) una relazione sulla valutazione dei rischi, con indicazione dei criteri seguiti;

b) le misure di prevenzione adottate e l’individuazione di quelle da adottare;

c) il programma di attuazione di dette misure.

Inoltre, il datore di lavoro (che esercita), il dirigente (che dirige),ed il preposto(che
sovrintende), nell’ambito delle rispettive attribuzione e competenze adottano le
misure necessarie per la sicurezza.

In particolare:

− designano i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure antincendio,

    evacuazione e pronto soccorso;

− aggiornano le misure di prevenzione in relazione all’evoluzione produttiva;

− affidano i compiti ai lavoratori tenendo conto delle loro capacità e condizioni in

    rapporto alla loro salute e sicurezza;

− dispongono affinché solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni

    accedano alle zone a grave rischio specifico;




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− esigono l’osservanza delle norme di sicurezza, anche aziendali, e l’uso

    appropriato dei mezzi individuali e collettivi di protezione;

− richiedono dal medico competente l’adempimento dei suoi obblighi, informandolo

    sui processi e sui rischi dell’attività lavorativa;

− adottano le misure per il controllo delle situazioni di emergenza e danno istruzioni

    per l’abbandono in sicurezza dei posti di lavoro;

− rendono edotti i lavoratori esposti a rischio grave delle procedure da adottare per

    operare in sicurezza;

− si astengono dal riprendere l’attività in persistenza di pericolo grave;

− permettono ai rappresentanti dei lavoratori di verificare l’applicazione delle

    misure di sicurezza;

− prendono provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate causino rischi

    per la popolazione e l’ambiente;

− tengono un registro infortuni, sul luogo di lavoro, a disposizione dell’organo di

    vigilanza (la disposizione, sull’obbligo del registro, è già prevista per tutte le
    attività lavorative dall’art. 403, D.P.R. n. 547/1955);

− consultano il rappresentante per la sicurezza in ordine alla: valutazione dei rischi;

    programmazione, realizzazione e verifica delle misure di prevenzione;
    organizzazione della formazione alla sicurezza; designazione degli addetti ai
    servizi di prevenzione, antincendio, evacuazione pronto soccorso;

− adottano le misure di prevenzione, evacuazione e pronto intervento in caso di

    pericolo grave, in relazione alla natura della attività produttiva, alle dimensioni
    aziendali ed al numero delle persone presenti
Obblighi dei lavoratori (art. 5 D. Lgs. 626/94)

Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e
di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli
effetti delle sue azioni o omissioni.




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In particolare i lavoratori devono:

− osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti

    e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;

− utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze

    ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasposto e le altre attrezzature di lavoro,
    nonché i dispositivi di sicurezza;

− utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro

    disposizione;

− segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le

    deficienze dei mezzi utilizzati e dei dispositivi messi a loro disposizione, nonché
    le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza,
    adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze
    e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al
    rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;

− sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro confronti;

− contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento

    di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per
    tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro.

Al tempo stesso, i lavoratori non devono:

− rimuovere o modificare senza autorizzazioni i dispositivi di sicurezza o di

    segnalazione o di controllo;

− compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro

    competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri
    lavoratori.
Contratto di appalto o contratto d’opera (art. 7 D. Lgs. 626/94)

Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all’interno dell’impianto ad
imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi deve:




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− verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei

    lavoratori autonomi, anche attraverso l’iscrizione alla camera di commercio,
    industria e artigianato;

− fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti

    nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di
    emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Inoltre i datori di lavoro devono:

− cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul

    lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;

− coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i

    lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti
    alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione
    dell’opera complessiva.

Si riportiamo, per completezza, alcuni articoli ripresi dal Codice Civile e dal Codice
Penale.
Codice Civile

Art. 2087           Tutela delle condizioni di lavoro. L'imprenditore è tenuto ad adottare
nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo le particolarità del lavoro,
l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità
dei prestatori di lavoro.

Codice Penale

Art. 437            Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire
disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia è punito con la
reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena
è della reclusione da tre a dieci anni.




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Art. 451            Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul
lavoro. Chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili
apparecchi o altri mezzi destinati alla estinzione di un incendio, o al salvataggio o al
soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione, fino ad un
anno e con la multa da L. 40.000 a L. 200.000.
Sintesi

Da quanto sopra riportato emergono i seguenti obblighi, responsabilità e divieti da
ritenere fondamentali:

1. L'obbligo dei datori di lavoro, dei Dirigenti, dei Preposti di attuare e di esigere il
    rispetto di tutte le norme di sicurezza in vigore.

2. L'obbligo di tutti i lavoratori di curare la propria personale sicurezza e di
    collaborare alla sicurezza individuale e collettiva dei compagni di lavoro.

3. La responsabilità penale dell'imprenditore di provvedere alla sicurezza delle
    persone che con lui hanno un rapporto di lavoro; tale responsabilità non può in
    alcun modo essere trasferita su altre Imprese ed ogni patto o contratto in tal senso,
    essendo "contra legem", non avrebbe alcun valore giuridico. Ovviamente
    nell'impresa le responsabilità del danno ricade sulle persone (Dirigenti e Preposti)
    che dall'Imprenditore ricevono il compito di dirigere o sovrintendere al lavoro dei
    propri lavoratori subordinati.

4. Il divieto, esteso a chiunque operi nell'impresa, di eseguire manovre od operazioni
    di cui non conosca la portata e le conseguenze, di rimuovere o modificare senza
    autorizzazione le protezioni ed i dispositivi di sicurezza, di manomettere o di
    rendere inservibili o inaccessibili i mezzi antincendio, di pronto soccorso e di
    protezione personale.

5. L'obbligo di tutti i lavoratori di ricollocare le protezioni ed i dispositivi di
    sicurezza già rimossi dietro autorizzazione di ricaricare o di rimettere in efficienza
    i mezzi antincendio, di protezione e di pronto soccorso impiegati, o nel caso ciò




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    non fosse di loro competenza, di provvedere a segnalarne l'inefficienza delle
    persone addette a questo compito.



2.3 Norme interne di sicurezza e igiene

Norme generali di sicurezza

Di seguito riportiamo le norme generali di sicurezza che tutti i lavoratori sono tenuti
a rispettare oltre a quelle generali riportate nel paragrafo precedente.

1. Tutti i lavoratori devono osservare le prescrizioni in materia di sicurezza e quelle
    riportate sui cartelli antinfortunistici.

2. E' vietata la consumazione di vino o bevande alcoliche durante l'orario di lavoro,
    come pure è vietata la loro detenzione presso gli ambienti di lavoro.

3. E' vietato usare sul luogo di lavoro indumenti personali o abbigliamenti che, in
    relazione alla natura delle operazioni ed alle caratteristiche dell'impianto
    costituiscono pericolo per la incolumità personale.

4. Premesso che è vietato l'ingresso nelle aree aziendali dei veicoli dei dipendenti ad
    esclusione del parcheggio interno, salvo approvazione scritta di un Dirigente,
    all'interno delle aree stesse la circolazione dei veicoli deve avvenire secondo le
    norme del Codice della Strada e la velocità non deve essere superiore in nessun
    caso a 10 Km/h.

5. E' fatto obbligo di rispettare i divieti di fumare ed usare fiamme libere nelle zone
    indicate dagli appositi cartelli ed in ogni caso in tutte le lavorazioni in cui esistono
    pericoli specifici di incendio. Più specificatamente per quanto riguarda l’impianto
    le aree sono:

b) cabina elettrica;

c) uffici e laboratorio;

d) discarica.




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6. E' vietato usare automezzi, macchine, impianti, attrezzature senza autorizzazione
    dei responsabili, ed effettuare lavori che esulino dalla propria competenza.

7. E' vietato eseguire lavori su macchine, apparecchi e conduttori elettrici al
    personale non espressamente autorizzato.

8. I pavimenti ed i passaggi non devono essere ingombrati da materiale che
    ostacolino la normale circolazione. Quando, per evidenti ragioni tecniche, non si
    possono completamente eliminare dalle zone di transito ostacoli fissi o mobili che
    costituiscono un pericolo per i lavoratori o i veicoli che tali zone devono
    percorrere, gli ostacoli devono essere adeguatamente segnalati.

9. Le fosse e gli scavi di qualsiasi tipo che vengono eseguiti entro le aree
    dell’impianto debbono essere opportunamente delimitati e debbono essere apposti
    visibili segnalazioni di pericolo.

10.E' vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto dalle
    macchine o automezzi a meno che non sia richiesto da particolari esigenze
    tecniche, nel qual caso deve essere fatto uso di mezzi idonei ad evitare ogni
    pericolo.

11.E' vietato compiere su organi in moto qualsiasi operazioni di registrazione o
    riparazione. Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si
    devono adottare adeguate cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore.

12.Non dimenticare mai sui macchinari dadi, bulloni, utensili od altro che possano
    cadere tra rotismi o ingranaggi o essere proiettati lontano quando si inizia il
    movimento.

13.Non sorpassare né rimuovere le barriere che inibiscono passaggi pericolosi. Non
    togliere i dispositivi fissi di protezione applicati ai macchinari.

14.E' vietato lasciare saldatrici, carri bombole per saldature o per altri usi incustoditi
    e sparsi in disordine.




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Igiene del lavoro

1. E' tassativamente vietato conservare e consumare pasti e bevande nei locali di
    lavoro dove vi è presenza di polvere, sostanze venefiche, corrosive, infettanti,
    insudicianti (per locale di lavoro si intende anche la cabina dell'automezzo).

2. Prima di ogni ingestione di bevanda o alimenti è indispensabile lavarsi le mani.

3. Gli indumenti di lavoro devono essere conservati negli appositi armadietti, avendo
    cura di tenere distinti gli spazi previsti per lo "sporco" ed il "pulito".

4. Disinfettare subito ogni ferita, taglio o abrasione anche lieve.

5. I lavoratori devono astenersi dal manomettere e sostituire le medicazioni
    effettuate dai Sanitari della ASL.

6. Sottoporsi        agli     esami      ematochimici           e    alle    visite     mediche        preventive
    periodicamente programmate dalla Azienda.
Posti di lavoro - Raccomandazioni

1. Ordine e pulizia sono da considerarsi fattori di primaria importanza nel campo
    della sicurezza ed ognuno deve sentirsene diretto interessato e responsabile.

2. Gli attrezzi, gli utensili, i mezzi devono essere disposti in modo ordinato e
    ragionevole.

3. Non usare utensili deteriorati o in cattive condizioni.

4. Il trasporto di sostanze pericolose deve essere effettuato impiegando appositi
    contenitori ed attrezzature e solo dal personale autorizzato che deve impiegare i
    mezzi di protezione personali messi a disposizione.
Abbigliamento da lavoro

1. I lavoratori non devono usare sul luogo di lavoro indumenti personali o
    abbigliamenti che, in relazione alla natura delle operazioni ed alle caratteristiche
    dell'impianto costituiscono pericolo per la incolumità personale.




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2. I lavoratori sono rigorosamente tenuti a fare uso costante dei mezzi di protezione
    individuale messi a disposizione dell'Azienda (guanti, tute, elmetto, occhiali,
    maschere, ecc.) secondo la particolarità del lavoro da svolgere e le istruzioni
    ricevute.

3. L'abbigliamento da usare nel posto di lavoro non deve presentare parti svolazzanti
    o comunque tali da offrire facile presa ad organi in movimento. Le tute ed i
    completi giacca pantalone devono essere privi di risvolti ed avere maniche strette
    ai polsi.

4. Si deve evitare, quando ciò possa costituire pericolo, di usare anelli, bracciali,
    catene, orologi.

5. E' vietato l'uso di sandali, pantofole, ciabatte, zoccoli e simili.

6. E' vietato pulire gli indumenti usando sostanze infiammabili o tossiche oppure
    impiegando aria compressa.

7. I lavoratori che operano o che transitano presso organi in rotazione che presentano
    pericoli di impigliamento dei capelli o presso fiamme o materiali incandescenti o
    che devono permanere sotto la azione prolungata dei raggi del sole, devono
    indossare idonei copricapi (cuffie, elmetti, berretti).

8. I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di
    materiali, devono munirsi di appositi occhiali e/o visiere.

9. I lavoratori esposti a rumori superiori ai limiti di legge, devono rispettare le
    prescrizioni e i suggerimenti previsti dalla Azienda.

10.I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
    nocivi, devono indossare le maschere antigas e/o antipolvere.

11.In caso di incendio le norme da seguire saranno:

      a) Dare immediatamente l'allarme ed allontanare eventuali persone presenti in
          luoghi pericolosi.




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      b) Mettere fuori tensione i macchinari e le apparecchiature elettriche nella zona
          dell'incendio e nelle immediate vicinanze.

      c) Azionare i dispositivi antincendio mobili (estintori, lance, sabbia).

      d) Circoscrivere quanto più possibile l'incendio allontanando il materiale
          infiammabile che potrebbe venire raggiunto dal fuoco.

      e) Richiedere in caso di incendio grave, l'intervento dei Vigili del Fuoco (Tel.
          115 della rete urbana).

      f) Liberare immediatamente le strade interne da eventuali automezzi e/o
          materiali per permettere l'accesso ai mezzi di soccorso.

      g) Ad incendio estinto, controllare che non esistano focolai occulti.

La ripresa dell'attività potrà avvenire solo dopo aver verificato per sezioni l'efficienza
degli impianti.

NOTE

a) Consegnare l'estintore al magazzino aziendale per la ricarica anche dopo l'uso
    parziale.

b) Non appoggiare o depositare materiali sugli estintori.

c) Dopo la ricarica ricollocare l'estintore al suo posto.

d) Non usare acqua o schiuma per incendi su parti elettriche in tensione.
Norme generali per gli addetti ai mezzi di movimentazione interna all’impianto

• La posizione di guida deve tenere conto dei sobbalzi, è quindi necessario:

1. appoggiare bene il piede sinistro sul fondo (la frizione deve essere usata il meno
    possibile);

2. appoggiare bene sul tallone il piede destro per evitare accelerate improvvise
    dovute ai sobbalzi;




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3. tenere le mani ben salde sul volante, ma con i pollici in fuori per evitare che i
    contraccolpi possano provocare contusioni o lussazioni.

• Le salite e le discese vanno affrontate secondo la linea di massima pendenza per
    evitare ribaltamenti laterali.

• L'eventuale cambio di marcia a scalare in discesa non va effettuato "al volo", ma
    occorre fermarsi, cambiare e ripartire.

• E' necessario procedere molto lentamente per evitare le insidie del terreno come
    ad esempio: sponde franose, massi buche ed acquitrini nascosti da terreni erbosi,
    grossi sassi che potrebbero danneggiare il fondo del veicolo e, in caso di guado,
    gli spruzzi d'acqua, che potrebbero danneggiare l'impianto elettrico.
• Non si deve accelerare bruscamente su fondi sabbiosi o melmosi, per evitare di
    sprofondare.

• In caso di insabbiamento o impantanamento, durante le operazioni di recupero, è
    necessario che chi presta aiuto a terra si protegga da eventuali proiezioni di
    materiali e mantenga una distanza tale dal mezzo che, in caso di rottura del cavo
    di traino o del cavo del verricello, non venga colpito dal colpo di frusta che ne
    consegue.

• Quando è necessario sporgere la testa dal finestrino, per meglio vedere il percorso
    si deve fare attenzione ai "colpi di frusta" di arbusti e cespugli.



2.3.1 Acque sotterranee
Per il controllo delle acque sotterranee, come meglio specificato nel Piano di
gestione operativa (A/05), sono previsti dei pozzi piezometrici di monitoraggio
disposti come illustrato negli elaborati grafici.

Da tali pozzi, con frequenza semestrale, verranno prelevati e sottoposti ad analisi dei
campioni d'acqua. Le analisi verranno effettuate contemporaneamente dall’AUSL e
dalla Delta Petroli S.p.A.




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                                       Piano di Sorveglianza e Controllo




I parametri che andranno investigati sono i seguenti:

− pH;                                                  − nitrati;

− durezza totale;                                      − cloruri;

− residuo fisso;                                       − solfati;

− ammoniaca;                                           − fosfati;

− nitriti;                                             − metalli pesanti.

Le metodiche di analisi saranno quelle IRSA-CNR.



2.3.2 Percolato

Per il corretto funzionamento delle attrezzature utilizzate per la captazione e
convogliamento del percolato, come riportato al § 2.7.1 del Piano di gestione
operativa (A/05) ed al § 2.3 del Piano di gestione post-operativa (A/06), verrà
controllato:

•    giornalmente il livello del percolato all’interno dei tre pozzi di captazione
     affinché non venga mai superato il livello massimo di un metro;

•    giornalmente la corretta funzionalità delle elettropompe poste all’interno dei
     pozzi di captazione;

•    periodicamente la tenuta delle giunzioni e l’integrità dei tubi di adduzione del
     percolato dai pozzi alle cisterne;

•    periodicamente           l’integrità      della     vasca      di    contenimento           delle     cisterne
     verificandone l’assenza di fessurazioni, cedimenti del telo in HDPE;

•    giornalmente la verifica della corretta funzionalità del sistema di raccolta delle
     acque all’interno della vasca di contenimento delle cisterne.



2.3.3 Acque di drenaggio superficiale




_______________________                     ______________________________________                 Delta Petroli S.p.A.
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Dato che le acque bianche verranno raccolte tramite canalette di guardia poste lungo
il perimetro dell’invaso ed inviate ai pozzi a dispersione, non è necessaria nessuna
attività di controllo su di esse.

Per quanto attiene l’impianto di trattamento si rimanda alla relazione tecnica, ove
sono descritte le modalità operative della rete di raccolta e trattamento delle acque di
pioggia cadute sui piazzali e le coperture.



2.3.4 Emissioni gassose
Le emissioni gassose attese dall’invaso saranno pressoché assenti in quanto la
tipologia dei rifiuti che andranno conferiti in discarica induce a ritenere trascurabile
la produzione di biogas.
Per quanto concerne invece l’impianto è stato previsto un sistema di trattamento
dell’aria interna basato su di un doppio sistema di trattamento. Il primo ad umido ed
il secondo basato sulla biofiltrazione. L’impianto di trattamento è stato sottoposto
alla Regione Puglia per le competenti autorizzazioni ai sensi del D.P.R. 203/88.
La concentrazione delle polveri in uscita dall’impianto di abbattimento sarà inferiore
ai 10 mg/Nm3 .



2.3.5 Qualità dell’aria e parametri meteoclimatici

Il controllo della qualità dell’aria, come già descritto al § 2.11.2 del Piano di gestione
operativa (A/05), verrà effettuato avvalendosi di un impianto mobile di rilevamento,
verranno periodicamente svolte analisi e rilevazioni (due rilevamenti per ogni
semestre) in grado di evidenziare eventuali variazioni o anomalie della qualità
dell’aria, direttamente imputabili all’attività dell’impianto.
I laboratori mobili sono mezzi forniti di apparecchiature che permettono di effettuare
il monitoraggio di diversi inquinanti atmosferici (CO, NOx, O3).




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                                       Piano di Sorveglianza e Controllo




La stazione meteoclimatica, posizionata come si evince dall’elaborato T-09, rileverà
i dati di misura della temperatura, della pressione, dell’umidità relativa, della velocità
e direzione del vento, della radiazione solare e delle precipitazioni.
Durante le campagne di monitoraggio andranno investigati i seguenti parametri:
•     SO2
•     Biossido di zolfo
•     Monossido di carbonio
•     Ozono
•     Polveri ad alto volume PM10 (granulometria < 10 m )
•     Polveri totali sospese su base oraria
•     Polveri gravimetriche su base di 24 ore
•     Ossidi di azoto
•     Idrocarburi volatili (composti organici volatili)
•     Idrocarburi totali
•     Temperatura aria
•     Umidità relativa aria
•     Velocità vento
•     Direzione vento
•     Radiazione solare totale
•     Radiazione netta
•     Pressione atmosferica
•     Piovosità



2.3.6 Morfologia della discarica
Dopo la chiusura della discarica periodicamente (Piano di gestione Post-operativa
(A/05), attraverso un rilievo dell’area, verranno verificate le quote e le pendenze
dell’invaso, in relazione ai movimenti di assestamento per calo naturale del deposito.




_______________________                     ______________________________________                 Delta Petroli S.p.A.
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Nel caso i cui tale rilevazioni non coincidono con quanto previsto in progetto si
provvederà ai ripristini necessari.
Inoltre settimanalmente verrà percorsa tutta l’area con lo scopo di verificare de visu
l’esistenza di eventuali cedimenti.
Le operazioni su indicate saranno eseguite per i 30 anni relativi dalla post chiusura
con frequenze variabili che saranno più intense in fase iniziale e si rarefaranno con la
progressiva stabilizzazione dell’ammasso ovvero con il suo recupero ambientale.

Infine la Società provvederà ad assicurare, con controlli mensili, la sostituzione di
eventuali essenze arboree morte.




_______________________                     ______________________________________                 Delta Petroli S.p.A.

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A05 piano di sorveglianza e controllo

  • 1.
  • 2. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 1 Piano di Sorveglianza e Controllo INDICE PREMESSA..................................................................................................................... 2 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ..................................................................... 3 2. PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO ................................................ 6 2.1 ELEMENTI DEL PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO .......................................................6 2.2 PERSONALE ..........................................................................................................................7 2.3 NORME INTERNE DI SICUREZZA E IGIENE ............................................................................21 2.3.1 Acque sotterranee .........................................................................................................26 2.3.2 Percolato.......................................................................................................................27 2.3.3 Acque di drenaggio superficiale ...................................................................................27 2.3.4 Emissioni gassose .........................................................................................................28 2.3.5 Qualità dell’aria e parametri meteoclimatici ...............................................................28 2.3.6 Morfologia della discarica............................................................................................29 _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 3. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 2 Piano di Sorveglianza e Controllo PREMESSA Il Piano di Sorveglianza e controllo si riferisce alla Piattaforma per il trattamento, il recupero e lo stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi sita nel Comune di Minervino Murge in località Murgetta Grande che sarà realizzata e gestita dalla Società DELTA PETROLI S.p.A. La piattaforma si articola in un impianto per il di trattamento e la valorizzazione dei rifiuti speciali non pericolosi ed una vasca di stoccaggio definitivo. Il presente Piano è stato redatto secondo le prescrizioni impartite dal Decreto Legislativo 13/01/2003, n. 36, pubblicato sulla G.U. n. 59 del 13/3/2003, che ha recepito la direttiva 99/31/CE. Si fa presente che le attività di seguito descritte per la sorveglianza e il controllo della piattaforma vanno integrate con quanto riportato nell’elaborato A08, Manuale di sicurezza. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 4. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 3 Piano di Sorveglianza e Controllo 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E’ stato recentemente pubblicato sulla G.U. n. 59 del 13/3/2003 il Decreto Legislativo 13/01/2003, n. 36 che recepisce la Direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 Aprile 1999 relativa alle modalità realizzative e gestionali degli stoccaggi definitivi. Il Decreto è costituito da 17 articoli e 2 allegati relativi: allegato 1: Criteri costruttivi e gestionali degli impianti di discarica allegato 2: Piani di Gestione operativa, di Ripristino Ambientale, di Gestione Post-operativa, di Sorveglianza e controllo, Finanziario In particolare: L’art. 8 del Decreto citato stabilisce i dati e le informazione necessarie per richiedere la domanda di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di una discarica. Tra i vari elementi richiesti i punti g), h), i), l), e m) recitano testualmente: g. il piano di gestione operativa della discarica, redatto secondo i criteri stabiliti dall’allegato 2, nel quale devono essere individuati i criteri e le misure tecniche adottate per la gestione della discarica e le modalità di chiusura della stessa; h. il piano di gestione post-operativa della discarica, redatto secondo i criteri stabiliti dall’allegato 2, nel quale sono definiti i programmi di sorveglianza e controllo successivi alla chiusura; i. il piano di sorveglianza e controllo, nel quale devono essere indicate tutte le misure necessarie per prevenire rischi d’incidenti causati dal funzionamento della discarica e per limitarne le conseguenze, sia in fase operativa che post- operativa, con particolare riferimento alle precauzioni adottate a tutela delle acque dall’inquinamento provocato da infiltrazioni di percolato nel terreno e alle altre misure di prevenzione e protezione contro qualsiasi danno all’ambiente; i parametri da monitorare, la frequenza dei _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 5. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 4 Piano di Sorveglianza e Controllo monitoraggi e la verifica delle attività di studio del sito da parte del richiedente sono indicati nella tabella 2, dell’allegato 2; l. il piano di ripristino ambientale del sito a chiusura della discarica, redatto secondo i criteri stabiliti dall’allegato 2, nel quale devono essere previste le modalità e gli obiettivi di recupero e sistemazione della discarica in relazione alla destinazione d’uso prevista dell’area stessa; m. il piano finanziario che preveda che tutti i costi derivanti dalla realizzazione dell'impianto e dall'esercizio della discarica, i costi connessi alla costituzione della garanzia finanziaria di cui all'articolo 14, i costi stimati di chiusura, nonché quelli di gestione post-operativa per un periodo di almeno trenta anni, siano coperti dal prezzo applicato dal gestore per lo smaltimento, tenuto conto della riduzione del rischio ambientale e dei costi di post-chiusura derivanti dalla adozione di procedure di registrazione ai sensi del regolamento (CE) n. 761/2001. L’art. 13 detta prescrizioni per quanto riguarda la gestione operativa e post- operativa di una discarica imponendo il rispetto dei tempi, delle modalità, dei criteri e delle prescrizioni stabiliti dall’autorizzazione e dai piani di gestione operativa, post-operativa e di ripristino ambientale. L’allegato 2 stabilisce le modalità di gestione e le procedure comuni di sorveglianza e controllo durante la fase operativa e post-operativa di una discarica, al fine di prevenire qualsiasi effetto negativo sull’ambiente ed individuare le adeguate misure correttive. Disciplina inoltre gli adempimenti a carico del gestore relativi alle procedure di chiusura di una discarica e individua gli adempimenti durante la fase post- operativa e per il ripristino ambientale del sito medesimo. I piani di gestione operativa, di ripristino ambientale, di gestione post-operativa e di sorveglianza e controllo sono lo strumento con il quale l’autorità responsabile per il rilascio dell’autorizzazione verifica che: • le operazioni condotte siano conformi all’autorizzazione; _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 6. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 5 Piano di Sorveglianza e Controllo • la discarica non comporti nel tempo effetti negativi sull’ambiente; • il sito sia sottoposto ad adeguati interventi di ripristino ambientale al termine delle attività. I piani di gestione operativa, di ripristino ambientale, di gestione post-operativa e di sorveglianza e controllo, che rappresentano uno dei contenuti essenziali dell’autorizzazione e devono essere approvati dall’Autorità procedente, definiscono compiutamente le fasi di gestione operativa, di ripristino ambientale e di gestione post-operativa della discarica affinché: • i rifiuti siano ammessi allo smaltimento in conformità ai criteri stabiliti per ciascuna categoria di discarica; • i processi di stabilizzazione all’interno della discarica avvengano regolarmente; • i sistemi di protezione ambientale siano operativi ed efficaci; • le condizioni di autorizzazione della discarica siano rispettate; • il monitoraggio delle matrici ambientali e delle emissioni sia condotto periodicamente con l’obiettivo di determinare l’andamento dei parametri significativi e di accertare l’eventuale superamento di soglie limite di accettabilità; • il sito sia sottoposto ad interventi di ripristino ambientale. Alle scadenze indicate nell’autorizzazione, e comunque con periodicità almeno annuale, il gestore dovrà provvedere ad inviare all’autorità di controllo i risultati complessivi dell’attività della discarica con riferimento ai seguenti dati: • quantità e caratteristiche (codice di identificazione) dei rifiuti smaltiti; • volumi dei materiali eventualmente utilizzati per la copertura giornaliera e finale delle celle; • volume finale disponibile; • produzione di percolato (m3/anno) e sistemi utilizzati per il trattamento/smaltimento; • quantità di gas prodotto ed estratto (Nm3/anno) ed eventuale recupero d’energia (kWh/anno); • risultati analitici del monitoraggio delle matrici ambientali e delle emissioni. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 7. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 6 Piano di Sorveglianza e Controllo 2.PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 2.1 Elementi del Piano di sorveglianza e controllo Il Piano di sorveglianza e controllo prevede attività che devono essere svolte durante le varie fasi di attività della piattaforma, realizzazione, gestione e post- chiusura, nonché tutti i fattori ambientali da controllare, i parametri ed i sistemi di prelevamento, trasporto e misura dei campioni, le frequenze di misura ed i sistemi di restituzione dei dati. Il Piano è finalizzato a garantire che: a tutte le sezioni impiantistiche assolvano alle funzioni per le quali sono progettate in tutte le condizioni operative previste; b vengano adottati tutti gli accorgimenti per ridurre i rischi per l'ambiente ed i disagi per la popolazione; c venga assicurato un tempestivo intervento in caso di imprevisti; d venga garantito l'addestramento costante del personale impiegato nella gestione; e venga garantito l'accesso ai principali dati di funzionamento nonché ai risultati delle campagne di monitoraggio. Il controllo e la sorveglianza devono essere condotti avvalendosi di personale qualificato , devono essere investigati, con le prescritte periodicità, i parametri riportati come esemplificativi nelle tabelle 1 e 2 dell’allegato 2 del Decreto Legislativo relativamente a: • acque sotterranee; • percolato; • acque di drenaggio superficiale; • gas di discarica; • qualità dell’aria; • parametri meteoclimatici; • stato del corpo della discarica. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 8. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 7 Piano di Sorveglianza e Controllo Attraverso le procedure standardizzate e descritte nel Piano di Gestione operativa (A 05) ed i compiti assegnati ai singoli addetti della Delta Petroli S.p.A. • verrà assicurato il controllo di tutte le sezioni impiantistiche affinché funzionino nelle condizioni operative previste, • verranno adottati tutti gli accorgimenti per ridurre i rischi per l’ambiente ed i disagi per la popolazione, • verrà assicurato un tempestivo intervento in caso di imprevisti, • verrà garantito l’accesso ai principali dati di funzionamento nonché ai risultati delle campagne di monitoraggio. 2.2 Personale Programmi di qualificazione ed addestramento del personale Come previsto dal Decreto legislativo 36/03, ai sensi dell'articolo 9, comma 1, lettera b), la gestione operativa della discarica sarà affidata a personale tecnicamente competente; in particolare la Società Delta Petroli S.p.A. assicura la formazione professionale e tecnica del personale addetto all'impianto anche in relazione ai rischi da esposizione agli agenti specifici in funzione del tipo di rifiuti smaltiti. La Società si impegna altresì a richiedere ai fornitori di impianti un congruo periodo di avviamento degli stessi, nonchè la formazione del personale e la fornitura dei manuali di gestione. In ogni caso il personale dovrà utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale (Dpi) in funzione del rischio valutato. Il personale al quale vengono affidati gli interventi di emergenza sarà preliminarmente istruito ed informato sulle tecniche di intervento di emergenza ed aver partecipato ad uno specifico programma di addestramento all'uso dei dispositivi di protezione individuale (Dpi). _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 9. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 8 Piano di Sorveglianza e Controllo Anche in ottemperanza al Decreto legislativo “recante attuazione delle direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro” e sue integrazioni e modifiche (D.Lgs. 626/94 e 242/96), il personale seguirà corsi di formazione sulla gestione dei rifiuti e sulla sicurezza sul lavoro (prevenzione infortuni, elettricisti, rumore, movimentazione, pronto soccorso, emergenza, ecc.) ed il datore di lavoro effettua le prescritte valutazioni dei rischi. Sicurezza ed igiene del lavoro Per sicurezza ed igiene del lavoro si vuole intendere l'insieme di tutte quelle attività atte alla rimozione delle cause che possono essere alla base di infortuni sul lavoro e di malattie professionali. Nella presente sezione si intendono indicare le principali norme di sicurezza e di igiene del lavoro, che il gestore è tenuto a rispettare. Ci si soffermerà sulle norme generali e su quelle specifiche interne per la sicurezza e l’igiene dei lavoratori. Verranno indicate le norme di utilizzo dei mezzi aziendali e di comportamento degli addetti nelle fasi di lavoro. La Società Delta Petroli S.p.A. adempie agli obblighi previsti dalla normativa sulla prevenzione degli infortuni, l'igiene sul lavoro, i rumori nonché sulla salute e sulla sicurezza del lavoro secondo quanto prescritto dalla vigente normativa ed in particolare: • D. Lgs: 277/91 “Protezione dei lavoratori contro i rischi da esposizione ad agenti chimici, fisici, biologici, rumore, piombo e amianto” • D. Lgs. 626/94 “Misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro” • D. Lgs: 242/96 recante modifiche e integrazioni al D. Lgs. 626/94 In base ai decreti legislativi riportati, il datore di lavoro, inteso come colui che ha la responsabilità dell’impresa, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa, ha _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 10. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 9 Piano di Sorveglianza e Controllo l’incombenza di esaminare i pericoli e i relativi rischi che gravano sui lavoratori, valutandoli al fine di individuare ed attuare tutte le misure di prevenzione nonché di protezione per salvaguardare la salute e la sicurezza di coloro che prestano la loro opera secondo un regolare rapporto di lavoro subordinato. La Società Delta Petroli S.p.A. si impegna a redigere il documento di valutazione dei rischi secondo le modalità previste dai Decreti Legislativi 626/94 e 242/96; scopo del documento è raccogliere in forma organica la documentazione aziendale in materia di sicurezza, comprendente le valutazioni dei pericoli e dei rischi relativi cui è esposto il Personale dell'impianto della Delta Petroli S.p.A. Data la particolare natura delle attività svolte nell'impianto, assai differenti da quelle effettuate nella maggior parte delle aziende manifatturiere o di trasformazione, è opportuno pervenire all’elaborazione di una Check List; in essa si opera la seguente suddivisione: A. Pericoli di tipo fisico-meccanico; sotto questa voce sono raggruppati i pericoli per la sicurezza dovuti a fattori di tipo fisico e/o meccanico, quali ad es. le cadute , le scottature, i tagli, ecc. B. Elementi di tipo operativo-organizzativo; sotto questa voce sono raggruppati gli elementi relativi alla complessità delle mansioni e dell'uso delle attrezzature, al posto di lavoro, ai videoterminali, alla movimentazione manuale carichi. C. Pericoli dovuti a fattori igienico-ambientali; sotto questa voce si trovano i pericoli generalmente considerati come fattori di rischio per la salute dei lavoratori, come determinanti situazioni di rischio in funzione della prolungata esposizione. D. Argomenti di carattere generale. E. Impianti e strutture. In seguito alla redazione del documento di valutazione dei rischi, saranno predisposti adeguati provvedimenti atti a ridurre la probabilità di rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 11. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 10 Piano di Sorveglianza e Controllo Uno specialista in medicina del lavoro, oltre a constatare le effettive condizioni di lavoro degli addetti, sottopone gli stessi a visite di controllo medico periodico al fine di prevenire eventuali rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici o biologici durante il lavoro. Nel quadro degli adempimenti previsti dalla normativa vigente la Delta Petroli S.p.A., insieme al Medico Competente, osserva le seguenti disposizioni: • viene effettuato il controllo degli ambienti di lavoro, almeno due volte all’anno; • insieme al responsabile del servizio di prevenzione e protezione e al medico competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, redige il documento di valutazione dei rischi che contiene: ∗ i criteri adottati per la tutela dei lavoratori; ∗ il programma del controllo dell’esposizione dei lavoratori; • protocollo di sorveglianza sanitaria (per i dipendenti: visite mediche annuali; per gli addetti ai reparti laboratorio, piazzale e manutenzione: visite mediche trimestrali); • vengono predisposte Riunioni Periodiche di Prevenzione e Protezione nelle quali vengono comunicati dal Medico i risultati degli accertamenti clinici e strumentali effettuati; • vengono predisposti Programmi di Formazione e Informazione dei Lavoratori; in particolare i lavoratori vengono informati su: ∗ il significato degli accertamenti sanitari a cui sono sottoposti; ∗ il risultato degli accertamenti sanitari; ∗ la necessità di sottoporsi a controlli sanitari anche cessata l’attività, nel caso di esposizione ad agenti a lungo termine. Le norme di prevenzione sul lavoro _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 12. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 11 Piano di Sorveglianza e Controllo Di seguito riportiamo le norme interne di sicurezza relative alle vigenti disposizioni di Legge in materia di prevenzione infortuni. La stessa Costituzione dopo aver riconosciuto (art. 1) il lavoro come fondamento della Repubblica, all'art. 35 sancisce il diritto alla tutela del lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni, mentre all'art. 32 garantisce la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività. Si può definire diritto alla prevenzione quel complesso di norme che nell'ambito della legislazione, riguardano la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il diritto prevenzionistico italiano si fonda sull'articolo 2087 del Codice Civile, che pone a carico dell'imprenditore il dovere della sicurezza, nel senso che lo stesso è tenuto ad adottare, oltre alle misure tipiche previste dalla legislazione speciale, anche tutte le altre cautele che sono necessarie a garantire l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori, aggiornando di continuo le misure di sicurezza richieste dalla particolarità del proprio lavoro e provvedendo a colmare quindi le deficienze della vigente disciplina antinfortunistica. Di seguito riportiamo in forma schematica le diverse normative inerenti il tema specifico. Il D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547: − costituisce il Regolamento Generale di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro; − si applica a qualsiasi settore di attività, siano queste organizzate o meno in imprese private o pubbliche, nelle quali risultino occupati lavoratori che, anche senza retribuzione, ovvero al solo fine di apprendere un mestiere o arte, prestino la propria opera fuori dal proprio domicilio e sotto la direzione o alle dipendenze altrui; le materie trattate sono divise in 12 titoli e 406 articoli e riguardano espressamente: _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 13. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 12 Piano di Sorveglianza e Controllo − disposizioni di carattere generale disciplinanti il campo di applicazione ed i destinatari degli obblighi; − la protezione degli ambienti di lavoro e le relative caratteristiche di sicurezza; − norme per la protezione delle macchine; − norme per la costruzione, l'installazione e la manutenzione delle macchine e degli impianti elettrici; − mezzi personali di protezione e soccorso d'urgenza; − sanzioni. Il D.P.R. 27 aprile 1956 n. 302: contiene norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative e quelle generali emanate con il D.P.R. n. 547/55. Il D.P.R. 19 marzo 1956 n. 303 contiene: − il Regolamento Generale di Igiene del Lavoro, al quale sono soggette tutte le attività cui sono addetti lavoratori subordinati, anche se gestito dallo Stato o Enti Pubblici; − disposizioni riguardanti le caratteristiche igieniche degli ambienti di lavoro, prevedendone i limiti di altezza, cubatura, superficie, l'aerazione, la luminosità, la temperatura, l'umidità, la polverosità; − norme relative alla custodia, il trasporto e l'impiego di materiali tossici o dannosi e la difesa dell'ambiente contro la diffusione di vapori, polveri e radiazioni; − altre norme riguardati i servizi sanitari e l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche per particolari settori di attività. Altre norme di prevenzione infortuni e igiene del lavoro sono contenute nei D.P.R. n. 164, 320, 321, 322 del 1956 per i lavori nelle costruzioni, in sotterraneo, nei cassoni ad aria compressa e nell'industria cinematografica. A tale complesso di norme giuridiche dello Stato, occorre aggiungere l'elevatissima attività di organi _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 14. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 13 Piano di Sorveglianza e Controllo ministeriali, di enti specializzati nei settori della consulenza, dei controlli e delle omologazioni. La Legge 23 dicembre 1978 n. 833, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, segna il nuovo corso della disciplina prevenzionistica italiana ai fini della sicurezza, dell'igiene e delle condizioni di esercizio delle attività produttive in quanto introduce il concetto di obbligatorietà di programmare il processo produttivo, in modo che risulti rispondente alle esigenze della sicurezza del lavoro, in particolare per quanto riguarda la dislocazione degli impianti e la determinazione dei rischi e dei mezzi per diminuirli. La Legge di riforma prevede, sul piano organizzativo, l'attribuzione alle unità sanitarie locali dei compiti già svolti dall'Ispettorato del Lavoro in materia di igiene e prevenzione. Inoltre, in sede centrale, viene istituito l'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, con compiti tecnico-scientifici e funzioni consultive, con conseguente assorbimento delle funzioni già demandate all'ENPI e all'ANCC. Successivamente sono stati istituiti i dipartimenti periferici dell'ISPESL per l'attività omologativa, affidando allo stesso tempo alle USSL l'esercizio di altrettante funzioni di omologazione di particolari installazioni e dispositivi. Nell'agosto del 1991 è stato emanato il Decreto Legislativo n. 277, in attuazione delle Direttive C.E.E. n. 80/605, 63/477, 86/642, a norma dell'art. 7 della L. 30 Giugno 1990 n. 12. Il D.L. 277/91 apporta modifiche consistenti l'assetto legislativo, almeno per i tre rischi normati (piombo, amianto e rumore), imponendo: − obblighi ai costruttori di macchine e impianti anche per l'igiene del lavoro (prima erano previsti vincoli solo rispetto alla normativa antinfortunistica); − la tutela dei lavoratori dipendenti; − la definizione delle professionalità e del ruolo del medico competente; _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 15. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 14 Piano di Sorveglianza e Controllo − la previsione di un eventuale allontanamento temporaneo, per motivi sanitari, del lavoratore dalla esposizione; − il collegamento tra le misure a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori con la salvaguardia della salute della popolazione e dell'ambiente esterno. Un breve cenno merita il contributo delle parti sociali per quanto attiene ai problemi della sicurezza e dell'ambiente di lavoro. Tale contributo fu recepito dal legislatore con l'emanazione dell'art. 9 della Legge n. 300, 20 maggio 1970 (Statuto dei Lavoratori) che recita: "i lavoratori, mediante loro rappresentanza, hanno diritto di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le norme idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica". Il 27 Novembre 1994 è entrato in vigore il D. Lgs. 626/94 riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, che, modificando ed integrando i D.P.R. 547/55 e 303/56, ha posto le basi del nuovo “corpus” normativo della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tale decreto introduce una disciplina omogenea di tutela per tutti i lavoratori, pubblici e privati, in conformità all’impostazione logica del diritto comunitario sulla tutela della salute e sicurezza del lavoro. Il decreto è articolato su dieci titoli, il primo dei quali, dando attuazione alla Direttiva cosiddetta quadro, n. 89/391/CEE, codifica i principi alla base del diritto dei lavoratori alla salute e alla sicurezza. I titoli successivi fissano le prescrizioni specifiche per le materie trattate dalle prime sette Direttive particolari: requisiti dei luoghi di lavoro (1° Direttiva, n. 89/654/CEE); uso delle attrezzature di lavoro (2° Direttiva, n. 89/655/CEE); uso dei dispositivi di protezione individuale (3° Direttiva, n. 89/656/CEE); movimentazione manuale dei carichi pesanti (4° Direttiva, n. 90/269/CEE); lavoro ai videoterminali (5° Direttiva, n. 90/270/CEE); rischi di esposizione ad agenti cancerogeni (6° _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 16. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 15 Piano di Sorveglianza e Controllo Direttiva, n. 90/394/CEE); rischi di esposizione ad agenti biologici (7° Direttiva, n. 90/679/CEE). Disposizioni generali La normativa si applica a tutti i settori ad attività pubblica e privata a cui sono addetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati. La normativa definisce lavoratore la persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Misure generali di tutela (art. 3 D. Lgs. 626/94) L’articolo in riferimento indica i principi generali di tutela che il datore di lavoro deve seguire per l’azione di organizzazione della prevenzione e protezione dei lavoratori in azienda. Le misure generali sono: − valutazione ed eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite; − riduzione dei rischi alla fonte; − programmazione della prevenzione; − rispetto dei principi ergonomici nella progettazione di posti, attrezzature, metodi di lavoro; − priorità nella scelta delle misure di protezione collettiva; − limitazione degli esposti al rischio; − controllo sanitario in funzione dei rischi; − allontanamento dei lavoratori dall’esposizione al rischio per motivi sanitari; − misure igieniche; − misure di protezione individuale, qualora il rischio non è evitabile in altro modo; − misure di emergenza per pronto soccorso, pericolo grave, evacuazione e antincendio; _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 17. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 16 Piano di Sorveglianza e Controllo − manutenzione regolare (per ambienti, per macchine., impianti, dispositivi di sicurezza); − informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Obblighi del datore di lavoro, del dirigente, del preposto (art. 4 D. Lgs. 626/94) In relazione alla natura della attività produttiva, il datore di lavoro ha l’obbligo, nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei locali di lavoro, della valutazione del rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori. In esito ai risultati della valutazione il datore di lavoro ha l’onere di elaborare un documento contenente: a) una relazione sulla valutazione dei rischi, con indicazione dei criteri seguiti; b) le misure di prevenzione adottate e l’individuazione di quelle da adottare; c) il programma di attuazione di dette misure. Inoltre, il datore di lavoro (che esercita), il dirigente (che dirige),ed il preposto(che sovrintende), nell’ambito delle rispettive attribuzione e competenze adottano le misure necessarie per la sicurezza. In particolare: − designano i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure antincendio, evacuazione e pronto soccorso; − aggiornano le misure di prevenzione in relazione all’evoluzione produttiva; − affidano i compiti ai lavoratori tenendo conto delle loro capacità e condizioni in rapporto alla loro salute e sicurezza; − dispongono affinché solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone a grave rischio specifico; _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 18. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 17 Piano di Sorveglianza e Controllo − esigono l’osservanza delle norme di sicurezza, anche aziendali, e l’uso appropriato dei mezzi individuali e collettivi di protezione; − richiedono dal medico competente l’adempimento dei suoi obblighi, informandolo sui processi e sui rischi dell’attività lavorativa; − adottano le misure per il controllo delle situazioni di emergenza e danno istruzioni per l’abbandono in sicurezza dei posti di lavoro; − rendono edotti i lavoratori esposti a rischio grave delle procedure da adottare per operare in sicurezza; − si astengono dal riprendere l’attività in persistenza di pericolo grave; − permettono ai rappresentanti dei lavoratori di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza; − prendono provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate causino rischi per la popolazione e l’ambiente; − tengono un registro infortuni, sul luogo di lavoro, a disposizione dell’organo di vigilanza (la disposizione, sull’obbligo del registro, è già prevista per tutte le attività lavorative dall’art. 403, D.P.R. n. 547/1955); − consultano il rappresentante per la sicurezza in ordine alla: valutazione dei rischi; programmazione, realizzazione e verifica delle misure di prevenzione; organizzazione della formazione alla sicurezza; designazione degli addetti ai servizi di prevenzione, antincendio, evacuazione pronto soccorso; − adottano le misure di prevenzione, evacuazione e pronto intervento in caso di pericolo grave, in relazione alla natura della attività produttiva, alle dimensioni aziendali ed al numero delle persone presenti Obblighi dei lavoratori (art. 5 D. Lgs. 626/94) Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 19. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 18 Piano di Sorveglianza e Controllo In particolare i lavoratori devono: − osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; − utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasposto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; − utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; − segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi utilizzati e dei dispositivi messi a loro disposizione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; − sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; − contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro. Al tempo stesso, i lavoratori non devono: − rimuovere o modificare senza autorizzazioni i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; − compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori. Contratto di appalto o contratto d’opera (art. 7 D. Lgs. 626/94) Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all’interno dell’impianto ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi deve: _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 20. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 19 Piano di Sorveglianza e Controllo − verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi, anche attraverso l’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; − fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Inoltre i datori di lavoro devono: − cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; − coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. Si riportiamo, per completezza, alcuni articoli ripresi dal Codice Civile e dal Codice Penale. Codice Civile Art. 2087 Tutela delle condizioni di lavoro. L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo le particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità dei prestatori di lavoro. Codice Penale Art. 437 Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 21. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 20 Piano di Sorveglianza e Controllo Art. 451 Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro. Chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili apparecchi o altri mezzi destinati alla estinzione di un incendio, o al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione, fino ad un anno e con la multa da L. 40.000 a L. 200.000. Sintesi Da quanto sopra riportato emergono i seguenti obblighi, responsabilità e divieti da ritenere fondamentali: 1. L'obbligo dei datori di lavoro, dei Dirigenti, dei Preposti di attuare e di esigere il rispetto di tutte le norme di sicurezza in vigore. 2. L'obbligo di tutti i lavoratori di curare la propria personale sicurezza e di collaborare alla sicurezza individuale e collettiva dei compagni di lavoro. 3. La responsabilità penale dell'imprenditore di provvedere alla sicurezza delle persone che con lui hanno un rapporto di lavoro; tale responsabilità non può in alcun modo essere trasferita su altre Imprese ed ogni patto o contratto in tal senso, essendo "contra legem", non avrebbe alcun valore giuridico. Ovviamente nell'impresa le responsabilità del danno ricade sulle persone (Dirigenti e Preposti) che dall'Imprenditore ricevono il compito di dirigere o sovrintendere al lavoro dei propri lavoratori subordinati. 4. Il divieto, esteso a chiunque operi nell'impresa, di eseguire manovre od operazioni di cui non conosca la portata e le conseguenze, di rimuovere o modificare senza autorizzazione le protezioni ed i dispositivi di sicurezza, di manomettere o di rendere inservibili o inaccessibili i mezzi antincendio, di pronto soccorso e di protezione personale. 5. L'obbligo di tutti i lavoratori di ricollocare le protezioni ed i dispositivi di sicurezza già rimossi dietro autorizzazione di ricaricare o di rimettere in efficienza i mezzi antincendio, di protezione e di pronto soccorso impiegati, o nel caso ciò _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 22. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 21 Piano di Sorveglianza e Controllo non fosse di loro competenza, di provvedere a segnalarne l'inefficienza delle persone addette a questo compito. 2.3 Norme interne di sicurezza e igiene Norme generali di sicurezza Di seguito riportiamo le norme generali di sicurezza che tutti i lavoratori sono tenuti a rispettare oltre a quelle generali riportate nel paragrafo precedente. 1. Tutti i lavoratori devono osservare le prescrizioni in materia di sicurezza e quelle riportate sui cartelli antinfortunistici. 2. E' vietata la consumazione di vino o bevande alcoliche durante l'orario di lavoro, come pure è vietata la loro detenzione presso gli ambienti di lavoro. 3. E' vietato usare sul luogo di lavoro indumenti personali o abbigliamenti che, in relazione alla natura delle operazioni ed alle caratteristiche dell'impianto costituiscono pericolo per la incolumità personale. 4. Premesso che è vietato l'ingresso nelle aree aziendali dei veicoli dei dipendenti ad esclusione del parcheggio interno, salvo approvazione scritta di un Dirigente, all'interno delle aree stesse la circolazione dei veicoli deve avvenire secondo le norme del Codice della Strada e la velocità non deve essere superiore in nessun caso a 10 Km/h. 5. E' fatto obbligo di rispettare i divieti di fumare ed usare fiamme libere nelle zone indicate dagli appositi cartelli ed in ogni caso in tutte le lavorazioni in cui esistono pericoli specifici di incendio. Più specificatamente per quanto riguarda l’impianto le aree sono: b) cabina elettrica; c) uffici e laboratorio; d) discarica. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 23. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 22 Piano di Sorveglianza e Controllo 6. E' vietato usare automezzi, macchine, impianti, attrezzature senza autorizzazione dei responsabili, ed effettuare lavori che esulino dalla propria competenza. 7. E' vietato eseguire lavori su macchine, apparecchi e conduttori elettrici al personale non espressamente autorizzato. 8. I pavimenti ed i passaggi non devono essere ingombrati da materiale che ostacolino la normale circolazione. Quando, per evidenti ragioni tecniche, non si possono completamente eliminare dalle zone di transito ostacoli fissi o mobili che costituiscono un pericolo per i lavoratori o i veicoli che tali zone devono percorrere, gli ostacoli devono essere adeguatamente segnalati. 9. Le fosse e gli scavi di qualsiasi tipo che vengono eseguiti entro le aree dell’impianto debbono essere opportunamente delimitati e debbono essere apposti visibili segnalazioni di pericolo. 10.E' vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto dalle macchine o automezzi a meno che non sia richiesto da particolari esigenze tecniche, nel qual caso deve essere fatto uso di mezzi idonei ad evitare ogni pericolo. 11.E' vietato compiere su organi in moto qualsiasi operazioni di registrazione o riparazione. Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore. 12.Non dimenticare mai sui macchinari dadi, bulloni, utensili od altro che possano cadere tra rotismi o ingranaggi o essere proiettati lontano quando si inizia il movimento. 13.Non sorpassare né rimuovere le barriere che inibiscono passaggi pericolosi. Non togliere i dispositivi fissi di protezione applicati ai macchinari. 14.E' vietato lasciare saldatrici, carri bombole per saldature o per altri usi incustoditi e sparsi in disordine. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 24. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 23 Piano di Sorveglianza e Controllo Igiene del lavoro 1. E' tassativamente vietato conservare e consumare pasti e bevande nei locali di lavoro dove vi è presenza di polvere, sostanze venefiche, corrosive, infettanti, insudicianti (per locale di lavoro si intende anche la cabina dell'automezzo). 2. Prima di ogni ingestione di bevanda o alimenti è indispensabile lavarsi le mani. 3. Gli indumenti di lavoro devono essere conservati negli appositi armadietti, avendo cura di tenere distinti gli spazi previsti per lo "sporco" ed il "pulito". 4. Disinfettare subito ogni ferita, taglio o abrasione anche lieve. 5. I lavoratori devono astenersi dal manomettere e sostituire le medicazioni effettuate dai Sanitari della ASL. 6. Sottoporsi agli esami ematochimici e alle visite mediche preventive periodicamente programmate dalla Azienda. Posti di lavoro - Raccomandazioni 1. Ordine e pulizia sono da considerarsi fattori di primaria importanza nel campo della sicurezza ed ognuno deve sentirsene diretto interessato e responsabile. 2. Gli attrezzi, gli utensili, i mezzi devono essere disposti in modo ordinato e ragionevole. 3. Non usare utensili deteriorati o in cattive condizioni. 4. Il trasporto di sostanze pericolose deve essere effettuato impiegando appositi contenitori ed attrezzature e solo dal personale autorizzato che deve impiegare i mezzi di protezione personali messi a disposizione. Abbigliamento da lavoro 1. I lavoratori non devono usare sul luogo di lavoro indumenti personali o abbigliamenti che, in relazione alla natura delle operazioni ed alle caratteristiche dell'impianto costituiscono pericolo per la incolumità personale. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 25. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 24 Piano di Sorveglianza e Controllo 2. I lavoratori sono rigorosamente tenuti a fare uso costante dei mezzi di protezione individuale messi a disposizione dell'Azienda (guanti, tute, elmetto, occhiali, maschere, ecc.) secondo la particolarità del lavoro da svolgere e le istruzioni ricevute. 3. L'abbigliamento da usare nel posto di lavoro non deve presentare parti svolazzanti o comunque tali da offrire facile presa ad organi in movimento. Le tute ed i completi giacca pantalone devono essere privi di risvolti ed avere maniche strette ai polsi. 4. Si deve evitare, quando ciò possa costituire pericolo, di usare anelli, bracciali, catene, orologi. 5. E' vietato l'uso di sandali, pantofole, ciabatte, zoccoli e simili. 6. E' vietato pulire gli indumenti usando sostanze infiammabili o tossiche oppure impiegando aria compressa. 7. I lavoratori che operano o che transitano presso organi in rotazione che presentano pericoli di impigliamento dei capelli o presso fiamme o materiali incandescenti o che devono permanere sotto la azione prolungata dei raggi del sole, devono indossare idonei copricapi (cuffie, elmetti, berretti). 8. I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali, devono munirsi di appositi occhiali e/o visiere. 9. I lavoratori esposti a rumori superiori ai limiti di legge, devono rispettare le prescrizioni e i suggerimenti previsti dalla Azienda. 10.I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi, devono indossare le maschere antigas e/o antipolvere. 11.In caso di incendio le norme da seguire saranno: a) Dare immediatamente l'allarme ed allontanare eventuali persone presenti in luoghi pericolosi. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 26. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 25 Piano di Sorveglianza e Controllo b) Mettere fuori tensione i macchinari e le apparecchiature elettriche nella zona dell'incendio e nelle immediate vicinanze. c) Azionare i dispositivi antincendio mobili (estintori, lance, sabbia). d) Circoscrivere quanto più possibile l'incendio allontanando il materiale infiammabile che potrebbe venire raggiunto dal fuoco. e) Richiedere in caso di incendio grave, l'intervento dei Vigili del Fuoco (Tel. 115 della rete urbana). f) Liberare immediatamente le strade interne da eventuali automezzi e/o materiali per permettere l'accesso ai mezzi di soccorso. g) Ad incendio estinto, controllare che non esistano focolai occulti. La ripresa dell'attività potrà avvenire solo dopo aver verificato per sezioni l'efficienza degli impianti. NOTE a) Consegnare l'estintore al magazzino aziendale per la ricarica anche dopo l'uso parziale. b) Non appoggiare o depositare materiali sugli estintori. c) Dopo la ricarica ricollocare l'estintore al suo posto. d) Non usare acqua o schiuma per incendi su parti elettriche in tensione. Norme generali per gli addetti ai mezzi di movimentazione interna all’impianto • La posizione di guida deve tenere conto dei sobbalzi, è quindi necessario: 1. appoggiare bene il piede sinistro sul fondo (la frizione deve essere usata il meno possibile); 2. appoggiare bene sul tallone il piede destro per evitare accelerate improvvise dovute ai sobbalzi; _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 27. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 26 Piano di Sorveglianza e Controllo 3. tenere le mani ben salde sul volante, ma con i pollici in fuori per evitare che i contraccolpi possano provocare contusioni o lussazioni. • Le salite e le discese vanno affrontate secondo la linea di massima pendenza per evitare ribaltamenti laterali. • L'eventuale cambio di marcia a scalare in discesa non va effettuato "al volo", ma occorre fermarsi, cambiare e ripartire. • E' necessario procedere molto lentamente per evitare le insidie del terreno come ad esempio: sponde franose, massi buche ed acquitrini nascosti da terreni erbosi, grossi sassi che potrebbero danneggiare il fondo del veicolo e, in caso di guado, gli spruzzi d'acqua, che potrebbero danneggiare l'impianto elettrico. • Non si deve accelerare bruscamente su fondi sabbiosi o melmosi, per evitare di sprofondare. • In caso di insabbiamento o impantanamento, durante le operazioni di recupero, è necessario che chi presta aiuto a terra si protegga da eventuali proiezioni di materiali e mantenga una distanza tale dal mezzo che, in caso di rottura del cavo di traino o del cavo del verricello, non venga colpito dal colpo di frusta che ne consegue. • Quando è necessario sporgere la testa dal finestrino, per meglio vedere il percorso si deve fare attenzione ai "colpi di frusta" di arbusti e cespugli. 2.3.1 Acque sotterranee Per il controllo delle acque sotterranee, come meglio specificato nel Piano di gestione operativa (A/05), sono previsti dei pozzi piezometrici di monitoraggio disposti come illustrato negli elaborati grafici. Da tali pozzi, con frequenza semestrale, verranno prelevati e sottoposti ad analisi dei campioni d'acqua. Le analisi verranno effettuate contemporaneamente dall’AUSL e dalla Delta Petroli S.p.A. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 28. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 27 Piano di Sorveglianza e Controllo I parametri che andranno investigati sono i seguenti: − pH; − nitrati; − durezza totale; − cloruri; − residuo fisso; − solfati; − ammoniaca; − fosfati; − nitriti; − metalli pesanti. Le metodiche di analisi saranno quelle IRSA-CNR. 2.3.2 Percolato Per il corretto funzionamento delle attrezzature utilizzate per la captazione e convogliamento del percolato, come riportato al § 2.7.1 del Piano di gestione operativa (A/05) ed al § 2.3 del Piano di gestione post-operativa (A/06), verrà controllato: • giornalmente il livello del percolato all’interno dei tre pozzi di captazione affinché non venga mai superato il livello massimo di un metro; • giornalmente la corretta funzionalità delle elettropompe poste all’interno dei pozzi di captazione; • periodicamente la tenuta delle giunzioni e l’integrità dei tubi di adduzione del percolato dai pozzi alle cisterne; • periodicamente l’integrità della vasca di contenimento delle cisterne verificandone l’assenza di fessurazioni, cedimenti del telo in HDPE; • giornalmente la verifica della corretta funzionalità del sistema di raccolta delle acque all’interno della vasca di contenimento delle cisterne. 2.3.3 Acque di drenaggio superficiale _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 29. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 28 Piano di Sorveglianza e Controllo Dato che le acque bianche verranno raccolte tramite canalette di guardia poste lungo il perimetro dell’invaso ed inviate ai pozzi a dispersione, non è necessaria nessuna attività di controllo su di esse. Per quanto attiene l’impianto di trattamento si rimanda alla relazione tecnica, ove sono descritte le modalità operative della rete di raccolta e trattamento delle acque di pioggia cadute sui piazzali e le coperture. 2.3.4 Emissioni gassose Le emissioni gassose attese dall’invaso saranno pressoché assenti in quanto la tipologia dei rifiuti che andranno conferiti in discarica induce a ritenere trascurabile la produzione di biogas. Per quanto concerne invece l’impianto è stato previsto un sistema di trattamento dell’aria interna basato su di un doppio sistema di trattamento. Il primo ad umido ed il secondo basato sulla biofiltrazione. L’impianto di trattamento è stato sottoposto alla Regione Puglia per le competenti autorizzazioni ai sensi del D.P.R. 203/88. La concentrazione delle polveri in uscita dall’impianto di abbattimento sarà inferiore ai 10 mg/Nm3 . 2.3.5 Qualità dell’aria e parametri meteoclimatici Il controllo della qualità dell’aria, come già descritto al § 2.11.2 del Piano di gestione operativa (A/05), verrà effettuato avvalendosi di un impianto mobile di rilevamento, verranno periodicamente svolte analisi e rilevazioni (due rilevamenti per ogni semestre) in grado di evidenziare eventuali variazioni o anomalie della qualità dell’aria, direttamente imputabili all’attività dell’impianto. I laboratori mobili sono mezzi forniti di apparecchiature che permettono di effettuare il monitoraggio di diversi inquinanti atmosferici (CO, NOx, O3). _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 30. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 29 Piano di Sorveglianza e Controllo La stazione meteoclimatica, posizionata come si evince dall’elaborato T-09, rileverà i dati di misura della temperatura, della pressione, dell’umidità relativa, della velocità e direzione del vento, della radiazione solare e delle precipitazioni. Durante le campagne di monitoraggio andranno investigati i seguenti parametri: • SO2 • Biossido di zolfo • Monossido di carbonio • Ozono • Polveri ad alto volume PM10 (granulometria < 10 m ) • Polveri totali sospese su base oraria • Polveri gravimetriche su base di 24 ore • Ossidi di azoto • Idrocarburi volatili (composti organici volatili) • Idrocarburi totali • Temperatura aria • Umidità relativa aria • Velocità vento • Direzione vento • Radiazione solare totale • Radiazione netta • Pressione atmosferica • Piovosità 2.3.6 Morfologia della discarica Dopo la chiusura della discarica periodicamente (Piano di gestione Post-operativa (A/05), attraverso un rilievo dell’area, verranno verificate le quote e le pendenze dell’invaso, in relazione ai movimenti di assestamento per calo naturale del deposito. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.
  • 31. Regione Puglia - Provincia di Bari – Comune di Minervino Murge Piattaforma polifunzionale per il trattamento, recupero e stoccaggio definitivo di rifiuti speciali non pericolosi 30 Piano di Sorveglianza e Controllo Nel caso i cui tale rilevazioni non coincidono con quanto previsto in progetto si provvederà ai ripristini necessari. Inoltre settimanalmente verrà percorsa tutta l’area con lo scopo di verificare de visu l’esistenza di eventuali cedimenti. Le operazioni su indicate saranno eseguite per i 30 anni relativi dalla post chiusura con frequenze variabili che saranno più intense in fase iniziale e si rarefaranno con la progressiva stabilizzazione dell’ammasso ovvero con il suo recupero ambientale. Infine la Società provvederà ad assicurare, con controlli mensili, la sostituzione di eventuali essenze arboree morte. _______________________ ______________________________________ Delta Petroli S.p.A.