La plenaria di apertura del Freelance Day | Freelance nel 2020, tra welfare, previdenza e fisco

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e dulcis in fundo
Parliamo di TASSE...

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Cosa ci aspetta per il 2021
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Ci sono novità in arrivo su due fronti:
– su iniziativa del Governo con la Legge di Bilancio
dello Stato per il 2021
– su iniziativa dell'Agenzia delle Entrate con una
propria specifica proposta di Riforma

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La Legge di Bilancio 2021
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Nel Documento Programmatico di Bilancio presentato lo scorso 18
ottobre:
– all'interno della versione finale della legge è previsto l’inserimento del ddl della legge
sull'assegno unico universale per i figli (legge Del Rio - Lepri), universale perché
dovrebbe riguardare tutti i lavoratori, anche noi autonomi, con le medesime
modalità; sotto forma di contributo mensile e non più di detrazione (quindi
spetterebbe anche ai forfettari), legato all'ISEE, e potrebbe partire già da metà 2021
– è annunciata l'introduzione di un’ampia riforma fiscale, che il Governo intende
attuare nel 2022 sulla base di una Legge delega che sarà parte integrante del
PNRR e dei relativi obiettivi intermedi, lo scopo sarebbe "migliorare l’equità,
l’efficienza e la trasparenza del sistema tributario"
http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-67/15454

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La Legge di Bilancio 2021
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per la riforma fiscale è tutto ancora da definire, il governo ha
appena annunciato l'apertura di un "cantiere" in proposito
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cosa dobbiamo aspettarci? è difficile fare previsioni, ma è
probabile che saranno completamente stravolti, forse
eliminati, tutti i regimi cosiddetti di vantaggio (forfettari,
cedolari secche, rientri dall'estero, ecc.) e che verrà
completato il passaggio al digitale con l'estensione della
fatturazione elettronica

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La Legge di Bilancio 2021
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tutto è molto in fieri ancora, abbiamo solo indiscrezioni
molto contrastanti tra loro, ma i tempi non sembrano
essere rapidi, nel testo infatti si dice testualmente:
"Una componente di rilievo della programmazione triennale
è l’introduzione di un’ampia riforma fiscale, che il Governo
intende attuare nel 2022 sulla base di una Legge delega
che sarà parte integrante del PNRR e dei relativi obiettivi
intermedi. La riforma si raccorderà all’introduzione, già nel
2021, dell’assegno unico e universale per i figli."

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La Legge di Bilancio 2021
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Quindi è molto probabile che per il 2021 i regimi di
vantaggio e quindi anche il forfettario non vengano toccati
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Nel documento non vi è traccia per ora neanche di
modifiche ai tetti e alle condizioni per accedervi
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L’anno scorso in questo periodo nell’analogo documento di
bilancio era già presente un tentativo di eliminazione del
forfettario, poi cassato nelle versioni successive del testo di
legge

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La Legge di Bilancio 2021
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Cosa faremo noi:
noi come Acta vigileremo e faremo pressioni perché in
questo riordino siano finalmente superate le notevoli
diseguaglianze di trattamento che esistono tra lavoratori
autonomi e dipendenti in tema fiscale, a partire da no-tax
area, detrazioni e bonus assortiti…
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Perché l’equità che ci si propone
DEVE RIGUARDARE ANCHE NOI

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L’Agenzia delle Entrate
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A metà di settembre il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, durante
un'audizione parlamentare ha presentato un'altra riforma attualmente allo
studio, che riguarda soprattutto la tassazione per cassa e il superamento
dell’attuale sistema degli acconti IRPEF per gli operatori economici, a
partire proprio dai lavoratori autonomi:
– versamento delle imposte su base mensile o semestrale (probabilmente
agganciato alla periodicità iva scelta) in base a quanto si è incassato e speso
effettivamente (in pratica si riceverebbe un documento di auto-liquidazione già
calcolato dall'agenzia), superando così anche anche l’uso della R.A.
– possibilità di deducibilità totale e immediata degli investimenti in beni strumentali al
posto degli attuali ammortamenti

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L’Agenzia delle Entrate
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La riforma, secondo Ruffini, avrebbe un triplice scopo:
– incentivo e sostegno alla crescita ed agli investimenti,
grazie alla completa deducibilità dei beni acquisiti
– semplificazione fiscale e contabile
– maggiore conformità tra i flussi di cassa e il profilo reale
fiscale, cioè sarebbe migliore un sistema di tassazione
sull’effettività di quanto incassato e speso piuttosto che una
ritenuta a titolo di acconto valutata in base al passato

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L’Agenzia delle Entrate
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Anche in questo caso, nonostante le dichiarazioni rilasciate alla stampa,
sembra che l’attuazione di tale riforma non sarà poi così rapida:
– per dichiarazione dello stesso Ruffini, per realizzare il suo progetto sarebbe
necessario un intervento normativo e una implementazione amministrativa e
informatica (infatti con l’audizione ha chiesto anche una parte dei fondi del
Recovery fund per questo)
– a parte il testo dell’audizione non sono reperibili documenti tecnici che testimonino
un qualche avanzamento dei lavori che vada al di là della mera proposta
– nel primo testo della Legge di Bilancio, pubblicato un mese dopo l’audizione citata,
non si fa nessun cenno neppure vago a tale riforma come complemento alla più
generale riforma fiscale che si metterà in cantiere

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L’Agenzia delle Entrate
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Le principali osservazioni di Acta in proposito:
– riguardo al meccanismo di calcolo dell'imposta periodica
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a parte per chi è in regime forfettario, che dovrebbe comunque a questo punto fare fattura elettronica, la
progressività dell'imposta rende molto difficile capire come potrebbe essere calcolato il dovuto non potendo
sapere in anticipo il fatturato annuo
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molte spese ammesse in detrazione non sono facilmente tracciabili (ad esempio tutto ciò che deriva da un
uso promiscuo)
– in nessuna parte del documento si parla di INPS, che per chi è in Gestione Separata spesso
rappresenta la maggior voce di esborso, e che tra l'altro dovrebbe contribuire ad abbattere
l'imponibile (e quindi entrare anche nel meccanismo di calcolo)
– ovviamente l'immediata deducibilità di tutti gli acquisti eliminando la folle gestione dei più di 20
sistemi di ammortamento esistenti ci piacerebbe (ma sarebbe possibile e giusto farlo a
prescindere dalla riforma a nostro parere)

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L’Agenzia delle Entrate
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Cosa faremo noi:
– noi come Acta abbiamo già stesso un documento dettagliato con le
nostre osservazioni e indicazioni anche tecniche in proposito, che
diffonderemo e sottoporremo agli enti preposti
– insieme alle altre associazioni di categoria pretenderemo un tavolo di
lavoro su questi possibili provvedimenti
Perché non accada come sempre che queste riforme, che incidono
pesantemente sulla nostra vita, ci vengano calate ancora una volta
dall’alto (tra l’altro facendo passare il messaggio che ci stiano pure
facendo un favore)

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In chiusura...
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una piccola nota positiva:
con la Circolare n. 24 del 8 agosto 2020 (pagg. 9-10),
l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche i forfettari pur
non avendo la possibilità di portare in detrazione nella
dichiarazione dei redditi i bonus ristrutturazioni edilizie
(soprattutto i più vantaggiosi: sisma bonus, bonus facciate e
superbonus) possono però operare la cessione del
vantaggio fiscale a terzi, che siano banche o aziende edili
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