2. L’ACCESSIBILITÀ E LA SOSTENIBILITÀ DELLE CURE PER
GLI ANZIANI CHE VIVONO NELLE AREE INTERNE DEL PAESE
Giovanni Di Bari - Pres. Uneba Federazione Marche
Fabio Cavicchi - Pres. Uneba Federazione E-R
4. RAPPORTO
ANNUALE2019
La situazione del Paese
RAPPORTOANNUALE2019LasituazionedelPaese
L
a ventisettesima edizione del Rapporto annuale propone come
chiave di lettura l’interazione tra dotazioni di risorse,resilienza,
fragilità del “Sistema Italia” e opportunità per uno scenario di
crescita robusta, inclusiva e sostenibile. Si tratta di una chiave di let-
turaampia,ingradodivalorizzarediversitematismieilcomplessodel-
l’informazione statistica disponibile.
Le analisi prendono avvio dal quadro delle trasformazioni che interes-
sanoiltessutoeconomicoegliaspettidemograficiesociali,sviluppando
un percorso che integra in modo sistematico le diverse dimensioni e i
fenomeni rilevanti. Ciò è reso possibile dalla rapida evoluzione di al-
cuni fattori che stanno assumendo un ruolo strategico a livello sia sta-
tistico sia analitico. Il primo è la rapida evoluzione della statistica
ufficiale,sempre più in grado di generare dati,indicatori e analisi ade-
guate a cogliere la complessità dei fenomeni, disponendo d’informa-
zionigranularisuungrannumeroditematiche,integrabilitradiloro.
Ilsecondofattoreèlaprogressivaaffermazionedigrandiinfrastrutture
d’indicatori multidimensionali di misurazione statistica (su benessere,
sostenibilità, competitività ecc.), condivisi a livello internazionale, che
sembrano offrire nuove opportunità analitiche in grado di descrivere
inmodoinnovativolafaseditransizionechestaattraversandolasocietà
italiana, provando a identificarne i punti di forza, i nodi critici e il po-
tenziale. Infine, il crescente coinvolgimento della statistica ufficiale in
attività di ricerca metodologica e tematica rende disponibili strumenti
dianalisiingradodisfruttarepienamenteilpotenzialeinformativodi-
sponibile.
Più in particolare, questa edizione del Rapporto consente di approfon-
dire le caratteristiche dello sviluppo recente dell’economia e della so-
cietà, le dimensioni e la qualità delle risorse naturali e produttive del
Paese, le tendenze demografiche e i percorsi di vita, il capitale umano
e ilpotenzialedisviluppodelmercatodellavoro,conuna proposta ori-
ginale di lettura integrata degli aspetti di competitività e crescita e di
quelli relativi al benessere, all’equità e alla sostenibilità.
€ 20,00
9 788845 819810
ISBN 978-88-458-1981-0
5. CI ASPETTA UN FUTURO DISTOPICO?
Dal 2015 la popolazione residente nel nostro paese è in calo e siamo entrati così nella fase del DECLINO DEMOGRAFICO
SALDO MIGRATORIO POSITIVOIl limita gli effetti del calo demografico, ma siamo di fronte all’
INVECCHIAMENTO DELLA
POPOLAZIONE STRANIERA
Un uomo può godere di buona salute in media 59,7 anni, mentre una donna 57,8 anni
Le donne sono infatti maggiormente colpite da patologie croniche meno letali, che insorgono più precocemente e diventano progressivamente
invalidanti con l’avanzare degli anni
La vita si allunga con un’incremento dei
ETÀ ATTIVA
La progressiva posticipazione dell’uscita dal mondo del lavoro determina per la popolazione anziana un AUMENTO DEL NUMERO DI ANNI IN
Si è dilatata anche la fase che intercorre tra L’USCITA DAL MONDO DEL LAVORO
famiglia e dei figli - e l’entrata nell’età anziana più avanzata, corrispondente spesso con la perdita di autosufficienza e con la contrazione della
partecipazione alla vita sociale.
I risultati delle analisi condotte invitano a considerare il processo d’invecchiamento della popolazione come caratterizzato da un’evoluzione positiva
sotto diversi punti di vista. Nei prossimi tre decenni supereranno la soglia dei 65 anni di età i membri delle numerosissime generazioni nate
all’epoca del baby-boom; se si dovessero confermare le tendenze fin qui evidenziate queste generazioni, portatrici di maggiore capitale umano e
sociale, avranno beneficiato di abitudini e stili di vita più salutari per molta parte della loro esistenza e, in virtù di ciò, diventeranno “anziane”
sempre più tardi.
ADULTESCENZA
Essere giovani, adulti o anziani non risponde più soltanto a fattori di ordine biologico e anagrafico; vi è, anzi, una progressiva crescita della distanza
tra l’età anagrafica, la sua rappresentazione sociale e la percezione che ne hanno gli individui.
- e al contempo del rallentamento degli impegni di cura della
“GRANDI ANZIANI”
6. NON E’ PIÙ UNA QUESTIONE DI ETÀ
ESSERE ANZIANO È ORMAI, PIÙ CHE UNA QUESTIONE DI ETÀ (ULTRA 65), UNA CONDIZIONE
DETERMINATA DALLA “PERDITA” DI:
RUOLO SOCIALE
AUTONOMIA
SALUTE
AFFETTI
PROGETTUALITÀ
7. INVECCHIAMENTO ATTIVO
INVECCHIAMENTO
ATTIVO
SALUTE SOCIALITÀ
Il tema dell’INVECCHIAMENTO ATTIVO pone l’accento non solo sui processi di salute, ma anche su quelli di socialità: essere inserito all’interno
di un SISTEMA DI RELAZIONI SOCIALI il più AMPIO possibile crea per l’anziano un ambiente favorevole all’INVECCHIAMENTO ATTIVO.
Da un punto di vista qualitativo gli individui e le famiglie sono sempre più dotati di capitale umano e delle reti sociali, così come di opportunità
per ridefinire ruoli e relazioni tra i loro membri e con le reti del condividere.
Come attivare e potenziare questo capitale e queste opportunità è la sfida del nostro tempo
8. 3. Tendenze demografiche e percorsi di vita
ANALISI E APPROFONDIMENTI
Si assottiglia, invece, al crescere dell’età, la quota di coloro che, oltre ad avere una rete di
Figura 3.28 Persone di 55 anni e più per ampiezza e composizione delle reti sociali con cui hanno relazioni e
classe di età. Anno 2018 (valori percentuali)
7,0
6,5
9,2
18,2
9,1
16,7
17,5
23,4
32,5
21,8
41,9
38,9
34,9
29,7
36,2
25,9
26,3
23,9
15,0
23,8
6,9
8,9
6,1
2,42,42,4
7,0
0 25 50 75 100
55-64
65-74
75-84
85 e più
65 e più
Senza reti 1 rete 2 reti 3 reti 4 reti
1,61,61,6
7,0
6,56,56,5
8,0
34,3
14,1
10,9
6,9
10,7
2,1
9,1
6,5
12,1
26,4
6,4
16,0
7,0
14,4
Non indicato Senza reti esterne
Solo amici Solo sostegno
Amici e sostegno Amici, sostegno e associazioni
Amici, sostegno e comunità religiosa Amici, sostegno, associazioni
e comunità religiosa
Altre combinazioni
Totale
65 e più
55-64
Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana
9. ➤ Focalizzare l’attenzione su territori che
devono tornare a essere una Questione
Nazionale e un asse importante del rilancio
del Paese
➤ Migliorare l’uso delle risorse (il capitale
territoriale: risorse naturali, patrimonio
culturale, i saperi locali...)
➤ Aumentare il benessere delle popolazioni
locali
➤ Ridurre i costi sociali della de-
antropizzazione (dissesto idro-geologico,
degrado dei paesaggi, perdita conoscenze e
tradizioni, capitale edilizio in disuso....)
➤ Rafforzare i Fattori di Sviluppo Locale
COMBATTERE L’EMORRARGIA
DEMOGRAFICA DELLE AREE INTERNE
10. STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE - SNAI ITALIA
Le Aree Interne italiane rappresentano:
1. il 52% dei Comuni;
2. il 22% della popolazione;
3. Circa il 60% della superficie
territoriale del Paese
La mappa delle Aree Interne
La grafica e i numeri
Classificazione N. % Popolazione % KM2
%
Polo 217 2,7 20.993.647 35,3 28.987 9,6
Polo intercomunale 123 1,5 3.008.676 5,1 8.736 2,9
Cintura 3.571 44,1 22.150.877 37,3 84.235 27,9
Intermedio 2.371 29,3 8.852.851 14,9 88.461 29,3
Periferico 1.520 18,8 3.789.918 6,4 72.541 24,0
Ultraperiferico 290 3,6 637.775 1,1 19.113 6,3
Centri 3.911 48,3 46.153.200 77,7 121.958 40,4
Aree Interne 4.181 51,7 13.280.544 22,3 180.115 59,6
Totale 8.092 100,0 59.433.744 100,0 302.073 100,0
Fonte : Elaborazioni DPS su dati del Ministero dell’Istruzione 2013 del Ministero della Salute 2013 e RFI 2012
11. STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE - SNAI ITALIA
Alcuni dati dalle 72 aree
Aree
progetto
Aree interne (totali) Italia
Popolazione 2016 2.072.718 13.376.675 60.665.551
Densità di popolazione (popolazione per
km²)
40,4 74,3 200,8
Variazione popolazione 2001-2011 (%) -4,4 2,3 4,3
Variazione popolazione 2011-2016 (%) -2,3 0,2 2,1
Quota di popolazione con 65 anni o più
(%)
24,6 21,2 20,8
Quota di stranieri residenti 2016 (%) 4,8 6,4 8,3
Quota di popolazione in digital divide rete
fissa e mobile (%)
26,1 19,2 13,8
Reddito medio imponibile IRPEF a.i. 2016
(euro)
19.890 21.228 24.812
Elaborazione del Comitato Tecnico Aree Interne su dati Istat, Mise, Mef
12. STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE - SNAI ITALIA
Alcuni dati dalle 72 aree
Aree
progetto
Aree interne (totali) Italia
Distanza media dei comuni non polo dal
polo più vicino – in minuti
47,5 42,3 28,3
Tempo che intercorre tra la chiamata e
l’arrivo dell’ambulanza (minuti)
25,0 23,0 16,0
Tasso di ospedalizzazione
inappropriato/evitabile
688,8 617,3 570
Nr di prestazioni specialistiche erogate x
1.000 residenti
2.168 2.430 4.223
Elaborazione del Comitato Tecnico Aree Interne su dati MdS, Pcm
13. STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE - SNAI ITALIA
Tasso di ospedalizzazione evitabile
Le aree selezionate registrano
un più alto tasso di
ospedalizzazione evitabile
rispetto al dato nazionale
Non si evidenzia correlazione
tra tasso di ospedalizzazione
evitabile e distanza dai centri
Edinburgh, 9-12 Apil 2018
14. STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE - SNAI ITALIA
Le Strategie di area approvate
Cosa stiamo facendo per migliorare i Servizi Sanitari degli Abitanti delle Aree Interne ?
Rinforziamo la Rete Sanitaria Territoriale e introduciamo nuove Funzioni di Prossimità…
Emergenza Urgenza: Elisoccorso in Notturno; Auto Soccorso di Comunità
(Montagna Materana; Appennino Emiliano)
Riorganizzare la rete territoriale dei servizi - Punto di Salute; “Centro territoriale
di salute della montagna”; Trasformazione del Poliambulatorio di Ales in
Struttura Socio-Sanitaria Intermedia (Val Simeto; Alta Carnia; Alta Marmilla)
Interventi di facilitazione all'accesso alle cure attraverso il ricorso alla
telemedicina – Antola Tigullio, Liguria e Basso Pesarese
Pediatria di iniziativa, Ostetricia e Infermieri di Comunità (Casentino-Valtiberina,
Basso Sangro Trigno e Matese; Maceratese)
17. A cura di NNA
Network Non Autosufficienza
L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI
NON AUTOSUFFICIENTI IN ITALIA
6° Rapporto
2017/2018
Il tempo delle risposte
Rapporto promosso dalla Fondazione Cenci Gallingani
18. ASSISTENZA A CASA PER L’ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE
ANZIANO
SAD
ADI
BRICOLAGE
ASSISTENZIALE
PUBBLICO PRIVATO
AGEING IN PLACE
STRUTTURE
21. COPERTURA DEI SERVIZI PUBBLICI
d e l b i s o g n o d e i s e r v i z i r e s i d e n z i a l i , s e m i r e s i d e n z i a l i e d o m i c i l i a r i p e r i l 2 0 1 5 . P e r
q u a n t o c o n c e r n e i s e r v i z i a d a f f e r e n z a s o c i o s a n i t a r i a , s i n o t a c o m e s i r e g i s t r i u n a
c o p e r t u r a m a g g i o r e s u l l a t o d o m i c i l i a r i t à , a f r o n t e d i u n a r i s p o s t a q u a s i n u l l a
s u l f r o n t e s e m i r e s i d e n z i a l e . Q u e s t ’ u l t i m o r i s u l t a i n v e c e l ’ a m b i t o i n c u i s i c o n c e n -
t r a n o m a g g i o r m e n t e i s e r v i z i s o c i a l i ( 1 2 , 5 % ) , c h e d i c o n v e r s o r e g i s t r a n o u n a c o -
p e r t u r a p r o s s i m a a l l o z e r o ( 0 , 5 % ) s u i s e r v i z i r e s i d e n z i a l i , e d e s i g u a ( 5 % ) s u l c o m -
p a r t o d o m i c i l i a r e . C o e r e n t e m e n t e c o n q u a n t o a f f e r m a t o n e l c o m m e n t o a l l a T a -
b e l l a 2 . 9 , è p r o b a b i l e c h e i n q u e s t e m i s u r e s i a n o p r e s e n t i d e i d o p p i c o n t e g g i d i
u t e n t i , p o r t a n d o a d u n a s o v r a s t i m a d e i t a s s i d i c o p e r t u r a .
T a b e l l a 2 . 1 0 T a s s i d i c o p e r t u r a d e l b i s o g n o d e i s e r v i z i r e s i d e n z i a l i ,
s e m i r e s i d e n z i a l i e d o m i c i l i a r i : a n n o 2 0 1 5
S e r v i z i o
S t i m a d e l
b i s o g n o p o -
t e n z i a l e
U t e n t i i n c a r i c o
a l s e r v i z i o i n
o g g e t t o
T a s s o d i
c o p e r t u r a s e r v i z i
s o c i o s a n i t a r i
T a s s o d i
c o p e r t u r a s e r v i z i s o -
c i a l i
R e s i d e n z i a l e
2 . 8 4 7 . 8 1 4
2 8 7 . 3 2 8 9 , 6 % 0 , 5 %
S e m i r e s i d e n z i a l e 3 8 0 . 3 9 7 0 , 8 % 1 2 , 5 %
D o m i c i l i a r e ( A D I e
S A D )
7 5 3 . 6 4 7 2 1 , 4 % 5 , 0 %
T o t a l e 2 . 8 4 7 . 8 1 4 1 . 4 2 1 . 3 7 2 3 1 , 8 % 1 8 , 0 %
34
*Università Bocconi e Cergas (2019), L’innovazione e il cambiamento nel settore della LTC - 1° Rapporto Osservatorio LTC
22. NUOVI MODELLI DI
SVILUPPO DELL’ABITARE
➤ RESIDENZIALITÀ LEGGERA
➤ ABITARE PROTETTO E NUOVE POLITICHE
ABITATIVE
➤ WELFARE DI COMUNITÀ
➤ RST (Responsabilità Sociale Territoriale)
➤ SENIOR HOUSING
23. PROCESSI INNOVATIVI: 4 CONDIZIONI
Le sfide legate al processo di invecchiamento della popolazione sono fra quelle più frequentemente evocate per giustificare la necessità di promuovere processi innovativi
sotto il profilo sociale
PROCESSI
INNOVATIVI
Responsiveness
Maggior
Efficacia
Empowerment
Maggior
Efficienza
Novità
Maggior
Inclusività
Offrire una
nuova risposta
a un bisogno
sociale
Offrire una
risposta più
efficace rispetto
alle soluzioni già
esistenti
Rinnovare o
migliorare le
capacità e le
relazioni sociali
Determinare un
migliore uso di
beni e risorse
*F. Maino, F. Razetti (2019), Long-Term Care e innovazione sociale: riflessioni e spunti dall'Unione europea
24. LONG-TERM CARE E INNOVAZIONE SOCIALE
POLICY di IS
nel LTC
invecchiamento
sano e attivo
EMPOWERMENT
individuale e
collettivo
coordinamento e
integrazione fra
le diverse
componenti del
sistema
prevenzione e
riabilitazione
mobilitazione di una
pluralità di attori (pubblici,
privati profit e no profit),
soprattutto a livello locale,
nelle funzioni di:
utilizzo
trasversale delle
ICT, a sostegno
delle altre
iniziative
assistenza
domiciliare
anziché
residenziale
co-design
co-produzione
organizzazione
finanziamento
governance
valutazione
monitoraggio
*F. Maino, F. Razetti (2019), Long-Term Care e innovazione sociale: riflessioni e spunti dall'Unione europea
In questo quadro gli orientamenti di policy promossi dall’UE nel campo della LTC segnalano come necessari alcuni macro-sviluppi coerenti, contemporaneamente, con i
paradigmi dell’innovazione e dell’investimento sociale: