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GRAFICO 1
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Nucleoconaltrepersone,formato
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odaunsologenitoreconfigli
1,5%
Famiglia
condueopiùnuclei
Famigliesenzanucleo32,2%
Monogenitoriconfigli
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Coppieconfigli 34,5%
Coppiesenzafigli
19,4%
GRAFICO 2:
LE 21 TIPOLOGIE DI FAMIGLIA EMERSE DALL’INDAGINE
• Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma
sostenuti dalla famiglia (unione formale)
• Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma
sostenuti dalla famiglia (unione di fatto)
• Coppie senza figli (unione formale)
• Coppie senza figli (unione di fatto)
• Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma
sostenuti dalla famiglia + anziani (unione formale)
• Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma
sostenuti dalla famiglia + anziani (unione di fatto)
• Coppie senza figli, ma con figli non conviventi di uno
o dell’altro coniuge (unione formale)
• Coppie senza figli, ma con figli non conviventi di uno
o dell’altro partner (unione di fatto)
• Coppie senza figli, ma con anziani conviventi
(unione formale)
• Coppie senza figli, ma con anziani conviventi
(unione di fatto)
• Altra tipologia di coppia (unione formale)
• Altra tipologia di coppia (unione di fatto)
• Genitore separato/divorziato con figli conviventi
• Genitore separato/divorziato con figli, ma non
conviventi
• Genitore vedovo/a con figli conviventi e non
conviventi
• Single con figli/nipoti
• Single con genitori
• Single celibe/nubile
• Single separato/divorziato
• Single vedovo
• Altre tipologie
Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
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GRAFICO 3: GLI EFFETTI DELLA CRISI
SI SENTONO ANCORA
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2011
2015 2014 Redditi
Ci si sente molto impoveriti
Ci si sente abbastanza impoveritite
Sono diminuiti significativamente
Sono diminuiti abbastanza
Consumi Risparmi Investimenti
2008
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22% 26,5% 25%
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26,5% 27,8%
23,4%
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9.542906,6 9.442909,6 8.728
2013 20102014 2013
La diminuzione della spesa per consumi
delle famiglie residenti:
La percezione di impoverimento
della famiglia:
La ricchezza netta delle famiglie italiane (a prezzi 2013):
In miliardi di euro destagionalizzati In miliardi di euro (a prezzi 2013)
L’andamento di reddito, consumi, risparmi,
investimenti:
GRAFICO 4: LE FAMIGLIE INCORPORANO IN MANIERA
“POSITIVA” LA CRISI
I comportamenti di reazione (Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”):
Capifamiglia
(2015)
“Abbiamo cercato di fare il meglio che potevamo col reddito complessivo disponibile
per la famiglia”
88,3
“Abbiamo cercato di sopperire con lavori e lavoretti aggiuntivi, anche non ufficiali,
per rafforzare il reddito complessivo”
43,9
“Abbiamo imparato a consumare meglio e con più attenzione al rapporto prezzo/qualità,
evitando sprechi e duplicazioni”
87,2
“Abbiamo cambiato il nostro mix di consumi rispetto a prima della crisi” 68,8
“Abbiamo risparmiato quello che potevamo in vista delle scadenze di pagamento
(bollette, mutui, imposte e tasse)
69,7
“Abbiamo risparmiato quello che potevamo, mantenendoci “liquidi” per timori di possibili
imprevisti e per l’incertezza circa gli investimenti”
51,1
“Ci siamo abituati a vivere in maniera più sobria, riuscendo a cavarcela comunque,
anche perché c’è una situazione simile anche nelle altre famiglie”
80,2
“Alla fine malgrado le difficoltà abbiamo retto all’impatto della crisi” 63,2
2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015
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Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
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2008 2012 2014Capifamiglia (2015)
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Migliorerà decisamente
Migliorerà abbastanza
18,9%
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3,4% 1,1%
22,3%
11,5%
La valutazione di un possibile miglioramento
a 2-3 anni rispetto all’impoverimento
attuale della famiglia:
La propensione al risparmio delle famiglie
consumatrici (risparmio lordo su reddito
lordo disponibile)
Responsabile assic./investim.
(2014)
55,9
53,9
53,3
64,0
55,9
53,2
61,1
56,5
41,7
• Grave malattia del capofamiglia
• Infortunio del capofamiglia
• Invalidità/Nonautosufficienzapermanente
del capofamiglia
• Insufficienza della futura pensione
del capofamiglia
• Perdita del lavoro del capofamiglia
• Insufficienza della futura pensione
del partner
• Difficoltà di inserimento lavorativo
dei figli
• Difficoltà nel garantire un capitale ai figli
per l’acquisto di una casa
• Difficoltà nel garantire una formazione
di buon livello ai figli
•Le protezioni derivanti dal sistema pubblico
•Le protezione derivanti dalla forza
autonoma della famiglia
•Leprotezionederivantidapolizzeassicurative
concernenti malattia e invalidità
•Polizze assicurative per l’accumulazione di
capitale in vista della vita futura dei giovani
•Polizze assicurative per il rischio di non
poter pagare i mutui esistenti
18,6
22,9
18,8
14,9
11,0
12,1
9,2
8,8
10,9
9,4
9,9
9,6
7,6
9,5
25,6
25,7
25,5
25,2
29,3
27,1
28,4
27,0
27,2
49,7
41,8
42,7
43,2
41,8
55,8
51,4
55,7
59,9
59,7
60,8
62,4
64,2
61,9
32,3
38,8
26,6
25,2
24,6
L’esigenza percepita di una maggiore
copertura dei grandi rischi (esempi):
Percezionedel
rischio*
Già assicurati DaassicuraredipiùDa assicurare Daassicurare
+Daassicuraredipiù
La debolezza delle protezioni esistenti:
Dannounabuona
sicurezza
Nondannoaffatto
sicurezza
Dannounacerta
sicurezzamanon
sufficiente
Totale
81,4
77,1
81,2
85,1
89,0
87,9
90,8
91,2
89,1
82,0
80,6
69,3
68,4
66,4
GRAFICO 5: L’ACCRESCIUTA SENSIBILITÀ NEI CONFRONTI
DEI “GRANDI RISCHI”
Fenomeni Dati
(*) Giudizi “Molto + Abbastanza serio”.
Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
I CASI ANALIZZATI ANNO D’AVVIO OBIETTIVI
PRINCIPALI FATTORI
DI SUCCESSO
CASO1
La promozione di un Welfare Societario Plurale 2010 - Perseguire il benessere sociale come prodotto e come espressione
di capacità, di forme organizzative e di progetti associativi pensati e
attuati in collaborazione con le famiglie
- Creazione di un insieme di servizi che tengono conto della necessità
di ricomporre i bisogni delle famiglie, a partire dall’educazione dei
bambini tra 0 e 13 anni, per risalire alle necessità aggregative e
formative delle stesse famiglie
- Apertura pronunciata verso il territorio in funzione dell’allargamento
dell’esperienza e delle collaborazioni con altri soggetti
- Il fattore di focalizzazione dei bisogni, in una logica di
integrazione dei medesimi, al fine di essere family-friendly
- Il fattore esperienza e reputazione, legato a 10 anni di
lavoro svolto in precedenza dai soggetti promotori e alla
creazione di un sistema di relazioni con soggetti pubblici e
privati
- Il fattore cooperazione che si è avvalso di un humus
consolidato, aiutando lo svolgimento del progetto
Un service agli immigrati che si fa multiservice per le famiglie
CASO2
1997 - Accogliere, informare e formare degli immigrati, “spaesati” rispetto
ad una realtà totalmente sconosciuta
- Sostenere il processo di ricongiungimento con i familiari e avviare
un’accoglienza e una formazione allargata ai nuovi venuti
- Accogliere anche le famiglie residenti in situazione di fragilità
sopravvenuta a seguito della crisi
- Il fattore fedeltà al bisogno, particolarmente importante
per quanto riguarda il target immigrati e all’evoluzione
delle loro necessità nel tempo
- Il fattore radicamento territoriale, fondato su una
tradizione di impegno nel campo del volontariato e su
una relazionalità particolarmente curata con tutti i
protagonisti del sociale
- Il fattore commitment del fondatore, da sempre impegnato
nell’ambito del sociale fragile
- Il fattore incertezza che aiuta a restare permanentemente
vigili rispetto ai bisogni degli assistiti
Un Welfare di comunità promosso da una Banca di Credito Cooperativo
CASO3
2014 - Promuovere un Welfare di Comunità attraverso l’avvio di una serie di
Sportelli di Prossimità, rivolti ai nuclei familiari dei soci e dei clienti
- Sviluppare un’attività di accoglienza, interpretazione delle necessità,
fornitura di informazioni e accompagnamento verso la fruizione dei
servizi necessari
- Mantenere una costante attenzione per il feed-back degli utenti e
adeguare prontamente le attività dello Sportello di Prossimità presso
le diverse Agenzie
- Il fattore Soci, basato su una tradizione di intensa relazione
comunitaria con essi
- Il fattore territorio, basato su un forte radicamento della
Banca, percepita come “soggetto prossimo”
- Il fattore commitment dei vertici, richiesto particolarmente
quando si battono strade nuove
- Il fattore cooperazione, non solo come identità costitutiva
della BCC ma anche come collaborazione col sistema della
cooperazione sociale
Un sistema di servizi in filiera per gli anziani e le relative famiglie
CASO4
2006 - Sviluppare un’Agenzia di Cura di servizi integrati per gli anziani
e le loro famiglie
- Adottare un approccio promozionale e non puramente
“prestazionale” nei confronti degli assistiti, favorendo il loro
coinvolgimento diretto
- Realizzare eventi formativi e culturali per il territorio in relazione
agli obiettivi suddetti
- Il fattore interpretazione accurata dei bisogni come
emanazione della relazione tra i diversi soggetti in gioco
- Il fattore ricomposizione dei bisogni e dei servizi
- Il fattore esperienza maturata sul campo
- Il fattore sviluppo di comunità, a partire dalla famiglia
per arrivare al territorio
Una conciliazione multiservice lavoro-famiglia
CASO5
1999 - Migliorare il rapporto fra vita lavorativa e vita familiare attraverso la
creazione di una Filiera della Serenità, rivolta sia a donne che a
uomini
- Ricomporre i diversi servizi per accompagnare la famiglia nella
soluzione di più problemi contemporaneamente
- Creare un sistema di relazioni allargato sul territorio tra soggetti
diversi (cooperativi, associativi, aziendali ed enti pubblici)
- Il fattore analisi accurata dei bisogni
- Il fattore ricomposizione a filiera delle risposte
- Il fattore esperienza maturata sul campo
- Il fattore relazionalità con i diversi protagonisti del territorio
Un quadro di servizi assicurativi ad elevata flessibilità e personalizzazione
CASO6
2014 - Creare un Welfare della Famiglia con pacchetti di servizi associativi
integrati, flessibili e su misura
- Mettere a punto strumenti innovativi per dare risposte assicurative
integrate alle famiglie rispetto ai grandi rischi
- Allargare il Welfare della Famiglia ai propri dipendenti
- Creare un sistema di comunicazione e di formazione, rivolto ai diversi
target
- Il fattore diversificazione ed evoluzione dei bisogni della
famiglia
- Il fattore ricomposizione dei bisogni della famiglia
- Il fattore comunicazione e formazione verso i clienti e
verso gli operatori
- Il fattore cooperazione come responsabilità da interpretare
verso i clienti e verso i dipendenti
Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
GRAFICO 6: INDICI DI FELICITÀ E
DI QUALITÀ DELLA VITA A CONFRONTO
Gallup World Poll 2011 World Happiness
Report 2013
OECD Better
Life Index 2013
Danimarca 7,9 Danimarca 7,7 Svizzera 7,8
Finlandia 7,6 Norvegia 7,7 Norvegia 7,7
Norvegia 7,5 Svizzera 7,7 Canada 7,6
Paesi Bassi 7,5 Paesi Bassi 7,6 Danimarca 7,6
Canada 7,5 Svezia 7,5 Islanda 7,5
Svizzera 7,5 Canada 7,4 Austria 7,5
Svezia 7,4 Finlandia 7,4 Finlandia 7,4
Nuova Zelanda 7,4 Austria 7,4 Svezia 7,4
Australia 7,4 Islanda 7,4 Messico 7,4
Irlanda 7,3 Australia 7,4 Paesi Bassi 7,4
Italia 6,6 Italia 7,4 Italia 6,0
World Database of Happiness - Happiness in Nations Fonte
GRAFICO 7: LA LONTANANZA RISPETTO
AL MONDO ASSICURATIVO DA PARTE DEGLI ITALIANI
(Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”)
Fenomeni Dati %
La “lontananza” rispetto al mondo assicurativo da parte degli italiani
(Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”)
• Si ritiene che le polizze siano troppo costose 82,0
• Si ritiene che il contratto di assicurazione sia troppo complicato (e lo diventi ancora di più se si
devono mettere in relazione le polizze nuove con quelle già esistenti)
79,8
• Si ritiene che i temi assicurativi vengano percepiti come una materia noiosa e noiosamente
comunicata
71,0
• Si ritiene che le persone non conoscano a sufficienza i principi su cui si basa il contratto
assicurativo
68,9
• Si ritiene che gli italiani non si fidino abbastanza delle società di assicurazione 79,4
Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
GRAFICO 8: UNA MAGGIORE DISPONIBILITÀ VERSO
IL MONDO ASSICURATIVO, DOVUTO ALL’IMPATTO
DELLA CRISI (Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”)
Fenomeni Dati %
• La crisi profonda e prolungata costringe a prendere maggiormente in considerazione i rischi
potenziali da cui difendersi sul piano individuale e familiare
55,3
• La crisi potrebbe far cambiare l’orientamento delle persone: con meno coperture per i rischi
legati agli “oggetti” e più coperture per i rischi legati alle “persone”
57,2
• La crisi potrebbe favorire non solo una domanda di copertura dei rischi, ma anche di
promozione di opportunità (per la vita futura dei figli in particolare)
54,8
• La crisi potrebbe spingere le persone ad assumersi maggiori responsabilità individuali e
collettive in tema assicurativo
49,7
• Esiste un problema di cultura assicurativa modesta (e talvolta opportunista) da parte degli
italiani, ma anche un problema di scarsa capacità dell’assicurazione nell’interpretare i
bisogni delle persone
69,9
Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
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2015 rapporto assimoco sul welfare e le famiglie

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  • 6. GRAFICO 1 3,5% Nucleoconaltrepersone,formato dacoppiesenzafigli,dacoppieconfigli odaunsologenitoreconfigli 1,5% Famiglia condueopiùnuclei Famigliesenzanucleo32,2% Monogenitoriconfigli 8,9% Coppieconfigli 34,5% Coppiesenzafigli 19,4% GRAFICO 2: LE 21 TIPOLOGIE DI FAMIGLIA EMERSE DALL’INDAGINE • Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma sostenuti dalla famiglia (unione formale) • Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma sostenuti dalla famiglia (unione di fatto) • Coppie senza figli (unione formale) • Coppie senza figli (unione di fatto) • Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma sostenuti dalla famiglia + anziani (unione formale) • Coppie con figli conviventi e/o non conviventi ma sostenuti dalla famiglia + anziani (unione di fatto) • Coppie senza figli, ma con figli non conviventi di uno o dell’altro coniuge (unione formale) • Coppie senza figli, ma con figli non conviventi di uno o dell’altro partner (unione di fatto) • Coppie senza figli, ma con anziani conviventi (unione formale) • Coppie senza figli, ma con anziani conviventi (unione di fatto) • Altra tipologia di coppia (unione formale) • Altra tipologia di coppia (unione di fatto) • Genitore separato/divorziato con figli conviventi • Genitore separato/divorziato con figli, ma non conviventi • Genitore vedovo/a con figli conviventi e non conviventi • Single con figli/nipoti • Single con genitori • Single celibe/nubile • Single separato/divorziato • Single vedovo • Altre tipologie Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
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  • 8. Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015 0 200 400 600 800 1000 GRAFICO 3: GLI EFFETTI DELLA CRISI SI SENTONO ANCORA 0 2000 4000 6000 8000 10000 0 10 20 30 40 50 60 70 80 0 10 20 30 40 50 60 70 8074,3% 538% 52,8% 68,48% 46,88% 64,1% 22 2011 2015 2014 Redditi Ci si sente molto impoveriti Ci si sente abbastanza impoveritite Sono diminuiti significativamente Sono diminuiti abbastanza Consumi Risparmi Investimenti 2008 971,6 41,5% 32,8% 22% 26,5% 25% 45% 33,3% 42,1% 26,5% 27,8% 23,4% 13,5% 9.542906,6 9.442909,6 8.728 2013 20102014 2013 La diminuzione della spesa per consumi delle famiglie residenti: La percezione di impoverimento della famiglia: La ricchezza netta delle famiglie italiane (a prezzi 2013): In miliardi di euro destagionalizzati In miliardi di euro (a prezzi 2013) L’andamento di reddito, consumi, risparmi, investimenti:
  • 9. GRAFICO 4: LE FAMIGLIE INCORPORANO IN MANIERA “POSITIVA” LA CRISI I comportamenti di reazione (Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”): Capifamiglia (2015) “Abbiamo cercato di fare il meglio che potevamo col reddito complessivo disponibile per la famiglia” 88,3 “Abbiamo cercato di sopperire con lavori e lavoretti aggiuntivi, anche non ufficiali, per rafforzare il reddito complessivo” 43,9 “Abbiamo imparato a consumare meglio e con più attenzione al rapporto prezzo/qualità, evitando sprechi e duplicazioni” 87,2 “Abbiamo cambiato il nostro mix di consumi rispetto a prima della crisi” 68,8 “Abbiamo risparmiato quello che potevamo in vista delle scadenze di pagamento (bollette, mutui, imposte e tasse) 69,7 “Abbiamo risparmiato quello che potevamo, mantenendoci “liquidi” per timori di possibili imprevisti e per l’incertezza circa gli investimenti” 51,1 “Ci siamo abituati a vivere in maniera più sobria, riuscendo a cavarcela comunque, anche perché c’è una situazione simile anche nelle altre famiglie” 80,2 “Alla fine malgrado le difficoltà abbiamo retto all’impatto della crisi” 63,2 2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015 971,6 906,6 909,693,2% 82,6% 98% 110,9% 0 20 40 60 80 100 120 85,1% 79,5% 95,6% 103% Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015 0 3 6 9 12 15 2008 2012 2014Capifamiglia (2015) 0 10 20 30 40 50 12,1% 8,2% 8,6% Migliorerà decisamente Migliorerà abbastanza 18,9% 10,4% 3,4% 1,1% 22,3% 11,5% La valutazione di un possibile miglioramento a 2-3 anni rispetto all’impoverimento attuale della famiglia: La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (risparmio lordo su reddito lordo disponibile) Responsabile assic./investim. (2014)
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  • 11. 55,9 53,9 53,3 64,0 55,9 53,2 61,1 56,5 41,7 • Grave malattia del capofamiglia • Infortunio del capofamiglia • Invalidità/Nonautosufficienzapermanente del capofamiglia • Insufficienza della futura pensione del capofamiglia • Perdita del lavoro del capofamiglia • Insufficienza della futura pensione del partner • Difficoltà di inserimento lavorativo dei figli • Difficoltà nel garantire un capitale ai figli per l’acquisto di una casa • Difficoltà nel garantire una formazione di buon livello ai figli •Le protezioni derivanti dal sistema pubblico •Le protezione derivanti dalla forza autonoma della famiglia •Leprotezionederivantidapolizzeassicurative concernenti malattia e invalidità •Polizze assicurative per l’accumulazione di capitale in vista della vita futura dei giovani •Polizze assicurative per il rischio di non poter pagare i mutui esistenti 18,6 22,9 18,8 14,9 11,0 12,1 9,2 8,8 10,9 9,4 9,9 9,6 7,6 9,5 25,6 25,7 25,5 25,2 29,3 27,1 28,4 27,0 27,2 49,7 41,8 42,7 43,2 41,8 55,8 51,4 55,7 59,9 59,7 60,8 62,4 64,2 61,9 32,3 38,8 26,6 25,2 24,6 L’esigenza percepita di una maggiore copertura dei grandi rischi (esempi): Percezionedel rischio* Già assicurati DaassicuraredipiùDa assicurare Daassicurare +Daassicuraredipiù La debolezza delle protezioni esistenti: Dannounabuona sicurezza Nondannoaffatto sicurezza Dannounacerta sicurezzamanon sufficiente Totale 81,4 77,1 81,2 85,1 89,0 87,9 90,8 91,2 89,1 82,0 80,6 69,3 68,4 66,4 GRAFICO 5: L’ACCRESCIUTA SENSIBILITÀ NEI CONFRONTI DEI “GRANDI RISCHI” Fenomeni Dati (*) Giudizi “Molto + Abbastanza serio”. Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
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  • 14. I CASI ANALIZZATI ANNO D’AVVIO OBIETTIVI PRINCIPALI FATTORI DI SUCCESSO CASO1 La promozione di un Welfare Societario Plurale 2010 - Perseguire il benessere sociale come prodotto e come espressione di capacità, di forme organizzative e di progetti associativi pensati e attuati in collaborazione con le famiglie - Creazione di un insieme di servizi che tengono conto della necessità di ricomporre i bisogni delle famiglie, a partire dall’educazione dei bambini tra 0 e 13 anni, per risalire alle necessità aggregative e formative delle stesse famiglie - Apertura pronunciata verso il territorio in funzione dell’allargamento dell’esperienza e delle collaborazioni con altri soggetti - Il fattore di focalizzazione dei bisogni, in una logica di integrazione dei medesimi, al fine di essere family-friendly - Il fattore esperienza e reputazione, legato a 10 anni di lavoro svolto in precedenza dai soggetti promotori e alla creazione di un sistema di relazioni con soggetti pubblici e privati - Il fattore cooperazione che si è avvalso di un humus consolidato, aiutando lo svolgimento del progetto Un service agli immigrati che si fa multiservice per le famiglie CASO2 1997 - Accogliere, informare e formare degli immigrati, “spaesati” rispetto ad una realtà totalmente sconosciuta - Sostenere il processo di ricongiungimento con i familiari e avviare un’accoglienza e una formazione allargata ai nuovi venuti - Accogliere anche le famiglie residenti in situazione di fragilità sopravvenuta a seguito della crisi - Il fattore fedeltà al bisogno, particolarmente importante per quanto riguarda il target immigrati e all’evoluzione delle loro necessità nel tempo - Il fattore radicamento territoriale, fondato su una tradizione di impegno nel campo del volontariato e su una relazionalità particolarmente curata con tutti i protagonisti del sociale - Il fattore commitment del fondatore, da sempre impegnato nell’ambito del sociale fragile - Il fattore incertezza che aiuta a restare permanentemente vigili rispetto ai bisogni degli assistiti Un Welfare di comunità promosso da una Banca di Credito Cooperativo CASO3 2014 - Promuovere un Welfare di Comunità attraverso l’avvio di una serie di Sportelli di Prossimità, rivolti ai nuclei familiari dei soci e dei clienti - Sviluppare un’attività di accoglienza, interpretazione delle necessità, fornitura di informazioni e accompagnamento verso la fruizione dei servizi necessari - Mantenere una costante attenzione per il feed-back degli utenti e adeguare prontamente le attività dello Sportello di Prossimità presso le diverse Agenzie - Il fattore Soci, basato su una tradizione di intensa relazione comunitaria con essi - Il fattore territorio, basato su un forte radicamento della Banca, percepita come “soggetto prossimo” - Il fattore commitment dei vertici, richiesto particolarmente quando si battono strade nuove - Il fattore cooperazione, non solo come identità costitutiva della BCC ma anche come collaborazione col sistema della cooperazione sociale Un sistema di servizi in filiera per gli anziani e le relative famiglie CASO4 2006 - Sviluppare un’Agenzia di Cura di servizi integrati per gli anziani e le loro famiglie - Adottare un approccio promozionale e non puramente “prestazionale” nei confronti degli assistiti, favorendo il loro coinvolgimento diretto - Realizzare eventi formativi e culturali per il territorio in relazione agli obiettivi suddetti - Il fattore interpretazione accurata dei bisogni come emanazione della relazione tra i diversi soggetti in gioco - Il fattore ricomposizione dei bisogni e dei servizi - Il fattore esperienza maturata sul campo - Il fattore sviluppo di comunità, a partire dalla famiglia per arrivare al territorio Una conciliazione multiservice lavoro-famiglia CASO5 1999 - Migliorare il rapporto fra vita lavorativa e vita familiare attraverso la creazione di una Filiera della Serenità, rivolta sia a donne che a uomini - Ricomporre i diversi servizi per accompagnare la famiglia nella soluzione di più problemi contemporaneamente - Creare un sistema di relazioni allargato sul territorio tra soggetti diversi (cooperativi, associativi, aziendali ed enti pubblici) - Il fattore analisi accurata dei bisogni - Il fattore ricomposizione a filiera delle risposte - Il fattore esperienza maturata sul campo - Il fattore relazionalità con i diversi protagonisti del territorio Un quadro di servizi assicurativi ad elevata flessibilità e personalizzazione CASO6 2014 - Creare un Welfare della Famiglia con pacchetti di servizi associativi integrati, flessibili e su misura - Mettere a punto strumenti innovativi per dare risposte assicurative integrate alle famiglie rispetto ai grandi rischi - Allargare il Welfare della Famiglia ai propri dipendenti - Creare un sistema di comunicazione e di formazione, rivolto ai diversi target - Il fattore diversificazione ed evoluzione dei bisogni della famiglia - Il fattore ricomposizione dei bisogni della famiglia - Il fattore comunicazione e formazione verso i clienti e verso gli operatori - Il fattore cooperazione come responsabilità da interpretare verso i clienti e verso i dipendenti Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
  • 15. GRAFICO 6: INDICI DI FELICITÀ E DI QUALITÀ DELLA VITA A CONFRONTO Gallup World Poll 2011 World Happiness Report 2013 OECD Better Life Index 2013 Danimarca 7,9 Danimarca 7,7 Svizzera 7,8 Finlandia 7,6 Norvegia 7,7 Norvegia 7,7 Norvegia 7,5 Svizzera 7,7 Canada 7,6 Paesi Bassi 7,5 Paesi Bassi 7,6 Danimarca 7,6 Canada 7,5 Svezia 7,5 Islanda 7,5 Svizzera 7,5 Canada 7,4 Austria 7,5 Svezia 7,4 Finlandia 7,4 Finlandia 7,4 Nuova Zelanda 7,4 Austria 7,4 Svezia 7,4 Australia 7,4 Islanda 7,4 Messico 7,4 Irlanda 7,3 Australia 7,4 Paesi Bassi 7,4 Italia 6,6 Italia 7,4 Italia 6,0 World Database of Happiness - Happiness in Nations Fonte
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  • 20. GRAFICO 7: LA LONTANANZA RISPETTO AL MONDO ASSICURATIVO DA PARTE DEGLI ITALIANI (Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”) Fenomeni Dati % La “lontananza” rispetto al mondo assicurativo da parte degli italiani (Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”) • Si ritiene che le polizze siano troppo costose 82,0 • Si ritiene che il contratto di assicurazione sia troppo complicato (e lo diventi ancora di più se si devono mettere in relazione le polizze nuove con quelle già esistenti) 79,8 • Si ritiene che i temi assicurativi vengano percepiti come una materia noiosa e noiosamente comunicata 71,0 • Si ritiene che le persone non conoscano a sufficienza i principi su cui si basa il contratto assicurativo 68,9 • Si ritiene che gli italiani non si fidino abbastanza delle società di assicurazione 79,4 Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015
  • 21. GRAFICO 8: UNA MAGGIORE DISPONIBILITÀ VERSO IL MONDO ASSICURATIVO, DOVUTO ALL’IMPATTO DELLA CRISI (Giudizi “Molto + Abbastanza d’accordo”) Fenomeni Dati % • La crisi profonda e prolungata costringe a prendere maggiormente in considerazione i rischi potenziali da cui difendersi sul piano individuale e familiare 55,3 • La crisi potrebbe far cambiare l’orientamento delle persone: con meno coperture per i rischi legati agli “oggetti” e più coperture per i rischi legati alle “persone” 57,2 • La crisi potrebbe favorire non solo una domanda di copertura dei rischi, ma anche di promozione di opportunità (per la vita futura dei figli in particolare) 54,8 • La crisi potrebbe spingere le persone ad assumersi maggiori responsabilità individuali e collettive in tema assicurativo 49,7 • Esiste un problema di cultura assicurativa modesta (e talvolta opportunista) da parte degli italiani, ma anche un problema di scarsa capacità dell’assicurazione nell’interpretare i bisogni delle persone 69,9 Fonte: indagine Ermeneia – Studi Strategie di Sistema per Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo, 2015