2. La ruminazione rabbiosa è perseverante solo se la
ritengo incontrollabile: il ruolo delle credenze
metacognitive in uno studio prospettico
A. Offredi1, D. Varalli2, G.M. Ruggiero1,3, S. Sassaroli1, 3 G. Caselli1,3
1 Studi Cognitivi, Milano
2 Università degli Studi di Pavia
3 Sigmund Freud University, Milano
2
3. • Stile di pensiero ripetitivo riguardante le cause e le conseguenze
dell’emozione di rabbia (Sukhodolsky et al., 2001)
• […] la rievocazione di esperienze passate (es. “Questo è il modo in cui mi
trattava la mia ex”), l’attenzione verso il presente e le proprie emozioni
(es. “Non posso credere che mi abbia trattato così, sono furibondo”),
un’elaborazione controfattuale rispetto a esperienze passate (es. “Era
meglio se non la cercavo ancora”), una tendenza a elaborare
analiticamente un evento (es. “Ma perché si comporta così? Cosa ho
fatto?”) e l’elaborazione di ipotetici scenari di risoluzione o di vendetta
(es. “Si meriterebbe che adesso andassi a raccontarlo alle sue amiche”).
(Caselli, Ruggiero, Sassaroli, 2017, pag. 134)
Ruminazione rabbiosa
3
4. • Informazioni implicite o esplicite che l’individuo possiede e che si
riferiscono ai propri pensieri e alle strategie per gestirli
• Esempi: “La ruminazione mi aiuta a risolvere i problemi”; “I miei
pensieri sono fuori controllo”.
• Uno studio del 2003 ha dimostrato che i soggetti che utilizzano la
ruminazione come strategia di regolazione emotiva attribuiscono ad
essa credenze metacognitive positive e negative.
Le credenze metacognitive
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5. • Metacredenze positive: (1) modula l’espressione della rabbia; (2)
migliora la comprensione dei problemi; (3) aumenta l’insight; (4) è
una strategia di coping per gli eventi negativi; e (5) sostiene la
giustificazione data al proprio comportamento.
• Metacredenze negative: relative all’impatto negativo dei pensieri e
emozioni su (1) stati interni, (2) risposte comportamentali e (3)
incontrollabilità della ruminazione.
(Simpson & Papageorgiou, 2003)
Credenze metacognitive sulla ruminazione
rabbiosa
5
6. • Wells e Matthews (1994): i disturbi psicologici insorgono e vengono
mantenuti a causa di modalità cognitive e emotive che interessano il
pensiero, il monitoraggio delle minacce, comportamenti di
prevenzione e evitamenti (Cognitive Attentional Syndrome). Queste
modalità dipendono strettamente dalle CREDENZE METACOGNITIVE
sottostanti.
CAS
6
7. (a) il numero di episodi di rabbia potrebbe avere un effetto attivante
rispetto alla ruminazione rabbiosa, ma non mantenerla nel tempo;
(b) la ruminazione rabbiosa potrebbe essere mantenuta da specifiche
credenze metacognitive e non dalla tendenza soggettiva a utilizzare
tale stile di pensiero;
(c) le credenze metacognitive potrebbero risultare i principali predittori
dell’utilizzo della ruminazione rabbiosa;
(d) le credenze metacognitive potrebbero essere responsabili del
mantenimento di alti livelli di rabbia nel tempo.
Ipotesi di ricerca
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8. Disegno longitudinale cross-lagged: le variabili sono state analizzate
tenendo conto delle misurazioni di 4 giorni
Partecipanti
76 studenti (62 donne, età media 25.1, ds 6.9) di psicologia
dell’Università degli Studi di Pavia.
Procedura
Incontro informativo e compilazione dei questionari alla baseline,
monitoraggio su rabbia, ruminazione e credenze metacognitive per 14
giorni attraverso diario online (aperto dalle 19:30 alle 21:30),
assegnazione crediti.
Metodo
8
9. Materiali
• Staxi-T – Trait Anger Expression Inventory (Spielberger, 1983):
predisposizione individuale a provare rabbia
• Anger Rumination Scale (Sukhodolsky, Golub & Cromwell, 2001):
tendenza a soffermarsi a lungo sugli episodi che hanno suscitato
rabbia
• MetaCognitions Questionnaire – 30 (Wells & Cartwright-Hatton,
2004): credenze positive sul rimuginio, credenze di pericolo e
incontrollabilità, bassa fiducia nelle proprie capacità cognitive,
bisogno di controllo sui pensieri, tendenza all’automonitoraggio
Metodo
9
10. Materiali
• Monitoraggio giornaliero
- Numero episodi di rabbia
- Rabbia provata (STAXI-S riadattata)
- Ruminazione (quantità, interferenza, stress, resistenza alla
distrazione)
- Credenze metacognitive
• positive – “ruminare mi aiuterà ad affrontare gli eventi negativi”
• negative – “non posso smettere di ruminare”
• bisogno di controllo – “i pensieri negativi vanno sempre controllati”
Metodo
10
11. Risultati – analisi
descrittive
11
Per misurazioni Media DS Range
Numero di episodi 0.7 1.0 0-10
Rabbia giornaliera 12.6 5.6 0-40
Rabbia-lag1 12.6 5.5 0-40
Rabbia-lag3 12.7 5.6 0-40
Ruminazione giornaliera 9.0 8.2 0-42
Ruminazione-lag1 9.0 8.2 0-42
Ruminazione-lag3 9.2 8.2 0-42
BC giornaliera 7.5 6.0 0-20
BC-lag1 7.5 5.9 0-20
BC-lag3 7.5 5.9 0-20
MCP giornaliera 4.8 3.7 0-20
MCP-lag1 4.8 3.7 0-20
MCP-lag3 5.0 3.8 0-20
MCN giornaliera 4.9 4.5 0-20
MCN-lag1 4.9 3.7 0-20
MCN-lag3 4.9 3.8 0-20
Per individui Media DS Range
Età 25.1 6.9 19-52
STAXI 19.7 4.7 10-33
ARS 27.6 7.8 13-45
Nota. BC=Bisogno di controllo sui
pensieri, MCP=Credenze positive sulla
ruminazione, MCN=credenze negative
sulla ruminazione.
12. Risultati – analisi
correlazionali
12
Ruminazione
N episodi LAG1
LAG3
.14**
.12**
Rabbia LAG1
LAG3
.09**
.09**
Ruminazione LAG1
LAG3
.15**
.20**
BC LAG1
LAG3
.11**
.16**
MCP LAG1
LAG3
.11**
.18**
MCN LAG1
LAG3
.17**
.25**
Le correlazioni sono state svolte
applicando l’indice di correzione
di Bonferroni. Tutte le variabili
indagate sono risultate correlate
alla ruminazione in modo
significativo.
15. Risultati
15
Ruminazione nei giorni
precedenti
Metacredenza di
incontrollabilità
Ruminazione giorno X
Sobel test – lag1: z = 2.48, p = .01, IE = .023, 95% CI [.012, .034]
Sobel test – lag3: z = 4.38, p = .00, IE = .023, 95% CI [.012, .034]
16. (a) una volta inserite nel modello le credenze metacognitive, il numero
di episodi di rabbia non ha effetto sulla ruminazione rabbiosa dei
giorni seguenti
(b) la ruminazione rabbiosa viene mantenuta dalla credenza di
incontrollabilità dei pensieri
(c) la credenza metacognitiva di incontrollabilità risulta il principale
predittore dell’utilizzo della ruminazione rabbiosa
(d) le credenze metacognitive di incontrollabilità sono responsabili del
mantenimento di alti livelli di rabbia nel tempo, tramite
l’attivazione della ruminazione rabbiosa.
Risultati
16
17. • La convinzione che la ruminazione sia incontrollabile non è il risultato dello
stile di pensiero perseverante (“Rumino quindi perdo il controllo sui miei
pensieri”), quanto il principale fattore che lo determina (“Sono convinto di
non poter fermare i miei pensieri, quindi continuo a ruminare”).
• La credenza di incontrollabilità riduce la possibilità dell’individuo di
adottare una prospettiva meta-consapevole, in cui possa contemplare la
presenza di strategie di coping maggiormente adattive e ostacola la
possibilità di raccogliere informazioni contrarie alla convinzione di
incontrollabilità (Wells, 2008)
• La Terapia Metacognitiva può essere applicata alle problematiche relative
alla gestione della rabbia
Conclusioni
17
18. • Le credenze metacognitive relative al bisogno di controllo sui pensieri
e ai vantaggi della ruminazione rabbiosa possono fungere da
attivatori di uno stile di pensiero ripetitivo, aumentando quindi la
frequenza con cui viene attivato il processo di ruminazione rabbiosa,
ma non determinano la sua perseveranza nel tempo.
Conclusioni
18
19. • Utilizzo del campione non clinico di studenti di Psicologia, nella
maggioranza femminile
• Questionari autosomministrati
• Compilazione del monitoraggio giornaliero retrospettiva sulle ultime
24 ore (sforzo mnestico)
Limiti
19
20. • Protocollo applicato su popolazione clinica
• Verifica dell’influenza delle credenze metacognitive sull’adozione di
strategie di coping maladattive a livello comportamentale
• Credenze metacognitive su agiti impulsivi
Prospettive future
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