1. Capitale sociale e Responsabilità
sociale d’impresa per la sostenibilità
del Benessere
Alessandra Righi ed Emanuela Recchini
Convegno SIS-VSP “Prendere decisioni: il ruolo della
statistica per la conoscenza e la governance”
Roma, 19-20 aprile 2012
2. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
Contenuti
1. Introduzione
2. Cos’è la Responsabilità sociale d’impresa (RSI)
3. Il Capitale sociale (CS): aspetti teorici
4. La misura del CS
5. Il CS nel contesto della RSI
6. Bilancio sociale e Global Reporting Initiative (GRI)
7. La collaborazione tra Istat e CSR Manager Network Italia
8. Conclusioni
Roma, 19-20 aprile 2012
3. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
1. Introduzione
L’attuale crisi economica globale spinge verso un ripensamento
complessivo delle regole del mercato per assicurare una
migliore gestione delle risorse disponibili, a beneficio di tutti.
La Responsabilità sociale d’impresa (RSI), che mira a misurare
le performance socio-ambientali delle imprese, può rivelarsi uno
strumento decisivo per garantire la sostenibilità sociale delle
scelte economiche delle imprese.
Perché questo si concretizzi occorre però creare un ponte tra
quello che le imprese rendicontano e la misurazione dei
fenomeni sociali e ambientali del paese.
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4. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
2. Cos’è la Responsabilità sociale d’impresa (RSI)
Le origini
La RSI nasce in un contesto di revisione delle logiche economiche dominanti
negli anni ‘70, ma è nel 1992 – all’indomani del Summit di Rio e della stesura
dell’Agenda 21 – che la RSI si configura come impegno delle grandi
multinazionali per l’ambiente e la società civile (tutela dei diritti umani dei
lavoratori, rispetto dell’ambiente e degli standard etici minimi).
Definizione di RSI secondo la Commissione europea
“Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle
imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti
interessate” (Libro Verde, 2001).
interessate
Oggi
La RSI anche per le piccole e medie imprese rappresenta un’opportunità per
rafforzare le relazioni tra le aziende, gli stakeholder e la comunità, generando
benefici che ricadono su tutta l’attività delle aziende stesse; permettendo di
massimizzare gli utili di lungo periodo, essa rappresenta anche un vantaggio
per le aziende in termini di competitività, crescita e stabilità.
Principali strumenti di RSI
Bilancio sociale – Codice etico – Standard di responsabilità sociale –
Certificazioni ambientali
Roma, 19-20 aprile 2012
5. Prendere decisioni: il ruolo
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3. Il Capitale sociale (CS): aspetti teorici
Sintetizzando molto la vasta letteratura esistente, si possono
identificare due filoni principali di approccio allo studio del CS:
CS come reti di relazioni cooperative: il CS, distinto dal capitale
cooperative
fisico e dal capitale umano è costituito dalle relazioni sociali in
possesso di un individuo e rappresenta un insieme di risorse che,
assieme ad altre, possono essere utilizzate dall’individuo per meglio
perseguire i propri fini (Coleman, 1988).
CS come civicness, norme etiche di reciprocità e cooperazione: il
cooperazione
CS consiste di quegli elementi dell’organizzazione sociale – fiducia,
norme condivise, reti sociali – che, permettendo agli individui di agire
insieme in modo più efficace per il raggiungimento di obiettivi
condivisi, incrementano l'efficienza della società (Putnam, 1993).
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6. Prendere decisioni: il ruolo
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4. La misura del CS
Le esperienze di misura del CS ad oggi realizzate fanno riferimento
prevalentemente a 4 dimensioni:
Partecipazione sociale
Partecipazione civile
Reti sociali e aiuti
Fiducia e reciprocità
Gli approcci empirici:
• Indagini ad hoc.
• Misurazione di una sola dimensione (o indicatore).
• Uso di indicatori relativi agli outcomes.
• Analisi a livello macro.
• Rassegna delle fonti e degli indicatori esistenti (punto di
partenza abbastanza comune, soprattutto per gli istituti
nazionali di statistica). In molti casi, tale approccio è seguito
da un tipo di ricerca fondata sull’analisi delle reti sociali.
• Combinazione di diversi approcci.
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7. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
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5. Il CS nel contesto della RSI (1)
Le relazioni sociali per generare crescita economica
Occorre pensare alle dimensioni di fiducia e affidabilità nei
comportamenti economici insite nel concetto di CS.
Questo approccio richiama anche il concetto di “beni relazionali”,
relazionali
ossia beni che possono essere prodotti e fruiti solo assieme dai
partecipanti ad una determinata azione/evento e che non sono né
strettamente pubblici, né strettamente privati.
Il grado di affidabilità fa sì che si realizzino quei processi
cooperativi capaci di favorire la crescita economica e l’assenza di
opportunismo facilita la realizzazione di processi cooperativi che
possono produrre risultati vantaggiosi per tutti (Degli Antoni, 2006).
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8. Prendere decisioni: il ruolo
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5. Il CS nel contesto della RSI (2)
L’adozione di pratiche di RSI contribuisce allo sviluppo del CS degli
agenti coinvolti. Allo stesso tempo, la presenza di CS tra gli
stakeholder può incidere sia sulla scelta di adottare pratiche di RSI,
sia sulla buona riuscita delle stesse. Tutto ciò può favorire lo
sviluppo socio-economico di un territorio, aumentandone il livello di
fiducia e l’ampiezza delle reti sociali (Degli Antoni e Sacconi, 2011).
La partecipazione a cooperative sociali promuove lo sviluppo di CS
da parte dei soggetti coinvolti e la creazione di CS dipende dalle
caratteristiche operative e gestionali delle cooperative, con
particolare riferimento alla scelta di implementare pratiche di RSI.
Infatti, l’adozione di strumenti di RSI favorisce la creazione di reti di
relazioni, fiducia e competenze relazionali tra i lavoratori (Degli
Antoni e Portale, 2009).
Per svolgere in modo efficiente le loro attività, le imprese si servono
dei beni pubblici come i capitali immateriali (come CS e capitale
umano), considerati una categoria specifica di esternalità positive
dell’attività d’impresa. Questi beni pubblici avvantaggiano l’impresa,
i suoi stakeholder e, indirettamente, gli stessi concorrenti
dell’impresa (Aoki, 2001).
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9. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
6. Bilancio sociale e Global Reporting Initiative (GRI)
Bilancio sociale: rendiconto attraverso il quale l’impresa divulga gli
impegni assunti, l’uso delle risorse, i risultati conseguiti, gli effetti sociali
prodotti nell’ambito di un dialogo tra l’impresa e i suoi stakeholder.
Global Reporting Initiative (GRI): promossa nel 1997 per sviluppare
linee guida capaci di rendere rigorosa e verificabile la rendicontazione
della performance ambientale e sociale delle imprese.
Linee guida GRI (versione 3.1) relative alla redazione dei Bilanci
sociali: propongono alle aziende la misurazione di numerosi indicatori
(con specifici protocolli di calcolo) che coprono le tre dimensioni dello
sviluppo sostenibile (economico, sociale e ambientale).
L’esame dei 45 indicatori proposti dal GRI per la misura delle
performance sociali ha permesso di identificare delle dimensioni di CS,
utili ai fini delle misure della sostenibilità e del Benessere.
Si tratta di indicatori riconducibili alle dimensioni della Fiducia/Relazioni
all’interno o all’estero dell’azienda.
Roma, 19-20 aprile 2012
10. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
6. Bilancio sociale e Global Reporting Initiative (GRI)
Prospetto - Dimensioni di CS individuate e indicatori
“Interne” all’azienda
“Esterne” all’azienda
Roma, 19-20 aprile 2012
11. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
7. La collaborazione tra Istat e CSR Manager Network Italia
CSR Manager Network Italia: opera per promuovere la professione di
chi si dedica alla RSI nelle imprese e nelle istituzioni.
La collaborazione:
Si propone di rendere meglio noti i concetti utilizzati per il calcolo degli
indicatori GRI e di standardizzare le definizioni/classificazioni GRI con
quelle della statistica ufficiale in modo da poterli fornire alle imprese per
implementare le loro misure.
Consentirà al CSR Manager Network di attivare un sistema di raccolta
delle informazioni su base regolare e di ripetere le elaborazioni negli
anni permettendo di identificare i trend più significativi.
Partecipano alla sperimentazione tutte le imprese quotate italiane.
italiane
Sono stati selezionati 10 indicatori GRI riguardanti performance
economica o ambientale, capitale umano, relazioni nell’impresa,
capitale sociale, che possono trovare un riscontro in misure
correntemente calcolate dall’Istat. Uno solo risulta prossimo al concetto
dall’Istat
di CS (“Numero di episodi di discriminazione e azioni correttive
intraprese”).
intraprese
Roma, 19-20 aprile 2012
12. Prendere decisioni: il ruolo
della statistica per la
conoscenza e la
governance
8. Conclusioni
La collaborazione Istat-CSR Manager Network Italia ha già suscitato
l’interesse dello stesso GRI, intenzionato a replicare l’iniziativa a livello
internazionale e il progetto sarà presentato come best practice in tema
di interazione tra mondo delle imprese e sistema statistico nazionale.
Una sistematica raccolta e standardizzazione dei Bilanci sociali
realizzati dalle imprese (grandi e PMI) secondo le Linee guida GRI
potrebbe:
aprire gli Istituti nazionali di statistica alla grande opportunità fornita
dalla fonte dei Bilanci sociali;
portare allo sviluppo di nuove misure e studi sul CS (finora misurato
solo con delle survey sugli individui).
Occorre concentrare il lavoro di ricerca e approfondimento sugli
indicatori GRI della tematica “Società”, più vicini ai temi del CS.
Società
Roma, 19-20 aprile 2012
Notas do Editor
Domande: il conto dell’istruzione e il capitale umano. Un livello di istruzione più elevato e quindi la crescita delle competenze e delle capacità professionali dei lavoratori, è considerato una tappa fondamentale verso una società migliore e un'economia più efficiente. Partendo da questa considerazione: costi istruzione = investimenti Esperienze internazionali: un data set di tavole sull’istruzione previste dall’UNESCO, OCSE, EUROSTAT, i paesi europei trasmetteno all’Eurostat (con dati di quantità, qualità e finanziari: regole definite a livello internazionale e quindi garanzia di comparabilità, legami con lo SNA e il SEC, i dati sono presentati secondo i livelli previsti dalla classificazione ISCED). In alcuni paesi europei gli istituti nazionali di statistica In Italia Il MIUR I dati non sono pubblicati, solo sul sito dell’Istituto statistico Olandese Quindi il framework previsto dal Manuale UOE è confacente ai fabbisogni
Domande: il conto dell’istruzione e il capitale umano. Un livello di istruzione più elevato e quindi la crescita delle competenze e delle capacità professionali dei lavoratori, è considerato una tappa fondamentale verso una società migliore e un'economia più efficiente. Partendo da questa considerazione: costi istruzione = investimenti Esperienze internazionali: un data set di tavole sull’istruzione previste dall’UNESCO, OCSE, EUROSTAT, i paesi europei trasmetteno all’Eurostat (con dati di quantità, qualità e finanziari: regole definite a livello internazionale e quindi garanzia di comparabilità, legami con lo SNA e il SEC, i dati sono presentati secondo i livelli previsti dalla classificazione ISCED). In alcuni paesi europei gli istituti nazionali di statistica In Italia Il MIUR I dati non sono pubblicati, solo sul sito dell’Istituto statistico Olandese Quindi il framework previsto dal Manuale UOE è confacente ai fabbisogni