Che cos’è?
Il Governo è l’organo situato al vertice dell’amministrazione dello Stato. È formato dal
Presidente del Consiglio e dai ministri, che insieme formano il Consiglio dei Ministri. Ha
sede a Palazzo Chigi.
Il Governo ha il compito di guidare il paese, realizzando gli obbiettivi più importanti per lo
sviluppo e il benessere dello stesso. Tale potere viene esercitato attraverso tre funzioni:
● la funzione legislativa, applicata solo sugli atti con forza di legge, come i decreti
legge e i decreti legislativi.
● la funzione esecutiva, con la quale dà esecuzione alle leggi.
● la funzione regolamentare, applicata solo sulle fonti del diritto subordinate alla
legge, come i regolamenti esecutivi e i regolamenti d’amministrazione.
Gli organi del Governo
Il presidente del consiglio
Il Presidente del Consiglio rappresenta il governo.
Costui è titolare di un potere di direzione
dell’intera compagnia governativa, il che lo abilità
a svolgere ogni iniziativa volta a mantenere
omogeneità nell’azione della coalizione,
finalizzandola alla realizzazione del programma
esposto in parlamento al momento del voto di
fiducia. Inoltre, il Presidente del Consiglio sceglie i
ministri. L’attuale Presidente del Consiglio è
Giorgia Meloni.
I ministri
I ministri hanno una doppia natura: politica,
perché sono membri del consiglio dei
ministri, e amministrativa, perché sono a
capo dei ministeri. Inoltre, ci sono i ministri
senza portafoglio, così chiamati perché non
sono a capo di un ministero e non hanno
fondi nel bilancio dello Stato.
La formazione del Governo
Si dice “formazione del Governo” il procedimento di nomina del Presidente del Consiglio e dei ministri.
Esso si svolge in tre fasi: le consultazioni, l’incarico e la nomina.
Le consultazioni
Il Presidente della Repubblica apre le consultazioni con i segretari dei partiti e i presidenti dei gruppi
parlamentari per individuare un Governo che ottenga la fiducia della maggioranza parlamentare.
L’incarico
Il Presidente della Repubblica conferisce l’incarico di formare il nuovo Governo a un esponente politico,
che accetta con o senza riserva.
La nomina
Il Presidente della Repubblica procede alla nomina del Presidente del Consiglio, che a sua volta nomina i
ministri, ed entrambi giurano davanti al Presidente della Repubblica.
Il rapporto di fiducia
Dopo essere nominato, il nuovo Governo deve presentarsi alle Camere per esporre il programma, e
su questo ottenere la fiducia. In tutte le votazioni di fiducia si vota palesemente.
Il Governo resta in carica finché ha la fiducia delle camere, la fiducia delle Camere però è
permanente, per questo puo’ essere revocata. Gli strumenti per operare tale verifica sono:
● la mozione di sfiducia, che consiste in un documento che proviene dal Parlamento, nel quale si
espongono i motivi per i quali il Governo è giunto a perdere il consenso.
● la questione di fiducia, che è una dichiarazione del Governo con la quale si impegna a
dimettersi se non viene approvato un suo disegno di legge.
La responsabilità
La responsabilità politica
Il Parlamento ha tre strumenti per testare la responsabilità politica del Governo. Uno, che abbiamo
già visto, è la mozione di sfiducia, gli altri due sono le interrogazioni e le interpellanze. Le
interrogazioni sono le domande poste al Governo sull’esistenza di alcuni fatti. Le interpellanze
sono le domande sulla posizione che il Governo intende assumere in determinate situazioni.
La responsabilità amministrativa
Quando i componenti del Governo
provocano un danno allo Stato
sono tenuti a risponderne. In
questo caso si applica l’articolo 28
della Costituzione.
La responsabilità penale
Per quanto riguarda la responsabilità penale,
se un reato è stato commesso nell’esercizio
delle funzioni, si applica uno speciale
procedimento. Se è stato commesso al di fuori
delle funzioni, il Presidente e i ministri sono
giudicati come tutti i cittadini.
Grazie dell’attenzione
Il progetto è stato realizzato da Orsola Caramico, Sonia Contò, Marika Genovese,
Francesca Lambiasi e Serena Laudisio.