Un estratto dal nostro report sulle 8 tendenze di consumo per il 2017. Nell'estratto raccontiamo 3 trend e stili di vita: life curator, survival e qualified self.
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Siamo una società di ricerche e tendenze di mercato
che osserva e analizza il mondo che cambia.
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SOCIETÀ
Osserviamo le evoluzioni
sociali, economiche e
politiche, perché sono
queste macroforze che
fanno da cornice alla nascita
delle tendenze.
CULTURA
Monitoriamo festival,
mostre ed eventi, ma anche
manifestazioni dal basso,
per comprendere
l'evoluzione della cultura e
delle sottoculture.
CONSUMI
Analizziamo nuovi concept,
brand, prodotti,
comunicazioni e pubblicità,
per cogliere le tendenze
di consumo in atto.
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Le tendenze che analizziamo sono fenomeni emergenti che sono
cool oggi, ma diventeranno mainstream domani.
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Per il 2016/17 abbiamo individuato 4 macroforze sociali che incorniciano
8 tendenze di consumo comuni a diversi settori merceologici.
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Life curator
Per limitare l'overload cognitivo, i consumatori cercano curatori
della conoscenza e dei consumi che selezionino cosa è meglio
per loro: dalle tecnologie predittive, alle app che filtrano le
informazioni, fino ai brand con gamme di prodotto ristrette ed
essenziali. Perché in un mondo semplice si vive meglio.
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Segnali sociali
Life curator
Mobile cocooning
A causa del mobile, che portiamo sempre con noi siamo sempre
connessi, si moltiplica la dipendenza da smartphone mentre i
confini tra lavoro e piacere si assottigliano.
Sovraccarico informativo
Anche noto come infobesity o infoxication è quella sovrastimolazione
di informazioni che riceviamo perché siamo sempre connessi (e
perché la comunicazione è gratuita). La conseguenza è un
sovraccarico cognitivo che causa percezione velocizzata del tempo,
bassi livelli di attenzione, ansia e stress.
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Segnali di consumo
Curatori della conoscenza
Ritorna uno strumento che sembrava preistoria del web:
le newsletter (es. Ann Friedmann e Laura Olin).
Nasce Good Morning Italia un'operazione curatoriale
che offre tutti i giorni dell'anno, volendo a vita, un
condensato di notizie attendibili, da leggere in pochi
minuti o da approfondire con una serie di link.
Una selezione su misura che in base ai nostri like e
follow ci propone una playlist di 30 pezzi da ascoltare
ogni settimana. È Discover weekly di Spotify.
Life curator
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Segnali di consumo
Box subscription
All'interno del mega trend della subscription
economy si affermano servizi di abbonamento che
ogni settimana/mese ci inviano box di prodotti:
ingredienti per cucinare (Blue Apron, Hellofresh,
Quomi), alcolici (Shaken), cosmetica (Yuzen) ecc. C'è
un curatore per ogni aspetto della nostra vita
pronto a farci vivere il fascino della scoperta
senza l'onere della ricerca.
Life curator
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Segnali di consumo
Concept essenziali
I ristoranti e i negozi di moda oggi hanno una ristretta
selezione "curatoriale" che evita l'effetto confusione.
Linee di prodotto essenziali hanno più successo. Es.
+10% sperimentato da Head & Shoulder tagliando le
proprie referenze da 26 a 15.
La comunicazione punta sull'essenzialità. Es. one brand
strategy di Coca-Cola per tutti i suoi brand (rossa, Light,
Zero, Life) per creare un solo semplice messaggio diretto
a un consumatore sempre più sovrastimolato.
Life curator
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Target
È un profilo di consumatore avanzato dal punto
di vista tecnologico e del consumo mediatico:
confida nella tecnologia e tenersi aggiornato è
una delle priorità, cosa che porta a subire un
overload informativo e cognitivo. Ama fare
scelte di consumo ragionate ma deve convivere
con l'impossibilità di poter dedicare tanto
tempo ad ogni singolo processo decisionale.
Life curator
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Survival
Si afferma la consapevolezza del carattere finito delle risorse (e
della loro scarsità) che dà vita a un ambientalismo di emergenza:
prodotti scelti sulla base dell'impatto ambientale, no-waste e auto-
produzione casalinga rientrano in questo trend.
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Survival
Rischi ambientali in prima pagina
Nel 2015-16 i temi ambientali sono tornati in primissima pagina.
Dalle rivelazioni sulla condotta irrispettosa dell’ambiente da parte
di Volkswagen, all'interesse per la Conferenza di Parigi, fino al
caso italiano degli altissimi livelli di polveri sottili (PM10).
Contro gli sprechi: una nuova etica del cibo
L'Urban Policy Pact stipulato a Milano sancisce l’impegno di più di
120 città del mondo a migliorare la sostenibilità delle proprie food
policies: frigoriferi condivisi, cassette per single, recupero delle
eccedenze alimentari delle scuole, distribuzione più ecologica.
Segnali sociali
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Survival
Segnali di consumo
Impronta ambientale
Si afferma uno stile di consumo alimentare definito
Climatarian e basato non solo sul salutismo (ciò che fa
per bene per me) ma sull'impatto ambientale (ciò che fa
bene anche agli altri). Vengono boicottate produzioni
ritenute inquinanti (carne, olio di palma), e preferiti cibi a
km0 che non prevedono un costo energetico elevato per
essere trasportati.
Una delle metriche emergenti dell'impatto ambientale è il
carbon footprint, conteggiato dai display del
supermercato del futuro ideato da Coop (Expo 2015)
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Survival
Segnali di consumo
No waste / Zero sprechi
Il concept di cucina per il 2025 immaginato da Ikea è
di soli scaffali vista, ricicla le acque e ha un liofilizzatore,
per conservare a lungo i cibi. Non ha un frigorifero.
Silo 39 è il primo ristorante no waste in UK. Cibo a km0
e avanzi trasformati in compost e restituiti agli
agricoltori/fornitori. Instock ad Amsterdam usa solo cibi
"brutti ma buoni" scartati dalla GDO.
Food fight è il sistema di ICA, GDO svedese che una
volta passata la carta fedeltà memorizza i prodotti
acquistati e via app notifica cosa sta per scadere.
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Survival
Target
Ambientalista rassegnato all’incapacità degli stati
nel fronteggiare il riscaldamento globale, crede
nelle capacità dell’individuo di mettere in salvo
almeno il pezzetto di mondo in cui vive. Il suo è un
ambientalismo dell’emergenza che lo porta a
organizzarsi per tendere verso il minimo impatto
ambientale: auto-produzione, preferenza per
prodotti con imballaggi ridotti o assenti, ma anche
tecniche di conservazione alimentare
(essiccazione, fermentazione ecc.)
Lisa Casali, blogger di Ecocucina
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La lentezza è il nuovo lusso. Si afferma uno stile di vita basato su
unplugging, slow living e sulla ridefinizione delle proprie priorità in
nome della qualità della vita. E il tempo libero diventa il metro di
misura della propria realizzazione e felicità.
Qualified self
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Il tempo e lo spazio come nuova moneta
La sharing economy ci ha insegnato che il possesso degli oggetti
non è necessario: tutto può essere condiviso facendo circolare
beni e benessere. Si delinea una società meno materialista in cui
la nuova moneta di scambio non è il denaro ma tempo e spazio.
Downshifting e part time
Il fenomeno del downshifting indica la decisione di lavorare meno
o lasciare il lavoro per godere del tempo libero. Coniato negli anni
90 il termine sta tornando di moda. E intanto in Svezia si afferma
il modello lavorativo delle sei ore al giorno.
Qualified self
Segnali sociali
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Qualified self
Segnali di consumo
Isole di lentezza
Il ritorno alla vita di quartiere e la rivalutazione delle
periferie, l'emergere degli acquisti di prossimità
(tramite gas, Alveare che dice sì) dove si acquistano
prodotti a km0. La bici come mezzo di trasporto.
L'emergere del turismo di prossimità e la riscoperta
delle cascine e del verde fuori porta. La crescita di
questi fenomeni mostra come fasce sempre più
ampie di società scelgano di vivere una vita slow.
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Segnali di consumo
Unplugging
Paradossalmente l'esigenza di disconnessione
si realizza spesso attraverso lo strumento che
più di tutti cui tiene connessi: lo smartphone.
Si moltiplicano le app che disconnettono lo
smartphone dalla rete a un dato orario
suggerendoci di dedicarci a noi stessi (Unplug
& Reconnect, Freedom) o che ci aiutano a
rilassarci se siamo stressati (Pause).
Qualified self
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Qualified self
Segnali di consumo
Tempo libero = qualità della vita
Luxottica ha trasformato il premio di produzione in
banca ore. I dipendenti se vogliono possono
decidere se convertire tutto o una percentuale del
loro premio in tempo libero. Non solo. I lavoratori
potranno anche donare le loro ferie o le ore di
riposo ai colleghi che ne hanno bisogno.
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Target
Un individuo spesso cittadino/metropolitano
che è stanco dei ritmi frenetici imposti dalla
società e cerca "isole di lentezza". Dà valore al
tempo e al concetto di quality time. Molto
aperto alla sharing economy, non è
materialista né consumista.
Qualified self
Mr. Money Mustache, blogger sul tema del downshifting
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Questo era un assaggio delle tendenze per il 2016/17.
Speriamo ti sia piaciuto.
Se vuoi conoscere gli altri trend, conoscere i trend
del tuo mercato o dare vita a un workshop scrivici a:
squadrati@squadrati.com