In un villaggio minerario della Bolivia, a Kami, l’intuizione di un salesiano viene realizzata da un gruppo di volontari sostenuti dalla società italiana Terna: 37 chilometri di rete elettrica entro il 2011 consentiranno alla gente di migliorare la loro vita, oggi molto dura.
Kami è un piccolo villaggio delle Ande boliviane, a 4 mila metri di altezza. Lo abitano soprattutto minatori, con le loro famiglie: uomini che estraggono un metallo, il tungsteno, calandosi in piccolissimi cunicoli scavati nella montagna, a mezzo chilometro sotto terra. Situazioni di lavoro difficilissime e la vita media è di 30 anni.
L'elettrodotto della solidarietà nato sulle Ande grazie a Terna, AD Flavio Cattaneo (Il Giornale)
1. Il Giornale del 20 dicembre: la storia di un gruppo di volontari di Terna, Ad
Flavio Cattaneo, raccontata in un libro «Kami, la missione dell'energia»
In un villaggio minerario della Bolivia, a Kami, l'intuizione di un salesiano viene
realizzata da un gruppo di volontari sostenuti dalla società italiana Terna: 37
chilometri di rete elettrica entro il 2011 consentiranno alla gente di migliorare la loro
vita, oggi molto dura.
Kami è un piccolo villaggio delle Ande boliviane, a 4 mila metri di altezza. Lo
abitano soprattutto minatori, con le loro famiglie: uomini che estraggono un metallo,
il tungsteno, calandosi in piccolissimi cunicoli scavati nella montagna, a mezzo
chilometro sotto terra. Situazioni di lavoro difficilissime e la vita media è di 30 anni.
In questo villaggio qualcosa e' cambiato, grazie alla realizzazione di un miracolo: un
elettrodotto.
Tutto comincia quando padre Serafino Chiesa, il salesiano responsabile della
missione di Kami, si convince che ripristinare una vecchia centrale idroelettrica in
disuso può migliorare le condizioni di vita della gente.
In questo sogno credono in pochi, all'inizio: i volontari della ong internazionale
COOPI, coordinati da Efrem Fumagalli e Giampiero Fantini e Adriano Selva, tecnici
della società Terna, che si occupa di reti per la trasmissione dell'energia elettrica. I
due collaborano a titolo personale, studiano le necessità tecniche del progetto,
ridisegnano ex novo la linea.
Il gruppo spontaneo riesce a coinvolgere nell'impresa, con uno straordinario
passaparola, amici, colleghi e pensionati anche di altre aziende.
La svolta, però, arriva quando Fantini e Selva convincono il Gruppo italiano Terna a
sostenere il progetto.
2. Il risultato e' una nuova linea elettrica lunga 37 chilometri, che colleghera' entro il
2011 le centrali di Quehata e Chinata alla rete boliviana, diventando il motore di uno
sviluppo sostenibile per tutta l'area.
Questa incredibile storia è raccontata ora in un libro: «Kami, la missione
dell'energia» (Silvana Editoriale), presentato recentemente all'ateneo romano
della Luiss.
L'iter della linea elettrica immaginata dal missionario salesiano e realizzata grazie ad
uno straordinario impegno viene ricostruito attraverso fotografie e appunti di
viaggio, immagini e parole, descrizioni e suggestioni.
Si tratta di un innovativo progetto di collaborazione tra impresa e accademia, che si
rivolge al mondo della cultura puntando sul contributo di alcuni giovani cui è stata
offerta la possibilità di raccontare, attraverso immagini e parole, la storia della linea
elettrica di Kami così come l'hanno vista e vissuta sul campo.
Ne è nata un'opera in cui il percorso fotografico, tracciato dagli scatti del talento
emergente Daniele Tamagni, si interseca con il racconto dello scrittore Roberto
Cotroneo e con gli appunti di viaggio delle due studentesse della LWS-LUISS Writing
School, Florinda Martucciello e Irene Salvadorini.
«Il progetto - sottolinea durante la presentazione del volume, Flavio Cattaneo,
Amministratore Delegato di Terna - è una straordinaria intuizione di
imprenditoria sociale. Dare un'opportunità di sviluppo a un Paese lontano ci riempie
d'orgoglio».
Per l'azienda, sottolinea il manager, non si tratta di cercare opportunità di business,
3. ma del modo per dare possibilità ai giovani «di emergere, avendo una vetrina a
disposizione».
Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss, racconta dell'entusiasmo con il quale
l'università ha risposto alla richiesta di Terna di scegliere due studenti dei corsi
creativi per i testi del libro. Le due prescelte sono partite per la Bolivia, hanno
affiancato il fotografo e hanno vissuto, dice Celli, « un'esperienza molto bella e
difficile: si sono messe alla prova e il risultato è stato eccellente, con un racconto di
viaggio molto intenso, molto coinvolgente».
Fonte (il Giornale)
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Alessandra Camera
a.camera@phinet.it