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NEUROIMAGING DELLE DEMENZE Giuseppe  Madeddu   Susanna Nuvoli  (snuvoli@uniss.it) Cattedra di Medicina Nucleare Università degli Studi di Sassari
Neuroimaging delle demenze Ruolo
Linee Guida sulla diagnosi di demenza e di malattia di Alzheimer * Ufficialmente approvate dalla SIN (2000).   SECONDA FASE - FASE DI CONFERMA DIAGNOSTICA E DIAGNOSI DIFFERENZIALE Neuroimaging cerebrale Gli esami di neuroimaging cerebrale dovrebbero essere presi in considerazione in base alle caratteristiche cliniche di presentazione.  Sembra comunque ragionevole eseguire un esame CT scan o MRI cerebrale almeno al momento della prima diagnosi. Questo esame è infatti spesso indispensabile per una corretta diagnosi differenziale.   Altri esami come la SPECT o la PET, che possono fornire informazioni sullo stato funzionale cerebrale, sono di grande interesse per fini di ricerca e andranno utilizzati all'interno di protocolli di ricerca.
Malattie neurodegenerative Ricorso ad un ampio spettro di informazioni che consentano di formulare l’ipotesi diagnostica più  probabile e di adottare i protocolli terapeutici più adeguati.   Definizione eziopatogenetica “ DEMENZA” Conferma istopatologica
[object Object],Previsione di prevalenza di malattia  di circa 63 milioni di persone nel 2030 e di 114 milioni di persone nel 2050. dati epidemiologici Incidenza AD = 4-6 milioni di persone Prevalenza AD = 29.3 milioni di persone
dati economici Costo globale complessivo di 315 miliardi di dollari/anno nei paesi avanzati
Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge  NEW BIOMARKER FOR AD
capacità di valutare  in vivo  le alterazioni morfologiche, funzionali ed ultrastrutturali tipiche di una determinata patologia, costituendo in tal modo un valido e sicuro supporto al clinico…… …… .. RAZIONALE  nell’’utilizzo del neuroimaging   in fase di diagnosi iniziale FUNZIONALE (medico nucleare) MORFOLOGICO (radiologico)
IMAGING  Morfologico Radiologico TC/RMN Elevata risoluzione anatomica
IMAGING  Morfologico Radiologico Segni fondamentali comuni: ATROFIA (corticale) ALTERAZIONI DELLA SOSTANZA BIANCA Metodiche standard TC e/o RM TECNICHE RM  Non convenzionali ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
IMAGING  Morfologico Radiologico VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE (TC/RM) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Tecniche standard: TC e/o RM
MISURE LINEARI DEL SISTEMA VENTRICOLARE E DEI SOLCHI A =ampiezza del III ventricolo B = somma delle distanze più brevi tra nucleo caudato ed estremità anteriore del setto pellucido C = ampiezza dei ventricoli laterali davanti al  forame di Monrow D = diametro trasverso minimo dei ventricoli laterali a livello delle celle medie VS(punteggio ventricolare) = A+ B+ C+ D diametro interparietale IMAGING  Morfologico Radiologico VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE  TC
……… Nessuna misura lineare di atrofia globale è risultata utile per la diagnosi di demenza. IMAGING  Morfologico Radiologico
MISURE LINEARI DI ATROFIA REGIONALE Atrofia delle strutture del lobo temporale mediale  (MTL: ippocampo,amigdala,corteccia entorinale): IMAGING  Morfologico Radiologico VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE (TC/RM) 1 =ampiezza del corno temporale  2 =altezza dell’ippocampo  3 =ampiezza della fessura coroidale
IMAGING  Morfologico Radiologico VALUTAZIONE QUANTITATIVA ISPETTIVA DI ATROFIA DEL MTL   SCALA che attribuisce un punteggio da 0 a 4 all’atrofia dell’ippocampo (da Scheltens e al.1992) punti  ampiezza della fessura  ampiezza del corno  altezza dell'ippocampo coroidale  temporale 0  N  N  N 1  +  N  N 2  ++  +  - 3  +++  ++  - - 4  +++  +++  - - -  Dilatazione del corno temporale=espressione dell'atrofia dell'ippocampo
 
IMAGING  Morfologico Radiologico CT o RM (da preferire) Maggiore accuratezza rispetto alle misure lineari Impiego clinico: richiede ACCURATEZZA e RIPRODUCIBILITA' Limite maggiore di queste tecniche : delimitazione della regione di interesse ( ROI) in cui effettuare la misura. Disegno manuale (TRACHING) della ROI su immagini CT/RM ( tecniche semiautomatiche : sono risultate spesso inadatte per la complessità tridimensionale delle strutture esaminate) - tempo - allenamento degli operatori - conoscenza dettagliata dell'anatomia tridimensionale  - variabilità tra operatori diversi e per lo stesso operatore Tecniche impiegate solo nei centri di ricerca. MISURE VOLUMETRICHE DI ATROFIA
IMAGING  Morfologico Radiologico ATROFIA limite Non e' stato possibile definire una  “ SOGLIA DI NORMALITA'” che possa fornire elementi di supporto alla diagnosi differenziale tra invecchiamento fisiologico e demenza.
IMAGING  Morfologico Radiologico Aree di iperintensità di segnale alla RM   (TC: leucoaraiosi)   substrato patologico incerto Riscontrata: encefalopatia sottocorticale di Binswanger (sempre) demenza multinfartuale (frequentemente) malattia di Alzheimer (spesso) nell'invecchiamento fisiologico (spesso) Diagnosi differenziale  tra lesioni di natura vascolare e non: - vascolari : lesioni “confluenti”, irregolari, spesso a sede periventricolare - non vascolari : lesioni “puntate”, piccole, rotondeggianti (dilatazione degli spazi perivasali di Virchow-Robin, aumento di H2O interstiziale) Alterazioni della Sostanza Bianca (immagini RM T2w)
IMAGING  Morfologico Radiologico
IMAGING  Morfologico Radiologico ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],N.B.
IMAGING  Morfologico Radiologico ,[object Object],[object Object],N.B.
IMAGING  Morfologico Radiologico TECNICHE NON CONVENZIONALI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Accertamento non invasivo dei livelli di alcuni metaboliti nel tessuto cerebrale: -NAA (acetilaspartato) marcatore della funzione neuronale (si riduce in corso di patologie cerebrali) - MI (mio-inositolo) marcatore della gliosi (glial marker) - Cho (colina) marcatore della proliferazione cellulare di membrana. - Creatinina (Cr) espressione di funzione energetica - Lattato (Lac) presente solo per alterazioni del metabolismo Possibilità di impiegare i livelli di alcuni metaboliti come strumento diagnostico per differenziare la AD dalle altre demenze: - in AD <NAA e >MI -in DFT <NAA e >MI ma in sede diverse Strumento di ricerca. IMAGING  Morfologico Radiologico TECNICHE NON CONVENZIONALI Spettroscopia RM
IMAGING  Morfologico Radiologico TECNICHE NON CONVENZIONALI Jessen F 2008
IMAGING  Morfologico Radiologico TECNICHE NON CONVENZIONALI RM  FUNZIONALE ,[object Object],[object Object],[object Object],Questi parametri possono essere misurati e trasformati in immagine sfruttando due fenomeni chimico-fisici di base  Il movimento incoerente delle molecole stimolate all’interno di un voxel  (IMMAGINI DI DIFFUSIONE) Il grado di ossigenazione del sangue a sua volta correlato al flusso ematico  (IMMAGINI DI PERFUSIONE)
fMRI BOLD  activation in the left and right peri-Sylvian areas when listening  to dichotic presentations of CV-syllables.  The upper row shows activations for the Drug-naive condition, the lower row shows the corresponding activations for the Memantine condition.  Bozzali M. Magnetic Resonance Imaging 25 (2007) 969–977
Faraci FM,  Circ Res.  1993. Yang ST,  Neuroreport . 1998. Brenman JE  Cell.  1996 Ma….. Condizione irreversibile Regioni ippocampali in AD (atrofia) MRI: Rilievo morfologico di morte neuronale nella sede iniziale di malattia.
Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge  NEW BIOMARKER FOR AD
IMAGING FUNZIONALE MEDICO-NUCLEARE Precocità biochimica
IMAGING  Funzionale Medico-Nucleare Faraci FM,  Circ Res.  1993. Yang ST,  Neuroreport . 1998. Brenman JE  Cell.  1996
IMAGING  Funzionale Medico- Nucleare PET/SPET :  prima di MRI strutturale convenzionale… In quanto consente rilievo   precoce   di danno funzionale, prima della morte neuronale, sia nella  sede iniziale  di malattia che e a  distanza  nelle efferenze sinaptiche……..  monitoraggio   della progressione di malattia
La PET con 18FDG e la SPECT di perfusione con 99mTcHMPAO consentono lo studio del METABOLISMO NEURONALE BASALE   IMAGING  Funzionale Medico- Nucleare Brenman JE  J Neurosci . 1996. Perea G,  J neural Transm.  2005. Zonta M,  Nat Neurosci . 2003. fMRI: valuta i picchi di attivazione metabolica ……… Il 95% della Energia viene consumata quando il cervello è teoricamente a riposo ovvero quando i neuroni comunicano continuamente nella c.d. funzione di  plasticità sinaptica Solo il 5% viene consumato durante attivazione a seguito di task specifici PET/SPET:  prima di MRI funzionale
IMAGING  Funzionale Medico- Nucleare inoltre rispetto a Neuroimaging strutturale  esiste un altro parametro valutabile:  Intensità di captazione del radiofarmaco Nelle immagini fisiologiche tomografiche  la densità di informazione (intensità di colore o di grigio) è una funzione NOTA del parametro fisiologico in esame:  MISURA di concentrazione del radiofarmaco
Voxel-Based Correlation between Coregistered Single-Photon Emission Computed Tomography and Dynamic Susceptibility Contrast Magnetic Resonance Imaging in Subjects with Suspected Alzheimer Disease.  To compare SPECT and MRI in a cohort of patients examined for suspected dementia, including patients with no objective cognitive impairment (control group), mild cognitive impairment (MCI), and Alzheimer disease (AD).  Cavallin L,  Acta Radiol. Oct. 2008  SPECT remains superior to DSC-MRI in differentiating normal from pathological perfusion, and DSC-MRI could not replace SPECT in the diagnosis of patients with Alzheimer disease.
IMAGING  Funzionale Medico- Nucleare inoltre rispetto a Neuroimaging strutturale  esiste un altro parametro valutabile:  Intensità di captazione del radiofarmaco Nelle immagini fisiologiche tomografiche  la densità di informazione (intensità di colore o di grigio) è una funzione NOTA del parametro fisiologico in esame:  MISURA di concentrazione del radiofarmaco
Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge  NEW BIOMARKER FOR AD
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
NEUROIMAGING FUNZIONALE specifico stato funzionale della cellula e.g. metabolismo cerebrale regionale,   flusso cerebrale regionale  INNOVAZIONE FARMACOLOGICA   PET 1. 18F-Deossi Glucosio  -> target: metabolismo del glucosio cerebrale SPECT 2.  99m-Tc HMPAO  -> target: flusso cerebrale regionale
18FDG-PET  (tomografia ad emissione di positroni) Il [18F]-Fluorodesossiglucosio è un analogo marcato del glucosio il quale, in quanto tale, si accumula nelle cellule con elevato metabolismo glucidico, quali appunto le cellule del SNC. Una volta incorporato all’interno delle cellule, l’FDG va incontro ad un processo di fosforilazione da parte di una esochinasi, trasformandosi in FDG-6-fosfato; sotto questa forma il radiofarmaco non rappresenta un substrato per la glicolisi e non viene quindi metabolizzato, rimanendo intrappolato all’interno delle cellule per un tempo sufficientemente lungo da  consentire l’acquisizione delle immagini tomografiche.
18FDG-PET
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Principali caratteristiche del 99m-Tc HMPAO   Somministrazione e.v. A livello cellulare:  Estrazione unidirezionale dipendente dal flusso ematico cerebrale Intrappolamento  per conversione idrofilica ad opera di agenti riducenti come il glutatione
N.B. la  SPECT di perfusione con  99mTc HM-PAO   risulta essere  espressione   diretta  della  perfusione   ed  indiretta  del  metabolismo ,[object Object],[object Object]
Informazioni:  sulla fisiopatologia del sistema di perfusione e di metabolismo conseguenti alle variazioni patologiche della struttura bio-molecolare delle cellule nervose  Malattia di Alzheimer Demenza fronto-temporale Demenza cerebro-vascolare ……… Radiofarmaci per l’Imaging Funzionale 18FDG PET e 99mTcHMPAO SPECT
specifica funzione/espressione cellulare e.g. recettori, attività di sintesi, espressione genica NEUROIMAGING BIO-MOLECOLARE INNOVAZIONE FARMACOLOGICA   PET 1. 18F DOPA  ->target: studio della attività della DOPA decarbossilasi SPECT 2.   123I-DaTSCAN (123I IOFLUPANO) -> target: trasportatore della dopamina nelle terminazioni pre-sinaptiche delle fibre nigro-striatali 3. 123I-IBZM  -> target: recettori post-sinaptici striatali D2
Studio della attività della DOPA decarbossilasi La 18F DOPA dopo la somministrazione viene captata dalle proiezioni dopaminergiche nigrostriatali dove viene successivamente metabolizzata a dopamina e concentrata nelle vescicole presinaptiche. L’accumulo del 18F nei gangli della base rilevato mediante PET, riflette quindi l’attività della decarbossilasi degli aminoacidi aromatici in funzione della densità delle terminazioni sinaptiche striatali contenenti tali enzimi. (Brucke T. et all; J. Neurol. 2000) Sebbene la 18F DOPA non consenta di misurare direttamente la capacità endogena di sintesi della dopamina, correla in maniera estremamente precisa con la concentrazione di dopamina intracellulare come dimostrato da studi postmortem (Snow B 1993; Pate BD 1993) 18F DOPA PET
18F DOPA PET Diagnosi di Malattia di Parkinson
integrità fibre dopaminergiche pre-sinaptiche  SPECT 123I-DaTSCAN recettori striatali post-sinaptici D2 SPECT 123I-IBZM Studio SPECT della sinapsi dopaminergica nigrostriatale compromissione delle vie striatonigriche   nei pazienti con forme neurodegenerative  complesse
Radiofarmaci recettoriali dello spazio sinaptico:  123I IOFLUPANO (DaTSCAN) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Radiofarmaci recettoriali del versante pre-sinaptico: 123I Ioflupano normale patologico
Radiofarmaci recettoriali  post-sinaptici antagonisti selettivi dei D2 (neurolettici) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Normale (MP) Atrofia multisistemica Radiofarmaci recettoriali postsinaptici  123I IBZM
Informazione : eziologia (sede del sistema colpito, gravità, estensione) e conseguenti alterazioni bio-chimiche indotte dalla patologia ,[object Object],[object Object],Radiofarmaci per l’Imaging Bio-molecolare 123I DaTSCAN e 123I IBZM
INNOVAZIONE FARMACOLOGICA:  lavori in corso ,[object Object],[object Object],valutazione della presenza ed entità del  danno biochimico nelle demenze
[object Object]
 
 
2. Presenza ed entità del deficit colinergico  [123I]-iodobenzovesamicol ([123I]-IBVM) In Vivo [125I]-Iodobenzovesamicol Binding Reflects Cortical Cholinergic Deficiency Induced by Specific Immunolesion of Rat Basal Forebrain Cholinergic System Dietlind S.  Nuclear Medicine & Biology; 2000
 
Miglioramento Hardware (SPECT/PET):  incremento risoluzione spaziale delle immagini funzionali (2.5 – 5.5 mm) INNOVAZIONE TECNOLOGICA:
Analisi  delle immagini funzionali concepite come volumi Miglioramento Software (SPECT/PET)   Voxel = valore numerico (concentrazione; es. ml/min/gr) del rCBF, metabolismo, captazione recettoriale
 
Analisi Semiquantitativa delle Immagini  di Metabolismo e Flusso:  Statistical Parametric Mapping ( SPM) Del Sole et a EJNM 2008l Statistical parametric maps appear to be considerably more reliable than simple visual interpretation of 99mTc-HMPAO images  Kemp PM. 2005
NEUROGAM Analisi Semiquantitativa delle Immagini  di Metabolismo e Flusso:  …… ..applying the Talaraich technique (NEUROGAM, SEGAMI Corporation) which renders the single brain volume into a normalized one and allows a voxel by voxel comparative analysis with a normal age matched control group; quantitative analysis, expressed as Standard Deviation (SD) below the normal mean for age group……   (Nuvoli S. 2008)
Analisi semiquantitativa delle immagini  dei DAT nigro-striatali
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Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge  Neuroimaging funzionale   NEW BIOMARKER FOR AD Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare   Seneca

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neuroimaging nelle demenze

  • 1. NEUROIMAGING DELLE DEMENZE Giuseppe Madeddu Susanna Nuvoli (snuvoli@uniss.it) Cattedra di Medicina Nucleare Università degli Studi di Sassari
  • 3. Linee Guida sulla diagnosi di demenza e di malattia di Alzheimer * Ufficialmente approvate dalla SIN (2000). SECONDA FASE - FASE DI CONFERMA DIAGNOSTICA E DIAGNOSI DIFFERENZIALE Neuroimaging cerebrale Gli esami di neuroimaging cerebrale dovrebbero essere presi in considerazione in base alle caratteristiche cliniche di presentazione. Sembra comunque ragionevole eseguire un esame CT scan o MRI cerebrale almeno al momento della prima diagnosi. Questo esame è infatti spesso indispensabile per una corretta diagnosi differenziale. Altri esami come la SPECT o la PET, che possono fornire informazioni sullo stato funzionale cerebrale, sono di grande interesse per fini di ricerca e andranno utilizzati all'interno di protocolli di ricerca.
  • 4. Malattie neurodegenerative Ricorso ad un ampio spettro di informazioni che consentano di formulare l’ipotesi diagnostica più probabile e di adottare i protocolli terapeutici più adeguati. Definizione eziopatogenetica “ DEMENZA” Conferma istopatologica
  • 5.
  • 6. dati economici Costo globale complessivo di 315 miliardi di dollari/anno nei paesi avanzati
  • 7. Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge NEW BIOMARKER FOR AD
  • 8. capacità di valutare in vivo le alterazioni morfologiche, funzionali ed ultrastrutturali tipiche di una determinata patologia, costituendo in tal modo un valido e sicuro supporto al clinico…… …… .. RAZIONALE nell’’utilizzo del neuroimaging in fase di diagnosi iniziale FUNZIONALE (medico nucleare) MORFOLOGICO (radiologico)
  • 9. IMAGING Morfologico Radiologico TC/RMN Elevata risoluzione anatomica
  • 10.
  • 11.
  • 12. MISURE LINEARI DEL SISTEMA VENTRICOLARE E DEI SOLCHI A =ampiezza del III ventricolo B = somma delle distanze più brevi tra nucleo caudato ed estremità anteriore del setto pellucido C = ampiezza dei ventricoli laterali davanti al forame di Monrow D = diametro trasverso minimo dei ventricoli laterali a livello delle celle medie VS(punteggio ventricolare) = A+ B+ C+ D diametro interparietale IMAGING Morfologico Radiologico VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE TC
  • 13. ……… Nessuna misura lineare di atrofia globale è risultata utile per la diagnosi di demenza. IMAGING Morfologico Radiologico
  • 14. MISURE LINEARI DI ATROFIA REGIONALE Atrofia delle strutture del lobo temporale mediale (MTL: ippocampo,amigdala,corteccia entorinale): IMAGING Morfologico Radiologico VALUTAZIONE IN VIVO DELLA ATROFIA CORTICALE (TC/RM) 1 =ampiezza del corno temporale 2 =altezza dell’ippocampo 3 =ampiezza della fessura coroidale
  • 15. IMAGING Morfologico Radiologico VALUTAZIONE QUANTITATIVA ISPETTIVA DI ATROFIA DEL MTL SCALA che attribuisce un punteggio da 0 a 4 all’atrofia dell’ippocampo (da Scheltens e al.1992) punti ampiezza della fessura ampiezza del corno altezza dell'ippocampo coroidale temporale 0 N N N 1 + N N 2 ++ + - 3 +++ ++ - - 4 +++ +++ - - - Dilatazione del corno temporale=espressione dell'atrofia dell'ippocampo
  • 16.  
  • 17. IMAGING Morfologico Radiologico CT o RM (da preferire) Maggiore accuratezza rispetto alle misure lineari Impiego clinico: richiede ACCURATEZZA e RIPRODUCIBILITA' Limite maggiore di queste tecniche : delimitazione della regione di interesse ( ROI) in cui effettuare la misura. Disegno manuale (TRACHING) della ROI su immagini CT/RM ( tecniche semiautomatiche : sono risultate spesso inadatte per la complessità tridimensionale delle strutture esaminate) - tempo - allenamento degli operatori - conoscenza dettagliata dell'anatomia tridimensionale - variabilità tra operatori diversi e per lo stesso operatore Tecniche impiegate solo nei centri di ricerca. MISURE VOLUMETRICHE DI ATROFIA
  • 18. IMAGING Morfologico Radiologico ATROFIA limite Non e' stato possibile definire una “ SOGLIA DI NORMALITA'” che possa fornire elementi di supporto alla diagnosi differenziale tra invecchiamento fisiologico e demenza.
  • 19. IMAGING Morfologico Radiologico Aree di iperintensità di segnale alla RM (TC: leucoaraiosi) substrato patologico incerto Riscontrata: encefalopatia sottocorticale di Binswanger (sempre) demenza multinfartuale (frequentemente) malattia di Alzheimer (spesso) nell'invecchiamento fisiologico (spesso) Diagnosi differenziale tra lesioni di natura vascolare e non: - vascolari : lesioni “confluenti”, irregolari, spesso a sede periventricolare - non vascolari : lesioni “puntate”, piccole, rotondeggianti (dilatazione degli spazi perivasali di Virchow-Robin, aumento di H2O interstiziale) Alterazioni della Sostanza Bianca (immagini RM T2w)
  • 20. IMAGING Morfologico Radiologico
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24. Accertamento non invasivo dei livelli di alcuni metaboliti nel tessuto cerebrale: -NAA (acetilaspartato) marcatore della funzione neuronale (si riduce in corso di patologie cerebrali) - MI (mio-inositolo) marcatore della gliosi (glial marker) - Cho (colina) marcatore della proliferazione cellulare di membrana. - Creatinina (Cr) espressione di funzione energetica - Lattato (Lac) presente solo per alterazioni del metabolismo Possibilità di impiegare i livelli di alcuni metaboliti come strumento diagnostico per differenziare la AD dalle altre demenze: - in AD <NAA e >MI -in DFT <NAA e >MI ma in sede diverse Strumento di ricerca. IMAGING Morfologico Radiologico TECNICHE NON CONVENZIONALI Spettroscopia RM
  • 25. IMAGING Morfologico Radiologico TECNICHE NON CONVENZIONALI Jessen F 2008
  • 26.
  • 27. fMRI BOLD activation in the left and right peri-Sylvian areas when listening to dichotic presentations of CV-syllables. The upper row shows activations for the Drug-naive condition, the lower row shows the corresponding activations for the Memantine condition. Bozzali M. Magnetic Resonance Imaging 25 (2007) 969–977
  • 28. Faraci FM, Circ Res. 1993. Yang ST, Neuroreport . 1998. Brenman JE Cell. 1996 Ma….. Condizione irreversibile Regioni ippocampali in AD (atrofia) MRI: Rilievo morfologico di morte neuronale nella sede iniziale di malattia.
  • 29. Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge NEW BIOMARKER FOR AD
  • 30. IMAGING FUNZIONALE MEDICO-NUCLEARE Precocità biochimica
  • 31. IMAGING Funzionale Medico-Nucleare Faraci FM, Circ Res. 1993. Yang ST, Neuroreport . 1998. Brenman JE Cell. 1996
  • 32. IMAGING Funzionale Medico- Nucleare PET/SPET : prima di MRI strutturale convenzionale… In quanto consente rilievo precoce di danno funzionale, prima della morte neuronale, sia nella sede iniziale di malattia che e a distanza nelle efferenze sinaptiche…….. monitoraggio della progressione di malattia
  • 33. La PET con 18FDG e la SPECT di perfusione con 99mTcHMPAO consentono lo studio del METABOLISMO NEURONALE BASALE IMAGING Funzionale Medico- Nucleare Brenman JE J Neurosci . 1996. Perea G, J neural Transm. 2005. Zonta M, Nat Neurosci . 2003. fMRI: valuta i picchi di attivazione metabolica ……… Il 95% della Energia viene consumata quando il cervello è teoricamente a riposo ovvero quando i neuroni comunicano continuamente nella c.d. funzione di plasticità sinaptica Solo il 5% viene consumato durante attivazione a seguito di task specifici PET/SPET: prima di MRI funzionale
  • 34. IMAGING Funzionale Medico- Nucleare inoltre rispetto a Neuroimaging strutturale esiste un altro parametro valutabile: Intensità di captazione del radiofarmaco Nelle immagini fisiologiche tomografiche la densità di informazione (intensità di colore o di grigio) è una funzione NOTA del parametro fisiologico in esame: MISURA di concentrazione del radiofarmaco
  • 35. Voxel-Based Correlation between Coregistered Single-Photon Emission Computed Tomography and Dynamic Susceptibility Contrast Magnetic Resonance Imaging in Subjects with Suspected Alzheimer Disease. To compare SPECT and MRI in a cohort of patients examined for suspected dementia, including patients with no objective cognitive impairment (control group), mild cognitive impairment (MCI), and Alzheimer disease (AD). Cavallin L, Acta Radiol. Oct. 2008 SPECT remains superior to DSC-MRI in differentiating normal from pathological perfusion, and DSC-MRI could not replace SPECT in the diagnosis of patients with Alzheimer disease.
  • 36. IMAGING Funzionale Medico- Nucleare inoltre rispetto a Neuroimaging strutturale esiste un altro parametro valutabile: Intensità di captazione del radiofarmaco Nelle immagini fisiologiche tomografiche la densità di informazione (intensità di colore o di grigio) è una funzione NOTA del parametro fisiologico in esame: MISURA di concentrazione del radiofarmaco
  • 37. Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge NEW BIOMARKER FOR AD
  • 38.
  • 39. NEUROIMAGING FUNZIONALE specifico stato funzionale della cellula e.g. metabolismo cerebrale regionale, flusso cerebrale regionale INNOVAZIONE FARMACOLOGICA PET 1. 18F-Deossi Glucosio -> target: metabolismo del glucosio cerebrale SPECT 2. 99m-Tc HMPAO -> target: flusso cerebrale regionale
  • 40. 18FDG-PET (tomografia ad emissione di positroni) Il [18F]-Fluorodesossiglucosio è un analogo marcato del glucosio il quale, in quanto tale, si accumula nelle cellule con elevato metabolismo glucidico, quali appunto le cellule del SNC. Una volta incorporato all’interno delle cellule, l’FDG va incontro ad un processo di fosforilazione da parte di una esochinasi, trasformandosi in FDG-6-fosfato; sotto questa forma il radiofarmaco non rappresenta un substrato per la glicolisi e non viene quindi metabolizzato, rimanendo intrappolato all’interno delle cellule per un tempo sufficientemente lungo da consentire l’acquisizione delle immagini tomografiche.
  • 42.
  • 43.
  • 44.
  • 45. Informazioni: sulla fisiopatologia del sistema di perfusione e di metabolismo conseguenti alle variazioni patologiche della struttura bio-molecolare delle cellule nervose Malattia di Alzheimer Demenza fronto-temporale Demenza cerebro-vascolare ……… Radiofarmaci per l’Imaging Funzionale 18FDG PET e 99mTcHMPAO SPECT
  • 46. specifica funzione/espressione cellulare e.g. recettori, attività di sintesi, espressione genica NEUROIMAGING BIO-MOLECOLARE INNOVAZIONE FARMACOLOGICA PET 1. 18F DOPA ->target: studio della attività della DOPA decarbossilasi SPECT 2. 123I-DaTSCAN (123I IOFLUPANO) -> target: trasportatore della dopamina nelle terminazioni pre-sinaptiche delle fibre nigro-striatali 3. 123I-IBZM -> target: recettori post-sinaptici striatali D2
  • 47. Studio della attività della DOPA decarbossilasi La 18F DOPA dopo la somministrazione viene captata dalle proiezioni dopaminergiche nigrostriatali dove viene successivamente metabolizzata a dopamina e concentrata nelle vescicole presinaptiche. L’accumulo del 18F nei gangli della base rilevato mediante PET, riflette quindi l’attività della decarbossilasi degli aminoacidi aromatici in funzione della densità delle terminazioni sinaptiche striatali contenenti tali enzimi. (Brucke T. et all; J. Neurol. 2000) Sebbene la 18F DOPA non consenta di misurare direttamente la capacità endogena di sintesi della dopamina, correla in maniera estremamente precisa con la concentrazione di dopamina intracellulare come dimostrato da studi postmortem (Snow B 1993; Pate BD 1993) 18F DOPA PET
  • 48. 18F DOPA PET Diagnosi di Malattia di Parkinson
  • 49. integrità fibre dopaminergiche pre-sinaptiche SPECT 123I-DaTSCAN recettori striatali post-sinaptici D2 SPECT 123I-IBZM Studio SPECT della sinapsi dopaminergica nigrostriatale compromissione delle vie striatonigriche nei pazienti con forme neurodegenerative complesse
  • 50.
  • 51. Radiofarmaci recettoriali del versante pre-sinaptico: 123I Ioflupano normale patologico
  • 52.
  • 53. Normale (MP) Atrofia multisistemica Radiofarmaci recettoriali postsinaptici 123I IBZM
  • 54.
  • 55.
  • 56.
  • 57.  
  • 58.  
  • 59. 2. Presenza ed entità del deficit colinergico [123I]-iodobenzovesamicol ([123I]-IBVM) In Vivo [125I]-Iodobenzovesamicol Binding Reflects Cortical Cholinergic Deficiency Induced by Specific Immunolesion of Rat Basal Forebrain Cholinergic System Dietlind S. Nuclear Medicine & Biology; 2000
  • 60.  
  • 61. Miglioramento Hardware (SPECT/PET): incremento risoluzione spaziale delle immagini funzionali (2.5 – 5.5 mm) INNOVAZIONE TECNOLOGICA:
  • 62. Analisi delle immagini funzionali concepite come volumi Miglioramento Software (SPECT/PET) Voxel = valore numerico (concentrazione; es. ml/min/gr) del rCBF, metabolismo, captazione recettoriale
  • 63.  
  • 64. Analisi Semiquantitativa delle Immagini di Metabolismo e Flusso: Statistical Parametric Mapping ( SPM) Del Sole et a EJNM 2008l Statistical parametric maps appear to be considerably more reliable than simple visual interpretation of 99mTc-HMPAO images Kemp PM. 2005
  • 65. NEUROGAM Analisi Semiquantitativa delle Immagini di Metabolismo e Flusso: …… ..applying the Talaraich technique (NEUROGAM, SEGAMI Corporation) which renders the single brain volume into a normalized one and allows a voxel by voxel comparative analysis with a normal age matched control group; quantitative analysis, expressed as Standard Deviation (SD) below the normal mean for age group…… (Nuvoli S. 2008)
  • 66. Analisi semiquantitativa delle immagini dei DAT nigro-striatali
  • 67. Analisi semiquantitativa delle immagini dei DAT nigro-striatali neurotrans3D
  • 68. Insufficient diagnostic specificity Need to test early intervention The unprecedented growth of scientific knowledge Neuroimaging funzionale NEW BIOMARKER FOR AD Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare Seneca

Notas do Editor

  1. Si tratta per lo più di antagonisti selettivi di D2 e sono tutti neurolettici abbiamo a disposizione numerose molecole per lo più degli antagonisti dei recettori dopaminergici spt neurolettici. Tutti questi radiof. Con tecnica pet Spt il metilspiperone ha avuto notevole impatto di ricerca per capire i danni a livello dopaminergico
  2. Si tratta per lo più di antagonisti selettivi di D2 e sono tutti neurolettici abbiamo a disposizione numerose molecole per lo più degli antagonisti dei recettori dopaminergici spt neurolettici. Tutti questi radiof. Con tecnica pet Spt il metilspiperone ha avuto notevole impatto di ricerca per capire i danni a livello dopaminergico