Beginners Guide to TikTok for Search - Rachel Pearson - We are Tilt __ Bright...
Devil wears prada
1. Teoria e Analisi del Cinema e dell’Audiovisivo
Paper II - Anna Pozzi
martedì 7 maggio 13
2. IL FILM
Regista: David Frankel
Anno: 2006
Durata: 102 min.
Trama:
Andrea Sachs è una neo-laureata in cerca di lavoro, appena arrivata a New York. Vorrebbe
fare la giornalista e il talento non le manca, ma l'occasione che le capita non corrisponde
esattamente alle sue aspirazioni.
Decide così di presentarsi ad un colloquio per l'ambitissimo ruolo di seconda assistente di
Miranda Priestly, l'influente direttrice della prestigiosa rivista di moda Runway. Andy non ha la
minima inclinazione per il mondo della moda né nasconde la sua ignoranza in merito, eppure
viene assunta.
Con l'obiettivo di resistere un anno per poi passare alla redazione, Andy accetta la "diabolica"
proposta dell'inflessibile direttrice e si sottopone così a ogni tipo di angheria da parte sua.
martedì 7 maggio 13
3. CONTENUTO
La sequenza presa in analisi rappresenta i primi tre minuti di film e ne accompagna i
titoli d’apertura. A livello narrativo, racconta la routine quotidiana di un gruppo di
giovani donne nel prepararsi per andare al lavoro.
Vengono messi a confronto due mondi:
‣ quello della protagonista, che si cura quanto basta, senza prestare troppa
attenzione ai dettagli estetici;
‣ quello delle altre ragazze, perfettamente inserite in un concetto di moda e
attenzione allo stile.
In questo senso, la sequenza fa da introduzione a quello che sarà poi uno dei temi
fondamentali all’interno del film, ovvero il contrasto tra moda e non moda.
Il soundtrack utilizzato è "Suddenly I See" di KT Tunstall.
martedì 7 maggio 13
4. STILE
La musica parte nell’istante in cui la protagonista passa la mano sullo specchio,
togliendone il vapore. È quindi il primo personaggio a venire introdotto ed è lei a dare
il via a tutta la sequenza.
Per i primi due minuti, le riprese si concentrano molto sui dettagli del vestiario e del
trucco delle ragazze, con inquadrature molto strette e fisse. I movimenti di macchina
sono piuttosto ripetitivi, dall’alto verso il basso o viceversa e solo in alcuni casi
seguono i movimenti delle ragazze.
martedì 7 maggio 13
5. STILE - I DUE MONDI
È da notare che la protagonista non ha mai inquadrature tanto
strette quanto quelle delle altre ragazze.
Non si hanno zoom sui suoi abiti o sul suo trucco; anche questo
sottolinea quanto lei sia poco incline a prestare attenzione ai
dettagli.
Anche i colori sono sostanzialmente diversi: le ragazze alla moda
“splendono” alla luce del sole, mentre la protagonista è per lo più
inserita in scene dai toni freddi e saturati.
martedì 7 maggio 13
6. Durante la sequenza le ragazze
ripetono gli stessi gesti, come
quello di scegliere l’abito o di
mettersi il mascara.
Altri, come per esempio quello
di mettersi gli orecchini o le
scarpe, vengono cominciati da
una ragazza, continuati da
un'altra e conclusi da un'altra
ancora, con stacchi continui
della macchina.
STILE
martedì 7 maggio 13
7. STILE
Fino a quando le ragazze non escono di casa, la musica mantiene
pressoché lo stesso ritmo. Quando la protagonista esce, parte la seconda
strofa, con un ritmo diverso.
Questo stacco viene rimarcato dal cambio del punto di ripresa e dalla
scena in sé, che vede la ragazza in imbarazzo e costretta a cambiare
direzione per via di una scolaresca.
martedì 7 maggio 13
8. STILE
Durante la sequenza sono presenti rumori d'ambiente, che vengono sottolineati,
sebbene per pochissimi secondi, soprattutto quando riguardano gli oggetti o i
movimenti delle ragazze.
Non sono presenti dialoghi, se non quando il fidanzato della protagonista le augura
buona fortuna.
La sequenza termina quando la protagonista raggiunge finalmente il nuovo posto di
lavoro e la musica improvvisamente sfuma. Più avanti, il suono dell'ascensore che si
apre decreta la fine definitiva della sequenza e i rumori d'ambiente tornano ad essere
predominanti (questo non è incluso nella clip).
martedì 7 maggio 13
9. EFFETTI SULLA SEQUENZA
Aver reso i primi tre minuti di film come una videoclip ha fatto in modo, da un lato, di
avere un certo lasso di tempo per presentare i titoli e, dall’altro, di introdurre il tema
del film.
Quelle che vengono mostrate sono scene di vita quotidiana, che se fossero state
semplicemente riprese in modo continuativo e senza musica di sottofondo, sarebbero
state terribilmente noiose.
Invece, grazie ai continui stacchi, il tutto è molto più dinamico e piacevole e trascina lo
spettatore all'inizio del film vero e proprio.
martedì 7 maggio 13