Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
formazione Didattica per competenze
incontro "quadro normativo europeo ed italiano sulla didattica per competenze"
ambito "Sicilia 15" - sede de corso IC Venetico (Me)
L’ICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione «universale» di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con l’ambiente, più ancora della diagnosi, è talvolta centrale per capire quali opportunità la persona potrà avere a disposizione per «fiorire», come scrivono, con una bella espressione i teorici della «capability».
L’ICF – CY ha un’applicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilità, perché considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute dell’uomo.
A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
formazione Didattica per competenze
incontro "quadro normativo europeo ed italiano sulla didattica per competenze"
ambito "Sicilia 15" - sede de corso IC Venetico (Me)
L’ICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione «universale» di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con l’ambiente, più ancora della diagnosi, è talvolta centrale per capire quali opportunità la persona potrà avere a disposizione per «fiorire», come scrivono, con una bella espressione i teorici della «capability».
L’ICF – CY ha un’applicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilità, perché considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute dell’uomo.
Conferenza di servizio - Informazioni sui Servizi attivi presso il Centro Territoriale di Supporto Provincia di Lecce e Scuola Polo Inclusione Provincia di Lecce.
La Conferenza è stata organizzata dall’I.T.E.T. "G. DELEDDA" di Lecce, scuola polo per l'Inclusione per la provincia, capofila della rete regionale di scuole per l'Inclusione, di concerto con il C.T.S. Lecce, l’A.NG.S.A. Lecce e l’Istituto Santa Chiara Lecce.
Orientamenti regionali per la Toscana del MIUR-USR per la Toscana. Ispettore Luca Salvini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019.
Diritti e valori per una reale inclusione - ins. VerìGabriella Nanni
La legge in materia di disabilità (L.104/92) e di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (L.170/2010) affida alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed educative di supporto necessarie per garantire il diritto all’istruzione, favorire il successo formativo e ridurre i disagi.
2. Modulo 2
Presentazione
Focus Miur - alunni disabili
Riflessione collettiva
Le parole contano
Contesti
Documenti
Azioni
Responsabilità
Lavori di gruppo
Condivisione
Conclusioni
Giovanni Savia - 2
3. MIUR
Focus integrazione alunni con disabilità
Andamento dell’inclusione scolastica negli ultimi anni
Tipologie di disabilità
Alunni con DSA
Rapporto alunni con disabilità e posti per il sostegno
Confronto europeo
Fonte: MIUR - Ufficio di Statistica"; "Fonte: elaborazione su dati MIUR - Ufficio di Statistica« – novembre 2015
Giovanni Savia - 3
Da 1,9 a 2,7 % (234.788)
Intellettiva(65,3%)
2,1 %(186.803) – Dislessia
1,85 per posto di sostegno
Inclusivo – Distinzione - Misto
4. PROGETTARE
Progettare(gettare avanti)
fare il progetto di qualche cosa, cioè idearla e studiare le possibilità e i modi di eseguirla
Progètto
idea, proposito più o meno definito, riguardo a qualcosa che si ha intenzione di fare o d’intraprendere
Progettazióne
la preparazione, e anche la fase di elaborazione e realizzazione, di un progetto…
(www.treccani.it)
PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Pensare intenzionalmente di trasformare e migliorare persone e contesti di vita
Giovanni Savia - 4
5. PROGETTARE
PAROLE CHIAVE PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL PROPRIO LAVORO
Contesto
Bisogni
Pensare
Progettare
Realizzare
Documentare
Valutare
Giovanni Savia - 5
6. Perché progettare ?
1. per limitare l’impulsività, la casualità
2. per evitare interventi frammentati
3. per costruire un metodo di lavoro intenzionale e strategicamente orientato
4. per coordinare le azioni
5. per analizzare, realizzare, documentare e verificare in maniera sistemica
_________________________
Ogni progetto di intervento educativo deve garantire flessibilità
Giovanni Savia - 6
7. Inclusione
(Accessibilità Partecipazione attiva Risultato)
L’inclusione è un processo dinamico che coinvolge tutta
la comunità scolastica in un approccio educativo che
poggia su principi etici forti, sul rispetto della dignità
umana, delle pari opportunità, dell’equità, del diritto allo
studio e su una serie di valori fondamentali del vivere
civile… valido per tutti gli alunni e non solo per coloro che
sono «qualificati» come alunni con disabilità o altri
Bisogni Educativi Speciali.
Giovanni Savia - 7
8. Con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento italiano ha ratificato la
Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità(2006).
L'art 24, dedicato all'educazione riconosce “il diritto all’istruzione delle persone
con disabilità (...) senza discriminazioni e su base di pari opportunità”
garantendo “un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un
apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati:
(a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima
ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della
diversità umana;
(b) allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità,
dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino
alle loro massime potenzialità;
(c) a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente
a una società libera”.
Giovanni Savia - 8
9. CONTESTI
Giovanni Savia - 9
DOCENTE DI
SOSTEGNO
Docenti
Dirigente/scuola
Famiglia
Operatori sanitari
Alunni/classe
Operatori sociali
10. DOCUMENTI
SCUOLA E TERITORIO
POF(Piano dell’Offerta Formativa)
(Rif. DPR 275/1999 Legge 107/2015)
PAI(Piano Annuale dell’Inclusività)
PdZ(Piano di Zona)
(Legge 328/2000)
Giovanni Savia - 10
Il piano e' il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita
la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della
loro autonomia (art. 1, comma 14, L. 107/15)
è uno strumento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza
dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei
processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi,
per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la
scuola “per tutti e per ciascuno”…(nota Miur 1551/2013)
«Piano regolatore del funzionamento dei servizi alle persone»
(Comune-ASP-Scuola-Terzo settore)
RAV e PdM
(DPR 80/2013)
12. Alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES) presenti nelle classi ordinarie della scuola italiana
1
Tipologia di alunni Legge/direttive di riferimento Provvedimenti didattici Insegnante di sostegno
Disabilità certificata
Fisica
Psichica
Sensoriale
(2,7%... in aumento)
Legge n. 53/2003
Legge 104/1992
D.P.R. del 24 febbraio 1994
(atto di indirizzo)
Intesa stato-Regione del 2008
Nota MIUR del 4 agosto 2009(linee guida)
Diagnosi Funzionale(DF)
Profilo Dinamico Funzionale(PDF)
Piano Educativo Individualizzato(PEI)
Su base ICF
(obbligatorio)
Assegnato alla classe per un numero di
ore settimanali in base alla gravità o
numero di alunni certificati
&
Tutti i docenti
2
Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
(2,1%... in aumento)
(Diagnosi)
Legge n. 53/2003
Legge 170/2010
D.M. n. 5669/2011 (linee guida) Piano Didattico Personalizzato (PDP)
(obbligatorio)
Non viene assegnato
il docente di sostegno
Tutti i docenti
3
Svantaggio socioculturale
Svantaggio socioeconomico
Svantaggio linguistico
Altri disturbi
(5-20%)
(Individuazione CdC)
Legge n. 53/2003
- Direttiva MIUR del 27/12/2012
- C.M. n. 8 del 6 marzo 2013
(indicazioni operative)
- Nota Miur n. 1551 del 27 giugno 2013
(chiarimenti)
- Nota MIUR n. 2563 del 22 novembre 2013
(chiarimenti)
Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Non viene assegnato
il docente di sostegno
Tutti i docenti
4 ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder)
D.D.A.I. (Deficit da Disturbo dell’Attenzione e dell’Iperattività)
(1%)
Legge n. 53/2003
Direttiva MIUR del 27/12/2012 Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Non viene assegnato
il docente di sostegno
Tutti i docenti
5
Funzionamento cognitivo limite
Disturbo evolutivo specifico misto
(2,5 %)
Legge n. 53/2003
Direttiva MIUR del 27/12/2012 Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Non viene assegnato
il docente di sostegno
Tutti i docenti
Giovanni Savia - 12
13. DOCUMENTI
ALUNNI/CLASSE - PROGETTAZIONE CURRICOLARE
DF(Diagnosi Funzionale)
PDF(Profilo Dinamico Funzionale)
PEI(Piano Educativo Individualizzato)
PSP(Piani di Studi Personalizzati)
PDP(Piano Didattico Personalizzato)
Giovanni Savia - 13
Riferimenti legislativi:
Legge 104/92
DPR 24/2/1994
DPR 185/2006
Intesa Stato/Regione del 2008
Legge 53/2003
D. Lgs 59/2004
Legge 170/2010
Direttiva MIUR del 2012
14. DOCUMENTI
(art. 2) Diagnosi Funzionale DF
La Diagnosi Funzionale, predisposta ai sensi della legge 104/92, è l'atto di valutazione dinamica
di ingresso e presa in carica, per la piena integrazione scolastica e sociale. La Diagnosi Funzionale
è redatta secondo i criteri del modello bio-psico-sociale alla base dell'ICF dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità, e si articola nelle seguenti parti:
approfondimento anamnestico e clinico;
descrizione del quadro di funzionalità nei vari contesti;
definizione degli obiettivi in relazione ai possibili interventi clinici sociali ed educativi e delle idonee
strategie integrate di intervento;
individuazione delle tipologie di competenze professionali e delle risorse strutturali necessarie per
l'integrazione scolastica e sociale.
In questa nuova versione, la Diagnosi Funzionale include anche il Profilo
Dinamico Funzionale e corrisponde, in coerenza coi i principi dell'ICF, al Profilo
di funzionamento della persona.
(2008 – conferenza unificata ) Intesa tra il Governo, le Regioni,
in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità.
Giovanni Savia - 14
15. DOCUMENTI
(art. 3) II Piano Educativo Individualizzato (PEI), di cui all'art. 12, comma 5 legge n. 104/92, è redatto
dall'intero consiglio di classe congiuntamente con gli operatori dell'Unità Multidisciplinare, gli operatori dei
servizi sociali e in collaborazione con i genitori.
Tale documento contiene tutte le attività educative e didattiche programmate, con relative verifiche e
valutazioni. Inoltre include gli interventi di carattere riabilitativo e sociale, in modo da integrare e
condividere tra loro i diversi interventi. II Piano segnala la tipologia e la funzionalità delle esigenze
complessive di risorse professionali, tecnologiche, di supporto all'autonomia scolastica, di riorganizzazione
funzionale degli ambienti.
II PEI è un impegno alla collaborazione fra tutti gli operatori coinvolti per il raggiungimento degli obiettivi
indicati e condivisi.
Nel corso dell'anno scolastico i soggetti responsabili del PEI attuano una verifica di medio termine sulle
attività realizzate e formulano gli eventuali adeguamenti.
II PEI è rivisto ed aggiornato all'inizio di ogni anno scolastico, effettuando una verifica dei progressi realizzati.
(2008 – conferenza unificata ) Intesa tra il Governo, le Regioni, in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità.
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16. DOCUMENTI
Articolo 4
(Coordinamento e integrazione delle risorse professionali e materiali)
Le istituzioni scolastiche garantiscono l'adozione di ogni possibile flessibilità didattica
ed organizzativa nell'ambiente scolastico per lo sviluppo di tutti i potenziali individuali
degli alunni con disabilità, favorendo l'integrazione delle prestazioni delle figure
professionali disponibili all'interno delle istituzioni scolastiche stesse o su reti di
scuole: insegnanti, collaboratori scolastici, operatori sociali messi a disposizione dagli
Enti Locali, altre figure professionali e di volontariato, secondo il modello di sistema
integrato di interventi e servizi, già previsto all'art. 3 della legge n. 328/2000, anche
con riferimento all'istruzione domiciliare.
Gli operatori coinvolti partecipano in modo corresponsabile a tutte le fasi
dell'integrazione scolastica e sociale.
Inoltre, la scuola di frequenza dell'alunno e gli Enti Locali, per quanto di loro
competenza, assicurano le risorse tecnologiche, gli strumenti e i servizi necessari per
realizzare ambienti favorevoli e senza barriere.
(2008 – conferenza unificata ) Intesa tra il Governo, le Regioni, in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità.
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17. DOCUMENTI
Sistema ICF(OMS, 2001) – versione CY(OMS, 2007)
INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF FUNCTIONING
Classificazione internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute
MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE
(Approccio globale al funzionamento della persona)
Giovanni Savia - 17
18. DOCUMENTI
Sistema ICF – CY
(Ordinatore concettuale Funzionamento Ambiente
Alunno/a
Giovanni Savia - 18
Strutture e funzioni corporee PartecipazioneAttività
(capacità/performance)
Fattori ambientali
(Facilitatore/barriera)
Fattori personali
19. DOCUMENTI
Sistema ICF – CY
Aree di lavoro
Giovanni Savia - 19
Partecipazione
Attività
Fattori ambientali:
Prodotti e tecnologia
Ambiente naturale
Relazioni e sostegno sociale
Atteggiamenti
Servizi e sistemi
Fattori personali
1.APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE
2.COMPITI E RICHIESTE GENERALI
3.COMUNICAZIONE
4.MOBILITÀ
5.CURA DELLA PROPRIA PERSONA
6.VITA DOMESTICA
7.INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI
8.AREE DI VITA PRINCIPALI
9.VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITÀ
Strutture e funzioni corporee
20. DOCUMENTI
ICD-10(Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati)
ALCUNI ESEMPI
Disturbi dello sviluppo psicologico (F80-F89)
F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio
F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche
F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria
F83 Disturbo evolutivo specifico misto
F84 Disturbi evolutivi globali
F88 Disturbo dello sviluppo psicologico di altro tipo
F89 Disturbo dello sviluppo psicologico non specificato
Giovanni Savia - 20
Ritardo mentale (F70-F79)
F70 Ritardo mentale lieve
F71 Ritardo mentale di media gravità
F72 Ritardo mentale grave
F73 Ritardo mentale profondo
F78 Ritardo mentale di altro tipo
F79 Ritardo mentale non specificato
21. AZIONI
IL DOCENTE DI SOSTEGNO
CO-PROGETTA
COMPARTECIPA
CO-GESTISCE
CO-VALUTA
COLLABORA
COSTRUISCE E PROMUOVE CULTURA INCLUSIVA
Giovanni Savia - 21