Università degli Studi di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Corso di Strumenti e applicazioni del Web
7. Le applicazioni Web e i CMS
Giuseppe Vizzari
Edizione 2019-20
Queste slides
Queste slides fanno parte del corso “Strumenti e applicazioni del Web”. Il sito del
corso, con il materiale completo, si trova in https://gvizzari.hopto.org/wp/. Data la
rapida evoluzione della rete, il corso viene aggiornato ogni anno.
Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons
“Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo – 3.0”
(http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it ):
La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e alle
screen shot, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che, ove
possibile, sono stati indicati. L'autore si scusa per eventuali omissioni, e resta
a disposizione per correggerle.
Applicazioni Web
• Oltre che "navigare", l'utente deve poter "interagire" con un sito,
fornendo dei dati che il sito elaborerà fornendo le risposte
opportune
• Nell’impostazione del Web 2.0 l’idea è che l’utente deve poter
contribuire o addirittura costruire un sito web
• Non solo, o forse non più, "Web site" ma "Web application»…
• … e come abbiamo detto, volendo nemmeno più solo web
3
Applicazioni Web: script client-side
4
HTTP
internet
Browser
Web
server
HTML con script
client-side
HTML con programmi
client-side
Esecutore dei
programmi client-side
Esempi:
• Javascript (script interpretati) con librerie DOM
• Applet Java (codice precompilato interpretato da
JVM (Java Virtual Machine)
• Ajax (rende asincrona l'interazione col server)
AJAX Engine
Programmazione lato client
• JavaScript (creato da Netscape, 1995)
Semplice linguaggio di scripting, inserito nel codice HTML e (standardizzato
da ECMA col nome di ECMAScript)
Interpretato da una Javascript Engine
• DOM (Document Object Model)
Librerie di funzioni associate a Javascript, per la manipolazione delle pagine e
degli elementi dell'interfaccia del browser
• Applet Java (Java: linguaggio a oggetti creato da Sun, 1995)
Programmi già compilati in codice intermedio ("bytecode"), che viene eseguito
da una Java Virtual Machine.
Devono essere inviati dal server, e quindi per motivi di sicurezza non hanno
accesso al file system del client (Sandbox).
• AJAX (Asynchronous JavaScript and XML)
Un gruppo di tecnologie e metodi che rendono asincrone la gestione della
interazione con l'utente e il dialogo con il web server
5
Applicazioni Web: script client-side
6
HTTP
internet
Browser
Web
server
HTML con script
client-side
Esecutore dei
programmi client-side
Sandbox: in questo contesto, si intende un meccanismo
per mantenere separati gli script dalle risorse del client
(memoria, memoria persistente). Non è detto che i diversi
esecutori di script client-side siano davvero efficaci in
questo senso… sistemi open source danno maggiore
affidabilità (trasparenza)
AJAX Engine
Esempi
<html>
<head> …. </head>
<body>
….
<script type="text/javascript">
Document.write('Hello World')
</script>
…..
</body>
</html>
7
<applet
code="Hello class” width="200" hight="200">
</applet>
Applet Java: esempio
8
Applicazioni Web: script server-side
(pagine dinamiche)
9
HTTP
internet
Browser
Web
server
HTML con programmi
server- e client-side
HTML con script
client-side
Esempi:
• script PHP (Personal Home Page Tools)
• script JSP (Java Server Pages)
• Servlet Java
• …
Codice generato
server-side
Esecutore di
programmi server-side
Codice server-side
La trasmissione dei dati di input
10
HTTP
Web
server
HTML
HTTP e HTML forniscono degli strumenti per richiedere dati
all'utente e trasmetterli al Web server
GET (URL)
1
HTML
PUT
2
Nome:
OK
3
5
GET URL', Nome=mario
4
Scrive "Mario"
e preme OK
6
Elaborazione dati e
produzione / invio di
una nuova pagina
<form method="get" action=http://www.google.com/search>
<input type="text" name="querystring">
<input type="submit" name="button1" value="Google
Search">
</form>
Form: esempio
11
bla bla
querystring=bla+bla&button1=Google+SearchAl server
AJAX (Asynchronous JavaScript and
XML)
12Da leggere: http://www.adaptivepath.com/ideas/ajax-new-approach-web-applications
Architetture a più livelli ("multi-tier")
13
HTTP
internet
Browser
Web
server HTML con script
client-side
Pagine generate
dinamicamente
Application
server
db
server
Data base
Come “installare” un sito Web?
14
HTTP
internet
Browser
Web
server
Pagine
web
Editor
HTTP
FTP
HTML
Es.:
Dreamweaver
Una soluzione elementare
Content Management Systems
(CMS)
15
HTTP
internet
Browser
Web
server
Pagine generate
dinamicamente
CMSdb
server
Data base
Lettore
Un'applicazione che permette di costruire
e installare le pagine, e di servirle ai lettori
Content Management Systems
(CMS)
16
HTTP
internet
Browser
Web
server
Pagine generate
dinamicamente
CMSdb
server
Data base
Lettore
Browser
Editor
Browser
Content Management Systems
(CMS)
17
HTTP
internet
Browser
Web
server
Pagine generate
dinamicamente
CMSdb
server
Data base
Autore
Lettore
Browser
Amministratore
Content Management Systems
(CMS)
18
HTTP
internet
Browser
Web
server
Pagine generate
dinamicamente
CMSdb
server
Data base
Browser
Autore
Lettore
Browser
Amministratore
Templates
Materiale autore
Materiale amministratore
CMS: tipologie
19
Codice proprietario Codice aperto
(open source)
Codice
preinstallato
(server di
terza parte)
Codice da
installare
(necessità di
un server)
“Online site builders”
Es.:
blogger (Google)
Weebly, Webs,
Ning, Socialgo, …
Es.:
www.wordpress.com
….
Es.:
wordpress
Joomla
drupal
(ne esistono, ma
sono molto meno
interessanti…
esempio: il sito di
Ateneo*)
* a breve verrà pubblicata una nuova versione del sito web di Ateneo basata su Drupal
CMS: tipologie
20
Codice proprietario Codice aperto
(open source)
Codice
preinstallato
(server di
terza parte)
Codice da
installare
(necessità di
un server)
“Online site builders”
Es.:
blogger (Google)
Weebly, Webs,
Ning, Socialgo, …
Es.:
www.wordpress.com
….
Es.:
wordpress
Joomla
drupal
(ne esistono, ma
sono molto meno
interessanti…)
Domanda legittima, anzi,
quasi obbligatoria… come
si collocano i cosidetti Wiki
in questo schema?
I wiki
Lo strumento più semplice per scrivere testi
cooperativi bottom-up sul Web
21
Ward Cunningham ha
realizzato il primo wiki nel
1995, come strumento
collaborativo per discutere
pattern languages
"Wiki wiki" in lingua hawaiana
che significa “molto veloce”:
mette in evidenza la facilità con
cui le pagine possono essere
create e aggiornate
Browser
Wiki: i problemi del lavoro cooperativo
distribuito
• Chiunque può cancellare il lavoro degli altri
(per errore o volontariamente)
 Ogni modifica viene registrata automaticamente in una
cronologia, e può essere sempre ripristinata
• Più utenti che lavorano contemporaneamente sullo
stesso testo possono ostacolarsi
→ Regole di sincronizzazione
22
Wiki engines
• Esistono moltissimi gestori di wiki, spesso open
source, per es.:
• MediaWiki (usato da Wikipedia)
• PmWiki
• Twiki
• SocialText
• …
• http://www.wikimatrix.org/index.php
• http://c2.com/cgi/wiki?TopTenWikiEngines
23
MediaWiki
• Realizzato per sviluppare Wikipedia a partire dal
2001
• Il nome (dato nel 2003) è un gioco di parole derivato
da Wikimedia Foundation
• Free e open source, distribuito sotto GNU General
Public License
• Attualmente, più di 2000 estensioni
• https://en.wikipedia.org/wiki/MediaWiki
24
Corporate wiki
• Supportano la condivisione di conoscenza nelle organizzazioni
(informazioni aziendali, di clienti, di progetti e del flusso
documentale)
• Accessibili dalla intranet aziendale, e quindi non visibili
all’esterno
• Possono essere integrati con i sistemi informativi aziendali e
fornire funzioni aggiuntive specifiche
• Principali sistemi di corporate wiki sono PmWiki e Socialtext
(www.socialtext.net)
• http://en.wikipedia.org/wiki/Corporate_wiki
http://en.wikipedia.org/wiki/Socialtext
25
Wiki e sviluppo software
• I progetti software Open Source sono quasi sempre dotati di wiki per
la descrizione e documentazione dei sistemi realizzati
• I sistemi di gestione delle versioni più quotati hanno funzionalità wiki
built-in (ad es. GitHub, BitBucket, GitLab…)
Online site builders
• Applicazioni proprietarie che permettono di costruire e
pubblicare siti web interamente on-line, senza necessità di
programmazione
• Il sito può essere personalizzato in vari modi: scelta del tema
grafico, uso di widget, … A volte si può personalizzare il
codice o modificare i CSS
• Quasi sempre a pagamento (canone mensile), a volte servizi
di base gratuiti
• Esempi:
Per blog: www.blogger.com (di Google, gratuito), …
Per siti: www.weebly.com, www.webs.com, …
Per social networks: www.ning.com, www.socialgo.com, …
27
CMS open source
• Si deve scaricare il software e installarlo su un server (proprio o di un
provider)
• Si rivolgono a utenti più esperti, e sono più flessibili
• L’amministrazione di questo genere di sistema richiede uno sforzo
maggiore
• La gestione può coinvolgere più persone, con ruoli differenti
• Si possono definire flessibilmente template di contenuti e addirittura
workflow
• Esempi:
• WordPress (www.wordpress.org)
Molto semplice da usare, molto ricco di plugin pronti all’uso.
Esiste anche una versione online semplificata: www.wordpress.com
(funzionalmente limitata, molto diffusa: http://en.wordpress.com/stats/ )
• Joomla (www.joomla.org)
Più complesso
• Drupal (www.drupal.org)
Più complesso
R.Polillo -
Marzo
2015
28
CMS più complessi? Due parole su
Drupal
• Differenze più marcate:
• Pagine e post, ma anche articoli, sondaggi, topic di un forum, sono chiamati
nodi
• Trattare tutti i contenuti come nodi permette di definire nuovi tipi di contenuti e trattarli
comunque in modo uniforme
• Esempio: il sito di un Dipartimento dovrebbe poter avere dei contenuti specifici relativi ai
corsi, e la descrizione di ogni corso dovrebbe avere una struttura specifica (titolo,
docente, anno e semestre, …)
• Necessità di poter definire anche le porzioni di nodi, regioni (es. header, footer, sidebar,
…) e blocchi (es. menu, form, …)
• Ruoli non solo predefiniti ma flessibili, anche in termini di regole di accesso ai
diversi tipi di nodi
• Nell’esempio precedente i docenti dovrebbero poter lavorare sul programma del proprio
corso, ma non (tutti) i docenti dovrebbero poter modificare l’orario delle lezioni
• Se WordPress è più di un sistema di gestione di blog, mantenendo
però la stessa facilità d’uso, CMS come Drupal e Joomla offrono
funzionalità necessarie per la gestione di siti di organizzazioni di
medio-grande dimensione, ma hanno una curva di apprendimento più
ripida
• Non a caso trovate pacchetti che offrono versioni estese e pre-configurate di
Drupal adatte a certi tipi di organizzazione (es. OpenScholar)

7 - Web application e CMS

  • 1.
    Università degli Studidi Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Corso di Strumenti e applicazioni del Web 7. Le applicazioni Web e i CMS Giuseppe Vizzari Edizione 2019-20
  • 2.
    Queste slides Queste slidesfanno parte del corso “Strumenti e applicazioni del Web”. Il sito del corso, con il materiale completo, si trova in https://gvizzari.hopto.org/wp/. Data la rapida evoluzione della rete, il corso viene aggiornato ogni anno. Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo – 3.0” (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it ): La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e alle screen shot, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che, ove possibile, sono stati indicati. L'autore si scusa per eventuali omissioni, e resta a disposizione per correggerle.
  • 3.
    Applicazioni Web • Oltreche "navigare", l'utente deve poter "interagire" con un sito, fornendo dei dati che il sito elaborerà fornendo le risposte opportune • Nell’impostazione del Web 2.0 l’idea è che l’utente deve poter contribuire o addirittura costruire un sito web • Non solo, o forse non più, "Web site" ma "Web application»… • … e come abbiamo detto, volendo nemmeno più solo web 3
  • 4.
    Applicazioni Web: scriptclient-side 4 HTTP internet Browser Web server HTML con script client-side HTML con programmi client-side Esecutore dei programmi client-side Esempi: • Javascript (script interpretati) con librerie DOM • Applet Java (codice precompilato interpretato da JVM (Java Virtual Machine) • Ajax (rende asincrona l'interazione col server) AJAX Engine
  • 5.
    Programmazione lato client •JavaScript (creato da Netscape, 1995) Semplice linguaggio di scripting, inserito nel codice HTML e (standardizzato da ECMA col nome di ECMAScript) Interpretato da una Javascript Engine • DOM (Document Object Model) Librerie di funzioni associate a Javascript, per la manipolazione delle pagine e degli elementi dell'interfaccia del browser • Applet Java (Java: linguaggio a oggetti creato da Sun, 1995) Programmi già compilati in codice intermedio ("bytecode"), che viene eseguito da una Java Virtual Machine. Devono essere inviati dal server, e quindi per motivi di sicurezza non hanno accesso al file system del client (Sandbox). • AJAX (Asynchronous JavaScript and XML) Un gruppo di tecnologie e metodi che rendono asincrone la gestione della interazione con l'utente e il dialogo con il web server 5
  • 6.
    Applicazioni Web: scriptclient-side 6 HTTP internet Browser Web server HTML con script client-side Esecutore dei programmi client-side Sandbox: in questo contesto, si intende un meccanismo per mantenere separati gli script dalle risorse del client (memoria, memoria persistente). Non è detto che i diversi esecutori di script client-side siano davvero efficaci in questo senso… sistemi open source danno maggiore affidabilità (trasparenza) AJAX Engine
  • 7.
    Esempi <html> <head> …. </head> <body> …. <scripttype="text/javascript"> Document.write('Hello World') </script> ….. </body> </html> 7 <applet code="Hello class” width="200" hight="200"> </applet>
  • 8.
  • 9.
    Applicazioni Web: scriptserver-side (pagine dinamiche) 9 HTTP internet Browser Web server HTML con programmi server- e client-side HTML con script client-side Esempi: • script PHP (Personal Home Page Tools) • script JSP (Java Server Pages) • Servlet Java • … Codice generato server-side Esecutore di programmi server-side Codice server-side
  • 10.
    La trasmissione deidati di input 10 HTTP Web server HTML HTTP e HTML forniscono degli strumenti per richiedere dati all'utente e trasmetterli al Web server GET (URL) 1 HTML PUT 2 Nome: OK 3 5 GET URL', Nome=mario 4 Scrive "Mario" e preme OK 6 Elaborazione dati e produzione / invio di una nuova pagina
  • 11.
    <form method="get" action=http://www.google.com/search> <inputtype="text" name="querystring"> <input type="submit" name="button1" value="Google Search"> </form> Form: esempio 11 bla bla querystring=bla+bla&button1=Google+SearchAl server
  • 12.
    AJAX (Asynchronous JavaScriptand XML) 12Da leggere: http://www.adaptivepath.com/ideas/ajax-new-approach-web-applications
  • 13.
    Architetture a piùlivelli ("multi-tier") 13 HTTP internet Browser Web server HTML con script client-side Pagine generate dinamicamente Application server db server Data base
  • 14.
    Come “installare” unsito Web? 14 HTTP internet Browser Web server Pagine web Editor HTTP FTP HTML Es.: Dreamweaver Una soluzione elementare
  • 15.
    Content Management Systems (CMS) 15 HTTP internet Browser Web server Paginegenerate dinamicamente CMSdb server Data base Lettore Un'applicazione che permette di costruire e installare le pagine, e di servirle ai lettori
  • 16.
    Content Management Systems (CMS) 16 HTTP internet Browser Web server Paginegenerate dinamicamente CMSdb server Data base Lettore Browser Editor
  • 17.
    Browser Content Management Systems (CMS) 17 HTTP internet Browser Web server Paginegenerate dinamicamente CMSdb server Data base Autore Lettore Browser Amministratore
  • 18.
    Content Management Systems (CMS) 18 HTTP internet Browser Web server Paginegenerate dinamicamente CMSdb server Data base Browser Autore Lettore Browser Amministratore Templates Materiale autore Materiale amministratore
  • 19.
    CMS: tipologie 19 Codice proprietarioCodice aperto (open source) Codice preinstallato (server di terza parte) Codice da installare (necessità di un server) “Online site builders” Es.: blogger (Google) Weebly, Webs, Ning, Socialgo, … Es.: www.wordpress.com …. Es.: wordpress Joomla drupal (ne esistono, ma sono molto meno interessanti… esempio: il sito di Ateneo*) * a breve verrà pubblicata una nuova versione del sito web di Ateneo basata su Drupal
  • 20.
    CMS: tipologie 20 Codice proprietarioCodice aperto (open source) Codice preinstallato (server di terza parte) Codice da installare (necessità di un server) “Online site builders” Es.: blogger (Google) Weebly, Webs, Ning, Socialgo, … Es.: www.wordpress.com …. Es.: wordpress Joomla drupal (ne esistono, ma sono molto meno interessanti…) Domanda legittima, anzi, quasi obbligatoria… come si collocano i cosidetti Wiki in questo schema?
  • 21.
    I wiki Lo strumentopiù semplice per scrivere testi cooperativi bottom-up sul Web 21 Ward Cunningham ha realizzato il primo wiki nel 1995, come strumento collaborativo per discutere pattern languages "Wiki wiki" in lingua hawaiana che significa “molto veloce”: mette in evidenza la facilità con cui le pagine possono essere create e aggiornate Browser
  • 22.
    Wiki: i problemidel lavoro cooperativo distribuito • Chiunque può cancellare il lavoro degli altri (per errore o volontariamente)  Ogni modifica viene registrata automaticamente in una cronologia, e può essere sempre ripristinata • Più utenti che lavorano contemporaneamente sullo stesso testo possono ostacolarsi → Regole di sincronizzazione 22
  • 23.
    Wiki engines • Esistonomoltissimi gestori di wiki, spesso open source, per es.: • MediaWiki (usato da Wikipedia) • PmWiki • Twiki • SocialText • … • http://www.wikimatrix.org/index.php • http://c2.com/cgi/wiki?TopTenWikiEngines 23
  • 24.
    MediaWiki • Realizzato persviluppare Wikipedia a partire dal 2001 • Il nome (dato nel 2003) è un gioco di parole derivato da Wikimedia Foundation • Free e open source, distribuito sotto GNU General Public License • Attualmente, più di 2000 estensioni • https://en.wikipedia.org/wiki/MediaWiki 24
  • 25.
    Corporate wiki • Supportanola condivisione di conoscenza nelle organizzazioni (informazioni aziendali, di clienti, di progetti e del flusso documentale) • Accessibili dalla intranet aziendale, e quindi non visibili all’esterno • Possono essere integrati con i sistemi informativi aziendali e fornire funzioni aggiuntive specifiche • Principali sistemi di corporate wiki sono PmWiki e Socialtext (www.socialtext.net) • http://en.wikipedia.org/wiki/Corporate_wiki http://en.wikipedia.org/wiki/Socialtext 25
  • 26.
    Wiki e svilupposoftware • I progetti software Open Source sono quasi sempre dotati di wiki per la descrizione e documentazione dei sistemi realizzati • I sistemi di gestione delle versioni più quotati hanno funzionalità wiki built-in (ad es. GitHub, BitBucket, GitLab…)
  • 27.
    Online site builders •Applicazioni proprietarie che permettono di costruire e pubblicare siti web interamente on-line, senza necessità di programmazione • Il sito può essere personalizzato in vari modi: scelta del tema grafico, uso di widget, … A volte si può personalizzare il codice o modificare i CSS • Quasi sempre a pagamento (canone mensile), a volte servizi di base gratuiti • Esempi: Per blog: www.blogger.com (di Google, gratuito), … Per siti: www.weebly.com, www.webs.com, … Per social networks: www.ning.com, www.socialgo.com, … 27
  • 28.
    CMS open source •Si deve scaricare il software e installarlo su un server (proprio o di un provider) • Si rivolgono a utenti più esperti, e sono più flessibili • L’amministrazione di questo genere di sistema richiede uno sforzo maggiore • La gestione può coinvolgere più persone, con ruoli differenti • Si possono definire flessibilmente template di contenuti e addirittura workflow • Esempi: • WordPress (www.wordpress.org) Molto semplice da usare, molto ricco di plugin pronti all’uso. Esiste anche una versione online semplificata: www.wordpress.com (funzionalmente limitata, molto diffusa: http://en.wordpress.com/stats/ ) • Joomla (www.joomla.org) Più complesso • Drupal (www.drupal.org) Più complesso R.Polillo - Marzo 2015 28
  • 29.
    CMS più complessi?Due parole su Drupal • Differenze più marcate: • Pagine e post, ma anche articoli, sondaggi, topic di un forum, sono chiamati nodi • Trattare tutti i contenuti come nodi permette di definire nuovi tipi di contenuti e trattarli comunque in modo uniforme • Esempio: il sito di un Dipartimento dovrebbe poter avere dei contenuti specifici relativi ai corsi, e la descrizione di ogni corso dovrebbe avere una struttura specifica (titolo, docente, anno e semestre, …) • Necessità di poter definire anche le porzioni di nodi, regioni (es. header, footer, sidebar, …) e blocchi (es. menu, form, …) • Ruoli non solo predefiniti ma flessibili, anche in termini di regole di accesso ai diversi tipi di nodi • Nell’esempio precedente i docenti dovrebbero poter lavorare sul programma del proprio corso, ma non (tutti) i docenti dovrebbero poter modificare l’orario delle lezioni • Se WordPress è più di un sistema di gestione di blog, mantenendo però la stessa facilità d’uso, CMS come Drupal e Joomla offrono funzionalità necessarie per la gestione di siti di organizzazioni di medio-grande dimensione, ma hanno una curva di apprendimento più ripida • Non a caso trovate pacchetti che offrono versioni estese e pre-configurate di Drupal adatte a certi tipi di organizzazione (es. OpenScholar)