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Misurare la violenza contro le donne:
un fenomeno complesso in evoluzione
Convegno scientifico - La violenza sulle donne:
i dati e gli strumenti per la conoscenza statistica
Maria Giuseppina Muratore
Roma, 28 marzo 2017
 È importante sviluppare e rinforzare la
relazione tra utilizzatori e produttori di dati
 La collaborazione instaurata è di per sé un
esempio di buona pratica
 Il lavoro di rete è essenziale per riconoscere i
bisogni emergenti, per misurarli, trovare le
soluzioni e tradurre queste in input
politici….
In conclusione…..
È l’unico modo per raggiungere una
strategia efficace nella presa in carico della
donna e nella prevenzione della violenza
La violenza contro le donne è un
fenomeno….. grave, pervasivo,
diffuso e sommerso
La prima indagine sulla violenza contro le
donne - 2006
I pregiudizi sfatati
 È frequente la violenza da
parte dei propri partner
 Le forme più gravi sono
compiute dai partner (stupri,
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 La violenza dai partner è più
grave da quella agita dai non
partner
 La violenza dai partner si
ripete con più frequenza
La prima indagine sulla violenza contro le
donne - 2006
I pregiudizi sfatati
 Le donne subiscono violenze fisiche,
sessuali e psicologiche dai propri
compagni
 La violenza psicologica spesso si
associa alla violenza fisica e sessuale
 Sono molte le giovani ragazze vittime
di stupri e tentati stupri dai propri
fidanzati e non lo ritengono un reato,
solo qualcosa che accade
 Le ragazze subiscono violenza
psicologica dai fidanzati
La prima indagine sulla violenza contro le
donne - 2006
Donne sole di fronte alla
violenza
 Poche donne parlano della loro
esperienza
 Poche cercano aiuto
 Pochissime sono le donne che
denunciano la violenza subita
 Molte non considerano la
violenza subita un reato
 Elevata la quota delle vittime che
ha avuto paura per la propria vita
La prima indagine sulla violenza contro le
donne - 2006
Il ciclo della violenza
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subita la violenza da bambini)
 È elevata la quota di figli che
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vittimizzati loro stessi
 Le legge sullo stalking 2009 (articolo 612 bis del codice penale)
(decreto legge n. 11 del 23 febbraio 2009, convertito in legge (n. 38 del
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 Legge n. 119 del 15 ottobre 2013 rafforza la prevenzione della
violenza domestica, definisce la violenza domestica, modifica la
legge sullo stalking, introduce aggravanti di violenza sessuale e di
maltrattamento in famiglia, nonché il concetto di violenza assistita
 La violenza domestica viene definita come “uno o più atti, gravi
ovvero non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o
economica che si verificano all’interno della famiglia o tra persone
legate attualmente o in passato da un vincolo di matrimonio o da
una relazione affettiva indipendentemente dal fatto che l’autore di
tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la
vittima”
 Modifiche procedurali sulle misura di prevenzione dell'ammonimento e
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Modifiche normative dopo l’indagine del 2006
Il Decreto Legge n.93 del 14 agosto 2013
conv. in Legge n. 119 del 15 ottobre 2013
 Per lo stalking introduzione dell’aggravante se il fatto è commesso dal
coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata
legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è
commesso attraverso strumenti informatici o telematici
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libertà personale introduce l’aggravante:
 di aver commesso l’azione in presenza o in danno di minori o di
persone in stato di gravidanza
Cosa accade nei dati amministrativi
Successivamente all’introduzione delle nuove leggi
 soprattutto il riconoscimento di un fenomeno
 Continua l’aumento delle denunce per violenza sessuale (in
vertiginoso aumento dal 1996 – anno della legge sulla violenza
sessuale) fino al 2009 (da 1.151 a 4.963) quando iniziano a
stabilizzarsi
 Aumento costante delle denunce per stalking dal 2009 fino al
2013
 Sono costanti gli omicidi delle donne, mentre sono
fortemente diminuiti gli omicidi degli uomini
 Lesioni e percosse in aumento ?????
 Maltrattamento ?????
 Violenza privata ?????
 ……
Ma i dati non permettono di cogliere il
mutamento della violenza di genere
manca la sua definizione statistica
nei dati amministrativi
Per comprendere la violenza di genere dai dati
amministrativi…..
 I dati giudiziari e le denunce di polizia non ci
aiutano perché non rilevano la violenza di
genere; solo per gli omicidi si può cogliere
questo aspetto
 Quindi è necessario predisporre la possibilità di
rilevare la relazione autore - vittima per
identificare in qualche modo l’identità di genere
del reato
La seconda indagine sulla violenza
contro le donne - 2014
Confronti tra:
• i 5 anni precedenti l’indagine del 2006
• I 5 anni precedenti l’indagine del 2014
La violenza contro le donne è un
fenomeno….. diffuso, pervasivo, grave e
sommerso
MA
 Diminuzione dal 13,3% all’11,3%
 E’ in calo la violenza fisica e sessuale da partner o ex
partner
 sia la fisica  dal 5,1% al 4%
 sia la sessuale  dal 2,8% al 2%
 E dai non partner  dal 9% al 7,7%
Ma restano costanti le forme più gravi come gli stupri e
i tentati stupri (1,2%)
Diminuiscono le violenze fisiche e sessuali
Il cambiamento è soprattutto
opera delle nuove generazioni e
delle studentesse
 Dal partner attuale  dal 42,3% al 26,4%
 Diminuiscono le donne che subivano solo violenza
psicologica o economica  capacità di evitare le
relazioni violente
 Diminuiscono tutte le diverse forme di violenza
psicologica (sempre e spesso) dal partner attuale
tranne le intimidazioni
 Isolamento  da 9,6% a 4,2%
 Svalorizzazione e violenza verbale  da 8% a 3,3%
 Controllo  da 5,6% a 3,3%
 Violenza economica  da 2% a 1,4%
 Intimidazione  da1,7% a 1,2%*
...Diminuisce la violenza psicologica ed economica
Il cambiamento è soprattutto
opera delle ragazze giovani
fidanzate
…. Maggiore consapevolezza, maggiore capacità di uscire
dalla violenza …..
 Più spesso considerata un reato
 Partner  da 14,3 a 29,6%
 Non partner  da 21,9 a 29,1%
 Più spesso raccontata a qualcuno
 Partner  da 67,8 a 75,9%
 Non partner  da 79,5 a 78,2%
 Più spesso denunciata alle forze dell’ordine
 Partner  da 6,7 a 11,8%
 Non partner  da 4,2 a 7,4%
 E con più soddisfazione per il loro operato (le molto
soddisfatte tra coloro che denunciano)
 Partner  da 9,9 a 28,5%
 Non partner  da 9,7 a 23,9%
 Più spesso supportata: cercano aiuto presso i servizi
specializzati, centri antiviolenza, sportelli
 Partner  2,4 a 4,9%
 Non partner  1,5 a 2,2%
….Ma aumenta anche la gravità delle violenze
 le violenze molto o abbastanza gravi
 partner da 64 a 76,7%
 non partner  da 55,5 a 67,4%
 i partner più spesso sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti
durante la violenza
 le donne che hanno subito ferite
 partner da 26,3 a 40,2%
 non partner da 14 a 23,1%
 le donne che hanno temuto per la propria vita in seguito alla violenza
subita
 partner da 18,8 a 34,5%
 non partner da 15,0 a 21,9%
 Le donne che hanno fatto ricorso:
 all’uso di medicinali o alcool
 all’assistenza o alla consulenza di tipo psicologico, psichiatrico, neurologico
Aumenta la conflittualità di coppia? Maggiore la reazione delle donne nella
dinamica violenta?
 In effetti le donne reagiscono di più alle violenze
Cause scatenanti dell’episodio di violenza: Maggiore reattività della donna
 Lei non voleva fare ciò che lui le diceva di fare
 Lei gli ha risposto/ lo ha provocato
 Critiche su come lei gestisce i figli
 Lei ha detto che voleva lasciarlo
 La gestione del denaro
Sebbene permangano tra i motivi più comuni la gelosia, le relazioni
extraconiugali e i futili motivi o niente di particolare
Difficoltà di uscire dalle relazioni fortemente violente?
 Le donne provano a lasciare il partner più frequentemente (35,7%), ma il
47% torna da lui (in misura minore rispetto al 2006)
….. E tra le motivazioni anche….. per il bene dei figli
...Aumenta la reattività delle donne durante la violenza
… ma non diminuisce la violenza assistita
 aumenta la percentuale dei figli che hanno assistito ad
episodi di violenza sulla propria madre
da 60,3% a 69%
 aumenta la quota di chi ne è stato vittima
 da 15,9% a 24,6%
È elevata la violenza durante la gravidanza  11,8%
58,9% rimane costante
23,4% diminuisce
7,5% aumenta
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Perché questi cambiamenti?
Tutto ciò è l’espressione
 della maggiore capacità delle donne di prevenire e
contrastare il fenomeno e di una crescita della coscienza
femminile
 di una aumentata informazione diffusa nella società: se ne
parla di più nei media, soprattutto della violenza dei
partner
 della maggiore attivazione sul campo delle associazioni e
dei servizi pubblici
 di un clima sociale di maggiore condanna della violenza
dato anche dalle leggi che si sono susseguite
 una maggiore emancipazione della donna può creare
situazioni più conflittuali nella dinamica di coppia
 una diversa relazione tra maschi e femmine, anche se in
fase iniziale
Queste sono solo alcune ipotesi:
Tutto ciò va valutato mediante studi sulla
relazione tra uomini e donne e sulla sua
evoluzione;
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sociale della violenza di genere.
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Cosa manca per comprendere meglio
È importante unire il dato delle vittime
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percezione relazionale
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Cosa manca per comprendere meglio
È importante poter valutare le politiche intraprese
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 La valutazione dell’investimento (utilizzare gli studi sul
ritorno degli investimenti sociali (SROI- Social Return
on Investement); cogliere ciò che serve e capire cosa è
maggiormente utile come investimento
 Cosa per la prevenzione primaria  ad esempio per
l’interruzione della trasmissione intergenerazionale
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 Indicatori importanti per le politiche, per la
sensibilizzazione
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fenomeno)
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relazione tra utilizzatori e produttori di dati
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M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in evoluzione

  • 1. Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in evoluzione Convegno scientifico - La violenza sulle donne: i dati e gli strumenti per la conoscenza statistica Maria Giuseppina Muratore Roma, 28 marzo 2017
  • 2.  È importante sviluppare e rinforzare la relazione tra utilizzatori e produttori di dati  La collaborazione instaurata è di per sé un esempio di buona pratica  Il lavoro di rete è essenziale per riconoscere i bisogni emergenti, per misurarli, trovare le soluzioni e tradurre queste in input politici…. In conclusione….. È l’unico modo per raggiungere una strategia efficace nella presa in carico della donna e nella prevenzione della violenza
  • 3.
  • 4. La violenza contro le donne è un fenomeno….. grave, pervasivo, diffuso e sommerso
  • 5. La prima indagine sulla violenza contro le donne - 2006 I pregiudizi sfatati  È frequente la violenza da parte dei propri partner  Le forme più gravi sono compiute dai partner (stupri, tentativi di soffocamento, strangolamento…)  La violenza dai partner è più grave da quella agita dai non partner  La violenza dai partner si ripete con più frequenza
  • 6. La prima indagine sulla violenza contro le donne - 2006 I pregiudizi sfatati  Le donne subiscono violenze fisiche, sessuali e psicologiche dai propri compagni  La violenza psicologica spesso si associa alla violenza fisica e sessuale  Sono molte le giovani ragazze vittime di stupri e tentati stupri dai propri fidanzati e non lo ritengono un reato, solo qualcosa che accade  Le ragazze subiscono violenza psicologica dai fidanzati
  • 7. La prima indagine sulla violenza contro le donne - 2006 Donne sole di fronte alla violenza  Poche donne parlano della loro esperienza  Poche cercano aiuto  Pochissime sono le donne che denunciano la violenza subita  Molte non considerano la violenza subita un reato  Elevata la quota delle vittime che ha avuto paura per la propria vita
  • 8. La prima indagine sulla violenza contro le donne - 2006 Il ciclo della violenza  La violenza si tramette tra le generazioni (i tassi si quintuplicano se si è assistita o subita la violenza da bambini)  È elevata la quota di figli che assistono alla violenza subita dalle madri (62,4%)  Il 15,7% di questi sono anche vittimizzati loro stessi
  • 9.  Le legge sullo stalking 2009 (articolo 612 bis del codice penale) (decreto legge n. 11 del 23 febbraio 2009, convertito in legge (n. 38 del 23 aprile 2009, in vigore dal 25 aprile 2009)  Legge n. 119 del 15 ottobre 2013 rafforza la prevenzione della violenza domestica, definisce la violenza domestica, modifica la legge sullo stalking, introduce aggravanti di violenza sessuale e di maltrattamento in famiglia, nonché il concetto di violenza assistita  La violenza domestica viene definita come “uno o più atti, gravi ovvero non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o tra persone legate attualmente o in passato da un vincolo di matrimonio o da una relazione affettiva indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima”  Modifiche procedurali sulle misura di prevenzione dell'ammonimento e allontanamento Modifiche normative dopo l’indagine del 2006
  • 10. Il Decreto Legge n.93 del 14 agosto 2013 conv. in Legge n. 119 del 15 ottobre 2013  Per lo stalking introduzione dell’aggravante se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici  Modifiche sulla modalità della denuncia/querela per lo stalking Si introduce l’idea che esista lo stupro nella coppia Sulla violenza sessuale circostanze aggravanti:  nei confronti di donna in stato di gravidanza  quando il colpevole sia il coniuge, anche separato o divorziato ovvero sia stato legato da relazione affettiva anche senza convivenza È riconosciuta la violenza assistita Per i il maltrattamento in famiglia e i reati contro l’incolumità e la libertà personale introduce l’aggravante:  di aver commesso l’azione in presenza o in danno di minori o di persone in stato di gravidanza
  • 11. Cosa accade nei dati amministrativi Successivamente all’introduzione delle nuove leggi  soprattutto il riconoscimento di un fenomeno  Continua l’aumento delle denunce per violenza sessuale (in vertiginoso aumento dal 1996 – anno della legge sulla violenza sessuale) fino al 2009 (da 1.151 a 4.963) quando iniziano a stabilizzarsi  Aumento costante delle denunce per stalking dal 2009 fino al 2013  Sono costanti gli omicidi delle donne, mentre sono fortemente diminuiti gli omicidi degli uomini  Lesioni e percosse in aumento ?????  Maltrattamento ?????  Violenza privata ?????  …… Ma i dati non permettono di cogliere il mutamento della violenza di genere manca la sua definizione statistica nei dati amministrativi
  • 12. Per comprendere la violenza di genere dai dati amministrativi…..  I dati giudiziari e le denunce di polizia non ci aiutano perché non rilevano la violenza di genere; solo per gli omicidi si può cogliere questo aspetto  Quindi è necessario predisporre la possibilità di rilevare la relazione autore - vittima per identificare in qualche modo l’identità di genere del reato
  • 13. La seconda indagine sulla violenza contro le donne - 2014 Confronti tra: • i 5 anni precedenti l’indagine del 2006 • I 5 anni precedenti l’indagine del 2014 La violenza contro le donne è un fenomeno….. diffuso, pervasivo, grave e sommerso MA
  • 14.  Diminuzione dal 13,3% all’11,3%  E’ in calo la violenza fisica e sessuale da partner o ex partner  sia la fisica  dal 5,1% al 4%  sia la sessuale  dal 2,8% al 2%  E dai non partner  dal 9% al 7,7% Ma restano costanti le forme più gravi come gli stupri e i tentati stupri (1,2%) Diminuiscono le violenze fisiche e sessuali Il cambiamento è soprattutto opera delle nuove generazioni e delle studentesse
  • 15.  Dal partner attuale  dal 42,3% al 26,4%  Diminuiscono le donne che subivano solo violenza psicologica o economica  capacità di evitare le relazioni violente  Diminuiscono tutte le diverse forme di violenza psicologica (sempre e spesso) dal partner attuale tranne le intimidazioni  Isolamento  da 9,6% a 4,2%  Svalorizzazione e violenza verbale  da 8% a 3,3%  Controllo  da 5,6% a 3,3%  Violenza economica  da 2% a 1,4%  Intimidazione  da1,7% a 1,2%* ...Diminuisce la violenza psicologica ed economica Il cambiamento è soprattutto opera delle ragazze giovani fidanzate
  • 16. …. Maggiore consapevolezza, maggiore capacità di uscire dalla violenza …..  Più spesso considerata un reato  Partner  da 14,3 a 29,6%  Non partner  da 21,9 a 29,1%  Più spesso raccontata a qualcuno  Partner  da 67,8 a 75,9%  Non partner  da 79,5 a 78,2%  Più spesso denunciata alle forze dell’ordine  Partner  da 6,7 a 11,8%  Non partner  da 4,2 a 7,4%  E con più soddisfazione per il loro operato (le molto soddisfatte tra coloro che denunciano)  Partner  da 9,9 a 28,5%  Non partner  da 9,7 a 23,9%  Più spesso supportata: cercano aiuto presso i servizi specializzati, centri antiviolenza, sportelli  Partner  2,4 a 4,9%  Non partner  1,5 a 2,2%
  • 17. ….Ma aumenta anche la gravità delle violenze  le violenze molto o abbastanza gravi  partner da 64 a 76,7%  non partner  da 55,5 a 67,4%  i partner più spesso sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti durante la violenza  le donne che hanno subito ferite  partner da 26,3 a 40,2%  non partner da 14 a 23,1%  le donne che hanno temuto per la propria vita in seguito alla violenza subita  partner da 18,8 a 34,5%  non partner da 15,0 a 21,9%  Le donne che hanno fatto ricorso:  all’uso di medicinali o alcool  all’assistenza o alla consulenza di tipo psicologico, psichiatrico, neurologico
  • 18. Aumenta la conflittualità di coppia? Maggiore la reazione delle donne nella dinamica violenta?  In effetti le donne reagiscono di più alle violenze Cause scatenanti dell’episodio di violenza: Maggiore reattività della donna  Lei non voleva fare ciò che lui le diceva di fare  Lei gli ha risposto/ lo ha provocato  Critiche su come lei gestisce i figli  Lei ha detto che voleva lasciarlo  La gestione del denaro Sebbene permangano tra i motivi più comuni la gelosia, le relazioni extraconiugali e i futili motivi o niente di particolare Difficoltà di uscire dalle relazioni fortemente violente?  Le donne provano a lasciare il partner più frequentemente (35,7%), ma il 47% torna da lui (in misura minore rispetto al 2006) ….. E tra le motivazioni anche….. per il bene dei figli ...Aumenta la reattività delle donne durante la violenza
  • 19. … ma non diminuisce la violenza assistita  aumenta la percentuale dei figli che hanno assistito ad episodi di violenza sulla propria madre da 60,3% a 69%  aumenta la quota di chi ne è stato vittima  da 15,9% a 24,6% È elevata la violenza durante la gravidanza  11,8% 58,9% rimane costante 23,4% diminuisce 7,5% aumenta 8,5% inizia
  • 20. Perché questi cambiamenti? Tutto ciò è l’espressione  della maggiore capacità delle donne di prevenire e contrastare il fenomeno e di una crescita della coscienza femminile  di una aumentata informazione diffusa nella società: se ne parla di più nei media, soprattutto della violenza dei partner  della maggiore attivazione sul campo delle associazioni e dei servizi pubblici  di un clima sociale di maggiore condanna della violenza dato anche dalle leggi che si sono susseguite  una maggiore emancipazione della donna può creare situazioni più conflittuali nella dinamica di coppia  una diversa relazione tra maschi e femmine, anche se in fase iniziale Queste sono solo alcune ipotesi: Tutto ciò va valutato mediante studi sulla relazione tra uomini e donne e sulla sua evoluzione; sul cambiamento culturale rispetto agli stereotipi di genere e alla tolleranza sociale della violenza di genere. È essenziale lavorare sulle trasmissione intergenerazionale della violenza e sulla formazione nelle scuole dei ragazzi, sugli insegnanti…..
  • 21. Cosa manca per comprendere meglio È importante unire il dato delle vittime con il dato di percezione relazionale  Come evolve la situazione sociale e culturale  Quali le trasformazioni sociali  Come cambia la relazione uomo - donna nel tempo, nelle varie fasi e ambiti della loro vita: a scuola, nel lavoro, in famiglia Molestie e ricatti sessuali sul lavoro  a giugno i nuovi dati tratti dalla indagine sulla sicurezza dei cittadini (2015-2016)
  • 22. Cosa manca per comprendere meglio È importante poter valutare le politiche intraprese  Quale è l’effetto delle politiche sulla violenza  Dove è importante investire di più  La valutazione dell’investimento (utilizzare gli studi sul ritorno degli investimenti sociali (SROI- Social Return on Investement); cogliere ciò che serve e capire cosa è maggiormente utile come investimento  Cosa per la prevenzione primaria  ad esempio per l’interruzione della trasmissione intergenerazionale della violenza  Cosa per la prevenzione secondaria  ad esempio tracciare il percorso della vittima nei servizi
  • 23. A livello internazionale  Gli SDG  Indicatori importanti per le politiche, per la sensibilizzazione  Ma sono solo un primo passo  Armonizzazione ex-ante con la futura indagine europea  Cosa chiede la convenzione di Istanbul e il suo monitoraggio
  • 24. Un nuovo approccio politico: l’attenzione all’importanza dei dati  I dati sono riconosciuti come uno strumento essenziale per disegnare le politiche sociali contro la violenza di genere  C’è bisogno di dati di qualità per le buone politiche Che tipo di dati?  Con periodicità regolare  Di alta qualità  Standardizzati e armonizzati  Pertinenti (che rappresentino adeguatamente il fenomeno)  Coordinati e integrati
  • 25. Un lavoro di rete In Partnership con tutti gli attori convolti Istituzioni: Ministero dell’Interno, Ministero di Giustizia, Ministero della Salute, Ministero della Difesa, Ministero del Lavoro, dell’Economia e Finanze, Ministero delle Politiche Sociali, Regioni, Anci ONG: centri antiviolenza, 1522, sportelli e servizi contro la violenza, associazioni Esperti sulla tematica: accademici, avvocati Per:  Condividere lo stesso linguaggio  Gli stessi obiettivi …  Assumere un’ottica più ampia  superare i confini
  • 26.  È importante sviluppare e rinforzare la relazione tra utilizzatori e produttori di dati  La collaborazione instaurata negli anni è di per sé un esempio di buona pratica  Il lavoro di rete è essenziale per riconoscere i bisogni emergenti, per misurarli, trovare le soluzioni e tradurre queste in input politici…. In conclusione….. È l’unico modo per raggiungere una strategia efficace nella presa in carico della donna e nella prevenzione della violenza