SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 27
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
CONVEGNO SCIENTIFICO
LA SCUOLA IN ITALIA: I PROTAGONISTI, I FATTI, I DATI
SALERNO | PALAZZO DI CITTÀ
18 OTTOBRE 2016
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
Una prospettiva storica
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Tre fasi 1. 1861 – 1950: uscita dall’analfabetismo
2. 1951 – 2000: centralità dei titoli di studio
3. 2001 – : le competenze
2
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Prima fase: 1861 – 1950
Per istruzione si intende:
«saper leggere»
 L’istruzione della popolazione è quasi assente dalle
prime 8 rilevazioni censuarie.
 L’unico aspetto monitorato riguarda la progressiva
crescita dell’alfabetismo (grosso modo da ¼ ai 9/10
della popolazione).
 I dati sulle diverse professioni, molto analitici, non
vengono posti in relazione con i titoli di studio.
 La messa a fuoco dei concetti di occupazione e
disoccupazione è ancora di là da venire (dal 1931).
3
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1861 1866 1871 1876 1881 1886 1891 1896 1901 1906 1911 1916 1921 1926 1931 1936 1941 1946 1951 1956 1961 1966
% di "sa leggere" al censimento (da 6 anni in su) % sposi che sottoscrivono l'atto di matrimonio
Un secolo per uscire dall’analfabetismo
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
5
Fino al 1951 le informazioni relative al titolo
di studio non sono state oggetto di
rilevazione censuaria: dunque i dati, molto
analitici, sulle professioni non sono leggibili
in funzione del grado di istruzione.
L’unica informazione che coniughi
dimensione lavorativa ed istruzione
ricavabile dal censimento 1931 è la quota di
analfabeti per grandi categorie professionali.
Ma a fare la differenza è soprattutto la
circoscrizione:
agricoltura in Piemonte = 4,8% analfabeti;
agricoltura nelle Calabrie = 64,3% analfabeti;
industria in Lombardia = 1,4% analfabeti;
industria in Sicilia = 28,4% analfabeti.
3.5
8.3
9.1
13.6
19.9
20.9
23.1
29.6
0 5 10 15 20 25 30 35
PA, credito, assicurazioni, prof.liberali
commercio
industria
trasporti e comunicazioni
servizi domestici
totale
condizioni non professionali
agricoltura
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Seconda fase: dal 1951 al 2011
La centralità dei titoli di studio
 L’Italia accelera la sua rincorsa ai paesi avanzati in
campo educativo.
 Dal 1951 il grado di istruzione della popolazione
diventa un tassello importante delle rilevazioni
censuarie.
 Si adotta un sistema a 5 livelli (Laurea-Diploma-
Scuola Media Inferiore-Lic. Elementare –Senza
Titolo).
 Dal 1959 in via sperimentale e dal 1964
regolarmente vengono realizzate le indagini sulle
forze di lavoro.
 Gli anni di istruzione e il titolo di studio diventano le
«credenziali» per l’accesso al mercato del lavoro e la
mobilità sociale.
 Crescono i livelli di istruzione fra le donne, che
finiranno con il superare gli uomini.
6
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
La scolarità in Italia
7
Anni di scolarizzazione
media popolazione di età
compresa tra i 15 e i 64
anni.
Negli ultimi
centocinquanta anni
l’Italia ha ridotto il divario
con i paesi più avanzati
come anni di scolarità.
Fonte: The Century of Education, C.
Morrison F. Murtin, 2009
0
3
6
9
12
15
1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010
francia giappone germania regno unito stati uniti italia
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
v
Tassi di scolarità per le scuole secondarie superiori e l’università per genere
8
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
90.0
100.0
1950/51 1960/61 1970/71 1980/81 1990/91 2000/01 2012/13 2013/14
Tassidiscolarità%
Anni
Secondaria superiore: uomini Secondaria superiore: donne Università: uomini Università: donne
Fonte: Istat, Elaborazioni su dati Miur e ANS
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
v
v
v
v
v
9
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2005 2015
Donne Laurea e oltre Donne Diploma
Occupati per sesso e
titolo di studio
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
donne
laureate
donne
diplomate
donne
licenza
media
uomini
laureati
uomini
diplomati
uomini
licenza
media
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Persone di 25 anni e più per sesso, generazione e percorso di istruzione. Anno 2009
10
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Prima…
1940-49
1950-59
1960-69
1970-79
1980-84
Uomini
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Prima…
1940-49
1950-59
1960-69
1970-79
1980-84
Donne
Conseguito titolo universitario Ancora studia università Abbandonato università Fermato alle superiori Abbandonato alle superiori
Fermato alle medie Abbandonato alle medie Fermato alle elementari Mai iscritto alle elementari
Per 100 persone della stessa generazione. Fonte: Istat, Famiglia e soggetti sociali.
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
11
Una costante: più studi, più lavori
Tassi di occupazione della popolazione da 15 a 64 anni
80.6 78.5
76.3
60.7
66.8
62.9
43.3
46.1
42.2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Laureati Diplomati Lic. Elem. e Medie
Fonte: European Union Labour Force
Survey, Eurostat.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
12
Effetti del titolo di studio
sulla distribuzione dei
redditi da lavoro.
Anno 2014
Percentili di reddito e differenze percentuali
rispetto alla mediana.
Fonte: Elaborazione su dati Istat, Eu-silc.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
-60
-40
-20
0
20
40
60
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
Percentili di reddito
Laurea (o superiore) Media inferiore, elementare (o nessuno)
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
13
Effetto di uno status socio-
economico della famiglia
d’origine “alto” (a) vs.
“basso” sul reddito attuale
delle persone di 30-39 anni.
Anno 2011
Fonte: Istat, Elaborazione Istat su dati
Eurostat, Eu-Silc Indagine sul reddito e le
condizioni di vita, Modulo ad hoc “La
trasmissione intergenerazionale degli
svantaggi”
(a) Istruzione universitaria*prof. non
manuale superiore*abitazione di proprietà
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
1.37 1.39
1.51
1.63
1.79
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
1.6
1.8
Francia Danimarca Spagna Italia Regno Unito
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
14
Condizione occupazionale
dei giovani laureati (a) a tre
anni dal conseguimento del
titolo – Anni 1991, 1995,
2004, 2007, 2015
Composizione percentuale.
Fonte: Istat, Indagine sull'inserimento lavorativo
dei laureati.
(a) Per motivi di comparabilità coloro che
svolgono un'attività di formazione retribuita non
sono compresi fra gli occupati.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
77.1
66.0
73.7 73.1 72.0
16.4
23.5
12.7 14.3 15.5
6.6
10.5
13.6 12.6 12.5
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1991 1995 2004 2007 2015
Non cercano lavoro Cercano lavoro Occupati
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
15
Giovani laureati occupati
(a) a tre anni dal consegui-
mento del titolo per tipo di
occupazione e anno di
indagine – Anni 1991,
1995, 2004, 2007, 2015
Composizione percentuale.
Fonte: Istat, Indagine sull'inserimento lavorativo
dei laureati.
(a) Per motivi di comparabilità coloro che
svolgono un'attività di formazione retribuita non
sono compresi fra gli occupati.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
42.0
55.8
59.5 62.4
53.2
24.7
18.1 13.8
12.8
14.3
33.4
26.0 26.7 24.8
32.5
1991 1995 2004 2007 2015
Occupazione ottimale Occupazione quasi ottimale Altra occupazione
15
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
16
6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
MODELLO
SCANDINAVO
Struttura unica(primaria + secondaria inferiore) Secondaria superiore (generale)
6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
MODELLO
ITALIANO
Primaria Secondaria inferiore Secondaria superiore Secondaria superiore (indirizzi professionali)
Liceo
Ist. Tecnico/ Ist. Professionale
Istruzione e formazione prof.
Secondaria superiore (indirizzo professionale)
MODELLO
TEDESCO
6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Primaria Secondaria inferiore Secondaria superiore (generale) Secondaria superiore (indirizzi
<professionali)
Gymnasium
Realschule (istituti tecnici)
Hauptschule (indirizzi prof.)
Biennio
orientamento
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
A differenza del
modello tedesco, in
Italia la formazione
professionale in
Italia è gestita in
concorrenza fra
Stato e regioni;
concentra studenti
difficili e
provenienti da
famiglie
svantaggiate;
manca di
prospettive
nell’istruzione
terziaria e
«passerelle» con gli
altri indirizzi; suscita
poca collaborazione
da parte delle
imprese.
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
La terza fase:
dai titoli alle competenze
 Si mette in dubbio la validità assoluta dei titoli di
studio come indicatori delle conoscenze e delle
abilità realmente possedute dagli individui e della
loro capacità di applicarle ai problemi del lavoro e
dello studio.
 Delgado, Henderson e Parmeter, 2014 confrontano
diverse misure di attainment (anni di scolarità):
nessuna è significativa in equazioni di crescita multi-
country. Solo misure di achievement alla Hanushek e
Woessmann hanno potere esplicativo.
 Studi comparativi internazionali sviluppano tentativi
sempre più ambiziosi di misurare le competenze
effettive degli studenti e degli adulti, estendendole a
quelle trasversali, sociali ed emotive.
17
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
Fonte: Michael S. Delgado, Daniel J.
Henderson and Christopher F. Parmeter,
2014. “Does Education Matter for Economic
Growth?” Oxford Bulletin of Economics and
Statistics, 76(3), 334-359.
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
18
Millennium Development
Goals 2000 – 2015
Target 2.A: Ensure that, by 2015, children
everywhere, boys and girls alike, will be able to
complete a full course of primary schooling.
Target 4.1: By 2030, ensure that all girls and boys complete free,
equitable and quality primary and secondary education leading to
relevant and effective learning outcomes.
Target 4.4: By 2030, substantially increase the number of youth and
adults who have relevant skills, including technical and vocational
skills, for employment, decent jobs and entrepreneurship.
Target 4.6: By 2030, ensure that all youth and a substantial
proportion of adults, both men and women, achieve literacy and
numeracy.
Target 4.7: By 2030, ensure that all learners acquire the knowledge
and skills needed to promote sustainable development, including,
among others, through education for sustainable development and
sustainable lifestyles, human rights, gender equality, promotion of a
culture of peace and non-violence, global citizenship and
appreciation of cultural diversity and of culture’s contribution to
sustainable development.
Sustainable Development
Goals 2015 - 2030
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
19
Secondo le stime, 25 punti PISA in più
comportano circa 5 decimi di Pil all’anno in
più.
L’OCSE stima che il vantaggio cumulato fino
al 2090 per l’Italia sarebbe di circa 5mila
miliardi di euro, più del doppio del debito
pubblico.
L’investimento in conoscenza fa aumentare
la produttività ed è un presupposto per
ricerca e innovazione
Hanusheck e Woessman mostrano una correlazione significativa fra
le competenze, misurate dai test Pisa, e la crescita economica.
Punti PISACrescitamediaPILprocapite
5,25
3,50
1,75
corea
austria
francia
giappone
belgio
regno unito
australia
norvegia
italiastati uniti
nuova zelanda
grecia
turchia
messico
portogallo
irlanda
finlandia
spagnadanimarca olanda
svezia
svizzera
islanda
canada
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Quali sono le competenze
rilevate?
20
 Dal 2000 a oggi l’Ocse si è concentrato sulle cd
«competenze per il lavoro e la vita»: comprensione
dei testi, logica matematica, applicazione del
metodo scientifico ai problemi.
 Negli ultimi anni a queste si sono affiancate le
competenze finanziarie e quelle digitali.
 Si tratta comunque di competenze individuali,
fortemente legate a conoscenze disciplinari.
 L’Ocse sta introducendo competenze «sociali»,
come il problem solving collaborativo.
 Sta inoltre crescendo l’attenzione sulle soft skills e le
competenze non cognitive, sull’onda del lavoro di
Heckman.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
L’espansione dei campi di competenza delle principali indagini Ocse
21
tipologia 2000-2009 2011 2012 2015 2018
PISA
Cognitive - Lettura
- Matematica
- Scienze
- Problem
solving
- Matematica
- Lettura
- Scienze
- Literacy finanziaria
- Scienze
- Lettura
- Matematica
- Literacy finanziaria
- Problem solving
collaborativo
- Scienze
- Lettura
- Matematica
- Literacy finanziaria
- Problem solving
collaborativo
Non cognitive - Atteggiamenti,
percezione di sé
- Strategie meta-
cognitive
- Atteggiamenti,
percezione di sé
- Strategie meta-cognitive
- Atteggiamenti ,
percezione di sé
- Competenze socio-
affettive
- Consapevolezza
ambientale
- - Strategie meta-cognitive
- Atteggiamenti , percezione
di sé
- Competenze socio-
affettive
- “Competenze globali”
PIAAC
Cognitive
- Literacy
- Matematica
- Problem solving
Non cognitive
- Abilità non cognitive
- Tratti di personalità
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
A ogni titolo di studio le sue
competenze trasversali
22
Competenze che le imprese ritengono
molto importanti, per titolo di studio del
candidato all’assunzione (fonte: Excelsior,
2015) quota % sul totale di segnalazioni di
ciascuna competenza.
54
50
36
29
15
14
0 10 20 30 40 50 60
capacità comunicativa scritta e orale
capacità di utilizzare professionalmente
internet
capacità di lavorare in gruppo
capacità di pianificare e coordinare
capacità di risolvere problemi
capacità di lavorare in autonomia
intraprendenza, creatività e ideazione
flessibilità e adattamento
Nessuna formazione specifica Diplomati Laureati
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Peraltro, imprese, atenei e laureati hanno diversi punti di vista
sull’importanza delle competenze trasversali
23
LE 8 COMPETENZE TRASVERSALI ANALIZZATE
Capacità di comunicare efficacemente
trasmettere informazioni e idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e formalmente corretto, esprimendole in
termini adeguati rispetto agli interlocutori specialisti o non specialisti del settore.
Capacità di lavorare in gruppo
coordinarsi con altre persone, anche di diverse culture e specializzazioni professionali, integrandone le competenze
Capacità di risolvere problemi
applicare in una situazione reale quanto appreso, individuando gli ambiti di conoscenze che meglio consentono di
affrontarla.
Capacità di analizzare e sintetizzare informazioni
acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze provenienti da diverse fonti.
Capacità di formulare giudizi in autonomia
interpretare le informazioni con senso critico e prendere decisioni conseguenti
Capacità di organizzare e pianificare
realizzare idee e progetti tenendo conto anche del tempo e delle altre risorse a disposizione.
Essere intraprendente
saper sviluppare idee innovative, progettarne e organizzarne la realizzazione, gestire le necessarie risorse ed essere
disposto a correre rischi per riuscirci.
Capacità di apprendere in maniera continuativa
sapere riconoscere le proprie lacune e identificare strategie efficaci volte all’acquisizione di nuove conoscenze e
competenze.
AZIENDE
1
2
3
4
5
6
7
*
DOCENTI
5
3
2
1
4
7
8
6
LAUREATI OCCUPATI
A 1 ANNO
1
4
2
6
8
3
7
5
I numeri indicano la posizione nella graduatoria di importanza relativa. 1 = più importante. Fonti: CT3, Excelsior-UnionCamere, AlmaLaurea
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
E nei prossimi 90 anni?
24
 Autor, Levy e Murnane (2003) e Acemoglu e Autor
(2012) classificano le skill in tre grandi categorie:
analitiche, interpersonali e di routine.
 L’evidenza (Brynjolfsson e McAfee, 2014, Autor
2015) è che l’automazione ha sostituito i lavori a
elevato contenuto di skill routinarie, privilegiando ai
due estremi i lavori caratterizzati da competenze
analitiche e interpersonali.
 La polarizzazione del mercato del lavoro favorisce
problem-solving, creatività, adattabilità, flessibilità e
capacità di giudizio.
 Frey e Osborne (2013) individuano tre aree in cui
l’intelligenza artificiale non è in grado di sostituire
competenze umane: manipolazione, creatività e
intelligenza sociale. Su questa base costruiscono un
indicatore del rischio di sostituzione da parte dei
robot.
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
 Acemoglu, Daron, and David Autor. 2011. “Skills, Tasks and
Technologies: Implications for Employment and Earnings.”
Handbook of Labor Economics, vol. 4, chapter 12. Elsevier, 1043–
1171.
 Autor, David, Frank Levy, and Richard Murnane. 2003. “The Skill
Content of Recent Technological Change: An Empirical
Exploration." The Quarterly Journal of Economics 118.4, 1279-
1333.
• Autor, David. “Why Are There Still So Many Jobs? The History and
Future of Workplace Automation.” Journal of Economic
Perspectives—Volume 29, Number 3—Summer 2015—Pages 3–30
• Brynjolfsson, Erik, and Andrew McAfee. 2014. The Second Machine
Age: Work, Progress, and Prosperity in a Time of Brilliant
Technologies. New York and London: W.W. Norton & Company.
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Fonte: www.kent.ac.uk/careers/sk/top-te-skills.htm
www.itf.org/futureworkskills/Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
VS
25
Competenze presenti e future
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
Lavoro e computerizzazione
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
La distribuzione dell’occupazione
statunitense del 2010 //
distinta per attività settoriali e in
relazione alla probabilità di
automazione-computerizzazione.
Fonte: Fonte: Frey, C.B., Osborne,
M.A. (2013), The future of
Employment: How susceptible are
Jobs to Computerisation? Working
Paper, Oxford Martin School,
University of Oxford.
18 OTTOBRE 2016 | SALERNO
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
UNA PROSPETTIVA STORICA
CONVEGNO SCIENTIFICO
LA SCUOLA IN ITALIA: I PROTAGONISTI, I FATTI, I DATI
SALERNO | PALAZZO DI CITTÀ
18 OTTOBRE 2016
Giovanni A. Barbieri | Istat
Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO
Una prospettiva storica

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Mais procurados (10)

G. Ballarino Università di Milano, F. Bernardi EUI, La mobilità sociale
 G. Ballarino  Università di Milano,  F. Bernardi EUI, La mobilità  sociale G. Ballarino  Università di Milano,  F. Bernardi EUI, La mobilità  sociale
G. Ballarino Università di Milano, F. Bernardi EUI, La mobilità sociale
 
Webinar 26 marzo 2015 Sorcioni
Webinar 26 marzo 2015 SorcioniWebinar 26 marzo 2015 Sorcioni
Webinar 26 marzo 2015 Sorcioni
 
Cammelli AlmaLaurea25agosto2014
Cammelli AlmaLaurea25agosto2014Cammelli AlmaLaurea25agosto2014
Cammelli AlmaLaurea25agosto2014
 
Che scuola ha fatto per ora offerta di istruzione siena serafin 081014
Che scuola ha fatto per ora   offerta di istruzione siena serafin 081014Che scuola ha fatto per ora   offerta di istruzione siena serafin 081014
Che scuola ha fatto per ora offerta di istruzione siena serafin 081014
 
Cinzia Conti e Sabrina Prati, Integrazione seconde generazioni in Italia le c...
Cinzia Conti e Sabrina Prati, Integrazione seconde generazioni in Italia le c...Cinzia Conti e Sabrina Prati, Integrazione seconde generazioni in Italia le c...
Cinzia Conti e Sabrina Prati, Integrazione seconde generazioni in Italia le c...
 
M. Marras, E. Olla, I comportamenti dei giovani europei
M. Marras, E. Olla, I comportamenti dei giovani europeiM. Marras, E. Olla, I comportamenti dei giovani europei
M. Marras, E. Olla, I comportamenti dei giovani europei
 
A Milano il lavoro è donna
A Milano il lavoro è donnaA Milano il lavoro è donna
A Milano il lavoro è donna
 
Superiori Milano e provincia - iscritti e frequentanti 2011
Superiori Milano e provincia - iscritti e frequentanti 2011Superiori Milano e provincia - iscritti e frequentanti 2011
Superiori Milano e provincia - iscritti e frequentanti 2011
 
Viaggio nell'Italia che innova: capitale umano e impresa
Viaggio nell'Italia che innova: capitale umano e impresaViaggio nell'Italia che innova: capitale umano e impresa
Viaggio nell'Italia che innova: capitale umano e impresa
 
Giovani e Mutamento
Giovani e MutamentoGiovani e Mutamento
Giovani e Mutamento
 

Semelhante a Giovanni Alfredo Barbieri, Andrea Gavosto - Scuola e mercato del lavoro

I giovani piemontesi tra scuola e lavoro
I giovani piemontesi tra scuola e lavoroI giovani piemontesi tra scuola e lavoro
I giovani piemontesi tra scuola e lavoroQuotidiano Piemontese
 
Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...
Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...
Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...Istituto nazionale di statistica
 
S. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipo
S. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipoS. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipo
S. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipoIstituto nazionale di statistica
 
G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...
G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...
G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...Istituto nazionale di statistica
 
F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia
F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia
F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia Istituto nazionale di statistica
 
Who are neet - 2013
Who are neet - 2013Who are neet - 2013
Who are neet - 2013Angelo Mosca
 
S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...
S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...
S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...Istituto nazionale di statistica
 
Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...
Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...
Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...Istituto nazionale di statistica
 
Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)
Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)
Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)Istituto nazionale di statistica
 
Rapiti, e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...
Rapiti,  e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...Rapiti,  e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...
Rapiti, e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...Istituto nazionale di statistica
 
F. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata ti
F. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata tiF. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata ti
F. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata tiIstituto nazionale di statistica
 
Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...
Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...
Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...Giovanni Barbieri
 
M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica Applicazioni ed ...
M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica  Applicazioni ed ...M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica  Applicazioni ed ...
M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica Applicazioni ed ...Istituto nazionale di statistica
 
S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...
S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...
S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...Istituto nazionale di statistica
 

Semelhante a Giovanni Alfredo Barbieri, Andrea Gavosto - Scuola e mercato del lavoro (20)

I giovani piemontesi tra scuola e lavoro
I giovani piemontesi tra scuola e lavoroI giovani piemontesi tra scuola e lavoro
I giovani piemontesi tra scuola e lavoro
 
A. Lamanna, l'istat racconta...
A. Lamanna, l'istat racconta...A. Lamanna, l'istat racconta...
A. Lamanna, l'istat racconta...
 
Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...
Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...
Gian Carlo Blangiardo, Un nuovo mondo del lavoro, nuovi modi di lavorare: da ...
 
S. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipo
S. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipoS. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipo
S. Da Valle, Il censimento e i giovani: Il racconto di una giornata tipo
 
A. Cicerchia, Non è petrolio e fa (anche) mangiare
A. Cicerchia, Non è petrolio e fa (anche)  mangiareA. Cicerchia, Non è petrolio e fa (anche)  mangiare
A. Cicerchia, Non è petrolio e fa (anche) mangiare
 
G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...
G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...
G. Lagana', Statistica, scuola e intercultura: le seconde generazioni in Ital...
 
F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia
F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia
F. Rania, La condizione occupazionale dei giovani: Calabria e Italia
 
COMUNI della COSTA d'AMALFI - STATISTICHE e TREND
COMUNI della COSTA d'AMALFI - STATISTICHE e TRENDCOMUNI della COSTA d'AMALFI - STATISTICHE e TREND
COMUNI della COSTA d'AMALFI - STATISTICHE e TREND
 
Who are neet - 2013
Who are neet - 2013Who are neet - 2013
Who are neet - 2013
 
P. Binetti, Capitale umano e lavoro
P. Binetti, Capitale umano e lavoroP. Binetti, Capitale umano e lavoro
P. Binetti, Capitale umano e lavoro
 
S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...
S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...
S.Tomasini, Prometeia, Alla ricerca di chiavi di letttura del potenziale di c...
 
Le "eredità" del passato e le leve per il futuro dell'economia piemontese - d...
Le "eredità" del passato e le leve per il futuro dell'economia piemontese - d...Le "eredità" del passato e le leve per il futuro dell'economia piemontese - d...
Le "eredità" del passato e le leve per il futuro dell'economia piemontese - d...
 
Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...
Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...
Pietro Antonio Valentino, Il ruolo dell’industria culturale nell’economia ter...
 
Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)
Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)
Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni (2018 e 2019)
 
Rapiti, e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...
Rapiti,  e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...Rapiti,  e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...
Rapiti, e pintaldi forum pa 15 maggio, Rapporto sul mercato del lavoro 2019 ...
 
F. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata ti
F. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata tiF. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata ti
F. Paradisi, Il censimento e i giovani: il racconto di una giornata ti
 
Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...
Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...
Giovanni A. Barbieri – Navigare fra le fonti statistiche per l'economia appli...
 
M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica Applicazioni ed ...
M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica  Applicazioni ed ...M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica  Applicazioni ed ...
M. Stranges, L'uso dei dati Istat nella ricerca scientifica Applicazioni ed ...
 
S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...
S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...
S. Frisullo, #UNGIORNODACAMPIONE: come i dati raccontano la nostra vita quoti...
 
A. Ferruzza, Presentazione del Rapporto SDGs 2019
A. Ferruzza, Presentazione del Rapporto SDGs 2019 A. Ferruzza, Presentazione del Rapporto SDGs 2019
A. Ferruzza, Presentazione del Rapporto SDGs 2019
 

Mais de Istituto nazionale di statistica

Mais de Istituto nazionale di statistica (20)

Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica1414a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 

Último

Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 

Último (7)

Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 

Giovanni Alfredo Barbieri, Andrea Gavosto - Scuola e mercato del lavoro

  • 1. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA CONVEGNO SCIENTIFICO LA SCUOLA IN ITALIA: I PROTAGONISTI, I FATTI, I DATI SALERNO | PALAZZO DI CITTÀ 18 OTTOBRE 2016 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO Una prospettiva storica
  • 2. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Tre fasi 1. 1861 – 1950: uscita dall’analfabetismo 2. 1951 – 2000: centralità dei titoli di studio 3. 2001 – : le competenze 2 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 3. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Prima fase: 1861 – 1950 Per istruzione si intende: «saper leggere»  L’istruzione della popolazione è quasi assente dalle prime 8 rilevazioni censuarie.  L’unico aspetto monitorato riguarda la progressiva crescita dell’alfabetismo (grosso modo da ¼ ai 9/10 della popolazione).  I dati sulle diverse professioni, molto analitici, non vengono posti in relazione con i titoli di studio.  La messa a fuoco dei concetti di occupazione e disoccupazione è ancora di là da venire (dal 1931). 3 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 4. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 1861 1866 1871 1876 1881 1886 1891 1896 1901 1906 1911 1916 1921 1926 1931 1936 1941 1946 1951 1956 1961 1966 % di "sa leggere" al censimento (da 6 anni in su) % sposi che sottoscrivono l'atto di matrimonio Un secolo per uscire dall’analfabetismo Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 5. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 5 Fino al 1951 le informazioni relative al titolo di studio non sono state oggetto di rilevazione censuaria: dunque i dati, molto analitici, sulle professioni non sono leggibili in funzione del grado di istruzione. L’unica informazione che coniughi dimensione lavorativa ed istruzione ricavabile dal censimento 1931 è la quota di analfabeti per grandi categorie professionali. Ma a fare la differenza è soprattutto la circoscrizione: agricoltura in Piemonte = 4,8% analfabeti; agricoltura nelle Calabrie = 64,3% analfabeti; industria in Lombardia = 1,4% analfabeti; industria in Sicilia = 28,4% analfabeti. 3.5 8.3 9.1 13.6 19.9 20.9 23.1 29.6 0 5 10 15 20 25 30 35 PA, credito, assicurazioni, prof.liberali commercio industria trasporti e comunicazioni servizi domestici totale condizioni non professionali agricoltura Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 6. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Seconda fase: dal 1951 al 2011 La centralità dei titoli di studio  L’Italia accelera la sua rincorsa ai paesi avanzati in campo educativo.  Dal 1951 il grado di istruzione della popolazione diventa un tassello importante delle rilevazioni censuarie.  Si adotta un sistema a 5 livelli (Laurea-Diploma- Scuola Media Inferiore-Lic. Elementare –Senza Titolo).  Dal 1959 in via sperimentale e dal 1964 regolarmente vengono realizzate le indagini sulle forze di lavoro.  Gli anni di istruzione e il titolo di studio diventano le «credenziali» per l’accesso al mercato del lavoro e la mobilità sociale.  Crescono i livelli di istruzione fra le donne, che finiranno con il superare gli uomini. 6 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 7. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA La scolarità in Italia 7 Anni di scolarizzazione media popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Negli ultimi centocinquanta anni l’Italia ha ridotto il divario con i paesi più avanzati come anni di scolarità. Fonte: The Century of Education, C. Morrison F. Murtin, 2009 0 3 6 9 12 15 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 francia giappone germania regno unito stati uniti italia Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 8. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA v Tassi di scolarità per le scuole secondarie superiori e l’università per genere 8 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0 90.0 100.0 1950/51 1960/61 1970/71 1980/81 1990/91 2000/01 2012/13 2013/14 Tassidiscolarità% Anni Secondaria superiore: uomini Secondaria superiore: donne Università: uomini Università: donne Fonte: Istat, Elaborazioni su dati Miur e ANS
  • 9. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA v v v v v 9 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 2005 2015 Donne Laurea e oltre Donne Diploma Occupati per sesso e titolo di studio Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli donne laureate donne diplomate donne licenza media uomini laureati uomini diplomati uomini licenza media
  • 10. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Persone di 25 anni e più per sesso, generazione e percorso di istruzione. Anno 2009 10 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Prima… 1940-49 1950-59 1960-69 1970-79 1980-84 Uomini 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Prima… 1940-49 1950-59 1960-69 1970-79 1980-84 Donne Conseguito titolo universitario Ancora studia università Abbandonato università Fermato alle superiori Abbandonato alle superiori Fermato alle medie Abbandonato alle medie Fermato alle elementari Mai iscritto alle elementari Per 100 persone della stessa generazione. Fonte: Istat, Famiglia e soggetti sociali.
  • 11. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 11 Una costante: più studi, più lavori Tassi di occupazione della popolazione da 15 a 64 anni 80.6 78.5 76.3 60.7 66.8 62.9 43.3 46.1 42.2 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Laureati Diplomati Lic. Elem. e Medie Fonte: European Union Labour Force Survey, Eurostat. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 12. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 12 Effetti del titolo di studio sulla distribuzione dei redditi da lavoro. Anno 2014 Percentili di reddito e differenze percentuali rispetto alla mediana. Fonte: Elaborazione su dati Istat, Eu-silc. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli -60 -40 -20 0 20 40 60 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 Percentili di reddito Laurea (o superiore) Media inferiore, elementare (o nessuno)
  • 13. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 13 Effetto di uno status socio- economico della famiglia d’origine “alto” (a) vs. “basso” sul reddito attuale delle persone di 30-39 anni. Anno 2011 Fonte: Istat, Elaborazione Istat su dati Eurostat, Eu-Silc Indagine sul reddito e le condizioni di vita, Modulo ad hoc “La trasmissione intergenerazionale degli svantaggi” (a) Istruzione universitaria*prof. non manuale superiore*abitazione di proprietà Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli 1.37 1.39 1.51 1.63 1.79 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 Francia Danimarca Spagna Italia Regno Unito
  • 14. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 14 Condizione occupazionale dei giovani laureati (a) a tre anni dal conseguimento del titolo – Anni 1991, 1995, 2004, 2007, 2015 Composizione percentuale. Fonte: Istat, Indagine sull'inserimento lavorativo dei laureati. (a) Per motivi di comparabilità coloro che svolgono un'attività di formazione retribuita non sono compresi fra gli occupati. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli 77.1 66.0 73.7 73.1 72.0 16.4 23.5 12.7 14.3 15.5 6.6 10.5 13.6 12.6 12.5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 1991 1995 2004 2007 2015 Non cercano lavoro Cercano lavoro Occupati
  • 15. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 15 Giovani laureati occupati (a) a tre anni dal consegui- mento del titolo per tipo di occupazione e anno di indagine – Anni 1991, 1995, 2004, 2007, 2015 Composizione percentuale. Fonte: Istat, Indagine sull'inserimento lavorativo dei laureati. (a) Per motivi di comparabilità coloro che svolgono un'attività di formazione retribuita non sono compresi fra gli occupati. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli 42.0 55.8 59.5 62.4 53.2 24.7 18.1 13.8 12.8 14.3 33.4 26.0 26.7 24.8 32.5 1991 1995 2004 2007 2015 Occupazione ottimale Occupazione quasi ottimale Altra occupazione 15
  • 16. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 16 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 MODELLO SCANDINAVO Struttura unica(primaria + secondaria inferiore) Secondaria superiore (generale) 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 MODELLO ITALIANO Primaria Secondaria inferiore Secondaria superiore Secondaria superiore (indirizzi professionali) Liceo Ist. Tecnico/ Ist. Professionale Istruzione e formazione prof. Secondaria superiore (indirizzo professionale) MODELLO TEDESCO 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Primaria Secondaria inferiore Secondaria superiore (generale) Secondaria superiore (indirizzi <professionali) Gymnasium Realschule (istituti tecnici) Hauptschule (indirizzi prof.) Biennio orientamento Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli A differenza del modello tedesco, in Italia la formazione professionale in Italia è gestita in concorrenza fra Stato e regioni; concentra studenti difficili e provenienti da famiglie svantaggiate; manca di prospettive nell’istruzione terziaria e «passerelle» con gli altri indirizzi; suscita poca collaborazione da parte delle imprese.
  • 17. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA La terza fase: dai titoli alle competenze  Si mette in dubbio la validità assoluta dei titoli di studio come indicatori delle conoscenze e delle abilità realmente possedute dagli individui e della loro capacità di applicarle ai problemi del lavoro e dello studio.  Delgado, Henderson e Parmeter, 2014 confrontano diverse misure di attainment (anni di scolarità): nessuna è significativa in equazioni di crescita multi- country. Solo misure di achievement alla Hanushek e Woessmann hanno potere esplicativo.  Studi comparativi internazionali sviluppano tentativi sempre più ambiziosi di misurare le competenze effettive degli studenti e degli adulti, estendendole a quelle trasversali, sociali ed emotive. 17 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli Fonte: Michael S. Delgado, Daniel J. Henderson and Christopher F. Parmeter, 2014. “Does Education Matter for Economic Growth?” Oxford Bulletin of Economics and Statistics, 76(3), 334-359.
  • 18. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 18 Millennium Development Goals 2000 – 2015 Target 2.A: Ensure that, by 2015, children everywhere, boys and girls alike, will be able to complete a full course of primary schooling. Target 4.1: By 2030, ensure that all girls and boys complete free, equitable and quality primary and secondary education leading to relevant and effective learning outcomes. Target 4.4: By 2030, substantially increase the number of youth and adults who have relevant skills, including technical and vocational skills, for employment, decent jobs and entrepreneurship. Target 4.6: By 2030, ensure that all youth and a substantial proportion of adults, both men and women, achieve literacy and numeracy. Target 4.7: By 2030, ensure that all learners acquire the knowledge and skills needed to promote sustainable development, including, among others, through education for sustainable development and sustainable lifestyles, human rights, gender equality, promotion of a culture of peace and non-violence, global citizenship and appreciation of cultural diversity and of culture’s contribution to sustainable development. Sustainable Development Goals 2015 - 2030 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 19. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA 19 Secondo le stime, 25 punti PISA in più comportano circa 5 decimi di Pil all’anno in più. L’OCSE stima che il vantaggio cumulato fino al 2090 per l’Italia sarebbe di circa 5mila miliardi di euro, più del doppio del debito pubblico. L’investimento in conoscenza fa aumentare la produttività ed è un presupposto per ricerca e innovazione Hanusheck e Woessman mostrano una correlazione significativa fra le competenze, misurate dai test Pisa, e la crescita economica. Punti PISACrescitamediaPILprocapite 5,25 3,50 1,75 corea austria francia giappone belgio regno unito australia norvegia italiastati uniti nuova zelanda grecia turchia messico portogallo irlanda finlandia spagnadanimarca olanda svezia svizzera islanda canada Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 20. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Quali sono le competenze rilevate? 20  Dal 2000 a oggi l’Ocse si è concentrato sulle cd «competenze per il lavoro e la vita»: comprensione dei testi, logica matematica, applicazione del metodo scientifico ai problemi.  Negli ultimi anni a queste si sono affiancate le competenze finanziarie e quelle digitali.  Si tratta comunque di competenze individuali, fortemente legate a conoscenze disciplinari.  L’Ocse sta introducendo competenze «sociali», come il problem solving collaborativo.  Sta inoltre crescendo l’attenzione sulle soft skills e le competenze non cognitive, sull’onda del lavoro di Heckman. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 21. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA L’espansione dei campi di competenza delle principali indagini Ocse 21 tipologia 2000-2009 2011 2012 2015 2018 PISA Cognitive - Lettura - Matematica - Scienze - Problem solving - Matematica - Lettura - Scienze - Literacy finanziaria - Scienze - Lettura - Matematica - Literacy finanziaria - Problem solving collaborativo - Scienze - Lettura - Matematica - Literacy finanziaria - Problem solving collaborativo Non cognitive - Atteggiamenti, percezione di sé - Strategie meta- cognitive - Atteggiamenti, percezione di sé - Strategie meta-cognitive - Atteggiamenti , percezione di sé - Competenze socio- affettive - Consapevolezza ambientale - - Strategie meta-cognitive - Atteggiamenti , percezione di sé - Competenze socio- affettive - “Competenze globali” PIAAC Cognitive - Literacy - Matematica - Problem solving Non cognitive - Abilità non cognitive - Tratti di personalità Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 22. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA A ogni titolo di studio le sue competenze trasversali 22 Competenze che le imprese ritengono molto importanti, per titolo di studio del candidato all’assunzione (fonte: Excelsior, 2015) quota % sul totale di segnalazioni di ciascuna competenza. 54 50 36 29 15 14 0 10 20 30 40 50 60 capacità comunicativa scritta e orale capacità di utilizzare professionalmente internet capacità di lavorare in gruppo capacità di pianificare e coordinare capacità di risolvere problemi capacità di lavorare in autonomia intraprendenza, creatività e ideazione flessibilità e adattamento Nessuna formazione specifica Diplomati Laureati Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 23. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Peraltro, imprese, atenei e laureati hanno diversi punti di vista sull’importanza delle competenze trasversali 23 LE 8 COMPETENZE TRASVERSALI ANALIZZATE Capacità di comunicare efficacemente trasmettere informazioni e idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e formalmente corretto, esprimendole in termini adeguati rispetto agli interlocutori specialisti o non specialisti del settore. Capacità di lavorare in gruppo coordinarsi con altre persone, anche di diverse culture e specializzazioni professionali, integrandone le competenze Capacità di risolvere problemi applicare in una situazione reale quanto appreso, individuando gli ambiti di conoscenze che meglio consentono di affrontarla. Capacità di analizzare e sintetizzare informazioni acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze provenienti da diverse fonti. Capacità di formulare giudizi in autonomia interpretare le informazioni con senso critico e prendere decisioni conseguenti Capacità di organizzare e pianificare realizzare idee e progetti tenendo conto anche del tempo e delle altre risorse a disposizione. Essere intraprendente saper sviluppare idee innovative, progettarne e organizzarne la realizzazione, gestire le necessarie risorse ed essere disposto a correre rischi per riuscirci. Capacità di apprendere in maniera continuativa sapere riconoscere le proprie lacune e identificare strategie efficaci volte all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze. AZIENDE 1 2 3 4 5 6 7 * DOCENTI 5 3 2 1 4 7 8 6 LAUREATI OCCUPATI A 1 ANNO 1 4 2 6 8 3 7 5 I numeri indicano la posizione nella graduatoria di importanza relativa. 1 = più importante. Fonti: CT3, Excelsior-UnionCamere, AlmaLaurea Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli
  • 24. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA E nei prossimi 90 anni? 24  Autor, Levy e Murnane (2003) e Acemoglu e Autor (2012) classificano le skill in tre grandi categorie: analitiche, interpersonali e di routine.  L’evidenza (Brynjolfsson e McAfee, 2014, Autor 2015) è che l’automazione ha sostituito i lavori a elevato contenuto di skill routinarie, privilegiando ai due estremi i lavori caratterizzati da competenze analitiche e interpersonali.  La polarizzazione del mercato del lavoro favorisce problem-solving, creatività, adattabilità, flessibilità e capacità di giudizio.  Frey e Osborne (2013) individuano tre aree in cui l’intelligenza artificiale non è in grado di sostituire competenze umane: manipolazione, creatività e intelligenza sociale. Su questa base costruiscono un indicatore del rischio di sostituzione da parte dei robot. Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli  Acemoglu, Daron, and David Autor. 2011. “Skills, Tasks and Technologies: Implications for Employment and Earnings.” Handbook of Labor Economics, vol. 4, chapter 12. Elsevier, 1043– 1171.  Autor, David, Frank Levy, and Richard Murnane. 2003. “The Skill Content of Recent Technological Change: An Empirical Exploration." The Quarterly Journal of Economics 118.4, 1279- 1333. • Autor, David. “Why Are There Still So Many Jobs? The History and Future of Workplace Automation.” Journal of Economic Perspectives—Volume 29, Number 3—Summer 2015—Pages 3–30 • Brynjolfsson, Erik, and Andrew McAfee. 2014. The Second Machine Age: Work, Progress, and Prosperity in a Time of Brilliant Technologies. New York and London: W.W. Norton & Company.
  • 25. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Fonte: www.kent.ac.uk/careers/sk/top-te-skills.htm www.itf.org/futureworkskills/Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli VS 25 Competenze presenti e future
  • 26. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA Lavoro e computerizzazione Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli La distribuzione dell’occupazione statunitense del 2010 // distinta per attività settoriali e in relazione alla probabilità di automazione-computerizzazione. Fonte: Fonte: Frey, C.B., Osborne, M.A. (2013), The future of Employment: How susceptible are Jobs to Computerisation? Working Paper, Oxford Martin School, University of Oxford.
  • 27. 18 OTTOBRE 2016 | SALERNO SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO UNA PROSPETTIVA STORICA CONVEGNO SCIENTIFICO LA SCUOLA IN ITALIA: I PROTAGONISTI, I FATTI, I DATI SALERNO | PALAZZO DI CITTÀ 18 OTTOBRE 2016 Giovanni A. Barbieri | Istat Andrea Gavosto | Fondazione Agnelli SCUOLA E MERCATO DEL LAVORO Una prospettiva storica