F. Tartamella - La revisione della stima dei redditi da lavoro dipendente
1. La revisione della stima dei redditi da
lavoro dipendente
Francesca Tartamella
Seminario ”Il passaggio al SEC 2010 e la revisione generale dei conti nazionali”
Istat, Aula Magna - 16 Dicembre 2014
2. Indice
1. Stima dei redditi per i dipendenti regolari
2. Stima delle retribuzioni per i dipendenti irregolari
1. Analisi su Eu-Silc_Admin
2. Analisi su Rcfl_Admin
3. Procedura di stima e analisi dei risultati
3. Ricostruzione delle serie storiche
La revisione della stima dei redditi da lavoro dipendente, Francesca Tartamella – Roma, 16 dicembre 2014
3. Fonti reperite su tutti i datori di lavoro (stime in livello):
SBS: Frame (che ha dedicato particolare attenzione al CL) e Sci
Altre fonti amministrative: dati vigilanza (intermediari finanziari e
imprese di assicurazione), bilanci delle società di capitali, SDS, dati
previdenziali
Bilanci enti AAPP
Agricoltura: analizzate tutte le fonti disponibili (dati previdenziali,
indagine Rea, retribuzioni contrattuali)
per dati mancanti: imputazione
Contributi sociali: vincolo entrate enti di previdenza
Il dettaglio delle fonti consente l’individuazione precisa delle componenti
del costo del lavoro. L’analisi dell’indagine pluriennale sulla struttura delle
retribuzioni ha reso possibile una migliore allocazione della voce «altri
costi per il personale» tra retribuzioni e contributi figurativi
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Stima dei redditi per i dipendenti regolari
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4. Le stime dell’occupazione, producendo Rcfl_Admin (archivio forze
lavoro integrato con dati amministrativi), hanno confermato che:
•L’incrocio tra fonti dal lato famiglie e amministrative permette di identificare i
lavoratori irregolari
•Gli intervistati delle indagini sulle famiglie si dichiarano occupati e dichiarano
il reddito percepito anche quando irregolari
È stato costruito Eu-Silc_Admin: abbinamento di Eu-Silc con dati
amministrativi che contengono informazioni sulle retribuzioni.
Fondamentale la collaborazione con il Dipartimento per le statistiche
sociali ed ambientali che ha fornito supporto metodologico per il
corretto trattamento dei microdati.
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La stima delle retribuzioni dei dipendenti irregolari
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Un approccio basato sull’abbinamento delle informazioni micro
5. Una volta eliminati tutti i possibili casi di errata classificazione
all’interno del data base di Eu-Silc vengono identificati:
• I dipendenti regolari: risultano occupati sia per le fonti amministrative
che per le fonti famiglie
• I dipendenti irregolari: persone intervistate che hanno dichiarato un
reddito, ma non presenti in alcuna fonte amministrativa
Questo permette di calcolare il ratio: retribuzioni degli occupati
regolari/retribuzioni degli occupati irregolari.
L’utilizzo del rapporto relativo tra retribuzione di lavoratori regolari e
quella dei lavoratori irregolari, permette di minimizzare il bias da mis-
reporting di cui può soffrire il dato sulla retribuzione rilevato
direttamente sulle famiglie
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La misura dei differenziali retributivi tra regolari e
irregolari: Eu-Silc
6. L’utilizzo delle informazioni Eu-Silc presenta dei limiti:
•La (relativamente) scarsa numerosità campionaria forza l’aggregazione
delle branche
•Problemi di mis-classificazione per ateco (verificata sui regolari)
•Tempestività dei dati non compatibile con i tempi di produzione CN
Sono stati analizzati i dati di retribuzioni Rcfl nel database Rcfl-
Admin (agli intervistati viene richiesta la retribuzione netta abituale
mensile)
Sono stati evidenziati rapporti di retribuzione tra regolari ed irregolari
simili a quelli Eu-Silc
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La misura dei differenziali retributivi: i limiti di Eu-Silc e
analisi su Rcfl
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settore
A
Eusilc
(retribuzioni
lorde)
B
Eusilc
(retribuzioni
nette)
C
Rcfl
(retribuzioni
nette)
D
Rcfl
(ore
lavorate)
E
Rcfl
(retribuzioni
nette orarie)
Agricoltura 0.62 0.78 0.81 0.92 0.97
Industria 0.60 0.80 0.77 0.73 1.05
Costruzioni 0.57 0.74 0.81 0.96 0.85
Commercio 0.49 0.64 0.77 0.95 0.81
Trasporti 0.61 0.84 0.90 0.92 1.01
Alberghi e ristoranti 0.63 0.78 0.82 0.95 0.91
Informazione e comunicazione,
intermediazione finanziaria, altri
servizi alle imprese
0.49 0.71 0.77 0.84 1.03
Altri servizi 0.79 0.85 0.84 0.89 0.96
Tutti 0.51 0.71 0.76 0.86 0.88
Rapporti retribuzioni e ore lavorate irregolari/regolari
A= retribuzioni lorde annuali dip irregolari/retribuzioni lorde annuali dip regolari
B= retribuzioni nette annuali dip irregolari/ retribuzioni nette annuali dip regolari
C= retribuzioni nette mensili dip irregolari/ retribuzioni nette mensili dip regolari
D= ore lavorate settimanali dip irregolari/ ore lavorate settimanali dip regolari
E= retribuzioni orarie nette dip irregolari/ retribuzioni orarie nette dip regolari
8. L’analisi delle evidenze provenienti dalle due fonti porta a
scegliere l’utilizzo dei dati Rdfl-Admin.
Vantaggi:
•coerenza con i dati relativi all’ occupazione
• corretta classificazione per attività economica
• la maggiore numerosità del campione permette un’analisi più
fine (a livello di settore di attività economica)
• maggiore tempestività dei dati
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La scelta delle Forze di Lavoro come fonte da cui
derivare i differenziali retributivi (1)
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9. L’utilizzo dei dati Rcfl -Admin permette il passaggio a
retribuzione oraria: nel db sono presenti anche le ore lavorate,
che entrano nel calcolo delle ore lavorate CN
Infatti l’analisi congiunta dei dati Rcfl/Eu-Silc ha permesso di
evidenziare il fatto che parte della minore retribuzione percepita
dai lavoratori irregolari (a parità di altre condizioni) dipende dal
minore numero di ore lavorate mediamente rispetto al
lavoratore regolare
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La scelta delle Forze di Lavoro come fonte da cui
derivare i differenziali retributivi (2)
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10. •Identificazione dei lavoratori regolari e degli irregolari
•Imputazione dei redditi per tenere conto della correzione status
occupazionale (gli occupati imputati non hanno reddito)
•Stratificazione per Ateco, fino ad ottenere numerosità significativa
•Per ogni strato, calcolo dei ratio (R): retribuzione oraria
irregolari/retribuzione oraria irregolari
•Calcolo della retribuzione netta annua sui dati dei regolari CN (W)
•Retribuzione oraria irregolare= R*W
•Totale redditi dei dipendenti irregolari= Retribuzione oraria irregolare
*ore lavorate dagli irregolari (e assenza di oneri sociali)
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Stima delle retribuzioni irregolari: una sintesi della
procedura
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Salario
orario dei
regolari CN
(imprese
market)*
Salari orari
contrattuali
*
Salario
orario degli
irregolari*
Differenziali
(salario
orario
regolari
CN=1)
Revisione
monte
retribuzioni
irregolari
agricoltura 9.1 9.4 6.4 0.70 -53%
industria senso stretto 16.5 8.1 0.49 -27%
costruzioni 13.5 13.7 7.8 0.58 -36%
servizi 14.3 8.2 0.57 -63%
commercio, trasporti,
alberghi e pubblici
esercizi
14.5 13.2 9.6 0.66 -53%
servizi alle imprese 18.3 13.6 9.1 0.50 -69%
altri servizi 8.3 13.0 7.5 0.90 56%
totale economia 14.7 14.8 8.1 0.55 -37%
*valori in euro
I risultati:
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• I differenziali di salari orari sono più ampi (più lontani da 1) nei
settori di attività economica in cui le retribuzioni orarie dei lavoratori
regolari sono più elevate (industria, servizi alle imprese), sono più
contenuti nei settori di attività economica in cui le retribuzioni orarie
sono più basse
• Ne risulta che la che la variabilità dei salari orari dei lavoratori
irregolari tra i diversi settori di attività economica è meno
accentuata rispetto a quella dei lavoratori regolari
Stima delle retribuzioni irregolari: i risultati
13. •Per i redditi dei dipendenti regolari: utilizzati i tassi di variazione dei
livelli degli aggregati delle serie precedenti al massimo livello dettaglio:
98 branche, retribuzioni regolari, retribuzioni irregolari, contributi
sociali, accantonamenti, contributi figurativi
•Per le retribuzioni dei dipendenti irregolari: nelle branche in cui
l’incidenza degli irregolari è cambiata in modo significativo sono stati
utilizzati i tassi di variazione dei pc delle serie precedenti e quindi il
totale è stato ottenuto moltiplicato il procapite per la nuova serie di ula
•Per il settore finanziario: ricostruzione puntuale approfondendo
l’analisi dei dati di vigilanza
•I contributi sociali sono stati vincolati al nuovo livello stimato
seguendo le metodologie concordate con Eurostat
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La ricostruzione delle serie storiche
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