Censimento Permanente delle imprese

Struttura, comportamenti
e strategie delle imprese.
Marche, Abruzzo e Puglia
Lucia Mongelli
Istat | DIRM – P.M. Organizzazione e conduzione delle
rilevazioni economiche e Censimenti economici
Marche, Abruzzo e Puglia
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE

1. Finalità dell’indagine e campo di osservazione
2. Struttura economica regionale
3. Caratteristiche generali
4. Struttura proprietaria e obiettivi gestionali
5. Risorse umane
6. I rapporti fra le imprese: concorrenza e cooperazione
7. Finanza
8. Innovazione tecnologica e digitalizzazione
9. Traiettorie di sviluppo
10. Sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e sicurezza
1
CONTENUTI

2
FINALITA’ DELL’INDAGINE E CAMPO DI OSSERVAZIONE
Finalità dell’indagine: Disporre di un set di indicatori capace di misurare in modo coerente struttura e
dinamica del sistema imprese, e quindi:
o Aggiornare il quadro sulla struttura e competitività
o Cogliere i cambiamenti del Sistema produttivo
o Integrare il sistema di base dei dati, i registri statistici
Il Censimento permanente delle imprese nasce dall’esigenza di disporre di un monitoraggio
più frequente ed approfondito dei comportamenti delle imprese e consente di individuare le
linee evolutive in essere, ma anche gli elementi che potrebbero impedire una transizione
verso un futuro sostenibile
Nel 2019 il Censimento delle imprese diventa permanente

3
CAMPO DI OSSERVAZIONE
Campo di osservazione: le imprese con 3 e più addetti attive nei settori dell’industria e dei servizi,
un campione di circa 280 mila imprese rappresentative di un universo di poco più di un milione di
unità, corrispondenti al 24,0% delle imprese italiane.
A livello regionale:
15.284 imprese
il 26,2% delle imprese
regionali, in rappresentanza di
58.252 imprese regionali
La lettura dei risultati riguarderà le regioni Marche, Abruzzo e Puglia,
dove possibile saranno confrontati con i dati Italia
8.216 imprese
regionali, in rappresentanza
delle 22.065 imprese abruzzesi
11.704 imprese
regionali, in rappresentanza di
un universo di 32.797 imprese
regionali
Marche Abruzzo Puglia

Imprese e addetti per classe di addetti e territorio. Anno 2018. (Composizione percentuale)
4
La struttura economica di Marche Abruzzo e Puglia è caratterizzata da microimprese, in analogia con i dati
nazionali
Lavorano nelle microimprese la maggior parte degli addetti, in misura superiore alla quota degli addetti nazionali
in tutte e 3 le regioni.
STRUTTURA ECONOMICA REGIONALE
Imprese Imprese Imprese
Addetti Addetti Addetti
Marche Abruzzo Puglia Italia
Addetti
Imprese

Addetti per classe di addetti. Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. (Variazioni percentuali
2018-2011)
5
Il Censimento delle Imprese
segnala un sistema produttivo
in transizione, con evidenti
segnali di dinamismo di segno
opposto nelle realtà regionali.
Osserviamo:
o Un decremento diffuso
dell’occupazione in tutte le
classi dimensionali nelle
Marche e in Abruzzo, ad
eccezione dell’occupazione
delle grandi dimensioni
dell’Abruzzo;
o Una crescita occupazionale
in tutte le classi
dimensionali per la Puglia.
STRUTTURA ECONOMICA REGIONALE, VARIAZIONI RISPETTO AL 2011
-6,2
-1,8
3,5
-2,1
-3,0
-2,3
7,0
2,2
-8,8
-10,9
2,0
-2,5
0,3
-15,3
1,6
1,5
-4,3 -3,3
13,9
1,8
-14,9
-2,3
16,5
2,2
-36,0
11,1
27,4
7,0
Marche:
-8,6
Abruzzo: -2,7
Puglia: +6,5
ITALIA: +1,3
-40,0
-30,0
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
Marche Abruzzo Puglia ITALIA
3-9 10-19 20-49 50-99

Il peso delle imprese industriali a livello provinciale :
• MARCHE: la consistenza del settore industriale è
superiore alla media nazionale in 4 province su 5:
Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata e Fermo;
• ABRUZZO: solo 2 su 4: Teramo e Chieti
• PUGLIA il peso delle imprese di produzione di beni
è superiore ai dati nazionali solo nella provincia di
Barletta-Andria-Trani
6
CARATTERISTICHE GENERALI
La struttura produttiva delle 3 regioni è
diversificata: le imprese marchigiane sono
caratterizzate da una forte prevalenza di imprese
industriali diversamente dalle imprese abruzzesi e
pugliesi con prevalenza di imprese operanti nel
settore dei servizi
Peso delle «imprese industriali» nel campo di
osservazione, per provincia. Anno 2018. (Valori
percentuali)*
*Cartogramma costruito sui quintili della distribuzione della variabile rappresentata.
Marche:
oltre il 36%
Abruzzo: poco
+ del 31%
Puglia: poco
– del 29%
Italia:
30,0%

Imprese con almeno 10 addetti controllate da persona fisica o famiglia, per
regione e soggetto responsabile della gestione. Anno 2018 (Valori
percentuali calcolati sul totale delle imprese con almeno 10 addetti controllate da
persona fisica o famiglia)
7
o La struttura produttiva del settore
privato è caratterizzata dalla
prevalenza di imprese a controllo
individuale/familiare, poco più di 7 su
10 imprese nelle Marche e in
Abruzzo, in linea con i dati nazionali,
8 su 10 invece in Puglia.
o La natura prevalentemente familiare
delle imprese italiane riguarda anche
le caratteristiche gestionali, in poco
più di 2 casi su 10 nelle Marche e
Abruzzo e quasi 2 su 10 in Puglia.
o La responsabilità gestionale è
affidata ad un manager o altro
soggetto, con una quota al di sotto del
dato nazionale per l’Abruzzo e la
Puglia, unica eccezione per le Marche
che si allinea ai dati nazionali.
o .
STRUTTURA PROPRIETARIA E OBIETTIVI GESTIONALI
L'imprenditore o
socio principale/
unico
Un membro
della famiglia
proprietaria o
controllante
Un manager
selezionato
all'interno
dell'impresa
Un manager
assunto
all'esterno
dell'impresa
Altro
soggetto
Marche 74,0 20,1 1,9 0,5 3,5
Abruzzo 73,7 21,5 2,1 0,3 2,3
Puglia 80,1 16,1 0,8 0,5 2,5
ITALIA 73,0 21,2 2,4 0,9 2,5

Principali ostacoli incontrati dalle imprese nell'acquisizione di risorse umane nel triennio 2016-2018. (a) (Valori
percentuali)
8
o Il costo del lavoro eccessivamente elevato è stato indicato come fattore rilevante ad ostacolare l’acquisizione di
nuove risorse umane. Per la Puglia quasi 6 punti percentuali superiori al dato nazionale, più di 4 per l’Abruzzo.
o L’incertezza sulla sostenibilità futura dei costi delle nuove risorse rappresenta un rilevante freno alla attivazione di
nuovi contratti di lavoro, in quasi 3 imprese su 10.
o I problemi di mismatch fra domanda e offerta di lavoro, il reperimento di personale con qualifiche tecniche, sono
fra i principali impedimenti all’acquisizione di nuove risorse, per le 3 regioni tutti i valori sono al di sotto dei dati
nazionali.
RISORSE UMANE
Costo del
lavoro troppo
elevato
Incertezza sulla
sostenibilità
futura dei costi
delle nuove
risorse
Difficoltà di
reperimento di
personale con
le competenze
tecniche
richieste
Insufficienza di
incentivi da
parte dello
Stato o
difficoltà ad
accedervi
Difficoltà di
reperimento di
personale con
le competenze
trasversali
richieste
Nessun
ostacolo
L'impresa non
ha preso in
considerazione
la possibilità di
acquisire
risorse umane
Marche 45,5 28,9 20,7 15,4 8,5 17,7 16,9
Abruzzo 52,2 28,2 15,2 22,2 6,9 17,2 14,0
Puglia 53,7 25,5 14,7 20,9 7,1 18,0 12,6
ITALIA 47,9 27,2 21,0 17,6 9,9 16,6 15,6
(a) Le imprese potevano indicare più risposte

9
Principali punti di forza della
propria capacità competitiva, nella
valutazione:
o Di gran lunga la qualità dei
prodotti e/o dei servizi nella
maggioranza delle aziende, più
di 7 su 10.
o La professionalità e la
competenza del personale
o I prezzi di vendita dei prodotti
e/o dei servizi
o La diversificazione dell’offerta
di prodotti e/o servizi: 2
imprese su 10;
o La capacità di adeguare i livelli
di produzione alla domanda
o La capacità di introdurre
prodotti nuovi o migliorati.
I RAPPORTI FRA LE IMPRESE: CONCORRENZA
Principali punti di forza della capacità competitiva delle imprese con almeno 10
addetti (a). Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. Anno 2018. (Valori percentuali)
(a) Le imprese potevano indicare al massimo tre risposte
76,1
47,4
36,5
20,2 19,0
12,1
73,7
48,2
35,0
18,2 17,6
10,0
72,7
42,2
39,4
19,6
14,2
12,0
74,1
48,2
35,0
20,1 17,4
12,6
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
Qualità dei
prodotti e/o
servizi
Professionalità
e competenza
del personale
Prezzo dei
prodotti e/o
servizi
Diversificazione
dei prodotti e/o
servizi
Capacità di
adeguare la
produzione alla
domanda
Introduzione di
prodotti e/o
servizi nuovi o
migliorati

Imprese che hanno intrattenuto relazioni con altre imprese o enti, per tipo di
relazione (a). Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. Anno 2018. (Valori percentuali delle
imprese con almeno una relazione)
10
I rapporti fra le imprese non sono
unicamente di natura
concorrenziale.
Fondamentali sono le relazioni
verticali di filiera e quelle (formali o
meno) di collaborazione.
Nelle 3 regioni in dettaglio, posto
pari a 100 il numero delle imprese
con almeno una relazione:
o Circa 60 su 100 indicano di
operare in qualità di
committente;
o Circa 47 su 100 di essere una
subfornitrice
I RAPPORTI FRA LE IMPRESE: COOPERAZIONE
62,4
48,0
10,9
21,1
26,3
57,5
47,5
14,4
22,0
27,9
59,0
45,0
15,4
20,2
26,3
61,9
48,3
14,3
22,0 26,6
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
Imprese con
almeno una
relazione in
qualità di
committente
Imprese con
almeno una
relazione in
qualità di
subfornitrice
Imprese che
hanno accordi
formali
(consorzio,
contratto di rete,
ecc.)
Imprese che
hanno accordi
informali
Imprese con
relazioni di altro
tipo

11
Fonti di finanziamento delle imprese
più diffuse:
o L’auto-finanziamento è scelto da
più di 7 imprese su 10 per le
Marche, quasi 8 per l’Abruzzo e
per la Puglia.
o Il credito bancario rappresenta la
fonte prevalente di finanziamento
esterno:
o Credito bancario a medio
lungo termine;
o Credito bancario a breve
termine;
mediamente 1 impresa su 2;
1. FINANZA
Principali fonti di finanziamento delle imprese (a). Marche, Abruzzo, Puglia
e Italia. Anno 2018. (Valori percentuali)
70,4
38,6
26,1
10,0
8,6
76,8
32,2
19,3
8,4
7,4
77,1
28,2
17,8
8,8
6,9
74,5
33,6
21,2
8,3
10,3
0,0 20,0 40,0 60,0 80,0
Auto- finanziamento
Credito bancario a medio o lungo
termine (12 mesi e oltre)
Credito bancario a breve termine
(meno di 12 mesi)
Credito commerciale
Leasing o factoring
(a) Al quesito non hanno risposto le imprese operanti nelle attività finanziarie e assicurative.
Inoltre, le imprese potevano indicare più risposte.

12
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Imprese con 3 e più addetti impegnate in progetti di
innovazione, per provincia. Anni 2016-2018. (Valori
percentuali)
L’innovazione tecnologica è alla base del processo di
crescita economica di un’impresa.
La percentuale di imprese impegnate in progetti di
innovazione in tutte e 3 le regioni è inferiore a quella
registrata a livello nazionale.
A livello provinciale:
o MARCHE: un valore superiore alla media nazionale
solo per Ancona, sopra alla media regionale Pesaro e
Urbino
o ABRUZZO: l’unica provincia che si avvicina al dato
nazionale è quella di Pescara
o PUGLIA: il dato della provincia di Foggia è il più vicino
al valore nazionale, il più distante è quello della
provincia di Barletta-Andria-Trani dove meno di 3
aziende su 10 dichiarano di svolgere attività
innovative.
Una trattazione più approfondita dei risultati censuari relativi
a questi temi è contenuta nel documento Istat
“Digitalizzazione e tecnologia nelle imprese italiane”:
https://www.istat.it/it/archivio/246548.
Marche: 34,3%
Abruzzo: 31,7%
Puglia: 34,4 %
Italia:
38,4%

13
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE
Imprese con 3 e più addetti impegnate in progetti di innovazione e/o con utilizzo di piattaforme digitali per settore.
Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. Anni 2016-2018. (Valori percentuali)
Settore
Marche Abruzzo Puglia Italia
Imprese
impegnate in
progetti di
innovazione
Imprese con
utilizzo di
piattaforme
digitali
Imprese
impegnate in
progetti di
innovazione
Imprese con
utilizzo di
piattaforme
digitali
Imprese
impegnate in
progetti di
innovazione
Imprese con
utilizzo di
piattaforme
digitali
Imprese
impegnate in
progetti di
innovazione
Imprese con
utilizzo di
piattaforme
digitali
Industria in senso
stretto 42,7 7,7 41,6 8,2 39,0 8,8 48,1 7,8
Costruzioni 25,0 7,1 24,1 5,4 23,8 5,2 29,3 7,6
Commercio 32,1 8,7 36,1 9,3 35,1 9,3 38,5 10,1
Servizi non
commerciali 32,1 9,3 27,7 10,5 35,2 10,7 36,5 10,7
Totale Regione 34,3 8,5 31,7 9,1 34,4 9,3 38,4 9,7
Nel triennio 2016-2018, nelle Marche, Abruzzo e Puglia in tutti i settori di attività economica, la quota di imprese
con 3 e più addetti impegnate in progetti di innovazione è inferiore a quella registrata a livello nazionale;
mediamente 3 su 10 dichiarano di svolgere attività innovative; l’industria è il settore con la quota più alta.
Lo sviluppo e l’adozione delle tecnologie digitali sono fattori chiave per assicurare forza competitiva alle singole
imprese e al sistema economico nel suo complesso; la quota più alta è nel settore dei servizi non commerciali.

14
TRAIETTORIE DI SVILUPPO
Imprese che hanno effettuato investimenti per area di investimento nel triennio
2016-2018. Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. (Valori percentuali)
L’insieme di processi di
sviluppo aziendale rivestono
particolare importanza per
poter competere, e quindi
sopravvivere, nell’economia
globale.
A livello regionale la quota di
imprese che ha effettuato
almeno un investimento in
una delle aree di spinta
all’innovazione considerate, è
superiore in quasi tutte le aree
per le Marche.
51,7
45,0
26,8
21,5
11,0
48,4
40,7
24,8 22,5
9,3
50,5
42,7
25,0 23,8
11,2
54,3
46,7
27,4 24,4
11,6
0,0
20,0
40,0
60,0
Capitale umano e
formazione
Tecnologie e
digitalizzazione
Ricerca e
sviluppo
Responsabilità
sociale ed
ambientale
Internazionalizza-
zione

15
TECNOLOGIE E DIGITALIZZAZIONE
Imprese con almeno 10 addetti che hanno investito in almeno una tecnologia
digitale nel triennio 2016-2018 per macro-settore di attività economica. Marche,
Abruzzo, Puglia e Italia. (Composizione percentuale)
A livello di macro-settore la
quota di imprese che ha
effettuato almeno un
investimento in tecnologia
digitale è diversificata per
regione.
Gli investimenti in tecnologie
digitali nelle imprese operanti
nel settore dei servizi è
superiore alle imprese di
produzione dei beni industriali
in Puglia e in Abruzzo, in
linea con i dati nazionali.

Imprese che hanno avviato azioni in materia di sostenibilità ambientale,
responsabilità sociale e sicurezza (a). Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. Anno 2018.
(Valori percentuali)
16
Con i Censimenti permanenti
delle imprese sono stati introdotti
nuovi temi di indagine oltre quelli
tecnologico-produttivo-
organizzativo.
Sono state misurate le azioni
sostenibili delle imprese: i
risultati evidenziano l’avvio di
numerose azioni nel campo della
sostenibilità ambientale, della
responsabilità sociale e della
sicurezza.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, RESPONSABILITA’ SOCIALE E SICUREZZA
a) Le imprese potevano indicare più risposte
68,9
66,6
64,8
31,3
29,4
68,8
66,8
65,6
34,5
33,7
66,2
64,6
62,9
34,1
33,4
64,4
62,3
60,1
27,9
25,0
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0
Migliorare il benessere lavorativo
Ridurre l'impatto ambientale
Incrementare i livelli di sicurezza
all’interno dell’impresa o nel territorio in
cui opera l’impresa
Sostenere o realizzare iniziative di
interesse collettivo
Sostenere o realizzare iniziative a
beneficio del tessuto produttivo del
territorio

Imprese che hanno avviato azioni in materia di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e sicurezza (a) per
macro-settore di attività economica. Marche, Abruzzo, Puglia e Italia. Anno 2018. (Valori percentuali)
17
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, RESPONSABILITA’ SOCIALE E SICUREZZA
a) Le imprese potevano indicare più risposte
Settori di attività economica Marche Abruzzo Puglia ITALIA
Industria Servizi Industria Servizi Industria Servizi Industria Servizi
Incrementare i livelli di sicurezza all’interno
dell’impresa o nel territorio in cui opera
l’impresa
65,2 57,3 70,8 59,3 71,3 63,3 74,0 61,0
Ridurre l'impatto ambientale 65,2 60,7 66,6 63,7 70,8 65,2 71,4 64,5
Migliorare il benessere lavorativo 64,5 64,3 65,1 66,6 67,4 69,4 70,1 68,4
Sostenere o realizzare iniziative di
interesse collettivo
27,3 28,3 35,7 33,4 32,1 35,4 30,7 31,6
Sostenere o realizzare iniziative a
beneficio del tessuto produttivo del
territorio
25,5 24,7 35,6 32,4 33,0 33,9 29,9 29,2
Totale Regione 36,4 63,6 31,3 68,7 28,6 71,4 29,7 70,3
Le imprese che hanno adottato misure in materia di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e
sicurezza sono in misura maggiore nelle imprese dei servizi.

18
DIFFUSIONE DEI DATI
Tutti i dati sono accessibili attraverso il nuovo
Sistema di diffusione dedicato ai Censimenti permanenti.
www.istat.it/it/censimenti-permanenti/imprese
Diffusione
dei dati
Il Censimento Permanente delle imprese 2019: I report territoriali
www.istat.it/it/archivio/255837
I risultati del Censimento sono disponibili secondo il settore di attività economica, per classe di
addetti, per territorio, fino alla provincia, nonché secondo diverse combinazioni delle tre
componenti (settore-dimensione aziendale-territorio).

Lucia Mongelli
mongelli@istat.it

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