SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 26
L’APPLICATIVO RISKINISTAT
Alessandra Lucchese
26/05/2015
INDICE
• Presentazione
dell’applicativo riskinistat1
• Gestione rischi
organizzativi2
• Gestione rischi di
corruzione3
1
2
L’APPLICATIVO:
• L’applicativo Risk Management permette agli utenti di inserire e
visionare, in maniera intuitiva e immediata, le informazioni necessarie
per la gestione dei rischi, sia organizzativi che di corruzione, delle
strutture ISTAT.
• L’attività di progettazione, avviata a partire dal mese di giugno del 2014
quale evoluzione del prodotto realizzato nel 2013 per il Risk
Management organizzativo, si è conclusa con il rilascio di una prima
versione del SW a ottobre 2014. All’interno di tale versione sono state
sviluppate parallelamente funzionalità che consentono agli utenti di
gestire separatamente (inserire, scaricare, visualizzare, …) entrambe le
tipologie di rischi (organizzativi e/o corruzione).
• E’ in corso un’ulteriore implementazione del SW che si concluderà a fine
2015.
3
GLI OBIETTIVI
- Mappare gli eventi critici/rischiosi dei processi statistici e
amministrativi;
- Costituire una repository dei cataloghi dei rischi;
- Mappare gli obiettivi trasversali a più strutture;
- Monitorare il raggiungimento degli obiettivi;
- Facilitare l’aggiornamento dei cataloghi;
- Integrare il sistema di pianificazione e controllo di gestione;
- Rafforzare la Governance dell’Istituto e mettere in sicurezza i
processi.
- Il sistema mira a diventare la trasposizione fedele per il
profilo informatico delle prescrizioni normative contenute nel
PNA.
4
GLI ATTORI COINVOLTI
L’applicativo è organizzato secondo una struttura piramidale che
ripercorre l’organigramma ISTAT.
Gli attori coinvolti sono:
 Presidente
 Direttore generale/Capo dipartimento
 Direttore centrale
 Referente di dipartimento/direzione per i
rischi organizzativi
 Referente di dipartimento /direzione per i
rischi di corruzione
 Responsabile per la Prevenzione della
Corruzione (RPC)
 Amministratore di processo
5
Aggiornamento/
Programmazione
Validazione
e
Valutazione
Monitoraggio
LE FASI DEL PROCESSO
A B C
6
LE INFORMAZIONI RILEVATE
IDENTIFICAZIONE
MACROATTIVITA’
EVENTI CRITICI
AREE DI RISCHIO
EVENTI RISCHIOSI
COMPORTAMENTI
CAUSE
VALUTAZIONE
PROBABILITA’
IMPATTO
VULNERABILITA’
PERVASIVITA’
VALORE DEL RISCHIO
PROBABILITA’
(discrezionalità,
rilevanza esterna,
controlli, ecc.)
IMPATTO (economico,
organizzativo,
reputazionale, ecc.)
VALORE DEL RISCHIO
POSIZIONE
GRADUATORIA
PRIORITA’
TRATTAMENTO
AZIONI DI RISPOSTA
MISURE
OBBLIGATORIE/
SPECIFICHE
MONITORAGGIO
STATO EVENTO CRITICO
STATO AZIONE DI
RISPOSTA
ATTIVITA’ SVOLTA
STATO EVENTO RISCHIO
STATO MISURA
ATTIVITA’ SVOLTA
R.O:
R.C.:
7
Il sistema, in automatico, visualizza le informazioni attinenti il
catalogo dei rischi di corruzione. Per cambiare tipologia,
selezionare “Tipologia Rischio” e cliccare sul tasto :
A) Il catalogo
8
Il Direttore/ Capo Dipartimento/referente aggiornano il catalogo della
struttura di cui sono direttamente responsabili inserendo/modificando/
eliminando i seguenti item:
- Macroattività/ Area di rischio;
- Evento critico/rischioso;
- Azione di risposta/misura (obbligatoria e/o specifica).
A) L’aggiornamento del catalogo
9
A) Gestione macroattività
L’utente aggiorna il catalogo della struttura di appartenenza inserendo/
modificando/ eliminando i seguenti item:
- Macroattività: Aggregato di attività corrispondente a una fase di processo produttivo o ad un insieme
di azioni presso le quali è allocato l'evento critico;
- Evento critico: Descrizione dell’evento, futuro e incerto, di carattere organizzativo, che può influenzare o
compromettere la realizzazione della macroattività;
- Azione di risposta: Descrizione dell’azione indirizzata ad evitare l'eventuale verificarsi dell'evento critico
oppure ad eliminare o ridurre gli eventuali effetti dannosi.
10
A) Gestione evento critico
Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data
11
A) Gestione delle azioni di risposta
12
A) Visualizzazione area di rischio
L’utente aggiorna il catalogo della struttura di appartenenza inserendo/
modificando/ eliminando i seguenti item:
- Area di rischio: insieme di attività interrelate (all. 1PNA) cui sono associati uno o più eventi rischiosi;
- Evento rischioso: Per “rischio” si intende l’effetto dell’incertezza sul corretto perseguimento
dell’interesse pubblico e, quindi, sull’obiettivo istituzionale dell’ente, dovuto alla possibilità che si
verifichi un dato evento. Per “evento” si intende il verificarsi o il modificarsi di un insieme di
circostanze che si frappongono o si oppongono al perseguimento dell’obiettivo istituzionale dell’ente ;
- Trattamento: Descrizione della misura indirizzata ad evitare l'eventuale verificarsi dell'evento
rischioso oppure ad eliminare o ridurre gli eventuali effetti dannosi.
13
A) Gestione area di rischio
selezionare l’Area d’interesse dall’elenco proposto a video;
una volta selezionata l’Area, il sistema visualizza l’elenco delle
Sotto Aree ad essa associate. Selezionare quella d’interesse
premendo l’apposito tasto “Aggiungi”; è possibile effettuare
selezioni multiple.
Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data
14
A) Gestione evento rischioso
selezionare l’Evento rischioso dall’elenco proposto a video (all. 3 PNA)
selezionare la Fattispecie di Reato tramite l’apposito tasto “Aggiungi”;
Per ogni evento rischioso inserire uno o più Comportamenti (schema attuativo del
rischio di corruzione).
Ragioni che inducono un soggetto
ad attuare un comportamento
illecito (motivazioni, opportunità,
capacità).
15
A) Gestione delle misure
selezionare la misura
(Denominazione
Misura).
16
A)Le Collaborazioni (Azioni trasversali)
Il Responsabile della struttura può
chiedere il coinvolgimento di altre
Direzioni per la realizzazione delle azioni
di intervento trasversali o esterne.
Le suddette azioni sono raccolte in
un report ad hoc.
17
B)La Validazione
L’amministratore del sistema valida la coerenza con il modello di ERM dei dati e
completa le informazioni di dettaglio (p.e. la classificazione dei rischi)
18
VISUALIZZAZIONE IN MODALITA’
«READ-ONLY»
IL PRESIDENTE DELL’ISTAT :
- VISUALIZZA I CATALOGHI DI TUTTE
LE STRUTTURE E DEFINISCE LE
AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO;
- HA ACCESSO AI DATI DI
MONITORAGGIO;
- NON PUO’ APPORTARE
DIRETTAMENTE MODIFICHE AGLI
ITEM
IL CAPO-DIPARTIMENTO :
- VISUALIZZA TUTTE LE STRUTTURE
AFFERENTI IL DIPARTIMENTO DI
COMPETENZA (A DIFFERENZA DEL
DIRETTORE);
- HA ACCESSO AI DATI DI
MONITORAGGIO;
- NON PUO’ APPORTARE DIRETTAMENTE
MODIFICHE AGLI ITEM
19
B) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
• Le strutture, in collaborazione
con l’Ufficio di RM, valutano i
rischi sulla base dei seguenti
fattori:
• - Probabilità;
• - Impatto;
• - Vulnerabilità (capacità di sopportare gli
effetti del verificarsi di un evento critico,
l’agilità e la prontezza di reagire o prevenire
tale eventualità);
• - Pervasività (multidimensionalità e
consequenzialità degli effetti di un rischio).
20
B) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Nel caso dell’evento rischioso, i
parametri della ponderazione sono tratti
dall’allegato 5 al PNA. Una volta
compilata, il sistema definisce in
automatico la posizione dello specifico
rischio nella graduatoria di tutti i rischi
che sono stati valutati nello specifico
anno (ponderazione).
RPC, sulla base di tale elenco, utilizzando
le funzionalità specifiche messe a
disposizione dal sistema, assegnerà la
priorità a ogni rischio. Successivamente,
verrà valorizzato il campo “Priorità
assegnata da RPC”.
21
C) Il monitoraggio
In fase di monitoraggio, nella schermata di ciascun
evento critico/rischioso, in basso a destra, appare il
bottone “Evento critico/rischioso superato”.
22
• Il monitoraggio delle
azioni di risposta/
misure viene effettuato
direttamente dalle
strutture che compilano
i campi dedicati;
• L’Ufficio di risk
Management controlla
la coerenza dei dati con
il modello di ERM
C) Il monitoraggio
23
C) IL MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PTA
• Il Monitoraggio delle
azioni inserite nel PTA,
viene svolto attraverso il
sistema gestionale Libra
P & C, in collaborazione
con il Servizio PEC.
• L’Ufficio di RM importa
le informazioni
all’interno
dell’applicativo RM
24
I REPORT
• Presidente, Capi-dipartimento e
Direttori, per le strutture di
competenza, visualizzano e
stampano le informazioni
d’interesse raccolte attraverso dei
report specifici.
• Sono 10 le tipologie di reports
visualizzabili (struttura,
valutazione, monitoraggio,
collaborazioni in entrata/ in
uscita), secondo che si tratti di
rischi organizzativi o di corruzione
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

Mais conteúdo relacionado

Semelhante a Alessandra Lucchese - L’applicativo riskinistat

Risk Management e gestione dei rischi finanziari
Risk Management e gestione dei rischi finanziariRisk Management e gestione dei rischi finanziari
Risk Management e gestione dei rischi finanziariFondazione CUOA
 
La gestione del rischio e assicurativa in Azienda
La gestione del rischio e assicurativa in AziendaLa gestione del rischio e assicurativa in Azienda
La gestione del rischio e assicurativa in AziendaMauro Del Pup
 
C. Ferruzzi, D. Frongia: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
C. Ferruzzi, D. Frongia:  Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...C. Ferruzzi, D. Frongia:  Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
C. Ferruzzi, D. Frongia: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...Istituto nazionale di statistica
 
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...Andrea Ferrarini
 
A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat
A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat
A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat Istituto nazionale di statistica
 
EVENTO PARADIGMA
EVENTO PARADIGMAEVENTO PARADIGMA
EVENTO PARADIGMASWASCAN
 
RISK CENTER - Rischio operativo nel settore Bancario
RISK CENTER - Rischio operativo nel settore BancarioRISK CENTER - Rischio operativo nel settore Bancario
RISK CENTER - Rischio operativo nel settore BancarioNexen
 
F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...Istituto nazionale di statistica
 
Disaster recovery-seminar
Disaster recovery-seminarDisaster recovery-seminar
Disaster recovery-seminarEnrico Parisini
 
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzione
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzioneDalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzione
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzioneCarlo Bisio (1000 +)
 
Servizi di Sicurezza Gestiti
Servizi di Sicurezza GestitiServizi di Sicurezza Gestiti
Servizi di Sicurezza GestitiAndrea Cirulli
 
B wave Brochure Servizi di Sicurezza Gestiti
B wave Brochure Servizi di Sicurezza GestitiB wave Brochure Servizi di Sicurezza Gestiti
B wave Brochure Servizi di Sicurezza GestitiAndrea Cirulli
 

Semelhante a Alessandra Lucchese - L’applicativo riskinistat (20)

Risk Management e gestione dei rischi finanziari
Risk Management e gestione dei rischi finanziariRisk Management e gestione dei rischi finanziari
Risk Management e gestione dei rischi finanziari
 
La gestione del rischio e assicurativa in Azienda
La gestione del rischio e assicurativa in AziendaLa gestione del rischio e assicurativa in Azienda
La gestione del rischio e assicurativa in Azienda
 
C. Ferruzzi, D. Frongia: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
C. Ferruzzi, D. Frongia:  Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...C. Ferruzzi, D. Frongia:  Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
C. Ferruzzi, D. Frongia: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
 
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...
 
A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat
A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat
A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat
 
Nuovo modulo dvr
Nuovo modulo dvrNuovo modulo dvr
Nuovo modulo dvr
 
EVENTO PARADIGMA
EVENTO PARADIGMAEVENTO PARADIGMA
EVENTO PARADIGMA
 
323 prassi valutazione dei rischi
323   prassi valutazione dei rischi323   prassi valutazione dei rischi
323 prassi valutazione dei rischi
 
Lezione3 .pdf
Lezione3 .pdfLezione3 .pdf
Lezione3 .pdf
 
RISK CENTER - Rischio operativo nel settore Bancario
RISK CENTER - Rischio operativo nel settore BancarioRISK CENTER - Rischio operativo nel settore Bancario
RISK CENTER - Rischio operativo nel settore Bancario
 
F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
F. Rotundi, K. Ambrosino: Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimen...
 
DVR S@S
DVR S@SDVR S@S
DVR S@S
 
Disaster recovery-seminar
Disaster recovery-seminarDisaster recovery-seminar
Disaster recovery-seminar
 
DVR S@S
DVR S@SDVR S@S
DVR S@S
 
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzione
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzioneDalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzione
Dalla valutazione del rischio alla pianificazione della prevenzione
 
A2 La sicurezza nei_luoghi_di_lavoro
A2 La sicurezza nei_luoghi_di_lavoro A2 La sicurezza nei_luoghi_di_lavoro
A2 La sicurezza nei_luoghi_di_lavoro
 
211 2015 valutazione-rischi
211   2015   valutazione-rischi211   2015   valutazione-rischi
211 2015 valutazione-rischi
 
Servizi di Sicurezza Gestiti
Servizi di Sicurezza GestitiServizi di Sicurezza Gestiti
Servizi di Sicurezza Gestiti
 
B wave Brochure Servizi di Sicurezza Gestiti
B wave Brochure Servizi di Sicurezza GestitiB wave Brochure Servizi di Sicurezza Gestiti
B wave Brochure Servizi di Sicurezza Gestiti
 
Pm Iref L3 Rischi
Pm Iref   L3   RischiPm Iref   L3   Rischi
Pm Iref L3 Rischi
 

Mais de Istituto nazionale di statistica

Mais de Istituto nazionale di statistica (20)

Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica1414a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 

Último

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 

Último (19)

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 

Alessandra Lucchese - L’applicativo riskinistat

  • 2. INDICE • Presentazione dell’applicativo riskinistat1 • Gestione rischi organizzativi2 • Gestione rischi di corruzione3 1
  • 3. 2 L’APPLICATIVO: • L’applicativo Risk Management permette agli utenti di inserire e visionare, in maniera intuitiva e immediata, le informazioni necessarie per la gestione dei rischi, sia organizzativi che di corruzione, delle strutture ISTAT. • L’attività di progettazione, avviata a partire dal mese di giugno del 2014 quale evoluzione del prodotto realizzato nel 2013 per il Risk Management organizzativo, si è conclusa con il rilascio di una prima versione del SW a ottobre 2014. All’interno di tale versione sono state sviluppate parallelamente funzionalità che consentono agli utenti di gestire separatamente (inserire, scaricare, visualizzare, …) entrambe le tipologie di rischi (organizzativi e/o corruzione). • E’ in corso un’ulteriore implementazione del SW che si concluderà a fine 2015.
  • 4. 3 GLI OBIETTIVI - Mappare gli eventi critici/rischiosi dei processi statistici e amministrativi; - Costituire una repository dei cataloghi dei rischi; - Mappare gli obiettivi trasversali a più strutture; - Monitorare il raggiungimento degli obiettivi; - Facilitare l’aggiornamento dei cataloghi; - Integrare il sistema di pianificazione e controllo di gestione; - Rafforzare la Governance dell’Istituto e mettere in sicurezza i processi. - Il sistema mira a diventare la trasposizione fedele per il profilo informatico delle prescrizioni normative contenute nel PNA.
  • 5. 4 GLI ATTORI COINVOLTI L’applicativo è organizzato secondo una struttura piramidale che ripercorre l’organigramma ISTAT. Gli attori coinvolti sono:  Presidente  Direttore generale/Capo dipartimento  Direttore centrale  Referente di dipartimento/direzione per i rischi organizzativi  Referente di dipartimento /direzione per i rischi di corruzione  Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC)  Amministratore di processo
  • 7. 6 LE INFORMAZIONI RILEVATE IDENTIFICAZIONE MACROATTIVITA’ EVENTI CRITICI AREE DI RISCHIO EVENTI RISCHIOSI COMPORTAMENTI CAUSE VALUTAZIONE PROBABILITA’ IMPATTO VULNERABILITA’ PERVASIVITA’ VALORE DEL RISCHIO PROBABILITA’ (discrezionalità, rilevanza esterna, controlli, ecc.) IMPATTO (economico, organizzativo, reputazionale, ecc.) VALORE DEL RISCHIO POSIZIONE GRADUATORIA PRIORITA’ TRATTAMENTO AZIONI DI RISPOSTA MISURE OBBLIGATORIE/ SPECIFICHE MONITORAGGIO STATO EVENTO CRITICO STATO AZIONE DI RISPOSTA ATTIVITA’ SVOLTA STATO EVENTO RISCHIO STATO MISURA ATTIVITA’ SVOLTA R.O: R.C.:
  • 8. 7 Il sistema, in automatico, visualizza le informazioni attinenti il catalogo dei rischi di corruzione. Per cambiare tipologia, selezionare “Tipologia Rischio” e cliccare sul tasto : A) Il catalogo
  • 9. 8 Il Direttore/ Capo Dipartimento/referente aggiornano il catalogo della struttura di cui sono direttamente responsabili inserendo/modificando/ eliminando i seguenti item: - Macroattività/ Area di rischio; - Evento critico/rischioso; - Azione di risposta/misura (obbligatoria e/o specifica). A) L’aggiornamento del catalogo
  • 10. 9 A) Gestione macroattività L’utente aggiorna il catalogo della struttura di appartenenza inserendo/ modificando/ eliminando i seguenti item: - Macroattività: Aggregato di attività corrispondente a una fase di processo produttivo o ad un insieme di azioni presso le quali è allocato l'evento critico; - Evento critico: Descrizione dell’evento, futuro e incerto, di carattere organizzativo, che può influenzare o compromettere la realizzazione della macroattività; - Azione di risposta: Descrizione dell’azione indirizzata ad evitare l'eventuale verificarsi dell'evento critico oppure ad eliminare o ridurre gli eventuali effetti dannosi.
  • 12. Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data 11 A) Gestione delle azioni di risposta
  • 13. 12 A) Visualizzazione area di rischio L’utente aggiorna il catalogo della struttura di appartenenza inserendo/ modificando/ eliminando i seguenti item: - Area di rischio: insieme di attività interrelate (all. 1PNA) cui sono associati uno o più eventi rischiosi; - Evento rischioso: Per “rischio” si intende l’effetto dell’incertezza sul corretto perseguimento dell’interesse pubblico e, quindi, sull’obiettivo istituzionale dell’ente, dovuto alla possibilità che si verifichi un dato evento. Per “evento” si intende il verificarsi o il modificarsi di un insieme di circostanze che si frappongono o si oppongono al perseguimento dell’obiettivo istituzionale dell’ente ; - Trattamento: Descrizione della misura indirizzata ad evitare l'eventuale verificarsi dell'evento rischioso oppure ad eliminare o ridurre gli eventuali effetti dannosi.
  • 14. 13 A) Gestione area di rischio selezionare l’Area d’interesse dall’elenco proposto a video; una volta selezionata l’Area, il sistema visualizza l’elenco delle Sotto Aree ad essa associate. Selezionare quella d’interesse premendo l’apposito tasto “Aggiungi”; è possibile effettuare selezioni multiple.
  • 15. Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data 14 A) Gestione evento rischioso selezionare l’Evento rischioso dall’elenco proposto a video (all. 3 PNA) selezionare la Fattispecie di Reato tramite l’apposito tasto “Aggiungi”; Per ogni evento rischioso inserire uno o più Comportamenti (schema attuativo del rischio di corruzione). Ragioni che inducono un soggetto ad attuare un comportamento illecito (motivazioni, opportunità, capacità).
  • 16. 15 A) Gestione delle misure selezionare la misura (Denominazione Misura).
  • 17. 16 A)Le Collaborazioni (Azioni trasversali) Il Responsabile della struttura può chiedere il coinvolgimento di altre Direzioni per la realizzazione delle azioni di intervento trasversali o esterne. Le suddette azioni sono raccolte in un report ad hoc.
  • 18. 17 B)La Validazione L’amministratore del sistema valida la coerenza con il modello di ERM dei dati e completa le informazioni di dettaglio (p.e. la classificazione dei rischi)
  • 19. 18 VISUALIZZAZIONE IN MODALITA’ «READ-ONLY» IL PRESIDENTE DELL’ISTAT : - VISUALIZZA I CATALOGHI DI TUTTE LE STRUTTURE E DEFINISCE LE AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO; - HA ACCESSO AI DATI DI MONITORAGGIO; - NON PUO’ APPORTARE DIRETTAMENTE MODIFICHE AGLI ITEM IL CAPO-DIPARTIMENTO : - VISUALIZZA TUTTE LE STRUTTURE AFFERENTI IL DIPARTIMENTO DI COMPETENZA (A DIFFERENZA DEL DIRETTORE); - HA ACCESSO AI DATI DI MONITORAGGIO; - NON PUO’ APPORTARE DIRETTAMENTE MODIFICHE AGLI ITEM
  • 20. 19 B) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI • Le strutture, in collaborazione con l’Ufficio di RM, valutano i rischi sulla base dei seguenti fattori: • - Probabilità; • - Impatto; • - Vulnerabilità (capacità di sopportare gli effetti del verificarsi di un evento critico, l’agilità e la prontezza di reagire o prevenire tale eventualità); • - Pervasività (multidimensionalità e consequenzialità degli effetti di un rischio).
  • 21. 20 B) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Nel caso dell’evento rischioso, i parametri della ponderazione sono tratti dall’allegato 5 al PNA. Una volta compilata, il sistema definisce in automatico la posizione dello specifico rischio nella graduatoria di tutti i rischi che sono stati valutati nello specifico anno (ponderazione). RPC, sulla base di tale elenco, utilizzando le funzionalità specifiche messe a disposizione dal sistema, assegnerà la priorità a ogni rischio. Successivamente, verrà valorizzato il campo “Priorità assegnata da RPC”.
  • 22. 21 C) Il monitoraggio In fase di monitoraggio, nella schermata di ciascun evento critico/rischioso, in basso a destra, appare il bottone “Evento critico/rischioso superato”.
  • 23. 22 • Il monitoraggio delle azioni di risposta/ misure viene effettuato direttamente dalle strutture che compilano i campi dedicati; • L’Ufficio di risk Management controlla la coerenza dei dati con il modello di ERM C) Il monitoraggio
  • 24. 23 C) IL MONITORAGGIO DELLE AZIONI PTA • Il Monitoraggio delle azioni inserite nel PTA, viene svolto attraverso il sistema gestionale Libra P & C, in collaborazione con il Servizio PEC. • L’Ufficio di RM importa le informazioni all’interno dell’applicativo RM
  • 25. 24 I REPORT • Presidente, Capi-dipartimento e Direttori, per le strutture di competenza, visualizzano e stampano le informazioni d’interesse raccolte attraverso dei report specifici. • Sono 10 le tipologie di reports visualizzabili (struttura, valutazione, monitoraggio, collaborazioni in entrata/ in uscita), secondo che si tratti di rischi organizzativi o di corruzione