1. M. Bravi (+ Tato), S. Forte, F. Frigerio, C. Pergamo, G. Ranno, C. Redaelli, V. Riccardo
WHAT A
COINCIDENCE!
Jerry M. Burger
Nicole Messian
Shebani Patel
Alicia del Prado
Carmen Anderson
Santa Clara University (2004)
The effect of
incidental similarity
on compliance.
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2. PAROLE CHIAVE
SIMILARITÀ: uno dei fattori che influenzano la simpatia; siamo più
disponibili con le persone che riteniamo simili a noi.
!
RELAZIONE UNITARIA: si crea quando si è consapevoli che
l’aspetto in comune non sia condiviso da altri.
!
RICHIESTA: domanda usata come pretesto per lo studio.
!
ACCONDISCENDENZA: disponibilità a compiere una
richiesta.
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3. INTRODUZIONE
FRITZ HEIDER (1958)
!
Le
somiglianze accidentali spesso creano un legame tra due persone
se quest’associazione è percepita come una relazione unitaria.
La consapevolezza che due persone condividono una relazione
unitaria è sufficiente per generare attrazione.
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4. OBIETTIVI E IPOTESI
Dopo un confronto con la letteratura scientifica, gli autori hanno
indagato se le somiglianze accidentali hanno un effetto
sull’accondiscendenza.
!
La similarità, generando un clima di “amicizia e simpatia”, può ridurre
la distanza psicologica interpersonale.
!
La similarità accidentale non porta ad avere più attenzione al
contenuto delle domande, ma rafforza la compliance.
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5. GLI STUDI
SINGLE-BLIND CONTROL PROCEDURE
1°
2°
3°
4°
BIRTHDAY
NAME
FINGERPRINT
FINGERPRINT
VALENZA
FORZA
FEELING
EFFETTO
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6. 1° STUDIO
Condivisione della data di nascita (1/365) sufficiente a creare una
percezione di relazione unitaria tra gli individui.
!
PARTECIPANTI: 75 studentesse non laureate.
!
PROCEDURA: Alle partecipanti si affianca una complice dello
sperimentatore, con l'obiettivo di dichiarare la stessa data di nascita del
soggetto. A fine esperimento, la complice propone al soggetto di leggere
un compito di otto pagine, per poi commentarlo in forma scritta.
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7. RISULTATI 1° STUDIO
GRUPPO
SPERIMENTALE
SI
62,2%
NO
37,8%
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GRUPPO
CONTROLLO
SI
34,2%
NO
65,8%
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8. 2° STUDIO
Condivisione del nome di battesimo, situazione più comune rispetto alla precedente.
!
PARTECIPANTI: 82 studentesse non laureate.
!
PROCEDURA: Le partecipanti sono state invitate a portare in laboratorio alcuni
oggetti per un test sul loro utilizzo. Una volta terminato, la volontaria (complice) di
una fondazione per la cura della fibrosi cistica chiede alla partecipante una
donazione.
!
3 CONDIZIONI: Assegnazione casuale.
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9. RISULTATI 2° STUDIO
3
CONDIZIONI
S
1) Volontaria con stesso nome della partecipante
$ 2,07
!
S
!
2) Ragazza malata con stesso nome della partecipante
3) Gruppo di controllo
$ 0,81
!
$ 1,00
Media delle donazioni
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10. 3° STUDIO
Similarità delle impronte digitali.
!
PARTECIPANTI: 88 studenti non laureati (83 donne 5 uomini).
!
PROCEDURA: Dopo aver effettuato un esperimento di correlazione fra le
impronte digitali e le personalità dei soggetti divisi in gruppi simili, un complice
propone al partecipante di leggere un testo di otto pagine, per poi commentarlo
in forma scritta
!
3 CONDIZIONI: Assegnazione casuale.
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11. CONDIZIONI 3° STUDIO
3
CONDIZIONI
S
1) Il partecipante e il complice tipo raro 2%
28/88
!
S
!
2) Il partecipante e il complice tipo comune 80%
3) Gruppo di controllo
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31/88
!
29/88
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12. RISULTATI 3° STUDIO
S
S
GRUPPO
CONDIZIONE 1
GRUPPO
CONDIZIONE 2
SI
82,1%
SI
54,8%
NO
17,9%
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GRUPPO
CONTROLLO
3
SI
34,2%
NO
45,2%
NO
65,8%
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13. 4° STUDIO
Similarità delle impronte digitali, influenza sul feeling
!
PARTECIPANTI: 80 studenti non laureati (76 donne 4 uomini).
!
PROCEDURA: Al partecipante e al complice viene chiesto di rispondere ad un
questionario con tre domande per tre argomenti (3x3) riguardante:
caratteristiche del test, dello sperimentatore e del secondo partecipante
(complice). Non c’è una richiesta finale da parte del complice.
!
3 CONDIZIONI: Assegnazione casuale.
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14. CONDIZIONI 4° STUDIO
3
CONDIZIONI
1) Il partecipante e il complice tipo raro 2%
!
S
2) Il partecipante e il complice tipo comune 80%
3) Gruppo di controllo
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3 gruppi come nello studio 3
S
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15. RISULTATI 4° STUDIO
S
S
GRUPPO
CONDIZIONE 1
GRUPPO
CONDIZIONE 2
GRUPPO
CONTROLLO 3
23,46
20,79
19,56
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16. DISCUSSIONE GENERALE
Gli studi confermano come la percezione di una similarità, anche se
casuale, ha effetti di incremento della “compliance”.
!
I partecipanti si comportano amichevolmente con i complici degli
sperimentatori grazie all’innesco di associazioni positive.
!
Per risparmio cognitivo nel processare informazioni ci si basa su euristiche.
!
Il fenomeno associativo è conforme a diversi modelli: gruppi minimi (Tajefel,
1970 )e implicit partisanship (Greenwald, Pickrell e Farnham, 2002).
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17. LIMITI EVIDENZIATI DAGLI AUTORI
Le evidenze mostrano quanto l’effetto sia pervasivo; tuttavia
caratteristiche salienti delle situazioni potrebbero attivare percorsi
cognitivi più riflessivi e invertire l’andamento del fenomeno.
!
Dimensione della richiesta (prezzo della richiesta).
!
Effetti di genere (non contemplati nello studio).
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18. LIMITI EVIDENZIATI DAL GRUPPO SIMPATIA
1°
2°
3°
4°
BIRTHDAY
EFFETTO
INFORMAZIONE NON SPONTANEA
NAME
VALENZA
DISCREPANZA FOTO/VOLONTARIA
FINGERPRINT
FORZA
DIFFICILE RISCONTRO NEL QUOTIDIANO, METODO PER LABORATORIO
FINGERPRINT
FEELING
DIFFICILE RISCONTRO NEL QUOTIDIANO, METODO PER LABORATORIO
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19. POSSIBILI SVILUPPI FUTURI
Solo nei primi studi, con partecipanti donne, viene specificato che il complice è dello
stesso sesso. Quando, negli studi successivi, entrano in laboratorio anche maschi, non
viene specificato il sesso del complice.
!
In caso di partecipanti maschi con complice maschio: gli studi cercano di attenuare
attrazioni di genere, mettendo un complice dello stesso sesso. Questo svaluta
l’orientamento sessuale. Possibile indagine sugli effetti di similarità tenendo conto
dell’orientamento sessuale.
!
In caso di partecipante maschio con complice femmina: sottovalutazione della similarità
nel genere maschile.
!
Le ricerche future possono verificare la similarità fra maschi e compararle ai risultati
ottenuti per il genere femminile.
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