Lezione n. 04 - Diritto amministrativo: La gestione del procedimento amminist...
SUAP: le dieci principali criticità - 15 novembre 2018
1. SUAP: le 10 principali
criticità nella gestione
delle procedure
Firenze, 15 novembre 2018
ed in diretta webinar
Dott. Simone Chiarelli
Per info: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=46887.0
5. Utilizzo degli immobili a fini produttivi
Destinazione urbanistica
Il certificato di destinazione
urbanistica attesta la
destinazione urbanistica
così come stabilita dagli
Strumenti Urbanistici Vigenti
e l'indicazione dei Vincoli
Sovraordinati di una
determinata area
(necessario in caso di
compravendita, di
successione, ecc…)
Destinazione d’uso
… l'insieme delle
modalità e delle finalità
di utilizzo di un suolo, di
un'opera, di un
manufatto, di una
costruzione dell'essere
umano o di un bene
naturalistico
Accatastamento
L’insieme delle
operazioni necessarie
per l’iscrizione al catasto
di un fabbricato o di un
terreno, rilevante ai fini
fiscali e, indirettamente,
a quelli edilizi
62. Le tipologie di scia
Scia ordinaria
Art. 19
Legislazione speciale
Scia UNICA
Pluralità di scia
Regime “separato”
Collegamento
Connessione
Scia condizionata
Pre-requisito
Condizione reciproca
Condizione univoca
Irricevibilità
63. Art. 21-nonies L. 241/1990 - Annullamento d'ufficio
1. Il provvedimento amministrativo illegittimo ... può essere
annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico,
entro un termine ragionevole, comunque non superiore a diciotto
mesi dal momento dell'adozione dei provvedimenti di
autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici, inclusi i
casi in cui il provvedimento si sia formato ai sensi dell'articolo 20,
e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei
controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro
organo previsto dalla legge. Rimangono ferme le responsabilità
connesse all'adozione e al mancato annullamento del
provvedimento illegittimo.
64. Art. 21-nonies L. 241/1990 - Annullamento d'ufficio
... illegittimo
... può
... ragioni di interesse pubblico
... termine ragionevole
... diciotto mesi
... interessi dei destinatari e dei controinteressati
... organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo
2. È fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile,
sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine
ragionevole.
65. Art. 21-nonies L. 241/1990 - Annullamento d'ufficio
2-bis. I provvedimenti amministrativi conseguiti sulla base di
false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di
certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci per effetto
di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in
giudicato, possono essere annullati dall'amministrazione anche
dopo la scadenza del termine di diciotto mesi di cui al comma 1,
fatta salva l'applicazione delle sanzioni penali nonché delle
sanzioni previste dal capo VI del testo unico di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
66. Le procedure “analoghe” alla scia
Comunicazione
No art. 19
Legislazione speciale
Efficacia ex tunc
Efficacia ex nunc
Notifica
No art. 19
Legislazione speciale
Efficacia ex tunc
Efficacia ex nunc
Altre comunicazioni
No art. 19
Legislazione speciale
Efficacia ex tunc
Efficacia ex nunc
67. Giurisprudenza - Approfondimenti
La comunicazione d'inizio lavori asseverata (c.d. C.I.L.A.) è
assimilabile, in termini di disciplina, alla segnalazione certificata
di inizio di attività ovvero alla denuncia e dichiarazione di inizio
attività in relazione alle quali l'art. 19, comma 6 ter, della Legge n.
241/1990 , stabilisce che non costituiscono provvedimenti taciti
direttamente impugnabili.
T.A.R. Lombardia Brescia Sez. II, 06-09-2018, n. 837
68. Giurisprudenza - Approfondimenti
Proprio la natura giuridica della segnalazione certificata di inizio
attività (ed a maggior ragione della comunicazione di inizio lavori
asseverata) - che non è istanza di parte per l'avvio di un
procedimento amministrativo poi conclusosi in forma tacita, ma
è dichiarazione di volontà privata di intraprendere una
determinata attività ammessa direttamente dalla legge - esclude
che debba trovare applicazione l'istituto della comunicazione di
avvio del procedimento o del preavviso di rigetto ex art. 10 bis L.
7 agosto 1990, n. 241.
T.A.R. Lombardia Brescia Sez. II, 02-07-2018, n. 646
69. Giurisprudenza - Approfondimenti
La necessità del possesso dei requisiti di volta in volta prescritti -
perché possa parlarsi di legittimo provvedimento implicito di
assenso - risulta dalla stessa L. n. 241 del 1990 laddove (art. 21,
co. 1) essa richiede che, nei casi previsti dai precedenti artt. 19 e
20, l'interessato debba dichiarare la sussistenza dei presupposti
e dei requisiti di legge richiesti". E la sussistenza delle condizioni
e presupposti deve riguardare l'integralità della domanda, e
dunque il complessivo contenuto del provvedimento richiesto,
non potendosi ipotizzare formazioni "parziali" del silenzio -
assenso, atteso il chiaro disposto del citato art. 21 L. n. 241 del
1990.
Cons. Stato Sez. IV, 12-07-2018, n. 4273
70. Giurisprudenza - Approfondimenti
I termini di cui agli artt. 19 e 21 nonies della legge n.
241/1990 hanno natura perentoria.
T.A.R. Sicilia Catania Sez. II, 21-06-2018, n. 1320
71. Giurisprudenza - Approfondimenti
L'attività assoggettata a C.I.L.A. non solo è libera, come nei casi
di S.C.I.A., ma, a differenza di quest'ultima, non è sottoposta a un
controllo sistematico, da espletare sulla base di procedimenti
formali e di tempistiche perentorie, ma deve essere "soltanto"
conosciuta dall'amministrazione, affinché essa possa verificare
che, effettivamente, le opere progettate importino un impatto
modesto sul territorio.
T.A.R. Basilicata Potenza Sez. I, 20-06-2018, n. 419
72. Giurisprudenza - Approfondimenti
Qualora la posizione del destinatario di un provvedimento si sia
consolidata nel tempo, suscitando un affidamento sulla
legittimità del titolo stesso, sarebbe richiesta la sussistenza di un
interesse pubblico concreto ed attuale all'annullamento, diverso
da quello corrispondente al mero ripristino della legalità violata
e, comunque, prevalente sull'interesse del privato.
T.A.R. Campania Napoli Sez. VIII, 08-06-2018, n. 3883
73. Giurisprudenza - Approfondimenti
Non costituisce causa di nullità l'omessa protocollazione
dell'atto amministrativo, che anzi assume valore di mera
irregolarità non viziante ai sensi dell' articolo 21 octies L. n. 241
del 1990, perché non idonea ad incidere sul contenuto concreto
dell'atto. Stesso discorso vale per la data dell'atto amministrativo,
salvo che il decorso del tempo non determini la consumazione
del potere in capo all'Amministrazione.
T.A.R. Lombardia Milano Sez. II, 03-04-2018, n. 876
74. Giurisprudenza - Approfondimenti
Al fine di evitare la decadenza dell'amministrazione, è necessario
che l'atto di inibizione dei lavori non venga soltanto adottato, ma
anche consegnato all'agente postale entro il termine prescritto
per l'esercizio del potere.
T.A.R. Liguria Genova Sez. I, 23-01-2018, n. 32
75. Giurisprudenza - Approfondimenti
Il Consiglio di Stato ha ritenuto inammissibile una domanda di
annullamento di una D.I.A., in quanto atto che ha natura
oggettivamente e soggettivamente privata, anche in epoca
anteriore all'art. 19, comma 6-ter, L. 7 agosto 1990, n. 241 ,
introdotto dall' art. 6, comma 1, lett. c), D.L. 13 agosto 2011, n.
138.
Cons. Stato Sez. IV, 06-10-2017, n. 4659
76. Giurisprudenza - Approfondimenti
I tratti essenziali dell’istituto di autoamministrazione previsto dall’
art. 19 L. n. 241/1990 consente al privato di avviare, mediante
semplice SCIA, l’esercizio di un’attività che dipende
esclusivamente dall’accertamento di requisiti e presupposti
richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale
e per la quale non sia previsto alcun limite o contingente
complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale.
L’esercizio del potere amministrativo è riservato alla fase
successiva di verifica della sussistenza dei predetti presupposti.
T.A.R. Calabria Catanzaro Sez. I, 15-06-2017, n. 961
77. Giurisprudenza - Approfondimenti
Le disposizioni di cui all’ art. 19, comma 3, L. n. 241 del 1990
esprimono un principio di carattere generale, in base al quale
l’Autorità amministrativa deve avere con il privato una condotta
ispirata a buona fede e collaborazione, cercando, specie in caso
di irregolarità del tutto minori e marginali, agevolmente
emendabili, di suggerire al medesimo il modo per conformare
alla legge l’attività intrapresa.
T.A.R. Abruzzo Pescara Sez. I, 24/04/2017, n. 147
78. Giurisprudenza - Approfondimenti
L'istituto del preavviso di rigetto, di cui all' art. 10-bis della L. n.
241 del 1990, ha finalità ed effetti diversi rispetto a quanto
stabilito dall'art. 19, comma 3, della medesima legge. In primo
luogo va rilevato che il preavviso di rigetto trova applicazione con
riferimento alle istanze di parte che avviano un procedimento
volto all'adozione di un provvedimento mentre l'art. 19, comma 3,
è destinato ad operare solo con riferimento alle attività indicate in
materia di SCIA poiché la presentazione di tali atti non è
assimilabile ad un'istanza di parte ma è solo rivolta a comunicare
l'intenzione di intraprendere un'attività direttamente consentita
dalla legge.
Cons. Giust. Amm. Sic., 13-12-2016, n. 460
79. Giurisprudenza - Approfondimenti
Il denunciante la SCIA è titolare di una posizione soggettiva
originaria (che rinviene il suo fondamento diretto ed immediato
nella legge) che non ha bisogno di alcun consenso
dell'Amministrazione e, pertanto, la predetta segnalazione non
instaura alcun procedimento autorizzatorio destinato a
culminare in un atto finale di assenso, espresso o tacito, da parte
dell'Autorità. In assenza di procedimento, pertanto, non c'è spazio
per la comunicazione di avvio, per il preavviso di rigetto o per atti
sospensivi da parte dell'amministrazione (art. 19 L. n. 241/1990).
T.R.G.A. Trentino-Alto Adige Bolzano, 18-07-2016, n. 233
80. Giurisprudenza - Approfondimenti
Ai sensi dell'art. 19, comma 3, della L. n. 241/1990 e degli artt. 27
e seguenti del D.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia),
l'amministrazione competente è tenuta ad avviare il
procedimento di verifica della regolarità dei titoli abilitativi e/o
della conformità dei manufatti realizzati ai progetti assentiti, ma,
nel caso in cui dalla verifica non emergano anomalie, non è
tenuta ad adottare uno specifico atto, perché ciò non è prescritto
dalla legge (anche se nella prassi di molte amministrazioni si
riscontra l'adozione di atti generalmente qualificati come di
"archiviazione" dei procedimenti).
T.A.R. Marche Ancona Sez. I Sent., 13/09/2012, n. 577
94. Art. 19-bis L. 241/1990 - Concentrazione dei regimi amministrativi
1. Sul sito istituzionale di ciascuna amministrazione è indicato lo
sportello unico, di regola telematico, al quale presentare la SCIA,
anche in caso di procedimenti connessi di competenza di altre
amministrazioni ovvero di diverse articolazioni interne
dell'amministrazione ricevente. Possono essere istituite più sedi
di tale sportello, al solo scopo di garantire la pluralità dei punti di
accesso sul territorio.
95. D.Lgs. 30/06/2016, n. 126 - Attuazione della delega su SCIA
Art. 2
1. Le amministrazioni ... adottano moduli unificati e
standardizzati che definiscono esaustivamente, per tipologia di
procedimento, i contenuti tipici e la relativa organizzazione dei
dati delle istanze, delle segnalazioni e delle comunicazioni di cui
ai decreti da adottare ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 124 del
2015, nonché della documentazione da allegare. I suddetti moduli
prevedono, tra l'altro, la possibilità del privato di indicare
l'eventuale domicilio digitale per le comunicazioni con
l'amministrazione.
96. D.Lgs. 30/06/2016, n. 126 - Attuazione della delega su SCIA
4. L'amministrazione può chiedere all'interessato informazioni o
documenti solo in caso di mancata corrispondenza del contenuto
dell'istanza, segnalazione o comunicazione e dei relativi allegati a
quanto indicato nel comma 2. E' vietata ogni richiesta di
informazioni o documenti ulteriori rispetto a quelli indicati ai
sensi del comma 2, nonché di documenti in possesso di una
pubblica amministrazione.
97. D.Lgs. 30/06/2016, n. 126 - Attuazione della delega su SCIA
5. Ferme restando le sanzioni previste dal decreto legislativo n.
33 del 2013, la mancata pubblicazione delle informazioni e dei
documenti di cui al presente articolo e la richiesta di integrazioni
documentali non corrispondenti alle informazioni e ai documenti
pubblicati costituiscono illecito disciplinare punibile con la
sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da tre
giorni a sei mesi.
98. D.Lgs. 30/06/2016, n. 126 - Attuazione della delega su SCIA
Art. 4. Disposizioni transitorie e di attuazione
1. Ai sensi dell'articolo 29 della legge n. 241 del 1990, le regioni e
gli enti locali si adeguano alle disposizioni di cui agli articoli 18-
bis, 19 e 19-bis della stessa legge n. 241 del 1990, come
introdotti o modificati dall'articolo 3, entro il 1° gennaio 2017.
99. D.Lgs. 25/11/2016, n. 222 - Decreto SCIA 2
Art. 1
… 3. Le amministrazioni procedenti forniscono
gratuitamente la necessaria attività di
consulenza funzionale all'istruttoria agli
interessati in relazione alle attività elencate
nella tabella A, fatto salvo il pagamento dei soli
diritti di segreteria previsti dalla legge.
111. Fonti del Diritto
GDPR
regolamento UE 2016/679
Codice Privacy
Dlgs 196/2003
Adeguamento GDPR
Dlgs 101/2008
Disciplina
Transitoria
Provvedimenti Garante
dal 25/5/2018
Provvedimenti Garante
ante 25/5/2018
A
B
C
D
E
F
112. Organigramma
Responsabile
Dati di contatto
DPO Dipendenti Designati
DPO/RPD
Dati di contatto
Personale Team Privacy
Titolare
Esercenti funzioni
del titolare
Contitolare
DPO -
Responsabili
Designati
113. Art. 5 GDPR (Principi applicabili al trattamento di dati personali)
«liceità, correttezza e
trasparenza»
Liceità
Correttezza
Trasparenza
«limitazione della finalità»
raccolti per finalità determinate,
esplicite e legittime, e
successivamente trattati in modo
che non sia incompatibile con tali
finalità; un ulteriore trattamento
dei dati personali a fini di
archiviazione nel pubblico
interesse, di ricerca scientifica o
storica o a fini statistici non è,
conformemente all'articolo 89,
paragrafo 1, considerato
incompatibile con le finalità
iniziali
«minimizzazione dei dati»
adeguati, pertinenti e
limitati a quanto
necessario rispetto alle
finalità per le quali sono
trattati
114. Art. 5 GDPR (Principi applicabili al trattamento di dati personali)
«Esattezza»
esatti e, se necessario,
aggiornati; devono
essere adottate tutte le
misure ragionevoli per
cancellare o rettificare
tempestivamente i dati
inesatti rispetto alle
finalità per le quali sono
trattati
«limitazione della conservazione»
conservati in una forma che
consenta l'identificazione degli
interessati per un arco di tempo
non superiore al conseguimento
delle finalità per le quali sono
trattati; conservati per periodi più
lunghi a condizione che siano
trattati esclusivamente a fini di
archiviazione nel pubblico
interesse, di ricerca scientifica o
storica o a fini statistici
«integrità e riservatezza»
trattati in maniera da
garantire un'adeguata
sicurezza dei dati personali,
compresa la protezione,
mediante misure tecniche e
organizzative adeguate, da
trattamenti non autorizzati o
illeciti e dalla perdita, dalla
distruzione o dal danno
accidentali.
115. Art. 5 GDPR (Principi applicabili al trattamento di dati personali)
Il titolare del trattamento è
competente per il rispetto dei
principi e in grado di
comprovarlo
(«responsabilizzazione»).
116. le informazioni destinate al
pubblico o all'interessato
siano concise, facilmente
accessibili e di facile
comprensione e che sia
usato un linguaggio
semplice e chiaro, oltre che,
se del caso, una
visualizzazione
117. Valutazione d’impatto
GDPR (preambolo 84)
qualora i trattamenti
possano presentare un
rischio elevato per i diritti
e le libertà delle persone
fisiche …. il titolare ...
l'origine, la natura, la
particolarità e la gravità
di tale rischio
Autorità di controllo
Se rischio elevato che il
titolare non può
attenuare mediante
misure opportune in
termini di tecnologia
disponibile e costi di
attuazione, prima del
trattamento si dovrebbe
consultare l'autorità di
controllo.
GDPR (art. 35)
PIA “discrezionale”
PIA “necessaria”
118. Art. 2-ter (Base giuridica per il trattamento di dati personali effettuato per l'esecuzione di un
compito di interesse pubblico o connesso all'esercizio di pubblici poteri)
Soggetti
Autorità pubbliche
Privati
Base giuridica
Legge
Regolamento “attuativo”
Eccezione
Comunicazione fra
titolari (dati comuni)
45 giorni prima senza
opposizione del Garante
119. Art. 2-decies (Inutilizzabilità dei dati)
I dati personali trattati in violazione della
disciplina rilevante in materia di
trattamento dei dati personali non
possono essere utilizzati,
salvo articolo 160- bis [processo].