2. La vita
Nasce a San Mauro di Romagna (Forlì)
il 31 dicembre 1855.
Frequenta a Urbino il collegio dei
Padri Scolopi.
Il 10 agosto 1867 suo padre
(amministratore della tenuta dei
principi diTorlona) viene assassinato.
Segue una serie di lutti (sorella,
madre, fratello.
3. La vita
Con il fratello Giacomo e le due
sorelle si trasferiscono a Rimini.
Dopo aver terminato gli studi a
Firenze, vince una borsa di studio e si
iscrive alla facoltà di Lettere di
Bologna.
Abbraccia la causa socialista e viene
arrestato dopo una manifestazione
(tre mesi di carcere nel 1879).
Abbandona l’impegno politico.
4. La vita
Laureatosi, inizia a insegnare al liceo di
Matera e Massa.
A Massa ricrea il “nido” familiare.
1891: prima raccolta di poesie Myricae.
1892: Concorso internazionale di
poesia latina (Amsterdam).
La sorella Ida abbandona il nido, quindi
lui e Maria si trasferiscono a
Castelvecchio di Barga.
5. La vita
1897: Poemetti
Primi poemetti (1904) Nuovi poemetti (1909)
Divenne professore ordinario di
letteratura all’università di Messina e poi
di Pisa.
Raccolte di questo periodo: Canti di
Castelvecchio (1903), Poemi conviviali (1904),
Odi e inni (1906), e il saggio Il fanciullino
(1897-1903).
6. La vita
Nel 1905 sostituisce Carducci (suo
maestro) nella cattedra di letteratura
italiana all’università di Bologna.
Aderisce all’ideologia nazionalista;
scrive La grande proletaria si è mossa,
in favore dell’impresa coloniale in
Libia.
Muore il 6 aprile 1912 a Castelvecchio
di Barga.
Dopo la sua morte, la sorella pubblica
Poesie varie, Poemi del risorgimento,
7. Myricae (1891)
IV Egloga diVirgilio
Argomento: cose umili e modeste
Piccole cose di tutti i giorni,
affetti familiari.Visti con uno
sguardo sempre meravigliato.
Lenire il dolore
8. Canti di Castelvecchio (1903)
Analogie con Myricae
– Temi campestri e
familiari.
– Pascoli li definisce
“Myricae autunnali”.
– tema dei parenti
defunti.
– Natura come luogo di
consolazione e di
serenità, ma anche di
compartecipazione al
dolore.
Differenze
– Liriche più lunghe, di
maggior respiro.
– Più musicali, con
frequenti richiami fonici.
– Compare il ricordo
nostalgico dell’infanzia
– Dedica alla madre
scomparsa.
9. I poemetti
Primi poemetti (1904)
Vita semplice di due
sorelle contadine
(che richiamano Ida
e Maria).
Nuovi poemetti (1909)
Oltre agli elementi
campestri, viene
introdotto il tema
dell’ideologia
patriottica.
10. Il Fanciullino (1897)
Questo saggio è un manifesto poetico:
– La voce del fanciullino va affievolendosi e solo il
poeta vero la ascolta traduce in poesia le sue
fantasie, le sue intuizioni.
– La vera conoscenza è sempre intuitiva, così come è
intuitivo il fanciullo suggestioni simboliche che
rivelano il mistero della vita al di là del razionale.
– In questo modo il poeta riesce a cogliere la bellezza
nascosta nelle piccole cose, nei personaggi umili e
semplici. (POETAVEGGENTE)
– La poesia deve essere consolatrice, esprimere
buoni sentimenti, conciliare l’armonia.
11. Poemi conviviali (1904)
Conviviali: pubblicati inizialmente sulla rivista “Il
Convito”
– Poesia preziosa, colta, simbolica, lessico alto (
Myricae)
– Miti del mondo classico in chiave decadente
Protagonisti Ulisse,
Alessandro Magno,
Tiberio.
12. Ultime opere
Odi e Inni: esaltazione della patria,
l’eroismo nazionale, la giustizia
sociale
Canzoni di re Enzio, Poemi italici,
Poemi del Risorgimento: opere di
ispirazione civile e partiottica (canta le
gesta della nuova Italia)
13. Il pensiero e la poetica
Sfiducia nella scienza
(non può spiegare
mistero e ignoto)
In ciascuno di noi è
nascosto un fanciullino
POESIA unico
strumento di
conoscenza del mondo
poetaVEGGENTE
Solo il POETA riesce a
dargli voce (poesia della
meraviglia e dello stupore)
Poeta come ADAMO
nell’Eden
Tratti irrazionali, linguaggio suggestivo, purezza della
percezione sensoriale
14. Umanitarismo e Nazionalismo
Aspirazione alla
concordia degli uomini
e alla solidarietà fra
classi sociali
(UMANITARISMO)
Turbamento per il
fenomeno
dell’emigrazione
Ideologia
pessimistica
L’Italia (secondo il
poeta) doveva
proteggere i suoi
cittadini
(NAZIONALISMO)
15. I temi
1. Il dolore
2. Il ricordo dei cari defunti e l’esaltazione
del “nido”
3. La celebrazione della natura
4. Il mistero del cosmo
5. I miti del mondo classico
16. L’innovazione stilistica
1. Impiego di linguaggio evocativo, simbolico,
ricco di musicalità (sinestesie, onomatopee,
allitterazioni e corrispondenze foniche)
FONOSIMBOLISMO
2. Scelta di un lessico di vario registro (parole
comuni ma anche ricercate)
PLURILINGUISMO
3. Uso di una struttura sintattica PARATATTICA
4. Trasformazione di aggettivi e verbi in sostantivi,
ellissi del verbo STILE IMPRESSIONISTICO