2. Progettare significa “pensare” una trasformazione
attraverso un algoritmo
Un algoritmo è una sequenza di step che portano
alla realizzazione di un compito cioè alla
trasformazione che volevamo ottenere
Imparare a progettare significa educare e maturare
un’attitudine, uno sguardo lungimirante, un
metodo di lavoro e un modo di pensiero che
cerca di abbracciare la complessità della realtà
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3. Questa trasformazione può riguardare diversi
ambiti anche interconnessi tra loro:
Sociale
Sanitario
Economico
Politico
Culturale
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4. Un progetto può rispondere ad un bando che stanzia dei fondi
Fonte di finanziamento adattamento delle idee progettuali
compilazione del formulario
O può nascere da un’esigenza particolare e poi essere proposto
per la sovvenzione
IDEA Progetto RICERCA DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
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5. Idea
progettuale
Esplicitare il
sistema delle
premesse
ricercare progettare programmare intervenire valutare
Valutazione Valutazione Valutazione Valutazione
permanente permanente permanente permanente
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6. Può nascere da diverse esigenze e diversi
input:
In generale nasce da un’idea che può:
Perdersi senza trasformarsi in un’azione
concreta
Muoversi nel territorio e trasformarsi in un
processo progettuale
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7. Le premesse progettuali sono costituite:
Dall’identità
di chi pensa il progetto
Dal quadro valoriale di riferimento
Dal quadro politico a cui si fa riferimento
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8. Le premesse possono essere di tipo
TEORICO PERSONALE
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9. Dopo aver definito il problema e dopo aver
esplicitato le premesse si cominciano a
profilare le finalità che voglio raggiungere
con il mio progetto.
Per raggiungere tali finalità ho bisogno di
raccogliere e sistematizzare dati sia di tipo
qualitativo che di tipo quantitativo
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10. La fase della cosiddetta progettazione dell’idea
passa attraverso uno schema grafico ben
preciso dal quale non si può prescindere
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11. DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO
STRATEGICO
DEFINIZIONE DEFINIZIONE
DELL’INSIEME DI DELL’INSIEME DI
AZIONI DA ATTIVITA’ DA
DEFINIZIONE DEGLI
ATTUARE PER ATTUARE PER OGNI
OBIETTIVI SPECIFICI
RAGGIUNGERE AZIONE PER OGNI
OGNI OBIETTIVO OBIETTIVO
SPECIFICO SPECIFICO
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12. La fase della programmazione riguarda la
PIANIFICAZIONE DEL LAVORO
Con la definizione del
CRONOPROGRAMMA
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13. Significa attuare concretamente le azioni e le
attività programmate
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14. Valutare tutte le azioni progettuali
La valutazione può essere:
Ex ante
In itinere
Ex post
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15. POLITICA
Prima
.
Futuro
Adesso .
ESPERTI . BENEFICIARI
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16. Giovani inseriti nel mondo del lavoro
Preparazione adeguata al mondo del lavoro
CORSI DI FORMAZIONE
Questa è una tipica progettazione per attività!
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17. Nella progettazione per obiettivi si parte dalla
definizione dell’obiettivo finale per poi
definire i sotto-obiettivi
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18. Il Forking non è altro che la rappresentazione
grafica della metodologia di progettazione
per obiettivi
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19. Incentivi alle corsi di formazione modifica
Imprese legislazione
Nuove assunzioni preparazione adeguata affitti ridotti
Facilitate al mondo del lavoro
Giovani stabilmente inseriti nel mondo del lavoro
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20. Lo strumento del Forking aiuta lo sviluppo
della cosiddetta
PROGETTAZIONE INTEGRATA
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21. Per poter partire dalla definizione dell’obiettivo
strategico e poi degli obiettivi specifici
ho bisogno di conoscere i
REALI BISOGNI DI
BENEFICIARI STAKE HOLDERS
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22. Coinvolgendo i beneficiari e gli stake holders
nella fase di identificazione dei problemi,
favorisco lo sviluppo di un forte senso di
APPROPRIAZIONE
Attraverso cui gli attori-chiave di un progetto
interiorizzano e metabolizzano l’idea
progettuale
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23. Lo strumento metodologico che ci consente di
sviluppare il fondamentale concetto di
owenership è il
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24. Ai workshop G.O.P.P. partecipano:
Un facilitatore neutrale rispetto agli interessi
degli stake-holders e dei beneficiari
I beneficiari del progetto
Gli stake –holders (portatori di interessi)
I consulenti metodologici
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25. I workshop G.O.P.P. non sono altro che gli
strumenti attuativi della metodologia
G.O.P.P., unica in grado di assicurare la
qualità di interventi basati sulla progettazione
partecipata.
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26. I workshop G.O.P.P. si dividono in:
IDENTIFICATION WORKSHOP – nella fase di
analisi
FORMULATION WORKSHOP – nella fase di
progettazione
REVIEW WORKSHOP – nella fase intermedia di
valutazione
EVALUATION WORKSHOP – fase di valutazione
finale
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27. L’obiettivo della metodologia G.O.P.P. è quello
di giungere, attraverso la realizzazione dei
workshop, alla definizione di uno schema
progettuale strutturato e completo:
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28. Per giungere correttamente alla definizione del
Logical Framework o Quadro Logico, la
metodologia G.O.P.P. prevede 2 fasi
articolate, a loro volta, in sottofasi:
FASE DI ANALISI FASE DI PROGETTAZIONE
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29. SOTTOFASI:
Definizione dell’entità
Analisi degli attori-chiave
Analisi dei problemi
Analisi degli obiettivi
Individuazione degli ambiti di intervento
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30. SOTTOFASI:
Scelta degli ambiti di intervento
Definizione della logica di intervento
Analisi del rischio
Definizione degli indicatori
Programmazione temporale delle attività
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31. DEFINIZIONE DELL’ENTITA’
L’entità non è altro che il tema della
progettazione: può essere già definita o da
definire.
L’entità non deve essere né troppo ampia né
troppo piccola
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32. ANALISI DEGLI ATTORI-CHIAVE
Gli attori-chiave di un progetto sono dati dalla
somma fra beneficiari e stake-holders.
Quando definiamo la matrice degli attori-
chiave dobbiamo avere cura di definire, in
una colonna, il contributo che daranno e, in
un’altra, gli interessi e le aspettative, anche di
tipo economico.
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33. ANALISI DEI PROBLEMI
Chiariamo che:
un problema è una situazione attuale
negativa
Un obiettivo è una situazione positiva futura
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34. I problemi identificati devono essere:
Reali
Oggettivi
Espressi in termini negativi
Chiari
Specifici
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35. La metodologia G.O.P.P. predilige
l’identificazione dei problemi piuttosto che
quella dei bisogni perché un problema è reale
e oggettivo, mentre un bisogno esprime un
desiderio soggettivo
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36. Una volta identificati i problemi vanno collocati
in un diagramma ad albero costruito secondo
relazioni di causa ed effetto
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37. Bassi redditi familiari
Donne escluse dal mercato del lavoro
Le donne non
Le donne non Le donne
riescono a Le imprese non Le donne non
posseggono hanno
costituire effettuano nuove sanno a chi
adeguate difficoltà negli
imprese assunzioni lasciare i figli
competenze spostamenti
individuali
Il sistema
formativo Le Le
Infrastru
non donne Le donne Il costo Programma donne
La tture
risponde non non sono del zione non
pressione viarie
alle hanno informate lavoro è territoriale hanno
fiscale è poco
esigenze accesso sull’auto troppo dei servizi la
elevata sviluppa
del al impiego elevato inadeguata patent
te
mondo credito e
del lavoro
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38. Gli obiettivi si
formulano con il
participio passato!!
Tecnicamente è molto semplice costruire
l’albero degli obiettivi poiché è sufficiente
trasformare ogni condizione attuale negativa
in una condizione futura positiva
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39. Redditi familiari
aumentati
Donne inserite nel mercato del lavoro
Donne in Donne assistite Servizi
Mobilità delle
possesso di nella creazione di Nuove assunzioni materno-
donne
adeguate impresa facilitate infantili
aumentata
competenze individuale disponibili
Sistema
formativo Donne
Adeguata Infrastru
adeguato informate Costo Donn
Accesso Pressione programm tture
alle sulle del e con
al credito fiscale azione viarie
esigenze possibilità lavoro patent
garantito ridotta territoriale sviluppa
del di auto ridotto e
dei servizi te
mondo impiego
del lavoro
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40. La raffigurazione dell’albero degli obiettivi
rappresenta una semplice trasposizione dei
problemi e quindi
non costituisce l’individuazione degli obiettivi
del progetto!!
Il progetto potrà o dovrà scegliere di
intervenire solo per alcuni obiettivi.
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41. Una volta terminato l’albero degli obiettivi si
passa a delimitare gli ambiti o aree di
obiettivi
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42. Redditi familiari
aumentati
Donne inserite nel mercato del lavoro
Donne in Donne assistite Servizi
Mobilità delle
possesso di nella creazione di Nuove assunzioni materno-
donne
adeguate impresa facilitate infantili
aumentata
competenze individuale disponibili
Sistema
formativo Donne
Adeguata Infrastru
adeguato informate Costo Donn
Accesso Pressione programm tture
alle sulle del e con
al credito fiscale azione viarie
esigenze possibilità lavoro patent
garantito ridotta territoriale sviluppa
del di auto ridotto e
dei servizi te
mondo impiego
del lavoro
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44. Con la definizione dei cluster termina la fase di
analisi e inizia la fase di progettazione vera e
propria.
Il primo step è quindi la scelta degli ambiti nei
quali intervenire.
Così facendo si definisce lo SCOPING del
progetto.
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45. Criteri per la scelta:
Interesse strategico
Piano di investimenti
Urgenza
Risorse umane disponibili
Risorse finanziarie
Fattibilità
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46. Una volta deciso quali sono gli ambiti nei quali
vogliamo intervenire possiamo costruire il
LOGICAL FRAMEWORK
o
QUADRO LOGICO
che è una vera e propria matrice di
progettazione
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47. Il Quadro Logico è composto inizialmente da
un sotto-insieme dedicato alla sola
“Logica di Progetto”.
Questo sotto-insieme è articolato in quattro
livelli legati da un rapporto di causa-effetto
in senso verticale, dal basso verso l’alto.
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48. LOGICA DI DEFINIZIONE SIGNIFICATO
INTERVENTO
OBIETTIVO I benefici sociali ed economici di Perché il progetto è importante
medio e lungo termine per la società?
STRATEGICO
OBIETTIVI SPECIFICI Il beneficio tangibile per i Perché i beneficiari ne hanno
beneficiari bisogno?
DEL PROGETTO
RISULTATI I servizi che i beneficiari Cosa i beneficiari saranno in
riceveranno dal progetto grado di sapere o di saper fare?
ATTIVITA’ Ciò che sarà fatto durante il Cosa sarà fatto per fornire i
progetto per garantire la fornitura servizi?
dei servizi
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50. LOGICA DI INDICATORI FONTI DI VERIFICA IPOTESI
INTERVENTO
OBIETTIVO Incremento numero di Aumento del 20% del Verifica presso il R.E.C.
STRATEGICO imprese locali numero di imprese locali
nel settore socio-sanitario
nella provincia di Caserta
entro 3 anni
OBIETTIVI SPECIFICI Donne inserite nel Aumento del 10% del tasso Rilevamento presso il centro
mercato del lavoro di occupazione delle donne per l’impiego
con oltre 35 anni nella
provincia di Caserta entro 3
anni
RISULTATI •Donne adeguatamente • Numero di donne formate • registri ente di formazione
formate • Numero di donne che • scheda registrazione presso
•Donne assistite nella hanno ricevuto consulenza sportello
creazione di impresa • numero di bambini • registro iscrizioni presso
• Servizi materno- inseriti in asilo-nido asilo-nido
infantili disponibili
ATTIVITA’ • Formazione tecnica Indicatori di realizzazione • numero corsi realizzati
• Formazione sull’auto- fisica • numero incontri sull’auto-
impiego impiego realizzati
• Sportello dedicato per • numero sportelli attivi
accesso al credito • numero asili-nido realizzati
• Attivazione asili-nido
aziendali
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51. La How-Matrix, o matrice del come, è un altro
sotto insieme del QL.
Essa serve per definire in che modo saranno
realizzate, nello specifico, le attività, sempre
seguendo una logica di causa-effetto
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52. HOW MATRIX
OBIETTIVO STRATEGICO Realizzazione di tutte le attività previste
OBIETTIVI SPECIFICI Donne inserite nel mercato del lavoro
RISULTATI • n. 20 donne con qualificate O.S.A.
• n. 2 micro-imprese cooperative costituite
• n. 20 bambini collocati in asilo-nido
ATTIVITA’ • Formazione tecnica
• n. 2 corsi O.S.A.
• Formazione sull’auto-impiego
• n. 4 incontri formativi
• Sportello dedicato per accesso al credito
• n. 4 sportelli territoriali
• Attivazione asili-nido aziendali
• n. 2 asili aziendali
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53. Anche la Support Matrix, o matrice di supporto,
è un sotto-insieme del QL e serve per definire
le attività di consulenza prestate per la
realizzazione del progetto
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54. SUPPORT MATRIX
OBIETTIVO STRATEGICO Fornire adeguata consulenza per la realizzazione di
tutte le attività previste
OBIETTIVI SPECIFICI • corsi professionali realizzati con metodologie
innovative
• incontri organizzati e realizzati in modo efficace ed
efficiente
• corretta gestione degli imprevisti legali
• corretta gestione della rete di asili-nido
RISULTATI • corsi O.S.A. progettati
• incontri sull’auto-impiego organizzati e realizzati
• consulenza legale per sportelli informativi
effettuata
• coordinamento asili-nido effettuato
ATTIVITA’ • Formazione tecnica
• n. 2 corsi O.S.A.
• Formazione sull’auto-impiego
• n. 4 incontri formativi
• Sportello dedicato per accesso al credito
• n. 4 sportelli territoriali
• Attivazione asili-nido aziendali
• n. 2 asili aziendali
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55. Un indicatore è, di norma, costituto dai
seguenti elementi:
Una variabile - il tasso di occupazione
Un target-group - donne con più di 35 anni
della provincia di Caserta
Un tempo di osservazione - nei 3 anni
successivi alla realizzazione del progetto
Un valore di riferimento - aumento del 10%
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56. La giusta definizione di un indicatore è:
Aumento del 10% (valore di riferimento) del
tasso di occupazione (variabile) delle donne
della provincia di Caserta con più di 35 anni
(target-group) entro 3 anni dal termine delle
attività progettuali (tempo di osservazione)
LABORATORIO DI SOCIOLOGIA
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57. Questa tecnica di valutazione si chiama
Logical Framework Analysis
L.F.A.
Essa è basata su:
pertinenza
feasibility
sostenibilità
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58. In che misura la proposta progettuale è basata
su problemi reali dei beneficiari?
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59. Riguarda la coerenza interna o logica verticale
del progetto.
Il progetto è costruito in modo logico se:
Le attività portano ai risultati
I risultati portano agli obiettivi specifici
Gli obiettivi specifici portano all’obiettivo
strategico
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60. Un progetto è sostenibile se realizzando tutte
le attività previste, con le adeguate risorse
umane e finanziarie, si assicureranno benefici
definitivi ai beneficiari
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