1. PROGETTO ARCHIVIO
DI LENO
Il comune di Leno, dopo aver
riordinato, risistemato e
digitalizzato l'archivio storico, lo ha
messo a disposizione delle scuole
per progetti didattici
2. LA CONVENZIONE
Al progetto partecipano il
Comune di Leno e tutte le
scuole del territorio di ogni
ordine e grado
3.
4. Il progetto viene
coordinato e seguito
continuamente dal prof.
Belotti
5.
6. Ogni grado scolastico
ha strutturato il
progetto sulla base
delle caratteristiche
specifiche dei propri
allievi e del corso di
studi.
7.
8. UNA SERIE DI
INCONTRI IN
LABORATORIO
PERMETTE DI
STILARE IL
PROGETTO
16. Individuazione dell’itinerario
Lettura della cartina
Visita del territorio
Segnalazione di particolari elementi
naturalistici, architettonici, storici.
Ricerca in archivio della
documentazione storica
17.
18. LINEA GIALLA:
Mulino
Santella
Pozzo artesiano
Ponte in mattoni
Cascina Martinenga
Cascina Costa con mulino
Risorgive con fosso Gambara
LINEA AZZURRA:
Risorgive Poiane
San Nazaro
LINEA ARANCIO:
Cascina Seccamani
Cascina La Barona
21. E’ situata a poco più di 1km dal paese.
Il suo nome deriva dal cognome della famiglia
Seccamani.
E’ chiamata anche “Risorta” nome che indicherebbe
le vaste bonifiche eseguite nella zona.
Dal catasto austriaco sappiamo che i proprietari della
casa erano la famiglia Bozzoni, una delle più antiche
e benestanti di Leno.
Nell’uso dialettale è denominata Finìl de Buzù, cioè
Fenile Bozzoni.
A quel tempo la superficie del fondo era di 91 piò.
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25. La tipologia planimetrica è a corte chiusa.
Pilastri quadrati che coprono due piani (stalla e
fienile) con base irrobustita e intonacata.
25
26. Al centro del
tetto si
innalza una
torre
quadrata
dotata di
fitte
mensole nel
cornicione.
Il tetto è
interamente
in coppi.26
27. Terzere: travi
parallele al
colmo ( il muro
può essere
rinforzato)
Si notano i
travetti
Tra un travetto e
l’altro c’è un
assito in legno
con la funzione
di sostenere i
coppi. 27
29. E’ situata a circa 1 km dal paese.
Nel catasto austriaco del 1852 il proprietario era il
signor Andrea Mompiani.
La tipologia planimetrica può essere considerata a
corte chiusa.
L’intero fabbricato è stato restaurato pur rispettando
la struttura originaria.
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