2. PRESENTAZIONE
Il progetto di circolo per l'anno 2010-2011 “Quante voci nel silenzio” ha coinvolto tutte le
sezioni delle Scuole dell’Infanzia e tutte le classi della Scuola voci Primaria in percorsi che
bene si sono inseriti nel Progetto pluriennale “Verso una Scuola Amica”.
Il tema del silenzio richiama immediatamente l’atteggiamento dell’ascoltare: ascoltare se
stessi, ascoltare gli altri, ascoltare il mondo nel quale siamo immersi, ascoltare la natura che ci
respira accanto, ascoltare la voce delle stelle che ci narrano lo scorrere del tempo e della
storia.
L’attenzione è stata centrata su molti articoli dei diritti dei bambini, in particolare sul diritto di
espressione attraverso la scrittura, l’arte, la musica, la parola; il diritto di mantenere la propria
cultura, la propria religione, la propria lingua; il diritto di giocare, il diritto di essere istruiti
per sviluppare al meglio la propria personalità, i propri talenti e per vivere in maniera
responsabile e pacifica in una società libera. La scuola tutta, insegnanti, genitori, collaboratori
ha cercato di fare proprio il concetto che un adulto deve sempre fare ciò che è meglio per i
bambini.
Così lungo tutto l’anno scolastico la didattica si è aperta a tematiche fondamentali che hanno
coinvolto i bambini, dai più piccoli ai più grandi, facendoli crescere emotivamente e
intellettualmente.
Lo sguardo ha indagato via via i diversi aspetti della conoscenza da quella sensoriale a quella
più astratta con una lente speciale: a partire da se stessi, dalle proprie esperienze, dal proprio
ambiente allargando la visuale fino ad accogliere l'altro e gli altri, a scoprirne bisogni,
peculiarità, grandezza, bellezza, per poi ritornare a se stessi, ricalibrare il proprio modo di
guardare alle cose e alle persone, riaggiustare il cammino, rinnovare lo sguardo.
Attraverso la lente dell'ascolto e dell'attenzione consapevole i bambini sono entrati nel mondo
della solidarietà non solo per donare una tantum, ma per capire e costruire un vero senso
dell'accoglienza come scambio; hanno scrutato l'ambiente intorno a loro per scoprirne i punti
di forza e di debolezza in modo da costruire comportamenti orientati alla sostenibilità; hanno
viaggiato nel pianeta del benessere personale scoprendo il valore del gioco come momento
essenziale per la propria crescita, o di un'alimentazione corretta capace di proteggere la
propria salute ma anche di educare ad un consumo consapevole; i bambini hanno incontrato
sul loro percorso personaggi che hanno contribuito a costruire la democrazia e una società
libera; hanno realizzato all'interno delle classi, delle sezioni, dei plessi piccole comunità in
cui le diversità sono state punti di forza per un confronto e uno scambio continuo tra storie,
esperienze, lingue, culture, religioni.
Tutto questo poi si è tradotto in linguaggi espressivi, dalla pittura alla musica, dal teatro al
canto che hanno reso immediatamente comprensibile per tutti e a tutti la forza educativa di
una scuola che è laboratorio di conoscenza, di comunicazione, di accoglienza, di scambio, una
scuola che muove dal bambino, con il bambino, per il bambino per arrivare alla comunità e
costruirne un'identità basata sulla libertà, la consapevolezza, la partecipazione che nascono da
una vera conoscenza interiore.
4. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
QUANTE VOCI NEL SILENZIO
2010/2011
Classe/sezione
Sezione : A , B, C.
Titolo del progetto
QUANTE VOCI NEL SILENZIO ( laboratori di ascolto )
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Il sé e l’altro. I discorsi e le parole . Linguaggi, creatività , espressione.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivo: Comprendere e decodificare comunicazioni di vario tipo utilizzando diversi
linguaggi : grafico – pittorico, gestuale, sonoro.
Inizio progetto : Ottobre.
Fine progetto : Maggio.
Il progetto si è esteso per l’intero anno scolastico con una struttura ciclica.
I bambini attraverso i laboratori hanno imparato a riconoscere il silenzio e il rumore, pause e
ritmi, suoni dell’ambiente, colori abbinati al suono ed alle emozioni..
Nel laboratorio di espressione creativa, si è passati dall’osservazione di opere d’arte alla
rappresentazione creativa di esse.
I bambini attraverso conversazioni, osservazioni di immagini , fotografie e l’ascolto di
racconti hanno raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei doveri.
Materiale e tecniche utilizzate : pennarelli, tempere, pennelli, pastelli a cera, cartoncino,
forbici, collage con carte di vario tipo, musiche.
Evento/prodotto finale
Cartelloni di gruppo.
Libretto finale (racconti , riproduzioni grafiche sui diritti dei bambini.)
Raccolta di materiale fotografico
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5. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
DIVERSI…UGUALI
2010/2011
Classe/sezione
Sezione : A , B, C. Bambini coinvolti n° 13
Titolo del progetto
DIVERSI…UGUALI (intercultura )
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Il sé e l’altro. I discorsi e le parole . Linguaggi, creatività , espressione. Corpo e movimento.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivo: Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchire il proprio lessico.
Inizio progetto : Gennaio.
Fine progetto : Maggio.
I bambini giocando e lavorando in modo costruttivo e creativo, ascoltando racconti, storie,
sono stati guidati alla conoscenza delle diversità per giungere a una loro positiva
integrazione.
Materiale e tecniche utilizzate : Carta, pennarelli, cartoncino, forbici, colla, materiale
plastico.
Evento/prodotto finale
Raccolta di lavori svolti durante il periodo del progetto.
ARTE IN GIOCO
Il laboratorio di arte, proposto quest’anno ai bambini è stato improntato sull’osservazione di
opere d’arte; dall’osservazione si è passati poi alla reinterpretazione creativa di esse attraverso
l’uso di tecniche e materiali differenti. La sperimentazione compiuta nel laboratorio ha
portato, almeno per i più grandicelli, alla verbalizzazione di impressioni e sensazioni.
Per permettere una maggiore libertà di espressione, le opere visionate hanno riguardato in
massima parte l’arte astratta, partendo dagli elementi base del punto e della linea per arrivare
all’osservazione di opere legate alle figure geometriche semplici.
Per rendere questo momento laboratoriale un tempo “speciale”, ogni incontro è stato
introdotto da una canzone che partendo dai colori ha potuto veicolare agli alunni valori di
accoglienza e fratellanza.
Il momento dell’ascolto acquista nell’esperienza di ciascun bambino un significato di
particolare importanza per il clima di reciproco legame emotivo e affettivo che si crea fra il
narratore e gli ascoltatori. Ascoltando il bambino sviluppa la propria immaginazione e
condivide con altri le proprie sensazioni.
Il laboratorio “Arte in gioco “ è stato improntato sull’osservazione di opere d’arte,
dall’osservazione si è passati alla reinterpretazione creativa di esse attraverso varie tecniche.
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9. PROGETTO DI CIRCOLO
PAROLE E SILENZIO NEL TEMPO CHE TRASFORMA E FA CRESCERE.
L’ATTESA E L’EVENTO.
Diritto a crescere con una corretta alimentazione
OBIETTIVI:
-Conoscere i principali costituenti per una corretta alimentazione
-conoscere le proprietà degli alimenti
-provare a elaborare gli alimenti trasformandoli
-assaggiare il prodotto
PERCORSO
Siamo partiti indagando sulle preferenze dei bambini riguardo il cibo, tramite il gioco della
spesa al supermercato; abbiamo proposto la conoscenza di un cibo presente settimanalmente
nel menu scolastico ricercando la sua origine (vegetale o animale), attraverso lettura di libri,
esecuzione di disegni e cartelloni, elaborandolo attraverso ricette semplici; infine abbiamo
assaggiato il prodotto finito. Abbiamo scoperto il valore dell’alimento nella “costruzione “ del
nostro organismo distinguendo il cibo in “difensore”(frutta e verdura), “costruttore” (
carboidrati, proteine, cereali, zuccheri),”energetico” (grassi, zuccheri), per mezzo di
canzoncine e confrontando la piramide alimentare abbiamo imparato che anche la quantità del
cibo da assumere è importante in una alimentazione corretta. L’ultima verifica teorica fatta
sull’argomento ha dimostrato che buona parte dei bambini aveva interiorizzato le regole di
una buona alimentazione, la realtà è che adesso si devono impegnare anche i genitori……
BIBLIOTECA E DINTORNI
SCUOLA”AMICA DEI BAMBINI”
DIRITTO DEI BAMBINI AL GIOCO
Nell’ambito del progetto”Biblioteca e dintorni” noi insegnanti della scuola dell’infanzia,ogni
anno cerchiamo di abbellire una parte della nostra scuola. Quest’anno abbiamo individuato la
parete sulla scala adiacente alla nostra scuola. Era già stata addobbata più e più volte con
diversi cartelloni che avevano lasciato segni rovinosi.
Pensando che dovesse illustrare una caratteristica dei bambini abbiamo individuato la
peculiarità del gioco, desiderando che fosse un diritto per tutti loro, interpretando lo spirito
dell’UNICEF che ci aveva conferito il titolo di SCUOLA AMICA.
Con l’aiuto delle insegnanti di sezione e di una volontaria ex insegnante, i bambini di 4 anni
a gruppi di 5 o 6, tutte le settimane si sono alternati, muniti di spugne e pennelli e colori
appositi per trasformare una parete triste e vecchia in un quadro che dona gioia al primo
sguardo.
Grazie a tutti
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11. VOLEVO SOLO UN PO' DI SILENZIO
Copione teatrale
XXIV Rassegna Teatro delle Scuole
Teatro alle Vigne 14-19 maggio 2011
Apertura sipario
PESCIOLINI
E' un pomeriggio come tanti altri Bruna assonnata viene accompagnata a letto dalla mamma
e si addormenta senza troppa fatica.
TR.1 NINNA NANNA
Entrano Bruna (Alice) e la mamma (Camila): al centro del palco la mamma sistema Bruna nel
letto e poi esce.
SFUMA LA MUSICA
Bruna rimane sola nella sua cameretta, il sonno sembra procedere tranquillo finchè ad un
certo punto uno strano rumore insistente disturba i suoi sogni...
TR.2 OROLOGIO
Entra l'orologio che circonda il letto di Bruna mimando le lancette e con la voce fa: TIC TAC
TIC TAC TIC TAC TIC TAC
Uscita orologio
SFUMA LA MUSICA
Bruna si sveglia quasi impaurita ma è soltanto l'orologio nuovo che lo zio gli aveva regalato
da pochi giorni, così si volta dall'altra parte. Sopra al suo letto un'enorme finestra dava
proprio su una delle vie più trafficate del paese e fuori un viavai di gente, macchine, camion
TR.3 TRAFFICO
Entrano: macchine (1), moto (2), camion (3), con la voce fanno i rumori: VUUM VUUM
VUUM VUUM VUUM
SFUMA LA MUSICA
ORSETTI
(Cambio Bruna: .........)
Bruna è infastidita, così non riesce ad addormentarsi... e proprio mente cerca la soluzione ai
suoi problemi ecco che uno spiffero di vento misterioso...
TR.4 VENTO
Entra il vento con i tubi di plastica e vanno a "soffiare" su Bruna
Esce il vento
SFUMA LA MUSICA
Ma non basta il vento a rovinare il sonno di Bruna ecco all'improvviso qualcosa di molto più
acuto
TR.5 CAMPANELLO
Ingresso campanellini
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12. Uscita campanellini
SFUMA LA MUSICA
Ingresso Mamma che dice: "CHI E'?" guardandosi attorno poi esce
Ma il tutto sembra complicarsi quando anche il vicino di casa inizia a metterci lo zampino:
apre il rubinetto, tira lo sciacquone, canticchia una canzone
TR.6 VICINO
Ingresso vicini con oggetti bagno (spugne-paperette,...)
Uscita vicini
SFUMA LA MUSICA
Bruna è disperata, lei infondo vuole solo dormire un po' e per dormire ha bisogno di silenzio!
COCCINELLE
(Cambio Bruna: Marta)
Ma Bruna finalmente trova un'idea che le sembra proprio quella giusta: decide di mettere la
testa sotto il cuscino e detto fatto, si addormenta, ed ecco che sul più bello:
TR.7 RUSSARE
Ingresso bambini che russano (cartelli ZZZZZZ)
Uscita cartelli
SFUMA LA MUSICA
Entrano dei piccoli gattini
TR.8 GATTI
Entrano i gatti che fanno: MIAOOO
Uscita gatti
SFUMA LA MUSICA
Una mandria di canguri irrompe al piano di sopra
TR.9 CANGURI
Entrano i canguri saltando
Uscita canguri
SFUMA LA MUSICA
DRAGHETTI
(Cambio Bruna: Carolina)
Bruna ormai ha quasi perso del tutto le speranze di poter dormire anche solo per un minuto...
infatti anche gli animali sembrano avercela con lei, ma non solo loro:
TR.10 BANDA
Ingresso banda (dalla platea) con strumenti
Arrivo sul palco e uscita
SFUMA LA MUSICA - PAUSE
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13. Al suono di quella musica tutti gli elettrodomestici si animano e iniziano a danzare
TR.11 ELETTRODOMESTICI
Ingresso elettrodomestici
Uscita
SFUMA LA MUSICA
E addirittura si sentono in lontananza dei fuochi d'artificioso alti nel cielo
TR.12 FUOCHI D'ARTIFICIO
Ingresso fuochi
uscita
SFUMA LA MUSICA
Ma proprio sul punto più gioioso di quei fuochi ecco che una voce chiama:
Ingresso Francesca che dice: "Bruna! Sveglia!"
Eh si Bruna si era finalmente addormentata e aveva iniziato a sognare un sacco di rumori a
cui infondo non aveva mai prestato tanta attenzione.
IL MIO LABORATORIO TEATRALE
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16. “L’ISOLA CHE NON C’E’”
Copione teatrale
XXIV Rassegna Teatro delle Scuole
Teatro alle Vigne 14-19 maggio 2011
PERSONAGGI :
Peter Pan
Wendy + Wendy anziana
Trilly ( fate)
Baia delle Sirene ( mare, sirene, meduse, polpi, squali )
Capitan Uncino
Spugna
Pirati
Indiani
Giglio Tigrato
Coccodrillo
SCENA 1 .
VOCE INTRODUTTIVA E MUSICA…..( traccia 1 )
LUCE SUL PALCOSCENICO E ARRIVO DI NONNA WENDY CHE SI SIEDE SULLA
SEDIA
INGRESSO BAMBINI CHE SI SIEDONO ATTORNO A WENDY
BAMBINI: ( tutti)…nonna, oggi ci fai volare!? Ci racconti di quando volavi?
NONNA : ormai bambini miei è solo un lontano ricordo, ora non posso più volare
BAMBINI: perché!!?
NONNA: perché sono diventata vecchia, e i grandi non possono volare
BAMBINI: perché!?
NONNA : perché non hanno il cuore puro e si sono dimenticati come si fa! Ma ora,
silenzio…..
Una notte di molti anni fa, dormivo nel mio letto, avvolta dal silenzio, senza neppure un
fruscio di lenzuola, il respiro lento e impercettibile, l’orecchio teso ad un suono che temevo
non avrei mai sentito……quando, i suoi singhiozzi mi svegliarono, allora io mi alzai, andai da
lui e gli dissi……
SCENA 2 .
PETER PAN E WENDY + TRILLY
PETER è SEDUTO IN SCENA E PIANGE
WENDY : hei!! bambino, perché piangi!?
PETER: non riesco a sistemare la mia ombra
WENDY : ti aiuterò io, come ti chiami?
PETER : Peter, e tu?
WENDY : Wendy
PETER : ti ascolto sempre, sei brava a raccontare storie, vuoi venire con me?
WENDY : ma dove abiti?
PETER : seconda stella a destra e poi dritto
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17. WENDY : che buffo indirizzo! Come ci si arriva?
PETER : non lo sai! volando naturalmente!
WENDY : io non so volare…
PETER : è facile, basta avere un pensiero felice, prova!!
WENDY: …un pensiero felice….trovato! vorrei sopra il mare volare e vorrei con le sirene
giocare…..
( Wendy si guarda e non è successo niente, Peter pensa….)
PETER : ma certo!! La polvere di fata! …….
SCENA 3 .
MUSICA ( traccia 2) ENTRANO LE FATE
TUTTI : vorrei sopra il mare volare
e vorrei con le sirene giocare
i bucanieri sfidare
e contro gli indiani lottare
ora proviamo
cerca di sognare
solo chi sogna può volare
riproviamo, riproviamo
accipicchia, noi voliamo
………. (traccia 3 ).. MENTRE ESCONO entra il mare( cielo..)
VOCE NONNA WENDY: se chiudi gli occhi, può capitarti di vedere una chiazza informe,
delicatamente colorata, sospesa nel buio; allora, se stringi di più le palpebre, la chiazza
comincia a prender forma e i colori diventano vividi, che se stringi di più, li vedi farsi fuoco.
Ma prima del fuoco, tu vedi la laguna; ed è un momento divino; se di questi momenti ce ne
potessero essere due, udiresti le sirene cantare..
SCENA 4 .
……( traccia 4)
CAMBIO SCENA SULLA MUSICA….( il mare si sposta sul fondo al centro della scena)
ARRIVO DEL VELIERO DI CAPITAN UNCINO
- Capitan Uncino che ripete il testo della canzone
- Alla pausa tutti i pirati :
: buongiorno all’isola che non c’è!!!!
- fine canzone
UNCINO : spugna!!
SPUGNA : ai vostri ordini capitano
UNCINO : portami giglio tigrato
SPUGNA: portatemi giglio tigrato
UNCINO : legatela sullo scoglio
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18. SPUGNA : legatela allo scoglio
UNCINO : sono un genio, Peter verrà a salvarla, e noi lo sconfiggeremo
( tutti ridono)
UNCINO : adesso nascondiamoci
SCENA 5.
…TORNA NONNA WENDY….
L’attacco dei pirati era stato una completa sorpresa: una sicura prova che uncino, uomo senza
scrupoli, l’aveva condotto in modo sleale. Perché sorprendere i pellirossa è cosa impossibile;
rapire poi la figlia di Toro seduto, impresa straordinaria.
Che avveniva intanto dei ragazzi? i bimbi sperduti, che tanto amano il gioco e la guerra con
gli indiani, ignoravano che quel rapimento dovesse segnare la loro sorte…
…..( traccia 5 )…INGRESSO INDIANI CON BIMBI SPERDUTI PRIGIONIERI
BIMBI SPERDUTI : bravi, ci avete catturato! Ora liberateci e facciamo festa.
INDIANI: oggi niente festa! Voi rapito giglio tigrato, noi tenere voi prigionieri!
BIMBI SPERDUTI : non siamo stati noi! Liberateci e vi aiuteremo….
INDIANI : noi non credere a voi!
( arriva Peter con Wendy)
PETER : fermi! Loro non centrano, è stato Uncino! Forza, ora bisogna salvare giglio tigrato
…………….( mentre tutti escono inizio musica coccodrillo e passaggio ????? )………
SCENA 6 .
-BIMBI, INDIANI, WENDY E FATE DA UN LATO DEL PALCO MENTRE PETER LIBERA
GIGLIO TIGRATO…
- APPARE UNCINO CON I PIRATI DALL’ALTRO LATO
……
UNCINO : prendeteli!!!
TUTTI : non capisci Uncino….tu non puoi vincere, almeno fino a che esisteranno la fantasia,
il coraggio, i sogni e i Bambini
…( traccia 6 ) canzone
FINE CANZONE INIZIO TRACCI 7 INGRESSO COCCODRILLO
TUTTI SI SIEDONO E RESTA SOLO UNCINO
- viene portato via dal coccodrillo
SCENA 7 .
TORNA NONNA WENDY SEDUTA SULLA SEDIA
..BAMBINI : nonna!? Quale è l’ultima cosa che ti a detto Peter?
WENDY : l’ultima cosa che mi ha detto è questa: aspettami sempre, e una notte o l’altra mi
sentirai fare chicchirichi….
……( traccia 7 )…Wendy si alza e riscende il palco
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19. Tutti i bambini:
stelle fatate della notte
proteggete in silenzio
il sonno dei miei piccoli
brillate in cielo splendenti e sicure
stanotte.
si sente il chicchirichi di Peter
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21. I DIRITTI DEI BAMBINI IN PAROLE SEMPLICI
Art 13 Hai il diritto di imparare e di esprimerti per mezzo delle parole, della scrittura,
dell’arte e così via, a meno che queste attività non danneggino i diritti degli altri.
LA MARCIA DEI DIRITTI
Un-due, un-due, un-due, un-due.
È la marcia dei diritti dei bambini.
Della Carta dei Diritti dei bambini… Marsch!
Ho aperto un libricino
e ho letto che un bambino
da mangiare non ce l’ha.
E c’è chi non ha da bere
con il rischio di morire:
senza acqua come fa?
Ma come fanno io non ci credo.
Non si può fare io non ci credo.
Ho sfogliato bene bene
quelle foto di bambine
invecchiate dal lavoro.
E di quelli senza un tetto
e di quelli senza affetto
senza un poco di decoro.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo. Non si può.
I diritti sono di tutti,
l’ha spiegato la maestra
c’è una carta scritta apposta
per difendere i bambini.
Tutti i capi delle nazioni
hanno fatto le riunioni:
hanno detto e hanno scritto
sui diritti dei bambini
Allora perché? Allora perché?
Quando gioco al girotondo,
penso che su questo mondo
c’è qualcosa che non va.
Che ci sono dei bambini,
sulle strade abbandonati
senza mamma né papà.
Ma come fanno, io non ci credo.
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22. Non si può fare, io non ci credo.
Poi da un’altra parte ancora
c’è chi non può andare a scuola.
Chi giocattoli non ha.
E c’è pure chi si ammala
e gli manca quella cura
che il suo medico non ha.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo. Non si può.
I diritti sono di tutti,
l’ha spiegato la maestra
c’è una carta scritta apposta
per difendere i bambini.
Tutti i capi delle nazioni
hanno fatto le riunioni:
hanno detto e hanno scritto
sui diritti dei bambini.
Allora perché? Allora perché?
Allora perché?
C’è un bambino che lavora,
chi subisce una tortura.
Chi è venduto come schiavo.
Chi è costretta per le strade
già per vendere l’amore
da qualcuno assai cattivo.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo.
C’è chi muore appena nato:
non è stato vaccinato.
C’è chi cresce malnutrito.
C’è chi viene emarginato,
c’è chi un handicap ha avuto.
C’è chi viene malmenato.
Ma come fanno, io non ci credo.
Non si può fare, io non ci credo. Non si può.
I diritti sono di tutti,
l’ha spiegato la maestra
c’è una Carta scritta apposta
per difendere i bambini.
Tutti i capi delle nazioni
hanno fatto le riunioni:
hanno detto e hanno scritto
sui diritti dei bambini
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23. Art 28 Hai il diritto di ricevere un’istruzione. Devi ricevere un’istruzione primaria e
deve essere gratuita.
SCUOLA RAP
Rap…rap…rap…rap…
Alla mia maestra piace tanto Jovanotti,
viene a scuola tutti i giorni per interrogarci,
sì, però, non fa mica come gli altri,
che, si sa, danno voti bassi o alti.
Bassi o alti…
Bassi o alti…
Lei pretende invece che rispondiamo a
tempo “yea”.
E si dica la lezione con bravura e precisione
con il fare stravagante che distingue quel
cantante.
Con quel passo snoccolato e quel ritmo sincopato
Che fa Tum-cha tum-tum-cha
Tum-cha tum-tum-cha
Rap scuola rap...
È proprio tanto bello imparare con il rap…
Rap… maestra rap
Sei forte, sei un mito, sei il meglio che c’è.
Se tu rappi geografia, storia, scienze e geometria
Saprai bene le lezioni, non avrai preoccupazioni!
Rap scuola rap...
Mi piace andare a scuola
Se la scuola è così rap!
Sei per tre diciotto, sei per quattro ventiquattro,
sei per cinque fanno trenta, sei per sei trentasei,
sì, però, tu sai dirmi esattamente
come mai il sole nasce sempre a oriente.
Con l’armata a Waterloo fu sconfitto Bonaparte,
il pianeta più vicino alla nostra terra è Marte.
Se qualcuno chiede a me cosa mai è l’erre tre
lo collego col pi greco, con la sfera e poi ti dico.
Che fa Tum-cha tum-tum-cha
Tum-cha tum-tum-cha
Rap scuola rap...
È proprio tanto bello imparare con il rap…
Rap… maestra rap
Sei forte, sei un mito, sei il meglio che c’è.
Se tu rappi geografia, storia, scienze e geometria
Saprai bene le lezioni,
non avrai preoccupazioni!
Rap scuola rap...
Mi piace andare a scuola
Se la scuola è così rap!
Fotosintesi si dice quel processo strano
con la luce e con le foglie, è il clorofilliano.
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24. E, se vuoi, ti rispondo alla domanda
guarda che solo in Cina vive il panda.
Stanno in Africa i leoni, dappertutto gli scimmioni
per cui Cesare, si sa, non fu per fatalità
che in quel marzo sfortunato cadde a terra pugnalato!
E ora che ti ho dimostrato che col rap ho ben studiato,
tutti a Tum-cha tum-tum-cha
Tum-cha tum-tum-cha
Rap scuola rap...
È proprio tanto bello imparare con il rap…
Rap… maestra rap
Sei forte, sei un mito, sei il meglio che c’è.
Se tu rappi geografia, storia, scienze e geometria
Saprai bene le lezioni,
non avrai preoccupazioni!
Art 31 Hai il diritto di giocare
E’ SOLO UN GIOCO!
Chi non sa che è solo un gioco. Eh? Eh?
Chi non sa che è solo un gioco. Eh? Eh?
Finalmente è cominciato il campionato,
Ma la peste del girone dei pulcini
E' quel babbo sugli spalti scalmanato
Che si crede in "Serie A" con i bambini.
Al mio Mister dal suo solito consiglio:
Quello sì che è forte, non perché è mio figlio.
E poi l'arbitro per lui no, no non può sbagliare.
Manco fossi il bomber della
Nazionale!
Dai! Dai!
Papà non ti agitare se mi fanno lo sgambetto.
Di me tu non puoi dire che sia proprio un angioletto.
Non fare il lavativo
Se mi parano un rigore
C'è anche il lato positivo,
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25. Pensa al babbo del portiere!
Dai!
Papà non ha importanza se non ti ricordo Zico, Oò!
Ma se perdi la pazienza sei tu quello in fuorigioco.
Se questo è il grande sogno che tu avevi da bambino.
Il mio è soltanto quello di sentirti più vicino...
Tira tira tira eh?
Di sentirti più vicino!
Vai vai vai vai vai vai
Chi non sa che è solo un gioco. Eh? Eh?
Vai vai vai vai vai vai
Chi non sa che è solo un gioco. Eh? Eh?
Quando mamma poi ci chiede il risultato
Dille solo che mi sono divertito,
Non spieghiamole se ho perso e nemmeno se ho segnato.
Il suo abbraccio tanto è sempre
Garantito
Dai! Papà non ti agitare se mi fanno lo sgambetto
Che nemmeno la moviola può marcarmi così stretto.
Oò!
Ci pensi e mi rispondi che da oggi starai buono.
Poi ti giri e te la prendi
Pure con il "quarto uomo"!
Dai!
Papà non ti sognare la mia faccia in figurina.
Ho deciso di imparare anche a starmene in panchina.
Non puoi farci niente il mio intrepido parente.
Che precipitevolissimevolmente grida:
Tira, passa, Buttalo giù,
Occhio al 10 Curalo tu,
Dribbla, corri, Salta più su,
Ehi, papà, è solo un gioco!
Dai la palla, Tienila tu,
Cambia gioco Non farlo più,
Salta in piedi Rimani giù,
Dai papà non ti agitare
Tu lo sai che è solo un gioco!
Chi non sa che è solo un gioco!
Tira, passa, buttalo giù,
Occhio al 10 curalo tu,
Dribbla, corri, salta più su,
Ehi, papà, è solo un gioco!
Dai la palla, tienila tu,
Cambia gioco, non farlo più,
Salta in piedi, rimani giù,
Ma sei proprio un brontolone
Guarda che combinazione
Stai andando nel pallone,
Ma il pallone
E' solo un gioco!
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26. Art 24 Hai il diritto di godere di buona salute. Ciò significa che dovresti ricevere cure
mediche e farmaci quando sei malato. Gli adulti dovrebbero fare di tutto per evitare che
i bambini si ammalino, in primo luogo nutrendoli e prendendosi cura di essi.
ETCIU’!!!
All'aria aperta me ne sto
Giocherò finché mi va
Sciarpa e guanti non li ho
Perciò hurrà
Questa sì che è libertà...
Ma qualcosa che non va
Dal mio naso cola giù
Etciù... Etciù...
Ma che bestia che sei tu
Hai beccato il raffreddore
Etciù... Etciù... Etciù...
Ma qualcosa che non va
Dal mio naso cola giù
Etciù... Etciù...
Ma che bestia che sei tu
Hai beccato il raffreddore
25
27. Etciù... Etciù... Etciù...
Come un pinguino me ne sto
Dentro il mare qua e là
Tutto il giorno giocherò
Perciò hurrà
Questa è la felicità...
Ma qualcosa che non va
Dal mio naso cola giù
Etciù... Etciù...
Ma che bestia che sei tu
Hai beccato il raffreddore
Etciù... Etciù... Etciù...
Ma qualcosa che non va
Dal mio naso cola giù
Etciù... Etciù...
Ma che bestia che sei tu
Hai beccato il raffreddore
Etciù... Etciù... Etciù...
Art 32 Hai il diritto di essere protetto dal lavorare in posti o condizioni che possano
danneggiare la tua salute o impedire la tua istruzione. Se il tuo lavoro produce un
guadagno, dovresti essere pagato in modo adeguato.
E’ SOLO UN GIOCO !
Mi han detto che il pallone con cui
gioco
la domenica mattina
forse è fatto da un bambino,
un bambino come me.
È così; sì, sì purtroppo è così!
E pure le mie scarpe, quelle nuove,
26
28. quelle tutte colorate,
con le luci incorporate,
che "più belle non si può".
È vero o no?
Forse sì, forse no!
Chi sa se tutti i miei giochi
elettronici,
i tuoi peluche e tutte le mie bambole
sono fatti da bambini di un paese
lontano
dove il cielo si confonde con il mare.
Se è così, non si può,
se è così, non si può!
Quattro quarti di silenzio per ricordare
che più in là,
oltre i monti ed il mare c'è
chi ha solamente un sogno di felicità.
Quattro quarti di silenzio per chi una
voce non ce l'ha
un silenzio perché
forse, meglio di me,
può dar voce alla voce del cuore.
Quest'istante è per te,
solamente per te.
"Batti un cinque" da lontano con me.
E parlare di te,
raccontare di te
e dar voce alla voce del cuore.
Quest'istante è per te,
solamente per te.
"Batti un cinque", il più forte che c'è!
Vorrei chiamarti amico perché certo,
come me
ci correresti dietro quel pallone;
e forse nei tuoi sogni anche tu somigli
a me:
saresti tu a segnare, tu il campione!
Mi insegneresti come si può vincere
in certi giochi nuovi di elettronica;
diventeremmo amici, come è bello che
sia,
perché un bambino vive in allegria.
Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh
Sssss...
Quattro quarti di silenzio, ma dopo
"batti un cinque", vai!
Sarà un ponte grande intorno al mondo,
ci farà incontrare in tutte le città.
"Batti cinque", "batti un cinque"
per dire a tutti che ci sei,
che hai diritto anche tu
a un domani anche tu
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29. come tutti i bambini del mondo;
che il domani è di tutti
è il futuro del mondo
e il futuro ha bisogno di te.
"Batti un cinque" anche tu,
"batti un cinque" anche tu,
Come tutti i bambini del mondo.
Perché il "tanto lontano, oltre i monti
ed il mare... "
il lontano è a due passi da qui.
Batti cinque!
Batti cinque!
il lontano è a due passi da qui
Batti cinque!
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31. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
QUANTE VOCI NEL SILENZIO
2010/2011
Scuola:
Primaria Don Gnocchi
Classe/sezione
IA
Titolo del progetto
Spettacolo teatrale: “SSST! CHE PAURA!!!”
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Teatro, espressione artistica e coreografica
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi
Esprimere la propria creatività attraverso la recitazione, la danza, il mimo.
Sviluppare la capacità di collaborazione, interazione, partecipazione.
Manifestare le emozioni che scatenano le paure nel mondo infantile.
Potenziare la capacità di memorizzazione.
Metodologia
Ricerca di personaggi che danno forma alle paure nella cultura e nell’immaginario infantile:
vampiri, mummie, lupi, ladri,…
Discussioni e riflessioni.
Stesura del copione.
Drammatizzazione e danza.
Strumenti e materiali utilizzati
Realizzazione di costumi con materiali di recupero.
Oggetti per la scenografia.
Lettore cd
Evento/prodotto finale
Spettacolo teatrale: “SSST! CHE PAURA!!!” presso il Teatro alle Vigne il giorno Martedì
17 Maggio ore 20.30.
Collaborazione con il Laboratorio degli Archetipi
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32. SST! CHE PAURA!
Copione teatrale
XXIV Rassegna Teatro delle Scuole
Teatro alle Vigne 14-19 maggio 2011
Primo gruppo: ingresso uno alla volta ‘io ho paura di…’
Collocazione di spalle al pubblico
Vittoria Io ho paura dei fantasmi
Diletta Io ho paura degli zombie
Giulia Io ho paura dei ragni
Alessandra Io ho paura dei ladri
Daniele Io ho paura dei brutti voti
Filippo Io ho paura del serpente solitario
Renato Io ho paura dell’elefante che mi calpesta
Alexandra Io ho paura del buio
Giorgia Io ho paura di mio fratello
Matteo Io ho paura del Minotauro
Benedetti Io ho paura del fuoco
Topollaj IO NON HO PAURA DI NIENTE
Gabriele T. guida il serpentone che esce sulla destra
Secondo gruppo: ingresso uno alla volta ‘io ho paura di…’
Collocazione in riga di spalle al pubblico
Andrea Sara Io ho paura degli zingari
Emanuel Io ho paura del Tirannosauro Rex
Sasha Io ho paura dei topi
Jasmina Io ho paura del colore rosso
Andrea Io ho paura dei vampiri
Gabo Io ho paura delle mummie
Martina Io ho paura dei cani
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33. Aurora Io ho paura delle streghe
Alessia Io ho paura del fischietto della maestra
Elia Io ho paura dei centauri
Francesca: Io ho paura degli scheletri, MA A VOLTE NO!!!
Francesca guida il serpentone che esce sulla sinistra
E’ UNA NOTTE SCURA SCURA
DI FANTASMI E PIPISTRELLI (Jasmina)
E’ UNA NOTTE DI PAURA
DA FAR TORCERE I BUDELLI (Andrea F.)
LE MUMMIE
Elia + Andrea Sara: La cosa che più ci fa paura di notte sono le MUMMIE!!!
1. Entrano le mummie dal fondo a destra in fila indiana: Giulia Renato Giorgia Daniele
Vittoria Gabriele
2. due giri intorno ai bambini
3. in riga su e giù
4. due girotondi mummie + bambini
5. gincana a zig zag
man mano si esce a destra
I LADRI
Gabo + Alessia: La cosa che più ci fa paura di notte sono i LADRI!!!
1. Entrano i ladri dal fondo a sinistra in fila indiana: Emanuel Jasmina Francesca Andrea
F. Martina. Vado – stop – giù: si spostano in modo da formare un quadrato intorno ai
2 bambini seduti al centro
2. I ladri si nascondono dietro ai bambini e gli rubano le caramelle
3. I ladri in cerchio attorno ai bambini si passano il fagotto (un giro completo da una
parte e uno dall’altra)
4. I bambini scappano inseguiti dai ladri. Poi l’inseguimento si interrompe
improvvisamente
5. I ladri scappano inseguiti dai bambini ed escono a sinistra
I VAMPIRI
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34. Sasha + Aurora: La cosa che più ci fa paura di notte sono i vampiri!!!
1. entrano i vampiri da destra davanti: Diletta Filippo Alessandra Matteo Alexandra
Gabriele T. in fila indiana nascosti dal mantello. 5 passi poi BUUU!!!
2. intorno ai bambini i vampiri, spiegando i mantelli, si allargano e si stringono per 3
volte
3. le bambine scappano e si fermano in un punto del palco. I vampiri dietro di loro
agitano i mantelli
4. le bambine scappano di nuovo e quando sono ferme i vampiri le raggiungono e da
dietro ancora agitano i mantelli
5. le bambine scappano x 4 volte poi escono tutti a destra
LE PAURE DI GIORNO
da sinistra entrano i ladri:
Emanuel Jasmina Francesca Forni Gabo
fanno 3 passi poi si voltano a controllare
escono a destra
da destra entrano in coppia le mummie:
Giulia+Vittoria Renato+Daniele Giorgia+Benedetti Elia+AndreaSara
fanno 3 passi poi si voltano a controllare
escono a sinistra
da destra entrano in coppia i vampiri:
Diletta+Giulia
Filippo+Aurora
Sasha+Alexandra
Topollaj+Matteo
raggiungono il centro del palco, urlo – mani – gambe
escono a sinistra
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35. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA VOCE DEL SILENZIO
2010/2011
Scuola:
Primaria “Don Gnocchi”
Classe/sezione
2A e 2B
Titolo del progetto
Spettacolo teatrale: “IL SILENZIO E’ D’ORO?”
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Teatro, espressione artistica e coreografica, educazione musicale, educazione alla cittadinanza
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivi
Esprimere la propria creatività partecipando alla vita artistica e culturale della società in cui si
vive (art. 31della “Convenzione dei diritti dei bambini”)
Sviluppare la fiducia in se stessi, la capacità di autocontrollo, di collaborazione e di
interazione.
Potenziare la capacità di memorizzazione. Manipolare testi linguistici e non, in contesti e
situazioni concrete.
Metodologia
Discussioni, riflessioni, stesura di frasi da inserire nel copione teatrale, drammatizzazioni e
canti corali.
Strumenti e materiali utilizzati:
Oggetti per la scenografia realizzati con materiali di vario tipo. Lettore CD.
Evento/prodotto finale
Rappresentazione teatrale presso il Teatro Alle Vigne il giorno 16 maggio 2011
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36. IL SILENZIO E’ D’ORO?
Copione teatrale
XXIV Rassegna Teatro delle Scuole
Teatro alle Vigne 14-19 maggio 2011
Personaggi
BAMBINI: Tutti
Oggetti
Teli mostri della notte IIA
Palloncini bianchi con telo per fantasma IIB
UN CD A TESTA per fare lo specchio IIA e IIB
Teli o eventuali oggetti per: VIAGGIO (FAGOTTO DA VIANDANTE) IIA
NATURA IIB
NOTTE IIA
OCCHI e ACQUA IIB
COPIONE
VOCE ESTERNA: Una volta tre raccontastorie fecero una gara , e avrebbe vinto quello che
sapeva la fiaba più corta.
Il primo raccontastorie raccontò una fiaba di cento parole.
Il secondo raccontò una fiaba di cinquanta parole.
Il terzo stette zitto e nulla raccontò.
- Bè , allora? – dissero gli altri due. – Non dici niente, tu?
- Ho già finito. La mia fiaba s’intitola : Il silenzio è d’oro.
I suoi compagni riconobbero che la sua era stata la fiaba più corta e gli dettero il premio. Ma
io non so che premio sia stato.
(Si apre il sipario)
MUSICA: entrata uno alla volta della classe IIB in ordine di parlata in posizione per
pensare. Al segnale cambiano posizione 4 volte. Poi chi parla si alza in piedi.
IIB
GIOVANNI: Che barba il silenzio!
CHIARA: Che pizza!
ANDREA: Io odio il silenzio
SEBA: Il silenzio non è affatto divertente!
LUDMILLA: Il silenzio mi rattrista
CRISTIAN: Come è difficile stare in silenzio!
MIRIAM: Come è difficile trovare….il silenzio.
FABRIZIO: Il silenzio è quasi insopportabile…
STEFANIA: In silenzio non mi rilasso per niente, continuo a immaginare di essere altrove.
ALBERTO: Il tempo in silenzio diventa lunghissimo e non finisce mai.
ALESSIA: Non voglio stare in silenzio
MATTEO V: Il silenzio è noioso
AURORA: Il silenzio è proprio noioso
RICCARDO V: Il silenzio mi fa paura
TUTTI: Che fatica questo silenzio!
MUSICA: posizione scuola in ginocchio. Chi parla si mette in ginocchio alzato.
JEGLIA: Quando c’è silenzio ci scappa da ridere.
RICCARDO B: Lo soffriamo come il solletico e dobbiamo subito interromperlo.
REGINA: A scuola smontiamo le penne e ne suoniamo i pezzi
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37. ALESSANDRO: o costruiamo torri pendenti e le collaudiamo
MATILDE: e…. Intorno, scoppiano risatine
MATTEO S: e piccole cose cadono. (espressione)
TUTTI: Ecco fatta la magia che il silenzio porta via!
LIA: A casa è più facile.
MARCO: Si preme un tasto e si accende il rumore. (posizione telecomando)
IIB Frasi sui rumori di casa (chi parla si tappa le orecchie)
GIOVANNI: La televisione
CHIARA: il ticchettio dell’orologio
ANDREA: Il rumore della stufa
SEBA: Bù,bù,bù… ffffff, ciuf ciuf ciù, uueee…uueee!
LUDMILLA: L’orologio a cucù
CRISTIAN: Le voci che vengono dal parchetto
MIRIAM: La porta che si apre
FABRIZIO: La sorellina che piange
STEFANIA: Il signore del TG5
ALBERTO: il ferro da stiro
ALESSIA: i bambini che urlano
MATTEO V: La lavatrice che va
AURORA: La mamma che apre e chiude i mobili
RICCARDO V: L’ascensore, il nonno al computer
JELIA: Mio papà martella, i miei fratelli urlano, cade una sedia…
RICCARDO B: Papà che russa, mio fratello al telefono
REGINA: la radio che canta
ALESSANDRO: schiocchi, scricchiolii, pum pum, ciufffff, ccccccccc, bzzzz
MATILDE: L’ambulanza che passa
MATTEO S: il temporale
LIA: Il cellulare
MARCO: Le auto che passano
TUTTI: Bastaaaaaa!
TUTTI: Anche i grandi non amano il silenzio
MUSICA: 2
(LA II B si schiera dietro, uno alla volta dai lati arrabbiati. Evviva e si sgonfiano a terra.
II A entrano uno alla volta in ordine di parlata in posizione di urlo. Al segnale: tifo, sgridare,
band, discoteca, cellulare, moto, auto sx, dx, frenata, guerra e caduta. Urlo muto. Da qui chi
parla giù le mani)
MARIANNA: … e in breve tempo
LEO: caos,
LUCREZIA:confusione,
FEDERICO: tutto è invaso dal rumore,
MARTINA: rumore di auto,
DAVIDE: di teste scollegate,
ARIANNA: di televisioni sempre accese…:
GIADA: Il caos è nella mente! MUSICA: (girare la testa)
RACHAD: Confusione!
MATTEO: Tutti parlano sempre e a sproposito,
ANDREA R: a volte sembrano parlare lingue diverse
ALE: e non si capiscono mai.
GIOVANNI: Nessuno sa più ascoltare
GIULIA CO: e nessuno è più ascoltato…
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38. ANDREA G: Ciascuno cerca inutilmente di comunicare,
GIULIA CA: ma spesso le sue parole sono incomprensibili per gli altri.
ORI: Non si capisce più niente!
GIULIA A: Ognuno vuole avere ragione,
FOSCA: Quello che faccio io è giusto, quello che fai tu è sbagliato!
LUCA: Ognuno sembra voler imporre il suo modo di pensare.
MARCO: Quello che penso io è giusto, quello che pensi tu è sbagliato!
TUTTI: (ripetono guardando pubblico): Pensare?
FEDERICO: Come si poteva pensare in un luogo dove non c’è mai silenzio? (spallucce e
dicono)
TUTTI: Boh! Proviamoci
IIA (Chi parla indica punti diversi)
MARIANNA: I bambini che muovono le sedie e i tavoli
LEO:il treno che passa
LUCREZIA: Gli uccelli che cinguettano
FEDERICO: Ho sentito il fruscio di un mostro fluttuante
MARTINA:La mamma che svuota la lavastoviglie
DAVIDE: Il rumore della matita sul foglio
ARIANNA: L’acqua dei termosifoni
GIADA: La sveglia
RACHAD: La tosse
MATTEO: La campana della chiesa
ANDREA R: Le pentole che fanno BLO BLO BLO…
ALE: La caldaia
GIOVANNI: Gli aerei
GIULIA CO: I miei pesci che fanno le bolle
ANDREA G: DRIIIN TIC TAC TIC TAC
GIULIA CA: L’orologio che segna le ore
ORI: la tele che parla di morti
GIULIA A: Il cane che abbaia
FOSCA: La mamma che parla al telefono
LUCA: Sento il vento che batte
MARCO: Il telefono che squilla
TUTTI: Rumori, rumori, rumori… sempre rumori! (mani sulle orecchie: BLA BLA BLA
MUTO)
MARIANNA: Eh sì, perché il silenzio è un problema….
LEO: un vero problema
LUCREZIA: Un problemone!
FEDERICO: Nel silenzio si rischia di pensare….
MARTINA: E quando manca la luce è un super problema:
DAVIDE: un SILENZIO BUIO è sempre affollato…
MUSICA: 3 fantasmi palloncini IIA
(IIB: Riccarco B, Marco, Matilde, Alessia, Jeglia e Christian escono a prendere i palloncini
fantasmi e sono poi gli ultimi a rientrare in scena.
IIA:Al segnale: Paura, tremare, muovere la testa dx, sx, alto, basso (2 volte), si accucciano.
Per primi si alzano i FANTASMI (Giulia CA, Ori, Rachad, Martina, Giada) dopo aver girato
tra gli altri, si mettono in foto. Così anche gli altri nell’ordine: ZOMBIE (Ale, Luca, Giulia
Co, Andrea Ga, Lucrezia, Arianna, Marco), STREGHE (Fosca, Giulia A, Leo, Martina),
MOSTRI (Gio, Matteo, Andrea, Federico, Davide). Si aggiungono i FANTASMI IIB)
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39. ARIANNA: Non serve accendere la pila.
GIADA: E neanche recitare “Io non ho paura”.
RACHAD: Solo il ritorno dell’elettricità i mostri silenziosi caccerà!
MATTEO: Poi una mattina ti svegli prima dell’alba
ANDREA R: e c’è un gran silenzio…
ALE: Neanche un grillo ritardatario
GIOVANNI: o un galletto in anticipo.
TUTTI: Nulla di niente.
GIULIA CO: Ma un SILENZIO VUOTO è peggio di un incubo!
ANDREA G: Ti senti così solo da cacciare la testa sotto le coperte.
GIULIA CA: E lì magia….. Sei in compagnia del BUM BUM del tuo cuore.
MUSICA: 5 (mani sul cuore)
ORI: Sonoro e potente come il tamburo di un grande capo indiano.
GIULIA A: Con quello pensi di sconfiggere il silenzio. E metti il naso fuori…
FOSCA: A volte il SILENZIO VUOTO si popola di fantasmi sforacchiati,
LUCA: ma un cuore-tamburo è capace di farli ballare fino all’esaurimento…
MARCO:… e uno scoppio di risa può spararli via come palloncini bucati! (I bambini della
IIB lasciano volar via i palloncini e corrono al loro posto in riga e la II A si dispone in due
fila laterali una a destra da Marianna ad Andrea R, l’altra a sinistra da Ale a Marco)
(CANZONE DI LIA e LUDMILLA: La scomparsa della stella)
LIA: E’ lì magia….. Quando finalmente sei in compagnia del tuo cuore e della tua mente
Allora il silenzio vuoto è pronto a riempirsi di quel che immagini.
MUSICA: 6 (IIB avanzano tutti in riga abbracciati poi uno alla volta si mettono in posizioni
nello spazio ognuno con la sua frase)
II B
GIOVANNI: Nel silenzio non devo essere disturbato
CHIARA: Nel silenzio dormo bene
ANDREA: Nel silenzio faccio i compiti
SEBA: Nel silenzio riesco a scrivere
LUDMILLA: Nel silenzio sento le onde del mare
CRISTIAN: Nel silenzio ascolto la natura
MIRIAM: In silenzio gioco a Shangay
FABRIZIO: Nel silenzio faccio i puzzle
STEFANIA: mangio in silenzio
ALBERTO: Nel silenzio faccio Yoga
ALESSIA: Nel silenzio gioco da sola
MATTEO V: Nel silenzio mi rilasso
AURORA: Nel silenzio mi concentro
RICCARDO V: In silenzio ascolto il vento
JELIA: Nel silenzio guardo le foglie che cadono
RICCARDO: In biblioteca c’è silenzio
REGINA: Nel silenzio ascolto la terra
ALESSANDRO: Quando si lavora c’è silenzio
MATILDE: In silenzio penso a cosa fare dopo
MATTEO S: Quando gioco con i miei giochi
LIA: C’è silenzio
MARCO: Quando nessuno parla (TUTTA LA IIB POSIZIONE YOGA. POI I ABBASSANOE
LA IIA SI ALZA E SI POSIZIONE NELLO SPAZIO)
IIA
MARIANNA: Quando facciamo le schede difficili
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40. LEO: quando si dorme
LUCREZIA: quando faccio il bagno
FEDERICO: in cameretta
MARTINA: a casa mia mai
DAVIDE: nello spazio
ARIANNA: in ospedale
RACHAD: sott’acqua
GIADA: in montagna
MATTEO: forse in paradiso
ANDREA R: in chiesa
ALE: in biblioteca
GIOVANNI: nel deserto
GIULIA CO: di notte
ANDREA G: sulla luna
GIULIA CA: quando il mare è calmo
ORI: nei sogni
GIULIA A: sul mare
FOSCA:Nella mia mente
LUCA: su un’isola deserta
MARCO: quando dormo
TUTTI: Gusto il silenzio… immagino rifletto
MARCO IIA: Quante cose si scoprono in questo mondo ascoltando il silenzio!
IIB: E’ il modo migliore per viaggiare in nuovi mondi
MUSICA DI VIAGGIO: 7 IIA (Matteo, Marco, Luca, Andrea R, Lucrezia, Ori, Fosca,
Gio, Leo, Rachad)
Sia II A che II B girano nello spazio fingendo di avere la valigia i bambini della II A della
scena escono a prendere il fagotto. Gli altri tornano al loro posto in scena poco alla volta. I
bambini del viaggio rientrano con fagotti e girano nello spazio. Al segnale: tenda, giro,
fuoco, giro e uno alla volta fagotto in spalla e direzione e poi uno alla volta nello spazio.)
ORI: Ascolto il giorno,
MATTEO: ascolto il mondo,
FOSCA: Ascolto le voci,
LUCA: ascolto i suoni,
RACHAD: ascolto i rumori….
GIO: ascolto la gente,
MARCO:ascolto i paesi,
ANDREA R: ascolto le città,
LEO: ascolto la vita
LUCREZIA: Fuori di me!
MUSICA NATURA: 8 IIB (Giovanni e Sebastiano= terra; Regina e Ludmilla= cielo;
Chiara= Sole; Riccardo e Lia= prato fiorito; Aurora= Acqua)
(La II A dei fagotti va al posto e mettono i fagotti dietro. La IIB compone il quadro della
natura)
SEBASTIANO: Ascolto in silenzio la terra,
GIOVANNI: ascolto i suoi movimenti
LUDMILLA: ascolto il cielo
REGINA: ascolto le nuvole che passano leggere
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41. LIA: ascolto il canto dei fiori
RICCARDO V: Ascolto i sottili fili d’erba
AURORA: Ascolto l’acqua che porta la vita
CHIARA: ascolto il vento che passa leggero come una carezza e canta una lieve melodia
MUSICA NOTTE: 9 IIA (TELO NOTTE 1: Giulia Ca, Giulia Co, Giulia A, Ale; TELO
NOTTE 2: Andrea Ga, Davide, Martina, Federico, LUNA: Marianna, STELLINE:
Arianna, Giada)
(Il gruppo NATURA IIB esce dall’ultimo uno alla volta e tornano al loro posto in scena dopo
aver messo dietro i tessuti. Il gruppo NOTTE IIA forma il suo quadro)
ARIANNA: Ascolto la notte,
GIADA: Ascolto la luna
GIULIA CA, GIULIA CO, GIULIA A, ALE: Ascolto il buio.
ANDREA GA, DAVIDE, MARTINA, FEDERICO: Ascolto le stelle
MARIANNA: Le sento vibrare insieme al mio cuore.
MUSICA OCCHI: 10 IIB (Andrea e Ale; Stefania e Fabrizio; Matteo V e Matteo S;
Miriam e Alberto)
(Il gruppo notte esce uno alla volta dall’ultimo entrato.
Il gruppo Occhi II B entra a coppie e si dispone nello spazio. Al segnale occhi verso dx,
centro, sinistra ci si copre il viso. Poi in riga verso il pubblico e di nuovo occhi a dx, centro,
sx e copro il viso. Chi parla scopre il viso e si ricopre)
ANDREA: Apro gli occhi e …
ALE: Guardo in silenzio gli occhi che mi guardano.
MIRIAM:… a volte mi spaventano, a volte mi rassicurano.
MUSICA ACQUA: 11 IIB (Uno alla volta girano gli occhi che diventano pesci e nuotano in
fila nello spazio tornano sulla riga e parlano)
ALBERTO: Ascolto l’acqua che scorre
STEFANIA: Immagino di essere sott’acqua.
FABRIZIO: E’ divertente!
MATTEO V:Subito il silenzio si riempie del mio respiro forte
MATTEO S:e della vita fluttuante di un fondale marino.
(escono i pesci nuotando liberi nello spazio)
MUSICA SPECCHI: 12 IIA + IIB (tutti in posizione con cd a specchio nello spazio. Al
segnale cambio posizione 4 volte.))
IIA: Nel silenzio mi ascolto
IIB: scopro chi sono
GIOVANNI: scopro i miei occhi
CHIARA: scopro i miei occhi che mi guadano
ANDREA: guardo il mio viso
SEBA: i miei capelli
LUDMILLA: il mio naso
CRISTIAN: e scopro a chi assomiglio di più.
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42. MIRIAM: In silenzio davanti allo specchio
FABRIZIO: gioco
STEFANIA: con la bambina che ho davanti
ALBERTO: con il bambino che ho davanti
ALESSIA: è divertente e buffo
MATTEO V: mi assomiglia proprio molto
AURORA: a i miei stessi occhi
RICCARDO V: il mio stesso sorriso
JELIA: forse anche le mie stesse idee
RICCARDO: i miei stessi pensieri
REGINA: In Silenzio ho scoperto un nuovo mondo.
ALESSANDRO: Ho scoperto un silenzio PIENO DI IDEE,
MATILDE: che frullavano come tante lucciole nella mia testa
MATTEO S: Guardo le piccole cose,
LIA: le ascolto
MARCO: e capisco che…
TUTTI: Sono grandi!
CANZONE 13 (base 14)
UNA CANZONE PER LO SPETTACOLO
NEL SILENZIO… INVENTA UNA POESIA
C'e' un gabbiano che plana in montagna
e un cammello che sta al polo nord
c'e' la pioggia che sale e non bagna
che dico non lo so
eppure c'e'
una spiaggia di neve in agosto
e una luna che abbronza lassu'
un deserto che non trovi un posto
forza dai prova anche tu
(lasciamo sotto ai banchi
le penne e i fogli bianchi
le gomme le matite
e puntiamo il naso in su'
pensaci)
c'e' se ti guardi attorno c'e'
tutto quello che non c'e'
sai cos'e'?
e' un po' di te...
pensaci c'e'
tra le nuvole un'idea
e' una specie di magia
falla tua la fantasia
inventa una poesia
(na na na na na na na na
na na na na na na na
sentirai quanta energia...)
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43. c'e' un oceano dentro un acquario
e una stella marina nel po
un alpino che fa il marinaio
o il contrario che ne so'
(prendiamo i fogli bianchi
le penne sotto i banchi
una poesia si inventa
immaginandosi di piu'...
eccoci)
c'e' se ti guardi attorno c'e'
tutto quello che non c'e'
sai cos'e'?
e' un po' di te...
pensaci c'e'
tra le nuvole un'idea
e' una specie di magia
falla tua la fantasia
inventa una poesia anche tu
che colori di blu'
ogni angolo buio del cielo
metti in rima se vuoi
i tuoi sogni coi miei
perche' insieme noi ce la faremo...
na na na na na na na na
na na na na na na na
falla tua la fantasia
inventa una poesia
(inventa una poesia)
inventa una poesia
(qualunque cosa sia)
qualunque cosa sia
(inventa una poesia)
falla tua la fantasia
inventa una poesia...
42
44. IL SILENZIO E’ D’ORO ?
Recita il proverbio: “Il silenzio è d’oro”: siamo tutti d’accordo con questa affermazione? Chi
sì e chi un po’ meno. Certo se ci fosse più silenzio si avrebbe modo di pensare meglio e forse
si direbbero e ascolterebbero meno sciocchezze.
Ma innanzi tutto bisogna precisare di che silenzio parliamo… C’è un silenzio per pensare, uno
per ascoltare, ma c’è anche quello che ci fa paura, soprattutto se siamo da soli, oppure quando
c’è buio e anche quando non riusciamo a rispondere alla maestra che ci interroga e tutti i
compagni ascoltano il nostro silenzio…
Poi c’è un silenzio bello, quello che ci calma, che aiuta a concentrarci e a capire meglio chi
siamo.
In silenzio si possono anche ascoltare i nostri pensieri, trovando soluzioni ai problemi che ci
preoccupano. In questo silenzio nella nostra mente frullano idee splendide, che trasformano le
piccole “cose” che ci circondano e le fanno diventare grandi. Volete unirvi a noi in questo
viaggio alla scoperta del silenzio?
43
45. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA VOCE DEL SILENZIO
2010/2011
Scuola:
primaria statale Don Gnocchi
Classe/sezione
3Ae3B
Titolo del progetto
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
teatro
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Gli obiettivi che ci siamo proposte sono:
Sviluppare nuove modalità comunicative e utilizzare in modo personale il linguaggio
gestuale e motorio per esprimere individualmente e collettivamente stati d’animo, idee,
situazioni.
Assumere un atteggiamento di fiducia verso le potenzialità del proprio corpo confrontandosi
e cooperando con i compagni.
Percepire il ritmo silenzio-rumore attraverso la musica, giochi corporei e dialoghi alternati.
Comprendere, sulle orme di Ghandi, l’importanza del silenzio come momento di ascolto e
riflessione.
L’operatore ha stimolato l’incontro dei bambini con Gandhi utilizzando una sua immagine
collocata in un angolo della palestra da dove proveniva una musica: i bambini si sono
avvicinati spontaneamente e hanno incominciato a fare domande…
successivamente ha letto alcune pagine del libro “Il gioco del silenzio” di Clements
coinvolgendo direttamente i bambini nel libro e nel gioco.
La costruzione delle scene è stata effettuata ricreando gesti e parole spontanee dei bambini
stessi.
Per la canzone è stata riadattato un brano molto noto cambiandone il testo.
Il lavoro è stato svolto in parte nel contesto classe ed in parte a classi aperte, sia nei momenti
con l’operatore sia nei momenti di lavoro con le maestre.
In classe è stata approfondita la conoscenza di Gandhi, si è costruita la sceneggiatura di
qualche scena e si è lavorato sulla canzone.
La costruzione della scenografia ha richiesto l’utilizzo di alcune panchine della palestra e
della scuola dell’infanzia che i bambini hanno riutilizzato in maniera creativa.
Per i costumi stile anni ’50 è stata proposta la rielaborazione creativa dei propri abiti,
cercando di cogliere alcuni dettagli tipici dell’epoca ( visione d’immagini di Happy Days e
Grease )
La collaborazione del Teatro degli Archetipi ha garantito un’alta qualità della proposta e del
percorso.
Evento/prodotto finale
Rappresentazione teatrale nell’ambito della rassegna del Teatro-Scuola
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46. IL GIOCO DEL SILENZIO
Copione teatrale
XXIV Rassegna Teatro delle Scuole
Teatro alle Vigne 14-19 maggio 2011
PERSONAGGI :
Ragazzi della scuola Primaria
INTRO :
suono della campanella
tutti i ragazzi si riversano nell’atrio della scuola per l’intervallo
( MOVIMENTO IN TUTTO LO SPAZIO SCENICO- DURATA 20 SEC…– entrate e
uscite )
SCENA 1.
( musica, luce piena, ingresso ragazzi a gruppi per sequenza passi fino allo stop finale )
1. Dave era nel bel mezzo della sua 4 ora di silenzio
2. Dave aveva una buona ragione
3. per essere nel bel mezzo della sua 4 ora di silenzio
4. ma non è questo il momento di parlarne….
5. questo è il momento di parlare
6. di che cosa aveva capito
7. nel bel mezzo del suo silenzio
8. Dave aveva capito che restare in silenzio a scuola
TUTTI : è molto difficile!!
9. Dave infatti
10. stava provando a restare in silenzio
TUTTI : per un giorno intero!!
11. voleva tenere le labbra sigillate
11b.fino alla fine della giornata
12. non dire nemmeno una parola fino al trillo dell’ultima campanella
13. e la ragione per cui Dave aveva deciso di non parlare….
14. no! Non è ancora questo il momento di parlarne!
15. ora è il momento di parlare
16. di che cosa fece nel bel mezzo dell’interrogazione di storia
17. Dave guardò il suo raccoglitore
18. guardò il resto della classe
19. e apri bocca
TUTTI: ma non parlò!!
19b.si mise a tossire
20. tossi e continuò a tossire finché…..
- VOCE FUORI CAMPO :
Vai Dave, vai pure a bere un sorso d’acqua; esporrai la tua ricerca più tardi
SUONO DELLA CAMPANELLA ( TUTTI CORRONO ED ESCONO)Tranne Dave
DAVE: restare in silenzio? No problem!!!
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47. SCENA 2.
NARRAZIONE : ( maschi 1.-femmine 2.)- due narratori che parlano forte e chiaro
anche non a memoria
1.Quando succede qualcosa, c’è sempre una spiegazione semplice.
2. ma questa spiegazione semplice non dice mai tutto.
1. Ad ogni modo, ecco la spiegazione semplice: Dave aveva deciso di smettere di parlare per
un’intera giornata per qualcosa che aveva letto in un libro.
Visto? Molto semplice, molto chiaro!
2. Ma questo non dice tutto.
1. allora, ecco qualche altro dettaglio.
Dave doveva fare una ricerca sull’India insieme ad un compagno
Non una cosa lunga
Solo i fatti principali
Qualche accenno sulla storia
Qualche accenno sul governo
Qualche accenno sul territorio
Qualche accenno sulla popolazione
Qualche accenno sulla cultura
Qualche accenno sulla cucina
Qualche accenno sul …
DAVE: Basta così!!! Solo un esposizione di cinque minuti
2. il compagno di ricerca di Dave era Lynsey
1. hai hai hai hai!!!!!
2. troppo difficili le relazioni maschi femmine.
1. comunque, Dave pensava che il personaggio più affascinante nella storia dell’indipendenza
dell’India fosse il Mahatma Gandhi
La sua era una storia incredibile, ma vera
E quel qualcosa che aveva letto in un libro era:
VOCE FUORI CAMPO: frase di Gandhi…….
DAVE: restare in silenzio? No problem!!!
Se le ragazze fossero costrette a stare in silenzio 5 minuti scommetto che gli esploderebbe la
testa!
- Arriva Linsay
LINSEY: ti è passata la tosse!?
Mi è sembrato di aver sentito una vocina lamentosa, hai detto qualcosa?
DAVE: in effetti si…..se voi foste costrette a stare in silenzio per 5 minuti vi esploderebbe la
testa.
LINSEY: ritira quello che hai detto!!!
DAVE: ritirare cosa!? ma lo sanno tutti…; e c’è un modo per dimostrarlo
SCENA 3.
- canzone tre parole……
-Ok, ecco il patto: un intero giorno di scuola senza parlare.
Da nessuna parte!
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48. Una gara maschi contro femmine, chi parla di meno vince
SCENA 4.
Preparazione panche e sedie - fermo immagine immobili per 30 secondi -
Sfida maschi femmine, gara delle tre parole
( gioco di velocità con errori già inseriti)
- ( i maschi alla fine della sfida dovranno essere in penalità di 21 parole )-
- ( servirebbero oggetti per fare suoni o rumore……campanella, maracas, trombetta…….)
LINSEY: ho cambiato idea, sui maschi dico.
Siete stati grandi, avete combattuto lealmente.
E sullo stare in silenzio?
Bravi anche in quello, tutti quanti…..Grazie.
DAMMI TRE PAROLE
Adattamento della canzone
(maschi)
c'e' solo una prova
e io so qual è
e' una vera gara
maschi contro femmine
(femmine)
bravo sai pensare
solo cose stupide
sei un bambinone
stai nel tuo mondo
(maschi)
solo otto parole
potremo utilizzare
..vi potranno bastare!?
e' quello che ci vuole
prendere o lasciare
magari volete scappare
sono le istruzioni
stringiamoci le mani
noi siamo così buoni
oooooye!!!!!
(femmine)
parlate a voce bassa
spiegateci perché
ne e' sempre pieno il mondo
di maschi come voi
lasciateci un momento
stiamo pensando che
sarà più bello il gioco
giocando fino in fondo
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49. solo tre parole
a noi potran bastare
per dire ciò che ci pare
e' questo che ci vuole
prendere o lasciare
la sfida può iniziare
sono le istruzioni
prendiamoci le mani
non siamo mai così vicini
(maschi)
blèèèèè!!!!!!
…………….
…………….. ( tutti x 2
volte)
Saranno tre parole
che potremo utilizzare
ora la sfida può iniziare
e' quello che ci vuole
prendere o lasciare
stavolta non potremo sbagliare!
noi certo vinceremo
ora diamoci la mano
e in silenzio cominciamo… Ooooook!!!!
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50. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA VOCE DEL SILENZIO
2010/2011
Scuola:
Primaria Don Gnocchi
Classe/sezione
4^ A
Titolo del progetto
LE VOCI DEL SILENZIO – NOTTE IN BIBLIOTECA: TRE STORIE SENZA VOCE
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Ambiti: linguistico, storico, teatrale, espressivo artistico e letterario.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Premessa
L'attività teatrale offre al bambino la possibilità di giocare con la fantasia,di assumere ruoli e
vivere situazioni fantastiche o reali. A teatro si gioca con gli altri, si balla, si imita,ci si
trasforma,si ride e si conosce, si conoscono storie che ci fanno meditare,discutere,arrabbiare e
che ci fanno crescere.
Quest'anno abbiamo voluto rappresentare la voce del silenzio con tre storie,storie che non
hanno voce,dove,i protagonisti principali, tratti dalla letteratura e dalla storia,sono bambini,la
cui voce è stata soffocata,i loro diritti calpestati.
Obiettivi
I linguaggi artistici come contenitori ed esaltatori di codici comunicativi;
sviluppare la sicurezza di sé e l’autostima;
far acquisire capacità relazionali fondate sul senso civico, sul rispetto degli altri e della
diversità e dell’ambiente;
usare il corpo e la voce per interpretare e raccontare;
scoprire il gioco teatrale e saper drammatizzare.
Metodologia, strumenti e materiali utilizzati:
laboratori teatrali;
letture e discussioni in classe di brani storici e letterari relativi all’argomento teatrale;
ricerca di usi e costumi relativi alle epoche storiche trattate con l’utilizzo di internet;
costruzione di oggetti di scena con materiali riciclabili;
costumi e scenografie;
utilizzo di musiche varie.
Collaborazioni:
Esperto del Laboratorio degli Archetipi.
Evento/prodotto finale
Il 17 maggio 2011 nella struttura del “Teatro Alle Vigne” di Lodi si è svolto lo spettacolo
teatrale.
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51. NOTTE IN BIBLIOTECA
Tre storie senza voce
Copione teatrale
XXIV Rassegna Teatro delle Scuole
Teatro alle Vigne 14-19 maggio 2011
Classe 4A
PERSONAGGI /AZIONI/ musica/ Luce TRAMA
preparare la scena : pile di libri sul palco 1^ scena
luce sul corridoio centrale e poi sul palco.
Musica n 1
IL GRUPPO DEGLI STUDENTI
ENTRANO DAL CORRIDOIO
CENTRALE, BALLANO POI
SALGONO ED ENTRANO IN
BIBLIOTECA (abbassare musica quando
si siedono in cerchio 35) yassine con
cartello biblioteca
RAGAZZI FANNO UN PO’ DI
CHIASSO. “Silenzio! Il silenzio in biblioteca è essenziale e voi dovete
Voce fuori campo, quella del rispettarlo!
bibliotecario: Perché il silenzio è della biblioteca e quando la sera
chiudo il portone , non rimane più nessuno, eccetto il
silenzio…..,ma ditemi cosa pensate che accada in una
biblioteca quando gli ultimi studenti chiacchieroni, per
esempio …come voi se ne sono andati? Forse pensate che
il locale sia vuoto?
“ certo!”
Che non ci sia vita?
Ovvio!
I BAMBINI RISPONDONO No, cari ragazzi, in questo luogo cala il silenzio e la
narratore biblioteca apre le sue pagine.”
I BAMBINI RISPONDONO
narratore
E’ notte, nel silenzio profondo, la biblioteca apre le sue
pagine; i libri escono dagli scaffali, prendono vita, parlano
abbassare le luci effetto notte raccontando le loro storie. Le voci dei personaggi
infrangono il silenzio e diventano ombre, anime che
narratore trasformano la biblioteca in una sorta di teatro vivente.
luce blu e verde seguendo la musica
musica 2
BALLETTO “LIBRI NOTTE” CHE
ENTRANO, SI MUOVONO, CADONO ,
ESCONO I
PE RSONAGGI,AL CAMBIO DI
MUSICA (PEZZO LENTO) I 3 LIBRI
ESCONO CON I PERSONAGGI
AVVOLTI NELLE PAGINE , I TRE
50
52. PERSONAGGI ESCONO
ROTOLANDO. RIPRENDE BALLO.
TUTTI ESCONO DI SCENA TRANNNE
ROSSO MALPELO E IL LIBRO VITA 2^ Scena
DEI CAMPI.
Luce in penombra Questa novella scritta da Giovanni Verga più di cento anni
musica 3 Mascagni sottofondo fa si svolge in Sicilia, in una miniera. Quello di cui si narra
potrebbe accadere anche adesso. Ovunque nel mondo ci
narratore sono bambini soli, sfruttati e maltrattati, contro i quali è
lecita ogni violenza; bambini che non hanno voce.
In Sicilia viveva un ragazzo rosso di faccia e di capelli,
tanto che tutti lo chiamavano Rosso Malpelo.
“Mi chiamano Russu Malupilo picchi aio lu core ea faccie
ei capiddi russi.”…
luce su Malpelo
SI POSIZIONA IN CENTRO Lorenzo Rosso Malpelo è povero, così povero che suo padre se lo
porta a lavorare in miniera. Poi un giorno il padre muore
in una remota galleria, schiacciato da una frana e Malpelo
rimane solo.
luce sul palco
ENTRANO I MINATORI E “Me pactri u chiamavanu Masciu Misciu Bestia è muriu
LAVORANO sutta na muntagna ri rina .A rina è traritura ,me pactri a
narratore battia sempre e a rina su manciò a tradimento,picchi era
chiù foite ri iddu…
Malpelo vive in miniera dove lavorano tanti altri bambini,
MUORE IL PADRE (Cedric) ma ce n’è uno a cui Malpelo vuole un po’ di bene:
Lorenzo Ranocchio.
Ranocchio è gracile, non è abituato al buio e alla
mancanza d’aria e ben presto si ammala.
“Mi ricuordo ri una sira d’estate,i stidde splendevano
narratore luscenti sulla sciara,io e Ranocchio taliavamo u scielo . …
“ Malpelo, talia chi spettaculu: i stidde dell’Orsa
Maggiure e più in là ra croce ru Signuri.
solo luce davanti E PADRE E
MINATORI ESCONO DI SCENA
Lorenzo
“Ranocchio,quantu sugnu bedde di steddi,ma pi nautri ca
siemu fatti pi campare suttaterra avisse esseri scuro
siempre, na tutti i paiti.
51
53. Ranocchio
“ Io sugno Malpelo e se muoro nuddu mi cerca”
musica 4
luce sul palco bianca
BALLO DELLE STELLE “ Picciotti venite ca! Dobbiamo fare 2 metri di scavo
laggiù; chi ci va? chi ci va?
Musica 5
solo luce davanti “Picchè non va aissa, ingegnere? Chi va suttuterra non
Lorenzo torna chiù!”
“chi ci va? chi ci va?”
5
MUORE RANOCCHIO “ Ci vado io”
Lorenzo
5
luce sul palco
ENTRANO I MINATORI
Casian
3^ Scena
Aquino
Dal 1939 al 1945 migliaia e migliaia di persone, uomini
donne e bambini furono eliminati nella Germania nazista.
Casian La loro colpa fu quella di non rientrare nei parametri che l’
Musica 6 (al 7sec. abbassare) ideologia di Hitler aveva stabilito in nome di una razza
Lorenzo forte,sana e bella .
musica alzare e sfumare quando esce
luce che si abbassa sempre più
LORENZO PRENDE LA LANTERNA E
VA IN GALLERIA. I MINATORI
ESCONO. Si eliminarono disabili,malati mentali,asociali,
BUIO schizofrenici, epilettici,sordi e muti,tutto questo con la
complicità di sedicenti psichiatri .La capacità produttiva
diventa il metro di valutazione della vita umana.”Se non
solo luce davanti sei produttivo non conti, se non conti la tua vita non vale
musica 7 nulla, se la tua vita non vale nulla tanto vale
ENTRA IL SECONDO LIBRO “ IL morire”.Questo era lo schema logico capovolto della
NAZISMO E L’EUTANASIA DEI Germania nazista.
MALATI DI MENTE” CON LOSSA
( Elena L: - Ale V.) In data 1° settembre 1939 fu emanato l’ordine scritto di
narratore su musica 7 Adolf Hitler che legalizzava la morte per grazia ai malati
considerati incurabili.
L’eugenetica nazista “Aktion T4” venne estesa anche a
quelle persone che, per stili di vita e comportamenti fuori
luce sul palco dalla norma venivano considerati una minaccia biologica.
musica Sting n 8 Si giunse all’eliminazione di un numero elevato di persone
ENTRANO I BAMBINI E SI affette solo da lievi disturbi della personalità insieme ad
52
54. DISTRIBUISCONO A SCACCHIERA alcolisti, ragazzi problematici ma mentalmente sani,
narratore dopo prima fila spesso solo ospiti di orfanotrofi.
Musica sottofondo Così l’eugenetica nazista nata nel 1933 come strumento di
prevenzione delle patologie fisiche e psichiatriche divenne
strumento di repressione ideologica.
“ Io, ero uno di quei bambini,guardate quello biondo
laggiù (INDICA FEDERICO) mi chiamo Ernest Lossa
sono uno tedesco, zingaro, bianco. Non avendo più i
genitori finii in un orfanotrofio, non ho molti ricordi ma
Sfumare musica e stop silenzio mi piaceva giocare e ascoltare la mia insegnante leggere
poesie.
narratore
I BAMBINI ALZANO LA MASCHERA “….La tristezza che ha la mia anima
SULLA FACCIA AD ONDA la lascio sulla bianca strada
per vedere se la trovano i bambini
e l'affondano nell'acqua,
per vedere se nella notte stellata
LA INDOSSANO se la portano i venti, lontano.”
“ Un giorno arrivò una fredda e gelida dottoressa, dico
questo perché le toccai le mani, sembravano di cera e gli
occhi erano tristi ma feroci.
GIRANO LA MASCHERA, Lei mi osservò per qualche giorno e decise che con me
non ci sarebbe stato nessun successo educativo, ero
anormale e asociale.
Io anormale e asociale?
musica 9 Ma se mi piacciono le poesie e voglio bene ai miei
I BAMBINI DELL’ ORFANOTROFIO SI compagni…
DISPONGONO IN SCENA Ma una fredda notte mi portarono a Kaufbeareu e lì… la
Ale V. musica cambiò.
BALLO IN SILENZIO Lossa è vivace e inquieto, ruba e non si capisce cosa gli dà
tanta energia dato che non mangia.
SEMICERCHIO PER ASCOLTARE LA Tende alla ribellione, forse pensa.
POESIA Dopo alcuni tentativi di educarlo Lossa ruba ancora.
Aurora legge la poesia di “ Non rubavo per me, ma per gli altri ammalati. C’erano
Garcia Lorca delle belle mele rosse, come la mela di Biancaneve…
lucide nella cantina..
Ho rubato la chiave (sussurrando) e ho riempito la cesta.
Dovevate vedere i miei compagni come erano contenti di
morderle, di assaporarle.
musica 9 Sono felice di averlo fatto li ho visti più allegri; non ci
solo luce davanti meritavamo tutto questo”.
53
55. Ale V.
Lossa muore il 9 AGOSTO 1944. La diagnosi è
broncopolmonite.
4^ scena
1860 – 1890 è il trentennio della soluzione finale per il
problema indiano che approda alla distruzione della
cultura e della civiltà dei pellerossa.
Nasce il grande mito del West mentre muoiono i Navaho, i
Lakota, i Sioux, gli Apache; muoiono Fulmine Bianco,
Lupo Coraggioso, Manuelito, Orso Veloce e la dolce Mary
e con la stessa
luce sul palco psichedelica America.
musica 10 Sting
ENTRANO IN SCENA I BAMBINI DEL
MANICOMIO Il silenzio è un bene interiore, è un nostro diritto come è
narratore un nostro diritto la pace, la serenità e vivere nella nostra
terra.
“ Insegnavamo ai bambini a restare seduti immobili come
se fosse un gioco.
Si insegnava loro a sviluppare l’olfatto, / a guardare là
dove apparentemente non c’era nulla da vedere/ e ad
Ale V. ascoltare con attenzione là dove tutto sembrava calmo”.
Un uomo sacro ama il silenzio ci si avvolge come una
coperta; un silenzio che parla con voce forte come il tuono
e gli insegna tante cose.
“ La voce del silenzio fu rotta dal rumore delle armi, dal
rumore del sangue, dalle grida di dolore e dal pianto di un
ALE V. VA A PRENDERE LA CESTA E intero popolo”.
LA PORTA A FEDERICO. GLI
AMMALATI ANNUSANO E
MORDONO LE MELE.
sfumare musica e luci
narratore “Di chi era la prima voce che riecheggiò su questa terra.
La voce del popolo rosso che aveva solo archi / e frecce./
Quando l’uomo bianco arrivò nel mio paese lasciò una
solo luce davanti traccia di sangue dietro di sé.
musica 11
ENTRA IL TERZO LIBRO “ Tutti gli indiani devono danzare, dovunque, tra poco, la
“SEPPELLITE IL MIO CUORE A prossima primavera, viene il Grande Spirito. Egli riporterà
W…K..” ( Sara- Paola ) tutto, tutti gli indiani morti vivranno di nuovo.
musica 12 yeha-noha
narratore
luce sul palco
ENTRANO I BAMBINI INDIANI
54
56. narratore “Non sapevo in quel momento che era la fine di tante
cose. Quando guardo indietro ancora vedo i miei guerrieri
massacrati e sparsi lungo il burrone. Posso vedere che con
loro morì un’altra cosa, lassù sulla neve insanguinata, morì
il sogno di un popolo.
Paola Era un bel sogno…
Alzare musica
PAOLA BALLA IN MEZZO AI
BAMBINI CON LO SCIALLE
narratore Continuo a sognare tutte le notti i lupi, i bisonti, le infinite
praterie, i venti agitati sopra le cime delle montagne,la
frontiera incontaminata dei miei amici e parenti,la terra
Paola consacrata al Grande Spirito.
Continuo a credere in ogni notte,
musica 13 in ogni giorno,
ENTRANO GLI INDIANI A PICCOLI io sono come il caribù e voi come i lupi che mi fanno più
GRUPPI ( 2/3 PER LATO) forte.
CAMBIO DI MUSICA ENTRA IL 1° Noi non vi dobbiamo nulla, il nostro unico debito è una
CAPO INDIANO Alessandro MIMA vita per nostra Madre.
SALUTO E PREGA Il nostro Spirito era qui da tempo,
POI COLORA GLI INDIANI PER LA prima di voi,
BATTAGLIA prima di noi
2° CAPO Riccardo e a lungo vi sarà dopo che la vostra superbia vi porterà alla
vostra fine.
Alzare musica
3° CAPO Mattia
È l’alba, i personaggi rientrano nelle pagine dei libri e la
ENTRANO I SOLDATI biblioteca ritorna ad essere il regno dell’ordine.
AMERICANI CON LE ARMI . Ma io… aspetto la notte per ascoltare le storie del silenzio,
DALLE QUINTE ESCONO UNO ALLA un silenzio che dà voce e dignità ai personaggi e a me…
VOLTA GLI INDIANI A CAVALLO consolazione forse o forse consapevolezza.
CON GLI ARCHI E LE FRECCE-
ACCERCHIANO I SOLDATI
INIZIA LA BATTAGLIA
INIZIANO A MORIRE ALCUNI
INDIANI
I SOLDATI SI SPOSTANO DIETRO
AGLI INDIANI ESCONO NELLE
QUINTE
Abbassare musica
1° CAPO Alessandro A.
MUORE ANCHE LUI
PAOLA PRENDE LE COPERTA E
CAMMINA FRA GLI INDIANI MORTI
COPRE IL GRANDE CAPO Alessandro
55
57. A. POI SI SIEDE IN MEZZO A LORO E
PREGA.
narratore
CONTINUA LA CANZONE CON LE
PAROLE DELL’INDIANO,AL
TERMINE BUIO SUL PALCO.
Musica 14 ultimo del Moicani
RIMANGONO IN SCENA TUTTI E SI
ALZANO LENTAMENTE
ENTRANO IN SCENA 5 LIBRI
(Cassian, Samuele, Federico, Matteo e
Yassine)
narratore
Sceneggiatura Sonia Bignami
Scenografia Sonia Bignami insegnanti e alunni
Coreografia Coffi Tossou e Sonia Bignami
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58. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
LA VOCE DEL SILENZIO
2010/2011
Scuola:
Primaria Don Gnocchi
Classe/sezione
4^ A/ tre sezioni Scuola dell’Infanzia
Titolo del progetto
COLORIAMO LA SCUOLA: LA VOCE DEI COLORI
Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
ambiti: linguistico, ambientale e storico, espressivo e artistico.
Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Premessa
La Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura, un progetto composto da diciotto principi , a
cui hanno aderito istituzioni culturali che si occupano di arte per l’infanzia di numerosi Paesi
d’Europa, si basa sul questo principio :“I bambini hanno diritto a partecipare all’arte in tutte le sue
forme ed espressioni, a poterne fruire; praticare esperienze culturali e condividerle con la famiglia,
le strutture educative, la comunità, al di là delle condizioni economiche e sociali di appartenenza; a
sviluppare, attraverso il rapporto con le arti, l’intelligenza; a godere di prodotti artistici di qualità;
all’integrazione, se migranti, attraverso la conoscenza e la condivisione del patrimonio artistico e
culturale della comunità in cui vivono; a progetti artistici e culturali pensati nella considerazione
delle diverse abilità.
L’intento del progetto “Coloriamo la scuola:la voce dei colori” è, da anni, quello di avvicinare i
bambini all’arte intesa come strumento di conoscenza ma anche di espressione personale; come
strumento di coinvolgimento e di collaborazione fra bambini coetanei, fra bambini della Scuola
dell’ Infanzia e della Scuola Primaria e infine tra bambini e insegnanti per poter “stare bene a
scuola”,per aumentare la propria autostima vedendo realizzata “un’opera d’arte” creata dalle
proprie mani.
La storia dell'arte c'insegna che tutto il materiale che appartiene al visibile può essere oggetto di
studio e di esperienza estetica: sia una macchina industriale o un albero, sia una fotografia o un
quadro medievale. L'obiettivo generale da perseguire nella scuola primaria è quello di portare
l'alunno ad essere in grado di tradurre le esperienze vissute in immagine, che impari a capire i
significati e i linguaggi di queste e che potenzi la sua creatività espressiva.
Obiettivi
Produzioni di immagini :
s'invitano i bambini ad osservare con molta attenzione "l' oggetto" o l’opera d’arte
da riprodurre, cercando di verbalizzare quanto vissuto per poterlo disegnare nel modo più realistico
possibile. Dopo la raffigurazione, si confronta il disegno con la realtà o con l’opera d’arte
cercandone le somiglianze e le differenze. Il confronto avviene anche tra diversi disegni del
medesimo oggetto al fine di stabilire qual è più somigliante alla realtà.
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