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Elogio dello
        sfigato
(ovvero: come diventare intelligenti
         in 5 facili mosse)
Perché sono qui
Ho "scritto" un libro, questo

Il libro ha avuto, involontariamente, un
suo piccolo successo

La vostra prof d'italiano l'ha scoperto,
m'ha contattato e m'ha detto: «Perché non
vieni a parlarcene? Ai miei alunni
interesserebbe»
Ok, benissimo, ma...

Il libro è in realtà una raccolta di tweet
che raccontano la scuola dal punto di
vista di un professore di filosofia

E voi non sapete cos'è un tweet

E voi non sapete cos'è la filosofia

E voi non siete professori
Certo, potrei
spiegarvi cosa sono...




 ...ma finirei per tenere
la solita, noiosa lezione
E allora, più che
  del libro in sé,
 vorrei parlarvi di
 qualche consiglio
che il libro voleva,
 scherzosamente e
  modestamente,
dare ai suoi lettori
Ovvero, il tema
   di oggi è:
 come si fa a
   diventare
  intelligenti
Parte 1
    Per diventare
intelligenti bisogna
  capire che essere
 intelligenti è utile
Definiamo cosa intendo
   con "intelligenti"

Essere in grado di ragionare con la
propria testa

Riuscire a non farsi fregare

Capire come mai succedono certe
cose
Sono cose utili?
   Altroché
Se non si è capaci di
ragionare con la propria
testa, si è in pratica
sempre dei bambini che
han bisogno della guida
della loro mamma (o
del marito, o del capo)
per ogni decisione
Se non sviluppate
intelligenza e senso
critico verrete sempre
fregati, ci sarà cioè
sempre qualcuno (un
politico, un venditore,
un fidanzato) che
riuscirà a farvi fare
qualcosa di dannoso
facendovelo credere
utile
Se non si capisce perché avvengono
certe cose, si rischia di ripetere gli
errori all'infinito, non correggendosi
né migliorandosi mai
In pratica
     diventare
    intelligenti
significa imparare
   a non essere
   superficiali...
...e imparare a non
 essere superficiali
 significa imparare
 a capire, gestire e
vivere le situazioni
Diventare
    intelligenti,
insomma, significa
  imparare a non
 essere marionette
 nelle mani degli
        altri
Direi che non è un
 brutto obiettivo,
       vero?
Parte 2
   Per diventare
intelligenti bisogna
studiare (non solo,
     ma anche)
      (trattenete le urla,
  non è brutto come sembra)
«Prof, ma studiare
  a cosa serve?»
Sarà che insegno filosofia, una materia
astratta e astrusa, ma questa domanda i
miei alunni me la fanno spesso

A volte, se hanno un po' di pietà per il mio
amor proprio, mi chiedono invece a cosa
serva studiare latino, matematica e così via,
risparmiando la filosofia... Ma in sostanza
cambia poco: sono convinti che studiare non
serva a nulla
Ed è a questo punto che
 tiro in ballo il basket
Il basket (o qualsiasi
altro sport di squadra:
calcio e pallavolo vanno
bene alla stessa
maniera) è una
metafora perfetta per
capire qual è - o quale
dovrebbe essere - lo
scopo della scuola
Ogni allenamento di
basket è composto da...
Noiosissimi giri di campo

Faticosi esercizi muscolari (flessioni, addominali,
allungamenti ecc.)

Stupidi esercizi da soli con la palla

Sessioni solitarie di tiro

Esercizi in piccoli gruppi con la palla

Se avanza tempo, la classica partitella
Così per almeno due
terzi dell'allenamento...
Si fanno cose noiose che

 o non si devono rifare in partita
 (nessuno, durante una gara, si sdraia in
 mezzo al campo per fare 10 addominali)

 o si rifanno in condizioni completamente
 diverse (un conto è tirare a canestro da
 soli, un conto è farlo con due
 energumeni attorno)
Eppure nessuno ha mai
detto a un allenatore:
«Ehi, coach, ma perché
   ci fai fare questi
esercizi così stupidi?»
E perché?

Perché anche i bambini del
minibasket sanno che per sperare di
vincere un campionato bisogna prima

 tonificare i muscoli

 migliorare i fondamentali

 esercitarsi in situazioni semplificate
Anche il cervello, però,
assomiglia a un muscolo
E quindi dobbiamo allenarlo

 con esercizi noiosi e ripetitivi che servono
 a tonificarlo

 consolidandone le capacità logiche
 fondamentali

 provando ad applicare, in un ambiente
 semplificato come la scuola, quello che
 abbiamo imparato
Quindi studiare, a
 volte, può essere
divertente quanto
 fare 10 serie di
addominali, ma è
   anche utile e
  indispensabile
Parte 3
    Per diventare
intelligenti bisogna
   provare a farsi
 piacere ciò che si
       studia
A questo punto dovreste
 farmi delle obiezioni
Ok, la scuola sarà pure simile a un
allenamento sportivo, ma perché
dobbiamo studiare proprio la
matematica?

Ok, ma la ginnastica c'annoia

Ok, ma nello sport a fine settimana
c'è pur sempre la partita
Partiamo dalle
       materie
Matematica, italiano, scienze, storia,
diritto, latino, filosofia e tutte le altre
materie sono gli "esercizi" che nel
corso dei secoli si sono ritenuti più
validi per prepararsi alla "partita"

Ogni materia insegna a ragionare in
maniera diversa, così come ogni
esercizio fisico sviluppa muscoli diversi
E in realtà queste materie
non sono poi così noiose
La matematica, dopotutto, non è altro
che la risoluzione continua di
rompicapi e di enigmi

Che differenza c'è tra una serie di
equazioni e un numero della Settimana
Enigmistica? Che i primi sono
obbligatori e vengono valutati, il
secondo no
E quando studiate
   letteratura...

...non fate altro che leggere parti di
libri che, al loro tempo, erano stati
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scuola, ma per intrattenere e far
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dall'incontro con
un sacco di gente
morta; è, insomma,
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di zombi (e a volte
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I Promessi Sposi

      In fondo non è altro che
      un romanzo rosa scritto un
      po' meglio della media: c'è
      un amore contrastato, ci
      sono i rivali, c'è la bella
      donzella in pericolo, ci
      sono pure i killer
      prezzolati (oltre a un po' di
      politica e molta religione)
Le poesie di
Giacomo Leopardi
Raccontano la vita di un
giovane uomo molto
intelligente ma bruttino,
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In pratica, la trama di
The Big Bang Theory
E per quanto
riguarda la "partita"...
 Cos'è che ci piace dello sport?

  Ottenere una vittoria

  Migliorare nel tempo

  Riuscire a fare, durante la partita,
  qualche gesto tecnico particolare
  (una schiacciata, un dribbling, un
  tiro da tre)
E nella scuola?

Ottenere un bel voto (dà soddisfazione, no?)

Fare progressi nel tempo, scoprire di riuscire
a fare cose che sembravano impossibili fino
a pochi anni prima

Essere orgogliosi per una bella
interrogazione o un bel compito
Parte 4
   Per diventare
intelligenti bisogna
    essere un po'
       sfigati
Di che sfigato NON
 stiamo parlando
Di chi è ignobilmente
brutto e fuori moda

Di chi è escluso,
emarginato, senza
amici

Di chi passa la sua
vita solo sui libri (il
"secchione")
E quindi, cosa
      intendiamo?
Chi non è il re delle feste e quindi spesso è
costretto ad annoiarsi a casa

Chi ha sì qualche amico, ma non abbastanza
da riempirsi tutte le serate o i weekend

Chi ha dei genitori (o uno zio, o un amico)
così strambi da spendere soldi in libri,
film, strumenti musicali
Perché questo tipo così
fuori moda va elogiato?

Perché se ci divertiamo sempre, non
impariamo nulla: chi ha la vita piena di
avvenimenti non perde tempo a pensare,
leggere, capire

Perché solo chi ha l'occasione di
stimolare la propria intelligenza
diventa intelligente
La scuola, da sola,
 infatti non basta
A scuola passate, di media, 30-35 ore
alla settimana. Spesso dormite, quindi
diciamo che le ore produttive sono 15-20

Al pomeriggio studiate, se va bene, altre
15-20 ore a settimana

In generale, quindi, lo studio assorbe
30-40 ore effettive
E il resto del
        tempo?
Se non soffrite di narcolessia, passate
svegli circa 120 ore a settimana, di
cui al massimo solo 40 (cioè un
terzo) sono dedicate allo studio

Le altre 80 ore, normalmente, le
passate a dimenticare quello che avete
faticosamente acquisito con la scuola
Un recente studio
  americano*...
dimostra che nei 3 mesi estivi i
ragazzi "non stimolati
culturalmente" perdono quasi la
metà dei progressi fatti in un anno
scolastico (3 mesi di vacanze
annullano 3 mesi di scuola), mentre
quelli "stimolati" continuano a
migliorare

          * lo studio è stato effettuato alla Duke University da Harris Cooper
Quindi bisogna
"stimolarci culturalmente"

Questo studio ha
dimostrato che chi
viaggia, legge libri,
guarda film, legge
riviste e discute non
solo non perde punti
di quoziente
intellettivo, ma ne
guadagna
Questo perché tutto, in
un certo senso, è scuola

I posti che visitate
                           ma non
I libri che leggete
                          tutti sono
I film che guardate         "scuola"
                          allo stesso
La musica che ascoltate      modo

I siti su cui navigate
Alcuni consigli
       pratici
  per essere "sfigati" nella maniera
   giusta, orientarsi nella giungla
delle offerte e capire cosa fa meglio
          al vostro cervello
Viaggi, viaggi,
          viaggi!
Viaggiare costa, ma non serve sempre andare a
New York: una domenica fatevi portare a
Venezia, Ferrara, Padova, Verona, Bologna,
Vicenza o Mantova, vicine e facilmente
raggiungibili

Visitatene la piazza principale, qualche chiesa,
un museo e per una volta evitate i centri
commerciali (tanto quelli si somigliano tutti, là
come qua)
Una volta tornati a casa accendete il
pc, andate su Wikipedia e cercate
informazioni su quello che avete visto:
sulle città, sui pittori, sulle chiese, su
chi era quel tizio il cui nome avete
letto su una targa appesa fuori da una
casa

Soddisfate le vostre curiosità, giudicate
sempre quello che avete visto e cercate
di trovare una motivazione ai vostri
giudizi
E riguardo ai libri,
 da quali partire?
Leggete il più possibile, ma non limitatevi ai libri
che vanno troppo di moda (Twilight, Harry Potter,
Moccia): biblioteche e librerie sono stracolme di
altri libri interessantissimi

Non serve per forza leggere "Guerra e Pace".
Potreste provare prima con qualche commedia:
sono corte e sembrano quasi dei film. Ce ne sono
anche di molto divertenti: "La locandiera" di
Goldoni, "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di
Wilde, "Don Giovanni" di Molière...
Se invece volete rimanere
  sui libri "da giovani"
Vi piaceranno sicuramente "Il piccolo
principe" di Saint-Exupéry, "Il giovane
Holden" di Salinger, "Jack Frusciante è
uscito dal gruppo" di Brizzi e
"Cercando Alaska" di Green
E non disdegnate i
fumetti: "Calvin & Hobbes"
è meglio di moltissimi
romanzi pluripremiati
Per i film, sfruttate
il digitale terrestre
Ora che, con mille disservizi, siamo passati tutti
al digitale terrestre, cercate di sfruttarlo:
esistono canali come Rai 4, Rai Movie e Iris che
fanno spesso film di buon livello

E fate sì che un film sia uno stimolo per
l'approfondimento: andate a scoprire sul web se
il film racconta una storia vera, in che luoghi e
in che epoca è ambientato, provate a giudicarne
la qualità e a leggere delle recensioni online
E dai film passate
   agli autori...
Quando un film vi è piaciuto, andate su
IMDB.it e scoprite il nome del regista,
dello sceneggiatore e degli attori
principali

Cliccando su questi nomi potrete
leggerne le filmografie e trovare così
spunti per nuovi film da vedere e nuovi
temi da approfondire
Solo per fare un esempio,
   di George Clooney...
Saprete sicuramente con chi
sta, ma non sapete

 che ha scritto e diretto un
 film sul maccartismo (e
 forse non sapete nemmeno
 cos'è, il maccartismo)

 che ha recitato in un film
 ispirato all'Odissea
Riguardo alla
        musica...
Non accontentatevi di quello che passano
le radio: sfruttate YouTube o servizi
simili (vi consiglio last.fm) per provare
ogni settimana qualcosa di nuovo

Provate ad ascoltare le canzoni inglesi
sempre col testo sotto agli occhi (basta
andare su Google e cercare "lyrics + il
titolo della canzone")
Una volta che avete il
testo, provate a
tradurlo e fatevi
prendere dalla
curiosità di scoprire
cosa il vostro
cantante preferito
stia dicendo (e se lo
sta dicendo in
maniera decente)
E, dato che ci siamo,
due parole su internet...
Per quanto ne so, lo usate principalmente
per due cose:

  Facebook

  Messenger o altre chat
Riguardo alle chat
Usatele, ma provate anche a variare:
le mail, i messaggi privati, i tweet di
Twitter son tutti modi diversi, e
intriganti, di comunicare con amici
e conoscenti, ognuno con limiti,
potenzialità e caratteristiche proprie
Ad esempio,
              Twitter
È un social network molto particolare
perché impone un limite ai propri
messaggi di stato di 140 caratteri (e
vieta tutti i test e giochini che ci sono
su Facebook)

È usatissimo in America, tanto che tutte
le star principali lo usano per
interloquire direttamente coi fan
E, su Facebook...
Non limitatevi a ripostare semplicemente
i link o le frasi divertenti che trovate già
scritte da altri: siate originali, siate
personali, siate creativi

Se seguirete il consiglio di leggere
qualche libro, avrete anche un sacco di
belle frasi da citare nei vostri status... E
magari se state attenti in classe anche
qualche materia scolastica potrà darvi
degli spunti
Parte 5
   Per diventare
intelligenti bisogna
 allenarsi tutta la
         vita
      (e siamo quasi
    arrivati alla fine)
Ad un certo punto la
   scuola finisce e vi
 trovate catapultati nel
mondo del lavoro, dove
  dovete dimostrare di
   essere in grado di
 adattarvi in fretta, di
capire i meccanismi del
   mestiere, di avere
       personalità
Insomma, la partita
di basket è iniziata
Alcuni di voi diranno: «Finalmente, era ora! Non
ne potevo più di addominali»

Altri: «Si stava meglio quando ci allenavamo: ora
prendo un sacco di gomitate e nessuno mi passa
mai la palla»

Altri ancora: «Cavolo se sono scarso nei tiri da 3!
Dovevo allenarmi di più»

Altri, i più fessacchiotti: «Non avevo bisogno
d'allenarmi, io sono nato campione»
In ogni caso il campionato
   si gioca nel weekend

Il resto della settimana si ha tempo
per allenarsi di nuovo, migliorare i
propri difetti, correre ai ripari

L'unico problema è che nella vita
non avrete un "coach" a starvi
dietro, a dirvi che esercizi fare, a
darvi consigli. Dovrete fare da soli
E allora, alla fine di
tutto, la scuola cos'è?
La scuola è quel mese di
preparazione che fate, a fine estate,
prima dell'inizio del campionato

La scuola non è l'unica forma di
allenamento della vostra vita, ma è
quell'allenamento che prova a
insegnarvi ad allenarvi da soli

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  • 1. Elogio dello sfigato (ovvero: come diventare intelligenti in 5 facili mosse)
  • 2. Perché sono qui Ho "scritto" un libro, questo Il libro ha avuto, involontariamente, un suo piccolo successo La vostra prof d'italiano l'ha scoperto, m'ha contattato e m'ha detto: «Perché non vieni a parlarcene? Ai miei alunni interesserebbe»
  • 3. Ok, benissimo, ma... Il libro è in realtà una raccolta di tweet che raccontano la scuola dal punto di vista di un professore di filosofia E voi non sapete cos'è un tweet E voi non sapete cos'è la filosofia E voi non siete professori
  • 4. Certo, potrei spiegarvi cosa sono... ...ma finirei per tenere la solita, noiosa lezione
  • 5. E allora, più che del libro in sé, vorrei parlarvi di qualche consiglio che il libro voleva, scherzosamente e modestamente, dare ai suoi lettori
  • 6. Ovvero, il tema di oggi è: come si fa a diventare intelligenti
  • 7. Parte 1 Per diventare intelligenti bisogna capire che essere intelligenti è utile
  • 8. Definiamo cosa intendo con "intelligenti" Essere in grado di ragionare con la propria testa Riuscire a non farsi fregare Capire come mai succedono certe cose
  • 9. Sono cose utili? Altroché Se non si è capaci di ragionare con la propria testa, si è in pratica sempre dei bambini che han bisogno della guida della loro mamma (o del marito, o del capo) per ogni decisione
  • 10. Se non sviluppate intelligenza e senso critico verrete sempre fregati, ci sarà cioè sempre qualcuno (un politico, un venditore, un fidanzato) che riuscirà a farvi fare qualcosa di dannoso facendovelo credere utile
  • 11. Se non si capisce perché avvengono certe cose, si rischia di ripetere gli errori all'infinito, non correggendosi né migliorandosi mai
  • 12. In pratica diventare intelligenti significa imparare a non essere superficiali...
  • 13. ...e imparare a non essere superficiali significa imparare a capire, gestire e vivere le situazioni
  • 14. Diventare intelligenti, insomma, significa imparare a non essere marionette nelle mani degli altri
  • 15. Direi che non è un brutto obiettivo, vero?
  • 16. Parte 2 Per diventare intelligenti bisogna studiare (non solo, ma anche) (trattenete le urla, non è brutto come sembra)
  • 17. «Prof, ma studiare a cosa serve?» Sarà che insegno filosofia, una materia astratta e astrusa, ma questa domanda i miei alunni me la fanno spesso A volte, se hanno un po' di pietà per il mio amor proprio, mi chiedono invece a cosa serva studiare latino, matematica e così via, risparmiando la filosofia... Ma in sostanza cambia poco: sono convinti che studiare non serva a nulla
  • 18. Ed è a questo punto che tiro in ballo il basket Il basket (o qualsiasi altro sport di squadra: calcio e pallavolo vanno bene alla stessa maniera) è una metafora perfetta per capire qual è - o quale dovrebbe essere - lo scopo della scuola
  • 19. Ogni allenamento di basket è composto da... Noiosissimi giri di campo Faticosi esercizi muscolari (flessioni, addominali, allungamenti ecc.) Stupidi esercizi da soli con la palla Sessioni solitarie di tiro Esercizi in piccoli gruppi con la palla Se avanza tempo, la classica partitella
  • 20. Così per almeno due terzi dell'allenamento... Si fanno cose noiose che o non si devono rifare in partita (nessuno, durante una gara, si sdraia in mezzo al campo per fare 10 addominali) o si rifanno in condizioni completamente diverse (un conto è tirare a canestro da soli, un conto è farlo con due energumeni attorno)
  • 21. Eppure nessuno ha mai detto a un allenatore: «Ehi, coach, ma perché ci fai fare questi esercizi così stupidi?»
  • 22. E perché? Perché anche i bambini del minibasket sanno che per sperare di vincere un campionato bisogna prima tonificare i muscoli migliorare i fondamentali esercitarsi in situazioni semplificate
  • 23. Anche il cervello, però, assomiglia a un muscolo E quindi dobbiamo allenarlo con esercizi noiosi e ripetitivi che servono a tonificarlo consolidandone le capacità logiche fondamentali provando ad applicare, in un ambiente semplificato come la scuola, quello che abbiamo imparato
  • 24. Quindi studiare, a volte, può essere divertente quanto fare 10 serie di addominali, ma è anche utile e indispensabile
  • 25. Parte 3 Per diventare intelligenti bisogna provare a farsi piacere ciò che si studia
  • 26. A questo punto dovreste farmi delle obiezioni Ok, la scuola sarà pure simile a un allenamento sportivo, ma perché dobbiamo studiare proprio la matematica? Ok, ma la ginnastica c'annoia Ok, ma nello sport a fine settimana c'è pur sempre la partita
  • 27. Partiamo dalle materie Matematica, italiano, scienze, storia, diritto, latino, filosofia e tutte le altre materie sono gli "esercizi" che nel corso dei secoli si sono ritenuti più validi per prepararsi alla "partita" Ogni materia insegna a ragionare in maniera diversa, così come ogni esercizio fisico sviluppa muscoli diversi
  • 28. E in realtà queste materie non sono poi così noiose La matematica, dopotutto, non è altro che la risoluzione continua di rompicapi e di enigmi Che differenza c'è tra una serie di equazioni e un numero della Settimana Enigmistica? Che i primi sono obbligatori e vengono valutati, il secondo no
  • 29. E quando studiate letteratura... ...non fate altro che leggere parti di libri che, al loro tempo, erano stati scritti non per essere studiati a scuola, ma per intrattenere e far pensare, come i migiori romanzi moderni
  • 30. La Divina Commedia È la storia di un viaggio nell'aldilà condito dall'incontro con un sacco di gente morta; è, insomma, un libro che parla di zombi (e a volte è pure sboccato)
  • 31. I Promessi Sposi In fondo non è altro che un romanzo rosa scritto un po' meglio della media: c'è un amore contrastato, ci sono i rivali, c'è la bella donzella in pericolo, ci sono pure i killer prezzolati (oltre a un po' di politica e molta religione)
  • 32. Le poesie di Giacomo Leopardi Raccontano la vita di un giovane uomo molto intelligente ma bruttino, innamorato di una ragazza che non potrà mai conquistare ma che vive vicino a casa sua... In pratica, la trama di The Big Bang Theory
  • 33. E per quanto riguarda la "partita"... Cos'è che ci piace dello sport? Ottenere una vittoria Migliorare nel tempo Riuscire a fare, durante la partita, qualche gesto tecnico particolare (una schiacciata, un dribbling, un tiro da tre)
  • 34. E nella scuola? Ottenere un bel voto (dà soddisfazione, no?) Fare progressi nel tempo, scoprire di riuscire a fare cose che sembravano impossibili fino a pochi anni prima Essere orgogliosi per una bella interrogazione o un bel compito
  • 35. Parte 4 Per diventare intelligenti bisogna essere un po' sfigati
  • 36. Di che sfigato NON stiamo parlando Di chi è ignobilmente brutto e fuori moda Di chi è escluso, emarginato, senza amici Di chi passa la sua vita solo sui libri (il "secchione")
  • 37. E quindi, cosa intendiamo? Chi non è il re delle feste e quindi spesso è costretto ad annoiarsi a casa Chi ha sì qualche amico, ma non abbastanza da riempirsi tutte le serate o i weekend Chi ha dei genitori (o uno zio, o un amico) così strambi da spendere soldi in libri, film, strumenti musicali
  • 38. Perché questo tipo così fuori moda va elogiato? Perché se ci divertiamo sempre, non impariamo nulla: chi ha la vita piena di avvenimenti non perde tempo a pensare, leggere, capire Perché solo chi ha l'occasione di stimolare la propria intelligenza diventa intelligente
  • 39. La scuola, da sola, infatti non basta A scuola passate, di media, 30-35 ore alla settimana. Spesso dormite, quindi diciamo che le ore produttive sono 15-20 Al pomeriggio studiate, se va bene, altre 15-20 ore a settimana In generale, quindi, lo studio assorbe 30-40 ore effettive
  • 40. E il resto del tempo? Se non soffrite di narcolessia, passate svegli circa 120 ore a settimana, di cui al massimo solo 40 (cioè un terzo) sono dedicate allo studio Le altre 80 ore, normalmente, le passate a dimenticare quello che avete faticosamente acquisito con la scuola
  • 41. Un recente studio americano*... dimostra che nei 3 mesi estivi i ragazzi "non stimolati culturalmente" perdono quasi la metà dei progressi fatti in un anno scolastico (3 mesi di vacanze annullano 3 mesi di scuola), mentre quelli "stimolati" continuano a migliorare * lo studio è stato effettuato alla Duke University da Harris Cooper
  • 42. Quindi bisogna "stimolarci culturalmente" Questo studio ha dimostrato che chi viaggia, legge libri, guarda film, legge riviste e discute non solo non perde punti di quoziente intellettivo, ma ne guadagna
  • 43. Questo perché tutto, in un certo senso, è scuola I posti che visitate ma non I libri che leggete tutti sono I film che guardate "scuola" allo stesso La musica che ascoltate modo I siti su cui navigate
  • 44. Alcuni consigli pratici per essere "sfigati" nella maniera giusta, orientarsi nella giungla delle offerte e capire cosa fa meglio al vostro cervello
  • 45. Viaggi, viaggi, viaggi! Viaggiare costa, ma non serve sempre andare a New York: una domenica fatevi portare a Venezia, Ferrara, Padova, Verona, Bologna, Vicenza o Mantova, vicine e facilmente raggiungibili Visitatene la piazza principale, qualche chiesa, un museo e per una volta evitate i centri commerciali (tanto quelli si somigliano tutti, là come qua)
  • 46. Una volta tornati a casa accendete il pc, andate su Wikipedia e cercate informazioni su quello che avete visto: sulle città, sui pittori, sulle chiese, su chi era quel tizio il cui nome avete letto su una targa appesa fuori da una casa Soddisfate le vostre curiosità, giudicate sempre quello che avete visto e cercate di trovare una motivazione ai vostri giudizi
  • 47. E riguardo ai libri, da quali partire? Leggete il più possibile, ma non limitatevi ai libri che vanno troppo di moda (Twilight, Harry Potter, Moccia): biblioteche e librerie sono stracolme di altri libri interessantissimi Non serve per forza leggere "Guerra e Pace". Potreste provare prima con qualche commedia: sono corte e sembrano quasi dei film. Ce ne sono anche di molto divertenti: "La locandiera" di Goldoni, "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Wilde, "Don Giovanni" di Molière...
  • 48. Se invece volete rimanere sui libri "da giovani" Vi piaceranno sicuramente "Il piccolo principe" di Saint-Exupéry, "Il giovane Holden" di Salinger, "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" di Brizzi e "Cercando Alaska" di Green E non disdegnate i fumetti: "Calvin & Hobbes" è meglio di moltissimi romanzi pluripremiati
  • 49. Per i film, sfruttate il digitale terrestre Ora che, con mille disservizi, siamo passati tutti al digitale terrestre, cercate di sfruttarlo: esistono canali come Rai 4, Rai Movie e Iris che fanno spesso film di buon livello E fate sì che un film sia uno stimolo per l'approfondimento: andate a scoprire sul web se il film racconta una storia vera, in che luoghi e in che epoca è ambientato, provate a giudicarne la qualità e a leggere delle recensioni online
  • 50. E dai film passate agli autori... Quando un film vi è piaciuto, andate su IMDB.it e scoprite il nome del regista, dello sceneggiatore e degli attori principali Cliccando su questi nomi potrete leggerne le filmografie e trovare così spunti per nuovi film da vedere e nuovi temi da approfondire
  • 51. Solo per fare un esempio, di George Clooney... Saprete sicuramente con chi sta, ma non sapete che ha scritto e diretto un film sul maccartismo (e forse non sapete nemmeno cos'è, il maccartismo) che ha recitato in un film ispirato all'Odissea
  • 52. Riguardo alla musica... Non accontentatevi di quello che passano le radio: sfruttate YouTube o servizi simili (vi consiglio last.fm) per provare ogni settimana qualcosa di nuovo Provate ad ascoltare le canzoni inglesi sempre col testo sotto agli occhi (basta andare su Google e cercare "lyrics + il titolo della canzone")
  • 53. Una volta che avete il testo, provate a tradurlo e fatevi prendere dalla curiosità di scoprire cosa il vostro cantante preferito stia dicendo (e se lo sta dicendo in maniera decente)
  • 54. E, dato che ci siamo, due parole su internet... Per quanto ne so, lo usate principalmente per due cose: Facebook Messenger o altre chat
  • 55. Riguardo alle chat Usatele, ma provate anche a variare: le mail, i messaggi privati, i tweet di Twitter son tutti modi diversi, e intriganti, di comunicare con amici e conoscenti, ognuno con limiti, potenzialità e caratteristiche proprie
  • 56. Ad esempio, Twitter È un social network molto particolare perché impone un limite ai propri messaggi di stato di 140 caratteri (e vieta tutti i test e giochini che ci sono su Facebook) È usatissimo in America, tanto che tutte le star principali lo usano per interloquire direttamente coi fan
  • 57. E, su Facebook... Non limitatevi a ripostare semplicemente i link o le frasi divertenti che trovate già scritte da altri: siate originali, siate personali, siate creativi Se seguirete il consiglio di leggere qualche libro, avrete anche un sacco di belle frasi da citare nei vostri status... E magari se state attenti in classe anche qualche materia scolastica potrà darvi degli spunti
  • 58. Parte 5 Per diventare intelligenti bisogna allenarsi tutta la vita (e siamo quasi arrivati alla fine)
  • 59. Ad un certo punto la scuola finisce e vi trovate catapultati nel mondo del lavoro, dove dovete dimostrare di essere in grado di adattarvi in fretta, di capire i meccanismi del mestiere, di avere personalità
  • 60. Insomma, la partita di basket è iniziata Alcuni di voi diranno: «Finalmente, era ora! Non ne potevo più di addominali» Altri: «Si stava meglio quando ci allenavamo: ora prendo un sacco di gomitate e nessuno mi passa mai la palla» Altri ancora: «Cavolo se sono scarso nei tiri da 3! Dovevo allenarmi di più» Altri, i più fessacchiotti: «Non avevo bisogno d'allenarmi, io sono nato campione»
  • 61. In ogni caso il campionato si gioca nel weekend Il resto della settimana si ha tempo per allenarsi di nuovo, migliorare i propri difetti, correre ai ripari L'unico problema è che nella vita non avrete un "coach" a starvi dietro, a dirvi che esercizi fare, a darvi consigli. Dovrete fare da soli
  • 62. E allora, alla fine di tutto, la scuola cos'è? La scuola è quel mese di preparazione che fate, a fine estate, prima dell'inizio del campionato La scuola non è l'unica forma di allenamento della vostra vita, ma è quell'allenamento che prova a insegnarvi ad allenarvi da soli