1. Lo sviluppo linguistico Lo sviluppo del linguaggio nel bambino inizia quando è possibile ascoltare le produzioni fatte dalla comunità linguistica a cui appartiene.
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3. Tomasello non esistono conoscenze o concetti innati, per acquisire il linguaggio il bambino ha bisogno dell'esperienza e degli input esterni.
4. In base all'ipotesi che pone rilevanza sull'esperienza come prima cosa il bambino deve imparare a segmentare il flusso del parlato, a riconoscere che ci sono varie componenti di diversa natura (fonemi, morfemi,parole,frasi) e a saperle distinguere. In questa fase è molto importante il ruolo dell'Infant Direct Speech, che, attraverso la prosodia, aiuta il bambino a discriminare le diverse unità del linguaggio.
5. Le prime vocalizzazioni : Tipo vocalizzazione Situazione associata Produzione Età di comparizione Di tipo riflesso Disagio fisico o nutrimento Pianti, tosse e singulti 0-4 mesi Benessere Contatto fisico o visivo con la madre Risate 4-7 mesi Lallazione canonica Nessuna Ripetizione di una stessa sillaba 7-12 mesi Lallazione reduplicata Nessuna Ripetizione di sillabe diverse Fine 12 mesi
6. Prima di poter giungere alla produzione di vere e proprie parole il bambino deve sviluppare la capacità simbolica e referenziale per poter comprendere che tali parole si riferiscono ad entità del mondo e sono quindi dotate di significato. Ghibberish:fase, precedente alla produzione di parole, in cui il bambino cerca di riprodurre l'andamento melodico della lingua madre creando sequenze molto lunghe di sillabe che non sono però dotate di significato.
7. Le prime parole prodotte dal bambino sono onomatopee,parole relative alla routine quotidiana, e nomi di persone facenti parte del nucleo familiare o comunque a lui emotivamente più vicine. Fino al raggiungimenti delle 50/100 parole il ritmo di acquisizione del vocabolario è piuttosto lento (5 parole nuove al mese), in seguito si manifesta un notevole aumento (50 parole al mese), tale evento è noto con il nome di Esplosione del vocabolario.
11. Con periodo dell'olofrase si intende quella fase in cui il bambino si limita a produrre una singola parola, che può comunque veicolare un significato più complesso. Le prime componenti grammaticali a comparire sono i nomi, e solitamente gli ultimi sono le voci verbali, anche se si possono osservare delle variazioni in base alla struttura della lingua che il bambino si trova ad apprendere.
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13. Il bambino produce due parole ma in due turni di conversazione differenti attraverso un “aiuto” fornito dalla madre.
14. Il bambino produce espressioni formulaiche, ovvero enunciati che ha appreso dal linguaggio adulto che vengono considerati un intero non analizzabile.
15. Intorno ai tre anni infine il bambino è in grado di creare enunciati complessi, produce frasi nucleari complete in cui compare il verbo accompagnato dai relativi argomenti. In ogni caso lo sviluppo del vocabolario e delle competenze grammaticali continua a perfezionarsi per tutto il periodo in cui frequenta la scuola primaria, anche se si può dire che l'essere umano continua a immagazzinare nuove informazioni linguistiche per tutta la vita.