Orientamenti regionali per la Toscana del MIUR-USR per la Toscana. Ispettore Luca Salvini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019.
2. PRINCIPI del DLGS 66/2017
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L'INCLUSIONE SCOLASTICA:
riguarda
risponde
si realizza
Costituisce
le alunne e gli alunni
nell'identità culturale, educativa, progettuale, nell'organizzazione e nel
curricolo delle istituzioni scolastiche,
impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità
scolastica le quali, nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilità,
concorrono ad assicurare il successo formativo delle alunne e degli
alunni.
ai differenti bisogni educativi
attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all'autodeterminazione e
all'accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità
di vita;
attraverso la definizione e la condivisione del progetto individuale fra
scuole, famiglie e altri soggetti, pubblici e privati, operanti sul territorio;
3. PROCESSO DI INCLUSIONE
• INCLUSIONE PROCESSO GLOBALE, in tutti i periodi della vita
(scolastica, università, lavorativa)
• UNIVERSALITÀ dei destinatari di un’inclusione efficace
• CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀ di tutti i soggetti
coinvolti (diritti e doveri)
• APPROPRIATEZZA DI CERTIFICAZIONI E DIAGNOSI (codici
ICD10 mancanti, diagnosi di BES con richiesta di misure
compensative e dispensative, SENZA DIAGNOSI DI DSA)
4. AGENDA ONU 2030 - SVILUPPO SOSTENIBILE
Fornire un’educazione di qualità,
equa ed inclusiva, e opportunità di
apprendimento per tutti
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4.1 Garantire entro il 2030 ad ogni ragazza e ragazzo
libertà, equità e qualità nel completamento
dell'educazione primaria e secondaria che porti a
risultati di apprendimento adeguati e concreti …
4.a Costruire e potenziare le strutture dell'istruzione
che siano sensibili ai bisogni dell'infanzia, alle
disabilità e alla parità di genere e predisporre
ambienti dedicati all'apprendimento che siano
sicuri, non violenti e inclusivi per tutti
Ridurre l'ineguaglianza all'interno
delle nazioni e fra le nazioni
10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere
l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a
prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia,
origine, religione, stato economico o altro
5. I DATI SULLA DISABILITÀ IN TOSCANA
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• Consistenza degli allievi con disabilità e dei posti di sostegno
in Toscana, per grado di scuola (4 novembre 2019)
Grado scuola
Alunni
con Disab
Alunni con Dis
/Tot_Alunni
Posti/cattedre
di sostegno
Infanzia 1.471 2,38% 1.255,3
Primaria 5.400 3,67% 4.085,3
SS1 3.959 3,99% 2.772,6
SS2 5.550 3,35% 3.882,8
Totale 04/11/2019 16.380 3,46% 11.995,9
Posti
OD
Posti
P
355 0
1.558 124
1.118 70
1.449 160
4.480 354
7.161,9 (59,7%) posti/cattedre a tempo determinato al 04/11/2019
4.471,0 (48,2%) posti/cattedre a tempo determinato al 23/12/2016
Totale 23/12/2016 13.386 2,78% 9.281,0 4.456 354
6. I DATI PER PROVINCIA
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• Percentuale degli allievi con disabilità certificata per provincia
Provincia
Alunni con Dis
/Tot_Alunni
AR 3,51%
FI 3,07%
GR 3,04%
LI 3,95%
LU 3,46%
MS 3,52%
PI 3,68%
PO 3,37%
PT 4,32%
SI 3,24%
Totale 3,46%
7. DSA E DISABILITÀ
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• Percentuali per grado di scuola di alunni con disabilità e con DSA, rispetto
alla popolazione scolastica delle scuole statali
Grado scuola DISABILITÀ DSA
Infanzia 2,36% 0,00%
Primaria 3,66% 2,50%
SS1 3,98% 7,15%
SS2 3,35% 6,43%
Totale 3,45% 4,47%
8. SiOD
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• Studenti coinvolti in interventi di SiOD 2018/2019 rendicontati e finanziati
dalla scuola polo regionale (31/07/2019). Art. 16 DLgs 13/04/2017, n. 66:
• Le istituzioni scolastiche, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, gli Enti locali e le aziende sanitarie locali,
individuano azioni per garantire il diritto all'istruzione alle bambine e ai bambini, alle alunne e agli alunni, alle studentesse e
agli studenti per i quali sia accertata l'impossibilità della frequenza scolastica per un periodo non inferiore a trenta giorni di
lezione, anche non continuativi, a causa di gravi patologie certificate, anche attraverso progetti che possono avvalersi
dell'uso delle nuove tecnologie.
Grado
scuola
Alunni
SiO
% Alunni
SiO
Istituti
ID (*)
Infanzia 0 0,000% 0
Primaria 667 0,453% 18
SS1 195 0,197% 10
SS2 85 0,051% 41
Totale 947 0,200% 69
(*) 72 alunni/e coinvolti
Provincia
Istituti
ID
AR 2
FI 42
GR 3
LI 5
LU 2
MS 2
PI 2
PO 4
PT 3
SI 4
Totale 69
9. ATTI E PROCEDURE
(aggiornate al DLgs 13/04/2017, così come modificato dal DLgs 07/08/2019, n. 96)
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INPS-AUSL-EL
Unità di Valutazione
Multidisciplinare (ASL-EL)
Scuola (docenti contitolari o
Consiglio di Classe)
Ente Locale-ASL
10. Scuola
I SOGGETTI COINVOLTI E LE RESPONSABILITÀ
(aggiornato al DLgs 13/04/2017, così come modificato dal DLgs 07/08/2019, n. 96)
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10
EL-ASL
INPS-ASL-EL
CERTIFICAZIONE PROGETTO INDIVIDUALE
Famiglia
UVM
(AUSL-EL)
PROFILO DI
FUNZIONAMENTO
Scuola (DS
o doc. sp. sost)
Famiglia
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
Famiglia
Scuola
UVM
(AUSL- EL)
Art. 5, c. 3 e c. 4, DLgs 66/2017
Art. 5, c. 1 e c.2 lett. a), DLgs 66/2017 e LR 11/10/2017, n. 45 (no del.INPS)
Commissione Medica per l’accertamento in età evolutiva composta da:
• 1 medico legale (Presid.)
• 1 spec. In pediatria o NPI
• 1 spec. nella patologia che connota la condizione di salute
• 1 assistente specialistico o op. sociale o psicologo individuato da EL
• 1 medico INPS
Art. 6, cc. 1 e 2, DLgs 66/2017 e
Art. 14, c. 1, L. 328/2000; art. 1, c. 2, L. 22/06/2016, n. 112
UVM: Unità di Valutazione Multidisciplinare, composta da: a) 1 medico specialista in NPI o un medico specialista esperto nella patologia che connota
lo stato di salute del minore; b) almeno 2 tra le figure di esercente di professione sanitaria nell’area della riabilitazione, psicologo dell’età evolutiva,
assistente sociale o pedagogista o altro delegato in possesso di specifica abilitazione professionale in rappresentanza dell’EL di competenza
Art. 7, c. 2, lett. a), e art. 9, c. 10, DLgs 66/2017
11. ALCUNE CRITICITÀ
• Profilo di Funzionamento (PdF) dal 12/09/2019 per passaggi
grado e nuove certificazioni
• Progetto Individuale, a cura del Comune e ASL, di fatto
mancante
• Organizzare l’anno prossimo la presenza DS o docente
sostegno specializzato delegato a UVM per nuovi PdF
12. COSA CAMBIA? NUOVE PROSPETTIVE
• Il PEI (strumento didattico), ruolo CdC (team docenti)
• Il modello nazionale di PEI
• Ruoli e responsabilità più precise di tutti gli attori convolti
• I processi di REDAZIONE e di PARTECIPAZIONE
• Un’occasione per la progettazione didattica e un’inclusione di
qualità per tutti gli allievi (progettazione PEI all’interno di un
contesto UNIVERSALE per competenze, abilità e conoscenze,
per tutto il gruppo classe)
13. ORIENTAMENTI REGIONALI
• Il compito proprio delle scuole e rispetto dei confini reciproci
• Informazioni alle famiglie (e al personale docente e ATA)
• Reti di ambito e distretti, collaborazione interistituzionale (ASL, EL)
e azione coordinata sul territorio, in base alle indicazioni, con
accordi a livello del territorio corrispondente alla rete di ambito
territoriale
• Coordinamento delle azioni formative con le scuole provinciali per
l’inclusione, le scuole polo per la formazione di ambito territoriale
subprovinciale (cassetti 1 e 3) e i CTS
• Indicazioni sul linguaggio riferito ai percorsi
• Indicazioni sui «trattenimenti»
• Indicazioni nel passaggio dal I al II Ciclo
• CP, AB e CO fondamentali e approccio alle gravità dentro una
progettazione universale, con una ragionevole quantificazione delle
risorse (no automatismi, gravità-cattedra, …)
14. IL COMPITO PROPRIO DELLE SCUOLE
(RISPETTO DEI ‘CONFINI’)
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 14
TerapieX Cure sanitarieX
RiabilitazioneX
Competenze
Conoscenze fondamentali
Abilità
In relazione al gruppo classe ove lo
studente/studentessa è inserito PEI in riferimento ad una
progettazione inclusiva universale
Valutazione apprendimenti
16. RETI DI AMBITO E DISTRETTI
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 16
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
1. ENTRO il 30 novembre 2019
incontri dei DS e referenti delle
scuole di ambito con ASL a livello
di distretto/SdS per concordare il
NECESSARIO supporto ai fini del
PEI e …
Informare e coordinarsi con i
referenti provinciali per l’inclusione
2. ENTRO dicembre 2019 incontro
dei DS e referenti a livello di
ambito per monitoraggio della
situazione nei territori
17. SCUOLE POLO
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 17
AMBITO Terr.
provinciale
SCUOLA POLO
PROVINCIALE
(inclusione)
CTS
PROVINCIALE
(sussidi, ausili, …)
AMBITO ‘n’
sub-provinciale
SCUOLA POLO
AMBITO
(formazione)
SCUOLA POLO
AMBITO
(inclusione)
senza portaf.
18. INDICAZIONI SULL’USO DEL LINGUAGGIO
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 18
Percorso
«A», «B»
o «C»
X
Percorso
«semplificato»X
Percorso per ob.
Minimi dell’alunno
nel II ciclo
X
Percorso
curricolare
Percorso NON curricolare
(prove differenziate, non
equipollenti)
Gli obiettivi Minimi in esito al
percorso del II ciclo sono quelli
di tutta la classe, in termini di
CP, AB e Con. Fond.
19. INDICAZIONI SUI «TRATTENIMENTI»
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 19
Art. 12, c. 4, L.
5/02/1992, n 104
Art. 45, c. 2, DPR
31/08/1999, n. 394,
stranieri
Nota MIUR
4/02/2014, n. 338
Nota 10/02/2014, n.
403CM 5/09/1975, n.
235, in attesa …
Trattenimenti
Nota 21/02/2014, n.
547, adottati
Nota MIUR USRTo
19/07/2017, n.
10875
Art. 114, c. 5, DLgs
16/04/1994, n. 297
X
X
X
Con coetanei
20. VALUTAZIONE NEL PASSAGGIO DA I A II CICLO
• Accompagnamento consapevole in uscita dal I
Ciclo (per tutti gli alunni ed in particolare per gli
alunni con PEI NON curricolari)
• Favorire la consapevolezza degli obiettivi
raggiunti (in relazione a quelli della classe) nel
processo di apprendimento, in uscita dal I ciclo,
da parte:
– dei docenti
– dell’allievo
– della famiglia
– degli altri soggetti coinvolti
21. COMPETENZE, ABILITÀ, NUCLEI TEMATICI
FONDAMENTALI, MISURE COMPENSATIVE …
L’Istituzione scolastica ha il compito di declinare le
competenze disciplinari e trasversali in esito al percorso di
studio in
• Abilità
• Conoscenze
per ciascun anno scolastico, per ciascuna disciplina.
La progettazione didattica, mediante anche misure
compensative e dispensative adatta le strategie didattiche ai
fini del conseguimento delle stesse competenze in esito al
percorso (percorsi curricolari secondaria II grado).
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 21
22. COMPETENZE E STRATEGIE
Luca Salvini - Dirigente Tecnico MIUR 22
Ossigeno
nutrienti
Crescita e
mantenimento
TESSUTI
Vasi
Stimoli Sviluppo e
mantenimento
COMPETENZE
Strategie
Per i percorsi curricolari, NO riduzione CP in esito
Misure dispensative: ad eccezione del tempo aggiuntivo, possono sconfinare in
una riduzione delle competenze
Misure compensative: nuovi percorsi (strategie) o potenziamento di quelli
esistenti
23. NUCLEI TEMATICI FONDAMENTALI E COMPETENZE
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Competenze,
Conosc., abil.
Caratteristiche
prova
Nuclei tematici
fondamentali
Obiettivi della
prova (AB-CO)Esame stato II ciclo
Equità e
Inclusione x tutti
GRIGLIE
VALUTAZIONE
Livello obiettivi
apprendimento
QdR
prove scritte
24. VERSO UNA VALUTAZIONE EQUA DEGLI ALLIEVI
(ANCHE CON DSA e DISABILITÀ?)
Discipline caratterizzanti
Quadri di Riferimento
Griglie di valutazione universali.
Il processo di valutazione finale del percorso del secondo
ciclo ha introdotto dall’anno scolastico 2018/2019 elementi
di oggettività significativi, con griglie di valutazione comuni
su tutto il territorio nazionale, orientate alla valutazione di
abilità, competenze e conoscenze fondamentali.
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