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Corso di Interazione Uomo MacchinaAA 2010-2011 Roberto Polillo Corso di laurea in InformaticaUniversità di Milano BicoccaDipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione   CONOSCERE L’UTENTE 1 Edizione 2010-11 R.Polillo -  Ottobre 2010
Scopo di questa lezione R.Polillo -  Ottobre 2010 2 	Accennare alla molteplicità dei punti di vista dai quali possiamo esaminare le caratteristiche degli utenti
Utente LIVELLO COGNITIVO PERSONA COMPORTAMENTI RUOLO DIVERSITÀ DEGLI UTENTI Livelli di descrizione dell’utente 3 R.Polillo -  Ottobre 2010
Lo Human Information Processor R.Polillo -  Ottobre 2010 4 Card, Moran, Newell,  The Psychology of Human-ComputerInteraction  1983
Una visione semplificata R.Polillo -  Ottobre 2010 5
L’attenzione 	Quei processi cognitivi che ci permettono di selezionare, fra tutte le informazioni che arrivano ai nostri sensi, quelle che in qualche modo ci interessano R.Polillo -  Ottobre 2010 6
7 R.Polillo -  Ottobre 2010
Attenzione selettiva R.Polillo -  Ottobre 2010 8 Guidata da fattori esogeni
Attenzione selettiva R.Polillo -  Ottobre 2010 9 Guidata da fattori endogeni Avete 3 secondi per contare i quadrati verdi nella slide che segue
R.Polillo -  Ottobre 2010
Quanti erano i cerchi rossi? R.Polillo -  Ottobre 2010 11
Esempio: video Contare il numero dei passaggi di palla senza rimbalzo nel seguente video: http://it.youtube.com/watch?v=qRNWvZa9MrM&feature=related 12 R.Polillo -  Ottobre 2010
Che cosa ha fatto l’uomo con l’impermeabile? R.Polillo -  Ottobre 2010 13
Attenzione divisa 14 R.Polillo -  Ottobre 2010
Implicazioni sul design Dove e come dirigere l’attenzione dell’utente durante l’interazione Come mantenere l’attenzione dell’utente sugli elementi desiderati Come evitare interferenze, che “sottraggano” l’attenzione dell’utente dagli elementi rilevanti 15 R.Polillo -  Ottobre 2010
16 R.Polillo -  Ottobre 2010
               (MAC OS 8) 17 R.Polillo -  Ottobre 2010
Lo schermo su cui dirigere l’attenzione dell’utente durante la presentazione viene segnalato con uno spot luminoso (Spotlight, Khan et al., CHI 2005) 18 R.Polillo -  Ottobre 2010
Esempio: finestra attiva Ne viene evidenziata la cornice 19 R.Polillo -  Ottobre 2010
Guida all’attenzione R.Polillo -  Ottobre 2010 20
La memoria umana R.Polillo -  Ottobre 2010 21
Memoria a breve termine (MBT)  Capacità limitata: 7±2 “unità” (“chunk”) (“Il magico numero 7”, G.Miller, 1956) Persistenza dell’informazione breve: 15-30 sec  La persistenza aumenta con la ripetizione (ma ciò richiede attenzione) Usata per memorizzazione temporanea nei processi cognitivi Nuovi input ricoprono i contenuti precedenti (“interferenza”) Teorie recenti non la considerano un deposito passivo, ma un sistema di funzioni (“working memory”) 22 R.Polillo -  Ottobre 2010
Esempi R.Polillo -  Ottobre 2010 23
Per informazioni sulle nuove offerte, premi 1; per informazioni sulle tariffe e bla bla bla, premi 2; se sei interessato a conoscere i nuovi servizi e bla bla, premi 3; se desideri comunicare furto o smarrimento del tuo telefonino o bla bla bla per assitenza specialistica, premi 4; se desideri ricevere informazioni sul credito bla bla premi 5; se desideri parlare con un operatore premi 0 Sovraccarico della MBT R.Polillo -  Ottobre 2010 24
Sovraccarico della MBT R.Polillo -  Ottobre 2010 25
La memoria a lungo termine (MLT) Ha capacità molto ampia (non se ne conoscono i limiti) Tempo d’accesso lungo (circa 0,1 sec) Persistenza di lunghissima durata: decadimento o interferenza? Funzioni (o sottosistemi) diversi 26 R.Polillo -  Ottobre 2010
Rievocazione e riconoscimento Rievocazione e riconoscimento (recall) dopo presentazione di sillabe senza senso (Luh, 1922) E’ più “facile” riconoscere che rievocare 27 R.Polillo -  Ottobre 2010
Video Precious Images (1986), un assemblaggio lungo 6,5 minuti di scene classiche da 469 film famosi Durata media di ogni video: meno di 1 secondo I brevi spezzoni fanno ricordare le scene originali, e richiamano il loro impatto emotivo http://it.youtube.com/watch?v=ZkomAdFxniw 28 R.Polillo -  Ottobre 2010
Esempio: Adventure games Rievocazione Riconoscimento 29 R.Polillo -  Ottobre 2010
Per facilitare la rievocazione Creare associazioni Esempio: 		Ma con gran pena le reca giù 		MArittime, COzie, GRAie, PENnine, 	LEpontine, REtiche, CArniche, GIUlie. R.Polillo -  Ottobre 2010 30
R.Polillo -  Ottobre 2010 31
La visione  32 bastoncello Luce cono R.Polillo -  Ottobre 2010
azzurro arancione Coni R Coni G Coni B 100%   80% Risposta relativa dei coni   60%   40%   20% 400 450 500 550 600 650 Lunghezza d’onda Spettro visibile 380 680 nm=10-9 m La visione del colore R.Polillo -  Ottobre 2010 33
Daltonismo Se alcuni tipi di coni mancano, alcuni colori non vengono distinti Vari tipi di daltonismo, a seconda dei tipi di coni mancanti Quello più comune: incapacità a distinguere i colori compresi fra 540 e 700 nm (dal verde al rosso)(8% degli uomini e 0,4% delle donne)
Esempio: insensibilità al rosso
Il test di Ishihara Visione normale: 5; Daltonismo per rosso/verde: 2
Esempio Un daltonico non può comprendere questa immagine
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Movimenti oculari: esempio Fissazione(60-700 msec) fissazione Saccade (20-50 msec) 39 R.Polillo -  Ottobre 2010
Eye tracking 40 R.Polillo -  Ottobre 2010
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Eye tracking: video Nella lettura di pagine web: http://it.youtube.com/watch?v=OiYZyPqrqsA 42 R.Polillo -  Ottobre 2010
S D Bersaglio La legge di Fitts R.Polillo -  Ottobre 2010 43 T = a + b log2 (D/S + 1)
T0 OK T0 - ΔT  OK OK T0 - ΔT  Legge di Fitts: esempio R.Polillo -  Ottobre 2010 44
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  • 1. Corso di Interazione Uomo MacchinaAA 2010-2011 Roberto Polillo Corso di laurea in InformaticaUniversità di Milano BicoccaDipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione CONOSCERE L’UTENTE 1 Edizione 2010-11 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 2. Scopo di questa lezione R.Polillo - Ottobre 2010 2 Accennare alla molteplicità dei punti di vista dai quali possiamo esaminare le caratteristiche degli utenti
  • 3. Utente LIVELLO COGNITIVO PERSONA COMPORTAMENTI RUOLO DIVERSITÀ DEGLI UTENTI Livelli di descrizione dell’utente 3 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 4. Lo Human Information Processor R.Polillo - Ottobre 2010 4 Card, Moran, Newell, The Psychology of Human-ComputerInteraction 1983
  • 5. Una visione semplificata R.Polillo - Ottobre 2010 5
  • 6. L’attenzione Quei processi cognitivi che ci permettono di selezionare, fra tutte le informazioni che arrivano ai nostri sensi, quelle che in qualche modo ci interessano R.Polillo - Ottobre 2010 6
  • 7. 7 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 8. Attenzione selettiva R.Polillo - Ottobre 2010 8 Guidata da fattori esogeni
  • 9. Attenzione selettiva R.Polillo - Ottobre 2010 9 Guidata da fattori endogeni Avete 3 secondi per contare i quadrati verdi nella slide che segue
  • 10. R.Polillo - Ottobre 2010
  • 11. Quanti erano i cerchi rossi? R.Polillo - Ottobre 2010 11
  • 12. Esempio: video Contare il numero dei passaggi di palla senza rimbalzo nel seguente video: http://it.youtube.com/watch?v=qRNWvZa9MrM&feature=related 12 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 13. Che cosa ha fatto l’uomo con l’impermeabile? R.Polillo - Ottobre 2010 13
  • 14. Attenzione divisa 14 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 15. Implicazioni sul design Dove e come dirigere l’attenzione dell’utente durante l’interazione Come mantenere l’attenzione dell’utente sugli elementi desiderati Come evitare interferenze, che “sottraggano” l’attenzione dell’utente dagli elementi rilevanti 15 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 16. 16 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 17. (MAC OS 8) 17 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 18. Lo schermo su cui dirigere l’attenzione dell’utente durante la presentazione viene segnalato con uno spot luminoso (Spotlight, Khan et al., CHI 2005) 18 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 19. Esempio: finestra attiva Ne viene evidenziata la cornice 19 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 20. Guida all’attenzione R.Polillo - Ottobre 2010 20
  • 21. La memoria umana R.Polillo - Ottobre 2010 21
  • 22. Memoria a breve termine (MBT) Capacità limitata: 7±2 “unità” (“chunk”) (“Il magico numero 7”, G.Miller, 1956) Persistenza dell’informazione breve: 15-30 sec La persistenza aumenta con la ripetizione (ma ciò richiede attenzione) Usata per memorizzazione temporanea nei processi cognitivi Nuovi input ricoprono i contenuti precedenti (“interferenza”) Teorie recenti non la considerano un deposito passivo, ma un sistema di funzioni (“working memory”) 22 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 23. Esempi R.Polillo - Ottobre 2010 23
  • 24. Per informazioni sulle nuove offerte, premi 1; per informazioni sulle tariffe e bla bla bla, premi 2; se sei interessato a conoscere i nuovi servizi e bla bla, premi 3; se desideri comunicare furto o smarrimento del tuo telefonino o bla bla bla per assitenza specialistica, premi 4; se desideri ricevere informazioni sul credito bla bla premi 5; se desideri parlare con un operatore premi 0 Sovraccarico della MBT R.Polillo - Ottobre 2010 24
  • 25. Sovraccarico della MBT R.Polillo - Ottobre 2010 25
  • 26. La memoria a lungo termine (MLT) Ha capacità molto ampia (non se ne conoscono i limiti) Tempo d’accesso lungo (circa 0,1 sec) Persistenza di lunghissima durata: decadimento o interferenza? Funzioni (o sottosistemi) diversi 26 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 27. Rievocazione e riconoscimento Rievocazione e riconoscimento (recall) dopo presentazione di sillabe senza senso (Luh, 1922) E’ più “facile” riconoscere che rievocare 27 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 28. Video Precious Images (1986), un assemblaggio lungo 6,5 minuti di scene classiche da 469 film famosi Durata media di ogni video: meno di 1 secondo I brevi spezzoni fanno ricordare le scene originali, e richiamano il loro impatto emotivo http://it.youtube.com/watch?v=ZkomAdFxniw 28 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 29. Esempio: Adventure games Rievocazione Riconoscimento 29 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 30. Per facilitare la rievocazione Creare associazioni Esempio: Ma con gran pena le reca giù MArittime, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, REtiche, CArniche, GIUlie. R.Polillo - Ottobre 2010 30
  • 31. R.Polillo - Ottobre 2010 31
  • 32. La visione 32 bastoncello Luce cono R.Polillo - Ottobre 2010
  • 33. azzurro arancione Coni R Coni G Coni B 100% 80% Risposta relativa dei coni 60% 40% 20% 400 450 500 550 600 650 Lunghezza d’onda Spettro visibile 380 680 nm=10-9 m La visione del colore R.Polillo - Ottobre 2010 33
  • 34. Daltonismo Se alcuni tipi di coni mancano, alcuni colori non vengono distinti Vari tipi di daltonismo, a seconda dei tipi di coni mancanti Quello più comune: incapacità a distinguere i colori compresi fra 540 e 700 nm (dal verde al rosso)(8% degli uomini e 0,4% delle donne)
  • 36. Il test di Ishihara Visione normale: 5; Daltonismo per rosso/verde: 2
  • 37. Esempio Un daltonico non può comprendere questa immagine
  • 39. Movimenti oculari: esempio Fissazione(60-700 msec) fissazione Saccade (20-50 msec) 39 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 40. Eye tracking 40 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 41. Scanpath R.Polillo - Ottobre 2010 41
  • 42. Eye tracking: video Nella lettura di pagine web: http://it.youtube.com/watch?v=OiYZyPqrqsA 42 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 43. S D Bersaglio La legge di Fitts R.Polillo - Ottobre 2010 43 T = a + b log2 (D/S + 1)
  • 44. T0 OK T0 - ΔT OK OK T0 - ΔT Legge di Fitts: esempio R.Polillo - Ottobre 2010 44
  • 45. 45 R.Polillo - Ottobre 2010 Qui tutta l’area grigia è cliccabile Qui è cliccabile solo il testo
  • 46. 46 R.Polillo - Ottobre 2010
  • 47. 47 R.Polillo - Ottobre 2010 Menu a torta
  • 48. Queste slides… … si basano sul libro “Facile da usare”, dell’autore, dove si trovano tutte le necessarie spiegazioni. Vedi www.rpolillo.it Queste slide sono disponibili con licenza Creative Commons (attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo) a chiunque desiderasse utilizzarle, per esempio a scopo didattico, senza necessità di preventiva autorizzazione. La licenza non si estende alle immagini fotografiche e alle screen shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che sono stati indicati, ove possibile, nelle didascalie del libro. L’autore si scusa per eventuali omissioni, e resta a disposizione per correggerle. 48 R.Polillo - Ottobre 2010