Aggiornamento al 2017 - Con questa guida ti mostro quelli che, per me, sono i 6 ingredienti fondamentali per avere successo nel self publishing, per pubblicare e promuovere il tuo libro grazie al Web:
1. Acquisisci professionalità
2. Trova la tua nicchia
3. Crea la tua tribù
4. Ascolta e aiuta
5. Differenzia le entrate
6. Soldi e successo verranno dopo
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Introduzione
Con questa guida iniziamo a fare sul serio. Già, è
il momento di cominciare a lavorare seriamente
sul tuo progetto di vita: vivere di scrittura.
Vivere di scrittura vuol dire tante cose. Vuol dire
pubblicare e promuovere un libro senza casa
editrice, grazie al self publishing.
Ma vuol dire anche scrivere testi per il Web, su
commissione o per tuo conto, per arricchire il tuo
blog (che magari è anche una fonte di reddito).
Vuol dire scrivere sceneggiature per web series o
video virali e tanto altro ancora.
Insomma, grazie al Web, ormai, è davvero
possibile vivere di scrittura. Una volta, la
passione per l’arte (compresa la scrittura) era
considerata solo un hobby.
Ora non più. Quindi: al lavoro!
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Una delle domande che mi vengono
rivolte più spesso, quando le persone mi
contattano per la prima volta è: “Cosa
imparerò da te? Mi insegnerai come fare
i soldi vendendo libri?”
In realtà no. Non è questo che imparerai.
Forse la mia risposta ti ha stupito, o,
forse, ti ha deluso. Lo so. Ma vale un
concetto importante: odio prendere in
giro le persone, odio illuderle.
Questo mio progetto è rivolto a tutti
coloro che hanno nel sangue l’amore e la
passione per la scrittura. Il mio progetto
vuole insegnare, a queste persone,
come vivere di scrittura, con il minimo
investimento possibile e la massima
indipendenza.
“Con il self publishing?” mi chiederai.
“Sì, anche.”
COSA VUOL DIRE
VIVERE DI SCRITTURA?
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5. “Ci sono strategie dalle
quali non si può
prescindere.” www.viverediscrittura.it
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Il self publishing ha cambiato il modo di
immaginare l’editoria, ma anche la figura dello
scrittore. E questo ha portato a pensare che si
fosse trovata la medicina universale per curare
tutti i mali.
Purtroppo non è così.
Il self publishing è un ottimo strumento per
ottenere indipendenza, scrivere ciò che si
vuole, quando si vuole e guadagnare di più
rispetto all’editoria tradizionale. Ma non è che
un tassello per tutti coloro che vogliono vivere
di scrittura. Me compreso.
Per ottenere questo importante risultato è
necessario, oltreché tantissimo impegno e
molta pazienza, anche una strategia mirata,
una ricetta studiata al dettaglio. Che include
anche il self publishing, certo. Ma il discorso è
più complesso.
Che tu voglia autopubblicare i tuoi libri con il
self publishing, o voglia diventare un blogger
importante, ci sono strategie dalle quali non si
può prescindere. E sono queste che io ti
insegnerò con le mie guide, le mie consulenze
e con l’Accademia del Self Publishing.
Conosciamole insieme, allora!
Ecco l’elenco gli ingredienti principali di questa
ricetta, quelli che ti illustrerò, nel dettaglio, tra
poco:
1. Acquisisci professionalità
2. Trova la tua nicchia
3. Crea la tua tribù
4. Ascolta e aiuta
5. Differenzia le entrate
6. Soldi e successo verranno dopo
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7. “Acquisire professionalità è
indispensabile, se si vogliono avere delle
fondamenta solide e creare un business
che duri nel tempo.”
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Il primo, importantissimo passo per vivere di
scrittura è stato quello di acquisire
professionalità.
Te lo immagini un idraulico che apre la partita
iva, compra tutti gli attrezzi e affigge volantini
col suo numero di cellulare a destra e a manca
per poi andare a casa dei clienti e non sapere
dove mettere le mani?
Allo stesso modo, immagini te, dopo aver
conquistato un po’ di fan che ti chiedono testi
da leggere, davanti a una pagina bianca, in
preda al panico, con la fronte madida di
sudore?
Quindi, primo punto fondamentale: devi
conoscere il tuo mestiere.
Specializzati nella scrittura, nel personal
branding e nelle strategie di web marketing,
poiché sono questi gli strumenti fondamentali
di cui avrai bisogno.
Il mio progetto e la mia Accademia,
ovviamente, ti offrono questo tipo di
formazione, ma non smettere mai di
aggiornarti e leggere.
Visita questa mia pagina su Pinterest per
scoprire un po’ di libri su come scrivere bene. E
visita quest’altra per conoscere i migliori libri
sul web marketing.
Acquisire professionalità è indispensabile, se si
vogliono avere delle fondamenta solide e
creare un business che duri nel tempo.
Io ho sempre scritto, ma quando ho deciso di
trasformare questa passione in un lavoro ho
studiato e lavorato (soprattutto gratis) giorno e
notte pur di crearmi un curriculum di rispetto e
“rubare” conoscenze ai migliori del settore.
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Così mi sono ritrovato a scrivere con
professionisti del calibro di Andrea G. Pinketts
(tra i più grandi giallisti italiani), Paola Barbato
(sceneggiatrice di Dylan Dog), Andrea Carlo
Cappi (scrittore e traduttore), Ben Pastor
(giallista storica italo-americana di fama
internazionale) e altri ancora.
Mi sono dato da fare per più di 3 anni,
lavorando in un giornale locale, con lo scopo di
avere abbastanza articoli da parte per
sostenere l’esame che mi avrebbe portato a
ottenere il tesserino da giornalista.
E ci sono riuscito.
Ho anche studiato linguistica e scrittura con
importanti scuole italiane.
E tutto questo, mentre facevo altro nella vita.
È stata dura, molto, ma senza fatica non si
ottiene nulla. È una regola.
Pian piano, poi, la mia passione per la scrittura
ha iniziato a trasformarsi in un lavoro e ha
sostituito quello precedente (programmatore
informatico). Ma c’è voluto un po’ di tempo.
Perché ti racconto la mia storia? Per farti capire
che si tratta di un percorso impervio che
richiede volontà e pazienza.
No perditempo ;).
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Se pensi che il tuo obiettivo sia scrivere il libro
perfetto, quello che piace a tutti, sei sulla strada
sbagliata. Non esiste. Non esiste un libro che tutti
possano amare.
E questa strategia paga ancor meno sul Web.
Hai mai sentito parlare di long tail?
Quella della long tail, o coda lunga, è una teoria
avanzata dal giornalista americano Chris
Anderson in un articolo del 2004, pubblicato sulla
rivista Wired.
Si tratta di un modello, di una teoria, che ha
influenzato (da sempre) il successo di moltissime
realtà imprenditoriali del Web.
Parliamo del nostro campo di interesse: ci sono
scrittori, come King, Connelly, Cornwell e molti
altri, che riescono a canalizzare milioni di lettori.
E questa è la parte iniziale del grafico giallo qui
accanto (quella verticale).
C’è, però, una lunga coda, quella che arriva sino
alla fine del grafico e che rappresenta un’enorme
quantità di scrittori che hanno meno lettori.
Long tail
o
Coda lunga
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Per assurdo, in questa zona, nella coda lunga,
circola complessivamente molto più denaro e
interesse rispetto alla parte iniziale (chiamiamola
“generalista”).
Riuscire, quindi, a intercettare una o più nicchie
di mercato, all’interno di questa coda lunga, vuol
dire aver fatto bingo.
Io ho scelto coloro che sono interessati al mondo
del thriller psicologico e alla Sindrome di
Tourette.
Quindi, i miei libri vengono letti sia da chi ama i
thriller, sia da chi vuole approfondire o conoscere
la Sindrome di Tourette (sindrome che ho sia io
che il mio personaggio, Febo Fermi).
Tu potresti scegliere di scrivere romanzi horror
ambientati nel medioevo. Così si affezionerebbero
a te gli amanti dell’horror, ma anche coloro che
sono affascinati dal periodo medievale (le tue
descrizioni storiche, in questo caso, farebbero la
differenza).
Ma sono solo degli esempi. Vuoi conoscere un
trucco per scoprire quale nicchia potrebbe fare al
caso tuo? Ok, ci penso io ;).
“Riuscire a intercettare
una nicchia di mercato,
all’interno della coda
lunga, vuol dire aver
fatto bingo.”
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Vai a questo indirizzo, fai il login e cerca la
parola chiave che caratterizza la tua idea
di business con la scrittura. Vuoi scrivere
romanzi horror? Ok, nella casella in alto
scrivi “horror”. Clicca su “Cerca” e vedi un
po’ cosa ti suggerisce il buon Google.
Questi sono i suggerimenti che Big G ti
offre sulla base delle sue statistiche di
ricerca. Ovvero le stringhe che gli utenti
della Rete hanno inserito nel motore di
ricerca per trovare (o non trovare) ciò che
desideravano.
Ma non limitarti a cercare “horror” oppure
“romanzi horror”. Vai nello specifico, nella
coda lunga, appunto.
Scrivi, magari, “horror medioevali”. Studia le
statistiche, guarda se ci sono richieste e che
tipo di concorrenza viene rilevata. Se serve, vai
ancor più nello specifico e buttati, magari, sul
genere “horror medievale con protagonista
donna”.
Questo tipo di lavoro è alla base del tuo
business. Non sottovalutarlo.
Che tu ci creda o no, la coda lunga può creare
grossi problemi a ciò che prima ho definito
“business generalisti”. Un grande problema. E
questo vuol dire che rappresenta una grossa
opportunità.
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Per avere davvero successo, crea una tua tribù di
amici e fan, non una lista di semplici
clienti/lettori.
Perché non uso la parola “target”, come nel
marketing tradizionale?
Prima di tutto perché “target” vuol dire
“bersaglio” e qui non siamo in guerra, poi perché
non si tratta, appunto di trovare un target da
colpire, ma un gruppo di persone con i tuoi stessi
interessi, le tue stesse passioni.
È difficile, credimi, devi lavorare molto bene di
personal branding per raggiungere questo scopo,
ma, quando ci riuscirai, avrai qualcosa di
fenomenale in mano. Di unico.
Avrai un gruppo di amici affezionati, che faranno
il tifo per te, che ti supporteranno e difenderanno,
un gruppo di persone che non vedrà l’ora che esca
il tuo prossimo libro.
È il sogno di chiunque scriva!
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Per questo parlo di tribù, perché si tratta di una
piccola società che condivide valori e interessi e i
cui membri si aiutano a vicenda.
Prima ho accennato alla teoria della long tail,
bene, legata a questa teoria, c’è quella dei 1.000
veri fan. Secondo questa teoria, un artista ha
bisogno solo di 1.000 veri fan per poter vivere
della sua arte.
Ovviamente l’attenzione non deve essere puntata
sulla parola “1.000”, né su quella “fan”, ma su
“veri”.
Come dicevo prima, i “veri” fan sono coloro che
non aspettano altro che tu produca un’opera per
poterla acquistare.
Individua, rintraccia e fidelizza questi 1.000 veri
fan e avrai raggiunto un risultato per molti
irraggiungibile.
Ma armati di pazienza. Ci vuole tempo e fatica.
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Ora che hai creato la tua tribù, non vorrai mica
lasciare tutti lì in silenzio e solitudine, vero?
Immagina se organizzassi una festa in discoteca e la
gente si ritrovasse senza musica e bar. Direi che
sarebbe l’ultima festa da te organizzata.
Quindi, devi interagire con i tuoi fanamici, renderli
partecipi delle tue attività, coinvolgerli, farli sentire
importanti (anche perché lo sono per davvero,
caspita se lo sono!).
Allora, dialoga con loro, ascolta i loro problemi, le
loro esigenze, i loro desideri, e accontentali. Risolvi i
loro dubbi, dagli ciò che vogliono, falli felici. Ecco:
rendili felici, questo è importante.
E, per rendere felici loro, la prima persona a sentirsi
soddisfatta per ciò che fa, devi essere tu. Se non ci
metti passione, se non agisci col cuore, si sente. E, se
si sente, ben presto la gente comincia a perdere
fiducia in te, ad allontanarsi, a diffidare.
E ritorno al punto #1: crea delle basi solide prima di
partire. Stavolta, però, non sto parlando di
professionalità, sto parlando di entusiasmo. Devi
credere nel tuo progetto, amarlo e metterci il cuore.
Sempre!
19. “Per me, vivere di scrittura vuol dire
soprattutto differenziare le attività e, di
conseguenza, differenziare le entrate
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Come ho lasciato intendere all’inizio di questa
guida, per me, vivere di scrittura vuol dire
soprattutto differenziare le attività e, di
conseguenza, differenziare le entrate.
Questo ha 2 vantaggi:
1. ti evita di cadere nella noia della routine;
2. ti permette di avere le spalle coperte nel
caso una delle tue attività non dovesse
andare bene.
Mi spiego meglio: io scrivo romanzi e racconti,
sì, ma anche sceneggiature, lavoro come
giornalista e addetto stampa, e anche come
blogger e copywriter.
Quindi, passo la mia vita a scrivere, in piena
libertà. E non mi annoio mai, ovviamente. In
più, se una di queste attività dovesse andar
male, posso sempre contare sugli introiti
dell’altra, e di quell’altra ancora, e dell’altra.
Questo è uno dei consigli più importanti che
mi sento di darti, se vuoi trasformare la tua
passione per la scrittura in un business.
I giorni bui arriveranno, purtroppo.
L’importante, quando arriveranno, sarà farsi
trovare pronti, con fondamenta solide e spalle
coperte.
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Proprio come ho fatto io, evita di mollare
tutto, subito, per buttarti a capofitto nel tuo
nuovo business. Perché? Come dici? Ah sì, t’ho
detto di metterci passione e crederci. Ma
proprio per questo ti consiglio di andarci
piano.
Le passioni hanno il brutto vizio di spingerci
verso burroni profondi e pericolosi, meglio
mitigare il tutto con un bel po’ di razionalità.
Ti dicevo, qualche riga più su, che io, all’inizio,
ho continuato a lavorare come programmatore
informatico, e ho affiancato a questo lavoro
quello di giornalista, per conseguire il
tesserino, nonché lo studio della scrittura
creativa, per specializzarmi.
Perché? Perché lo studio, la specializzazione e
la costruzione della mia tribù, all’inizio, non
producevano denaro. Come ovvio che sia. Non
mi davano modo di vivere di scrittura. Stavo
costruendo il mio castello, ma era ancora
inabitabile.
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Il tutto avrebbe potuto funzionare (come poi ha fatto),
oppure avrebbe potuto essere un buco nell’acqua.
Dovevo provarci. Era un mio diritto, ma anche un mio
dovere nei confronti di quel dono unico che mi è stato
dato: la vita. Al contempo, però, dovevo mantenere il
mio lavoro da programmatore per 2 ragioni:
1. se il mio progetto fosse andato male avrei avuto,
comunque, un ripiego;
2. lavorando come programmatore avrei mantenuto
un guadagno da reinvestire nel mio progetto.
Non potevo certo sperare nei soldi sin da subito,
d’altro canto. Se avessi pensato di guadagnare soldi
sin dall’inizio, non sarei andato da nessuna parte. Non
avrei costruito alcuna tribù.
Come mai?
Perché avrei ragionato col portafoglio, non col cuore.
E le persone se ne sarebbero accorte. Così, pian
pianino, sarei rimasto solo. E, poi, è assolutamente
aliena al mio carattere, l’avidità. Per fortuna.
Quindi, l’ultimo consiglio di questa guida è proprio
questo: evita di pensare ai soldi e al successo, pensa,
piuttosto, a lavorare sodo e armati di pazienza. Il
percorso è lungo. È come avviare un negozio o
un’azienda. Illudersi di fare soldi il giorno dopo aver
aperto le porte al pubblico è da folli.
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Conclusioni
Ecco, questa è la mia ricetta. Certamente tu, partendo
da questa, troverai la tua. Raffinerai le strategie e
andrai per la tua strada. Ma, intanto, ho voluto fornirti
delle basi da cui partire per ottenere il tuo personale
successo.
Che poi… cos’è il successo?
Ognuno ha il suo personale concetto di successo, la
sua idea dominante. Per me vuol dire riuscire a vivere
facendo ciò che più si ama: scrivere, in questo caso.
Per questo motivo l’idea di diventare milionario è
lontana dal mio mondo. Ho sempre cercato la
serenità, la crescita personale, l’essere d’aiuto agli
altri, mai la ricchezza.
Sono un idealista? Un inguaribile romantico?
Forse. Ma, finché funziona, per me va benissimo così.
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È solo grazie a questo approccio se sono riuscito a
raggiungere tanti risultati, in questo e altri campi.
Qui te ne riporto alcuni.
In prima pagina di Google, con articolo in evidenza, per la
ricerca «come pubblicare con Amazon.
Addirittura sopra Salvatore Aranzulla e Amazon stessa.
Dopo 4 anni dalla pubblicazione, nel 2017 il mio thriller
«Lo scacciapensieri» è ancora tra i bestseller Amazon, a
due passi da Michael Crichton e sopra “big” come Gianni
Simoni e James Rollins.
Se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche tu!