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1
0420 LUGLIO 2009
APPUNTI
DIGITALI
Parlando di videosorveglianza il pensiero va spesso alle videocamere montate negli
angoli delle strade, delle stazioni ferroviarie, nelle banche, oppure a registrazioni
segrete fatte dagli investigatori per scoprire reati. La verità è che il fenomeno e la
storia della videosorveglianza sono molto più articolati e da diversi anni essa trova un
suo spazio preciso tra gli strumenti per la sicurezza utilizzabili dalle PMI a difesa delle
loro strutture.
La storia dei sistemi di videosorveglianza
Storicamente i primi sistemi di videosorveglianza possono essere considerati gli
impianti di TV a circuito chiuso, il cui impiego iniziò, fin dagli inizi degli anni 60, in
grandi organizzazioni pubbliche e private. Con l’evoluzione di questi sistemi, ed in
particolare i registratori a cassette, l’uso si diffuse sempre più, fino al momento in cui
a cavallo tra gli anni 70 ed 80 cominciò ad essere economicamente accessibile anche
ad organizzazioni e strutture di più piccole dimensioni.
Uno dei limiti principali di questo tipo di sistemi analogici era l'inefficienza nella
registrazione, dovuta al fatto che, spesso, gli addetti dimenticavano di sostituire le
cassette e quest'ultime, nel riutilizzo, si usuravano velocemente; inoltre era
problematico il controllo di ambienti con scarsa illuminazione e di notte.
Proprio per ovviare ai problemi di sensibilità, il passo tecnologico successivo fu
l'introduzione dei sensori Charged Coupled Device (CCD), per la rilevazione
dell'immagine attraverso l’impiego di microchip; con le telecamere a CCD, le riprese
in condizioni di bassa luminosità diventarono meno problematiche. L'introduzione dei
sensori CCD anticipò di poco un'altra grande innovazione dei primi anni 90: i Digital
Video Recorder (DVR), dispositivi in grado di convertire in digitale i segnali analogici
di una o più telecamere, aggregando allo stesso tempo i flussi di immagini provenienti
da più punti. I DVR permisero una prima rivoluzione consentendo la memorizzazione
delle immagini in formato digitale sui normali dischi rigidi dei computer. In seguito con
l’introduzione di telecamere digitali (o IP camera), in grado di rilevare e produrre
immagini direttamente in formato digitale, fu possibile utilizzare le stesse infrastrutture
di comunicazione delle reti di computer. A partire dagli anni 90 con lo sviluppo delle
reti e la rivoluzione introdotta da internet venne aperta la via verso l’ultima frontiera,
Contenuti:
La storia dei sistemi di videosorveglianza
Confronto tra sistemi analogici e digitali
Vantaggi delle telecamere analogiche
Svantaggi delle telecamere analogiche
Vantaggi delle telecamere IP
Svantaggi delle reti di telecamere IP
Elementi caratteristici di una telecamera IP
Funzionalità evolute delle telecamere IP
Il software di gestione
Principali produttori di telecamere IP
Alcuni software di gestione di telecamere IP
Videosorveglianza e Codice della Privacy
Telecamere IP e sistemi di
videosorveglianza
In breve, la
video-
sorveglianza
dalle origini a
giorni nostri
2
© ing. Roberto Gallerani
la più recente, con la fusione delle capacità e delle funzionalità tra telecamere,
dispositivi di comunicazione in rete, capacità di elaborazione tipiche di un computer,
arrivando ad ottenere dispositivi dotati di un proprio web server integrato per essere
accedute direttamente via internet, un sistema di trasmissione di immagini e video
come file (FTP server) o email (SMTP server) e, come vedremo nel seguito, ancora
molto di più.
Confronto tra sistemi analogici e digitali
La principale differenza è il modo con cui il segnale video viene trasmesso dalla
telecamera all'apparato di visualizzazione e registrazione: le telecamere analogiche
producono un segnale video analogico che può essere riprodotto da un televisore o
da un videoregistratore; una telecamera IP genera un flusso video digitale e utilizza
dispositivi e protocolli per rendere tale flusso inviabile su di una rete dati (LAN o
WAN); una telecamera IP è anche in grado di operare come un dispositivo di rete
autonomo, visto che essa è accessibile anche da internet attraverso l’uso di un
semplice web browser.
La diversità nella natura del flusso video si ripercuote direttamente sull'infrastruttura di
rete: mentre le telecamere analogiche richiedono un cavo (solitamente coassiale)
dedicato per il collegamento di ognuna delle telecamere al dispositivo di registrazione
o al convertitore analogico/digitale, le telecamere IP possono essere collegate
mediante un normale cavo ethernet con connettore RJ45, come un qualsiasi
dispositivo di rete e, naturalmente, oggi anche attraverso un collegamento WIFI
senza fili.
Vantaggi delle telecamere analogiche
Costo leggermente inferiore: il fatto che la tecnologia analogica sia presente da
molti più anni nei sistemi di videosorveglianza porta, grazie agli effetti
dell'economia di scala, ad un costo leggermente inferiore rispetto alle più recenti
telecamere IP; in realtà la diffusione sempre maggiore dei sistemi basati su IP ha
ridotto siognificativamente negli ultimi anni la differenza di costo
Maggiore compatibilità tra marche diverse: la presenza da più tempo delle
telecamere analogiche sul mercato ha permesso anche un maggiore sviluppo di
sistemi compatibili tra loro. Va osservato, comunque, che anche nel mondo della
videosorveglianza digitale l’attenzione verso la compatibilità e l’interoperabilità è
sempre più marcata, con particolare riferimento ai software di gestione, i quali
sono sempre più in grado di impiegare e gestire una lunga serie di produttori
diversi.
Confronto tra i
sistemi
analogici e
digitali
Vantaggi dei
sistemi
analogici
3
© ing. Roberto Gallerani
Svantaggi delle telecamere analogiche
mancanza di funzionalità avanzate: le telecamere analogiche, per loro natura,
non dispongono di una serie di funzionalità avanzate presenti invece sulle
telecamere IP (motion detection - object detection - image filtering ecc); questo
deriva dal fatto che non è possibile eseguire sulle telecamere analogiche tutte le
operazioni di elaborazione del flusso video che invece sono effettuabili sulle
telecamere IP.
necessità di un cavo dedicato per ogni telecamera: come già osservato, è
necessario collegare con un cavo dedicato ogni telecamera analogica al punto di
raccolta dei flussi (DVR o convertitore analogico/digitale); se da un lato questo
garantisce una banda trasmissiva pari alla banda del cavo per una singola
telecamera, dall'altro complica notevolmente la messa in opera dell'infrastruttura
del sistema di videosorveglianza
infrastruttura poco flessibile: l'utilizzo di un cavo dedicato porta inevitabilmente
alla realizzazione di un'infrastruttura utilizzabile esclusivamente per la
videosorveglianza, senza la possibilità di integrazione con altri sistemi e reti
esistenti o future. Inoltre, la possibilità di espansione ed evoluzione risulta quindi
molto limitata.
difficoltà di utilizzo in applicazioni a grande distanza: quando il controllo è
richiesto su delle vaste aree, le telecamere analogiche non sono la migliore
scelta; il processo di trasmissione analogica del video, risente maggiormente
dell'attenuazione e della distorsione del segnale.
controllo e gestione remota molto limitati: la gestione da remoto
(movimentazione, zoom, ecc.) degli apparati di un sistema di videosorveglianza
analogico è una funzionalità non facilmente disponibile, in quanto è applicabile
solo attraverso un apposito cablaggio per il controllo.
Vantaggi delle telecamere IP
unica rete utilizzabile per più servizi: i sistemi di videosorveglianza digitali
basati su IP possono essere visti come un’insieme di dispositivi di rete alla pari di
una rete di PC. Questa considerazione porta a due vantaggi principali: nel caso in
cui sia necessario creare "da zero" l'infrastruttura del sistema, questa può essere
pensata come una nuova rete o l'estensione di una già esistente che può essere
utilizzata anche per altri dispositivi; quindi nel caso sia già presente una rete IP, è
possibile installare il sistema di videosorveglianza senza posare alcun cavo
aggiuntivo, avendo solo cura di disporre di sufficienti prese RJ45 libere, a meno di
non utilizzare in parte o interamente dispositivi con collegamento senza fili.
disponibilità di funzionalità e servizi avanzati: le telecamere IP sono dotate di
una capacità di elaborazione locale che permette di eseguire una serie di
Svantaggi dei
sistemi
analogici
Vantaggi dei
sistemi digitali
4
© ing. Roberto Gallerani
operazioni per il miglioramento del flusso video e per il controllo avanzato; l'image
filtering (miglioramento della qualità e dell’impiego dell’immagine), il motion e
l'object detection (la rilevazione di movimento o di oggetti) e tutte le altre funzioni
di sorveglianza avanzata sono facilmente realizzabili direttamente sulle
telecamere IP o sui software di raccolta e gestione.
utilizzo di uno standard mondiale per la comunicazione: nel processo di
comunicazione le telecamere IP possono sfruttare tutti i benefici offerti dal
protocollo di rete IP e in generale da tutti gli standard di comunicazione utilizzati
per internet, a partire dalla possibilità di interconnessione wireless (senza fili) fino
ai protocolli di sicurezza di ultima generazione.
sistema flessibile e facilmente espandibile: l'utilizzo dell'infrastruttura di rete
permette una grande flessibilità e una possibilità di espansione estremamente
semplice.
accesso e controllo facili e sicuri via web browser: le telecamere IP di ultima
generazione montano, al loro interno, un web server integrato, per cui è possibile
accedere da remoto alle immagini, ai video ed alle funzionalità mediante un
comune browser internet, nel rispetto di tutte le necessarie condizioni di sicurezza
(credenziali di accesso, collegamenti sicuri crittografati, ecc).
registrazione avanzata e senza problemi di spazio: la tecnologia digitale
utilizzata trasforma la registrazione in una semplice memorizzazione di dati su un
qualsiasi dispositivo di memoria di massa (dischi fissi di un server, Storage Area
Network, Network Attached Storage, ecc.). Mediante il software di gestione è
possibile poi ottimizzare il processo di registrazione, eseguendo la registrazione
manuale, oppure schedulandola in base a fasce orarie o a seguito di condizioni di
allarme rilevate dalle telecamere IP
Svantaggi delle reti di telecamere IP
costo leggermente superiore: le telecamere IP hanno ancora un costo
leggermente superiore rispetto alle telecamere analogiche; ciò è dovuto alla
maggiore complessità e presenza di funzioni. La loro crescente diffusione ed il
conseguente aumento del fattore di scala sta tuttavia riducendo sempre di più il
divario.
requisiti di banda da considerare: l'utilizzo di telecamere IP in una rete non
dedicata richiede che quest'ultima sia sufficientemente dimensionata per
supportare i flussi video in tempo reale delle telecamere. Tipicamente il flusso
video digitale può risultare di qualche Mbps; nel caso il numero di telecamere
cominci ad essere considerevole, l’effetto sul carico complessivo medio della rete
può risultare non più trascurabile.
Elementi caratteristici di una telecamera IP
Tipo di utilizzo
è importante distinguere tra l’impiego in interni o in esterni. Al di là degli aspetti relativi
agli accessori di montaggio, nell’uso esterno è importante la scelta della classe di
protezione (identificata con la sigla IP seguita da un numero che indica il grado di
protezione secondo una scala standard). In commercio si trovano normalmente
telecamere operanti in un intervallo di temperatura media tra i -30° e i +60° con IP54
o IP64; nel caso fosse necessario un grado maggiore di protezione occorre acquistare
un apposito kit di protezione, con significativo aggravio del costo.
Sensore immagini
A colori e/o in bianco/nero
Risoluzione frame/immagini
In media da 640 x 480 a 1280 x 960 pixel (orizzontale x verticale)
Sensibilità in Lux
Svantaggi dei
sistemi digitali
Caratteristiche
di una
telecamera IP
5
© ing. Roberto Gallerani
in media da 0,1 a 1 a 1/60 sec, e 0,005 a 0,05 a 1 sec.
Importante è valutare la presenza o meno, se necessario, di un illuminatore a raggi
infrarossi per l’eventuale visione notturna in ambienti estremamente bui. In alcuni
modelli può essere integrata a bordo della telecamera IP, mentre nella maggior parte
dei casi è invece da considerare come dispositivo o accessorio aggiuntivo
Lenti e focale montata
Normalmente gli apparati possono montare focali dai 22 mm (90° orizz x 67° vert.) ai
135 mm (15° orizz x 11° vert.). La scelta dipende dall’impiego ed influisce
significativamente sul costo dell’apparato
Frame rate gestito
Il numero di frame (immagini) per secondo. Normalmente è compreso tra 4 a 25
Memoria di massa
Intesa come capacità propria o aggiuntiva attraverso schede di espansione.
Connettività
ethernet cavo/wireless, ISDN, USB, ecc.
Microfono e altoparlante
La presenza di un microfono e/o altoparlanti permette di utilizzare la telecamera IP
anche in un sistema di raccolta audio e di invio di segnalazioni sonore
Controllo del movimento
Nel caso la telecamera non sia fissa, sono importanti le sue caratteristiche di
movimentazione (brandeggio), in generale controllate a distanza dal software
Controllo dello zoom
Anche per lo zoom è importante valutare, al bisogno, la disponibilità di effettuare lo
zoom ottico dell’inquadratura da remoto attraverso il software
Segnali in ingresso ed uscita
La possibilità ed il numero di segnali in ingresso/uscita gestibili è importante nel
momento in cui attraverso la telecamera IP debbano essere collegati sensori esterni
tradizionali come ad esempio di apertura di porte/finestre o attuatori come un
elettroserratura per l’apertura/chiusura a distanza di varchi di accesso.
Software della telecamera IP
Disponibilità o meno di una funzione di zoom digitale aggiuntivo o alternativo a
quello ottico
Formato immagini e video streaming (normalmente JPEG/MxPEG)
Funzioni di “motion detection” (capacità di rilevamento del movimento)
Funzioni di image filtering (filtro di impiego e qualità dell’immaggine)
Server WEB, FTP, SMTP
Notificazione degli allarmi (capacità di rispondere a situazioni di allarme come
rilevamento del movimento, segnali da sensori, ecc, con invio di immagini
singole, filmati via FTP o EMAIL)
Gestione bidirezionale dell’audio IP
Funzioni VOIP (possibilità di reagire a situazioni di allarme con “telefonate” VOIP)
Interfaccia web di configurazione/programmazione delle funzionalità
Funzionalità evolute delle telecamere IP
Come accennato precedentemente una delle principali caratteristiche di una
telecamera IP è quella di poter reagire autonomamente ad una situazione di allarme,
Caratteristiche
di una
telecamera IP
Caratteristiche
avanzate di
una telecamera
IP
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© ing. Roberto Gallerani
iniziando ad esempio a registrare delle immagini o un video per poi trasmetterle ad un
indirizzo di destinazione predefinito. Pertanto la capacità di saper riconoscere la
presenza di movimento, la comparsa o la scomparsa di un oggetto da uno scenario,
costituiscono fattori di grande importanza per il loro impiego sul campo.
Il metodo tradizionale per effettuare il riconoscimento del movimento prevede un
confronto continuo fra ogni frame (inquadratura) ed il precedente. Nel caso vengano
rilevate in un certo intervallo di tempo delle variazioni superiori ad una determinata
soglia, il fatto viene interpretato come rilevazione di movimento. Intervallo di tempo e
soglia sono parametri configurabili sulla telecamera ed ovviamente il loro valore
condiziona radicalmente il risultato.
Con un criterio analogo, anche se impiegato all’opposto, possono essere rilevate delle
presenze o delle assenze di oggetti nel quadro interessato dell’immagine.
Questo metodo produce, in generale un significativo numero di falsi allarmi. Si pensi
ad esempio ad una telecamera IP impiegata in esterno ed in condizioni notturne; in
molti casi, repentini variazioni della luminosità come ad esempio per l’illuminazione dei
fari di un’automobile di passaggio, o il passaggio nel quadro dell’immagine di un
piccolo animale, possono provocare falsi allarmi.
Nuove tecniche di rilevazione, come l’Intelligent Motion Detection, adottata da SONY
nei propri apparati, permette di eliminare quasi completamente i falsi allarmi,
aggiungendo allo stesso tempo nuove funzionalità alle telecamere IP.
Motion
detection:
riconoscimento
del movimento
Motion
detection:
“Metodo
tradizionale”
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© ing. Roberto Gallerani
In questo caso il confronto del generico frame non avviene più solo con il precedente
ma con gli ultimi 15 precedenti. Effettuando un’analisi del grado variazione sulla media
dei 15 frame, i risultati sono estremamente più precisi ed affidabili ed il software della
telecamera è in grado di individuare e fornire informazioni anche sulla posizione e
l’ingombro dell’oggetto, in grado di consentire anche di imporre un filtro sulle
dimensioni del corpo coinvolto (Intelligent Object Detection)
Inoltre è possibile fornire al software esterno (su PC o server) di controllo e gestione
delle telecamere IP una maggior quantità di informazioni, permettendo nuove è più
evolute funzioni.
La telecamera IP, rilevato l’oggetto, trasmette le informazioni di posizione ed
ingombro al software di gestione, il quale è in grado di applicare ulterori regole di filtro
basate sulla posizione e le dimensioni dell’oggetto, permettendo tutta una nuova serie
di funzionalità di allarme, rilevazione e conteggio, come ad esempio:
Intelligent
Motion
detection:
“Metodo
avanzato”
Aumento della
capacità di
analisi delle
immagini;
l’impiego a fini
di controllo e
segnalazione si
estende
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© ing. Roberto Gallerani
Rilevare il passaggio ad un varco in un senso o nell’altro
Contare il numero di passaggi attraverso un varco, in un senso o nellaltro
Rilevare nel tempo il numero di persone in un’area
Rilevare la presenza in aree interdette o controllate
Esempi di utilizzo:
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© ing. Roberto Gallerani
Rilevare la comparsa o la scomparsa di oggetti
Il software di gestione
Il software di gestione è un applicazione client/server o web accessibile via browser
internet che consente:
La visualizzazione combinata delle riprese in tempo reale di più telecamere IP
La registrazione e l’archiviazione digitale di immagini o filmati a tempi stabiliti o a
seguito di condizioni di allarme predefinite
Funzioni di ricerca nell’archivio delle registrazioni per data/ora di archiviazione,
provenienza, per tipo di allarme o condizione ecc.
Funzioni centralizzate di controllo della movimentazione e dello zoom delle
telecamere
La configurazione e la programmazione delle condizioni e delle regole di
funzionamento del sistema di sorveglianza e raccolta
L’integrazione con altri sistemi aziendali (ad esempio l’invio di SMS o chiamate
GPRS/UMTS in seguito a condizioni d’allarme, l’apertura/chiusura di varchi di
sicurezza aziendale, la chiamata alle forze dell’ordine attraverso sistemi di
chiamata tradizionale, ecc)
Esempi di
utilizzo
Gestione di un
sistema di
teleceamere IP
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© ing. Roberto Gallerani
Nel caso di installazioni complesse, vi è spesso la possibilità di inserire delle mappe
grafiche su cui navigare fino alla individuazione del punto di osservazione interessato.
Una funzione utile per la garanzia della privacy in particolari condizioni, è quella del
mascheramento dinamico che consente di nascondere aree indesiderate
dell’inquadratura. Quando l’immagine viene ingrandita con lo zoom, l’area nascosta
viene adattata alle nuove dimensioni. La posizione dell’area da mascherare può in
generale essere anche collegata alle funzioni movimentazione/zoom della telecamera
stessa.
Principali produttori di telecamere IP
AXIS
DLINK
SONY
MOBOTIX
PANASONIC
TOSHIBA
TRENDNET
Funzionalità di
un sistema di
gestione
I principali
produttori di
telecamere IP
11
© ing. Roberto Gallerani
VIVOTEK
Alcuni software di gestione di telecamere IP
RealShotManager di SONY - http://www.sony.it
Camera Station & Image enhancer, Camera Explorer (per la visualizzazione ed il
controllo da pocket PC con Ms Windows Mobile) di AXIS - http://www.axis.com
Xprotect di MILESTONE - http://www.milestonesys.com
NUUO NVR che supporta più di 500 diverse telecamere IP di 30 produttori -
http://www.nuuo.com
NetCamCenter di WEBCAM. Supporta le telecamere IP di una ventina di diversi
produttori - http://www.webcam123.com/en/netcamctr.html
Netcam Watcher Professional di BEAUSOFT che supporta una trentina di
produttori di telecamere IP - http://www.netcam-watcher.com/
ViewCommander-NVR e ViewCommander-Mobile che offre il pienno supporto a
tutti i principali produttori di telecamere IP -
http://www.ivimg.com/products/vcnvr.htm
VISEC di PHILEX ENTERPRISE - http://www.visec.net
Videosorveglianza e Codice della Privacy
Le norme sulla privacy non vietano l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza e la
registrazione di immagini; tuttavia viene richiesta un’attenzione adeguata alla privacy
dei cittadini.
Pertanto è necessario il rispetto di tre principi fondamentali:
1. l’installazione di telecamere è legittima solo quando altre misure di sicurezza
siano ritenute insufficienti o inattuabili.
2. l’eventuale registrazione e conservazione delle immagini deve essere limitata nel
tempo.
3. i cittadini devono sapere sempre e comunque quando un’area è sottoposta a
videosorveglianza.
Norme di riferimento
Il 20 maggio 2004 il Garante ha pubblicato una "guida alla videosorveglianza" che
sintetizza i contenuti del provvedimento generale 29 aprile 2004 sulla
videosorveglianza .
Nel sito del Garante sono inoltre disponibili il "Dossier Videosorveglianza" ed una
brochure dal titolo "La protezione dei dati personali e la Videosorveglianza"
(documento PDF).
Aspetti organizzativi
L’analisi preventiva
Prima di attivare un impianto di videosorveglianza è necessario stabilire se il sui
impiego è proporzionato allo scopo. Un tale sistema deve essere attivato solo quando
altre misure (sistemi d’allarme, altri controlli fisici o logistici, misure di protezione agli
ingressi ecc.) non consentano di perseguire il fine di monitoraggio che ci si è posti.
Questa valutazione deve essere sintetizzata in forma scritta, conservando il
documento a cura del responsabile del trattamento o del titolare. Il documento è
opportuno che riporti anche la collocazione ed il tipo di dispositivi utilizzati.
Alcuni software
di gestione
Effetti del
Codice della
Privacy
Norme di
riferimento
Analisi
preventiva
Valutazione e
dcoumentazione delle
ragioni di impiego del
sistema di
videosorveglianza
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© ing. Roberto Gallerani
L’autorizzazione del Garante
L’autorizzazione da parte del Garante è necessaria solo quando il sistema di
videosorveglianza prevede la raccolta di immagini da asssociare, confrontare o
incrociare con altri dati personali o sensibili: dati biometrici come le impronte digitali,
codici identificativi di carte elettroniche, sistemi di identificazione della voce.
L’informativa
Chiunque transiti in una zona sottoposta a videosorveglianza, deve essere informato
di ciò. Il Garante ha predisposto un modello semplificato di informativa minima, nella
forma di un "cartello" che deve essere esposto in modo visibile indicando anche chi
effettua la rilevazione delle immagini e per quali scopi. Ovviamente in presenza di più
telecamere, in aree diverse, vanno installati più cartelli, e per quanto riguarda il
monitoraggio di ambienti di ufficio ed aree interne in genere è opportuno predisporre
un’informativa circostanziata ai sensi del Codice della Privacy che riporti chiaramente:
finalità e modalità del trattamento;
natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati e conseguenze di un
eventuale rifiuto di rispondere;
soggetti o categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati
o che possono venirne a conoscenza;
diritti riconosciuti all'interessato dall'articolo 7 del Codice; estremi identificativi del
titolare e, se designato, del responsabile del trattamento.
Il consenso
Le telecamere possono essere installate senza consenso degli interessati, quando il
titolare del trattamento possa affermare e dimostrare di perseguire un interesse
legittimo a fini di tutela delle persone e dei beni rispetto ad azioni fraudolente o
dannose in genere (aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti, atti di vandalismo,
prevenzione incendi, sicurezza del lavoro ecc.)
I responsabili e gli incaricati
Devono essere designate per iscritto tutte le persone fisiche, incaricate del
trattamento, autorizzate ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui è indispensabile per
gli scopi perseguiti, a visionare le registrazioni.
Il regolamento aziendale
Nel regolamento aziendale è opportuno predisporre una sezione relativa al sistema di
videosorveglianza in uso presso l’azienda. In essa, oltre a indicare l’elenco aggiornato
degli apparati e della loro ubicazione, dovrà essere riportato anche l’uso ed il
trattamento delle immagini raccolte, e le istruzioni operative e le misure di sicurezza
adottate. Queste indicazioni sono alla base delle istruzioni scritte per gli incaricati.
La formazione del personale
Periodicamente è opportuno effettuare la formazione degli incaricati sui doveri, le
garanzie e le responsabilità relative all’impiego del sistema di videosorveglianza: ciò
all’introduzione o alla modifica di utilizzo del sistema.
Il diritto di accesso
Occorre tenere ben presente che le immagini distinguibili di una persona, acquisite
mediante un impianto di videosorveglianza, costituiscono dati personali, con
conseguente possibilità per l'interessato (colui che viene ripreso) di esercitare, nei
Autorizzazione
del Garante
Valutare l’eventuale
necessità di una richiesta
preventiva
L’importanza
comuqnue
dell’informativa
Non occorre il
consenso degli
interessati
Responsabili ed
incaricati
Documentare le
regole e le
istruzioni di
impiego
Formazione e
informazione
del personale
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© ing. Roberto Gallerani
confronti del titolare e del responsabile del trattamento, i propri diritti (art. 7 del Codice
della Privacy ed in particolare di ottenere la conferma dell’esistenza o meno,
l’aggiornamento, la rettificazione, la cancellazione, la trasformazione in forma
anonima, dei dati personali che lo riguardano).
Casi illeciti di impiego
La videosorveglianza è illecita (anche per le amministrazioni comunali) se usata per
finalità di sicurezza pubblica, che competono invece solo ad organi giudiziari, forze
armate o polizia.
E’ assoluto il divieto di controllo a distanza dei lavoratori rispettando le garanzie
previste in materia di lavoro, sia all’interno degli edifici, sia in altri luoghi di prestazione
del lavoro.
Altrettanto inammissibile è l’uso di telecamere in luoghi non destinati all’attività
lavorativa (bagni, spogliatoi, docce, armadietti, luoghi ricreativi).
Non risulta altresì giustificata un’attività di rilevazione a fini promozionali, turistici o
pubblicitari, attraverso webcam o telecamere IP che rendano identificabili i soggetti
ripresi (in tali impieghi occorre quindi sincerarsi di utilizzare e configurare l’uso dei
dispositivi in modo da non rendere riconoscibili le persone).
Casi particolari di impiego
Negli ospedali e nei luoghi di cura è ammesso il monitoraggio di pazienti ricoverati in
particolari reparti come ad esempio rianimazione, a condizione che possano
accedere alle immagini solo il personale autorizzato e i familiari dei ricoverati.
Negli istituti scolastici l’installazione di sistemi di videosorveglianza è ammissa solo
quando strettamente indispensabile (ad esempio in presenza di atti vandalici) e
unicamente negli orari di chiusura. Nel rispetto di criteri specifici, sono ammesse
telecamere su alcuni mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi di culto e sepoltura.
Proprietà private e condomini
Le riprese di immagini effettuate in aree condominiali da parte di più proprietari o
condomini, di studi professionali, società ed enti sono ammesse esclusivamente per
preservare persone e beni da concrete situazioni di pericolo. Inoltre sono necessarie
delle opportune cautele come l’adozione di un angolo visuale limitato ai soli spazi di
propria pertinenza, senza effettuare nessuna ripresa di aree comuni o antistanti le
abitazioni di altri condomini ecc.
Durata di conservazione delle immagini
In caso di registrazione, il periodo di conservazione delle immagini deve essere
limitato al massimo 24 ore, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in
relazione a indagini. Per attività particolarmente rischiose (esempio: banche) è
ammesso un tempo più ampio, che non può superare comunque la settimana.
Misure di sicurezza
Sono quelle normalmente previste dal Codice della Privacy alla voce “misure minime
di sicurezza”. I dati personali, compresi quelli relativi al trattamento di
videosorveglianza, devono essere protetti da idonee e preventive misure di sicurezza,
riducendo al minimo i rischi di distruzione, perdita, anche accidentale, di accesso non
autorizzato o trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Tra le misure di sicurezza che devono essere adottate:
locali con accesso eventualmente protetto da badge
armadi chiusi a chiave per la custodia dei supporti
sistemi di controllo accessi (user-id, password) per visionare le registrazioni
Casi illeciti
Casi particolari
La
conservazione
delle immaggini
Le misure di
sicurezza
14
© ing. Roberto Gallerani
diversi profili di autorizzazione per accedere alla visione delle immagini registrate
(ad esempio: per manutentore, per responsabile del trattamento, per forze di
polizia)
sistemi di cifratura delle registrazioni.
Riferimenti
Sito del Garante per la protezione dei dati personali - http://www.garanteprivacy.it
Dossier Videosorveglianza -
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1002987
Brochure "La protezione dei dati personali e la Videosorveglianza" -
http://www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=1382779
Guida alla videosorveglianza -
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1006052
Sintesi del "Provvedimento generale" 29 aprile 2004 sulla videosorveglianza -
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1003482
Diritto di accesso - Accesso ai dati acquisiti mediante un impianto di
videosorveglianza - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=40085
"Telecamere con vista" - Il Garante interviene nei confronti di un Comune;
Newsletter 29 novembre 2007 -
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1463104
Il volto di un cliente filmato da una telecamera di sorveglianza è un dato
personale - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1426830
Relazione 2006 - Parte II - L'attività svolta dal Garante - 12 luglio 2007 (elenco
delle verifiche svolte in ambito videosorveglianza) -
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1426362
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© ing. Roberto Gallerani
Quaderni 04 20 LUGLIO 2009
Iscrizione all'Albo degli Ingegneri della provincia di Bologna, n. 4421
Email: roberto.gallerani@ordingbo.it - Mobile: +39 339 5003435 - http://www.gallerani.it
Via Berlinguer n. 1 - 40024 Castel San Pietro Terme - BO
ing. Roberto Gallerani
a partire dal 1984, nella PMI, ha maturato esperienze nella conduzione di attività nelle seguenti aree:
Esame delle esigenze, valutazione, selezione, avviamento di soluzioni:
• Gestione elettronica dei documenti
• Fattura elettronica e conservazione sostitutiva
• Acquisizione dei documenti cartacei con riconoscimento del tipo di documento ed estrazione automatica
delle informazioni
• BPM: Business Process Management (workflow e processi assistiti di trattamento dei documenti)
• CRM: Customer Relationship Management
• Integrazione di ERP e CRM con sistemi di gestione documentale
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• Sistemi informativi tecnici CAD 2D/3D, PDM/PLM con integrazione ai componenti di produzione, nel
settore manifatturiero meccanico
Esame delle esigenze, valutazione e individuazione delle soluzioni hardware e software per l’ “adaptive enterprise“
e la “business continuity”:
• Architetture di elaborazione in cluster
• Virtualizzazione e consolidamento
• Storage Area Network, Network Attached Storage, Tape Libraries e backup
• Sistemi di monitoraggio di reti di comunicazione ed elaborazione
• Sicurezza e sistemi di sicurezza a livello di comunicazioni ed applicativi
• Collocazione in “data center” di sistemi ed Application Service Provisioning
• Analisi dei rischi legati alla stilazione del DPS
Studio, progettazione e direzione dello sviluppo di sistemi:
• Electronic Document Management
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• Gestione delle funzioni pre-vendita e post-vendita nel settore manifatturiero meccanico
• Database di sintesi per il supporto alle decisioni in area CRM
• Gestione dei processi di formazione aziendali
Progetti speciali
• Gestione del progetto software di acquisizione e archiviazione dei dati di esercizio, l'analisi statistica ed il
controllo di macchine per il confezionamento di prodotti nel settore farmaceutico.
• Gestione del progetto software di sistemi di supporto alla progettazione ed alla documentazione di
componenti per l'edilizia (dimensionamento strutturale dei componenti, generazione automatica dei disegni
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Telecamere-ip-e-sistemi-di-videosorveglianza-v001

  • 1. Quaderni 1 0420 LUGLIO 2009 APPUNTI DIGITALI Parlando di videosorveglianza il pensiero va spesso alle videocamere montate negli angoli delle strade, delle stazioni ferroviarie, nelle banche, oppure a registrazioni segrete fatte dagli investigatori per scoprire reati. La verità è che il fenomeno e la storia della videosorveglianza sono molto più articolati e da diversi anni essa trova un suo spazio preciso tra gli strumenti per la sicurezza utilizzabili dalle PMI a difesa delle loro strutture. La storia dei sistemi di videosorveglianza Storicamente i primi sistemi di videosorveglianza possono essere considerati gli impianti di TV a circuito chiuso, il cui impiego iniziò, fin dagli inizi degli anni 60, in grandi organizzazioni pubbliche e private. Con l’evoluzione di questi sistemi, ed in particolare i registratori a cassette, l’uso si diffuse sempre più, fino al momento in cui a cavallo tra gli anni 70 ed 80 cominciò ad essere economicamente accessibile anche ad organizzazioni e strutture di più piccole dimensioni. Uno dei limiti principali di questo tipo di sistemi analogici era l'inefficienza nella registrazione, dovuta al fatto che, spesso, gli addetti dimenticavano di sostituire le cassette e quest'ultime, nel riutilizzo, si usuravano velocemente; inoltre era problematico il controllo di ambienti con scarsa illuminazione e di notte. Proprio per ovviare ai problemi di sensibilità, il passo tecnologico successivo fu l'introduzione dei sensori Charged Coupled Device (CCD), per la rilevazione dell'immagine attraverso l’impiego di microchip; con le telecamere a CCD, le riprese in condizioni di bassa luminosità diventarono meno problematiche. L'introduzione dei sensori CCD anticipò di poco un'altra grande innovazione dei primi anni 90: i Digital Video Recorder (DVR), dispositivi in grado di convertire in digitale i segnali analogici di una o più telecamere, aggregando allo stesso tempo i flussi di immagini provenienti da più punti. I DVR permisero una prima rivoluzione consentendo la memorizzazione delle immagini in formato digitale sui normali dischi rigidi dei computer. In seguito con l’introduzione di telecamere digitali (o IP camera), in grado di rilevare e produrre immagini direttamente in formato digitale, fu possibile utilizzare le stesse infrastrutture di comunicazione delle reti di computer. A partire dagli anni 90 con lo sviluppo delle reti e la rivoluzione introdotta da internet venne aperta la via verso l’ultima frontiera, Contenuti: La storia dei sistemi di videosorveglianza Confronto tra sistemi analogici e digitali Vantaggi delle telecamere analogiche Svantaggi delle telecamere analogiche Vantaggi delle telecamere IP Svantaggi delle reti di telecamere IP Elementi caratteristici di una telecamera IP Funzionalità evolute delle telecamere IP Il software di gestione Principali produttori di telecamere IP Alcuni software di gestione di telecamere IP Videosorveglianza e Codice della Privacy Telecamere IP e sistemi di videosorveglianza In breve, la video- sorveglianza dalle origini a giorni nostri
  • 2. 2 © ing. Roberto Gallerani la più recente, con la fusione delle capacità e delle funzionalità tra telecamere, dispositivi di comunicazione in rete, capacità di elaborazione tipiche di un computer, arrivando ad ottenere dispositivi dotati di un proprio web server integrato per essere accedute direttamente via internet, un sistema di trasmissione di immagini e video come file (FTP server) o email (SMTP server) e, come vedremo nel seguito, ancora molto di più. Confronto tra sistemi analogici e digitali La principale differenza è il modo con cui il segnale video viene trasmesso dalla telecamera all'apparato di visualizzazione e registrazione: le telecamere analogiche producono un segnale video analogico che può essere riprodotto da un televisore o da un videoregistratore; una telecamera IP genera un flusso video digitale e utilizza dispositivi e protocolli per rendere tale flusso inviabile su di una rete dati (LAN o WAN); una telecamera IP è anche in grado di operare come un dispositivo di rete autonomo, visto che essa è accessibile anche da internet attraverso l’uso di un semplice web browser. La diversità nella natura del flusso video si ripercuote direttamente sull'infrastruttura di rete: mentre le telecamere analogiche richiedono un cavo (solitamente coassiale) dedicato per il collegamento di ognuna delle telecamere al dispositivo di registrazione o al convertitore analogico/digitale, le telecamere IP possono essere collegate mediante un normale cavo ethernet con connettore RJ45, come un qualsiasi dispositivo di rete e, naturalmente, oggi anche attraverso un collegamento WIFI senza fili. Vantaggi delle telecamere analogiche Costo leggermente inferiore: il fatto che la tecnologia analogica sia presente da molti più anni nei sistemi di videosorveglianza porta, grazie agli effetti dell'economia di scala, ad un costo leggermente inferiore rispetto alle più recenti telecamere IP; in realtà la diffusione sempre maggiore dei sistemi basati su IP ha ridotto siognificativamente negli ultimi anni la differenza di costo Maggiore compatibilità tra marche diverse: la presenza da più tempo delle telecamere analogiche sul mercato ha permesso anche un maggiore sviluppo di sistemi compatibili tra loro. Va osservato, comunque, che anche nel mondo della videosorveglianza digitale l’attenzione verso la compatibilità e l’interoperabilità è sempre più marcata, con particolare riferimento ai software di gestione, i quali sono sempre più in grado di impiegare e gestire una lunga serie di produttori diversi. Confronto tra i sistemi analogici e digitali Vantaggi dei sistemi analogici
  • 3. 3 © ing. Roberto Gallerani Svantaggi delle telecamere analogiche mancanza di funzionalità avanzate: le telecamere analogiche, per loro natura, non dispongono di una serie di funzionalità avanzate presenti invece sulle telecamere IP (motion detection - object detection - image filtering ecc); questo deriva dal fatto che non è possibile eseguire sulle telecamere analogiche tutte le operazioni di elaborazione del flusso video che invece sono effettuabili sulle telecamere IP. necessità di un cavo dedicato per ogni telecamera: come già osservato, è necessario collegare con un cavo dedicato ogni telecamera analogica al punto di raccolta dei flussi (DVR o convertitore analogico/digitale); se da un lato questo garantisce una banda trasmissiva pari alla banda del cavo per una singola telecamera, dall'altro complica notevolmente la messa in opera dell'infrastruttura del sistema di videosorveglianza infrastruttura poco flessibile: l'utilizzo di un cavo dedicato porta inevitabilmente alla realizzazione di un'infrastruttura utilizzabile esclusivamente per la videosorveglianza, senza la possibilità di integrazione con altri sistemi e reti esistenti o future. Inoltre, la possibilità di espansione ed evoluzione risulta quindi molto limitata. difficoltà di utilizzo in applicazioni a grande distanza: quando il controllo è richiesto su delle vaste aree, le telecamere analogiche non sono la migliore scelta; il processo di trasmissione analogica del video, risente maggiormente dell'attenuazione e della distorsione del segnale. controllo e gestione remota molto limitati: la gestione da remoto (movimentazione, zoom, ecc.) degli apparati di un sistema di videosorveglianza analogico è una funzionalità non facilmente disponibile, in quanto è applicabile solo attraverso un apposito cablaggio per il controllo. Vantaggi delle telecamere IP unica rete utilizzabile per più servizi: i sistemi di videosorveglianza digitali basati su IP possono essere visti come un’insieme di dispositivi di rete alla pari di una rete di PC. Questa considerazione porta a due vantaggi principali: nel caso in cui sia necessario creare "da zero" l'infrastruttura del sistema, questa può essere pensata come una nuova rete o l'estensione di una già esistente che può essere utilizzata anche per altri dispositivi; quindi nel caso sia già presente una rete IP, è possibile installare il sistema di videosorveglianza senza posare alcun cavo aggiuntivo, avendo solo cura di disporre di sufficienti prese RJ45 libere, a meno di non utilizzare in parte o interamente dispositivi con collegamento senza fili. disponibilità di funzionalità e servizi avanzati: le telecamere IP sono dotate di una capacità di elaborazione locale che permette di eseguire una serie di Svantaggi dei sistemi analogici Vantaggi dei sistemi digitali
  • 4. 4 © ing. Roberto Gallerani operazioni per il miglioramento del flusso video e per il controllo avanzato; l'image filtering (miglioramento della qualità e dell’impiego dell’immagine), il motion e l'object detection (la rilevazione di movimento o di oggetti) e tutte le altre funzioni di sorveglianza avanzata sono facilmente realizzabili direttamente sulle telecamere IP o sui software di raccolta e gestione. utilizzo di uno standard mondiale per la comunicazione: nel processo di comunicazione le telecamere IP possono sfruttare tutti i benefici offerti dal protocollo di rete IP e in generale da tutti gli standard di comunicazione utilizzati per internet, a partire dalla possibilità di interconnessione wireless (senza fili) fino ai protocolli di sicurezza di ultima generazione. sistema flessibile e facilmente espandibile: l'utilizzo dell'infrastruttura di rete permette una grande flessibilità e una possibilità di espansione estremamente semplice. accesso e controllo facili e sicuri via web browser: le telecamere IP di ultima generazione montano, al loro interno, un web server integrato, per cui è possibile accedere da remoto alle immagini, ai video ed alle funzionalità mediante un comune browser internet, nel rispetto di tutte le necessarie condizioni di sicurezza (credenziali di accesso, collegamenti sicuri crittografati, ecc). registrazione avanzata e senza problemi di spazio: la tecnologia digitale utilizzata trasforma la registrazione in una semplice memorizzazione di dati su un qualsiasi dispositivo di memoria di massa (dischi fissi di un server, Storage Area Network, Network Attached Storage, ecc.). Mediante il software di gestione è possibile poi ottimizzare il processo di registrazione, eseguendo la registrazione manuale, oppure schedulandola in base a fasce orarie o a seguito di condizioni di allarme rilevate dalle telecamere IP Svantaggi delle reti di telecamere IP costo leggermente superiore: le telecamere IP hanno ancora un costo leggermente superiore rispetto alle telecamere analogiche; ciò è dovuto alla maggiore complessità e presenza di funzioni. La loro crescente diffusione ed il conseguente aumento del fattore di scala sta tuttavia riducendo sempre di più il divario. requisiti di banda da considerare: l'utilizzo di telecamere IP in una rete non dedicata richiede che quest'ultima sia sufficientemente dimensionata per supportare i flussi video in tempo reale delle telecamere. Tipicamente il flusso video digitale può risultare di qualche Mbps; nel caso il numero di telecamere cominci ad essere considerevole, l’effetto sul carico complessivo medio della rete può risultare non più trascurabile. Elementi caratteristici di una telecamera IP Tipo di utilizzo è importante distinguere tra l’impiego in interni o in esterni. Al di là degli aspetti relativi agli accessori di montaggio, nell’uso esterno è importante la scelta della classe di protezione (identificata con la sigla IP seguita da un numero che indica il grado di protezione secondo una scala standard). In commercio si trovano normalmente telecamere operanti in un intervallo di temperatura media tra i -30° e i +60° con IP54 o IP64; nel caso fosse necessario un grado maggiore di protezione occorre acquistare un apposito kit di protezione, con significativo aggravio del costo. Sensore immagini A colori e/o in bianco/nero Risoluzione frame/immagini In media da 640 x 480 a 1280 x 960 pixel (orizzontale x verticale) Sensibilità in Lux Svantaggi dei sistemi digitali Caratteristiche di una telecamera IP
  • 5. 5 © ing. Roberto Gallerani in media da 0,1 a 1 a 1/60 sec, e 0,005 a 0,05 a 1 sec. Importante è valutare la presenza o meno, se necessario, di un illuminatore a raggi infrarossi per l’eventuale visione notturna in ambienti estremamente bui. In alcuni modelli può essere integrata a bordo della telecamera IP, mentre nella maggior parte dei casi è invece da considerare come dispositivo o accessorio aggiuntivo Lenti e focale montata Normalmente gli apparati possono montare focali dai 22 mm (90° orizz x 67° vert.) ai 135 mm (15° orizz x 11° vert.). La scelta dipende dall’impiego ed influisce significativamente sul costo dell’apparato Frame rate gestito Il numero di frame (immagini) per secondo. Normalmente è compreso tra 4 a 25 Memoria di massa Intesa come capacità propria o aggiuntiva attraverso schede di espansione. Connettività ethernet cavo/wireless, ISDN, USB, ecc. Microfono e altoparlante La presenza di un microfono e/o altoparlanti permette di utilizzare la telecamera IP anche in un sistema di raccolta audio e di invio di segnalazioni sonore Controllo del movimento Nel caso la telecamera non sia fissa, sono importanti le sue caratteristiche di movimentazione (brandeggio), in generale controllate a distanza dal software Controllo dello zoom Anche per lo zoom è importante valutare, al bisogno, la disponibilità di effettuare lo zoom ottico dell’inquadratura da remoto attraverso il software Segnali in ingresso ed uscita La possibilità ed il numero di segnali in ingresso/uscita gestibili è importante nel momento in cui attraverso la telecamera IP debbano essere collegati sensori esterni tradizionali come ad esempio di apertura di porte/finestre o attuatori come un elettroserratura per l’apertura/chiusura a distanza di varchi di accesso. Software della telecamera IP Disponibilità o meno di una funzione di zoom digitale aggiuntivo o alternativo a quello ottico Formato immagini e video streaming (normalmente JPEG/MxPEG) Funzioni di “motion detection” (capacità di rilevamento del movimento) Funzioni di image filtering (filtro di impiego e qualità dell’immaggine) Server WEB, FTP, SMTP Notificazione degli allarmi (capacità di rispondere a situazioni di allarme come rilevamento del movimento, segnali da sensori, ecc, con invio di immagini singole, filmati via FTP o EMAIL) Gestione bidirezionale dell’audio IP Funzioni VOIP (possibilità di reagire a situazioni di allarme con “telefonate” VOIP) Interfaccia web di configurazione/programmazione delle funzionalità Funzionalità evolute delle telecamere IP Come accennato precedentemente una delle principali caratteristiche di una telecamera IP è quella di poter reagire autonomamente ad una situazione di allarme, Caratteristiche di una telecamera IP Caratteristiche avanzate di una telecamera IP
  • 6. 6 © ing. Roberto Gallerani iniziando ad esempio a registrare delle immagini o un video per poi trasmetterle ad un indirizzo di destinazione predefinito. Pertanto la capacità di saper riconoscere la presenza di movimento, la comparsa o la scomparsa di un oggetto da uno scenario, costituiscono fattori di grande importanza per il loro impiego sul campo. Il metodo tradizionale per effettuare il riconoscimento del movimento prevede un confronto continuo fra ogni frame (inquadratura) ed il precedente. Nel caso vengano rilevate in un certo intervallo di tempo delle variazioni superiori ad una determinata soglia, il fatto viene interpretato come rilevazione di movimento. Intervallo di tempo e soglia sono parametri configurabili sulla telecamera ed ovviamente il loro valore condiziona radicalmente il risultato. Con un criterio analogo, anche se impiegato all’opposto, possono essere rilevate delle presenze o delle assenze di oggetti nel quadro interessato dell’immagine. Questo metodo produce, in generale un significativo numero di falsi allarmi. Si pensi ad esempio ad una telecamera IP impiegata in esterno ed in condizioni notturne; in molti casi, repentini variazioni della luminosità come ad esempio per l’illuminazione dei fari di un’automobile di passaggio, o il passaggio nel quadro dell’immagine di un piccolo animale, possono provocare falsi allarmi. Nuove tecniche di rilevazione, come l’Intelligent Motion Detection, adottata da SONY nei propri apparati, permette di eliminare quasi completamente i falsi allarmi, aggiungendo allo stesso tempo nuove funzionalità alle telecamere IP. Motion detection: riconoscimento del movimento Motion detection: “Metodo tradizionale”
  • 7. 7 © ing. Roberto Gallerani In questo caso il confronto del generico frame non avviene più solo con il precedente ma con gli ultimi 15 precedenti. Effettuando un’analisi del grado variazione sulla media dei 15 frame, i risultati sono estremamente più precisi ed affidabili ed il software della telecamera è in grado di individuare e fornire informazioni anche sulla posizione e l’ingombro dell’oggetto, in grado di consentire anche di imporre un filtro sulle dimensioni del corpo coinvolto (Intelligent Object Detection) Inoltre è possibile fornire al software esterno (su PC o server) di controllo e gestione delle telecamere IP una maggior quantità di informazioni, permettendo nuove è più evolute funzioni. La telecamera IP, rilevato l’oggetto, trasmette le informazioni di posizione ed ingombro al software di gestione, il quale è in grado di applicare ulterori regole di filtro basate sulla posizione e le dimensioni dell’oggetto, permettendo tutta una nuova serie di funzionalità di allarme, rilevazione e conteggio, come ad esempio: Intelligent Motion detection: “Metodo avanzato” Aumento della capacità di analisi delle immagini; l’impiego a fini di controllo e segnalazione si estende
  • 8. 8 © ing. Roberto Gallerani Rilevare il passaggio ad un varco in un senso o nell’altro Contare il numero di passaggi attraverso un varco, in un senso o nellaltro Rilevare nel tempo il numero di persone in un’area Rilevare la presenza in aree interdette o controllate Esempi di utilizzo:
  • 9. 9 © ing. Roberto Gallerani Rilevare la comparsa o la scomparsa di oggetti Il software di gestione Il software di gestione è un applicazione client/server o web accessibile via browser internet che consente: La visualizzazione combinata delle riprese in tempo reale di più telecamere IP La registrazione e l’archiviazione digitale di immagini o filmati a tempi stabiliti o a seguito di condizioni di allarme predefinite Funzioni di ricerca nell’archivio delle registrazioni per data/ora di archiviazione, provenienza, per tipo di allarme o condizione ecc. Funzioni centralizzate di controllo della movimentazione e dello zoom delle telecamere La configurazione e la programmazione delle condizioni e delle regole di funzionamento del sistema di sorveglianza e raccolta L’integrazione con altri sistemi aziendali (ad esempio l’invio di SMS o chiamate GPRS/UMTS in seguito a condizioni d’allarme, l’apertura/chiusura di varchi di sicurezza aziendale, la chiamata alle forze dell’ordine attraverso sistemi di chiamata tradizionale, ecc) Esempi di utilizzo Gestione di un sistema di teleceamere IP
  • 10. 10 © ing. Roberto Gallerani Nel caso di installazioni complesse, vi è spesso la possibilità di inserire delle mappe grafiche su cui navigare fino alla individuazione del punto di osservazione interessato. Una funzione utile per la garanzia della privacy in particolari condizioni, è quella del mascheramento dinamico che consente di nascondere aree indesiderate dell’inquadratura. Quando l’immagine viene ingrandita con lo zoom, l’area nascosta viene adattata alle nuove dimensioni. La posizione dell’area da mascherare può in generale essere anche collegata alle funzioni movimentazione/zoom della telecamera stessa. Principali produttori di telecamere IP AXIS DLINK SONY MOBOTIX PANASONIC TOSHIBA TRENDNET Funzionalità di un sistema di gestione I principali produttori di telecamere IP
  • 11. 11 © ing. Roberto Gallerani VIVOTEK Alcuni software di gestione di telecamere IP RealShotManager di SONY - http://www.sony.it Camera Station & Image enhancer, Camera Explorer (per la visualizzazione ed il controllo da pocket PC con Ms Windows Mobile) di AXIS - http://www.axis.com Xprotect di MILESTONE - http://www.milestonesys.com NUUO NVR che supporta più di 500 diverse telecamere IP di 30 produttori - http://www.nuuo.com NetCamCenter di WEBCAM. Supporta le telecamere IP di una ventina di diversi produttori - http://www.webcam123.com/en/netcamctr.html Netcam Watcher Professional di BEAUSOFT che supporta una trentina di produttori di telecamere IP - http://www.netcam-watcher.com/ ViewCommander-NVR e ViewCommander-Mobile che offre il pienno supporto a tutti i principali produttori di telecamere IP - http://www.ivimg.com/products/vcnvr.htm VISEC di PHILEX ENTERPRISE - http://www.visec.net Videosorveglianza e Codice della Privacy Le norme sulla privacy non vietano l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza e la registrazione di immagini; tuttavia viene richiesta un’attenzione adeguata alla privacy dei cittadini. Pertanto è necessario il rispetto di tre principi fondamentali: 1. l’installazione di telecamere è legittima solo quando altre misure di sicurezza siano ritenute insufficienti o inattuabili. 2. l’eventuale registrazione e conservazione delle immagini deve essere limitata nel tempo. 3. i cittadini devono sapere sempre e comunque quando un’area è sottoposta a videosorveglianza. Norme di riferimento Il 20 maggio 2004 il Garante ha pubblicato una "guida alla videosorveglianza" che sintetizza i contenuti del provvedimento generale 29 aprile 2004 sulla videosorveglianza . Nel sito del Garante sono inoltre disponibili il "Dossier Videosorveglianza" ed una brochure dal titolo "La protezione dei dati personali e la Videosorveglianza" (documento PDF). Aspetti organizzativi L’analisi preventiva Prima di attivare un impianto di videosorveglianza è necessario stabilire se il sui impiego è proporzionato allo scopo. Un tale sistema deve essere attivato solo quando altre misure (sistemi d’allarme, altri controlli fisici o logistici, misure di protezione agli ingressi ecc.) non consentano di perseguire il fine di monitoraggio che ci si è posti. Questa valutazione deve essere sintetizzata in forma scritta, conservando il documento a cura del responsabile del trattamento o del titolare. Il documento è opportuno che riporti anche la collocazione ed il tipo di dispositivi utilizzati. Alcuni software di gestione Effetti del Codice della Privacy Norme di riferimento Analisi preventiva Valutazione e dcoumentazione delle ragioni di impiego del sistema di videosorveglianza
  • 12. 12 © ing. Roberto Gallerani L’autorizzazione del Garante L’autorizzazione da parte del Garante è necessaria solo quando il sistema di videosorveglianza prevede la raccolta di immagini da asssociare, confrontare o incrociare con altri dati personali o sensibili: dati biometrici come le impronte digitali, codici identificativi di carte elettroniche, sistemi di identificazione della voce. L’informativa Chiunque transiti in una zona sottoposta a videosorveglianza, deve essere informato di ciò. Il Garante ha predisposto un modello semplificato di informativa minima, nella forma di un "cartello" che deve essere esposto in modo visibile indicando anche chi effettua la rilevazione delle immagini e per quali scopi. Ovviamente in presenza di più telecamere, in aree diverse, vanno installati più cartelli, e per quanto riguarda il monitoraggio di ambienti di ufficio ed aree interne in genere è opportuno predisporre un’informativa circostanziata ai sensi del Codice della Privacy che riporti chiaramente: finalità e modalità del trattamento; natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati e conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere; soggetti o categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza; diritti riconosciuti all'interessato dall'articolo 7 del Codice; estremi identificativi del titolare e, se designato, del responsabile del trattamento. Il consenso Le telecamere possono essere installate senza consenso degli interessati, quando il titolare del trattamento possa affermare e dimostrare di perseguire un interesse legittimo a fini di tutela delle persone e dei beni rispetto ad azioni fraudolente o dannose in genere (aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti, atti di vandalismo, prevenzione incendi, sicurezza del lavoro ecc.) I responsabili e gli incaricati Devono essere designate per iscritto tutte le persone fisiche, incaricate del trattamento, autorizzate ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui è indispensabile per gli scopi perseguiti, a visionare le registrazioni. Il regolamento aziendale Nel regolamento aziendale è opportuno predisporre una sezione relativa al sistema di videosorveglianza in uso presso l’azienda. In essa, oltre a indicare l’elenco aggiornato degli apparati e della loro ubicazione, dovrà essere riportato anche l’uso ed il trattamento delle immagini raccolte, e le istruzioni operative e le misure di sicurezza adottate. Queste indicazioni sono alla base delle istruzioni scritte per gli incaricati. La formazione del personale Periodicamente è opportuno effettuare la formazione degli incaricati sui doveri, le garanzie e le responsabilità relative all’impiego del sistema di videosorveglianza: ciò all’introduzione o alla modifica di utilizzo del sistema. Il diritto di accesso Occorre tenere ben presente che le immagini distinguibili di una persona, acquisite mediante un impianto di videosorveglianza, costituiscono dati personali, con conseguente possibilità per l'interessato (colui che viene ripreso) di esercitare, nei Autorizzazione del Garante Valutare l’eventuale necessità di una richiesta preventiva L’importanza comuqnue dell’informativa Non occorre il consenso degli interessati Responsabili ed incaricati Documentare le regole e le istruzioni di impiego Formazione e informazione del personale
  • 13. 13 © ing. Roberto Gallerani confronti del titolare e del responsabile del trattamento, i propri diritti (art. 7 del Codice della Privacy ed in particolare di ottenere la conferma dell’esistenza o meno, l’aggiornamento, la rettificazione, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima, dei dati personali che lo riguardano). Casi illeciti di impiego La videosorveglianza è illecita (anche per le amministrazioni comunali) se usata per finalità di sicurezza pubblica, che competono invece solo ad organi giudiziari, forze armate o polizia. E’ assoluto il divieto di controllo a distanza dei lavoratori rispettando le garanzie previste in materia di lavoro, sia all’interno degli edifici, sia in altri luoghi di prestazione del lavoro. Altrettanto inammissibile è l’uso di telecamere in luoghi non destinati all’attività lavorativa (bagni, spogliatoi, docce, armadietti, luoghi ricreativi). Non risulta altresì giustificata un’attività di rilevazione a fini promozionali, turistici o pubblicitari, attraverso webcam o telecamere IP che rendano identificabili i soggetti ripresi (in tali impieghi occorre quindi sincerarsi di utilizzare e configurare l’uso dei dispositivi in modo da non rendere riconoscibili le persone). Casi particolari di impiego Negli ospedali e nei luoghi di cura è ammesso il monitoraggio di pazienti ricoverati in particolari reparti come ad esempio rianimazione, a condizione che possano accedere alle immagini solo il personale autorizzato e i familiari dei ricoverati. Negli istituti scolastici l’installazione di sistemi di videosorveglianza è ammissa solo quando strettamente indispensabile (ad esempio in presenza di atti vandalici) e unicamente negli orari di chiusura. Nel rispetto di criteri specifici, sono ammesse telecamere su alcuni mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi di culto e sepoltura. Proprietà private e condomini Le riprese di immagini effettuate in aree condominiali da parte di più proprietari o condomini, di studi professionali, società ed enti sono ammesse esclusivamente per preservare persone e beni da concrete situazioni di pericolo. Inoltre sono necessarie delle opportune cautele come l’adozione di un angolo visuale limitato ai soli spazi di propria pertinenza, senza effettuare nessuna ripresa di aree comuni o antistanti le abitazioni di altri condomini ecc. Durata di conservazione delle immagini In caso di registrazione, il periodo di conservazione delle immagini deve essere limitato al massimo 24 ore, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a indagini. Per attività particolarmente rischiose (esempio: banche) è ammesso un tempo più ampio, che non può superare comunque la settimana. Misure di sicurezza Sono quelle normalmente previste dal Codice della Privacy alla voce “misure minime di sicurezza”. I dati personali, compresi quelli relativi al trattamento di videosorveglianza, devono essere protetti da idonee e preventive misure di sicurezza, riducendo al minimo i rischi di distruzione, perdita, anche accidentale, di accesso non autorizzato o trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. Tra le misure di sicurezza che devono essere adottate: locali con accesso eventualmente protetto da badge armadi chiusi a chiave per la custodia dei supporti sistemi di controllo accessi (user-id, password) per visionare le registrazioni Casi illeciti Casi particolari La conservazione delle immaggini Le misure di sicurezza
  • 14. 14 © ing. Roberto Gallerani diversi profili di autorizzazione per accedere alla visione delle immagini registrate (ad esempio: per manutentore, per responsabile del trattamento, per forze di polizia) sistemi di cifratura delle registrazioni. Riferimenti Sito del Garante per la protezione dei dati personali - http://www.garanteprivacy.it Dossier Videosorveglianza - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1002987 Brochure "La protezione dei dati personali e la Videosorveglianza" - http://www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=1382779 Guida alla videosorveglianza - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1006052 Sintesi del "Provvedimento generale" 29 aprile 2004 sulla videosorveglianza - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1003482 Diritto di accesso - Accesso ai dati acquisiti mediante un impianto di videosorveglianza - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=40085 "Telecamere con vista" - Il Garante interviene nei confronti di un Comune; Newsletter 29 novembre 2007 - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1463104 Il volto di un cliente filmato da una telecamera di sorveglianza è un dato personale - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1426830 Relazione 2006 - Parte II - L'attività svolta dal Garante - 12 luglio 2007 (elenco delle verifiche svolte in ambito videosorveglianza) - http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1426362
  • 15. 15 © ing. Roberto Gallerani Quaderni 04 20 LUGLIO 2009 Iscrizione all'Albo degli Ingegneri della provincia di Bologna, n. 4421 Email: roberto.gallerani@ordingbo.it - Mobile: +39 339 5003435 - http://www.gallerani.it Via Berlinguer n. 1 - 40024 Castel San Pietro Terme - BO ing. Roberto Gallerani a partire dal 1984, nella PMI, ha maturato esperienze nella conduzione di attività nelle seguenti aree: Esame delle esigenze, valutazione, selezione, avviamento di soluzioni: • Gestione elettronica dei documenti • Fattura elettronica e conservazione sostitutiva • Acquisizione dei documenti cartacei con riconoscimento del tipo di documento ed estrazione automatica delle informazioni • BPM: Business Process Management (workflow e processi assistiti di trattamento dei documenti) • CRM: Customer Relationship Management • Integrazione di ERP e CRM con sistemi di gestione documentale • CMS: Content Management Systems per la gestione di contenuti/portali aziendali • Sistemi informativi tecnici CAD 2D/3D, PDM/PLM con integrazione ai componenti di produzione, nel settore manifatturiero meccanico Esame delle esigenze, valutazione e individuazione delle soluzioni hardware e software per l’ “adaptive enterprise“ e la “business continuity”: • Architetture di elaborazione in cluster • Virtualizzazione e consolidamento • Storage Area Network, Network Attached Storage, Tape Libraries e backup • Sistemi di monitoraggio di reti di comunicazione ed elaborazione • Sicurezza e sistemi di sicurezza a livello di comunicazioni ed applicativi • Collocazione in “data center” di sistemi ed Application Service Provisioning • Analisi dei rischi legati alla stilazione del DPS Studio, progettazione e direzione dello sviluppo di sistemi: • Electronic Document Management • Product Data Management / Product Lifecycle Management • Gestione delle funzioni pre-vendita e post-vendita nel settore manifatturiero meccanico • Database di sintesi per il supporto alle decisioni in area CRM • Gestione dei processi di formazione aziendali Progetti speciali • Gestione del progetto software di acquisizione e archiviazione dei dati di esercizio, l'analisi statistica ed il controllo di macchine per il confezionamento di prodotti nel settore farmaceutico. • Gestione del progetto software di sistemi di supporto alla progettazione ed alla documentazione di componenti per l'edilizia (dimensionamento strutturale dei componenti, generazione automatica dei disegni esecutivi 2D e della relazione per il Genio Civile) • Analisi e progettazione del sistema di pianificazione della produzione di una primaria azienda manifatturiera del settore tessile