L'evoluzione delle telecamere IP, la loro costante riduzione di prezzo e l'aumento del numero e della qualità delle funzioni disponibili, rendono i sistemi digitali di sorveglianza sempre più diffusi anche nella difesa delle risorse e delle strutture delle PMI. Nell'articolo sono inoltre riassunti i principali aspetti della videosorveglianza in relazione al Codice della Privacy.
1. Quaderni
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0420 LUGLIO 2009
APPUNTI
DIGITALI
Parlando di videosorveglianza il pensiero va spesso alle videocamere montate negli
angoli delle strade, delle stazioni ferroviarie, nelle banche, oppure a registrazioni
segrete fatte dagli investigatori per scoprire reati. La verità è che il fenomeno e la
storia della videosorveglianza sono molto più articolati e da diversi anni essa trova un
suo spazio preciso tra gli strumenti per la sicurezza utilizzabili dalle PMI a difesa delle
loro strutture.
La storia dei sistemi di videosorveglianza
Storicamente i primi sistemi di videosorveglianza possono essere considerati gli
impianti di TV a circuito chiuso, il cui impiego iniziò, fin dagli inizi degli anni 60, in
grandi organizzazioni pubbliche e private. Con l’evoluzione di questi sistemi, ed in
particolare i registratori a cassette, l’uso si diffuse sempre più, fino al momento in cui
a cavallo tra gli anni 70 ed 80 cominciò ad essere economicamente accessibile anche
ad organizzazioni e strutture di più piccole dimensioni.
Uno dei limiti principali di questo tipo di sistemi analogici era l'inefficienza nella
registrazione, dovuta al fatto che, spesso, gli addetti dimenticavano di sostituire le
cassette e quest'ultime, nel riutilizzo, si usuravano velocemente; inoltre era
problematico il controllo di ambienti con scarsa illuminazione e di notte.
Proprio per ovviare ai problemi di sensibilità, il passo tecnologico successivo fu
l'introduzione dei sensori Charged Coupled Device (CCD), per la rilevazione
dell'immagine attraverso l’impiego di microchip; con le telecamere a CCD, le riprese
in condizioni di bassa luminosità diventarono meno problematiche. L'introduzione dei
sensori CCD anticipò di poco un'altra grande innovazione dei primi anni 90: i Digital
Video Recorder (DVR), dispositivi in grado di convertire in digitale i segnali analogici
di una o più telecamere, aggregando allo stesso tempo i flussi di immagini provenienti
da più punti. I DVR permisero una prima rivoluzione consentendo la memorizzazione
delle immagini in formato digitale sui normali dischi rigidi dei computer. In seguito con
l’introduzione di telecamere digitali (o IP camera), in grado di rilevare e produrre
immagini direttamente in formato digitale, fu possibile utilizzare le stesse infrastrutture
di comunicazione delle reti di computer. A partire dagli anni 90 con lo sviluppo delle
reti e la rivoluzione introdotta da internet venne aperta la via verso l’ultima frontiera,
Contenuti:
La storia dei sistemi di videosorveglianza
Confronto tra sistemi analogici e digitali
Vantaggi delle telecamere analogiche
Svantaggi delle telecamere analogiche
Vantaggi delle telecamere IP
Svantaggi delle reti di telecamere IP
Elementi caratteristici di una telecamera IP
Funzionalità evolute delle telecamere IP
Il software di gestione
Principali produttori di telecamere IP
Alcuni software di gestione di telecamere IP
Videosorveglianza e Codice della Privacy
Telecamere IP e sistemi di
videosorveglianza
In breve, la
video-
sorveglianza
dalle origini a
giorni nostri