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Raimondo Villano - Concetti di privacy2
Politiche di farmacovigilanza
Raimondo Villano
La segnalazione spontanea sistematica delle possibili reazioni avverse da farmaci ha avuto
inizio in Inghilterra nel 1964 con il “yellow card system” (sistema della carta gialla).
Era per i medici un mezzo per riferire le loro preoccupazioni relative ai farmaci esistenti sul
mercato, migliorando pertanto i limitati dati clinici pre-marketing sulla sicurezza degli
stessi.
Attualmente 54 paesi nel Mondo hanno adottato un simile sistema e molte informazioni
relative a possibili reazioni avverse, così come il ritiro di alcuni farmaci dal mercato, sono
stati effettuati grazie a tale sistema.
La segnalazione spontanea è promossa in Italia dal Ministero della Salute che invita a
compilare specifiche schede che sono rinvenibili e scaricabili dal sito web
www.farmacosorveglianza.it.
Queste, poi, debitamente compilate vanno inviate al Servizio Farmaceutico dell’Azienda
Sanitaria Locale territorialmente competente che a sua volta le invia al Servizio
Farmaceutico del Ministero della Salute.
Raimondo Villano - Concetti di privacy 3
La segnalazione spontanea è una comunicazione relativa all’insorgenza di una reazione
avversa che si sospetta si sia verificata dopo l’assunzione di un farmaco.
E’ uno strumento semplice, pratico ed economico applicabile a tutte le tipologie di pazienti
ed a tutti i farmaci, che consente di rilevare potenziali segnali di allarme.
E’ uno strumento a disposizione dei medici e dei farmacisti, per i farmaci senza obbligo di
prescrizione, da utilizzare nella quotidiana gestione dei farmaci.
Non esistono criteri standard per definire quante segnalazioni sono necessarie per generare
un segnale.
Nel processo di valutazione vanno considerate diverse variabili: la qualità
dell’informazione; le caratteristiche della reazione, in particolare la gravità e la
prevedibilità; le caratteristiche del farmaco.
I principali svantaggi della segnalazione spontanea sono legati al fenomeno dell’under-
reporting, alla variabile qualità del dato segnalato ed alla mancanza di informazione
sull’esposizione al farmaco.
In particolare per quanto riguarda l’under-reporting, fenomeno comune a qualsiasi Paese,
va tenuto presente che in Italia la scheda di segnalazione è stata spesso (e lo è ancora)
considerata solo come un modulo da compilare per assolvere ad un compito burocratico
avulso da qualsiasi contenuto tecnico-scientifico e da qualunque effetto pratico.
Raimondo Villano - Concetti di privacy4
A questa considerazione si aggiunge la scarsa diffusione culturale della farmacovigilanza in
generale, uno scarso coinvolgimento degli operatori e, non ultima, un’idea confusa di cosa,
come e quando segnalare una reazione avversa (ADR: Adverse Drug Reactions).
L’identificazione del rischio si avvale come principale fonte di informazione dei sistemi
nazionali di segnalazione spontanea e dei Periodic Safety Update Reports (PSUR)
presentati dall’Industria.
Il sistema di segnalazione spontanea, nonostante le sue limitazioni, rivestirà ancora un
ruolo da protagonista, ma dovrà essere adeguatamente rinforzato e, soprattutto, migliorato
dal punto di vista qualitativo.
La prossima istituzione di un comune database di raccolta delle reazioni avverse da
farmaco (ADR) per tutti gli Stati dell’Unione Europea (EudraVigilance) a livello della
European Agency for the Evaluation of Medicinal Products (EMEA) sarà una risorsa
potenzialmente molto importante per migliorare la capacità di identificazione del segnale di
rischio.
La quantificazione del rischio normalmente richiede lo svolgimento di studi
epidemiologici in gruppi di pazienti e situazioni cliniche ben definiti.
Questi studi sono di difficile realizzazione per i farmaci più vecchi o per il fatto che spesso
richiedono tempi di realizzazione medio-lunghi.
Per i farmaci di meno recente approvazione, dunque, il miglior approccio consisterà
nell’integrazione delle informazioni fornite dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei
Medicinali (dati di prescrizione e farmacoutilizzazione) con le informazioni cliniche, al
fine di poter finalmente disporre di un essenziale strumento di farmacovigilanza attiva.
Raimondo Villano - Concetti di privacy 5
Altre importanti fonti d’informazione per la quantificazione del rischio continueranno ad
essere i registri (per specifiche patologie associate a farmaci come, per esempio, le
discrasie ematiche o i gravi disordini epatici) o i programmi di follow-up (per popolazioni
speciali come le donne in gravidanza, le popolazioni esposte a determinati farmaci tra cui i
prodotti biologici e quelli cellulari xenogenici).
La valutazione del rischio richiede la capacità di considerare in prospettiva il profilo di
sicurezza di un farmaco tenendo conto, ad esempio, del profilo di sicurezza di farmaci
alternativi già disponibili, del futuro livello di esposizione al farmaco ed alla gravità della
malattia trattata.
Se si è disposti ad accettare certi livelli di rischio per farmaci importanti, destinati alla
terapia di patologie particolarmente gravi, lo stesso non può certo dirsi per farmaci di
minore rilevanza clinica.
Nonostante un complessivo miglioramento del livello di valutazione dei dossier, si è
assistito negli ultimi anni ad un incremento dei problemi di sicurezza identificati nelle
primissime fasi della commercializzazione.
Questo riafferma l’importanza di una valutazione integrata di farmacovigilanza in fase pre-
autorizzativa al fine di poter assumere provvedimenti utili alla minimizzazione del rischio
connesso all’introduzione sul mercato di nuovi farmaci.
La comunicazione del rischio consiste nel generare un approccio comunicativo uniforme
tal che ci si possa attendere reali benefici per i consumatori.
Raimondo Villano - Concetti di privacy6
Una corretta comunicazione deve essere tempestiva, capillare, chiara, comprensibile e
scientificamente corretta e deve essere tale da non provocare reazioni di panico e
comportamenti irrazionali.
Vi sono enormi potenzialità di miglioramento della farmacovigilanza per far sì che questa
attività raggiunga tutti gli importanti obiettivi di protezione della salute pubblica che si
propone.
Sicuramente una stretta collaborazione tra le autorità competenti a livello europeo e
nazionale (Università, Regioni, ASL, Servizi Ispettivi, Aziende Ospedaliere, Medici e
Farmacisti) è alla base dell’elaborazione, dello sviluppo e della realizzazione di corrette
strategie.
Benché sembri un controsenso, nell’era della comunicazione vi sono ancora degli ambiti
dove è sempre più difficile trovare toni e linguaggi corretti.
L’area della Sanità, ed in particolare l’informazione sui farmaci, è sicuramente una di
quelle dove basta poco perché i messaggi vengano distorti sia nella comunicazione sia nella
percezione dei veri contenuti.
Infatti, basta sfogliare le copertine dei giornali per avere la conferma di quanto spesso il
farmaco “killer” venga utilizzato come il nuovo tormentone che alimenterà i timori
salutistici di un pubblico mai sazio di notizie su veri o presunti rischi farmacologici.
Allo stesso modo, ed è l’altra faccia della medaglia, notizie su improbabili pillole della
felicità, capaci di sommare in una sola pastiglia innumerevoli benefici, guadagnano spesso
l’onore delle prime pagine dei quotidiani più letti.
Raimondo Villano - Concetti di privacy 7
Il fenomeno della distorsione nella comunicazione del rischio, purtroppo, non è propria
solo della stampa laica.
Un recente studio ha messo in evidenza come anche l’informazione specialistica, che
dovrebbe accompagnare l’aggiornamento dei medici, sia talora poco affidabile se non
addirittura fuorviante(1)
.
In questo senso, per l’operatore sanitario come per il paziente, l’informazione scientifica
sul farmaco può avere delle controindicazioni che diventano particolarmente rilevanti
quando si tratta di quantificare il rischio.
La tanta informazione (o poca, a seconda del tipo di lettura che si vuole dare al fenomeno)
può creare una distorsione di comunicazione capace di alimentare un allarme che può
essere da un lato giustificato mentre dall’altro diviene di per sé un rischio.
Molti di questi allarmi nascono spesso in maniera imprevedibile seguendo una logica
prettamente mediatica e che costituisce la notizia su evidenze il più delle volte argillose.
Nonostante ciò, lo sforzo per governare la sete di rassicurazioni che viene innescata da tali
notizie diventa un vero e proprio lavoro, parallelo a quello di chi deve sorvegliare sui rischi
reali legati all’uso dei farmaci.
Per tale motivo le Agenzie preposte alla vigilanza stanno diventando strutture capaci non
solo di analizzare e monitorare il rischio legato all’uso dei farmaci ma anche di gestire la
comunicazione dello stesso.
Raimondo Villano - Concetti di privacy8
La storia della talidomide ci ha insegnato come valutare l’uso di un farmaco tenendo conto
oltre che del beneficio anche del rischio. E’ a partire da quel disastro che si sono sviluppati
i diversi sistemi nazionali di farmacovigilanza.
Negli ultimi anni l’Italia ha fatto molti passi in avanti rispetto all’organizzazione di una rete
capace di raccogliere in maniera efficiente la somma delle tante segnalazioni di ADR
associabili all’utilizzo dei medicinali.
Tuttavia, poco si sa di come gestire la comunicazione del rischio riguardo all’utilizzo dei
farmaci in gravidanza e la percezione dello stesso rischio appare spesso troppo sbilanciata
tra un’esagerata preoccupazione e l’assenza di informazioni esaustive e chiare.
Non è un caso che, proprio nelle popolazioni dove è più difficile selezionare il rischio, la
comunicazione dello stesso diventa più sensibile a distorsioni.
Purtroppo la disponibilità di maggiori e più potenti mezzi di informazione non è di per sé
una garanzia di una migliore comunicazione e percezione del rischio.
Infatti, la moltiplicazione delle fonti e dei dati, che raggiungono in diverse forme la
scrivania del medico, spesso non fa che fungere da effetto moltiplicatore a questo stato di
cose, in quanto l’aumento delle fonti di informazione disponibili non corrisponde
necessariamente ad un incremento delle possibilità di accedere alle informazioni corrette.
Nell’ambito dei pazienti si verifica talvolta quanto avviene, ad esempio, con le giovani
madri (per rimanere in un ambito molto caro alla farmacovigilanza), che nel momento in
cui devono affrontare l’informazione sui rischi legati alle vaccinazioni dei loro figli, per
quanto mediamente più informate rispetto alle generazioni passate riguardo ai benefici ed
Raimondo Villano - Concetti di privacy 9
ai rischi delle singole vaccinazioni, non sono meno allarmate dai numeri esigui che
descrivono i rischi associati all’utilizzo di questi medicinali.
A questo stato di cose si aggiunge il fatto che gli strumenti propri della farmacovigilanza,
quali i rischi relativi, assoluti, gli odds ratio e gli NNT, sono degli indici che non aiutano a
comunicare in maniera chiara e facilmente comprensibile il rischio.
In questo senso si sono espressi alcuni gruppi che stanno cercando di rendere più
comprensibili concetti altrimenti distanti dalla pratica clinica quotidiana(2)
.
Nell’area della comunicazione del rischio, dunque, la farmacovigilanza deve riuscire a
sviluppare un linguaggio più diretto, tale da rivolgersi non solo agli esperti ed operatori del
settore.
Ciò potrebbe anche rendere più agibile l’informazione che, a partire dalla segnalazione
della singola ADR, deve ritornare agli operatori del settore per valutare il rischio effettivo
della farmacoterapia.
Questo è sicuramente un campo di sviluppo importante, proprio della farmacovigilanza, e
che renderà più facile sottolineare l’importanza di una attività che sembra altrimenti
limitata alla raccolta delle ADR.
Numerose, inoltre, sono le azioni politiche a favore del corretto sviluppo della
farmacovigilanza; tra le più recenti ne ricordiamo due tra le più significative: la Conferenza
di Erice del 1997 e la Dichiarazione di Berlino del 2005.
Nei giorni 24-27 settembre 1997 ad Erice si è celebrato l’International Conference on
Developing Effective Communications in Pharmacovigilance (organizzata da: Centro
Raimondo Villano - Concetti di privacy10
OMS di Monitoraggio sui Farmaci di Uppsala, Servizio di Farmacologia Medica, Istituto di
Farmacologia dell'Università di Verona, Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana,
Scuola Internazionale di Farmacologia, Organizzazione Mondiale della Sanità) cui hanno
partecipato da 34 Paesi medici, farmacologi, farmacisti ed altri operatori sanitari,
ricercatori, universitari, giornalisti, rappresentanti dell'industria farmaceutica, organismi
regolatori, pazienti, avvocati, consumatori ed organizzazioni internazionali operanti nel
settore della salute concorrendo alla stesura della Dichiarazione di Erice sulla
comunicazione e sicurezza dei farmaci in cui si è considerato che:
• nel campo della sicurezza dei farmaci il controllo, la valutazione e la
comunicazione sono attività attinenti la salute pubblica con profonde implicazioni
che dipendono dall’integrità e dalla responsabilità collettiva di tutte le parti in
causa: consumatori, operatori sanitari, ricercatori, università, media, industria
farmaceutica, organismi regolatori, governi ed organizzazioni internazionali.
Standard altamente scientifici, etici, professionali ed un codice morale dovrebbero
essere alla base di tali attività. L'incertezza intrinseca dei rischi e benefici dei
farmaci richiede di essere conosciuta e spiegata. Decisioni ed azioni basate su tale
incertezza dovrebbero essere supportate da considerazioni scientifiche e cliniche e
dovrebbero tenere in considerazione realtà e condizioni sociali;
• i difetti nella comunicazione sulla sicurezza dei farmaci, ad ogni livello della
società, possono portare a diffidenza, disinformazione e ad azioni errate che
risultano dannose e portano ad una situazione nella quale i dati di sicurezza dei
farmaci possono essere nascosti, negati o ignorati;
• bisogna distinguere i fatti dalle speculazioni e dalle ipotesi e i provvedimenti
devono riflettere i bisogni degli interessati e le cure che necessitano. Queste azioni
Raimondo Villano - Concetti di privacy 11
richiedono sistemi e leggi, a livello nazionale e internazionale, che assicurino un
completo e aperto scambio di informazioni e degli standard di valutazione. Questi
standard permetteranno di stimare, spiegare e soppesare il rischio-beneficio in uno
spirito di generale fiducia;
Sui punti fondamentali perché ciò avvenga si è raggiunto l'accordo fra i partecipanti alla
Conferenza sui seguenti punti:
• l’informazione sulla sicurezza dei farmaci deve essere al servizio della salute dei
cittadini. Essa dovrebbe svolgersi in maniera etica e efficace, sia in termini di
contenuto che di metodo. Si dovrebbe distinguere fra fatti, ipotesi e conclusioni,
ammettere il dubbio e fornire le informazioni secondo i bisogni generali e
individuali;
• l’educazione ad un appropriato uso dei farmaci, compresa l'interpretazione dei dati
di sicurezza, è essenziale per i cittadini, come per i pazienti e gli operatori sanitari.
Questo richiede un particolare impegno e risorse.
L'informazione sui farmaci diretta al pubblico, in qualsiasi forma,
dovrebbe essere
equilibrata per quel che attiene i rischi e i benefici.
• ogni dato necessario per la valutazione e la comprensione del rischio-benefico
dovrebbe essere disponibile. Pressioni sulle parti in causa nella comunicazione, che
impediscano il raggiungimento di questo obiettivo, devono essere identificate e
combattute.
Raimondo Villano - Concetti di privacy12
• Ogni paese necessita di un sistema con esperti indipendenti che assicurino che le
informazioni sulla sicurezza di ogni farmaco siano adeguatamente raccolte,
imparzialmente valutate e rese accessibili a tutti. Il sistema deve essere finanziato
con risorse adeguate e indipendenti. Lo scambio dei dati e delle valutazioni fra i
vari paesi va incoraggiato e sostenuto.
• Nel passato sono state poste forti basi per il monitoraggio della sicurezza dei
farmaci, sebbene talvolta in risposta a eventi tragici. È necessario ora assicurare
che i problemi che sorgano saranno prontamente individuati ed affrontati in modo
efficiente e che le informazioni e le soluzioni saranno effettivamente comunicate.
Questi ideali sono raggiungibili e tutti i partecipanti alla conferenza si sono impegnati in tal
senso.
Nel gennaio 2005, dopo numerosi mesi di discussioni (a partire dalla prima riunione a
Berlino il 31 ottobre ed il 1° novembre 2003) su come migliorare i sistemi di
farmacovigilanza e raggiungere così un più sicuro impiego dei farmaci, il gruppo di lavoro
della International Society of Drug Bulletins (ISDB) pubblica una completa e referenziata
Dichiarazione di Berlino sulla Farmacovigilanza(3)
i cui principali temi sono:
• maggiore trasparenza basata su una legislazione che favorisce la libertà di
informazione: dal momento in cui il farmaco viene commercializzato, le autorità
regolatorie e le industrie farmaceutiche devono rendere accessibili tutti i dati
rilevanti dei trials clinici e pre-clinici, inclusi gli studi sugli animali.
E’ necessario che questi dati siano pubblici in modo da consentire agli operatori
sanitari ed ai bollettini sui farmaci di stabilire il rapporto beneficio/rischio del
trattamento non solo sulla base del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e dal
Raimondo Villano - Concetti di privacy 13
materiale fornito dall’industria. E’ necessario che gli operatori sanitari siano
informati immediatamente delle nuove ADR. Dovrebbero essere resi noti i
potenziali conflitti di interesse qualora ne esistessero;
• condivisione dei dati sulla farmacovigilanza attraverso più cooperazione ed
integrazione fra gli organi nazionali ed internazionali sotto forma, ad esempio, di
una rete di comunicazione per la farmacovigilanza.
Dovrebbero esistere dei metodi standard per studiare le reazioni da farmaci al fine
di implementare una strategia di prevenzione;
• migliore segnalazione e raccolta di informazioni: la segnalazione delle ADR in
fase post-marketing dovrebbe essere attivamente incoraggiata e dovrebbe
coinvolgere tutte le persone interessate (es. medici, farmacisti, infermieri,
ostetriche, operatori sanitari e pazienti). La farmacovigilanza dovrebbe far parte del
percorso formativo del personale sanitario. Le Autorità regolatorie e non
(compagnie assicurative) dovrebbero iniziare studi appropriati sul profilo di
sicurezza di particolari farmaci;
• migliore informazione per il paziente e informazione di ritorno da parte degli
stessi: all’inizio di ogni trattamento, i pazienti dovrebbero essere informati
dettagliatamente sui potenziali rischi e benefici della terapia. Informazioni
indipendenti sui farmaci, chiare e comprensibili, dovrebbero essere disponibili per il
paziente ovunque si trovi (incluso l’ospedale).
Per quanto riguarda i farmacisti, inoltre, la Dichiarazione considera che i pazienti usano
spesso farmaci senza obbligo di prescrizione senza consultare il medico e,
conseguentemente, per molti di loro il farmacista è l’unica figura professionale sanitaria di
Raimondo Villano - Concetti di privacy14
riferimento. Inoltre, i farmacisti sono nella posizione sia di identificare i problemi legati
alle varie prescrizioni fatte da differenti specialisti che non sanno o ignorano cosa è stato
prescritto dagli altri, che di raccogliere le informazioni non riferite al medico. Molti
farmacisti, tuttavia, non sono preparati a segnalare le ADR. Quindi, l’informazione su una
ADR riferita dal paziente al farmacista viene spesso perduta.
Molti farmacisti ospedalieri non sono sufficientemente integrati nelle attività di
farmacovigilanza, sebbene abbiano le migliori conoscenze sui segnali “farmaceutici”,come
nel caso di medici o reparti, che usano preferenzialmente farmaci nuovi o usano più
frequentemente farmaci con un più alto profilo di rischio.
La Dichiarazione, infine, afferma che i farmacisti dovrebbero essere istruiti circa la
valutazione del rischio/beneficio, la farmacovigilanza e la segnalazione delle ADR e
dovrebbero comprendere la loro crescente responsabilità nell’informare i pazienti sui danni
e i benefici dei prodotti medicinali e nello stimolarli a parlare e riportare le ADR incluse
quelle legate ai farmaci da banco (OTC), alle medicine complementari e agli integratori
alimentari.
_______________
(1*) Edwards A., Elwyn G., Mulley A. “Explaining risk: turning numerical data into meaningful pictures”
BMJ 2002; 324:827-30.
(2) Villanueva P., Peiro S., Librero J., Pereiro I. “Accuracy of farmaceutical advertisements in medical
journals” – Lancet 2003; 361:27-32.
(3) Website WHO Reference Centre Education and Communication in International Drug Monitoring (2006).
_________________
Abstract da:
Raimondo Villano, “La gestione della sicurezza in Farmacia”, Prefazione, con presentazione del Dr. Piero
Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222,
aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani da
“Cutolo & Vartuli” nel maggio 2004; Standard Edition, Led Web International Editore, pag. 264, Torino,
ottobre 2004).
Raimondo Villano - Concetti di privacy 15
Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa,
farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico
statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano
International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service,
tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, previdenza, edilizia- restauro, import-
export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of
Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University
of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario
indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di
Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania);
Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006).
Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical Tradition
Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc.
Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in
decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member
per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia
(1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia,
Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010);
Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical
Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti
Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario
International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical
Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias”
dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann,
dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato
scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello
Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il
Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32
anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95
(tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei
Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per
il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti
ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al
Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a
tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore
Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia
Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP
Storia Farmacopee (Univ. Berna, 2012-13). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di
Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione
(Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e
Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA
(Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015
(Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO,
Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014);
Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante
dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore
Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo
individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln
Raimondo Villano - Concetti di privacy16
soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001);
Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione
(2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman
Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015);
Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc.
Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm
2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm
2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito
Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV
Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica
(Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e
qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 810 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche,
storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact
factor; oltre 50 libri (di cui 14 nella sola versione italiana con complessive 35 edizioni e 19 ristampe,
numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con
patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo
nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze,
Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK),
in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere
multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e
patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici,
istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO)
no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National
Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle
Scienze detta dei XL (IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding
Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 190 opere; Scheda di Autorità Ministero
BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il
Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia
(pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof.
Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4
ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le
Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009);
Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres.
eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di
Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres.
Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione
ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann,
Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e
creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 60 multimedia: Cenni arte e storia
farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).

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  • 1.
  • 2. Raimondo Villano - Concetti di privacy2 Politiche di farmacovigilanza Raimondo Villano La segnalazione spontanea sistematica delle possibili reazioni avverse da farmaci ha avuto inizio in Inghilterra nel 1964 con il “yellow card system” (sistema della carta gialla). Era per i medici un mezzo per riferire le loro preoccupazioni relative ai farmaci esistenti sul mercato, migliorando pertanto i limitati dati clinici pre-marketing sulla sicurezza degli stessi. Attualmente 54 paesi nel Mondo hanno adottato un simile sistema e molte informazioni relative a possibili reazioni avverse, così come il ritiro di alcuni farmaci dal mercato, sono stati effettuati grazie a tale sistema. La segnalazione spontanea è promossa in Italia dal Ministero della Salute che invita a compilare specifiche schede che sono rinvenibili e scaricabili dal sito web www.farmacosorveglianza.it. Queste, poi, debitamente compilate vanno inviate al Servizio Farmaceutico dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente che a sua volta le invia al Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute.
  • 3. Raimondo Villano - Concetti di privacy 3 La segnalazione spontanea è una comunicazione relativa all’insorgenza di una reazione avversa che si sospetta si sia verificata dopo l’assunzione di un farmaco. E’ uno strumento semplice, pratico ed economico applicabile a tutte le tipologie di pazienti ed a tutti i farmaci, che consente di rilevare potenziali segnali di allarme. E’ uno strumento a disposizione dei medici e dei farmacisti, per i farmaci senza obbligo di prescrizione, da utilizzare nella quotidiana gestione dei farmaci. Non esistono criteri standard per definire quante segnalazioni sono necessarie per generare un segnale. Nel processo di valutazione vanno considerate diverse variabili: la qualità dell’informazione; le caratteristiche della reazione, in particolare la gravità e la prevedibilità; le caratteristiche del farmaco. I principali svantaggi della segnalazione spontanea sono legati al fenomeno dell’under- reporting, alla variabile qualità del dato segnalato ed alla mancanza di informazione sull’esposizione al farmaco. In particolare per quanto riguarda l’under-reporting, fenomeno comune a qualsiasi Paese, va tenuto presente che in Italia la scheda di segnalazione è stata spesso (e lo è ancora) considerata solo come un modulo da compilare per assolvere ad un compito burocratico avulso da qualsiasi contenuto tecnico-scientifico e da qualunque effetto pratico.
  • 4. Raimondo Villano - Concetti di privacy4 A questa considerazione si aggiunge la scarsa diffusione culturale della farmacovigilanza in generale, uno scarso coinvolgimento degli operatori e, non ultima, un’idea confusa di cosa, come e quando segnalare una reazione avversa (ADR: Adverse Drug Reactions). L’identificazione del rischio si avvale come principale fonte di informazione dei sistemi nazionali di segnalazione spontanea e dei Periodic Safety Update Reports (PSUR) presentati dall’Industria. Il sistema di segnalazione spontanea, nonostante le sue limitazioni, rivestirà ancora un ruolo da protagonista, ma dovrà essere adeguatamente rinforzato e, soprattutto, migliorato dal punto di vista qualitativo. La prossima istituzione di un comune database di raccolta delle reazioni avverse da farmaco (ADR) per tutti gli Stati dell’Unione Europea (EudraVigilance) a livello della European Agency for the Evaluation of Medicinal Products (EMEA) sarà una risorsa potenzialmente molto importante per migliorare la capacità di identificazione del segnale di rischio. La quantificazione del rischio normalmente richiede lo svolgimento di studi epidemiologici in gruppi di pazienti e situazioni cliniche ben definiti. Questi studi sono di difficile realizzazione per i farmaci più vecchi o per il fatto che spesso richiedono tempi di realizzazione medio-lunghi. Per i farmaci di meno recente approvazione, dunque, il miglior approccio consisterà nell’integrazione delle informazioni fornite dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (dati di prescrizione e farmacoutilizzazione) con le informazioni cliniche, al fine di poter finalmente disporre di un essenziale strumento di farmacovigilanza attiva.
  • 5. Raimondo Villano - Concetti di privacy 5 Altre importanti fonti d’informazione per la quantificazione del rischio continueranno ad essere i registri (per specifiche patologie associate a farmaci come, per esempio, le discrasie ematiche o i gravi disordini epatici) o i programmi di follow-up (per popolazioni speciali come le donne in gravidanza, le popolazioni esposte a determinati farmaci tra cui i prodotti biologici e quelli cellulari xenogenici). La valutazione del rischio richiede la capacità di considerare in prospettiva il profilo di sicurezza di un farmaco tenendo conto, ad esempio, del profilo di sicurezza di farmaci alternativi già disponibili, del futuro livello di esposizione al farmaco ed alla gravità della malattia trattata. Se si è disposti ad accettare certi livelli di rischio per farmaci importanti, destinati alla terapia di patologie particolarmente gravi, lo stesso non può certo dirsi per farmaci di minore rilevanza clinica. Nonostante un complessivo miglioramento del livello di valutazione dei dossier, si è assistito negli ultimi anni ad un incremento dei problemi di sicurezza identificati nelle primissime fasi della commercializzazione. Questo riafferma l’importanza di una valutazione integrata di farmacovigilanza in fase pre- autorizzativa al fine di poter assumere provvedimenti utili alla minimizzazione del rischio connesso all’introduzione sul mercato di nuovi farmaci. La comunicazione del rischio consiste nel generare un approccio comunicativo uniforme tal che ci si possa attendere reali benefici per i consumatori.
  • 6. Raimondo Villano - Concetti di privacy6 Una corretta comunicazione deve essere tempestiva, capillare, chiara, comprensibile e scientificamente corretta e deve essere tale da non provocare reazioni di panico e comportamenti irrazionali. Vi sono enormi potenzialità di miglioramento della farmacovigilanza per far sì che questa attività raggiunga tutti gli importanti obiettivi di protezione della salute pubblica che si propone. Sicuramente una stretta collaborazione tra le autorità competenti a livello europeo e nazionale (Università, Regioni, ASL, Servizi Ispettivi, Aziende Ospedaliere, Medici e Farmacisti) è alla base dell’elaborazione, dello sviluppo e della realizzazione di corrette strategie. Benché sembri un controsenso, nell’era della comunicazione vi sono ancora degli ambiti dove è sempre più difficile trovare toni e linguaggi corretti. L’area della Sanità, ed in particolare l’informazione sui farmaci, è sicuramente una di quelle dove basta poco perché i messaggi vengano distorti sia nella comunicazione sia nella percezione dei veri contenuti. Infatti, basta sfogliare le copertine dei giornali per avere la conferma di quanto spesso il farmaco “killer” venga utilizzato come il nuovo tormentone che alimenterà i timori salutistici di un pubblico mai sazio di notizie su veri o presunti rischi farmacologici. Allo stesso modo, ed è l’altra faccia della medaglia, notizie su improbabili pillole della felicità, capaci di sommare in una sola pastiglia innumerevoli benefici, guadagnano spesso l’onore delle prime pagine dei quotidiani più letti.
  • 7. Raimondo Villano - Concetti di privacy 7 Il fenomeno della distorsione nella comunicazione del rischio, purtroppo, non è propria solo della stampa laica. Un recente studio ha messo in evidenza come anche l’informazione specialistica, che dovrebbe accompagnare l’aggiornamento dei medici, sia talora poco affidabile se non addirittura fuorviante(1) . In questo senso, per l’operatore sanitario come per il paziente, l’informazione scientifica sul farmaco può avere delle controindicazioni che diventano particolarmente rilevanti quando si tratta di quantificare il rischio. La tanta informazione (o poca, a seconda del tipo di lettura che si vuole dare al fenomeno) può creare una distorsione di comunicazione capace di alimentare un allarme che può essere da un lato giustificato mentre dall’altro diviene di per sé un rischio. Molti di questi allarmi nascono spesso in maniera imprevedibile seguendo una logica prettamente mediatica e che costituisce la notizia su evidenze il più delle volte argillose. Nonostante ciò, lo sforzo per governare la sete di rassicurazioni che viene innescata da tali notizie diventa un vero e proprio lavoro, parallelo a quello di chi deve sorvegliare sui rischi reali legati all’uso dei farmaci. Per tale motivo le Agenzie preposte alla vigilanza stanno diventando strutture capaci non solo di analizzare e monitorare il rischio legato all’uso dei farmaci ma anche di gestire la comunicazione dello stesso.
  • 8. Raimondo Villano - Concetti di privacy8 La storia della talidomide ci ha insegnato come valutare l’uso di un farmaco tenendo conto oltre che del beneficio anche del rischio. E’ a partire da quel disastro che si sono sviluppati i diversi sistemi nazionali di farmacovigilanza. Negli ultimi anni l’Italia ha fatto molti passi in avanti rispetto all’organizzazione di una rete capace di raccogliere in maniera efficiente la somma delle tante segnalazioni di ADR associabili all’utilizzo dei medicinali. Tuttavia, poco si sa di come gestire la comunicazione del rischio riguardo all’utilizzo dei farmaci in gravidanza e la percezione dello stesso rischio appare spesso troppo sbilanciata tra un’esagerata preoccupazione e l’assenza di informazioni esaustive e chiare. Non è un caso che, proprio nelle popolazioni dove è più difficile selezionare il rischio, la comunicazione dello stesso diventa più sensibile a distorsioni. Purtroppo la disponibilità di maggiori e più potenti mezzi di informazione non è di per sé una garanzia di una migliore comunicazione e percezione del rischio. Infatti, la moltiplicazione delle fonti e dei dati, che raggiungono in diverse forme la scrivania del medico, spesso non fa che fungere da effetto moltiplicatore a questo stato di cose, in quanto l’aumento delle fonti di informazione disponibili non corrisponde necessariamente ad un incremento delle possibilità di accedere alle informazioni corrette. Nell’ambito dei pazienti si verifica talvolta quanto avviene, ad esempio, con le giovani madri (per rimanere in un ambito molto caro alla farmacovigilanza), che nel momento in cui devono affrontare l’informazione sui rischi legati alle vaccinazioni dei loro figli, per quanto mediamente più informate rispetto alle generazioni passate riguardo ai benefici ed
  • 9. Raimondo Villano - Concetti di privacy 9 ai rischi delle singole vaccinazioni, non sono meno allarmate dai numeri esigui che descrivono i rischi associati all’utilizzo di questi medicinali. A questo stato di cose si aggiunge il fatto che gli strumenti propri della farmacovigilanza, quali i rischi relativi, assoluti, gli odds ratio e gli NNT, sono degli indici che non aiutano a comunicare in maniera chiara e facilmente comprensibile il rischio. In questo senso si sono espressi alcuni gruppi che stanno cercando di rendere più comprensibili concetti altrimenti distanti dalla pratica clinica quotidiana(2) . Nell’area della comunicazione del rischio, dunque, la farmacovigilanza deve riuscire a sviluppare un linguaggio più diretto, tale da rivolgersi non solo agli esperti ed operatori del settore. Ciò potrebbe anche rendere più agibile l’informazione che, a partire dalla segnalazione della singola ADR, deve ritornare agli operatori del settore per valutare il rischio effettivo della farmacoterapia. Questo è sicuramente un campo di sviluppo importante, proprio della farmacovigilanza, e che renderà più facile sottolineare l’importanza di una attività che sembra altrimenti limitata alla raccolta delle ADR. Numerose, inoltre, sono le azioni politiche a favore del corretto sviluppo della farmacovigilanza; tra le più recenti ne ricordiamo due tra le più significative: la Conferenza di Erice del 1997 e la Dichiarazione di Berlino del 2005. Nei giorni 24-27 settembre 1997 ad Erice si è celebrato l’International Conference on Developing Effective Communications in Pharmacovigilance (organizzata da: Centro
  • 10. Raimondo Villano - Concetti di privacy10 OMS di Monitoraggio sui Farmaci di Uppsala, Servizio di Farmacologia Medica, Istituto di Farmacologia dell'Università di Verona, Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, Scuola Internazionale di Farmacologia, Organizzazione Mondiale della Sanità) cui hanno partecipato da 34 Paesi medici, farmacologi, farmacisti ed altri operatori sanitari, ricercatori, universitari, giornalisti, rappresentanti dell'industria farmaceutica, organismi regolatori, pazienti, avvocati, consumatori ed organizzazioni internazionali operanti nel settore della salute concorrendo alla stesura della Dichiarazione di Erice sulla comunicazione e sicurezza dei farmaci in cui si è considerato che: • nel campo della sicurezza dei farmaci il controllo, la valutazione e la comunicazione sono attività attinenti la salute pubblica con profonde implicazioni che dipendono dall’integrità e dalla responsabilità collettiva di tutte le parti in causa: consumatori, operatori sanitari, ricercatori, università, media, industria farmaceutica, organismi regolatori, governi ed organizzazioni internazionali. Standard altamente scientifici, etici, professionali ed un codice morale dovrebbero essere alla base di tali attività. L'incertezza intrinseca dei rischi e benefici dei farmaci richiede di essere conosciuta e spiegata. Decisioni ed azioni basate su tale incertezza dovrebbero essere supportate da considerazioni scientifiche e cliniche e dovrebbero tenere in considerazione realtà e condizioni sociali; • i difetti nella comunicazione sulla sicurezza dei farmaci, ad ogni livello della società, possono portare a diffidenza, disinformazione e ad azioni errate che risultano dannose e portano ad una situazione nella quale i dati di sicurezza dei farmaci possono essere nascosti, negati o ignorati; • bisogna distinguere i fatti dalle speculazioni e dalle ipotesi e i provvedimenti devono riflettere i bisogni degli interessati e le cure che necessitano. Queste azioni
  • 11. Raimondo Villano - Concetti di privacy 11 richiedono sistemi e leggi, a livello nazionale e internazionale, che assicurino un completo e aperto scambio di informazioni e degli standard di valutazione. Questi standard permetteranno di stimare, spiegare e soppesare il rischio-beneficio in uno spirito di generale fiducia; Sui punti fondamentali perché ciò avvenga si è raggiunto l'accordo fra i partecipanti alla Conferenza sui seguenti punti: • l’informazione sulla sicurezza dei farmaci deve essere al servizio della salute dei cittadini. Essa dovrebbe svolgersi in maniera etica e efficace, sia in termini di contenuto che di metodo. Si dovrebbe distinguere fra fatti, ipotesi e conclusioni, ammettere il dubbio e fornire le informazioni secondo i bisogni generali e individuali; • l’educazione ad un appropriato uso dei farmaci, compresa l'interpretazione dei dati di sicurezza, è essenziale per i cittadini, come per i pazienti e gli operatori sanitari. Questo richiede un particolare impegno e risorse. L'informazione sui farmaci diretta al pubblico, in qualsiasi forma, dovrebbe essere equilibrata per quel che attiene i rischi e i benefici. • ogni dato necessario per la valutazione e la comprensione del rischio-benefico dovrebbe essere disponibile. Pressioni sulle parti in causa nella comunicazione, che impediscano il raggiungimento di questo obiettivo, devono essere identificate e combattute.
  • 12. Raimondo Villano - Concetti di privacy12 • Ogni paese necessita di un sistema con esperti indipendenti che assicurino che le informazioni sulla sicurezza di ogni farmaco siano adeguatamente raccolte, imparzialmente valutate e rese accessibili a tutti. Il sistema deve essere finanziato con risorse adeguate e indipendenti. Lo scambio dei dati e delle valutazioni fra i vari paesi va incoraggiato e sostenuto. • Nel passato sono state poste forti basi per il monitoraggio della sicurezza dei farmaci, sebbene talvolta in risposta a eventi tragici. È necessario ora assicurare che i problemi che sorgano saranno prontamente individuati ed affrontati in modo efficiente e che le informazioni e le soluzioni saranno effettivamente comunicate. Questi ideali sono raggiungibili e tutti i partecipanti alla conferenza si sono impegnati in tal senso. Nel gennaio 2005, dopo numerosi mesi di discussioni (a partire dalla prima riunione a Berlino il 31 ottobre ed il 1° novembre 2003) su come migliorare i sistemi di farmacovigilanza e raggiungere così un più sicuro impiego dei farmaci, il gruppo di lavoro della International Society of Drug Bulletins (ISDB) pubblica una completa e referenziata Dichiarazione di Berlino sulla Farmacovigilanza(3) i cui principali temi sono: • maggiore trasparenza basata su una legislazione che favorisce la libertà di informazione: dal momento in cui il farmaco viene commercializzato, le autorità regolatorie e le industrie farmaceutiche devono rendere accessibili tutti i dati rilevanti dei trials clinici e pre-clinici, inclusi gli studi sugli animali. E’ necessario che questi dati siano pubblici in modo da consentire agli operatori sanitari ed ai bollettini sui farmaci di stabilire il rapporto beneficio/rischio del trattamento non solo sulla base del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e dal
  • 13. Raimondo Villano - Concetti di privacy 13 materiale fornito dall’industria. E’ necessario che gli operatori sanitari siano informati immediatamente delle nuove ADR. Dovrebbero essere resi noti i potenziali conflitti di interesse qualora ne esistessero; • condivisione dei dati sulla farmacovigilanza attraverso più cooperazione ed integrazione fra gli organi nazionali ed internazionali sotto forma, ad esempio, di una rete di comunicazione per la farmacovigilanza. Dovrebbero esistere dei metodi standard per studiare le reazioni da farmaci al fine di implementare una strategia di prevenzione; • migliore segnalazione e raccolta di informazioni: la segnalazione delle ADR in fase post-marketing dovrebbe essere attivamente incoraggiata e dovrebbe coinvolgere tutte le persone interessate (es. medici, farmacisti, infermieri, ostetriche, operatori sanitari e pazienti). La farmacovigilanza dovrebbe far parte del percorso formativo del personale sanitario. Le Autorità regolatorie e non (compagnie assicurative) dovrebbero iniziare studi appropriati sul profilo di sicurezza di particolari farmaci; • migliore informazione per il paziente e informazione di ritorno da parte degli stessi: all’inizio di ogni trattamento, i pazienti dovrebbero essere informati dettagliatamente sui potenziali rischi e benefici della terapia. Informazioni indipendenti sui farmaci, chiare e comprensibili, dovrebbero essere disponibili per il paziente ovunque si trovi (incluso l’ospedale). Per quanto riguarda i farmacisti, inoltre, la Dichiarazione considera che i pazienti usano spesso farmaci senza obbligo di prescrizione senza consultare il medico e, conseguentemente, per molti di loro il farmacista è l’unica figura professionale sanitaria di
  • 14. Raimondo Villano - Concetti di privacy14 riferimento. Inoltre, i farmacisti sono nella posizione sia di identificare i problemi legati alle varie prescrizioni fatte da differenti specialisti che non sanno o ignorano cosa è stato prescritto dagli altri, che di raccogliere le informazioni non riferite al medico. Molti farmacisti, tuttavia, non sono preparati a segnalare le ADR. Quindi, l’informazione su una ADR riferita dal paziente al farmacista viene spesso perduta. Molti farmacisti ospedalieri non sono sufficientemente integrati nelle attività di farmacovigilanza, sebbene abbiano le migliori conoscenze sui segnali “farmaceutici”,come nel caso di medici o reparti, che usano preferenzialmente farmaci nuovi o usano più frequentemente farmaci con un più alto profilo di rischio. La Dichiarazione, infine, afferma che i farmacisti dovrebbero essere istruiti circa la valutazione del rischio/beneficio, la farmacovigilanza e la segnalazione delle ADR e dovrebbero comprendere la loro crescente responsabilità nell’informare i pazienti sui danni e i benefici dei prodotti medicinali e nello stimolarli a parlare e riportare le ADR incluse quelle legate ai farmaci da banco (OTC), alle medicine complementari e agli integratori alimentari. _______________ (1*) Edwards A., Elwyn G., Mulley A. “Explaining risk: turning numerical data into meaningful pictures” BMJ 2002; 324:827-30. (2) Villanueva P., Peiro S., Librero J., Pereiro I. “Accuracy of farmaceutical advertisements in medical journals” – Lancet 2003; 361:27-32. (3) Website WHO Reference Centre Education and Communication in International Drug Monitoring (2006). _________________ Abstract da: Raimondo Villano, “La gestione della sicurezza in Farmacia”, Prefazione, con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite (Small Business, Longobardi Ed., pag. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani da “Cutolo & Vartuli” nel maggio 2004; Standard Edition, Led Web International Editore, pag. 264, Torino, ottobre 2004).
  • 15. Raimondo Villano - Concetti di privacy 15 Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, previdenza, edilizia- restauro, import- export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical Tradition Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP Storia Farmacopee (Univ. Berna, 2012-13). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln
  • 16. Raimondo Villano - Concetti di privacy16 soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 810 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14 nella sola versione italiana con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 190 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 60 multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).